Progettazione di un sistema di e-learning attraverso gli strumenti di learning management e lo standard SCORM

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1 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Facoltà di Ingegneria Corso di Studi in Ingegneria Informatica tesi di laurea Progettazione di un sistema di elearning attraverso gli strumenti di learning management e lo Anno Accademico 2004/2005 relatore Ch.mo prof. Angelo Chianese correlatore Ing. Vincenzo Moscato candidato Francesco Ficetola matr. 534/785

2 Progettazione di un sistema di elearning attraverso A Papà, Mamma e Dina

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4 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Indice INTRODUZIONE Obiettivi Sommario CAPITOLO 1: la formazione a distanza e l elearning Nozioni di base delle tecnologie elearning webbased I contenuti didattici e le caratteristiche della formazione online Formazione online: un investimento per il futuro I contenuti didattici nelle applicazioni elearning I learning objects: cosa sono e come si riusano? Definizioni date ai learning objects dalle organizzazioni elearning Proprietà dei learning objects I tipi di learning object Metadati per i learning objects Descrivere i dati con i metadati Standard per i metadati CAPITOLO 2: Uno standard per l interoperabilità: lo SCORM Stato dell arte degli standard di metadatazione AICC IMS ADL IEEE/LTSC Lo Standard SCORM: cos è e perchè?

5 Progettazione di un sistema di elearning attraverso 2.3 Concetti generali del modello di riferimento SCORM Descrizione e organizzazione dello SCORM Prerequisiti di alto livello dell ADL I Learning Management Systems in SCORM Tracciamento del learner Overview dello SCORM I moduli funzionali di un sistema di elearning Che cos è lo SCORM Content Aggregation Model? Le componenti dello SCORM Content Model Assets Sharable Content Object (SCO) Content Aggregation Le componenti dello SCORM Metadata Meccanismo di estensione dell XML Content Packaging Content Structure Descrizione dell IMS Package Premessa all ambiente di esecuzione in SCORM Il Lancio (Launch) L API (Application Program Interface) Transizione degli stati nella comunicazione tra SCO e LMS con l API Adapter Responsabilità dell LMS Il modello dei dati (Data Model) CAPITOLO 3: I sistemi di distribuzione per l elearning Learning Management System Learning Content Management System Strumenti per la distribuzione e l accesso ai contenuti Elementi costituenti una piattaforma FAD LMS SCORM 1.3compliant VS. LMS SCORM 1.2compliant Livelli di interazione interessati da SCORM.70

6 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Importazione dei corsi Presentazione dei contenuti Fruizione e colloquio con la piattaforma Descrizione Attività di un LMS in funzione dei componenti SCORM I servizi offerti dalle piattaforme per l elearning L OpenSource per l elearning CAPITOLO 4: Analisi di benchmarking delle piattaforme I prodotti esistenti per i moduli funzionali e l analisi del COL Analisi dell ELearning Lab dell Università di Bologna Analisi dell Osservatorio Tecnologico del MIUR Analisi diretta Le piattaforme commerciali per l elearning Lo scenario elearning italiano Comparazione delle piattaforme elearning Open Source più diffuse MOODLE Che cos è Moodle? Architettura di Moodle e sue caratteristiche Moduli funzionali di Moodle Funzionalità di Moodle Grafica e usabilità Navigazione Tabella sintetica delle caratteristiche di Moodle Conformità agli standard elearning ATUTOR Che cos è ATutor? Tools inclusi in ATutor Accessibilità di ATutor e conformità agli standard elearning Requisiti tecnici e valutazioni sull installazione Tabella sintetica delle caratteristiche di ATutor 105

7 Progettazione di un sistema di elearning attraverso 4.10 ILIAS Che cos è Ilias? Requisiti tecnici Linguaggio di sviluppo e profilo architetturale Funzioni della piattaforma, moduli funzionali e profili di operatività Accessibilità della piattaforma e standard adottati da Ilias Problematiche riscontrate nelle prime versioni di Ilias Tabella sintetica delle caratteristiche di Ilias Analisi diretta e valutazioni sulle tre piattaforme testate Valutazione conclusiva CAPITOLO 5: Gli strumenti per la comunicazione sincrona L infrastruttura tecnologica Strumenti di Skill Assessment Strumenti di comunicazione asincrona a distanza interattiva Strumenti di comunicazione sincrona a distanza interattiva Importanza degli strumenti di insegnamento sincrono negli ambienti elearning Web Meeting, Conferencing e Virtual Classroom tools Le Virtual Classrooms I luoghi logici di una Virtual Classroom Interazione sincrona: può il docente veder ridere i propri studenti online? Valutazione delle funzionalità delle alternative per la formazione in tempo reale Akiva WebMeeting Centra Symposium Elluminate Live! Microsoft Live Meeting WebHuddle Riflessioni conclusive. 147 APPENDICE: SCORM Conformance Requirements Riferimenti bibliografici e sitografici

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10 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Introduzione Lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione stanno mutando in modo sempre più rapido e incisivo nella società in cui viviamo: tuttavia, l innovazione dilaga sempre più a macchia di leopardo, creando disparità nelle varie comunità. L evoluzione e i cambiamenti non interessano solo gli strumenti e le tecniche di comunicazione, ma l intera società e le forme in cui essa si esprime, a partire dalla cultura, i costumi e il modo di pensare. Le funzionalità di base offerte dalla telematica (accesso a risorse, comunicazione differita e in tempo reale ) possono essere utilizzate direttamente come risorse nell ambito di processi didattici di tipo tradizionale o possono servire a dare modelli di insegnamentoapprendimento innovativi, basati su processi di comunicazione collaborativi e bidirezionali. è coniato a tal punto il termine di istruzione a distanza o formazione a distanza (FAD, Distance Learning). Volendo dare una risposta concreta alle esigenze più disparate di coloro che intendono intraprendere un percorso di apprendimento flessibile e che faciliti la gestione integrata di tutti gli aspetti della formazione e della capacità personale di ciascun fruitore, sono state promosse tecnologie e tecniche sofisticate per porre le basi per la creazione di quello che attualmente è noto come elearning. L accrescimento e il cambiamento continuo sia dei sistemi informatici che delle infrastrutture di comunicazione consentono la sperimentazione e la concretizzazione di modelli comunicativi più sofisticati, capaci di offrire nuove opportunità di apprendimento sia in termini economici che qualitativi. L'aumento incessante dell'utilizzo di Internet non produce semplicemente la corsa alla realizzazione di diverse tecnologie, ma modifica in maniera rapida e assidua il modo di lavorare delle persone. Per questo motivo il concetto di elearning non si limita a quello di trasferimento di contenuti formativi attraverso la rete, ma è un modo di concepire la didattica che accresce il valore dell insegnamento tradizionale con l'integrazione delle tecnologie della comunicazione.

11 Progettazione di un sistema di elearning attraverso La Formazione a distanza è intesa come istruzione del domani, il nuovo modo di insegnare e apprendere reso possibile dalle tecnologie dell informazione e della comunicazione. FAD significa progettare, selezionare, distribuire, amministrare, supportare e diffondere la formazione, realizzando percorsi formativi personalizzati. Volendo adattare a questa situazione il detto, "Se la montagna non va da Maometto, Maometto va dalla montagna", possiamo dire che questo nuovo aspetto didattico presuppone che non sia l utente a dirigersi verso la formazione, ma è la formazione a plasmarsi in base alle esigenze e alle conoscenze dell utente. L insegnamento è sostanzialmente rimpiazzato da un processo continuo di apprendimento in rete, in cui il discente assume costantemente un ruolo attivo. Le attività di formazione in rete appaiono più sostenibili quanto più riescono a garantire flessibilità e libertà di azione ai discenti. La metodologia utilizzata dalla FaD per la costruzione dell ambiente virtuale di apprendimento è costituita dall erogazione dell esperienza didattica attraverso una piattaforma web, un software che permette di monitorare percorsi formativi degli utenti e accedere a una serie di strumenti di comunicazione e di servizi collegati, quali forum (comunicazione asincrona), la chat (comunicazione sincrona) e il tutoring (appoggio di un tutor on line). Il continuo confronto tra i partecipanti al processo formativo dà luogo ad uno scambio di idee e conoscenze che permettono la rielaborazione e la costruzione di nuove conoscenze, che diverranno la base per un nuovo ciclo di apprendimento. attua così un percorso formativo in cui non esistono più discenti passivi, ma individui partecipi della loro stessa formazione. Obiettivi L obiettivo principale di questo lavoro di tesi è quello di capire, innanzitutto, i vantaggi che vengono forniti dalle tecnologie per l apprendimento a distanza. cerca di fornire una prima visione di alto livello a supporto del cosiddetto costruttivismo didattico, ovvero una nuova modalità di insegnare, facendo diventare il discente non più un semplice fruitore, ma una figura attiva nel processo di apprendimento. realizza la completa interazione tra le figure del tutor e del fruitore, mantenendo un continuo scambio di feedback che tende ad arricchire l esperienza didattica erogata online.

12 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Oltre a discutere i vantaggi a cui una formazione online può portare, ci si addentra nei meandri di quel nuovo settore che si è venuto a creare parlando di FAD: il settore dell elearning. Non più semplice disciplina da trattare dal punto di vista teorico, ma soprattutto un nuovo settore di mercato, in cui organizzazioni e società, private e non, cercano di dare il loro contributo per migliorare e rendere disponibili tecnologie all avanguardia, capaci di garantire il requisito indispensabile dell interoperabilità. Finita la descrizione ad alto livello, sull elearning e sulla formazione a distanza, si passa alla trattazione dei contenuti didattici e alla loro descrizione. Contenuti che costituiranno le esperienze di apprendimento, visti come moduli a sé stanti e capaci di essere riusati e condivisi. Grazie alla descrizione di questi blocchi di sapere, attraverso l uso dei metadati, si cerca di effettuare la catalogazione e la indicizzazione degli stessi, rendendoli disponibili in differenti contesti formativi. fornisce una prima introduzione agli standard per la catalogazione e la descrizione dei metadati, discutendo la necessità di uno standard comune capace di rendere le tecnologie per l elearning non proprietarie, ma pienamente interfacciabili e comunicanti, a scapito della sostanziale diversità funzionale e fisiologica. Tutta la parte introduttiva ha spianato la strada all analisi dello standard de facto più diffuso e adottato nel settore: lo SCORM (Sharable Content Objects Reference Model). Ormai adottato da molteplici organizzazioni del settore, lo SCORM risolve il problema della interoperabilità tra le piattaforme e i contenuti didattici, realizzati anche da produttori differenti. Descritti i tratti essenziali di questo modello di riferimento, ci addentriamo nel cuore della presente tesi, che tratta proprio la progettazione degli strumenti di learning management, soprattutto per quanto riguarda la loro conformità allo (SCORM compliant). A corredo delle piattaforme per la distribuzione e l erogazione di contenuti didattici per l elearning, ci sono anche una serie di strumenti per l interazione e la comunicazione asincrona e sincrona. A tal proposito, prima di discutere dei pro e i contro di queste due categorie di tools di supporto, si passa alla valutazione sulla base di criteri specifici e generali di alcune delle piattaforme Open Source più diffuse e valide attualmente, in particolare Moodle, ATutor e Ilias. conclude con la valutazione degli strumenti di videoconferencing e virtual classroom, per l interazione sincrona tra discenti e tutor, soffermandosi con particolare enfasi su alcune delle soluzioni trial e Open Source di cui è stata possibile effettuare una stima diretta. Concludendo, si intendono definire come obiettivi globali di questo lavoro, la discussione e il dibattito sulle alternative commerciali e opensource nel settore dell elearning,

13 Progettazione di un sistema di elearning attraverso fornendo la descrizione delle loro funzionalità e dei loro vantaggi, nonché alcune riflessioni sullo sviluppo futuro di questo nuovo settore dell Informazione, che da alcuni anni sta prendendo piede anche in Italia, nella Pubblica Amministrazione, nelle aziende per la formazione del personale e negli Atenei per la formazione a distanza. Sommario Nel Capitolo 1, si vuole fornire una descrizione di alto livello sulla formazione online a distanza e sull elearning, introducendo i primi concetti fondamentali. Vengono fornite le nozioni di base sulle tecnologie webbased, senza entrare ulteriormente nei particolari, nonché una prima trattazione sui contenuti didattici, sulla necessità della loro descrizione e catalogazione, attraverso i metadati, e gli standard per la metadatazione. definisce, inoltre, il learning object, enumerandone i tipi e le proprietà fondamentali. Nel Capitolo 2, si affronta il problema della necessità di uno standard comune per l interoperabilità. Prerogativa che fa da introduzione allo, passando comunque attraverso lo stato dell arte degli standard di metadatazione (AICC, IMS, ADL, IEEE/LTSC). Vengono successivamente approfonditi nel dettaglio gli aspetti essenziali dello SCORM, partendo da una visione di insieme, passando per il modello di aggregazione dei contenuti, arrivando alla descrizione dell ambiente di esecuzione e del modello dei dati. Nel Capitolo 3, vi è una prima introduzione ai sistemi di distribuzione ed erogazione per l elearning, analizzando gli elementi costituenti una piattaforma FAD, dal punto di vista generale e a vari livelli di interazione. Inoltre, si analizzano le attività di un LMS in funzione dei componenti SCORM, in modo da discutere sulla conformità delle piattaforme LMS con lo standard. Nel Capitolo 4, inizia l analisi e la valutazione di una serie di strumenti opensource per la erogazione dei corsi in modalità elearning, sia LMS che LCMS, soffermandoci su alcuni documenti di report rilasciati da organizzazioni del settore. Viene condotta un analisi di benchmarking su criteri specifici e generali di tre piattaforme in particolare, Moodle, Ilias e ATutor, enumerando in modo discorsivo i moduli funzionali e le caratteristiche di ognuna di essa, con una comparazione tecnica finale. Nel Capitolo 5, si vuole terminare con gli strumenti a corredo delle piattaforme, commerciali e non, per l elearning. effettua una prima distinzione delle categorie di

14 Progettazione di un sistema di elearning attraverso tools di comunicazione sincrona e asincrona, valutandone pregi e difetti, per poi stimare direttamente strumenti che supportano la videoconferencing e l incontro nelle aule virtuali, per l interazione in tempo reale. Anche qui si passano in rassegna alcune delle alternative trial e opensource fruibili via rete, per arrivare ad una analisi e conclusione finale delle stesse.

15 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Capitolo 1 La formazione a distanza e l elearning Ma cos è effettivamente l elearning? Volendo essere concisi è un nuovo modo di imparare. Chi sceglie di imparare con l elearning può: studiare in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo connesso alla rete; costruirsi percorsi di studio su misura e ad hoc ; vedere, ascoltare, interagire con i materiali didattici; controllare il proprio stato di avanzamento grazie a test ed esercitazioni; ricevere aggiornamenti e integrazioni in tempo reale; chiedere il supporto di un tutor in caso di dubbi e difficoltà. Creare contenuti per l elearning è un mestiere complesso, fatto di didattica, metodologia, tecnologia. Per quanto riguarda la didattica, tutto parte dall'autore. Esperto della materia, prepara i contenuti che intende insegnare: da semplici documenti di testo a slide animate, da materiali integrativi a esercizi e verifiche dell'apprendimento. A volte è una risorsa interna, altre un partner esterno, altre ancora proviene dal team del cliente. Continuiamo con la metodologia: presupposto imprescindibile a una buona attività di elearning è la riprogettazione dei contenuti tradizionali in formato multimediale. Essi devono essere costruiti ed erogati tenendo conto dei canali percettivi che si attivano in un ambiente formativo online e di quel modo di imparare strettamente connesso al fare. Passiamo per la tecnologia: contenuti + tecnologia, la chiave di volta per il successo di un prodotto formativo. Fare elearning vuol dire sfruttare al meglio le potenzialità didattiche offerte dalle nuove tecnologie. Partire da buoni contenuti e, grazie alla tecnologia, erogare conoscenza. Nessuna competizione, ma la ricerca di equilibrio tra idea e forma, sapere e funzionalità. L elearning è una metodologia formativa che non fa altro che utilizzare la rete Internet come canale di comunicazione. Ci sta un motivo non irrilevante: le tecnologie multimediali e informatiche di Internet contribuiscono ad arricchire i contenuti

16 Progettazione di un sistema di elearning attraverso d apprendimento e mettono a disposizione risorse e servizi di comunicazione e di collaborazione a distanza, quali forum, chat, Queste caratteristiche rendono i corsi più coinvolgenti e attrattivi, migliorando la qualità e l efficacia dell apprendimento. In realtà, la definizione data precedentemente di elearning fruibile solo attraverso Internet è abbastanza restrittiva. Infatti, l apprendimento elettronico è un settore applicativo delle Tecnologie dell Informazione, che utilizza un complesso di tecnologie e strumenti per distribuire contenuti didattici multimediali, quali videoconferenze, teletrasmissioni, streaming video, comunicazione satellitare, reti Intranet/Extranet, ecc. C è un aspetto abbastanza sottile che tuttavia bisogna cercare di cogliere: la differenza che esiste tra l elearning e altre versioni di formazione a distanza come i Computer Based Training (CBT) e i Web Based Training (WBT). parla di elearning come terza generazione (o evoluzione) della formazione a distanza. Innanzitutto, il CBT è una modalità di insegnamento interattivo, svolto attraverso il computer, che fornisce all'allievo una serie di stimoli, come domande cui rispondere, esercizi da svolgere, decisioni da prendere, provvedendo infine a una valutazione dello studente relativamente alle conoscenze e alle abilità acquisite. Tuttavia, a differenza dell elearning, questo non usa una tecnologia di erogazione specifica. Nell elearning compare un attore tecnologico molto importante: l LMS. Invece, il WBT è una forma di computerbased training, in cui i materiali didattici sono resi disponibili attraverso Internet, intranet o extranet. I sistemi di WBT utilizzano corsi di autoistruzione, visualizzabili tramite il browser, e strumenti come le , i newsgroup, le chat, per consentire la comunicazione con i tutor e con gli altri allievi. Però, manca la capacità di tracciabilità (tracking), che permette di tenere una serie di informazioni del discente circa il suo percorso formativo all interno della piattaforma, propria dell elearning. Ma perché l elearning? Ecco alcuni dei maggiori vantaggi: 1. risponde alle esigenze di aggiornamento senza richiedere spostamenti; 2. tempi rapidi di formazione; 3. riduce i costi per la formazione; 4. percorsi di apprendimento personalizzati; 5. favorisce la nascita di una comunità virtuale.

17 Progettazione di un sistema di elearning attraverso 1.1 Nozioni di base delle tecnologie elearning webbased Come già detto nel paragrafo precedente, una componente base dell elearning, che lo distingue dalle altre versioni di tecnologie per la formazione a distanza, è la piattaforma tecnologica, denominata Learning Management System o LMS. Tuttavia, tale tecnologia verrà descritta dettagliatamente in un capitolo a parte, in modo da cogliere una serie di aspetti tecnici più sottili e descrivere nel dettaglio il suo funzionamento. Anticipando la trattazione tecnica, un LMS è un sistema gestionale che permette di tracciare la frequenza ai corsi e le attività formative dell utente (accesso ai contenuti, tempo di fruizione, risultati dei momenti valutativi, ). Tutte le informazioni sui corsi e gli utenti restano indicizzate nel database della piattaforma: questa caratteristica permette all utente di accedere alla propria offerta formativa effettivamente da qualsiasi computer collegato ad Internet, generalmente senza la necessità di scaricare software ad hoc dal lato server, e a volte perfino senza necessariamente consentire attraverso il proprio browser il deposito e la memorizzazione di cookies. L utente è insomma in questo caso delocalizzato e, in virtù di ciò, più semplice risulta il suo accesso al proprio percorso formativo modellizzato sul server, da qualsiasi luogo in qualsiasi momento (anywhere / anytime). introduce uno specifico ambiente della piattaforma, l aula virtuale, in cui si ha l interazione (soprattutto in modalità sincrona) fra gli utenti: si tratta infatti di strumenti che favoriscono la comunicazione immediata tramite chat, lavagne condivise e videoconferenza e così via. Tuttavia, è possibile gestire anche l apprendimento asincrono (che non necessita la presenza di utenti nello stesso momento): forum di discussione, document repository, accesso ai materiali didattici o di supporto Altre tecnologie orientate all elearning webbased sono i sistemi noti come Learning Content Management System (LCMS), che si occupano della gestione dei contenuti (come gli LMS), ma permettono anche il supporto alla fase di creazione degli stessi oltre che alla loro erogazione. Questi, insieme agli LMS, completano il quadro delle piattaforme di elearning. 1.2 I contenuti didattici e le caratteristiche della formazione online

18 Progettazione di un sistema di elearning attraverso I contenuti dei corsi didattici possono essere progettati in diversi formati: pagine HTML, animazioni 2D o 3D, contributi audio, contributi video, simulazioni, esercitazioni interattive, test, ecc. In qualsiasi caso, si tratta di contenuti realizzato in modalità multimediale e possono essere costruiti ad hoc o essere stati modificati da materiale già esistente in formato elettronico. Gli aspetti di elearning sostengono che i materiali didattici dovrebbero essere costruiti ad hoc in modo da garantire le cinque caratteristiche della formazione online: modularità: il materiale didattico deve essere composto da moduli, che chiameremo Learning Objects (LOs), in modo che l utente possa dedicare alla formazione brevi lassi di tempo (indicativamente 15/20 minuti di tempo), personalizzando così tempi e modalità di approccio ai contenuti; interattività: l utente deve interagire con il materiale didattico, che deve rispondere efficacemente alle necessità motivazionali dell interazione uomomacchina; esaustività: ogni LO deve rispondere a un obiettivo formativo e portare l utente al completamento di tale obiettivo; interoperabilità: i materiali didattici devono essere predisposti per poter essere distribuiti su qualsiasi piattaforma tecnologica e per garantire la tracciabilità dell azione formativa. A tal fine sono stati individuati quindi degli standard (tra cui AICC, SCORM, IMS, ) che devono essere implementati per garantire la comunicazione fra diversi sistemi e fare in modo che un contenuto didattico concepito su una piattaforma possa essere integrato in un altra. Attualmente lo standard che va per la maggiore è lo SCORM, su cui si concentrerà il presente lavoro di studio e di tesi. Una delle maggiori criticità dell elearning rispetto alla formazione tradizionale è l'apparente mancanza del docente. L'assenza di questa figura viene sopperita con azioni di tutoraggio che supportano la formazione degli utenti per quanto riguarda l'approfondimento degli argomenti di studio: il tutor agisce in modo da limitare l'effetto abbandono dell'apprendimento prima del termine della formazione (dropout), che nell'elearning ha un tasso di rischio notevolmente più alto rispetto alla formazione tradizionale.

19 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Il tutor agisce sulle attività del singolo e del gruppo attraverso gli strumenti disponibili: chat, forum, posta elettronica,... Ha il compito di distribuire i materiali di didattici e di supporto relaziona con gli esperti di contenuto per aiutare gli utenti nella formazione In molti casi gestisce le aree di collaborazione degli LMS. 1.3 Formazione online: un investimento per il futuro Le aziende stanno investendo sempre di più in questo settore anche perché, stando ai dati, utilizzare tale strumento di formazione costituisce anche un notevole risparmio a livello di costi (si parla di una riduzione di circa il 35%). Inoltre, l aumento delle connessioni a banda larga anche in Italia, renderà tale strumento sempre più appetibile ed accessibile da parte di privati o aziende. Non dovrebbe meravigliarci che il settore dell elearning sia diffusissimo negli Stati Uniti, ma anche in Europa se ne sta verificando un crescente sviluppo. A favore del trend positivo statunitense, giocano sicuramente la tipologia organizzativa di molte aziende (multinazionali e grandi aziende decentrate su un vasto territorio) e una componente culturale nei confronti dell educazione aperta (sicuramente più che in Europa) all utilizzo di strumenti intermedi, non solo nelle aziende, ma anche nell università e negli istituti di educazione superiore. Per molte ragioni, in Italia la diffusione dell elearning è notevolmente più lenta e difficoltosa rispetto ai trend americani: la tradizione culturale della formazione in aula è molto più radicata e, nonostante gli incentivi (sia rivolti alle aziende pubbliche e private, che alle istituzioni educative) per la sua diffusione, sembra che il panorama formativo italiano sia timoroso rispetto all implementazione di programmi elearning. parla di un nuovo traguardo che le aziende vogliono raggiungere: l interaction design in ambiente elearning. L interaction design è un nuovo termine, coniato nell ambito delle ricerche sui servizi di comunicazione, per definire l attività di progettazione e sviluppo degli strumenti, delle interfacce e dei sistemi di comunicazione, resi possibili dalle nuove tecnologie informatiche. L obiettivo dell interaction design è quello di comprendere la relazione tra gli artefatti, le persone e i contesti (fisici, culturali, storici, virtuali) e definire, di conseguenza, la forma

20 Progettazione di un sistema di elearning attraverso degli artefatti e il loro modello di interazione. Scopo ultimo è quello di portare l usabilità nel processo di progettazione. All interno di un processo di interaction design, si investigano l uso che verrà fatto dell artefatto e il target a cui esso si rivolge. Questo significa che le questioni legate agli utenti guidano il processo più di quanto non facciano le questioni tecniche. Il modo migliore di assicurarsi che tutto lo sviluppo tenga in considerazione le necessità dell utente è quello di coinvolgere utenti reali per la durata dell intero processo. In questo modo gli sviluppatori riescono a raggiungere una migliore comprensione dei bisogni degli utenti, arrivando a realizzare un prodotto più appropriato e maggiormente usabile. Le forze trainanti per lo sviluppo di un prodotto dovrebbero essere quindi gli utenti reali e i loro bisogni e non solo le tecnologie. Tuttavia, non ci si vuole soffermare su questi aspetti di progettazione, dato che l attenzione è diretta in questo caso alla creazione di contenuti didattici, alla loro erogazione e gestione attraverso sistemi e piattaforme preesistenti nel modo più interoperabile possibile. 1.4 I contenuti didattici nelle applicazioni elearning Nei paragrafi precedenti è stata fornita una prima panoramica, piuttosto generale, sull elearning e le prime definizioni sulle tecnologie utilizzate per poter fare formazione a distanza. In questo capitolo si parlerà degli attori principali che devono essere forniti ed erogati ai cosiddetti fruitori di contenuto: i contenuti didattici. Tuttavia, questo termine è ancora troppo generico, infatti, si preferisce parlare di learning objects (LOs), ovvero come contenuti predisposti all apprendimento attraverso tecnologie infotelematiche. Il loro uso affonda le radici nel paradigma della programmazione object oriented, in cui si ricorda che prerogativa essenziale è la creazione di componenti (gli objects) indipendenti l uno dall altro, riutilizzabili in contesti diversi grazie alla loro duttilità nell essere riadattati a esigenze e obiettivi via via diversi. Questa è soprattutto l idea base del learning object: si possono creare piccoli (relativamente alla lunghezza del corso intero) blocchi di istruzione indipendenti dal contesto e autonomi l uno dall altro che possono essere assemblati e riutilizzati in maniera ogni volta diversa, in contesti differenti, senza dover riprogettare ogni volta l intero corso.

