L UFFICIO DEL GIUDICE O PER IL PROCESSO

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1 ASSEMBLEA NAZIONALE DEGLI OSSERVATORI SULLLA GIUSTIZIA CIVILE TORINO MAGGIO 2011 Relazione di sintesi del gruppo di lavoro sul tema: STRUMENTI PER L EFFICIENZA DELLA GIURISDIZIONE UFFICIO PER IL PROCESSO STAGISTI E PROCESSO TELEMATICO Il gruppo è stato molto partecipato ed è stato egregiamente coordinato dalla dott.ssa Barbara Fabbrini, giudice del Tribunale di Firenze, e dagli avv. Maffei Alberto e Pietro Calorio del Foro di Torino. I coordinatori del gruppo hanno presentato l Ufficio del giudice o per il processo come ufficio composto dal giudice togato, da stagisti, praticanti avvocati, studenti universitari, evidenziando che nello stesso si inserisce perfettamente il PCT; quest ultimo è infatti un nuovo e prezioso strumento che consente all Ufficio del giudice di lavorare con maggiore efficienza. L UFFICIO DEL GIUDICE O PER IL PROCESSO I coordinatori del gruppo hanno premesso che, negli anni scorsi, vi sono state numerose sperimentazioni, frutto di protocolli tra Uffici Giudiziari ed Ordini degli Avvocati, che prevedevano l affiancamento al giudice di praticanti avvocati, la cui attività, a supporto del magistrato, valeva come pratica forense. Si sono svolti così tirocini annuali disciplinati dalla Convenzione per la formazione e l orientamento dei praticanti avvocati, stipulata tra il Consiglio dell Ordine degli Avvocati ed il Presidente della Corte d Appello, in esecuzione della deliberazione adottata dal C.S.M. il Questa Convenzione consente ai praticanti avvocati, con almeno sei mesi di iscrizione al Registro dei Praticanti Avvocati, di svolgere il tirocinio presso un magistrato, tirocinio equiparato (ai fini dell ammissione all esame di avvocato) alla pratica presso uno studio legale. Alcune Università e le Scuole di Specializzazione per le Professioni Legali hanno stipulato convenzioni con gli uffici giudiziari per il compimento, durante il corso di studi, di stage dalla durata di circa tre mesi circa presso un magistrato.

2 Ma Ufficio per il processo o Ufficio del giudice? Dott.ssa Barbara Fabbrini giudice del Tribunale di Firenze ha chiarito che il nome Ufficio del giudice mira ad evidenziare che tutto ruota attorno al giudice e ne fa da supporto. L ufficio per il processo allarga l attenzione all arretrato e a ciò che rimane fuori dalla portata dal giudice: si tratta comunque del recupero di una migliore funzionalità. Si deve partire dalle convenzioni, perché, come già si disse l anno scorso nell Assemblea degli Osservatori di Bologna, è prioritario affiancare altre figure al giudice. Il PCT diventa ancillare rispetto all organizzazione dell Ufficio. I funzionari amministrativi presenti hanno optato per il l Ufficio per il processo. Dott. Guarda dirigente amministrativo del Ministero ha rimarcato che L ufficio del giudice serve solo al giudice ed allora è preferibile l Ufficio per il processo che coinvolge anche le Cancellerie degli uffici giudiziari. L Ufficio del giudice già c è: è quello già in essere negli Uffici; invece gli Osservatori hanno optato per la nuova figura Ufficio per il processo, perché coinvolge tutti gli operatori. Dott.ssa Ivonne Pavignani dirigente della Cancelleria del Tribunale di Modena ha aggiunto che anche a Modena vi sono convenzioni con laureati, e specializzandi. L Ufficio del giudice era un progetto che prevedeva l inserimento di 300 cancellieri. L Ufficio per il processo ora, nel progetto, prevede che il giudice avrà lo stagista che lavorerà con il singolo giudice, ma anche in Cancelleria. Lo stagista collabora con il giudice, ma poi scarica le udienze, e quindi aiuta il giudice e la Cancelleria insieme, anche nel nuovo PCT Dr. Luca Minniti giudice del Tribunale di Firenze ha rilevato che "Ufficio per il processo" e "Ufficio del giudice" sono cerchi concentrici: il giudice non è separato dall ufficio, ma è una parte dell ufficio giudiziario, perciò è preferibile l Ufficio per il processo; inoltre così si tiene conto anche della componente degli avvocati nel processo. Anche le strutture di supporto devono essere rapportate alle Sezioni. Il giudice non è una monade separata dal resto dell ufficio giudiziario. Lo stagista è molto utile nella gestione della consolle e nella ricerche giurisprudenziali, che hanno consentito la redazione di sentenze più elaborate. Il "passaggio delle consegne" deve essere effettuato da uno stagista a quello successivo. Dr. Riccardo Fuzio consigliere del C.S.M. ha evidenziato che bisogna calare l esperienza dell Ufficio del giudice nelle singole realtà giudiziarie. Ogni ufficio ha una sua particolarità L esperienza è stata svolta perfino in Cassazione. 2

