Per la guerra non c è più soldati, a piedi scalzi son tutti scappati,..

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1 Per la guerra non c è più soldati, a piedi scalzi son tutti scappati,.. (Volta la Carta, Fabrizio De André, M.Bubola 1978) Questo laboratorio ha avuto l obiettivo di presentare ai bambini la figura di Fabrizio De André come uno dei più grandi artisti ed intellettuali del novecento, ma soprattutto come un grande cantante di pace e integrazione fra le diverse culture: i brani eseguiti hanno quindi avuto una forte attinenza con argomenti di importanza sociale e culturale con la cornice tematica della pace (La guerra di Piero, Il pescatore, Geordie, Fiume Sand Creek ). La musica è stata scelta come canale preferenziale per avvicinare tutti i bambini, italiani e non, ad un linguaggio aggregante, coinvolgente e multidimensionale per caratteri e funzioni. Aggregante dal punto di vista della socializzazione e della rilevanza sociale dei temi affrontati. Coinvolgente per il carattere di ricerca, scoperta e scommessa che il percorso verso la performance del concerto ha avuto per i bambini partecipanti. Multidimensionale per i linguaggi artistici che lo spettacolo ha sotteso: linguaggio musicale, iconico-artistico, teatrale. Parlare di musica attraverso il linguaggio del Cantautore genovese è stata una scelta orientata a creare uno spazio aperto ai bambini per riflettere su se stessi e la storia socio-culturale del nostro tempo. A Fabrizio De André, va riconosciuto il coraggio e la coerenza d'aver scelto, nella società italiana del dopoguerra, di sottolineare i tratti nobili ed universali di chi era emarginato mettendolo a

2 confronto con i propri accusatori. I testi del cantautore sottendono una logica che vede l integrazione fra tutti gli uomini, quella volta al benessere sociale e culturale, intrecciarsi con i diritti che caratterizzano la condizione umana insieme ai doveri che ciascuno è chiamato ad adempiere nei confronti della società che deve farsi accogliente e attenta ad ogni forma di diversità. Questo approccio interpretativo fa sì che affrontare a scuola i molteplici significati sottesi alle canzoni di Fabrizio De André divenga uno strumento per promuovere un processo di educazione interculturale che parte dal testo della canzone per arrivare al contesto socio-culturale che l ha visto delinearsi, crescere, affermarsi e, talvolta, scontrarsi. Molti di testi di Fabrizio De André sono considerati dei veri e propri componimenti poetici e, come tali, inseriti nella gran parte delle antologie scolastiche di letteratura. Le nuvole (1990), la raccolta che viene approfondita nel percorso laboratoriale, è la summa di varie collaborazioni artistiche che il cantautore intraprende in quel periodo (da Mauro Pagani, coautore di tutti i brani, a Ivano Fossati e Massimo Bubola). La struttura de "Le Nuvole" è divisa in due: la prima parte, quella dedicata al potere, è in italiano; la seconda incarna la voce del popolo è perciò cantata in dialetto. Anche la lingua, come mezzo di comunicazione differenziato, parla linguaggi musicali diversi, significati impliciti ed espliciti di grande rilevanza anche per la società del nostro tempo. Nei suoi testi De André affonda la penna sul consumismo, sull'ipocrisia della classe politica, sulla fine degli ideali che ha come conseguenza "una pace terrificante", sulla mafia. Il risultato è un affresco grandioso, spietato ma ironico, della società contemporanea. La promozione dell idea di cittadinanza democratica, dei diritti alla ricchezza ed al rispetto della diversità, corre sulle note delle canzoni del Cantautore genovese. Sarcasticamente sono i deboli ad essere protagonisti alla ribalta in una società escudente che, anziché tutelare e garantire gli interessi di chi si trova in una condizione di svantaggio, diventa terreno di conquista di una legge per pochi. Esplicitare questa denuncia, in forma didattica-laboratoriale, può condurre i bambini a comprendere la necessità di formare un pensiero aperto agli altri. Il riferimento forte alle regole come impalcatura del patto sociale, della convivenza, della democrazia vuole prevenire diverse forme di disagio sociale tra i bambini (quali principalmente il bullismo). Il laboratorio, allo stesso tempo, ha la funzione di presentare ai bambini i tanti strumenti utilizzati dai musicisti (pianoforte, basso, contrabbasso, chitarre, batteria, percussioni) e di esplorare la forma-canzone cantata da Fabrizio De André nei suoi elementi strutturali (introduzione, strofa, ritornello, special, coda, assoli di strumenti solisti). Il coinvolgimento dei bambini è passato attraverso la musica, il canto e le illustrazioni per la realizzazione di uno spettacolo/concerto conclusivo incentrato sulle canzoni di Fabrizio De André.

