AVVISO PER LA PRESENTAZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE A PARTECIPARE ALLA SPERIMENTAZIONE DELLO STANDARD FAMILY AUDIT
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- Rita Amanda Marconi
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1 AVVISO PER LA PRESENTAZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE A PARTECIPARE ALLA SPERIMENTAZIONE DELLO STANDARD FAMILY AUDIT BOZZA 1. Premessa Il Comune di Cremona, capofila dell alleanza di conciliazione Tempomat. Dare tempo a buone pratiche di conciliazione, in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, intende promuovere la certificazione aziendale Family Audit per introdurre la cultura della conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro tramite l attivazione di misure significative riguardanti la riorganizzazione e la rimodulazione del lavoro in relazione agli impegni di cura e di assistenza dei lavoratori e lavoratrici. La presente iniziativa rientra tra le azioni del progetto Tempomat., nell ambito del Piano territoriale per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro della Provincia di Cremona e nell ambito dell Accordo di collaborazione tra il Comune di Cremona e la Provincia Autonoma di Trento per la promozione dello Standard Family Audit a livello locale. Il progetto nasce nell'ambito del Programma regionale conciliazione famiglia-lavoro, DGR n. X/1081/2013, attuato da Regione Lombardia in convenzione e con il finanziamento del Dipartimento per le Pari Opportunità, a seguito di intesa in Conferenza Unificata nell'ottobre Cos è lo standard Family Audit Il Family Audit costituisce uno strumento di management per la certificazione, su base volontaria, dei percorsi programmati ed attuati dalle organizzazioni pubbliche e private per andare incontro alle esigenze di conciliazione dei propri dipendenti. Si tratta di un processo di analisi sistematica che consente all'organizzazione di compiere un'indagine ampia e partecipata al proprio interno, con l'obiettivo di individuare iniziative che consentono di migliorare le esigenze di conciliazione tra famiglia e lavoro dei dipendenti. Il processo analizza 6 macro ambiti di possibile intervento, con la finalità di introdurre azioni di miglioramento, orientate all accreditamento e alla successiva certificazione dell azienda: - organizzazione del lavoro (turni, congedi, distribuzione delle competenze, carichi e luoghi di lavoro, ecc.), - cultura della conciliazione e delle pari opportunità nei livelli dirigenziali e nel personale, - informazione e comunicazione, - benefit e servizi (aiuti finanziari, mense, assistenza ai figli durante le vacanze scolastiche, servizi di time-saving, sostegno alla genitorialità, ecc.), - Distretto Famiglia (sul territorio lombardo è riconducibile al Piano territoriale della Conciliazione che prevede la pianificazione sperimentale della Regione Lombardia per la promozione di servizi secondo una logica di conciliazione vita lavoro e di sostegno alla genitorialità, responsabilità sociale d'impresa), - nuove tecnologie. Si descrivono di seguito i benefici per le organizzazioni: Investire in misure di conciliazione famiglia e lavoro produce vantaggi sociali ed economici a favore sia del personale dipendente che dell azienda. Le organizzazioni, in particolare, che adottano politiche aziendali orientate alla famiglia, ottengono una serie di benefici in ordine a: mantenimento e rafforzamento delle competenze e del know-how in azienda;