3 Anche per la Cassazione sono state concluse convenzioni con stagisti e cassintegrati; questi ultimi sono stati però utilizzati in funzioni di scarso rilievo. Gli stagisti hanno svolto solo ricerche, dando tuttavia un ausilio molto limitato. Gli stagisti sono stati affiancati anche in udienza con i consiglieri della Cassazione, che discutono in udienza anche 100 processi. Ma in Cassazione ogni attività è svolta dal giudice ed è immediatamente finalizzata alla sentenza. Queste sperimentazioni portano comunque ad un arricchimento determinato dalla contaminazione delle varie esperienze e professionalità. Dr. Francesco Vigorito consigliere del CSM ha sostenuto che è importante anche il nome e preferisce l Ufficio per il processo, per le ragioni esposte dal dr. Guarda: il nuovo modello organizzativo è funzionale al processo e non al giudice singolo. I progetti, prima isolati, ora sono diventati tanti: si ragiona su come organizzare il lavoro giudiziario e superare i vecchi modelli organizzativi del secolo scorso. Il progetto di legge sull arretrato civile, approvato due mesi fa dal Consiglio dei Ministri, per la prima volta prevede la possibilità di far partecipare lo stagista all organizzazione giudiziaria. Per la prima volta in un progetto di legge si riconosce la possibilità di un lavoro comune. Cosa fare? Dal versante del CSM viene una considerazione generale: è importante che dall esterno vengano impulsi, vengano individuate novità e progetti innovativi. Il lavoro degli Osservatori è importante e può essere rilevato dal CSM.: gli Osservatori sono osservati! Il CSM ha emesso una delibera sulle convenzioni tra Uffici giudiziari e Università, nell anno 2007, ma ora quella delibera è superata, perché va aggiornata con le esigenze degli uffici, rendendola più adatta alla realtà attuale. Altro tema è la circolare sulle Tabelle; è stato organizzato un gruppo di lavoro sulla nuova circolare sulla Tabella. Si prospetta che l Ufficio per il processo coordini anche il lavoro dei giudici onorari. Il giudice onorario non interviene nel processo solo per mancanza del giudice o per supplenza; si mira, invece, ad una continua interlocuzione tra il giudice togato, il GOT e gli stagisti, per incrementare qualitativamente e quantitativamente la produttività dell Ufficio giudiziario. E auspicabile che sul progetto della circolare (quando sarà approvato) si susciti un proficuo dibattito. Dott.ssa Ombretta Salvetti giudice del Tribunale di Torino ha precisato che è stata stipulata una convenzione tra Tribunale e l Università di Torino. E stato bandito un concorso per 30 posti di neolaureati da inserire nell Ufficio del giudice. Ora il giudice non è più solo, sebbene la responsabilità rimanga esclusivamente del giudice. Gli specializzandi e i MOT tuttavia fanno perdere molto tempo al giudice: si deve prima spiegare tutto il fascicolo allo stagista e poi correggere la sua bozza di sentenza. Stare nella stessa stanza, giudice e stagisti, per tante ore non è funzionale ed il giudice è deprivato da qualsiasi privacy. Occorrono dunque locali adeguati. Vi sono molti dubbi che lo stagista possa aumentare la produttività del giudice. 3