21 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Il loro assemblaggio avverrà seguendo una sequenzialità che permetta di dar luogo a veri e propri percorsi didattici distinti adeguati alle esigenze peculiari dell utente finale. Supponiamo che su una piattaforma vengano creati due corsi distinti, ad esempio un corso di fisica e un corso di analisi matematica. Supponiamo, inoltre, che uno studente che intenda iscriversi ad un corso di fisica, si veda un argomento in cui ha necessariamente bisogno di dimostrazioni di analisi matematica per capire a fondo l argomento. La potenzialità del riuso dei contenuti didattici disponibili e allegati al corso di analisi possono essere trasferiti nel corso di fisica attraverso dei riferimenti e adattati per fornire una base di studio completa al fruitore. ha semplicemente il riuso dei contenuti già disponibili altrove sulla piattaforma. È proprio questo il vantaggio che è possibile avere considerando i LOs come se fossero dei bagagli didattici singolarmente distinti, ma che nel complesso potrebbero formare un vero e proprio percorso di apprendimento di grande immediatezza. Tuttavia, cosa distingue un oggetto didattico, qual è il learning object, da un normale contenuto didattico? Innanzitutto, gli oggetti in questione non sono composti solo da una parte di contenuto: questo li renderebbe dei semplici oggetti di formazione e non degli elementi didattici veri e propri. Per essere tali, e quindi elementi di un percorso di apprendimento, essi devono contenere almeno 4 elementi di base: la dichiarazione dell obiettivo; una parte di contenuto, che può essere proposta sotto diverse forme medianiche: testo, audio, video o multimediale, e più o meno interattivo; esercizi per un migliore apprendimento, attraverso la pratica, delle teorie presentate; un feedback immediato che avviene tramite la valutazione. 1.5 I learning objects: cosa sono e come si riusano? Il Web e tutti gli altri strumenti che Internet mette a disposizione hanno reso possibile pensare a nuovi approcci al concetto di formazione a distanza. I Learning Objects sono attualmente al centro dell attenzione nel mondo dell elearning proprio perché sembrano dare una risposta a esigenze molto sentite nella formazione aziendale, nell aggiornamento professionale e nella didattica tradizionale. Le parole chiave degli oggetti di apprendimento sono quindi: riusabilità, adattabilità, condivisione e standard di

22 Progettazione di un sistema di elearning attraverso descrizione. Sulla base di questi assunti si stanno realizzando dei repository (archivi) di learning objects a cui insegnanti e formatori possono attingere per costruire courseware personalizzati. Questa visione innovativa della didattica però risente ancora di problemi d impostazione teorica e pratica che devono essere risolti per poterne garantire una reale diffusione ed un uso efficace. Quasi sempre i contenuti per l apprendimento vengono creati su sistemi software proprietari, inutilizzabili in altri contesti. In un futuro prossimo quindi lo studente o il docente potrebbero muoversi liberamente all interno di più sistemi o anche selezionare risorse educative da più sistemi differenti. Per raggiungere questo ambizioso traguardo è stato necessario pensare a dei modelli modulari e condivisi di rappresentazione della conoscenza e di descrizione dei contenuti: in questo contesto si è affermato il concetto di oggetto di apprendimento o learning object. I learning objects sono identificabili come dei blocchi autonomi tra loro e indipendenti dal contesto che possono essere assemblati in ogni momento in cui vengono richiesti ed in base alle esigenze del discente. Sono una sorta di risorse didattiche modulari, risorse digitali che possono essere riutilizzate per supportare l apprendimento. In questa definizione, è inclusa qualsiasi cosa che possa essere disponibile online. Generalmente, in un contesto più strettamente legato all elearning, i LOs possono essere intesi come entità digitali gestibili e fruibili attraverso Internet o una Intranet, grazie ad un sistema di applicazioni distribuite alla cui base vi è un LCMS (Learning Content Management System), in grado di far fronte in tempo utile ed in regime di concorrenza, alle richieste di risorse provenienti dagli attori dell evento formativo, a cui si aggiungono gli sviluppatori di software e di corsi. Ciò costituisce una grande potenzialità poiché i progettisti possono collaborare all implementazione delle banche dati da luoghi diversi e utilizzare valutazioni dei corsi in atto, per sostenere un continuo feedback progettuale atto a migliorare continuamente la qualità della formazione erogata. Il concetto essenziale è la riusabilità: i learning objects sono risorse didattiche che è possibile riusare in qualunque momento e luogo senza modificarne il contenuto. È per questo che si è parlato di repository di learning objects, come un nuovo modo di memorizzare dati persistenti portatori di conoscenza. Oltre al concetto di riusabilità, un altra caratteristica è la modularità. Alcuni autori usano la dizione di Reusable Learning Object (RLO), che si contrappone alla odierna visione monolitica che è irradiata nei tradizionali metodi per la creazione di materiale didattico

23 Progettazione di un sistema di elearning attraverso per l elearning: spesso in questa ottica monolitica è il solo docente che crea un corso, lo sviluppa e lo utilizza. Tuttavia, il risultato è un blocco semanticamente molto consistente, ma di cui è difficile modificare o adattare delle parti per corsi simili o per esigenze di un gruppo di particolari studenti. I LO sembrano appunto offrire una soluzione a questi problemi sia dal punto di vista degli utenti che degli sviluppatori: gli utenti si vedono offrire una modalità adattativa per la creazione di courseware su misura in base ai bisogni e agli stili di apprendimento propri di ciascuno; gli sviluppatori si vedono soddisfare il requisito di condivisione e riutilizzo delle risorse, facilità di aggiornamento, risparmio di tempo e di costi. Alcuni si riferiscono spesso ai LO con una metafora, forse un poco fuorviante, che li accomuna a moduli simili ai blocchetti del lego che contengono una piccola unità di apprendimento su di un argomento specifico: questa unità oltre al materiale didattico, dovrebbe contenere anche una parte dedicata alla valutazione dell apprendimento, completa di esercizi e di soluzioni. Come detto precedentemente, il modulo così creato può essere poi usato in molti courseware diversi di Fisica, Chimica o Scienze, prelevandoli da appositi Learning Objects Repositories. Esistono in effetti già molti depositi su web dove è possibile recuperare learning objects. Per cui altro problema che si pone dinanzi è fornire un servizio di indicizzazione di queste risorse online, che si risolve con l uso dei cosiddetti metadati. Infatti, tutti i learning object prodotti vengono inseriti all interno di quelli che abbiamo definito repository (depositi) o database elettronici per essere a disposizione di chiunque ne avesse bisogno, sia esso il discente, il docente o l instructional designer, in qualsiasi parte del mondo si trovi e in qualsiasi momento abbia intenzione di accedere ai materiali didattici. Per poterli usare è però necessario poterli trovare. Non è facile trovare qualsiasi cosa in un sistema di distribuzione di contenuti grande come il World Wide Web o una grande intranet. La soluzione non sta solo nell immagazzinare i learning object ma soprattutto nella loro descrizione. Se si pensa ai learning object come ad un insieme di dati, allora la loro descrizione sarà data dai metadati cioè dati che descrivono gruppi di dati (di cui parleremo dettagliatamente in seguito) che contengono informazioni sull oggetto, come ad esempio l Autore, il Titolo, il Numero di versione, il Formato, la Durata, gli Obiettivi didattici, i Prerequisiti tecnici necessari, ecc.

24 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Per facilitare il loro utilizzo le diverse associazioni che si occupano di creare metadati hanno raggiunto la finalità di creare standard condivisi, in modo da rendere più facile e veloce il reperimento in rete dei learning object. Attraverso l uso dei repository, la persona che voglia cercare un determinato tipo di learning object può farlo, ad esempio, inserendo la parola chiave all interno di un motore di ricerca adatto e utilizzarlo per i propri scopi didattici. 1.6 Definizioni date ai learning objects dalle organizzazioni elearning La IEEELTSC (Learning Technology Standard Committee) definisce i learning objects come a learning object is defined as any entity digital or nondigital that may be used for learning, education or training (IEEE, 2002) ogni entità digitale o non digitale che può essere utilizzata, riutilizzata o indicata come riferimento durante l apprendimento supportato dalle nuove tecnologie. David Wiley, un esperto del settore che lavora con la IEEE, propone una definizione più precisa rispetto a quella dell LTSC, che dice che un LO è ogni risorsa digitale che può essere riutilizzata per supportare l apprendimento. Con tale definizione si include qualsiasi cosa che può essere erogata attraverso la rete, su richiesta, sia essa piccola (immagini digitali, video o audio in streaming o live, animazioni, piccole applicazioni erogate dal web) o grande (pagine web con contenuti testuali, immagini o media di ogni genere). A differenza della definizione dell LTSC che considera i LO entità sia digitali che non, Wiley rifiuta il termine non digitali. Come un qualcosa che sia disponibile e fruibile solo attraverso un mezzo tecnologico quale la rete. In effetti, questa definizione conclude la distinzione con cui abbiamo iniziato questo capitolo: i learning objects come specializzazione dei contenuti didattici, fruibili attraverso la rete Internet o Intranet. Inutile dilungarci ulteriormente su altre definizioni di LO, l importante è ricordare che proprio come i mattoncini di lego sono assemblati per creare delle vere e proprie costruzioni, così i LO vengono assemblati per creare dei veri e propri percorsi didattici personalizzati.

25 Progettazione di un sistema di elearning attraverso 1.7 Proprietà dei learning objects Un learning objects deve possedere alcune proprietà fondamentali, così come elencate da Stephen Downes (Downes, 2002): condivisibile, riusabile: deve essere possibile riutilizzare un contenuto didattico pensato per un determinato corso, in un certo contesto, in un diverso corso. Diverse persone devono avere accesso all oggetto. Deve essere possibile condividere l oggetto tra più utilizzatori. La riusabilità è l elemento cardine dell intera economia dei LO, in quanto consente di non reinventare contenuti già sviluppati da altri e di ottimizzare quindi gli investimenti nell elearning; digitale: sebbene, come visto nel paragrafo precedente, una delle definizioni ufficiali più accreditate (IEEE) includa nel concetto di LO anche risorse non digitali, come libri o qualunque altra risorsa didattica, una definizione operativa legata all elearning e basata su tecnologie webbased deve per forza di cose limitare il suo campo alle sole risorse digitali, dove per digitale si intende che i LO possano essere distribuiti utilizzando Internet; modulare: gli oggetti di apprendimento non sono interi corsi monolitici, con un inizio e una fine e senza possibilità di scomposizione, ma piuttosto unità di contenuti più piccole, utilizzabili in diversi contesti. Il singolo LO deve tuttavia costituire un entità autonoma o, in termini pedagogici, dotata di un obiettivo didattico ben identificato; interoperabile: non ha senso creare contenuti didattici utilizzabili all interno di una sola piattaforma tecnologica, senza la possibilità di passarli ad un diverso sistema. Alla base di questa necessità c è la volontà degli utenti (discenti e docenti) di accedere al mercato della formazione a distanza via Internet in modo aperto, non soggetto alle impostazioni tecniche e commerciali di un singolo produttore. Deve essere possibile utilizzare LO prodotti da diversi fornitori, con tecnologie diverse, per sistemi diversi, ed assemblarli senza dover apportare significative modifiche ai singoli oggetti per renderli compatibili con il nuovo contesto. Inoltre si tratta di creare contenuti attivi che, attraverso apposite interfacce, comunichino quello che accade rispetto alla fruizione, allo svolgimento di test di valutazione, ai tempi di apprendimento ed altri parametri interessanti per la valutazione sia dell allievo che della validità del contenuto stesso;

26 Progettazione di un sistema di elearning attraverso facilmente recuperabile: la ricerca e il recupero dei LO è, assieme alla interoperabilità, altro elemento chiave dell intera filosofia dei LO. Per poter utilizzare un determinato contenuto devo sapere se esiste, dove poterlo rintracciare. È necessario per questo che un LO possieda anche una chiara caratterizzazione didattica, ovvero contenga informazioni di carattere pedagogico. Come già anticipato, tale servizio è fornito dalla descrizione dei dati fornita dai metadati, che analizzeremo successivamente. Quindi, possiamo di nuovo arricchire la definizione di learning object: non solo un LO deve essere una unità didattica modulare e digitale, fruibile attraverso una applicazione distribuita in rete, riusabile ed adattabile alle esigenze e alle esperienze didattiche di apprendimento, qualunque esse siano, ma deve avere anche una chiara descrizione in maniera tale da essere facilmente reperibile e rintracciabile per poterla riutilizzare in altri contesti. Quindi, una normale presentazione di una lezione in PowerPoint può essere considerato un learning object? La risposta è no: la presentazione.ppt è sì un elemento fruibile dalla rete, contiene sì una unità didattica di un determinato corso, è sicuramente digitale, ma sicuramente è proprietario (senza Microsoft PowerPoint non è possibile visualizzarlo, e non contiene metadati che possono descrivere il suo contenuto e una serie di informazioni utili al suo reperimento e alla sua classificazione). Un LO è logicamente composto da due elementi: il contenuto e i metadati. Ma di questi ultimi ci si occuperà in un paragrafo a parte in maniera dettagliata, in modo da capire come sono organizzati i contenuti didattici in ambiente elearning.

27 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Un altro aspetto che bisogna prendere in considerazione quando si parla di learning object è quello di granularità: quanto deve essere grande ogni singola unità didattica modulare per essere considerata esaustiva singolarmente? Non esiste uno standard che fissa tale aspetto, ma di sicuro più un LO è grande e meno sarà riutilizzabile. curamente la decisione viene presa dal punto di vista didattico, dallo scopo che si intende perseguire. In termini temporali, si sostiene che un LO dovrebbe durare tra i 5 e i 10 minuti, ma ovviamente questa misura non è standardizzata. L importante è non considerare un LO come un piccolo elemento di informazione, ma intenderlo come un vero e proprio contenuto didattico, che di per se espone in maniera esaustiva un preciso argomento. Inoltre, un LO deve essere in grado di soddisfare un singolo obiettivo. 1.8 I tipi di learning object Non esistono tipologie standardizzate di learning object: ne esistono di diversi. Nel caso generale, essi possono essere: semplici: contengono solo del testo e delle immagini, video, suoni anche integrati tra loro, ma con una funzione prettamente informativa; pratici: possono essere altamente interattivi e favorire l apprendimento attraverso la pratica: casi di studio, giochi, simulazioni, test e autovalutazioni, ecc. integrati: uniscono una parte informativa a una pratica, come potrebbe esserlo ad esempio una simulazione supportata da informazioni sul come procedere. Vediamo più nello specifico e dal punto di vista esemplificativo, quali possono essere le tipologie di learning objects: lezioni: in rete, come in un aula reale, ci sono contenuti precisi che dovranno essere forniti ai corsisti: fatti, descrizioni, regole, principi, leggi, procedure Dovranno essere, dunque, prodotte lezioni sotto forma di testi accompagnati da immagini, disegni, suoni/registrazioni, filmati; animazioni/simulazioni: lezioni che si limitano a spiegare. Sono meno efficaci di lezioni interattive, in cui agli studenti sia richiesto di agire ; test ed esercizi con autocorrezione: sempre nella logica di proporre un apprendimento non passivo, esiste la possibilità di creare test o altre esercitazioni

28 Progettazione di un sistema di elearning attraverso forniti di autocorrezione, con aiuti e feedback, con assegnazione di punteggi e valutazioni sul risultato; proposte di lavoro individuali: la presenza di un docente/tutor in grado di interferire con correzioni e suggerimenti permette di proporre anche esercizi aperti, in ogni caso attività da svolgere e da inviare direttamente al tutor, oppure ad un forum se si ritiene opportuno che i prodotti siano visibili da tutta la classe virtuale, in modo che le correzioni fatte ad uno possano servire a molti; proposte di lavoro di gruppo: altre proposte di lavoro possono essere rivolte ad un gruppo, o a tutta la classe. Sono utili per suscitare discussioni in rete, oppure possono offrire uno studio di un caso, o proporre la creazione di un programma, la progettazione di un dispositivo elettronico, la definizione di un piano d impresa, L idea per il futuro è quella di estendere la filosofia OpenSource al paradigma del content management distribution, in modo tale che chiunque possa creare risorse didattiche e porle a disposizione di chi ne fa richiesta. 1.9 Metadati per i learning objects I learning objects, grazie al fatto di avere i metadati che li esplicitano, possono essere individuati, aggiornati e ricomposti, dagli LCMS, per formare nuovi moduli didattici rispondenti in modo innovativo agli obiettivi formativi dei learners. Creare LOs efficaci e soprattutto riutilizzabili richiede una specifica metodologia di progettazione e realizzazione, seguendo la quale, è possibile realizzare in tempi rapidi e a costi contenuti LO di elevata qualità. Per garantire che essi siano anche aggregati, suddivisi e riutilizzati è necessario standardizzare la loro descrizione ovvero definire quelli che in gergo vengono chiamati set di metadati. I metadati, ovvero i dati che descrivono i dati, sono delle descrizioni standardizzate del contenuto di un oggetto di apprendimento. Essi hanno semplicemente la funzione di classificarli e di identificarli, grazie ad una serie di campi che li rendono facilmente reperibili grazie a criteri di ricerca avanzati e personalizzati. I metadati per le risorse didattiche funzionano pressappoco come un catalogo di una biblioteca: gli elementi contenuti nella descrizione di un libro sono il titolo, l autore, la localizzazione ed altre informazioni. Lo scopo del catalogo è quello di identificare un libro

29 Progettazione di un sistema di elearning attraverso nella collezione e consentirne l accesso e la reperibilità. Quindi, i metadati sono usati per identificare, localizzare e usare una risorsa didattica in Internet. Senza i metadati non si potrebbe sapere se esiste una risorsa didattica. può quindi affermare che un learning object = contenuto + metadati, come già anticipato nei paragrafi precedenti. garantiscono quelle proprietà che abbiamo definito interoperabilità e integrazione delle diverse tipologie di risorse didattiche in Internet, che consente di riusare un contenuto evitando di duplicarlo. I metadati forniscono valore aggiunto alla risorsa, consentendo anche di stabilire la modalità di uso di un oggetto sia dal punto di vista pedagogico che delle condizioni di utilizzo. I metadati sono utilissimi per la reperibilità di tutte le risorse in Internet, sia strettamente legate che non alla formazione a distanza. Gli stessi motori di ricerca riescono a rintracciare le pagine web e le risorse sulla base delle descrizioni a corredo delle stesse. Quindi, è stato necessario creare degli standard che potessero dettare delle regole nella descrizione dei contenuti in rete. Ad esempio, un documento web viene descritto attraverso degli appositi tag HTML, in modo da inserire i metadati, oppure lo standard emergente per la descrizione delle risorse Internet sta diventando il Dublin Core. Tuttavia, ci concentriamo sullo standard strettamente legato al contesto dell elearning: l IEEELTSC LOM. L IEEE (Institute of Electrical and Electronic Engineers), in particolare la sezione Learning Technology Standards Committee (LTSC) ha creato uno standard per Learning Object Metadata (LOM). L IEEE LOM tenta di definire l insieme minimo di attributi necessari per gestire, localizzare e valutare le risorse didattiche. Lo standard è stato utilizzato dal progetto europeo Ariadne, che ne cura il continuo aggiornamento. Il progetto più importante che si basa su IEEE LOM è sviluppato dall IMS Global Learning Consortium, che è una organizzazione noprofit costituita da più di 50 membri ed affiliati provenienti da ogni settore della comunità di elearning, inclusi i venditori di hardware e software, istituzioni formative, pubblicitari, agenzie governative, esperti di multimedia, tutti con l obiettivo di collaborare al fine di produrre criteri di interoperabilità e riutilizzo delle piattaforme di elearning. L IMS sviluppa e promuove l adozione di specifiche tecniche per l apprendimento interoperativo, alcune delle quali sono diventate, de facto, standard universalmente accettati per lo sviluppo di prodotti software rivolti al mercato dell elearning.

30 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Inoltre, l IMS fornisce le linee guida e buone prassi per la localizzazione e l uso delle risorse didattiche, indicazioni che sono estese a comprendere tutte le interazioni tra gli attori coinvolti nel processo di apprendimento e le risorse didattiche nelle varie fasi dell apprendimento Descrivere i dati con i metadati Il LOM è uno degli standard più diffusi per la catalogazione delle risorse didattiche per la formazione a distanza. Supponiamo di voler effettuare una ricerca di una risorsa didattica in base al contenuto: utilizziamo a tal punto una parola chiave e la inseriamo in un motore di ricerca. Se la risorsa non contiene nel suo contenuto quella parola chiave, anche se potrebbe contenere l argomento giusto per quel tipo di ricerca, essa non viene elencata dal motore di ricerca. Al contrario, anche se una risorsa didattica contiene quella parola chiave ma non è pertinente all argomento da ricercare, avremo un elenco di materiale ridondante che produrrà solo rumore nell informazione da ritrovare. parla di questi problemi associati ai motori di ricerca attuali come high recall e low precision: ovvero difficoltà di trovare informazioni rilevanti e presenza di dati non pertinenti nell informazione ritrovata. Ma la situazione è ancora peggiore sul fronte delle risorse multimediali: come si fa a cercare un video che contiene una scena nella quale recita un determinato attore? Nessun motore di ricerca è in grado di rispondere ad una tale richiesta. Dal momento che uno degli obiettivi, nel paradigma dei LO, è la facile reperibilità degli oggetti, non è pensabile che per questo scopo ci si possa affidare ai motori di ricerca. Occorre trovare una soluzione alternativa fornita appunto dai metadati. In pratica, occorre associare ad ogni oggetto che deve essere reperito, un insieme di informazioni, una sorta di cartellino che fornisca la possibilità di identificare e descrivere in modo rilevante per l utente che sta cercando la risorsa didattica. Le ricerche avverrebbero quindi non puntando sull indicizzazione dei contenuti (o almeno non soltanto su questa) ma sui dati strutturati presenti nei metadati. Tuttavia, per fare in modo che gli sviluppatori di contenuti descrivano i dati seguendo un criterio standardizzato, è stato definito uno schema comune di metadati, in modo da non far sorgere dubbi o incertezze sul significato di qualche elemento descrittivo. Questa

31 Progettazione di un sistema di elearning attraverso modalità a uno standard comune è la chiave per il buon funzionamento di un sistema di ricerca stesso. L IEEE LOM fa proprio questo, definire uno schema comune affinché i campi di descrizione dei contenuti siano praticamente sempre gli stessi. I LOM sono scritti in XML (extensible Markup Language): il nuovo linguaggio a marcatura che dovrebbe aggiungere della semantica alle pagine web, realizzato apposta per la descrizione dei dati. Non è sufficiente attaccare un insieme di metadati ad una risorsa per renderla automaticamente reperibile con facilità. I metadati sono, infatti, costituiti da dati strutturati. Possedere una struttura, in questo contesto, significa che i dati sono classificati secondo uno schema. Pensiamo ad una base di dati relazionale in cui nelle colonne sono i campi, in corrispondenza dei quali vanno messi i dati per ogni singola risorsa da rintracciare. Perché usare XML per la creazione dei metadati? Anche il linguaggio HTML mette a disposizione dei marcatori (tag) specifici per introdurre informazioni descrittive, i tag META attraverso i quali è possibile inserire nella intestazione della pagina il nome dell autore, parole chiave per la ricerca e qualsiasi altra informazione si desideri ancora. Questo pregio ha indubbiamente il vantaggio della semplicità ma è fortemente condizionato dalla limitatezza della struttura esprimibile con questa codifica (l HTML). Tuttavia, il LOM, standard di catalogazione che fissa lo schema a cui si rifanno gli sviluppatori di contenuti per descrivere i loro contenuti, usa come linguaggio semantico l XML, creato dal W3C (il consorzio che si occupa del World Wide Web), come evoluzione dell HTML allo scopo di superarne i limiti, dovuti all assenza di una strutturazione dei dati che è totalmente assente nell HTML. In HTML, infatti, non è possibile distinguere tra struttura, contenuto e presentazione del documento. Con XML è possibile scrivere documenti nei quali la struttura e il contenuto sono chiaramente separati e interpretabili. Abbiamo parlato di schemi per fissare la organizzazione delle descrizioni dei nostri contenuti. Sul sito dell IMS Global Learning Consortium ( sono gratuitamente scaricabili gli XML Schema, che vengono forniti dall IMS come specifiche per la descrizione dei contenuti didattici. L aggiunta di uno schema è di enorme importanza perché rende il file XML validabile: è possibile cioè per un programma controllare la corrispondenza tra lo schema dichiarato e quello effettivamente impiegato con l indicazione di elementi obbligatori e facoltativi, oltre che del formato previsto per

32 Progettazione di un sistema di elearning attraverso ogni elemento (se si aggiunge un elemento tag non approvato dallo schema, viene fornito un errore in fase di validazione). Ogni documento XML può anche contenere riferimenti a diversi schemi (detti namespace) in modo da realizzare uno spazio dei nomi modulare e sempre controllato. Allo stesso modo una organizzazione può crearsi un proprio profilo applicativo adottando parti di diversi namespace standard. Gli schemi possono essere introdotti in XML con diverse tecniche (DTD, XMLSchema). In ogni caso l aggiunta di uno schema è di enorme importanza perché rende il file XML validabile: è possibile, cioè, per un programma, controllare la corrispondenza tra lo schema dichiarato e quello effettivamente impiegato per l indicizzazione di elementi obbligatori e facoltativi, oltre che del formato previsto per ogni elemento. Lo schema può essere integrato con il documento XML o recuperato tramite un collegamento ipertestuale. Questa seconda possibilità rende ancora più efficiente la scrittura in quanto è possibile utilizzare schemi standard memorizzati senza doverli riscrivere ogni volta e ci si può riferire a schemi di organizzazioni standard. È infine possibile che alcuni schemi prevedano la possibilità di estensione a cura dell utente, in modo da gestire particolari situazioni non previste dagli schemi standard (naturalmente a scapito dell interoperabilità). La X in extensible, della sigla XML, sta proprio a significare che tutti possono creare nuovi tag Standard per i metadati L area dei metadati è probabilmente la più prolifica in materia di proposte e specifiche di standardizzazione ed è anche l unica nella quale esista una specifica emessa da un istituzione internazionale di alto profilo. Come accennato nel paragrafo precedente, nel 2002 l IEEE ha emesso la specifica Standars for Learning Object Metadata, conosciuta con la sigla LOM. In precedenza, una delle prime organizzazioni che si è occupata di metadati è stata Dublin Core, la cui proposta è rivolta alla descrizione di qualunque risorsa (quindi anche non specificamente didattica) presente sul web. Ecco di seguito i 10 attributi degli elementi del Dublin Core:

33 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Tuttavia, nel Dublin Core mancano totalmente elementi descrittivi di tipo pedagogico (anche se sono proposte estensioni in tal senso), pertanto non è considerabile come uno standard effettivamente utilizzabile per la descrizione efficace di LO. La Dublin Core è stata, comunque, la prima iniziativa che ha fatto emergere la necessità di introdurre i metadati per la descrizione delle risorse in rete e ha costituito la base di partenza per le successive organizzazioni (ARIADNE, IMS, IEEE e altre) che si sono occupate e si occupano tuttora dei metadati. L IEEE/LOM consiste in un insieme di circa 70 elementi descrittivi, di cui molti obbligatori, suddivisi in 9 gruppi, specificamente destinati alla descrizione di risorse didattiche. tratta dell unico standard emesso da un organizzazione di alto livello nel settore dell elearning. Il documento finale è stato, infatti, approvato nel 2002 (IEEE 2002).