2 miglior ambiente lavorativo e una maggiore motivazione da parte del personale; diminuzione dell assenteismo del personale; aumento dell innovazione e della creatività tra i dipendenti; aumento della qualità del lavoro svolto e di soddisfazione del cliente; rientro più rapido al lavoro dopo periodi lunghi di assenza per congedi;; maggiore attrattività dell impresa per nuovi collaboratori e collaboratrici; impatto positivo d immagine dell azienda presso i clienti e pubblicità indiretta. Ulteriori informazioni relative allo strumento Family Audit e al processo di certificazione possono essere reperite al link: 3. Finalità e contenuti Il presente Avviso ha la finalità di promuovere nel territorio della Provincia di Cremona la diffusione del marchio Family Audit e della cultura della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro. A tal fine con il presente avviso si intende erogare un contributo per garantire ad una organizzazione del territorio la copertura dei costi del processo per ottenere la certificazione Family Audit, della durata di tre anni. 4. Chi può presentare la manifestazione di interesse Possono presentare manifestazione di interesse le Cooperative sociali di tipo A con sede legale e/o operativa nel territorio del Distretto di Cremona. 5. Contributo concesso Il contributo massimo previsto varia a seconda del numero di dipendenti dell organizzazione che presenta domanda: per organizzazioni fino a 15 dipendenti per organizzazioni da 16 a 50 dipendenti per organizzazioni da 51 a 100 dipendenti per organizzazioni oltre 100 dipendenti 6. Cosa viene finanziato Il contributo erogato deve necessariamente essere impiegato per coprire i costi relativi al processo di certificazione Family Audit, con riferimento ai costi per il consulente e per il valutatore Family Audit, secondo le tariffe approvate dalla Provincia Autonoma di Trento, indicate al punto 4 del presente Avviso, in base al numero di dipendenti delle organizzazioni. Eventuali spese di trasferta e di soggiorno del consulente e del valutatore sono da considerarsi a carico dell organizzazione che avvierà il percorso di certificazione. Il contributo verrà erogato al soggetto destinatario entro il 31 dicembre 2016, dietro presentazione al Comune di Cremona di copia della nota trasmessa alla Provincia Autonoma di Trento Agenzia per la Famiglia, che manifesti l impegno da parte dell organizzazione destinataria del contributo ad
3 attivare la procedura prevista per l avvio della certificazione Family Audit tramite la modulistica indicata dalla Provincia Autonoma di Trento. Il soggetto individuato è tenuto inoltre a rendicontare al Comune di Cremona le spese sostenute entro e non oltre il 20 gennaio 2017, secondo un disciplinare che verrà successivamente definito. 7. Termini e modalità per la presentazione delle manifestazioni di interesse L organizzazione deve presentare manifestazione di interesse utilizzando la modulistica allegata al presente avviso: - Allegato A Manifestazione di interesse - Allegato B Scheda di progetto La documentazione sopra elencata, debitamente compilata e sottoscritta, potrà essere presentata a partire dal 21 novembre 2016 ed entro e non oltre il 5 dicembre 2016 con le seguenti modalità: - presentazione diretta presso: Ufficio Protocollo Generale del Comune di Cremona - Piazza del Comune, 8 piano terra (ingresso Piazza Stradivari, 7), Cremona CR Tel Fax Nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13,30; il mercoledì dalle 8,30 alle 16,30; il sabato dalle 9,00 alle 11,30 oppure - tramite posta elettronica certificata all'indirizzo: protocollo@comunedicremona.legalmail.it 8. Valutazione delle domande Le domande pervenute saranno valutate dai referenti tecnici dei soggetti partner del progetto Tempomat, in base a quanto dichiarato dai richiedenti nell allegato B Scheda di progetto e secondo i seguenti criteri: A) Contesto (punto 2 dell Allegato B) max 10 punti B) Esperienza in tema di organizzazione del lavoro in un ottica di pari opportunità e conciliazione vita-lavoro (punti 3 e 4 dell Allegato B) max 20 punti C) Capacità progettuale (punto 5 dell Allegato B) max 10 punti D) Destinatari dell iniziativa (punto 6 dell Allegato B) max 10 punti Ad esito delle valutazioni verrà redatta una graduatoria; il soggetto che otterrà il punteggio più alto, e che quindi verrà collocato al primo posto in graduatoria, otterrà il contributo in oggetto, previa verifica dei requisiti di cui al punto 3.