4 Dr. Luciano Panzani Presidente del tribunale di Torino ha rilevato che si è determinata una situazione di ansia e preoccupazione tra i giudici del civile. Tuttavia i problemi evidenziati dalla collega Salvetti hanno una risposta. La tabella del Tribunale è il libro dei sogni, poi ci sono però i vuoti di organico, le assenze, ecc. e le variazioni tabellari sono di regola non immediatamente esecutive. Torino ha stipulato una convenzione con l Università per stage con studenti o laureati da meno di 24 mesi. Lo stagista viene anche applicato ai servizi di Cancelleria. Lo stagista è assegnato ad un giudice e, di regola, dopo un periodo inziale, comincia a produrre. Non decide da solo, ma prepara provvedimenti seriali, effettua ricerche ecc.. Le stanze vuote per carenze di organico dei giudici consentono anche una sistemazione logistica degli stagisti. La proposta tabellare presenta rigidità: nel penale ci sono le note incompatibilità e si adottano criteri di priorità per evitare le prescrizioni. Ma l utilizzo dei GOT presenta le rigidità imposte dal CSM. A Torino l Ufficio per il PCT, con magistrati di tutte le sezioni ed i funzionari di Cancelleria, sta dando buoni risultati. Si auspica, infine, una maggiore sinergia tra il Ministero ed il C.S.M.. Dott.ssa Roberta Santoni giudice del Tribunale di Firenze ha informato che a Firenze sono state stipulate tre convenzioni: per lo stage di praticanti avvocati, di studenti universitari (per due tre mesi) e di studenti delle Scuole di Specializzazione per le Professioni legali (per sole 50 ore). E su base volontaristica sia per gli stagisti che per i giudici. Finora sono stati coinvolti 18 giudici, che non rappresentano la maggioranza dei giudici civili. Lo stage si può modulare con diversi criteri. A Firenze gli stagisti sono stati utilizzati con un progetto, ma senza misurare la produttività del giudice; la produttività dipende dalla tipologia del singolo ruolo. Lo stagista si raccorda con il giudice e con la Cancelleria: assiste all udienza, usufruendo di una postazione informatica in più; aiuta il giudice a redigere il verbale di udienza, a porre il quesito standard al CTU, ecc.. Nel PCT il verbale è depositato ed immediatamente comunicato dallo stagista all avvocato. Avv. di Firenze ha rilevato che l esperienza delle Convenzioni e degli stage è utile anche per i giovani. A Firenze l esperienza ha dato buoni risultati. Alcuni giudici hanno recuperato l arretrato con il lavoro grazie ai praticanti. La circolare del CSM sugli stage andrebbe estesa anche ai procedimenti in materia di famiglia. Non è necessario assicurare gli stagisti con l INAIL, perché non sussiste rapporto di impiego pubblico. E però necessario erogare una borsa di studio agli stagisti. Avv. Barbera di Bari ha stigmatizzato che la dott.ssa Salvetti ha posto un problema di privacy. Ma al Sud non c è posto fisico neppure per i giudici, che sono costretti a stare in due in una stessa stanza. 4

5 Si spacca ancora più nettamente l Italia: non è una Italia a macchia di leopardo, ma c è solo una macchia! Nel Centro-Sud i fascicoli sono dappertutto. Gli avvocati entrano nelle Cancellerie e prendono i fascicoli e poi (forse) li rimettono a posto. Non ci sono solo le realtà di Milano, Torino, Firenze, Bologna. Il CSM deve nominare idonei dirigenti per gli uffici giudiziari del Centro-Sud. Due terzi dell Italia sono rimasti fuori da questi interventi sull Ufficio del giudice e sul PCT! Avv. di Roma ha rilevato che in questa città lo stagista non ha avuto un grande successo. I giudici hanno interpretato la presenza degli stagisti come un disagio. Lo stage è nato nel mondo produttivo. Negli uffici giudiziari, invece, l accesso allo stage è effettuato soprattutto da coloro che vogliono fare poi il giudice. Chi ha un anno di tirocinio rinuncia ad un anno di pratica effettiva nello studio legale e ne subirà un danno, in futuro, quando diventerà avvocato. A Roma c è una moria di praticanti-stagisti sul campo! Lo stage degli studenti, invece, dura troppo poco per tradursi in una vera professionalità. Dr Enrico Consolandi giudice del Tribunale di Milano ha puntualizzato che l aumento di produttività con lo stagista può aumentare anche del 20%. Ha ricordato che solo il giudice, e non lo stagista, può depositare la sentenza con il PCT. Dr. Mariano Sciacca Consigliere del CSM ha dichiarato che, con la presenza di due consiglieri del CSM, si vuole testimoniare l