34 Progettazione di un sistema di elearning attraverso L insieme dei descrittori dell IEEE/LOM è praticamente uguale a quello dell IMS e fornisce la base per i metadati dell iniziativa ADL/SCORM, argomento centrale di questa tesi. Le 9 categorie in cui è suddiviso il modello LOM sono: General: comprende informazioni generali che descrivono l oggetto nel complesso, come la descrizione, il titolo, il livello di aggregazione (corso, modulo, lezione). Lyfecicle: questa categoria raggruppa i descrittori relativi alle versioni del LO e allo stato attuale come numero di versione, chi ha contribuito. Metametadata: include informazioni sui metadati stessi; Technical: in questa sezione si indicano i requisiti tecnici necessari per il funzionamento del LO e le caratteristiche tecniche del LO stesso come il formato, la dimensione e la dipendenza da particolari sistemi operativi. Educational: caratteristiche pedagogiche ed educative del LO. Rights: sono raggruppati gli elementi che descrivono i diritti di proprietà intellettuale e le eventuali condizioni di utilizzo del LO come il costo e informazioni di copyright. Relation: eventuali relazioni del LO con altri correlati. Annotation: comprende descrittori che consentono di inserire commenti sull utilizzo educativo dei LO, inclusi l identificazione di chi ha creato l annotazione. possono trovare in questa sezione anche recensioni e commenti da parte di esperti e utilizzatori. Classification: attraverso gli indicatori di questa categoria è possibile classificare il LO in relazione ad un particolare sistema di classificazione e si possono inserire riferimenti a più sistemi contemporaneamente. può anche estendere in modo personalizzato il sistema di descrizione in modo personalizzato.

35 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Capitolo 2 Uno standard per l interoperabilità: lo SCORM Fino a poco tempo fa, lo sviluppo di software educativo è stato spesso il risultato di iniziative individuali con poca o nessuna attenzione alla durata dei prodotti nel tempo, nel senso che i rapidi cambiamenti tecnologici hanno reso presto obsoleti moltissimi materiali didattici, magari anche di buona qualità. Volendo usare una definizione dell Ingegneria del Software, il software (così come tutte le tecnologie informatiche) si usura nel tempo. Le piattaforme per la fruizione dei prodotti per l elearning, ovvero gli LMS (Learning Management System), si sono contraddistinte subito per la straordinaria proliferazione di prodotti disponibili sul mercato e per la mancanza di compatibilità reciproca, ovvero l interoperabilità. Ogni sistema, infatti, memorizza i dati dei discenti con formati proprietari, rendendo difficile o impossibile trasferire o condividere queste informazioni con sistemi di fornitori diversi. Parallelamente i sistemi per la creazione dei contenuti LCMS hanno seguito la stessa strada, portando all esistenza di una miriade di formati proprietari nei quali sono registrati i materiali digitali. La babele dell elearning che si viene a creare con questa mancanza di interoperabilità va contro la filosofia stessa dello scambio di informazioni su rete. Chiunque vorrebbe trovare facilmente contenuti didattici che gli interessano sul Web e poterli inserire nei loro corsi; i discenti vorrebbero poter scegliere e cambiare le istituzioni erogatrici di formazione potendo portare con sé la propria storia formativa (percorso formativo) in formato elettronico; i docenti vorrebbero poter comporre i loro corsi

36 Progettazione di un sistema di elearning attraverso riutilizzando materiali già disponibili ed avere supporto per le questioni amministrative, come risultati di test, documentazione, valutazioni didattiche. Sono questi i motivi di fondo, unitamente all ingrandirsi del mercato dell elearning e all aumentare degli investimenti da parte di organizzazioni pubbliche e private, che hanno portato ad iniziare ad occuparsi di standard. L elearning è, dunque, alla ricerca di uno standard comune che consenta agli strumenti e ai metodi di formazione l interoperabilità e la condivisione di risorse. Disporre di uno standard comune significherebbe, infatti, poter trasferire i contenuti da un architettura all altra, poterli integrare tra loro, saperli scegliere in base a caratteristiche e classificazioni univoche e, infine, poterli certificare con un attestato che indichi le competenze acquisite. La figura precedente mostra come con il termine interoperabilità si intende sostanzialmente la più ampia condizione di libertà e di indipendenza dai singoli produttori

37 Progettazione di un sistema di elearning attraverso di soluzioni hardware/software, sia dal lato dei produttori stessi per la creazione e l assemblaggio di contenuti attraverso la combinazione di LO, sia dal lato degli utilizzatori (sia docenti che allievi) per la scelta della piattaforma di erogazione preferita, il tutto senza necessità di modificare i contenuti originari dei singoli LO. La definizione di standard che rendono compatibili corsi e piattaforme sviluppati con diversi sistemi presenta molteplici vantaggi. In primo luogo, gli insegnanti e gli allievi non devono imparare ad usare più piattaforme, con notevole risparmio di tempo, denaro e fatica. Dal punto di vista squisitamente tecnico, curare la manutenzione di più piattaforme è più complesso che occuparsi di una sola. Per finire, l adozione di standard di sviluppo permette al docente di integrare un corso già esistente aggiungendo del materiale didattico creato con un diverso sistema di authoring. In passato, ma ancora oggi in alcune realtà aziendali, non si poteva fruire di certi contenuti didattici se non si disponeva di una piattaforma creata con lo stesso sistema proprietario, e viceversa. Negli ultimi anni diverse aziende, enti governativi e università, soprattutto d oltre oceano, hanno mostrato interesse per la definizione di standard di progettazione destinati espressamente al settore dell elearning. I più diffusi e accreditati sono senza dubbio AICC (Aviation Industry CBT Committee), ADL SCORM (Advanced Distributed Learning Sharable Content Objects Reference Model), IEEE LTSC, già analizzata a livello di standard di descrizione dei contenuti (metadati) nel Capitolo 1, e IMS, tutti adottati dai principali produttori di software per la formazione a distanza. Tuttavia, almeno in Italia, la loro diffusione incontra ancora una certa resistenza. 2.1 Stato dell arte sugli standard di metadatazione In questo paragrafo, vogliamo discutere per completezza, sullo stato dell arte, ovvero sul livello delle conoscenze tecnicoscientifiche e sulla storia evolutiva degli standard AICC, IMS e DUBLIN CORE che sono precursori dello SCORM. La parola chiave che sta alla base della maggior parte degli standard, soprattutto del settore informatico, è l interoperabilità, cioè la possibilità, da parte delle entità coinvolte, di comunicare tra loro, riuscendo a comprendersi reciprocamente senza sforzo, usando una sorta di linguaggio universale.

38 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Lo standard è un documento fondato sul consenso e approvato da un organismo qualificato, che fornisce, per uso comune e ripetuto, regole, linee guida o caratteristiche per attività o per i loro risultati, allo scopo di raggiungere un ottimo grado di ordine in un determinato contesto (definizione di standard data dall ISO International Standard Organization). Già abbiamo introdotto gli standard nel paragrafo precedente, limitandoci alla descrizione dei dati e dei contenuti didattici attraverso i metadati. Ma non bisogna standardizzare soltanto i metadati, ma l intero processo di creazione e distribuzione dei contenuti didattici, in modo da garantire l interoperabilità tra tecnologie, tecniche e metodologie di sviluppo diverse. L ADL (Advanced Distributed Learning), come già citato, è una delle principali organizzazioni che si occupa di standard per l elearning. Le singole organizzazioni e le relative iniziative di standardizzazione possono essere suddivise in tre gruppi: il primo comprende le organizzazioni più importanti la cui opera è dedicata esplicitamente all elearning, tra cui ci sta l AICC, l ADL, e l IMS; il secondo gruppo include altre organizzazioni, meno importanti, operanti a livello regionale; il terzo comprende le grandi organizzazioni normative internazionali, sottolineando il lavoro che stanno svolgendo nel settore specifico per giungere alla definizione eventuale di standard formali AICC L AICC (Aviation Industry CBT Committee) è una associazione internazionale di professionisti specializzati nella formazione basata sulle tecnologie didattiche, originariamente nata per operare nel campo dell industria aeronautica, settore dove già da tempo è emerso il bisogno di avere standard di riferimento per l addestramento del personale mediante sistemi informatici (ecco perchè il nome si riferisce al CBT Computer Based Training) IMS L IMS (Instructional Management System Global Learning Consortium) ha iniziato l attività nel 1997 come progetto all interno del consorzio noprofit EDUCOM (ora chiamato EDUCAUSE), formato da istituzioni universitarie statunitensi e dai loro fornitori di soluzioni elearning con l obiettivo di riunire le forze per lo sviluppo di standard aperti,

39 Progettazione di un sistema di elearning attraverso non proprietari, per l educazione a distanza e non. Attualmente IMS opera negli USA e in Europa (dal 2001) come una società noprofit. Le specifiche IMS coprono praticamente tutti gli ambiti della ricerca del settore, inclusi l accessibilità, l interoperabilità tra piattaforme, il packaging dei contenuti, la progettazione didattica, i metadati. In particolare, le specifiche IMS Metadata sono state recepite dall IEEE LTSC per la definizione del LOM (Learning Object Metadata), come anticipato nel Capitolo 1. Tutte le specifiche IMS sono basate esclusivamente su XML (extensible Markup Language), attraverso la definizione di DTD (Document Type Definition) o schemi XML che descrivono gli elementi obbligatori e opzionali di un generico file XML. L IMS ha creato raccomandazioni per quasi tutti gli aspetti di una piattaforma LMS per corsi online. Tra tutte le specifiche dell IMS quella più interessante è quella relativa al content packaging, le quali raccolgono materiale didattico in forma di corso o collezione di corsi e lo rendono un pacchetto interoperabile. Parleremo del content packaging nei capitoli successivi ADL L ADL (Advanced Distributed Learning) è una iniziativa congiunta del Dipartimento della Difesa statunitense (DOD) in coordinamento con l Office of Science and Technology della Casa Bianca. Attualmente è strutturata come un consorzio di organizzazioni pubbliche e private con il concorso di istituzioni accademiche, sempre di area statunitense. Il progetto, più che a creare nuove specifiche, mira a integrare gli standard prodotti dalle altre organizzazioni per creare un modello di riferimento per gli elementi condivisibili di software didattico (SCORM Sharable Courseware Object Reference Model, ribattezzato dalla versione 1.1 in poi, Sharable Content Object Model). tratta di linee guida per definire un formato di software didattico trasportabile attraverso piattaforme LMS differenti. SCORM vuole definire le interrelazioni dei componenti di un corso e il modello secondo cui il contenuto didattico (inteso nel senso più ampio, includendo anche obiettivi didattici, requisiti, ecc.) deve organizzarsi. Attualmente proprio ADL/SCORM è il modello di riferimento più avanzato sulla strada dell unificazione degli standard esistenti nel settore. Ci soffermeremo più in dettaglio su tale modello, ma tuttavia anticipiamo che esso comprende tre elementi principali: i metadati (con riferimento a quelli definiti dall IMS), l ambiente di runtime, ovvero la comunicazione tra la piattaforma LMS e i singoli LO per la tracciatura del percorso didattico individuale (basato sulle specifiche AICC), la

40 Progettazione di un sistema di elearning attraverso struttura del corso (basata su XML), necessaria per l interoperabilità tra diverse piattaforme LMS IEEE/LTSC L IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers)/LTSC (Learning Technology Standards Committee) è un comitato costituito all interno dell IEEE, che si occupa di creare specifiche per ognuna delle aree connesse all apprendimento, come i metadati, i profili degli studenti, la sequenzialità dei corsi, la definizione delle competenze, la localizzazione e lo sviluppo dei contenuti. Nel 2002 l IEEE/LTSC ha emesso uno standard relativo ai metadati, l IEEE Standards for Learning Object Metadata, meglio noto come IEEE LOM (o anche solo LOM). tratta di un importante passo verso la definizione di uno standard de jure ed è comunque un punto di riferimento della massima importanza, dato il prestigio e l autorevolezza dell IEEE a livello internazionale. 2.2 Lo Standard SCORM: cos è e perché? Abbiamo visto perché usare uno standard comune ed eccoci allora ad analizzare uno dei modelli di aggregazione dei contenuti, che garantisce il requisito indispensabile dell interoperabilità nelle tecnologie per la formazione a distanza: lo SCORM. Non è corretto considerare SCORM (Sharable Content Objects Reference Model) uno standard, ma più precisamente esso è un modello di riferimento, una collezione di specifiche adottate da molte fonti per fornire una suite completa di strumenti di elearning che permettono l interoperabilità, l accessibilità e riusabilità dei contenuti formativi basati sul Web. Prima di tutto lo SCORM nasce come una raccolta di indicazioni per gli sviluppatori di piattaforme LMS e per gli sviluppatori di courseware, affinché i loro prodotti siano facilmente interfacciabili gli uni con gli altri. Esso fissa le specifiche per il riutilizzo, tracciamento, catalogazione degli oggetti didattici, che abbiamo chiamato learning objects. Tuttavia, lo SCORM non è solo un modello, ma è diventato uno standard de facto (ovvero uno standard di mercato, diventato tale dopo la promozione da parte di organizzazioni noprofit che lo hanno divulgato). Volendo essere più precisi, rispondendo alla domanda, che cos è lo SCORM?, possiamo dire che esso è un modello che serve ad erogare

41 Progettazione di un sistema di elearning attraverso contenuti didattici, tracciandone la fruizione e documentando il comportamento da parte di chi studia, secondo criteri predefiniti, così che gli stessi contenuti possano essere classificati, archiviati e resi disponibili come risorse per altri percorsi formativi. Esso consente di gestire attività formative differenti e complesse che vanno molto aldilà di quanto si potrebbe fare realizzando un contenuto con semplici pagine web. Lo SCORM nasce dal lavoro di ricerca del Dipartimento della Difesa statunitense (DoD) in coordinamento con l Office of Science and Technology Policy della Casa Bianca nel Esso significa letteralmente Modello di riferimento ad oggetti per la condivisione dei contenuti, una sorte di modello di riferimento per gli elementi condivisi di software didattico. tratta di linee guida per definire un formato di software didattico trasportabile attraverso piattaforme LMS differenti. L iniziativa che ha integrato tutti gli standard più accreditati esistenti nel campo dell elearning, dell area americana e non (AICC, IMS, IEEE, Microsoft LRN, ARIADNE) nello SCORM è stata l ADL (Advanced Distributed Learning). L'ADL è attualmente strutturata come un consorzio di organizzazioni pubbliche e private con il concorso di istituzioni accademiche, sempre di area statunitense. Attualmente è proprio ADL/SCORM il modello di riferimento più avanzato sulla strada dell unificazione degli standard esistenti nel settore. L ADL Initiative dichiara come scopi principali della propria attività: o la riusabilità, ovvero la capacità di utilizzare gli stessi contenuti didattici in contesti diversi, senza necessità di pesanti modifiche e adattamenti a diversi sistemi operativi e piattaforme di erogazione; o la durabilità, cioè l attitudine di un certo contenuto a rimanere valido anche in versioni successive del software di sviluppo o del sistema di erogazione; o l interoperabilità, intesa in questo contesto in modo più restrittivo, specificamente focalizzato sulla possibilità di scambio di dati sia sui contenuti didattici che sugli allievi da parte di diverse piattaforme, sulla base di formati comuni; o l accessibilità, intesa come la possibilità di recuperare i LO tramite indicizzazione delle loro caratteristiche. 2.3 Concetti generali del modello di riferimento SCORM In questo capitolo vengono dati solo dei concetti essenziali sulla organizzazione e sulla terminologia adottata dal modello SCORM, per poi analizzare ogni componente nel

42 Progettazione di un sistema di elearning attraverso dettaglio nei capitoli seguenti. Innanzitutto, la potenza dello SCORM risiede nella capacità dell ADL di compendiare al meglio gli standard di organizzazioni preesistenti. curamente, come si vedrà meglio, l adozione del linguaggio XML per la descrizione dei contenuti è un altro suo punto di forza. Sotto la sigla GRIN indichiamo i seguenti aspetti su cui il modello si basa (oltre a quelli elencati nell ADL): granularità, riutilizzabilità, interoperabilità, networkable. Lo SCORM è stato elaborato per rendere generalmente riusabili i learning objects, conseguentemente all esplosione del World Wide Web. Con la certificazione SCORM, i learning objects possono essere riusati in qualunque programma di supporto alla didattica, che sia ovviamente SCORMcompliant (conforme allo SCORM). Il modello comprende tre elementi principali: i metadati (con riferimento a quelli definiti da IMS), l ambiente di runtime (ovvero la comunicazione tra la piattaforma LMS e i singoli LOs per la tracciatura del percorso didattico individuale basato sulle specifiche AICC ), la struttura del corso, basato su XML, necessaria per l interoperabilità tra diverse piattaforme LMS. Secondo l ADL, lo SCORM costituisce un importante passo verso la liberazione dei contenuti d apprendimento dalle implementazioni locali. 2.4 Descrizione e organizzazione dello SCORM Il Dipartimento della Difesa (DoD) fondò l ADL (Advanced Distributed Learning) Initiative nel 1997 per sviluppare strategie di standardizzazione per l apprendimento, tecnologie di informazione per lo sviluppo dell educazione e per rafforzare una stringente cooperazione tra i governi, le accademie e le industrie coinvolte nel settore dell elearning. L ADL ha definito requisiti di alto livello per i contenuti didattici, intesi come componenti riusabili, accessibili, durabili e interoperabili, cercando di riadottare soluzioni e tecnologie già esistenti. Lo SCORM definisce un Webbased learning Content Aggregation Model e un RunTime Environment per i learning object. Tuttavia è possibile trattare lo SCORM suddividendolo in specifiche di riferimento differenti, raccolte e descritte in book diversi. Lo SCORM 1.2 è organizzato in tre sezioni (così come è organizzata la documentazione stessa dell ADL), come segue:

43 Progettazione di un sistema di elearning attraverso nel Book 1 (Overview) è contenuta una veduta di insieme dell ADL Initiative e un sommario di specifiche tecniche e linee guida; nel Book 2 (The SCORM Content Aggregation Model) ci sono i dettagli relativi alla identificazione e all aggregazione delle risorse presenti nei contenuti didattici strutturati. In questo Book si descrive la nomenclatura per i contenuti didattici, si descrive lo SCORM Content Packaging e ci si riferisce all IMS Learning Resource MetaData Information Model, esso stesso basato sull IEEELTSC LOM, come specificato nei capitoli precedenti (che era stato sviluppato come il risultato congiunto dell IMS Global Learning Consortium e dell ARIADNE). Insieme, tutte le precedenti specifiche sfociano nello SCORM Content Aggregation Model; nel Book 3 (SCORM RunTime Environment) si includono i dettagli per il lancio, la comunicazione e il tracciamento dei contenuti in un ambiente webbased. L ADL collaborò con i membri dell AICC per lo sviluppo di un comune Launch e le specifiche per le API, adottando l AICC Data Model per gli elementi di dati webbased. Come si può vedere nella figura di seguito riportata, le varie sezioni dello SCORM prendono spunto da una serie di standard delle organizzazioni che hanno aderito all ADL Initiative, tra cui AICC, IMS e IEEE.