4 In caso di rinuncia da parte del soggetto collocato al primo posto in graduatoria, il gruppo di lavoro si riserva la possibilità di scorrere la graduatoria e ammettere alla sperimentazione il soggetto collocato al secondo posto della graduatoria stessa. 9. Attivazione del percorso Family Audit Nella manifestazione di interesse di cui all Allegato A le organizzazioni si impegnano ad attivare, in caso di ammissione al contributo, il relativo iter amministrativo, inviando alla Provincia Autonoma di Trento Agenzia per la Famiglia e la Natalità, entro e non oltre il 31 dicembre 2016, nota formale di impegno ad attivare la procedura prevista per l avvio della certificazione Family Audit tramite la modulistica indicata dalla Provincia Autonoma di Trento. L organizzazione destinataria del contributo sarà successivamente tenuta agli adempimenti per l attivazione del processo, secondo la procedura prevista dalle Linee Guida approvate dalla Provincia Autonoma di Trento, con la sottoscrizione della Domanda di attivazione e del Documento di impegno. La Domanda di attivazione è da presentare tramite apposita piattaforma informatica descritta al seguente indirizzo: 5/certificazione_family_audit/ Esiti della sperimentazione e rilascio del marchio L organizzazione che abbia soddisfatto le condizioni previste dalle Linee guida richiamate al punto 1 acquista la titolarità all uso del marchio Family Audit. Il certificato ed il marchio saranno rilasciati dalla Provincia Autonoma di Trento secondo quanto previsto dalle Linee guida di cui alla deliberazione della Giunta provinciale di Trento n. 1364/2010 e s.m.i. La/le organizzazioni che parteciperanno alla sperimentazione si assumeranno inoltre l impegno di aderire, qualora non già aderenti, alla Rete per la conciliazione vita-lavoro della Provincia di Cremona. Per informazioni: Centro Locale di Parità tel /006 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore Mail: pariopportunita@comune.cremona.it Allegati: A) Manifestazione di interesse B) Scheda Progetto
5 Tempomat Piano territoriale per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro Il progetto, nell ambito del Piano territoriale per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nella provincia di Cremona (biennio ) ex DGR n. 1081/2013, si pone l obiettivo di favorire e implementare la diffusione di una cultura di conciliazione sul territorio. Nello specifico intende realizzare i seguenti obiettivi: 1. offrire servizi e sostegno alle famiglie che devono gestire carichi di cura complessi e conciliare tali esigenze con i propri impegni lavorativi e professionali; 2. avviare un patto di conciliazione distrettuale che permetta di rimodulare l offerta pubblica di servizi in relazione alla multi-fattorialità dei bisogni di conciliazione delle famiglie; 3. definire un modello di valutazione dei bisogni di conciliazione multi-fattoriale per la selezione degli accessi ad incentivi (voucher e/o buoni) per attività conciliative; 4. erogare incentivi diretti alle persone e alle imprese per attività sperimentali che rispondano a esigenze di conciliazione dei lavoratori/lavoratrici e delle famiglie. 5. condividere e promuovere sul territorio risposte organizzative volte a migliorare la qualità dei servizi ai cittadini e contemporaneamente a rispondere alle esigenze di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro delle/dei dipendenti degli enti pubblici, anche per costruire competenze omogenee sul territorio in tema di pari opportunità e di conciliazione. Cremona,..novembre 2016 IL DIRETTORE DEL SETTORE POLITICHE SOCIALI Avv. Lamberto Ghilardi
6 ALLEGATO A COMUNE DI CREMONA UFFICIO PARI OPPORTUNITA CORSO VITTORIO EMANUELE II, CREMONA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE A PARTECIPARE ALLA SPERIMENTAZIONE DELLO STANDARD FAMILY AUDIT Data, Con la presente il/la sottoscritto/a (Nome e Cognome) nato/a a (prov. ) il / / residente a (prov. ) via in qualità di rappresentante legale di (denominazione): con sede legale nel Comune di (prov. ) c.a.p. via n, e sede operativa nel Comune di (prov. ) c.a.p. via n, presa visione dell Avviso in data....., presenta la propria manifestazione di interesse per l adesione alla sperimentazione dello standard Family Audit nella Provincia di Cremona. Lo stesso/la stessa s impegna ad inviare alla Provincia Autonoma di Trento Agenzia per la Famiglia e la Natalità, entro e non oltre il 31 dicembre 2016, nota formale di impegno ad attivare la procedura prevista per l avvio della certificazione Family Audit. Il sottoscritto si impegna inoltre a rendicontare al Comune di Cremona le spese sostenute entro e non oltre il 20 gennaio Il/La sottoscritto/a prende atto che gli importi erogati dal Comune di Cremona dovranno essere utilizzati unicamente per sostenere i costi relativi al processo di certificazione Family Audit, con riferimento alle spese per il consulente e il valutatore Family Audit, e che l'organizzazione è tenuta a farsi carico di eventuali spese di trasferta e di soggiorno del consulente e del valutatore. Si allega alla presente l allegato B Scheda di progetto.