importanza dell Osservatorio in queste tematiche. C è un rischio effettivo di balcanizzazione dell Italia del Sud. Ci sono forti differenze in Italia, ma ciò non deve indurre a deporre le armi. Ci sono zone d Italia virtuose, altre normali ed altre purtroppo disastrose. Si deve rivedere la circolare sugli stage ed è in atto un monitoraggio sulle diverse convenzioni stipulate nei vari uffici giudiziari. La distinzione tra Ufficio del giudice o per il processo è questione solo terminologica. Le prassi virtuose sono state monitorate dal CSM e sono stati raccolti ben 550 progetti. Si deve ora razionalizzare la situazione, promuovendo esperienze omogenee a livello nazionale. L Osservatorio sulla giustizia civile è fondamentale in questa fase, anche per i lavori del CSM, circa l utilizzo del GOT e degli stagisti. Dr. Pasquale D Ascola consigliere della Cassazione ha precisato che l ufficio del giudice è una visione gerarchica dell ufficio: il giudice è al vertice della piramide. Il Ministro ha sempre ripetuto che non si investe in una realtà non efficiente, tanto più se poi si attribuisce prestigio ad una sola persona. L Ufficio per il processo dà rilievo, invece, a tutte le componenti, giudice e personale delle Cancellerie, e interagisce con l avvocatura. Anche l Ufficio per il processo deve essere visto tra tutte le realtà del processo. 5

6 Gli stagisti devono essere impratichiti per un mese o due e poi diventano produttivi. L Osservatorio non è un soggetto di potere ma un luogo in cui si può parlare senza una sottintesa influenza di potere, non c è conflitto tra magistrati e avvocati, l obiettivo è la migliore riuscita del processo. L Ufficio del giudice a Milano dr. Damiano Spera giudice del Tribunale di Milano. La questione del nome non mi appassiona, è solo terminologica, quasi stucchevole, perché anche l Ufficio del giudice è inserito nella propria sezione, ma non in Cancelleria. Il Presidente della sezione coadiuva il giudice in tutte le fasi del progetto. A Milano, è stato avviato un progetto (di cui sono il referente) che coinvolge 21 giudici civili. Il progetto è stato finanziato dalla A.B.I., dall Associazione Onlus Prospera, dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Milano. E stato espletato un concorso, all esito del quale sono stati selezionati 42 vincitoritirocinanti, i quali riceveranno il compenso di Euro 8.000,00 ciascuno per un anno di lavoro nell Ufficio del giudice. L Ufficio del giudice, come diceva ieri la Presidente del Tribunale di Milano dott.ssa Livia Pomodoro, è costituito dal giudice togato, da due tirocinanti ed, eventualmente, da uno stagista dell Università (durante lo stage per circa 3-4 mesi) e da un MOT (durante il periodo di tirocinio). Il prossimo 13 giugno comincerà l esecuzione del progetto. In primo luogo si procederà al monitoraggio, alla fotografia del ruolo del giudice, per verificare la tipologia quantitativa e qualitativa dei procedimenti pendenti. Poi ogni giudice, di concerto con il Presidente della propria sezione e con l Ufficio Innovazione, dovrà elaborare un proprio obiettivo: a) si dovranno individuare i procedimenti che dovranno essere definiti con assoluta priorità, rispettando il metodo FIFO (First In First Out) enunciato dal Presidente Barbuto ieri mattina; b) si dovrà prevedere (se possibile) che il numero dei procedimenti pendenti sul ruolo di quel giudice al termine dell anno sarà almeno il 15% in meno di quelli all inizio del periodo, nonostante i procedimenti sopravvenuti. L Ufficio del giudice comporta anche una piccola rivoluzione nella statistica giudiziaria: non è più rilevante solamente il numero delle sentenze depositate, ma, soprattutto, il numero dei procedimenti complessivamente definiti, con sentenza e con altre modalità. La produttività del giudice dovrà aumentare necessariamente: perché il lungo periodo di tirocinio (un anno e non 50 giorni o 150 ore) consente al tirocinante di acquistare una buona esperienza sul lavoro da svolgere; perché il tirocinante è stato selezionato con il citato concorso tra laureati con almeno sei mesi di pratica legale. Il lavoro del tirocinante è disciplinato da un articolato mansionario. Le principali attività sono le seguenti: la verifica dei procedimenti (e dei relativi fascicoli) fissati in ciascuna udienza, la redazione della scheda del processo per ciascuna causa esaminata, l assistenza in udienza, la redazione del verbale con 6