3 Obiettivi Presentare Fabrizio De André e alcune sue canzoni attraverso il convolgimento degli esperti e di tutti docenti della scuola promuovendo un percorso interdisciplinare tra musica, teatro, lingua italiana, informatica, educazione alla convivenza civile. Indagare il tema dell intercultura, del rispetto e della legalità così come emerge dai testi di Fabrizio De André. Costruire un modello di intervento che possa trovare trasferibilità nelle realtà scolastiche del nostro Circolo e della nostra Città. Presentare gli strumenti utilizzati nel laboratorio e individuare alcuni elementi strutturali della forma-canzone (strofa, ritornello ecc..). Creare una sequenza di illustrazioni/fotomontaggi prodotti dai bambini, aiutati dagli insegnanti, inerenti alle canzoni ascoltate. Esecuzione strumentale di alcuni bambini italiani e stranieri che sono stati inseriti nell orchestra. Esecuzione vocale (con momenti solisti o corali) di una canzone per classe. Realizzazione di uno spettacolo/concerto sulle canzoni di Fabrizio De André. Coinvolgimento di tutte le famiglie attraverso la realizzazione di un DVD dello spettacolo. Metodologia 1. Periodo:fine primo quadrimestre (mese di gennaio) Le insegnati, con l aiuto dell esperto, hanno analizzato il cd che contiene tutte le canzoni inserite nello spettacolo e i testi, attuandone una suddivisione per classe. Ogni classe ha ascoltato la propria canzone e, attraverso l intervento di tutti i docenti ha intrapreso un percorso di analisi linguistica, storica, musicale e artistica della canzone assegnata. La canzone è stata illustrata dai bambini partendo dallo story-board assegnato dai musicisti. Questo lavoro interpretativo ha portato ogni classe alla divisione del testo della canzone in quadri iconici legati ai momenti-chiave del brano. Ogni quadro dovrà è stato illustrato da un bambino su un foglio A4 o realizzato attraverso la tecnica del fotomontaggio con Photo - shop e Power-Point. La sequenza delle illustrazioni dei vari brani ha creato uno story-board di immagini che ha raccontato la canzone stessa. Al termine di tale lavoro i disegni e gli

4 elaborati fotografici sono stati esposti in una mostra allestita nella palestra della scuola durate la serata dello spettacolo. Sono stati convocati i rappresentati dei genitori e chiunque volesse collaborare per poter organizzare il momento di festa che ha accompagnato lo spettacolo attraverso la realizzazione di: un DVD ed una merenda-cena che offrisse alimenti atti a garantire la fruizione da parte di tutte le famiglie italiane e straniere insieme. 2. Periodo: alcune settimane prima dello spettacolo Ogni classe ha avuto due incontri con l esperto-musicista Gianluca Magnani che ha lavorato sulla canzone dal punto di vista dell esecuzione vocale. Sono stati individuati alcuni bambini italiani e stranieri per cantare in momenti solisti, con la risposta del coro. Gli incontri sono stati svolti in classe e hanno permesso a Gianluca Magnani di individuare i bambini da inserire nell orchestra come musicisti per eseguire le canzoni dello spettacolo. 3. Settimana dello spettacolo È stata individuata l aule di musica come ambiente più indicato per montare gli strumenti e svolgere le prove. Durante questa settimana sono stati sempre presenti contemporaneamente i tre musicisti esperti che hanno lavorato con le classi e gli insegnati. Le prove strumentali hanno interessato cinque bambini italiani e stranieri che sono inseriti nell orchestra come musicisti e hanno partecipato a tutte le ore delle prove che si sono svolte durante questa settimana. Ciascuna classe ha quindi provato giornalmente la canzone assegnata. Durante la giornata di venerdì si sono svolte le prove generali: ogni classe ha provato la propria canzone studiando i movimenti scenici (ingressi, posizioni, utilizzo microfoni) Esperti, insegnati ed un gruppo di genitori si sono prestati al montaggio del palco e alla sistemazione audio e luci. 4. Sabato 24 Maggio 2008: la serata dello spettacolo Realizzazione dello Spettacolo: le canzoni si sono succedute secondo la scaletta e la stessa presentazione da parte del musicista-esperto Gianluca Magnani. Particolare attenzione è stata posta nell allestimento del videoproiettore per la scenografia dello spettacolo ed al sound-check. Alle spalle dei bambini è stata proiettata la scenografia con i disegni e le fotografie elaborate dai bambini poste in sequenza con il programma

5 Power Point. I disegni e gli elaborati fotografici sono stati esposti in una mostra allestita nella palestra della scuola durate la serata dello spettacolo. Le canzoni eseguire dai ragazzi sono state: LE NUVOLE (Poesia con accompagnamento strumentale) GIROTONDO (Classi prime) GEORDIE (Classi seconde) IL PESCATORE (Classe terza A) FIUME SAND CREEK (Classe terza B) VOLTA LA CARTA (Classe quarta A) LA GUERRA DI PIERO (Classe quarta B) QUELLO CHE NON HO (Classe quinta A) LA CANZONE DI MARINELLA (Classe quinta B) Insegnanti e musicisti coinvolti nel progetto: La Dirigente Rossana Rinaldini, tutti i docenti ed il personale ATA della Scuola Primaria Giotto. Gianluca Magnani: voce, chitarra, armonica Daniele Brignone: basso, tastiere Enrico Sartori: batteria, percussioni Alcune puntualizzazioni: La strumentazione è stata completamente fornita dalla associazione Caotica Musique sia per le prove che per la rappresentazione. È stato utilizzato un service audio esterno per lo spettacolo con la presenza di un fonico specializzato. La scuola ha ricevuto, a tutolo gratuito, dall Associazione Arci di Carpi un palco di 8m x 6m altezza 50cm.