44 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Il requisito chiave dell ADL per i contenuti didattici è l abilitazione degli stessi al riuso di componenti di apprendimento in applicazioni multiple e in ambienti indipendentemente con quali tools essi sono stati creati. Ciò comporta che i contenuti siano separati dal contesto specifico dell ambiente e dei vincoli di runtime e dai sistemi proprietari, così che essi possano essere incorporati in qualsiasi altra applicazione. ha possibilità al riuso, il contenuto può avere interfacce e dati comuni. Alcuni studi hanno dimostrato che l istruzione basata su tale tecnologia porta ad una riduzione significativa dei costi di produzione del 3060 %. L ADL Initiative è basata su varie tecnologie di apprendimento online. Esempi di queste tecnologie possono essere classificate in due categorie: tecnologie asincrone e tecnologie sincrone. I programmi d apprendimento a distanza tradizionale enfatizzano il concetto di tecnologie sincrone, tra cui indichiamo il video teletraining e la video teleconferencing, costringendo gli studenti ad incontrarsi tutti assieme in un posto e un dato momento. In riferimento a questi tipi di tecnologie sincrone si è coniato il termine Distance Learning. L ADL enfatizza l uso di tecnologie asincrone, che possono essere rivolte direttamente ad ogni singolo studente senza che essi si vedano in uno specifico posto e una certa ora. 2.5 Prerequisiti di alto livello dell ADL vuole ora fornire una visione d'insieme di alto livello dello scopo e dei presupposti che lo SCORM vuole raggiungere. Parliamo dei cosiddetti HighLevel Requirements dell ADL, già incontrati nei capitoli precedenti: accessibilità: l abilità di localizzare e accedere ai componenti didattici in remoto e di distribuirli in qualunque altra locazione; interoperabilità: l abilità di portare i componenti didattici sviluppati in una precisa locazione e in un dato ambiente, con un set di tool e piattaforme specifiche, in un altra locazione con un differente set di tool e ambienti. Ci sono diversi livelli d interoperabilità; durabilità: l abilità di resistere ai cambiamenti delle tecnologie senza prevedere la riprogettazione, la riconfigurazione e la registrazione;

45 Progettazione di un sistema di elearning attraverso riusabilità: la flessibilità di incorporare componenti didattici in applicazioni e contesti multipli. Nel contesto dell ADL, la funzione base di un LMS è la gestione dei content objects. Infatti, un LMS dovrebbe essere capace di lanciare un contenuto a prescindere da quale tipo di tool è stato realizzato (anche se questo è proprietario) e modificare i dati sulla base di quel contenuto al momento della sua esecuzione. 2.6 I Learning Management Systems in SCORM L LMS è inteso nello SCORM come la suite di tecnologie per il progetto funzionale relativo alla distribuzione, al tracciamento, al report e alla gestione dei learning content dell interazione degli studenti con i contenuti. Il termine LMS nell'accezione SCORM può essere usato per indicare tanto i più semplici sistemi di gestione dei corsi quanto gli ambienti distribuiti di alta complessità (sviluppati da aziende e organizzazioni private). Possiamo schematizzare un LMS come una suite di servizi, ma lo SCORM non traccia le specifiche di queste funzionalità fornite da ogni LMS. Diciamo che dovrà essere l LMS compatibile con lo standard, per fare in modo che i contenuti SCORMcompliant siano perfettamente tracciabili e trattabili. Di seguito viene mostrata una schematizzazione dei servizi offerti da un LMS, da un punto di vista generale di alto livello:

46 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Un LMS, infatti, può includere nuove funzionalità e servizi, come connessioni backend con altri sistemi informativi, tracciamento e report complessi per i contenuti, registrazioni centralizzate, collaborazioni online e distribuzione adattativa dei contenuti (requisito che abbiamo considerato importante per realizzare quello che è definito apprendimento personalizzato ) tutti servizi richiesti per la gestione dell avanzamento formativo degli studenti. Come già precisato, SCORM si concentra sulle interfacce tra i contenuti e gli ambienti LMS, ma non ha alcuna voce in capitolo nella specifica delle caratteristiche e delle capacità di ogni particolare LMS. Lo SCORM supporta la nozione di learning content composti da risorse relativamente piccole, riusabili e aggregate assieme per formare unità di apprendimento come corsi, moduli, capitoli, lezioni, ecc. Ma le stesse risorse formative non hanno uno specifico contesto. Esse vengono semplicemente combinate per formare i più disparati contesti che verrano poi gestiti e resi fruibili dagli LMS, responsabile della visualizzazione dell esperienza formativa. Quindi, le risorse stesse potranno essere riusate in contesti multipli, opportunamente e consciamente aggregate. Ciò significa che le risorse didattiche non determinano esse stesse una sequenza di navigazione nell unità di apprendimento. Altrimenti sarebbe necessario che ogni risorsa contenga informazioni su altre risorse. Invece, la potenza dello SCORM è stata quella di suggerire che la sequenza di navigazione attraverso i contenuti e le unità di aggregazione fossero interpretate e quindi definite dall LMS stesso (anche se la specifica sulla Sequenziazione/Navigazione è stata definita solo a partire dallo SCORM 1.3). Soltanto l LMS, esaminando le regole esterne fissate per le aggregazioni di contenuti e interpretandole a suo modo, conosce come i contenuti sono organizzati. Infatti, riesce a scovare nei content package, le regole fondamentali che riguardano la struttura dell unità didattica stessa. Ciò permette allo sviluppatore di contenuti di specificare la sequenza di attributi e le regole di navigazione mentre conserva la possibilità di riusare una risorsa didattica attraverso contesti di aggregazione multipla. Quindi, in poche parole, si ha la netta separazione tra le risorse didattiche, viste come contenuti autonomi, e le regole di navigazione/sequenziazione, le quali verranno fissate in un secondo momento, quando quella risorsa verrà a far parte di un contesto di aggregazione (content package). Regole visibili e interpretabili dall ambiente di fruizione ed erogazione che è l LMS.

47 Progettazione di un sistema di elearning attraverso 2.7 Tracciamento del learner L attore/destinatario dell esperienza didattica è proprio il learner (lo studente). Il tracciamento delle attività dello studente effettuato da tradizionali sistemi, come i Computer Based Training (CBT) e i Web Based Training (WBT), fornisce le linee guida per la costruzione degli ambienti di apprendimento adattativi. Storicamente, i sistemi CBT hanno la capacità di tracciare le interazione del learner, sebbene lo facciano in un ambiente proprietario e attraverso tool specifici. I sistemi WBT cercano di effettuare il tracciamento cercando di eliminare l ostacolo degli ambienti e dei tools proprietari. I sistemi di apprendimento basati sul Web (Webbased learning systems) differiscono dalle architetture Web site per un aspetto molto importante. Molti siti Web distribuiscono i contenuti essenzialmente in una direzione: dal server all utente. Le informazioni occasionalmente provengono dall utente, salvo il caso in cui, ad esempio, si ordina qualcosa online, si compila qualche form che viene poi spedito indietro al server. Ma i server Web non possono mantenere traccia delle attività dell utente attraverso i contenuti, se non viene inoltrata dall utente stesso una specifica richiesta. Un LMS, viceversa, può mantenere traccia dell avanzamento del learner e del dominio delle risorse. Infatti, cerca di conglobare il profilo informativo dello studente, i contenuti distribuiti al learner, le interazioni monitorate e il grado di apprendimento, determinando anche come lo studente possa proseguire verso altre esperienze. I siti Web non hanno l intento di tracciare consistentemente l avanzamento formativo dello studente. Creando gli Sharable Content Objects (di cui parleremo in questo capitolo) si rende tracciabile un contenuto formativo, ma ciò richiede un modello standard per renderli tracciabili. Sarà poi il RunTime Environment che provvederà a creare un meccanismo di comunicazione per la tracciabilità dei contenuti, in maniera standardizzata.

48 Progettazione di un sistema di elearning attraverso 2.8 Overview dello SCORM Adesso vogliamo introdurre una breve visione d insieme dello SCORM, fornendo in poche parole una introduzione a quelle che sono le sue maggiori caratteristiche che riguardano lo SCORM Content Aggregation Model e il RunTime Environment. Lo scopo dello SCORM Content Aggregation Model (modello di aggregazione dei contenuti SCORM CAM) è quello di delineare le specifiche comuni per la composizione di contenuti per risorse condivisibili, riusabili e interoperabili. Inoltre, esso definisce come i learning content possono essere identificati e descritti, aggregati in un corso o in una parte di un corso e trasferito tra i vari sistemi come gli LMS e i repositories. Lo SCORM Content Aggregation Model definisce i metodi tecnici per gli scopi precedentemente citati. Il modello include le specifiche per l aggregazione dei contenuti e la definizione dei metadati. Il tutto è descritto nel Book 2 della Documentazione dello SCORM. Lo scopo dello SCORM RunTime Environment (ambiente di esecuzione SCORM RTE) è quello di dettare specifiche per l interoperabilità tra i contenuti didattici Sharable Content Object e l ambiente di erogazione LMS. Un requisito dello SCORM è quello dell interoperabilità del learning content attraverso LMS multipli, malgrado i tools usati per creare i contenuti siano i più disparati, anche proprietari. Per questo motivo, si cerca di definire un modo comune per il lancio dei contenuti, per la comunicazione tra i contenuti e l LMS e si definisce un modello comune dei data elements che vengono scambiati tra un LMS e i contenuti durante la loro esecuzione. Queste tre attività (lancio, comunicazione e scambio dei dati tra LMS e contenuti) specificate dallo SCORM RunTime Environment sono definiti come Launch (lancio), Application Program Interface (API) e Data Model. I dettagli di questi tre elementi dello SCORM RunTime Environment sono descritti nel Book 3 della Documentazione SCORM. L architettura di SCORM è composta di quattro elementi essenziali: 1. Learning Object, la cellula minima della quale si compone un corso. Uno stesso Learning Object, se compatibile con lo, può essere utilizzato all interno di corsi diversi (architettura modulare); 2. Learning Management System (LMS), il sistema di gestione del corso che ne consente la fruizione; 3. Course Structure Format (CSF), file d interscambio in grado di tradurre lo stesso corso in LMS differenti;

49 Progettazione di un sistema di elearning attraverso 4. Runtime Environment, il sistema che avvia il corso, soddisfacendo le richieste dell utente finale. 2.9 I moduli funzionali di un sistema di elearning Prendendo come modello l architettura funzionale tipica di una piattaforma per l elearning, vista in precedenza, un sistema di elearning può essere schematizzato, ad un livello di astrazione molto alto, come nella figura seguente. Il modulo di creazione delle Learning Resources deve implementare una suite di metodi per la gestione (creazione, importazione ed esportazione) e l aggregazione dei contenuti didattici strutturati e riusabili (learning objects), descrivendo un dizionario per i metadati dei contenuti IEEE LOM ed un meccanismo di impacchettamento e di traduzione in XML. Tutti i suddetti meccanismi si appoggiano sugli standard tecnologici discussi nei capitoli precedenti. Lo scopo principale è quello di creare dei package di contenuto di

50 Progettazione di un sistema di elearning attraverso alto livello da riutilizzare in servizi comuni a tutti i corsi. Tale sistema deve essere dotato di un apposito motore di ricerca e di strumenti di authoring dei contenuti. Facendo il parallelo con i sistemi classici di elearning, tale modulo ha le funzionalità di un LCMS avanzato. Il modulo di gestione del Learning Management System (LMS) è il sistema di gestione del corso che ne consente la fruizione. Questo modulo integra gli strumenti per gestire sia l offerta formativa tradizionale che quella su web. L LMS deve gestire quindi un aula tradizionale idealizzata attraverso una classe virtuale ; amministra i ruoli professionali ed i cammini formativi; consentendo di controllare le strutture logistiche ed i passaggi organizzativi, abilitando alla gestione del catalogo e dei contenuti dei corsi, e deve essere in grado di monitorare le docenze e lo skill management. Il modulo di interscambio dei contenuti formativi (CSF Course Structure Format) ha la funzione di creare file di interscambio in grado di tradurre lo stesso corso in LMS differenti. Per realizzare questa funzionalità si può ricorrere all uso di specifiche basate sul linguaggio XML, proposte dall IMS nel suo Content Packaging, che permettano di collegare i depositi di contenuto informativo ai sistemi di gestione dei contenuti. Tale modulo, non presente in un architettura classica di elearning, ha lo scopo di garantire l interoperabilità tra diversi sistemi di LMS risolvendo le eterogeneità strutturali attualmente rilevabili. Il modulo di Runtime (ambiente di elaborazione) permette al sistema di avviare i corsi, soddisfacendo le richieste dell utente finale. Questo modulo rende possibile il riutilizzo dei learning object e l interoperabilità tra molteplici Learning Management System. Creando un meccanismo comune di comunicazione fra i vari LMS e gli oggetti didattici partendo da un vocabolario condiviso. Tale meccanismo sarà caratterizzato da tre aspetti fondamentali: un modo comune di organizzare l avvio delle risorse di apprendimento (Launch), un comune meccanismo per comunicare con un qualsiasi LMS (API Application Interface) e un linguaggio predefinito che costituisce la base di comunicazione (Data Model). Tale modulo rappresenta l interfaccia verso l intero sistema e il punto di accesso ai servizi disponibili.

51 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Altre componenti, connesse alle principali su menzionate, sono le seguenti: i servizi di interoperabilità basati su XML, i servizi di amministrazione del sistema Che cos è lo SCORM Content Aggregation Model? Lo SCORM Content Aggregation Model rappresenta uno strumento per gli sviluppatori e i progettisti di attività di apprendimento per aggregare risorse didattiche in modo da renderle distribuibili per una esperienza formativa particolare. Una risorsa didattica può essere qualsiasi rappresentazione di informazioni che possono essere utili nel processo formativo. L esperienza didattica è di per sé un insieme di attività supportato da risorse elettroniche o non elettroniche. Attività fondamentale per la creazione dell esperienza didattica è quella relativa all aggregazione di semplici unità (che chiameremo assets) in risorse più complesse, e all organizzazione delle stesse risorse in una sequenza predefinita di distribuzione e fruizione. Lo SCORM Content Aggregation Model è costituito dalle seguenti componenti: Content Model: che definisce i contenuti che costituiscono un'esperienza formativa; MetaData: meccanismo per la descrizione di istanze specifiche delle componenti del modello dei contenuti; Content Packaging: definisce come rappresentare il comportamento desiderato di una esperienza didattica (Content Structure) e come impacchettare (package) le risorse didattiche in modo da poterle distribuire tra ambienti diversi (Content Packaging) Le componenti dello SCORM Content Model Lo SCORM Content Model descrive le componenti dello SCORM usate per costruire un esperienza didattica a partire da risorse riusabili. Il Content Model definisce anche come aggregare queste risorse di basso livello per comporre unità d apprendimento di più alto livello. Le componenti del Content Model sono tutte considerate specializzazioni delle risorse didattiche.

52 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Ecco quali sono queste componenti: assets, Sharable Content Objects (SCO) e Content Aggregations. L ADL prevede che molte altre specializzazioni delle risorse didattiche saranno introdotte nelle versioni future dello SCORM Assets I contenuti didattici (learning content), nella loro forma base, sono costituiti dai cosiddetti Assets che sono rappresentazioni elettroniche formati da media, testo, suoni, pagine web, oggetti per la valutazione e altri pezzi di dati e informazioni che possono essere distribuiti con un Web Client. Un asset è inteso come un componente atomico, non ulteriormente divisibile, ma che aggregato agli altri può creare unità più complete dotate anche di un certo contesto. Un Asset può essere descritto attraverso l Asset MetaData (ovvero i metadati per gli assets) per permetterne la ricerca e la loro localizzazione attraverso i repositories online, così da favorirne il riuso. Il meccanismo per collegare all Asset il proprio Asset MetaData è fornito dal Content Package che verrà introdotto di seguito.

53 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Sharable Content Object (SCO) Uno Sharable Content Object (SCO) rappresenta una collezione di uno o più assets che include uno specifico asset lanciabile che utilizza lo SCORM Runtime Environment per comunicare con il Learning Management System (LMS). Uno SCO rappresenta il più piccolo livello di granularità delle risorse didattiche che possa essere tracciato da un LMS usando lo SCORM RunTime Environment. Ecco di seguito un esempio di SCO: Uno SCO deve essere interpretabile dallo SCORM RunTime Environment. Questo implica che si dovrebbe avere un modo per localizzare un API Adapter dell LMS e bisogna predisporre di almeno un numero minimo di chiamate API (LMSInitialize( ) e LMSFinish( )). Altre chiamate API non sono obbligatorie e dipendono dalla natura del contenuto. Quindi, l ambiente di runtime deve sapere quando lanciare e quando terminare uno SCO, il quale rintracciato quello che è detto API Adapter, oggetto responsabile dell inoltro delle chiamate e della comunicazione tra SCOs e LMS, detta quando essere inizializzato (LMSInitialize ()) e terminato (LMSFinish()). Quindi, nel lancio di uno SCO attraverso l LMS, partecipa lo SCORM RunTime Environment. Uno SCO non può lanciare altri SCOs. La collaborazione che si viene a creare tra ambiente di runtime e lo SCO nell attività di lancio di quest ultimo comporta una serie di benefici, infatti qualsiasi LMS che supporti lo SCORM RunTime Environment: può lanciare SCOs e tracciarli, a scapito di come essi siano stati generati;

54 Progettazione di un sistema di elearning attraverso può tracciare qualsiasi SCO e conoscere quando essi siano stati inizializzati e terminati; può lanciare qualsiasi SCO nello stesso modo Nella filosofia SCORM, lo SCO è l unità minima lanciabile e tracciabile (nel senso di poter verificare che un utente abbia iniziato e finito la fruizione di quel contenuto) da una piattaforma Content Aggregation Un Content Aggregation (aggregazione dei contenuti) è una struttura che può essere usata per aggregare le risorse didattiche in unità coesive di apprendimento (ad esempio, corsi, capitoli, moduli, ecc.), applicando una gerarchia e associando delle tassonomie di apprendimento. La content structure definisce la rappresentazione tassonomica delle risorse didattiche. Un content aggregation può essere riferito attraverso il Content Aggregation MetaData per permettere la ricerca e la localizzazione attraverso i repositories online, per favorirne il riuso. Il meccanismo per collegare il content aggregation al Content Aggregation Metadata è il Content Package che verrà introdotto di seguito. Il Content Aggregation definisce la struttura dei contenuti che definirà la sequenza di presentazione delle risorse all utente. Quindi, è inteso come il processo di aggregazione delle risorse (SCO/Assets) in una struttura definita (content structure) per costruire una particolare esperienza formativa.

55 Progettazione di un sistema di elearning attraverso In questa versione dello SCORM, la navigazione e la sequenziazione tra le risorse didattiche è definita nella content structure usando dei prerequisiti per ogni risorsa didattica o content aggregation. L LMS è il responsabile dell interpretazione della sequenza desiderata e descritta nella content structure e del controllo della sequenziazione attuale per le risorse didattiche a runtime. Ovviamente la content structure è vista esternamente alla risorsa didattica, ricordando che quest ultima è autonoma e non ha un proprio contesto definito. Questo per migliorare la riusabilità delle componenti didattiche Le componenti dello SCORM Metadata

56 Progettazione di un sistema di elearning attraverso I metadati, come già abbiamo visto nel capitolo 1, descrivono ogni componente dello SCORM Content Model, focalizzando l attenzione sulla loro utilità e sugli argomenti trattati. Quindi, sia gli SCOs, che gli Assets e i Content Aggregations possono essere descritti in maniera consistente per renderli facilmente reperibili attraverso i sistemi di fruizione. Lo SCORM non cerca di imporre il corredo dei metadati ai componenti del Content Model, ma detta una serie di linee guida e di pratiche da adottare per fare in modo che le diverse organizzazioni possano rispettare il requisito di condivisione e di riusabilità che è fondamentale per il processo di standardizzazione. A seconda dell oggetto a cui sono applicati i metadati distinguiamo come componenti dello SCORM Metadata i Content Aggregation Metadata (per la descrizione dei content aggregations e dei content package in cui essi sono contenuti), gli Sharable Content Object (SCO) Metadata (per la descrizione dei contenuti di uno SCO) e gli Asset Metadata (per la definizione delle informazioni e dell uso potenziale di un asset in un determinato courseware). Lo SCORM Metadata si riferisce allo standard IEEE LTSC Learning Object Metadata (LOM) e alla specifica IMS Learning Resource Metadata XML Binding Specification. Lo SCORM applica le definizioni degli elementi di metadati definiti dallo standard IMS ai tre componenti del content model: SCO, Asset e Content Aggregation. Per essere più precisi, per quanto riguarda la descrizione dei componenti e dei learning objects lo standard di riferimento è quello IEEE/LOM, ma per la descrizione dei package e della sequenzializzazione dei LO le specifiche derivano dall IMS e dall AICC Meccanismo di estensione dell XML La specifica dell IMS Learning Resource Metadata permette alla comunità di piazzare i propri elementi di metadati attraverso un record IMS Metadata. Tutti gli elementi che sono etichettati come elementi contenitore nell Information Model permettono di aggiungere delle estensioni. Lo SCORM, tuttavia, suggerisce di non abusare del meccanismo di estensione, creando metadati personalizzati, dato che ciò va a scapito dell interoperabilità. Infatti, un sistema conforme allo standard che si trova a leggere una

57 Progettazione di un sistema di elearning attraverso istanza di metadati definita dall utente potrebbe ignorare gli elementi XML dato che non fanno parte dello schema definito dallo SCORM Versione 1.2. La comunità ADL sta cercando di sopperire alla mancanza di elementi specifici, cercando di inserire nel modello potenziali aggiunte e modifiche, in accordo con le richieste di tutte le organizzazioni coinvolte. È importante notare che lo SCORM non prevede una guida specifica sull uso degli elementi di metadati. È lasciato alle organizzazioni e alle comunità prevedere delle linee guida specifiche su come devono essere applicati e usati i metadata elements. I documenti di metadati in XML devono essere validi e corrispondenti a quelli che sono gli XML Schema Definition (XSD) definiti dall IMS Learning Resource Metadata XML Binding Specification Content Packaging Lo scopo del Content Packaging è fornire una standardizzazione per lo scambio delle risorse didattiche digitali tra differenti sistemi o tools. Il Content Packaging definisce anche la struttura (o organizzazione) e il comportamento desiderato di una collezione di risorse didattiche. Inoltre, detta le linee guida per la creazione di un manifest file per la descrizione del package stesso in cui sono presenti i metadati, un sezione Organization opzionale che definisce la content structure e il comportamento, e una lista di riferimento alle risorse del package. Il Content Packaging dichiara anche come creare un Manifest scritto in XML e come assemblare lo stesso e i files fisici in un file zip o in un CDROM ecc. I Content Package hanno l intento di trasferire risorse digitali o una loro collezione tra LMS differenti o repositories di contenuti. La specifica del Content Packaging prevede un comune formato di input/output che qualsiasi sistema possa supportare. Lo SCORM Content Packaging è una collezione di esempi di uso specifici e di profili di applicazione provenienti dall IMS Content Packaging Specification, definendone però una serie di linee guida addizionali specifiche per le componenti del Content Model. Tale sezione del Book 2 della documentazione SCORM 1.2 è suddivisa nelle seguenti sottosezioni: Content Structure (meccanismo per aggregare le risorse didattiche in unità coesive di apprendimento, creando una struttura e associando tassonomie), IMS Package Description

58 Progettazione di un sistema di elearning attraverso (prevede una veduta d insieme dell IMS Content Packaging Structure), SCORM Content Packaging Information Model (definisce il modello di informazione per i package basati direttamente sull IMS Content Packaging Specification), SCORM Content Package XML Binding (definisce come codificare l information model in un documento XML) e SCORM Content Packaging Application Profiles (definisce come creare packages SCORM conformant che contengono assets, SCOs e content aggregations) Content Structure Lo scopo della Content Structure è quello di fornire allo sviluppatore di contenuti gli strumenti per poter collezionare le risorse didattiche in un unità coesiva di apprendimento, applicando una struttura definita e comportamenti specifici che possano essere uniformemente riprodotti attraverso gli ambienti degli LMS. La Content Structure può essere considerata la mappa di riferimento usata per definire la sequenza di navigazione degli oggetti didattici in un content package. Essa non contiene solo la struttura ma anche tutti i comportamenti da applicare all esperienza formativa. La Content Structure non definisce le funzionalità dell LMS. Infatti, ogni LMS può avere una rappresentazione personale e univoca per gli elementi, può esportare un content structure, attraverso un content package, il quale può a sua volta essere importato da un altro LMS e memorizzato nel suo formato locale. La Content Structure non descrive affatto i requisiti del modello di content structure o di rappresentazione interna di ogni LMS. La Content Structure è redatta dall Aviation Industry ComputerBased Training Committee (AICC) Computer Managed Instruction. Le specifiche dell AICC definisce un modello di informazione per la struttura del corso, delle proprietà e degli obiettivi. Invece l IMS Content Packaging Model fornisce un limpido modo per impacchettare e raccogliere i file fisici richiesti per distribuire le risorse didattiche, per identificare le relazioni esistenti tra questi, nonché i riferimenti esterni ad altre risorse che non sono contenute nello stesso package. L IMS Content Packaging Specification separa le risorse didattiche dal modo in cui esse stesse sono organizzate, permettendo di riusarle in contesti e usi completamente diversi. Nello SCORM, è l LMS che determina l ordine (la sequenza) con cui i contenuti verranno presentati al discente. Ciò significa che l LMS deve conoscere come e quando uno sviluppatore intende presentarli e lo fa grazie alla Content Structure.

59 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Ci sono parti differenti che costituiscono una Content Structure e ognuna definisce aspetti specifici di una collezione di risorse didattiche: gerarchia dei contenuti: definisce la struttura ad albero che raggruppa gli LO in un ordine logico preciso; metadati legati al contesto specifico: quando una collezione di risorse didattiche viene impacchettata con i metadati a suo corredo, essa sarà dipendente dallo specifico contesto in cui verrà usata. I singoli LO hanno una descrizione autonoma che non dipende dal contesto, ma qualora vengono accorpati tra di loro allora lo sviluppatore deve giustificare il perché dell aggregazione; sequenziazione e navigazione: si danno all LMS le informazioni necessarie per determinare come presentare le risorse al discente e quando. Ad esempio, alcune risorse possono essere accessibili solo al completamento di altre, per cui la struttura di navigazione potrebbe dipendere dallo stato di avanzamento e completamento di alcune di loro. Lo SCORM prevede l uso di strumenti opzionali per la sequenzializzazione degli LO usando dei prerequisiti. L uso dei prerequisiti deriva dalle specifiche emesse dall AICC. Questi prerequisiti, inseriti in un content aggregation o content package, costituiscono dei campi che verranno usati algoritmicamente per presentare la sequenza di navigazione. Questi elementi rispecchiamo i data elements definiti nel Runtime Environment Data Model (dello SCORM RunTime Environment book). Il data model fornisce un mezzo per dire a un LMS quando una parte del LO è completo o incompleto. Un LMS valutando la dichiarazione contenuta nei prerequisiti determina quando l LO può essere reso disponibile allo studente. In questo modo si definiscono percorsi multipli che verranno presentati dall LMS. Le dichiarazioni presentate nei prerequisiti sono determinate dall elemento del data model cmi.core.lesson_status di uno SCO. Il valore di questo elemento è relativo al singolo SCO. Un content aggregation può dirsi completato se tutti i membri che lo costituiscono sono stati completati. I valori dell elemento cmi.corelesson_status sono: PASSED, COMPLETED, BROWSED, FAILED, NOT ATTEMPTED, INCOMPLETE. Per quanto riguarda la sintassi per esprimere i prerequisiti si fa riferimento ad un linguaggio di scripting che prende il nome di AICC script. I prerequisiti si trovano espressi nella sezione Organization del Content Packaging.