7 l utilizzo della consolle del giudice, lo studio e le ricerche necessarie, la stesura della bozza delle ordinanze e delle sentenze. L Ufficio del giudice non è una delega in bianco al tirocinante. Al contrario, il giudice controllerà che ciascuna delle predette attività sia stata svolta correttamente: il tirocinante rimane un ausiliario e non un alter ego del giudice. Anche nello studio del notaio e dell avvocato sono sempre presenti assistenti e collaboratori che coadiuvano nelle fasi preparatorie; tuttavia l atto è (per legge cogente) sempre emesso solo dal professionista, che controlla e dirige gli altri collaboratori, ma assume l esclusiva paternità e responsabilità dell atto. Il giudice dovrà acquistare dimestichezza nella coordinazione del lavoro altrui e modificare alcune procedure di lavoro: in primo luogo dovrà essere molto presente in ufficio (anche nelle ore pomeridiane) per gestire (anche) il lavoro altrui; dovrà inoltre approntare un rilevante numero di moduli, sempre più dettagliati, delle sentenze, delle ordinanze e dei decreti più ricorrenti, così da consentire al tirocinante di avvalersene con più sicuro successo. Il processo tradizionale è sincronico: ogni fase del processo è nettamente distinta dalle altre (introduzione del giudizio, fase istruttoria e poi decisoria). Nell Ufficio del giudice il processo diventa invece diacronico: ogni fase è davvero collegata, anche temporalmente, a quella successiva. Il giudice, ad esempio, può facilmente, con l ausilio del tirocinante (già in prima udienza o subito dopo la scadenza dei termini ex art. 183 sesto comma c.p.c.) emettere una sentenza non definitiva ovvero alla fine dell istruttoria rinviare la causa, di pochi giorni o qualche settimana, per deciderla con sentenza contestuale ex art. 281 sexies c.p.c.. Nel mio periodo di pre-sperimentazione durato circa due anni, la mia produttività è aumentata mediamente di circa il 20%. L anno scorso al 30 settembre avevo già depositato 130 sentenze (come nella media degli interi anni precedenti) e quindi nel successivo trimestre ho potuto smaltire ulteriore arretrato. L Ufficio non comporta uno scadimento di qualità. Al contrario la qualità potrebbe migliorare, potendo il giudice avvalersi di più complete ricerche giurisprudenziali. L Ufficio del giudice non è una soluzione emergenziale, come lo sono state le (famigerate) Sezioni Stralcio nella fine del secolo scorso. L Ufficio del giudice è una rivoluzione culturale. Il giudice non è (mai più) un giudice burocrate (come diceva Calamandrei): non sarà più sufficiente scrivere 120 sentenze, disinteressandosi del complessivo servizio-giustizia reso. Ora il giudice dovrà garantire un risultato: il raggiungimento dell obiettivo predetto. Alla fine del periodo, in una sorta di bilancio consuntivo, il giudice potrà ovviamente spiegare le ragioni (normative, giurisprudenziali organizzative, o altre circostanze rilevanti) che abbiano impedito in tutto o in parte il raggiungimento dell obiettivo. L Ufficio del giudice è una nuova palestra di formazione professionale, comune ai futuri giovani avvocati e giudici onorari nonché ai giudici togati in tirocinio. Il lavoro svolto nell Ufficio del giudice potrà costituire un nuovo parametro di valutazione della professionalità. L obiettivo prefissato e poi il bilancio consuntivo sui risultati raggiunti sono oggettivi elementi di valutazione delle capacità 7