7 DATI DELL'ORGANIZZAZIONE Forma giuridica: Codice fiscale: Numero totale occupati: di cui donne di cui uomini Numero di occupati coinvolti nel processo di certificazione*: Persona da contattare: Recapito telefonico: Indirizzo *indicare il numero di occupati effettivamente coinvolti nella certificazione Family Audit se si intende limitare il processo ad uno o più settori dell organizzazione. Informativa ai sensi del decreto legislativo 196/2003 (art. 13) - i dati forniti verranno trattati esclusivamente per le seguenti finalità: selezione delle candidature preliminare alla sperimentazione della certificazione Family Audit; - il trattamento sarà effettuato con supporto cartaceo e/o informatico; - il conferimento dei dati è obbligatorio per dar corso alla procedura; - titolare del trattamento è il Comune di Cremona, con sede legale in Cremona, piazza del Comune 8; - responsabile del trattamento è.; - in ogni momento potranno essere esercitati nei confronti del titolare del trattamento i diritti di cui all'art. 7 del D.Lgs.196/2003. FIRMA DEL LEGALE RAPPRESENTANTE Ai sensi dell art. 38 del D.P.R. 445/2000, la presente candidatura è stata sottoscritta, previa identificazione del richiedente, in presenza del dipendente addetto (indicare nome e cognome dipendente addetto) sottoscritta e presentata unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento di identità del sottoscrittore
8 ALLEGATO B SCHEDA DI PROGETTO Legale rappresentante: Cognome Nome Tel. mail Responsabile progetto: Cognome Nome Tel. mail 1. Nome e ragione sociale 2. Contesto di riferimento (max 20 righe) Breve descrizione del soggetto Ambito/i di intervento e principali servizi/attività Numero totale di dipendenti (dettaglio uomini e donne, dettaglio fasce di età) 3. Esperienza pregressa (max 10 righe) Descrizione delle eventuali precedenti esperienze e/o buone prassi attivate al proprio interno nell ambito dell organizzazione del lavoro in un ottica di pari opportunità e conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro 4. Principali esiti raggiunti (max 10 righe) Descrizione degli esiti più significativi delle esperienze descritte al punto 3 5. Nuove iniziative sul tema (max 10 righe) Descrizione delle eventuali nuove iniziative in materia di organizzazione del lavoro in ottica di pari opportunità e conciliazione vita-lavoro, in relazione all analisi dei bisogni di conciliazione dei propri dipendenti. 6. Destinatari dell iniziativa e risultati attesi (max 20 righe) Indicare il numero di dipendenti che verranno coinvolti nella sperimentazione (può non coincidere con il totale dei dipendenti) Indicare, se il numero dei dipendenti coinvolti non coincide con il totale, la tipologia di lavoratori/lavoratrici coinvolti, le mansioni svolte Data Firma del legale rappresentante
DOMANDA DI ATTIVAZIONE DEL PROCESSO DI MANTENIMENTO FAMILY AUDIT (L.P. n. 1/2011)
Codice modulo: 007342 marca da bollo 16,00 esenzione da imposta di bollo per ONLUS ed enti pubblici territoriali e federazioni sportive ed enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI (DPR 642/1972
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