60 Progettazione di un sistema di elearning attraverso 2.16 Descrizione dell IMS Package La specifica IMS Content Packaging descrive le strutture dei dati che sono usate per garantire che i contenuti siano interoperabili con qualsiasi tool, LMS o ambiente di runtime. L obiettivo dell IMS Content Packaging Specification è definire un set di strutture standardizzate che possano essere usate per lo scambio dei contenuti. Quindi, esso cerca di garantire l esportazione, l importazione, l aggregazione e il disassemblaggio dei package di contenuti didattici. Un IMS Content Package contiene due componenti importanti: un documento speciale in XML che descrive l organizzazione dei contenuti e le risorse del package. Questo speciale documento è chiamato file Manifest (imsmanifest.xml). i files fisici referenziati nel Manifest. La figura seguente mostra le componenti di un IMS Content Package:

61 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Un package rappresenta un unità di contenuti usabili (e riusabili). Esso può far parte di un corso e può essere aggregato o disassemblato in altri packages. Un package può anche essere utilizzato autonomamente, dato che contiene tutte le informazioni necessarie per usarlo in un determinato contento disciplinare. Un manifest è una descrizione XML delle risorse e della loro organizzazione educativa preposta per la presentazione. Esso può descrivere o una parte di un corso visto al di fuori del contesto di un corso stesso (un oggetto didattico ) o un intero corso o collezioni di corsi. È lasciato agli sviluppatori decidere sul come impacchettare e disassemblare i loro contenuti. La regola generale è che un package abbia sempre un Manifest di altolivello che possa contenere uno o più submanifests. Il Manifest di alto livello descrive sempre il package. I submanifests descrivono i contenuti al loro livello di scope, come corsi, oggetti didattici o altro. Anche qui si usano i metadati per descrivere i componenti dell IMS Content Package ai vari livelli. Inoltre, essi descrivono le organizzazioni e le risorse del package. Le organizations sono usate per fornire una struttura ai contenuti, sotto forma di una gerarchia. Tuttavia, l IMS Content Packaging Specification non lega un utente ad una particolare struttura. Le componenti Organizations forniscono i mezzi per descrivere qualsiasi numero di tassonomie differenti che potrebbero essere richieste. Le Resources descrivono le risorse del manifesto sia quelle esterne che quelle fisiche nel package. Questi files possono essere di vari formati: testo, immagini, suoni o altro. La combinazione di più risorse costituisce il contenuto. Le risorse sono referenziate in vari punti attraverso un componente della sezione Organizations per descrivere la struttura. I Files fisici sono i files referenziati dalle componenti della sezione Resource, sia interni e locali al package che quelli esterni referenziati attraverso un URI (Universal Resource Indicator). Il Package Interchange File (PIF) è il risultato dell archiviazione di un content package in un file zip, cab, jar, tar, ecc. Non è obbligatorio che un content package sia archiviato in un PIF, ma è utile per portare il contenuto sui vari sistemi. I Content Packaging Application Profiles (profili di applicazione per il Content Packaging) definiscono due tipi di impacchettamento del contenuto didattico:

62 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Resource Package Content Aggregation Package Il Resource Package è uno strumento per impacchettare le risorse didattiche (assets e SCOs) senza includere una organizzazione del contenuto o tassonomie. Questo strumento consente quindi di impacchettare le risorse per favorirne lo scambio tra i diversi sistemi di gestione didattica. Nella maggior parte dei casi un Asset o uno SCO sono compresi in un singolo file. Comunque, non mancano situazioni in cui essi sono costituiti da più files ed il profilo di applicazione per il Resource Package prevede anche questa possibilità. Il Content Aggregation Package comprende oltre alla dichiarazione delle risorse anche rappresentazioni della loro struttura organizzativa. L IMS Content Packaging Specification separa la descrizione delle risorse didattiche dalla loro organizzazione, permettendo il riuso degli oggetti didattici in diversi contesti. Ecco un esempio di imsmanifest.xml record di un Asset e di uno SCO:

63 Progettazione di un sistema di elearning attraverso 2.17 Premessa all ambiente di esecuzione in SCORM L obiettivo dello SCORM, sulla base dei concetti discussi nei capitoli precedenti, è rendere i learning objects riusabili e interoperabili attraverso diversi LMS. Questo può essere realizzato soltanto se esiste un modo comune per inizializzare le risorse didattiche, un meccanismo comune per far comunicare i LO con un LMS e un linguaggio predefinito

64 Progettazione di un sistema di elearning attraverso per porre le basi per la comunicazione. Quindi il RunTime Environments dello SCORM tratta gli aspetti quali il Lancio (Launch), Application Program Interface (API) e Data Model. Il meccanismo del Lancio definisce un modo comune per gli LMS di inizializzare le risorse didattiche webbased. Questo meccanismo definisce le procedure e le responsabilità per stabilire la comunicazione tra la risorsa didattica e l LMS. I protocolli di comunicazione sono standardizzati attraverso l uso di un API in comune. L API è il meccanismo di comunicazione che serve ad informare l LMS dello stato del LO (ad esempio, inizialized, finished o una condizione di errore), ed è usato per prelevare e settare dati (ad esempio, punti, limiti di tempo, ecc.) tra l LMS e lo SCO. Un Data Model è un set standard di elementi usati per definire le informazioni comunicate e lo stato del LO. Nella sua forma più semplice, il data model definisce elementi che sia

65 Progettazione di un sistema di elearning attraverso l LMS che lo SCO si aspettano di conoscere. L LMS mantiene lo stato degli elementi di dati attraverso le sessioni, e il contenuto didattico utilizza degli elementi di dati predefiniti che riusa attraverso sistemi multipli quando occorre. L ambiente di runtime è responsabile del tracciamento delle attività svolte dall utente, a livello di SCO, in quanto i singoli asset non sono tracciabili Il Lancio (Launch) Come descritto nel Content Aggregation Model, lo SCORM Content Model è caratterizzato da tre componenti: Asset SCO Content Aggregation Le due componenti che però possono essere lanciate da un LMS sono gli Assets e gli SCOs. I requisiti di lancio sono diversi per queste due componenti. Il meccanismo di lancio definisce uno schema comune per l inizializzazione delle risorse da parte di un LMS. Le procedure e le responsabilità per l instaurazione della comunicazione tra le risorse e l LMS varia in dipendenza del tipo della risorsa didattica SCORM che deve essere lanciata. È responsabilità dell LMS gestire la sequenziazione e la navigazione dei LO, basati su una struttura definita in un content package. Gli LMS devono determinare in modo adattativo la sequenza sulla base dell adempimento di requisiti definiti nella risorsa didattica. L avanzamento tra i LOs di una particolare esperienza didattica può essere sequenziale, non sequenziale, decisa dall utente o da sue azioni, o adattativa, in dipendenza delle capacità dell LMS. A questo punto lo SCORM non standardizza la sequenziazione e la navigazione tra LO (nella versione 1.2). Questo significa che non ci sono linee guida per la visualizzazione delle componenti della relativa sequenziazione. Nella versione 1.3 (SCORM 2004) la sequenziazione e la navigazione vengono invece standardizzate (Sequencing & Navigation).

66 Progettazione di un sistema di elearning attraverso L LMS ha la responsabilità di determinare quale risorsa didattica deve essere lanciata. L LMS può lanciare la risorsa successiva nella sequenza definita nella content structure, lanciare uno SCO selezionato dall utente, o determinare quale SCO lanciare sulla base delle performance dello studente in modo adattativo. Per determinare in modo appropriato quale risorsa lanciare, l LMS usa la URL definita nella launch location della risorsa, definita nel content package. Ogni LMS può implementare il lancio in qualsiasi modo desiderato e può delegare la responsabilità del lancio ad una parte client o server dell LMS stesso se necessario. Il lancio potrebbe essere effettuato usando il protocollo HTTP. Sarà il client browser l ambiente di distribuzione della risorsa. Per quanto riguarda il lancio degli Assets, il modello di lancio dello SCORM richiede che un LMS lanci l Asset usando il protocollo http. Appena un Asset cessa di comunicare, usando l API e il Data Model, cede il controllo all LMS senza aver bisogno di ricercare l API Adapter fornito dall LMS. Per quanto riguarda il lancio degli SCOs, il modello di lancio dello SCORM richiede che un LMS lanci uno SCO alla volta e che solo uno SCO sia attivo in quel momento. Il modello di lancio richiede anche che solo gli LMS possono lanciare gli SCOs. Gli SCO non possono lanciare altri SCOs. L LMS lancia lo SCO in una finestra di un browser che può essere una finestra figlia o un frame figlio della finestra principale dell LMS che mette a disposizione l API Adapter, come oggetto Document Object Model (DOM). L API Adapter dovrebbe essere fornito dall LMS. È responsabilità dello SCORM cercare ricorsivamente la window parent e/o la window opener gerarchicamente fino a che l API Adapter non sia stato trovato. Una volta che l API Adapter è stato ritrovato lo SCO può iniziare la comunicazione con l LMS L API (Application Program Interface) Lo SCORM è basato direttamente sull ambiente di runtime funzionalmente definito nel documento AICC s CMI001 Guidelines for Interoperability. L ADL collaborò con i membri dell AICC per sviluppare una specifica comune per il Lancio e l API e adottò gli

67 Progettazione di un sistema di elearning attraverso elementi dei dati (data elements) basati sul web. Quindi, gli elementi chiave dell API SCORM sono tratti dalla specifica dell AICC API. Descriviamo la comunicazione tra SCO e LMS utilizzando l API: l uso di un API comune richiede allo SCORM molti requisiti di alto livello per l interoperabilità e il riuso. È previsto un modo comune per gli SCOs per la comunicazione con gli LMS, che protegge l implementazione della particolare comunicazione dal contenuto sviluppato. In poche parole, un API è soltanto un set di funzioni predefinite su cui lo SCO può contare per promuovere il riuso e l interoperabilità. Un API Adapter è un pezzo di software funzionale che implementa e mette in mostra le funzioni dell API. Come l API Adapter è internamente implementato non interessa agli sviluppatori di contenuto, purché esso usi la stessa interfaccia pubblica. L LMS fornisce l API Adapter che implementa la funzionalità dell API e la mette a disposizione dei client SCO. Un aspetto chiave dell API è che questo è un meccanismo di comunicazione che permette allo SCO di comunicare con l LMS. È permesso a un solo SCO di essere lanciato e solo questo può effettuare le operazioni di get e set sulle informazioni interagendo con l LMS. Tutte le comunicazioni tra l API Adapter e lo SCO vengono iniziate dallo SCO. Non è supportato il meccanismo di chiamata attivata dall LMS per le funzioni implementate in uno SCO. Le funzioni dell oggetto API Adapter sono di tre tipi: stato di esecuzione: due funzioni dell API modificano lo stato di esecuzione ( LMSInitialize( ), LMSFinish ( ) ); gestione dello stato: l API ha tre funzioni che sono usate per monitorare gli errori ( LMSGetLastError(), LMSGetErrorString(errornumber) e LMSGetDiagnostic()); trasferimento dei dati: le rimanenti tre funzioni dell API usate per il trasferimento dei dati a e da un LMS sono: LMSGetValue(data model element), LMSSetValue(data model element, value) e LMSCommit( ). Notare che l API è progettata per prelevare e settare valori dei dati che sono definiti separatamente da un modello dei dati esterno. Le specifiche AICC definiscono un simile modello dei dati, noto come cmi. Altri modelli possono comunque essere usati e sviluppati con quest API Transizione degli stati nella comunicazione tra SCO e LMS con l API Adapter

68 Progettazione di un sistema di elearning attraverso La comunicazione tra SCO e LMS attraverso un API Adapter attraversa una serie di stati (rappresentati dalla figura seguente), per quella data istanza di uno SCO, a tempo di esecuzione. Lo stato dell API Adapter influenza le risposte a ogni specifico evento di input. Durante ognuno di questi stati ci sono differenti attività che uno SCO può effettuare. Gli stati in cui può trovarsi l API sono: Not Initialized, Initialized e Finished. Not Initialized. Questo è lo stato in cui uno SCO si può trovare tra il lancio dello stesso e prima della chiamata alla funzione dell API LMSInitialize( ). Durante questo stato è responsabilità dello SCO cercare l API Adapter fornito dall LMS. Una volta che l API Adapter è stato trovato dallo SCO, lo SCO può invocare le seguenti funzioni API: LMSInitialize( ), LMSGetLastError( ), LMSGetErrorString ( ), LMSGetDiagnostic( ) Initialized. Lo SCO si viene a trovare in questo stato una volta che è stata chiamata la funzione LMSInitialize( ) e prima che venga invocata la funzione LMSFinish ( ). In questo stato lo SCO può chiamare qualsiasi funzione API eccetto LMSInitialize( ). Finished. Quando lo SCO ha chiamato la funzione LMSFinish( ) si viene a trovare in questo stato. Se l API Adapter ritorna false allo SCO una volta chiamato LMSFinish( ), ad esso è permesso di chiamare le seguenti funzioni API: LMSGetLastError( ), LMSGetErrorString ( ), LMSGetDiagnostic ( )

69 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Tuttavia, qualora l API Adapter dell LMS ritorna un valore false non viene garantito che esso possa appropriatamente rispondere a qualsiasi chiamata di funzione API Responsabilità dell LMS Lo SCORM richiede che un LMS fornisca un API Adapter che implementi le funzionalità API richieste descritte nei paragrafi precedenti. Questo Adapter è indipendente dalle particolari implementazioni degli LMS, nel senso che ad uno SCO non interessa come esso sia implementato ma interessa l interfaccia di programma fornita dall LMS (LMS Application Program Interface) che deve essere standardizzata. I requisiti per l uso dell API Adapter sono i seguenti: l LMS dovrebbe lanciare lo SCO in una finestra del browser che sia una finestra figlia o un frame figlio dell LMS che contiene l API Adapter; l API Adapter dovrebbe essere fornito dall LMS; il solo meccanismo di supporto per l interazione API con gli SCO avviene tramite chiamate ECMAScript (JAVASCRIPT); l API Adapter dovrebbe essere accessibile attraverso il DOM (Document Object Document) mediante un oggetto chiamato API. Un API Adapter potrebbe essere implementato attraverso un'applet Java che dovrebbe avere la seguente signature:

70 Progettazione di un sistema di elearning attraverso noti che un API Adapter può essere implementata in altri linguaggi di programmazione come C++ e può essere caricato, ad esempio, come un browser plugin. L implementazione dell API Adapter è specifica per l LMS. È responsabilità dello SCO emettere almeno le chiamate API LMSInitialize e LMSFinish. Per effettuare ciò, il contenuto deve rintracciare l API Adapter che è fornito dall LMS. L LMS è responsabile della fornitura dell API Adapter nella gerarchia di finestre DOM così che lo SCO può ricorsivamente ricercare l API nelle parent windows e/o la opener windows. È il contenuto a trovare e stabilire la comunicazione con l API Adapter dell LMS. Come lo SCO opera questa scelta e ricerca è dettata dallo SCORM Il modello dei dati (Data Model) Lo scopo di un comune modello dei dati è garantire che un set definito di informazioni degli SCOs possano essere tracciati da ambienti LMS differenti. Se, per esempio, viene determinato come requisito generale il tracciamento del punteggio di uno studente, è necessario stabilire un modo comune per il contenuto di riportare il punteggio negli ambienti LMS. Se gli SCOs usassero una propria rappresentazione dei punteggi, gli LMS potrebbero non sapere come ricevere, memorizzare o eseguire le informazioni. Vari modelli dei dati sono stati sviluppati dalle varie comunità e organizzazioni. Ma quasi tutte fissano requisiti relativi a: informazioni sul profilo dello studente, interazioni con domande e test, informazioni sullo stato, valutazioni, ecc. Tuttavia, il data model definito nello SCORM RunTime Environment derivano direttamente dall AICC CMI Data Model. Quindi tutti i nomi degli elementi in questa versione di SCORM inizieranno con cmi. I membri dell AICC e dell IEEE decisero di ridurre sostanzialmente il numero degli elementi nell AICC CMI Data Model, per semplificare la transizione verso nuovi modelli dei dati in via di sviluppo, ma anche perché molti degli elementi rimossi non erano più implementati dagli sviluppatori. Quindi, lo SCORM RunTime Environment Data Model contiene la versione ridotta dell AICC CMI Data Model.

71 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Capitolo 3 I sistemi di distribuzione per l elearning Sul mercato sono attualmente disponibili un grande numero di piattaforme online, ognuna con un certo numero di servizi e caratteristiche più o meno diverse. Una serie di funzionalità può essere valutata con un analisi diretta, verificandone l accessibilità e l usabilità, nonché l utilità nel contesto dell organizzazione sociale e culturale in cui la piattaforma viene impiegata. Ovviamente, l analisi delle caratteristiche di un sistema non è sufficiente: è importante anche capire come esse sono integrate per facilitare l apprendimento, quali principi sono applicati per guidare nell uso del sistema. Per valutare sia gli aspetti tecnologici che pedagogici bisogna proseguire in modo prudente. Internet offre strumenti efficaci per lo scambio di informazioni che possono essere usate nei modi più disparati per la formazione online. La chat (scambio di messaggi testuali) e le sono i mezzi correntemente più usati dagli albori di Internet. Grazie alle nuove tecnologie che sfruttano la comunicazione a larga banda e la comunicazione in tempo reale, è esploso lo scambio e la condivisione anche dei contenuti multimediali audio/video. Le piattaforme di elearning cercano di integrare i precedenti servizi. NetMeeting della Microsoft è un esempio di applicazione che integra servizi di chat testuale, chat audio, applicazione di condivisione e lavagna. Le industrie a partire dagli anni 90 cominciarono ad introdurre moduli e servizi capaci di gestire aspetti pedagogici, arrivando ad integrare nelle piattaforme esistenti diversi moduli funzionali o macrocomponenti. Ecco i moduli funzionali introdotti nelle piattaforme per l elearning: Learning Content Management System (LCMS): consente la creazione, gestione e archiviazione dei contenuti didattici; consente inoltre l assemblaggio e la condivisione tramite archivi digitali (Digital Repository). Esso eventualmente integra sistemi di authoring per la produzione dei Learning Objects e per il loro aggiornamento; Learning Management System (LMS): consente l erogazione dei corsi ed il tracciamento delle attività di formazione, nonché la gestione delle attività

72 Progettazione di un sistema di elearning attraverso amministrative (ad esempio: iscrizione dei discenti, gestione di classi, ecc.). Può integrare sistemi di testing; Classe Virtuale (virtual classroom VC): consente l organizzazione di eventi dal vivo; il docente, ad esempio, comunica in tempo reale in video, in audio e scambiando dati con i discenti collegati al sistema. Prevede anche la registrazione degli eventi e delle interazioni, al fine di riproporle in modalità asincrona, e l integrazione con strumenti idonei a porre in comunicazione e a fare cooperare discenti e docenti tra loro; stemi di gestione delle competenze: supportano la rilevazione delle competenze, l identificazione dei fabbisogni formativi e la proposta dei relativi percorsi formativi. 3.1 Learning Management System Un Learning Management System (LMS), di cui abbiamo parlato indirettamente nei capitoli precedenti, è un software per erogare formazione online. E come una scuola

73 Progettazione di un sistema di elearning attraverso online, con caratteristiche e organizzazione simili, sia dal punto di vista amministrativo che didattico. appoggia ad Internet come canale per veicolare le informazioni e si presentano all utente finale come un sito Internet o Intranet. L LMS abbraccia tutti i servizi utili alla gestione delle attività di apprendimento online. In particolare, cerca di offrire funzionalità di gestione per gli utenti: amministratori, insegnanti e studenti. Dal punto di vista dello studente, un LMS offre servizi utili alla valutazione e al report dei punteggi acquisiti durante il percorso formativo (grazie agli skill assessment, che permettono la valutazione grazie a test e compiti assegnati agli studenti). Il sistema di amministrazione dà la possibilità di tracciare statistiche sull uso dei servizi della piattaforma. Inoltre, un LMS deve aiutare l insegnante a verificare la giusta formulazione e presentazione delle proprie lezioni e suggerire cambiamenti sulla base del tracciamento dello studente nel percorso formativo. Quindi, le funzionalità di un LMS possono essere sintetizzate di seguito: gestione degli studenti; gestione dei corsi; student skill assessment; attività di gestione e monitoraggio degli studenti; attività di reporting. Un sistema di gestione degli studenti integrato in un LMS può gestire un database contenente descrizioni degli studenti, identificandoli ed elencando le loro caratteristiche. La descrizione è generalmente scritta in linguaggio XML, per garantire la portabilità dei dati. La portabilità è la caratteristica peculiare che deve essere garantita in una piattaforma elearning. Ogni LMS può inserire proprie funzionalità, al fine di monitorare le attività dello studente e fornirgli un tracciamento del suo percorso formativo. L importante è fare in modo che i dati e le informazioni possano essere rese disponibili in qualunque ambiente, separando l implementazione dei servizi dalla descrizione dei dati che un LMS raccoglie e gestisce. Ovvero il modo in cui un LMS opera può essere privato alla piattaforma in questione, ma il modo in cui le informazioni sono presentate e rese disponibili deve essere comune per garantire l interoperabilità e la portabilità dei contenuti.

74 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Un LMS può fornire servizi erogati in modalità sincrona o asincrona, per permettere lo scambio e la comunicazione bidirezionale tra gli studenti e l insegnante. I corsi sincroni generalmente implicano una certa collaborazione didattica, permettendo interazione in tempo reale tra studenti e istruttore. L LMS tiene traccia di chi partecipa al corso, in modo che lo studente possa conoscere come usare il corso e che l insegnante possa controllare la partecipazione dello studente. Inoltre, l amministratore valuta l efficienza e la convenienza dei corsi online grazie al reporting delle statistiche raccolte dall LMS. Un LMS permette, quindi, di: erogare formazione a distanza strutturata, solitamente strutturata in un corso (o WBT, Web Based Training). Possono essere erogati tramite un LMS anche ebook, filmati, dialoghi, software di tipo didattico, link ad altri siti; assegnare i WBT agli utenti o a classi di utenza; rilevare delle statistiche di fruizione dei corsi stessi da parte degli studenti ed altri feedback; creare i contenuti didattici, o importare contenuti didattici creati esternamente all LMS. I corsi sono formati digitali importati direttamente in un sistema di LMS. I formati possono essere standardizzati o meno (a discrezione dello sviluppatore dei contenuti), ma nella maggior parte dei casi, per renderli compatibili, portabili ed interoperabili, si sceglie una rappresentazione standard, come appunto quella tratta dalla specifica SCORM. Questi formati devono essere implementati sia sull LMS, sia all interno del corso. Se i formati sono diversi o implementati male, il corso non è importato sull LMS. È importante verificare la tipologia del formato di impacchettamento dei contenuti di un WBT acquistato o prodotto in casa, per poter sfruttare le peculiarità dell LMS con cui erogarlo. Tutti questi formati sono gestiti con tool per creare/modificare i contenuti e impacchettarli in forma più automatica possibile nei formati standard di importazione dei contenuti stessi. 3.2 Learning Content Management System

75 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Un LCMS include tutte le funzioni utili alla creazione, descrizione, importazione, esportazione di contenuti per il loro riuso e condivisione. I contenuti sono generalmente organizzati in contenitori indipendenti, detti learning objects, utili a soddisfare uno o più obiettivi didattici. Un LCMS avanzato deve memorizzare le interazioni tra utenti e ogni LO, cercando di raggruppare le informazioni dettagliate sulla loro utilizzazione e efficacia. I contenuti vengono generalmente presentati in formato HTML, anche se possono essere introdotti componenti multimediali (audio, video e altre risorse didattiche) usando altri tool (come Flash). Un buon LCMS dovrebbe scegliere accuratamente i contenuti da offrire allo studente durante la fruizione nel modo più adattativo possibile. L importanza dell LCMS è quella di imprimere una forte impronta nella produzione dei contenuti, oltre che alla loro erogazione. Dovrebbe garantire il riuso dei contenuti stessi, in modo da permettere la migrazione degli stessi in altri ambienti e piattaforme, nonché creare dei veri e propri archivi (repositories) per la condivisione degli oggetti didattici stessi (riusabili anche in contesti diversi). Infatti, un LCMS deve progettare e rendere possibile l aggiornamento dei suoi contenuti, in modo semiautomatico. Gli oggetti vengono così visti come componenti esterni alla piattaforma ma parte integrante di quest ultima. Questo è possibile grazie ai servizi che costituiscono l LCMS. Un numero molto elevato di risorse, non solo rende difficile la gestione da parte dei tutor, ma anche la fruizione da parte dello studente risulta abbastanza disorientata, impossibilitando la scelta, durante il processo di autoapprendimento, di contenuti adattati alle proprie esigenze. Una soluzione a questo problema è quella di dotare di molti dettagli descrittivi ogni singolo contenuto per meglio identificarlo all interno del dominio in cui può essere riusato e permettere all LCMS di tracciare informazioni sulla condivisione delle risorse. In letteratura, questo procedimento prende il nome di metadatazione, definita grazie a standard che fissano una serie di campi convenzionali comunemente rispettati dalla comunità elearning. In questo modo, viene facilitata e automatizzata la ricerca e l acquisizione di materiale didattico sul web, anche sulla base delle esigenze e sulle capacità del fruitore (fruizione adattativa ). 3.3 Strumenti per la distribuzione e l accesso ai contenuti