8 professionali ed organizzative del giudice ed un criterio di selezione (sul campo) dei futuri Presidenti di sezione e capi degli uffici degli giudiziari. De iure condendo potrebbe prevedersi che il tirocinante, che abbia svolto il tirocinio con parere finale positivo, venga ammesso al concorso in magistratura e/o abbia un titolo di preferenza per la nomina a giudice onorario. Basterebbe questa piccola riforma per avere (a costi assolutamente contenuti) folte schiere di aspiranti tirocinanti nell Ufficio del giudice. L ufficio del giudice, abbattendo drasticamente la durata media dei processi, può diventare addirittura una rigogliosa fonte di risparmio: il Consigliere Rordorf ieri ci ricordava i costi sempre più onerosi derivanti dall esecuzione della Legge Pinto, per la non ragionevole durata dei processi civili. L Ufficio del giudice è, infine, un forte no alla strisciante proposta di privatizzazione della giurisdizione: legge sulla mediazione obbligatoria ed ora proposta di reclutamento di migliaia di avvocati (G.A.O.), ausiliari pagati a cottimo! Se proprio si vuole il G.A.O. lo si inserisca nell Ufficio del giudice, per scrivere sentenze, ma decise dal giudice togato. IL PROCESSO CIVILE TELEMATICO Avv. Calorio Torino Il Consiglio dell Ordine di Torino si occupa dell informatica inerente al PCT, ma anche dell assistenza tecnica per il PCT e dei contatti del fornitore del punto di accesso per gli avvocati. L informatica interferisce necessariamente con l organizzazione, essa è uno strumento vicario anche in relazione all Ufficio del giudice. La situazione del PCT è a macchia di leopardo! Si devono condividere modelli per unire l Italia, come si afferma nel tema cui è dedicata questa nostra Assemblea azionale. A Torino, c è un Foro di 5000 avvocati civilisti ed ora ci sono 3500 iscritti al punto d accesso, circa il 70% de totale. In un anno e mezzo sono stati organizzati numerosi corsi di istruzione per gli avvocati. Se il Consiglio dell Ordine ha un senso è proprio per dare servizi agli avvocati. L Ordine degli Avvocati sta assistendo un utenza che, per forma mentis, non è avvezza all utilizzo delle tecnologie. Nel primo mese di comunicazioni informatiche eseguite dalla Cancelleria si sono avute circa comunicazioni; prima del PCT tali comunicazioni costavano 8 Euro ciascuna; pertanto il risparmio è stato già di centinaia di migliaia di euro. E dunque necessario che gli Ordini degli avvocati si facciano carico del PCT perché gli avvocati non possono attendere lo Stato. Il PCT recupera unitariamente tutti gli attori del processo (parti e giudice) per perseguire l obiettivo della funzionalità ed efficienza del processo. 8

9 Un Avvocato di ROMA ha riferito di essere membro della Commissione informatica ed ha preso le distanze dal collega avv. Calorio di Torino, perché i Consigli degli Ordini degli avvocati ricevono i soldi dagli avvocati, ma non vi sono altre entrate nella Cassa avvocati. Gli avvocati dunque non possono farsi carico di costi ed iniziative che competono in primo luogo al Ministero della Giustizia. Sarebbe certamente necessaria una condivisione di intenti. Ma appare ostativa una miscela di leggi ed orientamenti diversi, aggravata dalla circostanza che i Consigli dell Ordine sono eletti periodicamente e la campagna elettorale impedirebbe una serena riflessione e programmazione su tali questioni. L uso delle nuove tecnologie da parte degli avvocati ha subito un blocco di 20 giorni al Polisweb dei registri di Cancellerie: tutte le sentenze della sezione lavoro erano state redatte informaticamente, con conseguente disservizio gravissimo per gli avvocati. A Roma è forte il timore che il PCT non funzioni non solo negli uffici giudiziari di primo e secondo grado, ma anche per la Cassazione e la Corte costituzionale. Dr. Enrico Consolandi, giudice del Tribunale di Milano Le problematiche milanesi sono diverse da quelle vissute negli Uffici giudiziari che muovono i primi passi nel PCT. Il PCT è un strumento di controllo dell efficienza. Nella prima settima di aprile a Milano, su notifiche, sono state registrate 994 notifiche in errore e 500 non sono partite. Il gestore centrale quando serviva solo Milano andava benissimo, ma il server è ora molto affaticato dagli altri uffici giudiziari. Ora Milano è scesa a 2-10 notifiche mancate al giorno. Gli errori in entrata sono ancora più gravi: se l avvocato manda un decreto ingiuntivo, a volte il sistema non dà risposta ed allora l avv. rimanda (per