76 Progettazione di un sistema di elearning attraverso L efficienza dell apprendimento online è legata direttamente agli strumenti (tools) resi disponibili nella piattaforma per facilitare il suo uso. I servizi devono soddisfare i bisogni dell insegnante e degli studenti e devono essere i più variegati, in accordo con l utilità di cui i fruitori possono beneficiare. dovrebbero fornire servizi che permettano una comunicazione sincrona e asincrona per far comunicare ambo gli attori dell apprendimento. Ecco una serie di servizi che possono essere integrati nelle piattaforme elearning: Virtual ClassRoom Service è un servizio creato per la distribuzione di corsi in modalità sincrona e che supporta la presenza dell istruttore online (online live). Questo tipo di servizio cerca di riprodurre una vera e propria atmosfera di aula virtuale, simulando l interazione e la partecipazione attiva di tutti gli attori del processo formativo. I sistemi di comunicazione sincrona sono basati su tecnologie di audio e video conferencing, grazie all introduzione di tecniche di compressione video che permettono di ridurre l uso della banda durante la trasmissione, anche se ciò può non comportare una rappresentazione ottimale e con alta risoluzione dei contenuti didattici. Gli strumenti di audio/video conferencing permettono la comunicazione in tempo reale nelle aree più disparate della Terra. Questi servizi permettono ai partecipanti di mandare messaggi che vengono visionati da tutti oppure in modo privato. I servizi di chat sicuramente aumentano la collaborazione attraverso l ambiente e garantiscono un maggior controllo da parte del tutor dell interazione con gli allievi, anche se non efficace come nelle virtual classroom basate sull audio/video conference. Ultimo tra i servizi sincroni, ma non meno importante, è quello che simula la cosiddetta lavagna virtuale (whiteboard) che permette ai tutor e agli studenti di avere a disposizione uno spazio virtuale, in cui poter scrivere e tracciare, nonché visualizzare presentazioni PowerPoint e immagini. L è il primo strumento asincrono per eccellenza usato negli ambienti di elearning. Grazie a questo servizio, gli studenti possono spedire messaggi a specifici indirizzi e alcune piattaforme possono includere, sotto le loro infrastrutture, funzionalità per lo scambio dei messaggi o permettono l integrazione con strumenti ad hoc per la gestione di posta elettronica (come Eudora, Outlook Express, Netscape Messenger, ecc.). Un altro tool di cui potrebbe essere equipaggiata una piattaforma di elearning è l ITS (Intelligent Tutoring System). L ITS è un'applicazione (in genere esterna e indipendente dalla piattaforma, ma integrata con essa) che in modo semiautomatico prende decisioni sulla base di informazioni acquisite dall LMS o LCMS. In altre parole, un ITS ha il

77 Progettazione di un sistema di elearning attraverso compito di monitorare il comportamento degli studenti e avvertirli sugli appropriati programmi di recupero. Inoltre, sulla base dei dati acquisiti, si avvisa il tutor su una differente organizzazione della lezione e su differenti tecnologie da impiegare. 3.4 Elementi costituenti una piattaforma FAD E spesso sentita l esigenza di dotare di funzionalità SCORM le piattaforme di formazione a distanza. A questo scopo vengono definiti gli ambiti di intervento in cui operare e le conoscenze tecniche necessarie per migrare da un sistema di formazione a distanza senza reference model SCORM ad una piattaforma che lo implementi, a partire da una generale descrizione dell architettura del modello. Il reference model SCORM conosce una fase di sempre maggiore attenzione nei sistemi di formazione a distanza grazie alla definizione di un livello complessivamente accettato di omogeneizzazione delle modalità tecniche di funzionamento dei sistemi FAD e alla garanzia di riusabilità e riorganizzazione dei contenuti. Molte delle piattaforme di formazione oggi utilizzate sono la capitalizzazione di sforzi di progetto, realizzazione e testing; lavori basati sulla volontà di creazione di un ambiente funzionale, efficace dal punto di vista didattico, adattato alle realtà organizzative, ma spesso carente dal punto di vista dell aderenza al reference model SCORM, sempre più richiesto. Un LMS, a grandi linee, è costituito da un server web che interagisce con un database per fornire agli utenti pagine personalizzate contenenti materiali didattici e sistemi collaborativi. Compito principale è mantenere e gestire il contatto e la comunicazione tra materiali didattici e persone, siano esse utenti o organizzatori della formazione. Un LMS è costituito da alcuni sottoinsiemi: il database utenti è l insieme di tutte le persone iscritte a vario titolo; possono essere o meno raggruppate in classi e possono avere funzioni specifiche (tutor, gestore, esperto, utente ); il database dei corsi è costituito dai percorsi formativi utilizzabili, che possono o meno fare perno su specifici materiali didattici creati; i servizi forniti sono l insieme dei sistemi di visualizzazione, collaborazione ed interazione che, in modo sincrono o asincrono, costituiscono il momento formativo vero e proprio.

78 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Il processo che avviene nella fruizione di un corso di formazione a distanza è normalmente costituito dalle fasi: ingresso nel sistema di formazione, normalmente è un accesso personalizzato vincolato da login e password; associazione dell utente ad un corso, in modo volontario o prestabilito; erogazione di servizi all utente; presentazione dei servizi a disposizione; ingresso in un servizio, utilizzo e tracking; uscita dal servizio. I servizi a cui si fa riferimento sono quelli classicamente utilizzati negli LMS, quali forum, chat, presentazione di documenti, files, videoconferenze

79 Progettazione di un sistema di elearning attraverso In particolare un servizio può occuparsi della visualizzazione dei corsi (WBT), che tipicamente avviene tramite finestra di browser su materiale HTML o comunque veicolabile su browser web. E esattamente a questo punto che va situato l oggetto SCORM Viewer, in grado di avviare un corso SCORM e di gestire le interazioni tra corso e utente così come sono state definite dall autore del corso stesso. Terminata la visualizzazione del corso lo SCORM Viewer ripasserà il controllo alla piattaforma, sulla quale potranno essere utilizzati tutti i servizi precedentemente citati. Questo è l ambito tipico di influenza di SCORM; ciò non vieta che anche servizi diversi dalla presentazione dei corsi (forum, chat, ecc.) possano utilizzare il modello di riferimento di SCORM per colloquiare con la piattaforma. 3.5 LMS SCORM 1.3compliant VS. LMS SCORM 1.2compliant Le specifiche di SCORM 1.3, pubblicate nei primi mesi del 2004, seguono quelle di SCORM 1.2, infatti le prime sono una evoluzione delle seconde. Le due versioni, pur essendo l evoluzione dell altra, non sono compatibili: i materiali realizzati secondo SCORM 1.2 non possono essere visualizzati con un LMS SCORM 1.3; quindi per poter visualizzare tutti i corsi un LMS dovrebbe avere due diversi fronti di applicazione, uno per i corsi 1.2 e l altro per quelli 1.3. Tuttavia, indicazioni riportare dagli ambienti di sviluppo del modello, indicano come buona norma il riferimento a SCORM 1.2. Le differenze vanno ricercate in due aspetti diversi: da un lato l introduzione del simple sequencing, il sistema di sequenziamento degli oggetti didattici; dall altra il cambiamento del modello di runtime, che è passato dal riferimento AICC a quello IEEE. Tuttavia, facciamo un piccolo passo indietro per vedere di quanto SCORM 1.2 differisce dall ultima versione 1.3. Lo SCORM 1.2 nasce con lo scopo di rendere possibile l impacchettamento del materiale di apprendimento e di metadati per la loro importazione ed esportazione. Tale versione include già l IMS Global Consortium s Content Packaging Specification e lo espande inglobando nuove abilità. È un modello basato sulle specifiche

80 Progettazione di un sistema di elearning attraverso dell XML e rappresenta un legame cruciale tra semplici depositi di LO (repositories) ed LMS. In definitiva, un sommario dei cambiamenti potrebbe essere: aggiunta la possibilità in SCORM 1.3 di sequenzializzare i contenuti didattici definito dalle Global Learning Consortium s mple Specifications della IMS, che mirano a risolvere il bisogno di distribuire contenuti a seconda dei risultati del discente (tutto descritto nel Book 4, Sequencing & Navigation, assente in SCORM 1.2); aggiornate le specifiche IMS Content Packaging; approvazione dell ECMAScript API e Learning Object Metadata come standard formali IEEE e conseguente modifica di questi argomenti nello SCORM; continui sforzi di standardizzazione per l IEEE Data Model for Content Object Communication e XML Schema Binding for LOM e conseguente aggiornamento di questi argomenti nello SCORM; diversi perfezionamenti editoriali e tecnici basati sui riscontri degli studi della comunità ADL e sui drafts (bozze) e lezioni implementati con lo standard SCORM. 3.6 Livelli di interazione affrontati dallo SCORM L interazione tra piattaforma e reference model avviene a livello di importazione dei corsi, di presentazione dei contenuti, di fruizione e colloquio con la piattaforma, di descrizione dei corsi e dei loro componenti. Analizziamo i diversi livelli separatamente e le funzioni dell LMS a tali livelli: Importazione dei corsi La piattaforma deve essere in grado di importare corsi realizzati secondo il modello; a partire da un singolo file compresso devono essere ricavati tutti i componenti e le modalità di interazione previste dal progettista del corso. Non è necessario che la piattaforma sia in grado di disaggregare i contenuti in modo che siano raggruppabili in modo diverso da quanto previsto dall autore, né sono previste capacità di authoring. L LMS svolge le seguenti funzioni per garantire l importazione dei corsi:

81 Progettazione di un sistema di elearning attraverso decompattazione del file compresso; lettura del file imsmanifest.xml; eventuale controllo di congruenza; sistemazione dei files in zona di pubblicazione sotto server web; lettura dei metadati per la presentazione del corso ai fruitori/gestori Presentazione dei contenuti Un primo livello di interazione diretta con l utente lo si ha a livello di indicazione dei contenuti del corso. In una piattaforma non SCORM la modalità con la quale descrivere i collegamenti ai contenuti (indice, link ai capitoli/paragrafi) è normalmente proprietario e diverso da caso a caso; nella migliore delle ipotesi consiste in un elenco di link html che visualizzano le risorse costituenti il corso.

82 Progettazione di un sistema di elearning attraverso In una piattaforma SCORM l elenco dei contenuti deve essere ricavato dal corso stesso così come l autore l ha implementato, con il rispetto di tutti i vincoli a cui può essere sottoposto. A differenza delle piattaforme non SCORM è quindi necessario creare un oggetto che estragga i contenuti dal corso e li presenti all utente nella giusta sequenza; con SCORM 1.3 è stato notevolmente ampliato il meccanismo di presentazione dei contenuti in base a condizioni specifiche definite/ottenute dall utente e dall autore del materiale (mple Sequencing). A questo livello l LMS garantisce: l estrazione dei contenuti dai metadati; la presentazione all utente; l eventuale organizzazione dei contenuti secondo simple sequencing;

83 Progettazione di un sistema di elearning attraverso implementazione dei meccanismi di navigazione, se richiesti; implementazione del meccanismo di lancio delle risorse Fruizione e colloquio con la piattaforma Un secondo livello di interazione è presente al momento del runtime; durante la fruizione del corso SCORM il materiale didattico deve poter agganciare alcune funzioni che l LMS deve presentare; in assenza delle risposte alle chiamate del materiale ne può essere inibito il funzionamento. Queste chiamate avvengono dal primo momento di apertura del materiale didattico, cioè appena azionato uno dei link ai contenuti precedentemente definiti. Tali interazioni inoltre devono prevedere la possibilità di fissare i dati in modo permanente su un database, in modo da poter essere ripresentati agli utenti nelle successive sessioni. Queste interazioni sono presenti sia nella direzione dall LMS verso il materiale didattico (ad esempio, l LMS passa il nome dell utente al materiale didattico) sia in senso inverso (ad esempio, il materiale didattico comunica all LMS il risultato di un test).

84 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Le funzioni dell LMS per garantire la fruizione e il colloquio sono: implementazione delle API e relativo Data Model; compilazione delle variabili nel Data Model da presentare al fruitore; estrazione dei dati da imsmanifest.xml; eventuale recupero di dati da precedenti fruizioni; risposte alle chiamate del materiale secondo standard API; implementazione del meccanismo di ritorno per fissare i dati di fruizione sul database Descrizione Un terzo livello di interazione riguarda la lettura dei metadata, ovvero di tutti i descrittori del corso che sono contenuti nel materiale didattico e che, a vario livello, possono essere presentati come informazioni agli utenti della piattaforma. Questi dati hanno maggiore importanza nel caso di LCMS, mentre per un LMS sono dati di semplice lettura. Dal punto di vista tecnico si deve considerare che il materiale didattico va visto in una finestra diversa rispetto a quella dell LMS; ovvero il corso deve avere una finestraparente con la quale comunicare, o aprendo una finestra di popup, o costruendo una interfaccia a frames. L LMS deve in questo caso effettuare la lettura dell XML, per presentazione, repository, editor di corsi, dati sul copyright, browser, sistema operativo, ecc. 3.7 Attività di un LMS in funzione dei componenti SCORM Per quanto riguarda il Content Aggregation (CAM, organizzazione dei contenuti), oggetto che descrive il corso nella sua interezza, l LMS deve essere in grado di aprire il file XML che lo descrive e da esso estrarre tutti i dati relativi agli oggetti che costituiscono il corso, ai loro descrittori, alle modalità di funzionamento comprensive di sequenziamento e navigazione. Una volta identificate le risorse che fanno capo al corso, è compito dell LMS il lancio del primo oggetto che deve essere visualizzato dall utente o presentare un menù che proponga tutti gli oggetti lanciabili. Invece, per quanto riguarda i metadati, l LMS deve essere in grado di estrarli per proporli all utente quando ritenuto necessario.

85 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Dal momento in cui viene individuata la risorsa che deve essere lanciata sul browser deve iniziare un dialogo tra materiale didattico e piattaforma. Questo dialogo avviene attraverso JavaScript. Da un lato l LMS deve esporre le chiamate API, dall altro il materiale didattico deve agganciare le API per poter effettuare il colloquio. L oggetto che si occupa di esporre le API può essere un insieme di funzioni JavaScript presenti nella pagina o un oggetto Java che presenta le stesse funzioni interrogabili via JavaScript. Quindi, attraverso un mezzo di comunicazione (JavaScript) vengono esposte delle chiamate, le cui interrogazioni e risposte avvengono secondo un Data Model. Fino a SCORM 1.2 le API sono state definite in base al modello di AICC, ma nello stesso tempo IEEE stava valutando la proposta AICC per farne un modello proprio. Da SCORM 1.3 (2004) il modello utilizzato è IEEE per le API e per il data model, cambiando la modalità di funzionamento dell ambiente di runtime; ci sono cambiamenti che si riflettono in differenze, anche sostanziali, di funzionamento tra SCORM 1.2 e SCORM 1.3. Compito dell LMS è quello di costruire l ambiente nel quale l oggetto didattico SCORM trovi le condizioni per agire come previsto dal suo autore; tecnicamente si risolve nell esporre le API e consentirne il funzionamento secondo il data model. Dal punto di vista delle API, si può far riferimento allo schema in figura seguente, che evidenzia il rapporto tra SCO (a destra) e LMS (a sinistra) passando attraverso le API disponibili:

86 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Da notare che la piattaforma LMS diventa più complicata qualora ci si ritrova a dover gestire anche la modalità di navigazione tra LO, con inserimento di vincoli relativi al raggiungimento degli obiettivi prefissati per consentire la prosecuzione della fruizione. parla infatti di Sequencing & Navigation, introdotto a partire dallo SCORM I servizi offerti dalle piattaforme per l elearning L elearning supporta varie modalità di supporto per realizzare l integrazione di tecnologie di rete per progettare, distribuire, scegliere, gestire e ampliare le risorse di apprendimento e, nella pratica, le modalità più utilizzate per realizzare tale integrazione sono: online in modalità sincrona, attraverso lo strumento della classe virtuale (VC), in cui gli utenti/discenti interagiscono con un docente o tutor della materia: durante la sessione live i discenti possono parlare, utilizzare materiali in vari formati, navigare sul web sotto la guida del tutor, scrivere su una lavagna, fare dei test, formare gruppi di lavoro guidati; online in modalità asincrona, con una fruizione di contenuti interattivi che favoriscono la partecipazione attiva dell utente singolo, o della classe virtuale, al processo di apprendimento; può trattarsi di testi, ipertesti, voce, animazioni, organizzati dai docenti e dagli editor multimediali e fruibili dalla rete; offline, con l utilizzo di supporti quali testi cartacei, CDRom, video, DVD, altri materiali scaricabili, con possibilità di stampa dei contenuti in formato testo o immagine. 3.9 L Open Source per l elearning Le pubbliche amministrazioni che decidono di erogare progetti formativi in modalità elearning si trovano di fronte alla necessità di adottare una piattaforma. Quelle maggiormente diffuse sul mercato sono di tipo proprietario, ma esiste una soluzione alternativa costituita dalla scelta dei sistemi Open Source (OS). Una piattaforma OS è caratterizzata dall essere fornita in codice sorgente aperto e libero, esso cioè può essere letto, riutilizzato ed eventualmente modificato direttamente dai clienti o da altri soggetti.

87 Progettazione di un sistema di elearning attraverso In questa prospettiva, le piattaforme OS costituiscono una valida alternativa, non obbligano a pagare royalties, assicurano totale indipendenza dai fornitori. Oltre a ciò, esse si basano su un modello di sviluppo dove il risultato è possibile grazie al contributo di molti e differenti soggetti, in un ottica di lavoro e apprendimento collaborativo. L OS offre quindi un modello di accesso aperto alla cultura e alla conoscenza e si presenta come un ottimo schema di gestione del patrimonio informativo. Dal punto di vista della Pubblica Amministrazione, infatti, l orientamento verso l OS può essere l occasione non solo per rivedere nuovi processi strategici riguardanti l ingegnerizzazione dei sistemi di produzione del software e lo sviluppo autonomo basato su specifiche documentate e standard, ma anche per ridefinire processi e servizi andando verso un nuovo modello di sviluppo che contribuisca all acquisizione della capacità di assumersi in proprio la responsabilità e la gestione del sistema informatico. La tendenza attuale dovrebbe essere quella di partire da una soluzione base o core di natura opensource, quanto più completa possibile, e di sviluppare moduli aggiuntivi capaci di soddisfare le specifiche esigenze, da integrare nel sistema complessivo e rispettanti i vincoli e gli standard tecnologici più volte sottolineati.

88 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Capitolo 4 Analisi di benchmarking delle piattaforme per l elearning Gli LMS (Learning Management Systems) e gli LCMS (Learning Content Management Systems) sono le piattaforme per l elearning, nonché i moduli funzionali dell architettura di sistema delle piattaforme esistenti, largamente diffuse sul mercato. Nell articolo Evaluating Online Learning Platforms: a Case Study di F. Colace, M. De Santo, M.Vento, dell Università degli Studi di Salerno, una piattaforma per la formazione a distanza può essere caratterizzata attraverso un analisi che tiene conto di: metodologie adottate; livello di personalizzazione del percorso di apprendimento; modalità operative e qualità dell interazione didattica; learning assessment e metodi di tracciamento dello studente; tipologia e qualità dei materiali didattici e del sistema di supporto. Lo studente dovrebbe avere un pieno beneficio dall autoapprendimento, dai metodi di autovalutazione e automotivazione, e gli insegnanti dovrebbero avere un diretto e continuo contatto con gli allievi. parla di costruttivismo didattico qualora lo studente viene reso partecipe in una realtà che si basa su un modo di educare a distanza e dove lo studente assume il ruolo centrale nel processo cognitivo. Infatti, le piattaforme di elearning, seguendo questo approccio costruttivistico, permettono: l incoraggiamento e l accettazione dell autonomia e dell iniziativa dello studente; l incoraggiamento dello studente nell impegno attraverso dialoghi, sia con l insegnante che con il gruppo di studio; continui feedback. In altre parole, una piattaforma elearning ha quattro importanti funzioni: comunicazione, condivisione informazioni, accesso alle informazioni e cooperazione. Queste funzionalità caratterizzano sia l approccio tecnologico che pedagogico della piattaforma.

89 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Dato il gran numero di piattaforme di elearning presenti sul mercato, nasce l esigenza di definire opportuni criteri di valutazione al fine di guidare un'istituzione o organizzazione nella scelta del sistema elearning più idoneo alle proprie esigenze. Consci del fatto che l unico modo per conoscere un sistema è utilizzarlo, dopo aver analizzato le differenti piattaforme opensource presenti sul mercato, molte organizzazioni e commissioni di valutazione hanno redatto una serie di report in cui vengono comparati i sistemi più diffusi del momento. A tale proposito, nel vasto panorama delle piattaforme per la gestione della formazione a distanza, la principale classificazione adoperata è sicuramente quella che distingue tra prodotti commerciali e prodotti opensource. Per quanto concerne la prima categoria di prodotti, i prodotti più importanti e diffusi del settore sono sicuramente Saba, Blackboard Learning System (Microsoft), Oracle ilearning e l IBM Lotus Learning Management System; per quanto attiene invece alla categoria dei prodotti opensource, si distinguono tra gli altri i sistemi ATutor ed ILIAS. noti che nel presente documento non sono prese in considerazione la categoria delle piattaforme che possiamo definire di Ateneo (in quanto sviluppate ed utilizzate all interno di Atenei). Sebbene alcune mostrino caratteristiche interessanti, esse sono fortemente orientate alla formazione universitaria. Per ciò che concerne le piattaforme opensource, una trattazione a parte merita il sistema SCORM Sample RunTime Environment sviluppato dall ADL. Esso rappresenta un LMS base concepito con la finalità di essere un implementazione pratica di esempio per i concetti fondamentali espressi nello. In particolare, tale sistema offre un ambiente di runtime (API e DataModel) SCORMcompliant e un insieme di tool per le attività di Sequencing e Navigation sui Learning Objects, che possono essere integrati o costituire il punto di partenza di un più complesso sistema di elearning. Tale sistema, implementato attraverso un applicazione webbased usando HTML, JavaScript, JavaServerPages, JavaApplets e Java Servlets, rappresenta quindi un LMS con funzionalità minimali di importazione, tracking e running di contenuti didattici. 4.1 I prodotti per i moduli funzionali e l analisi del CommonWealth of Learning

90 Progettazione di un sistema di elearning attraverso I moduli funzionali, LMS e LCMS, su cui si basa l architettura di sistema delle piattaforme esistenti largamente diffusi sul mercato sono le componenti principali di tutte le piattaforme di elearning. vuole riportare un breve stato dell arte delle piattaforme opensource e commerciali maggiormente diffuse ed una loro comparazione sulla base di alcuni parametri di benchmarking. Presentiamo lo studio effettuato dalla società 3waynet per il Commonwealth of Learning (COL), un associazione intergovernativa fondata dai capi di stato aderenti al Commonwealth che ha fra i suoi obiettivi la diffusione dell'istruzione nei paesi in via di sviluppo attraverso le nuove tecnologie. La 3waynet è una società che si occupa di elearning basata a Vancouver, Canada. La Commonwealth of Learning nel Giugno del 2003 ha stilato un documento che raccoglieva i risultati di una serie di valutazioni di LMS opensource, fino ad allora i più diffusi e usati sul mercato, sulla base di alcuni criteri di valutazione (il documento prende il nome di COL LMS OpenSource report, 25 Giugno 2003). Nel suo report, il Commonwealth of Learning ha fissato una serie di criteri di valutazione o benchmarking (più o meno universali) e li ha applicati per classificare ben 35 diversi LMS Open Source (tecnologie senza limitazioni sulla distribuzione). I prodotti commerciali sono stati espressamente esclusi da questa analisi. Gli obiettivi del report sono: identificare i criteri con cui valutare gli LMS; valutare gli LMS candidati usando i criteri; raccomandare un LMS per l installazione e l uso, sulla base delle performance valutate. a gli LMS (che contengono caratteristiche di amministrazione, valutazione, gestione corsi e contenuti e authoring) che LCMS (che enfatizzano la gestione dei contenuti/authoring e includono molte caratteristiche di un LMS) vengono presi in considerazione per la valutazione. L analisi condotta dal COL si svolge seguendo i seguenti passi esecutivi: criteri di valutazione di distribuzione; identificazione dei candidati OpenSource; candidati filtrati per la produzione della Short List (ovvero della minilista che contiene gli LMS che hanno superato la preventiva analisi di valutazione);

91 Progettazione di un sistema di elearning attraverso valutazione sistematica delle caratteristiche; valutazione sistematica dei criteri generali; raccomandazioni. I criteri di valutazione adoperati si distinguono in criteri generali e criteri specifici per particolari caratteristiche. I criteri generali comprendono: caratteristiche e funzionalità; costi di avviamento; manutenibilità e facilità di manutenzione; usabilità, facilità d uso e documentazione fornita all utente; livello di adozione del codice e possibilità di estensione; possibilità di integrazione con altri sistemi; conformità agli standard del settore; integrazione LOM; affidabilità; scalabilità; sicurezza della proprietà intellettuale; requisiti hardware e software; supporto multilingua. I criteri specifici comprendono invece: sicurezza (criptazione ed autenticazione); gestione degli accessi e dei privilegi; facilità del progetto, sviluppo ed integrazione dei corsi; monitoraggio di corsi; gestione e progetto di strumenti di assessment (per la valutazione); supporto per la collaborazione e comunicazione online; tools per la produttività. Attualmente esistono più di un centinaio di prodotti opensorce presenti sul mercato. Una lista quasi completa di questi prodotti (con la relativa tipologia di licenza d uso) si può trovare al seguente link:

92 Progettazione di un sistema di elearning attraverso EdTechPost, Open Source Course Management Systems, ntsystems Il Commonwealth of Learning, dopo la preventiva analisi delle 35 piattaforme opensource, ha prodotto una short list con le tecnologie più valide e funzionali sulla base dei criteri generali di valutazione. Dopo una prima analisi sono stati presi in considerazione per la successiva valutazione solo Moodle, LONCAPA, ILIAS, dotlrn, ATutor, mentre gli altri sistemi non sono stati ritenuti candidati validi (le motivazioni per la loro esclusione è dichiarata nel report del COL). I criteri di selezione non sono stati esplicitamente pubblicati nell'articolo, ma i motivi di esclusione più comuni risultano: povertà di caratteristiche stato non avanzato di sviluppo scarsa attività del gruppo di sviluppatori interfaccia non in lingua inglese documentazione non chiara/non reperibile supporto non efficace/non reperibile sistema non adottato in pratica installazione difficile/non documentata Di seguito sono riportati i punteggi totali ottenuti da ciascuno dei cinque candidati presi in considerazione, sia per quanto riguarda i criteri generali sia per quanto riguarda i criteri specifici. rimanda al seguente link per i dettagli del punteggio: Commonwealth of Learning, 3WAYNET, COL LMS Open Source, Giugno 2003, ) Criteri generali Criteri specifici ATutor dotlrn ILIAS LONCAPA Moodle 37 69

93 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Dall analisi dei punteggi assegnati emerge chiaramente che ATutor supera tutti i concorrenti, mentre il secondo classificato risulta ILIAS. 4.2 Analisi dell ELearning Lab dell Università di Bologna Anche l ELearning Lab, dell Università di Bologna, nell Aprile 2004 ha condotto una analisi di alcune tra le più diffuse piattaforme di apprendimento online. Il documento di report prende il nome di La scelta di un Learning Management System Open Source: ATutor vs. Ilias vs. Moodle, in cui si valutano proprio i tre LMS più usati e validi, stimati anche dal COL. Dall esame del report, stilato ad un anno dal documento del COL, l ELearning Lab effettua una comparazione tra i tre prodotti segnalati dal COL stesso come migliori, adottando criteri di giudizio in parte diversi. Anche in questa analisi, ATutor si rivela il migliore tra i prodotti considerati. Le versioni valutate dall ELearning Lab sono: ATutor vers ( Ilias vers ( Moodle vers. 1.1 ( I criteri di analisi adottati sono: facilità di gestione e mantenimento dell LMS; usabilità e accessibilità dei corsi erogati tramite LMS; disponibilità di documentazione e supporto tecnico per l LMS da adottare; conformità agli standard IMS e SCORM e rispetto degli standard Web del World Wide Web Consortium (W3C); supporto multipiattaforma (la capacità dell LMS di girare su più sistemi operativi); presenza di funzionalità sia per l apprendimento (ad esempio, dispense online) che per il lavoro collaborativi (ad esempio, funzionalità di groupware come mailing list, forum, ecc.); L ELearning Lab è arrivata alla seguenti conclusioni:

94 Progettazione di un sistema di elearning attraverso La scelta di un software non è matematica e derivabile solo in funzione dei punteggi riscontrati nella tabella di confronto. I risultati sono stati integrati da un analisi sull usabilità dei programmi e in base a tutte le informazioni raccolte siamo riusciti a formulare la nostra ipotesi di scelta. I punteggi presi semplicemente come somma sembrerebbero favorire Moodle, ma occorre scindere ulteriormente le valutazioni attribuendo pesi diversi alle funzioni. Occorre quindi definire una gamma di operazioni da tenere in maggiore considerazione rispetto alle altre, potremmo riassumerle in: 1. Possibilità di importare package IMS (Ilias e ATutor la supportano, Moodle no); 2. Scambio file (in Moodle i file possono essere postati nel forum, in Ilias la condivisione avviene solo in gruppi); 3. Redazione di test online (complessa in ATutor, invece Moodle e Ilias sono a pari livello); 4. Dimensione della base installata (Moodle e ATutor sono diffusi in tutto il mondo); 5. Facilità di gestione e mantenimento (Moodle e ATutor sono facili da gestire, Ilias è più complesso); 6. Tracking (ATutor vince perché consente di visionare anche istogrammi riassuntivi); 7. Meccanismi di accesso al sistema e ai corsi (Moodle vince per tre motivi: buona scrematura nell accesso ai corsi, miglior autenticazione, consente accesso senza identificazione); Utilizzando i tre applicativi oltre a valutazioni oggettive abbiamo avuto modo di formulare anche le nostre personali opinioni sul loro funzionamento in generale. Moodle è il più intuitivo da usare grazie alla buona grafica e alla schematizzazione delle funzioni. ATutor è il più ostico in questi termini in quanto i contenuti sono basati principalmente sull inserimento di testo e oggetti in codice HTML, è comunque possibile utilizzarlo con relativa semplicità. Ilias, una volta superato il primo approccio (il suo apprendimento non è immediato), offre una varietà di funzioni ampia e dettagliata che consentono di creare contenuti molto personalizzati. I tre programmi si sono rilevati affidabili e non ci hanno restituito particolari errori, quelli riscontrati sono dovuti a errori tecnici. Ilias consente di rendere offline anche solo una pagina per aggiornamenti, lasciando all utente un messaggio di aggiornamento in corso su quella pagina. Moodle e ATutor invece lasciano all utente la vecchia versione fino a quando non è terminato l upload dei contenuti da parte del titolare del corso. Veniamo alla nostra conclusione: la scelta ricade su ATutor Sebbene Moodle sia molto intuitivo ed efficace, il peso della mancata possibilità di importare package IMS gioca fortemente in suo sfavore. ATutor offrendo le stesse opportunità di Moodle e in più supportando i package IMS risulta essere la scelta migliore, inoltre la comunità di sviluppatori sta lavorando attivamente per rendere la piattaforma anche SCORM compatibile e pensiamo che alcune funzionalità, come quelle collaborative potrebbero essere introdotte grazie alla compatibilità con ACollab.

95 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Ilias è una buona piattaforma ma la difficoltà di utilizzo, il troppo carico di lavoro per l amministrazione, la complessità nel creare testonline, la scarsa documentazione e la ristretta base installata giocano fortemente a suo sfavore. 4.3 Analisi dell Osservatorio Tecnologico del MIUR Un altra interessante analisi di prodotti opensource e commerciali è quella proposta dall Osservatorio Tecnologico del MIUR. Secondo l Osservatorio Tecnologico, che pone online una serie di riflessioni sulla progettazione di tecnologie per l elearning e sulle metodologie (all indirizzo in un processo di elearning l attenzione deve essere incentrata sull utente, poiché la formazione dovrebbe essere intesa come un percorso al quale l utente partecipa attivamente e cioè con una concezione diversa rispetto alla formazione unidirezionale, dal docente al discente. L approccio metodologico adottato per un corso erogato in modalità elearning dovrebbe sfruttare tutte le specificità della rete, in particolare l interattività e la multimedialità. Perché lo studente abbia un ruolo attivo e sia coinvolto, è preferibile optare per quelle piattaforme open source che presentano alcune scelte opzionali come: condivisione di materiali esercitazioni o progetti da sviluppare in un preciso arco temporale; strumenti per pianificare le attività da svolgere come un calendario o un agenda settimanale che suggerisca il ritmo di studio consigliato ricordando gli appuntamenti presi e gli impegni da rispettare, l impiego di un agenda consente, peraltro di sincronizzare una classe e di coordinarne il lavoro. Le piattaforme opensource testate dall Osservatorio Tecnologico si basano su una metodologia di apprendimento asincrono e con contenuti offline. Non vengono prese in considerazione piattaforme che usano una modalità di presentazione sincrona. L Osservatorio ha testato tra le piattaforme di elearning: Moodle, Claroline, SpaghettiLearning, Movable Type, ADA, al fine di determinare la più idonea per la formazione a distanza nelle scuole. Le piattaforme testate hanno le seguenti caratteristiche: rispondono alla tipologia di formazione online in modalità asincrona;

96 Progettazione di un sistema di elearning attraverso rispondono alle tipologie LMS e LCMS; sono webbased. I criteri di comparabilità tra soluzioni open source per la formazione a distanza nella scuola dell obbligo sono stati stabiliti attraverso tre livelli di analisi: l analisi delle piattaforme attraverso la procedura di installazione, acquisizione di documentazione ufficiale ed il testing delle funzionalità sulle piattaforme installate. Oltre ai criteri standard definiti dal CoL, sono stati inseriti inoltre dei criteri di valutazione sulla usabilità per definire in maniera più circostanziata le caratteristiche di ciascuna piattaforma. I criteri complessivi fanno riferimento a: parametri tecnici (stemi Operativi supportati, architettura del sistema, ecc.), caratteristiche dell interfaccia utente, strumenti di gestione e sviluppo dei contenuti, strumenti di testing e valutazione, supporto agli standard, capacità di lavoro collaborativo, possibilità di personalizzazione, supporto a clienti e servizi, parametri generali (possibilità di recuperare password, disattivazione corsi, ecc.). L analisi di valutazione è stata rivolta anche a una serie di piattaforme commerciali, quali Saba Learning Enterprise, Lotus Learning Space, WebCT Campus Editino, Docent Enterprise, Click2Learn Aspen. Ecco a quali conclusioni è arrivato l Osservatorio Tecnologico del MIUR dopo l analisi delle piattaforme opensource elencate precedentemente. Le piattaforme Open Source che sono state oggetto di questa trattazione, hanno tutte raggiunto un buon grado di sviluppo in termini software che si traduce in un buon livello delle funzionalità. Tutte le piattaforme consentono più o meno agevolmente la creazione e la fruizione di corsi via web, e attraverso modalità sincrone o asincrone l interazione dei corsisti tra loro e con il docente. Le piattaforme di elearning sul mercato business presentano una complessità decisamente maggiore, ma per un uso scolastico e soprattutto, per il grado di alfabetizzazione informatica dei soggetti che le andranno ad utilizzare, queste piattaforme sono uno strumento di supporto validissimo alla formazione in aula di tipo tradizionale. Claroline e Spaghetti Learning sono quelle che sembrano aver raggiunto un maggior grado di maturità e, che, per funzionalità, semplicità di utilizzo, e interfaccia appaiono più adatte ad un contesto d uso scolastico.

97 Progettazione di un sistema di elearning attraverso 4.4 Analisi diretta riporta di seguito la tabella con i risultati della valutazione di alcune piattaforme opensource riportata dal documento di Report Interno (Ing. Massimiliano Albanese Ing. Vincenzo Moscato). I parametri di valutazione sono: compatibilità con lo standard SCORM, presenza di tools di comunicazione ( , forum, chat, web conference), No No ND ND No ND ND ND ND No No ND ND No ND No Corsi offline Statistiche Accessibilità W3C Creazione Test No ND No No No No No No No No No No No Accessibilità (1 3) No No No No Web conference (1 3)Usabilità No Chat IMS IMS IMS Forum Atutor Bazar Bodington Claroline Colloquia COSE Dokeos GANESHA ILIAS LearnLoop LONCAPA Moodle OpenLMS SpaghettiLearning Erogazione materiali multimediali CompliantSCORM accessibilità, usabilità e presenza di skill assessment tool, statistiche e corsi offline. ND No No ND No No ND ND Osservando la precedente tabella, possiamo vedere che quasi tutte le piattaforme opensource analizzate sono SCORM compliant (vedremo nel capitolo seguente come testare la conformità SCORM di un LMS). Dall analisi risulta che le piattaforme ATutor, Claroline, Dokeos, LearnLoop, Moodle e SpaghettiLearning, sono tra quelle più valide (solo Dokeos supporta la web conference). 4.5 Le piattaforme commerciali per l elearning Per completezza, menzioniamo anche un analisi condotta su una serie di piattaforme commerciali, anche se non è stato possibile effettuare una prova diretta come per le piattaforme opensource.

98 Progettazione di un sistema di elearning attraverso A differenza delle piattaforme opensource, non è presente in letteratura uno studio completo e affidabile atto a valutare, secondo i criteri precedentemente esposti, la qualità degli LMS di natura commerciale. Inoltre, l assenza di una documentazione precisa sulle caratteristiche di alcuni di essi, rende difficoltoso il processo di valutazione qualora non si abbiano a disposizione tali prodotti. Tra le valutazioni più interessanti disponibili sulla rete va, senza dubbio, menzionata la platform evaluation proposta dalla società svizzera EduTech, cha ha valutato 6 LMS commerciali (Blackboard, Globalteach, IBT Server, QualiLearning, WebCT e Clix) secondo parametri e criteri di valutazione molto approfonditi. Oltre a questa, un'ulteriore analisi sulle funzionalità degli LMS di tipo commerciale, cha va ricordata, è quella proposta dall Osservatorio Tecnologico del MIUR che ha esaminato le piattaforme Click2Learn Aspen, Docent Enterprise, Lotus Learning Space (precedente piattaforma IBM), Saba Learning Enterprise e WebCT. Ai primi posti, per quel che concerne le piattaforme commerciali precedentemente elencate, troviamo: Lotus Learning Space, Docent e Click2Learn. Attualmente esistono numerose piattaforme commerciali di elearning, adottate sia in ambito aziendale che accademico, oltre alle 10 già menzionate, vanno sicuramente ricordate quelle per così dire di ultima generazione : IBM Lotus Learning Management System ( Oracle ilearning ( CentraCisco ( Tutti i suddetti sistemi sono classificabili come Enterprise Learning Management System e forniscono, con caratteristiche più o meno simili, una soluzione di elearning di tipo webbased fortemente modulare. Esse riuniscono in una comunità di tipo collaborativo docenti, discenti, produttori di contenuti, amministratori e tutor e, nel contempo, forniscono tutti i classici strumenti che caratterizzano un moderno Learning Management System. Tra tali strumenti annoveriamo quelli già elencati precedentemente: publishing and management dei contenuti e dei corsi, profilazione e gestione degli utenti, tracking e monitoraggio delle attività degli utenti, user assessment al fine della valutazione dagli skills raggiunti, tool di comunicazione sincrona (chat, webconference, virtual classroom,

99 Progettazione di un sistema di elearning attraverso ecc ) ed asincrona (forum, , ecc.) (non sempre però presenti nell installazione base, ma forniti attraverso pacchetti a parte). Sulla base dei criteri di valutazione finora proposti, si riportano di seguito quelle che, nella nostra analisi, sono stati ritenuti i punti di forza ed i punti deboli di ognuna delle tre suddette piattaforme. 4.6 Lo scenario elearning Italiano In Italia, l attenzione all elearning comincia a diventare significativa a partire dal 2000, ma il mercato si presenta disomogeneo e con investimenti ancora bassi rispetto alle metodologie tradizionali di formazione a distanza. È dal 2001 che comincia a svilupparsi una maggiore consapevolezza del significato dell elearning, delle sue metodologie formative, della sua innovatività ed enorme potenzialità nell ambito della formazione. Il motore della crescita sul fronte della domanda è rappresentato dal comparto aziendale, che da solo nel 2004 (secondo l Osservatorio Anee/Assinform) rappresenta l 82,5% del valor del mercato. Per quanto concerne il settore educational (Scuole e Università), le percentuali di mercato sono ancora piuttosto basse, attribuibili a fattori storici di arretratezza. Soprattutto nelle scuole, il passaggio a forme tecnologiche di trasmissione della conoscenza prevede una fase di formazione dei formatori e per cui un trend di crescita più lento. Lo sviluppo dell elearning nella Pubblica Amministrazione, è strettamente legato ad una serie di elementi di carattere normativo (legislativo, organizzativo e finanziario), di dotazione tecnologica e di alfabetizzazione informatica. L armonica sintesi di questi fattori permetterà una crescita più rapida e una maggiore diffusione dell elearning in tutti i settori delle Pubblica Amministrazione. Possiamo dunque individuare due scenari evolutivi del mercato: da una parte il ridimensionamento dell aspetto tecnologico, che aveva caratterizzato una prima fase come conseguenza di rilevanti investimenti iniziali, a vantaggio della produzione dei contenuti e dell erogazione dei servizi. Il secondo scenario concerne la progressiva concentrazione della domanda nelle mani di pochi e grandi clienti.

100 Progettazione di un sistema di elearning attraverso La diffusione di queste nuove tecnologie didattiche nella Pubblica Amministrazione e l attuazione di progetti formativi erogati in modalità elearning richiedono l impegno di personale qualificato e di un management all interno delle amministrazioni che sappia gestire e sfruttare appieno tutte le opportunità che queste nuove metodologie possono offrire. Questa esigenza comporta la necessità di formare e reperire profili di competenze specifici ed aggiornati e di informare in maniera mirata le figure apicali dei singoli enti sia locali che centrali sulle modalità gestionali di tali progetti. A tal proposito occorre che, in qualunque settore in cui vengano impiegate tecnologie per l elearning, siano previsti appositi seminari e incontri per la formazione del personale e la presentazione dei progetti all utenza. 4.7 Comparazione delle piattaforme elearning Open Source più diffuse

101 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Intendiamo esaminare dettagliatamente alcune caratteristiche dell offerta presente di LMS open source, e alcune delle tendenze in atto, anche in relazione all affermarsi di alcuni standard. Nei paragrafi precedenti, sulla base delle valutazioni e analisi di benchmarking effettuate da molte organizzazioni del settore, abbiamo notato che tra le piattaforme più affermate e gratuitamente distribuibili, sono di gran rilievo Moodle, ATutor e Ilias. Dopo una superficiale descrizione delle tre piattaforme, la loro installazione, il testing della conformità allo SCORM (effettuato con il Conformance Test Suite dello standard ADL, descritto nell Appendice) vogliamo effettuare un analisi diretta delle performance delle tre piattaforme, arrivando ad una serie di conclusioni. Non si è cercato di essere esauristici e sistematici, ma si è piuttosto compiuta una sorta di riflessione ad alta voce, cercando di riunire e riordinare informazioni e convinzioni potenzialmente utili per effettuare una scelta in situazioni concrete. Da notare che tutte e tre le piattaforme sono sviluppate in ambiente LAMP (LinuxApacheMySQLPHP), di cui due, Moodle e ILIAS, sono abbastanza diffusi, mentre il terzo, ATutor è piuttosto recente. Tali sistemi, cercano di rispondere in modo semplice e non ideologico ad esigenze non sempre ben definite, ma comunque concrete, di istituzioni che ricevono poche direttive dall alto e hanno in generale un limite economico di investimento definito a priori; quando provano a rivestirsi di un ideologia, questi sistemi si rifanno per lo più a termini come costruzionismo (Moodle, Ilias), apprendimento collaborativo, socializzazione della conoscenza (Ilias). Abbiamo evitato di descrivere e comparare Claroline, che forse è il decano degli LMS open source usati nelle università italiane, ma ci siamo soffermati solo sui tre LMS elencati perché sono quelli che, nelle analisi delle organizzazioni inserite nei paragrafi precedenti, sono i più validi in tutti i testing di benchmarking. Nei paragrafi seguenti si descrivono le piattaforme installate e valutate da me personalmente, elencandone le caratteristiche salienti, in modo da giustificare anche le conclusioni a cui sono pervenute le varie organizzazioni che hanno effettuato un analisi prestazionale delle stesse piattaforme. 4.8 MOODLE

102 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Che cos è MOODLE? Moodle è un pacchetto software per produrre corsi basati su Internet e siti Web. È una piattaforma webbased che ha la funzione di LCMS, poiché fornisce strumenti per la gestione di corsi e per l inserimento, da parte di studenti e docenti, dei relativi contenuti (documenti ed esercizi). È un progetto in continuo sviluppo, volto a creare un ambiente educativo basato sul costruttivismo sociale. Moodle viene fornito gratuitamente come software Open Source (sottostante alla GPL GNU Public License). Fondamentalmente questo significa che Moodle è protetto da copyright ma che si hanno molte libertà in più. È possibile copiare, usare, modificare Moodle, basta sottostare a queste condizioni: fornire agli utilizzatori i sorgenti, non modificare o rimuovere la licenza originale e il copyright e applicare la stessa licenza ad ogni lavoro derivato. Moodle può essere eseguito su qualsiasi computer che supporti PHP e supporta diversi tipi di database (in particolare MySQL). La parola Moodle era in origine un acronimo di Modular ObjectOriented Dynamic Learning Environment (ambiente di apprendimento dinamico modulare orientato agli oggetti), particolarmente utile per programmatori e teorici dell educazione, ma è anche un verbo che descrive il processo di viaggiare pigramente attraverso qualcosa, fare le cose come viene, un bighellonare che spesso porta a momenti di introspezione e creatività. Questa filosofia si applica molto bene al modo in cui è stato sviluppato Moodle e al modo in cui uno studente o un docente possono avvicinarsi allo studio o all insegnamento in un corso in linea. Chiunque usi Moodle è un Moodler. Moodle è un opera in lavorazione attiva ed in continua evoluzione. A cominciare lo sviluppo è stato Martin Dougiamas, il quale è tuttora a capo del progetto. Secondo Dougiamas, che ha lavorato per anni alla piattaforma commerciale WebCT, si aveva bisogno di un'alternativa gratis al labirinto delle tecnologie e pedagogie esistenti. doveva dare una mano alle scuole e alle piccole istituzioni nel poter trasferire le loro capacità di insegnamento nell ambiente in linea. L influenza del costruttivismo sociale ha portato a considerare l apprendimento come un attività sociale, ma a porre attenzione su ciò che si impara durante la costruzione attiva di manufatti (come i testi) da essere visti ed utilizzati da altri. Moodle è stato progettato con l intento di essere il più intuitivo possibile. Infatti, Moodle è stato acclamato come la piattaforma più facile da installare, usare e mantenere in ambienti Linux, Windows e Mac OS X (cfr. Online Classrooms for FREE?! A Review of Free Online LMSs, del TESLEJ).