la seconda volta) un altro decreto; tuttavia quando viene recuperato il primo decreto si determina un doppione dello stesso decreto. Il successo è sempre relativo al decreto ingiuntivo telematico, per il quale non ci sono comunicazioni. Il valore del PCT non è solo ancorato alle comunicazioni di Cancelleria, ma consiste nella creazione di una base dati informatica. Altra criticità è determinata dalle nuove regole tecniche emanate: prevedono la necessaria assistenza del Cancelliere a tutti i depositi; per cui, a differenza di quello che succede adesso, lo scarico di udienza non potrà essere fatto da altri operatori della Cancelleria. Quindi il processo potrà incepparsi in assenza di idoneo personale. I dati statistici, anche quelli dichiarati dal Presidente Barbuto, devono essere verificati: molti fascicoli non vengono movimentati per due tre anni e allora i dati statistici sulle pendenze nascondono procedimenti che pendono solo apparentemente. L art. 16 comma 4 delle nuove regole tecniche sul PCT dispone che, se il messaggio in uscita non venga recapitato, si effettua il deposito in Cancelleria; ciò induce gli avvocati a verificare se sussista il deposito dell atto presso le Cancellerie. 9

10 Inoltre, con le nuove regole tecniche, l avvocato che deposita una memoria deve inviare un messaggio PEC alle altre parti con la stessa memoria certificata dall Ordine; pertanto il processo telematico diventa più complesso di quello cartaceo. Si deve quindi giungere ad una condivisione di orientamenti tra tutti gli avvocati. Si deve promuovere un Super-Osservatorione informatico per stabilire prassi e interpretazioni su queste nuove regole. Dott.ssa FABBRINI giudice del Tribunale di Firenze gli avvocati vogliono sapere come funziona il PCT e chiedono verifiche e conferme sugli aspetti processuali: si tratta, in definitiva, di norme processuali ed allora anche queste devono essere interpretate con le prassi più condivise. I dott. Francesco MANNINO (già consigliere del CSM) e Mariano Sciacca consigliere del CSM hanno evidenziato che, dopo tanti convegni dal 1999 ad oggi, le nuove norme sono state calate dall alto senza interlocuzioni con gli organi del CSM e la stessa operazione si è verificata per la digitalizzazione. Francesco Vigorito, Consigliere del CSM Il progetto di digitalizzazione è stato presentato dal Ministero senza che il CSM ne sapesse nulla. Si tratta di digitalizzazione di tutti gli atti penali. L investimento è pari a circa 50 milioni di Euro e non si comprende quale sia il rapporto tra questo progetto (in itinere) e gli altri, relativi al PCT. Non si conoscono le implementazione tra i progetti. E un progetto che incide sulla giurisdizione, ma è ancora ignoto alle rappresentanze associative. Prosegue la logica degli annunzi di una spesa ingente, senza che derivi un beneficio concreto per gli utenti. La logica virtuosa è invece quella di interlocuzione e confronto tra tutti i soggetti interessati La coordinatrice dell incontro dott.ssa Fabbrini giudice Firenze - ha concluso questa seconda parte dei lavori del gruppo, rilevando che i progetti organizzativi degli uffici vanno di pari passo con l innovazione informatica. Gli obiettivi sono gli stessi: avere un servizio giustizia più efficiente. I due aspetti richiedono entrambi momenti partecipativi dell avvocatura e della magistratura. L avvocatura chiede un servizio più efficiente e gli Osservatori devono recuperare un ruolo. Non si può più parlare di organizzazione senza informatica e PCT, anche da un punto di vista normativo. Gli Osservatori sono luoghi in cui gli attori dialogano per evidenziare le necessità da rappresentare nelle istituzioni (in generale) e nel Ministero e nel C.S.M in particolare. Gli Osservatori assumono così la veste di organi propulsivi. Anche i professori delle università devono aiutare gli Osservatori per gli aspetti organizzativi, che non si riducono a meri strumenti, intesi in senso aziendale, ma ad una componente necessaria di un efficiente processo. Torino, 29 maggio 2011 dr. Damiano Spera 10

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