103 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Moodle ora è utilizzato non solo nelle università ma anche nelle scuole superiori, scuole elementari, organizzazioni senza fini di lucro, aziende private, da docenti indipendenti ed anche genitori che istruiscono i figli in casa. L accesso a Moodle è previsto per tre figure: studente, insegnante ed amministratore. La figura di amministratore consente di gestire i ruoli di tutti gli insegnanti e di attribuire loro diverse funzioni all interno del corso Architettura di MOODLE e sue caratteristiche Dal punto di vista di un amministratore di sistema, Moodle è stato progettato secondo i seguenti criteri: deve girare sulla più grande varietà di piattaforme possibili; deve essere facile da installare, imparare e modificare; deve essere facile effettuare l aggiornamento da una versione software alla successiva; deve essere modulare per garantire la propria crescita; deve poter essere utilizzato congiuntamente ad altri sistemi; Moodle è dotato delle seguenti caratteristiche: promuove una pedagogia costruzionista sociale (collaborazione, attività, riflessione critica, ecc.); adattabilità al 100% delle lezioni online come anche ad integrare l apprendimento faccia a faccia; interfaccia browser a tecnologia non avanzata, semplice, leggera, efficiente, compatibile; semplice da installare su quasi ogni piattaforma che supporta PHP. Richiede solo un database (ed è in grado di condividerlo); completa astrazione del database con il supporto di tutti i principali tipi di database (tranne che per la definizione iniziale delle tabelle); l elenco dei corsi descrive ciascun corso presente sul server, compresa l accessibilità agli ospiti; è possibile categorizzare e ricercare i corsi un sito Moodle è in grado di supportare migliaia di corsi;

104 Progettazione di un sistema di elearning attraverso rilevanti le misure di sicurezza: tutti i moduli sono controllati, i dati convalidati, i cookie criptati, ecc. la maggior parte delle aree di immissione di testo (risorse, interventi nel forum, annotazioni nel diario, ecc.), può essere modificata utilizzando un editor HTML WYSIWYG incorporato Moduli funzionali di MOODLE Moodle prevede i seguenti moduli: Compito. Un compito è un modulo dove è possibile impostare un lavoro che gli studenti dovranno svolgere entro una determinata data e che sarà valutato con un voto. La consegna da parte degli studenti avviene attraverso l'invio di un file che contiene lo svolgimento dello stesso. Moodle provvederà alla registrazione della data di consegna del file, dopodichè l insegnante potrà visualizzare una pagina con l elenco di tutti i file inviati e la data di consegna corrispondente. In questo modo è possibile valutare facilmente i compiti nonché aggiungere ad ognuno un commento e un voto. Trascorsa mezz ora dalla valutazione di ogni singolo studente, Moodle invierà automaticamente una mail di avviso al diretto interessato. Domanda. Una domanda è un attività piuttosto semplice; viene posta una domanda di cui vengono fornite delle possibili risposte. Gli studenti possono scegliere quella che ritengono corretta e si avrà come risultato una schermata dove si possono esaminare le risposte date; questo modulo è possibile utilizzarlo anche per sondaggi. Forum. Questo è senz altro il modulo più importante di Moodle; è qui, infatti, che si svolgono tutte le discussioni. Quando si aggiunge un nuovo forum viene presentata una scelta tra tipologie differenti (una discussione su un singolo argomento, un forum di discussione generale, o ancora un filone di discussione per utente). Diario. L'attività di tipo diario rappresenta uno spazio dove vengono annotate questioni riguardanti il corso. Per ogni diario è possibile specificare sia una domanda aperta, che

105 Progettazione di un sistema di elearning attraverso funge da guida alle riflessioni dello studente, sia un lasso di tempo in cui il diario resta aperto (quest opzione è valida solo nei corsi in formato settimanale). Può valere come regola generale la creazione di un diario alla settimana e incoraggiare gli studenti a scrivere riflessioni e critiche. È possibile inoltre valutare e commentare tutte le annotazioni per ogni settimana o argomento e gli studenti riceveranno automaticamente un che li informerà di una data risposta. Risorse. Le risorse sono i contenuti del corso, ogni risorsa può essere costituita da un qualsiasi file caricato sul server o in rete (raggiungibile attraverso un URL); è possibile anche usare semplici pagine di testo che è possibile scrivere direttamente in un form. Quiz. Questo modulo permette di proporre quiz di diversa tipologia: scelta multipla, vero/falso oppure domande a risposta breve. Le domande sono memorizzate in un database diviso per categorie in modo tale da poter essere riusate all interno del corso o anche in altri corsi. I quiz possono permettere più tentativi che saranno registrati da Moodle. Per la valutazione delle risposte il docente può scegliere se mostrare i commenti o le risposte giuste. Questo modulo include la possibilità di dare voti. Sondaggio Inchiesta Indagine. Il modulo d indagine mette a disposizione del docente alcuni esami predefiniti, utili per valutare e comprendere il livello della classe. Al momento comprendono gli strumenti COLLES (Constructivist OnLine Learning Environment Survey indagine costruttivista d ambiente di apprendimento on line) e ATTLS (Attitudes to Thinking and Learning Survey attitudini a pensare e indagini d apprendimento). L'indagine può essere proposta agli studenti sia al principio del corso, come strumento di valutazione iniziale, sia alla fine, come momento di verifica. Questi sondaggi possono essere inoltre molto utili se usati con frequenza settimanale per monitorare l andamento della classe Funzionalità di MOODLE Per quanto riguarda la gestione del sito: il sito è gestito da un utenteamministratore, definito durante l installazione;

106 Progettazione di un sistema di elearning attraverso i temi plugin consentono all amministratore di personalizzare i colori, i caratteri, la disposizione, ecc. del sito; i pacchetti di lingue plugin consentono la completa localizzazione di qualsiasi lingua. possono modificare utilizzando un editor incorporato basato su Internet. Al momento esistono pacchetti linguistici per oltre 34 lingue; il codice è PHP scritto in modo pulito e sotto licenza GPL facile da modificare per soddisfare ogni bisogno. Per quanto riguarda la gestione dell utente: gli obiettivi mirano a ridurre al minimo il coinvolgimento dell amministratore, conservando allo stesso tempo un alto livello di sicurezza; supporta una serie di meccanismi di autenticazione tramite moduli di autenticazione plugin, consentendo una facile integrazione con i sistemi già presenti; metodo di standard: gli studenti possono creare i propri account di accesso. Gli indirizzi sono verificati tramite conferma; il metodo LDAP: le connessioni agli account possono essere controllate rispetto ad un server LDAP. L amministratore può specificare quali campi utilizzare; IMAP, POP3, NNTP: le connessioni agli account sono controllate rispetto ad un server di posta o di notizie. Sono supportati SSL (Secure Socket Layer) e i certificati; database esterno: qualsiasi database che contenga almeno due campi può essere utilizzato come fonte di autenticazione esterna; ciascuna persona necessita di un solo account per l intero server ogni account può avere differente accesso; un account di amministratore controlla la creazione di corsi e crea docenti assegnando utenti ai corsi; ad un account di creatore di corso è solo consentito di creare corsi e di insegnare in essi; ai docenti possono essere ritirati i privilegi di modifica cosicché non possono mutare il corso (ad esempio per i tutor part time);

107 Progettazione di un sistema di elearning attraverso per la sicurezza, i docenti possono aggiungere una chiave di accesso ai loro corsi per tenere fuori quelli che non sono studenti. Possono distribuire tale codice di persona o tramite personali, ecc. i docenti possono annullare l iscrizione degli studenti manualmente qualora sia desiderato, altrimenti la loro iscrizione è annullata automaticamente dopo un certo periodo di inattività (impostato dall amministratore); gli studenti sono incoraggiati a costruire un profilo online comprendente foto, descrizione. Qualora sia richiesto, è possibile proteggere gli indirizzi di posta elettronica affinché non siano visualizzati; ciascun utente può specificare il proprio fuso orario ed ogni data presente in Moodle è tradotta secondo quel fuso orario (ad esempio, gli orari di invio dei messaggi, le date di scadenza dei compiti, ecc. ); ciascun utente può scegliere la lingua utilizzata per l interfaccia di Moodle (inglese, francese, tedesco, spagnolo, italiano, ecc.); Per quanto riguarda la gestione del corso: un docente con un ruolo più elevato ha il pieno controllo delle impostazioni di un corso, compreso il potere di limitare gli altri docenti; è possibile scegliere i formati del corso per settimana, per argomento o per un formato sociale incentrato sulla discussione; disposizione flessibile delle attività del corso forum, diari, quiz, risorse, domande, sondaggi, compiti, chat, workshop; sulla home page del corso è possibile visualizzare i più recenti cambiamenti avvenuti in esso dopo l ultima connessione ciò contribuisce a dare un senso di comunità; la maggior parte delle aree di immissione di testo (risorse, interventi nel forum, annotazioni del diario, ecc.) può essere modificata utilizzando un editor HTML incorporato; tutti i voti relativi ai forum, ai diari, ai questionari ed ai compiti sono visibili su una pagina (e scaricati come file di foglio di lavoro); per ogni studente sono disponibili report completi dell'attività relativa alle connessioni ed alla rintracciabilità insieme a grafici e dettagli su ciascun modulo (ultimo accesso, lettura del numero di volte) ed inoltre anche una "storia"

108 Progettazione di un sistema di elearning attraverso dettagliata del coinvolgimento di ogni studente compresi i messaggi postati, gli interventi nel diario, ecc., su una pagina; integrazione della posta copie degli interventi nel forum, il feedback del docente, ecc., possono essere inviati in formato HTML o in testo normale; scale di valutazione personalizzate i docenti possono definire le proprie scale da utilizzare per valutare forum, compiti e diari; è possibile compattare i corsi in un solo file zip utilizzando la funzione Backup. Possono poi essere ripristinati su qualsiasi server Moodle;

109 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Grafica e usabilità L approccio grafico di Moodle è riconducibile al classico portale web a tre colonne. La home page del corso infatti è strutturata in questo modo. Il livello di usabilità è non eccellente: la piattaforma al primo impatto, soprattutto quando si visualizza la pagina principale del corso, non consente una pronta individuazione delle principali risorse e funzionalità disponibili; l impressione è confermata anche dalle procedure che il docente o l amministratore devono adottare per gestire i corsi e per creare questionari. Occorre aggiungere che le funzionalità presenti su questa piattaforma sono piuttosto evolute e, come nel caso della configurazione dei questionari, le opzioni di configurazione sono numerose. Un altro aspetto positivo è la possibilità di configurare, spostare o anche eliminare alcuni menù, funzionalità particolarmente utile per personalizzare l interfaccia. L impressione d uso complessiva per Moodle non comporta un giudizio positivo per l usabilità forse proprio per la ricchezza di funzionalità e possibilità di configurazione presenti Navigazione La piattaforma ha buoni requisiti grafici, ma presenta qualche difficoltà nella navigazione per via delle numerose funzioni che in fase di gestione sono alquanto lunghe da gestire e configurare. I limiti nella usabilità di Moodle, che peraltro non ne inficiano le qualità complessive, sono ampiamente compensati anche dall help contestuale e dagli aiuti che sono presenti in tutte le sezioni e spesso per molti menù e per le funzionalità più complesse da utilizzare e configurare. Un limite che si è riscontrato in alcune voci dell help contestuale è la mancata traduzione dall inglese. La versione demo della piattaforma è disponibile al sito La versione da me personalmente valutata, installata e testata è la MOODLE Tabella sintetica delle caratteristiche di Moodle MOODLE Gira su server NT Gira su UNIX server

110 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Altri tipi di server supportati Usa Microsoft SQL Altri formati di database Ovunque sia disponibile Apache e PHP Quelli Supportati da PHP Può sincronizzare i dati relativi alla performance su server multipli No Può fornire differenti look&feel e regole di gestione per organizzazioni differenti sotto una singola installazione dell LMS No Le versioni multilingua possono operare contemporaneamente sotto un unica installazione Architettura di sistema modulare, che permette il deployment della sole funzionalità richieste (ad esempio, corsi senza modulo chat) Interfaccia utente Capacità avanzate di ricerca Cerca nei forum Pianificazione personalizzata delle lezioni Catalogo dei corsi può contenere altre risorse, oltre al materiale relativo al corso stesso (Riferimenti a libri, audio/video, ecc.) Gli utenti possono cercare nel catalogo prima di effettuare il log al sistema (prebrowsing) Autoregistrazione e preregistrazione dell utente Al discente vengono fornite funzionalità e strumenti per prendere delle note personali No Il discente può cercare del contenuto formativo specifico per una particolare funzione o compito richiesto dall organizzazione Gestione e sviluppo del contenuto Strumenti di creazione del contenuto (content authoring) integrati nel sistema Strumenti di gestione del contenuto (content management) integrati nel sistema. (Implica l utilizzo di un database per immagazzinare i contenuti) Testing e Valutazione Interfaccia per scrivere e sviluppare le domande dei test Flessibilità e adattabilità dei meccanismi di gestione È possibile definire nelle impostazioni di richiedere l approvazione del manager per la registrazione ai corsi?, anche tramite password La piattaforma supporta profili diversi rispetto a docente/discente? Amministratore, Insegnante e Studente Reportistica

111 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Fornisce i dati relativi ai test Vengono forniti report standardizzati E possibile definire nuovi report? No Supporto agli standard Supporto o certificazione AICC? Supporto SCORM? No SCORM 1.2 a partire da Moodle 1.5 Capacità di lavoro cooperativo Gruppi di discussione con thread Chat stema integrato di No Capacità di gestire gruppi di lavoro (che lavorano assieme su specifici progetti) Messaggistica globale broadcast Agenda condivisa IstantMessaging Personalizzazione L interfaccia può essere personalizzata a l interfaccia del discente che quella dell amministratore sono personalizzabili Il layout su schermo può essere modificato Supporto al cliente e servizi Supporto via Supporto attraverso gruppi di utenti attivi Sono disponibili corsi di formazione offerti dal Vendor sull uso del prodotto Sono disponibili corsi di formazione offerti da altri partner (training partners) Sono disponibili tutorial offerti da terza parti Altro stema automatico di recupero della password in caso di necessità Registrazione batch (automatica) Permette la definizione dei prerequisiti all accesso No È possibile disabilitare un corso senza rimuoverlo permanentemente dal catalogo

112 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Supporto e Formazione nell uso della piattaforma in lingua diversa dall italiano Diverse lingue Conformità agli standard elearning Il modulo SCORM incluso in Moodle 1.5 è stato testato con il sistema dell'adl ed è risultato completamente conforme allo standard 1.2 (LMSRTE3). Inoltre è stata migliorata notevolmente la pagina dei rapporti e delle attività degli studenti. Più in generare il modulo è stato riprogettato in modo da permettere un'integrazione più facile con altri standard (AICC, SCORM 1.3/2004). 4.9 ATUTOR Che cos è ATUTOR? ATutor è un progetto nato nel 2002 con la collaborazione del Centro di Ricerche per le Tecnologie Adattabili (Adaptive Technology Resource Centre ATRC) dell'università di Toronto, di cui Grag Gray è il responsabile del progetto. Questo centro è internazionalmente riconosciuto come leader nello sviluppo di tecnologie e di standard che assicurano alle persone con disabilità la possibilità di avere accesso alle opportunità fornite dall elearning e, questa missione, ha profondamente influenzato lo sviluppo della piattaforma. Nello sviluppo è stata data particolare attenzione agli aspetti della accessibilità. ATutor è il primo LCMS che rispetta le specifiche di accessibilità della W3C (W3C WCAG 1.0), accessibile da tutti i potenziali fruitori, istruttori e amministratori, nonché da persone disabili grazie a tecnologie di supporto. La conformità all accessibilità W3C implica la compatibilità con gli standard tecnologici del settore. ATutor ha adottato le specifiche dell IMS/SCORM Content Packaging, per rendere distribuibile e riusabile il contenuto tra sistemi e piattaforme differenti. I contenuti creati in altri sistemi conformi all IMS o allo SCORM, possono essere importati in ATutor e viceversa. ATutor include anche la SCORM 1.2 RunTime Environment / LMS RTE3 per il lancio e la gestione degli SCOs.

113 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Il software di ATutor è disponibile gratuitamente sotto i termini della GNU General Public License (GPL). Gli amministratori possono scaricare e importare language pack (sono disponibili fino a 30 lingue). ATutor è l unica piattaforma opensource quasi del tutto accessibile alla Legge n. 4 del 4 gennaio 2004 (disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici), la cosiddetta Legge Stanca. L accessibilità è la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistite o configurazioni particolari. Da qui la necessità non solo per le Pubbliche Amministrazioni, ma per tutti i soggetti che decidono di erogare progetti formativi in modalità FAD (formazione a distanza) di utilizzare una piattaforma accessibile Tool inclusi in ATutor Ecco gli strumenti usati in ATutor, classificati in diverse categorie di applicazione (Strumenti di comunicazione, Strumenti di produttività, Strumenti di coinvolgimento degli studenti, Strumenti di supporto per l amministratore, Strumenti per la distribuzione dei corsi, Creazione dei Curriculum): Strumenti di comunicazione Forum di discussione: le discussioni possono essere visualizzate attraverso dei thread. I post possono includere URLs, e possono essere scritti usando un testo formattato o semplice. I threads di discussione sono espandibili o si possono ridurre per visualizzare una lista di topic o per vedere intere conversazioni su schermo intero. I threads possono essere ordinati per autore, topic, data, e livello di attività. Gli studenti possono abilitare o disabilitare notifiche di nuovi post attraverso la ricezione di . I threads sono possono essere bloccati dall istruttore in lettura e/o scrittura, o essere posizionati in relazione alla loro importanza o priorità. I thread attivi appaiono vicino alla lista principale. Un amministratore può condividere discussioni sui corsi, dipartimenti o unità istituzionali. Scambio File: gli studenti e gli istruttori possono uploadare files in molti formati per una libreria di corso o di gruppo condivisa. Gli studenti possono condividere contenuti della

114 Progettazione di un sistema di elearning attraverso loro cartella personale con altri studenti e con un istruttore o insegnante. Gli studenti consegnano i loro compiti in una drop box. gli studenti possono usate un tool per l invio o per i messaggi istantanei per comunicare con gli studenti iscritti. Note/Diario Online: gli studenti possono prendere nota privata o condivisa nella loro area personale di lavoro. Inoltre, è condivisibile un diario online dello studente con gli istruttori e altri studenti. Chat realtime: c è uno strumento di chat PHPbased per lo scambio messaggi a livello di corso o di gruppo. Gli studenti vedono chi c è online nel loro corso o gruppo. Gli istruttori hanno pieno accesso alla chat. Il sistema crea dei logs per tutte le chat rooms. Gli istruttori possono programmare discussioni di chat usando il calendario dei gruppi. La chat tool supporta discussioni simultanee multiple di gruppo. Lavagna: il software supporta una lavagna controllata dall istruttore che può avere istanze multiple nello stesso corso usando il Java/Jabber based AComm aggiunto a ATutor. Strumenti di produttività Progress Review/Calendario: il Calendario è reso disponibile grazie ad ACollab incluso in ATutor. Calendari privati, di gruppo e di corso possono essere usati per tenere traccia di compiti, scadenze, ecc. Help/Orientamento: il sistema include un corso online per aiutare gli studenti e gli istruttori ad imparare a usare il sistema. Gli studenti possono accedere all help contestuale in qualsiasi tool grazie a dei campi predefiniti. Ricerca nei corsi: gli studenti possono usare delle parole chiave per cercare singoli corsi o tutti i corsi disponibili; Work Offline/ncronizzazione: gli studenti possono compilare contenuti di corsi selezionati o interi corsi in un package scaricabile per la visualizzazione offline usando un visualizzatore di contenuti a corredo della piattaforma. Entrato nel corso, lo studente può visionare l ultima pagina visualizzata. Gli istruttori possono registrare sessioni di sincronizzazione così che gli studenti possono visionarle in maniera asincrona in un secondo momento. Strumenti di coinvolgimento degli studenti

115 Progettazione di un sistema di elearning attraverso GroupWork: è reso disponibile grazie ad ACollab incluso in ATutor. Gli istruttori possono creare attività di gruppo e decidere i leader del gruppo per creare e gestire i gruppi. Ogni gruppo ha la sua propria pagina di gruppo, l area per lo scambio dei file, forum di discussione, chat room, mailing list del gruppo, compiti e calendari condivisi. Gli studenti possono redigere documenti grazie a dei tool adhoc. Autovalutazione: gli istruttori possono creare dei test di autovalutazione che gli studenti possono svolgere in qualunque momento. Possono essere a risposta multipla o Vero/Falso e le domande possono essere ordinate in maniera random. Costruzione di una comunità di studenti: gli studenti possono creare dei gruppi di studio, mandare mail ai loro gruppi, usare uno spazio di chat e materiale condiviso al gruppo. Inoltre partecipano attivamente alle discussioni di forum. Student PortFolios: gli studenti hanno cartelle pubbliche e personali che possono condividere con altri studenti, con i membri del gruppo, con un istruttore. Strumenti di supporto per l amministrazione Autenticazione: gli amministratori e gli istruttori possono settare l accessibilità ai corsi, rendendolo pubblico o accessibile previa username e password. I dati di autenticazione possono essere criptati con SSL. Autorizzazione Corso: gli istruttori possono assegnare a ciascuno studente dei limiti di accesso, dando una serie di privilegi o limitandone nel tempo la possibilità di partecipazione al corso. Gli amministratori possono creare limiti di accesso e decidere una serie di ruoli amministrativi. Istruttori e studenti possono possedere diversi ruoli in diversi corsi o in differenti gruppi. Integrazione di registrazione: gli studenti possono autoiscriversi. Gli amministratori e gli istruttori possono aggiungere gli studenti a un corso e il sistema genererà un messaggio di invitandoli a completare la registrazione. La registrazione prevede l aggiunta delle informazioni dello studente nella lista di sistema. Strumenti per la distribuzione del corso Testing e punteggio automatico: gli istruttori possono creare dei test a risposta multipla o Vero/Falso, randomizzando il pool di domande disponibili nel sistema. Inoltre, gli

116 Progettazione di un sistema di elearning attraverso istruttori possono settare le date e i tempi per far accedere gli studenti ai test. Possono preparare dei feedback, visionare il punteggio automatico e analizzare le statistiche personali di ogni utente. Gestione del corso: gli istruttori possono rilasciare contenuti e compiti classificandoli per date di inizio e fine pubblicazione. Instructor Helpdesk: gli istruttori possono accedere al manuale online dell istruttore, alla guida contestuale e al forum di supporto istruttori sul sito del prodotto. Strumenti di classificazione online: gli istruttori possono assegnare crediti parziali per alcune risposte. Inoltre possono visionare gli andamenti dello studente per tutti i test cui ha partecipato. Tali risultati possono essere esportati con i più comuni strumenti di spreadsheet. L istruttore fornisce appositi feedback generali o personali e condividere le informazioni tracciate per ciascun studente. Esiste inoltre un report che tiene traccia delle durate delle sessioni impiegate dallo studente per ogni lezione o test Accessibilità di ATutor e conformità agli standard elearning Il prodotto è conforme alle direttive WAI WCAG 1.0 di accessibilità. Gli istruttori possono condividere contenuti attraverso un sistema di repository di LO, accessibile anche agli studenti. Il sistema supporta la condivisione dei contenuti attraverso corsi e gli istruttori possono decidere i diritti di accesso a tali risorse, in modo da favorirne il riuso. Il software prevede il supporto per la creazione di contenuti templatebased. I contenuti dei corsi possono essere uploadati grazie ad un file manager, importati o esportati da/a repository, importati direttamente dal web previa URL o importati da un HTML editor. Gli istruttori possono clonare o modificare i template o crearne di nuovi. Il software supporta la creazione, l importazione e l esportazione in conformità con l IMS 1.3 e SCORM 1.2 content packages. Il software è conforme allo SCORM 1.2 RunTime Environment Specification (LMSRTE 3). Il sistema include strumenti per facilitare la migrazione dei contenuti tra differenti versioni del software e altri sistemi LMS comformi allo.

117 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Requisiti tecnici e valutazioni sull installazione Il software supporta qualsiasi browser successivo a Internet Explorer 4+, Netscape 6+ e Opera 5+. Il sistema richiede un database MySQL e software web server come Apache o Microsoft IIS che supportino PHP e MySQL. ATutor è disponibile anche per ambienti Unix e Linux, oltre Windows. L installazione è semplice e non è necessaria alcuna particolare configurazione postinstallazione. ATutor si differenzia per la particolare cura con la quale viene realizzato. Ad esempio, il software ACollab non è un software maturo, ma è realizzato talmente bene che si ha la sensazione di lavorare con qualcosa di stabile, ed è snello e funzionale.

118 Progettazione di un sistema di elearning attraverso La versione da me personalmente valutata, installata e testata è ATutor 1.5.2, disponibile al sito Aspetti da migliorare: il runtime SCORM non è ancora supportato documentazione solo in inglese dovrebbero essere realizzati maggiori strumenti per la comunicazione sincrona

119 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Tabella sintetica delle caratteristiche di ATutor Interfaccia diretta per l amministrazione del corso Possibilità di costruire corsi progettando una serie di pagine di contenuti Possibilità di importare contenuti conformi agli standard IMS e SCORM Possibilità di esportare i contenuti in formato IMS Funzione integrata di posta attraverso messaggi interni con possibilità di contattare simultaneamente tutti gli iscritti a un particolare corso Forum e chat Alta semplicità di creazione e navigazione dei corsi seppur sia richiesta da parte dell insegnante una rudimentale conoscenza dell HTML Help contestuale e possibilità di accedere a ulteriori aiuti sul sito Possibilità di creare un glossario Ampia gamma di sviluppatori che lavorano attivamente al progetto fornendo il supporto per future versioni di ATutor, cercando di implementare gli standard presenti e futuri dell elearning e di integrare WYSIWYG per creare i contenuti dei corsi pur non richiedendo la conoscenza dell HTML ILIAS Che cos è ILIAS? ILIAS, acronimo di Integrated Learning Information and Cooperative WorkSystem, è una piattaforma per l elearning nata in Germania e sviluppata dall Università di Colonia. È stato originariamente sviluppato dalle Facoltà di Economia, Amministrazione Aziendale e Scienze Sociali di alcune università tedesche e si colloca nella categoria delle piattaforme Open Source. ILIAS è una piattaforma LMS disponibile come Open Source nei termini di GNU/GNU not Unix GPL, capace di gestire insegnamento e apprendimento tramite Internet, in un contesto di tipo groupware. È basato su http server (Web Server) e acceduto tramite browser. I browser testati sono Internet Explorer (5.x), Mozilla (1.x), Opera (5.x) e devono supportare frame (ad esempio, per accedere all help) e il linguaggio JavaScript.

120 Progettazione di un sistema di elearning attraverso ILIAS è principalmente un prodotto del mondo accademico e le istituzioni educative, anche se non sono escluse collaborazioni third party: ciò garantisce una solida base di risorse umane per lo sviluppo e il consolidamento della piattaforma, come attesta l ampia documentazione su questa materia. ILIAS consente di sviluppare corsi e di costituire gruppi in relazione a materiali multimediali di apprendimento. I componenti dei gruppi stabiliscono fra loro relazioni interattive, cooperando fra loro in ambienti sincroni e asincroni di comunicazione e scambio. Può forse essere utile accennare al fatto che ILIAS si caratterizza come ambiente di tipo groupware con una filosofia delle risorse e con caratteristiche sue proprie dal punto di vista procedurale. Infatti, mentre le più conosciute piattaforme di tipo groupware, proprietarie e non, e orientate al mercato tendono a disegnare e sviluppare corsi e solo successivamente, dopo la registrazione dei clienti, a costituire una classe virtuale, più o meno numerosa, una comunità di pratica, un soggetto collettivo, nella filosofia che sottende il disegno e lo sviluppo di ILIAS, il gruppo precede il corso e finisce per rimanere il baricentro di tutto il sistema. Infatti, è interessante rilevare che gli stessi studenti possono costituire gruppi che cooperano utilizzando i materiali di apprendimento e strumenti di comunicazione sincrona e asincrona: fra di loro, con gli insegnanti e con i loro tutor. Il focus è centrato sui fabbisogni di apprendimento di un gruppo, non su un gruppo astratto che afferisce a un corso, disegnato e sviluppato indipendentemente dai suoi utilizzatori e solo successivamente adattato a fabbisogni reali. Come dire che il gruppo e la dinamica che si instaura fra i suoi componenti persone giovani e selezionate, certamente motivate crea valore aggiunto agli stessi corsi e alla stessa tecnologia. In sintesi, ILIAS consente di fare quello che piattaforme evolute LMS ormai offrono: gestire registrazioni degli utenti ai corsi, costituire gruppi, erogare unità di formazione, scambiarle con altre piattaforme, consentire operatività individuale e di gruppo, interagire in ambienti sincroni e asincroni di comunicazione, monitorare i processi di apprendimento, attivare procedure di misurazione dell apprendimento.

121 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Requisiti Tecnici L applicazione ha portabilità in quanto può essere installata su vari sistemi operativi. Tuttavia UNIX rimane il sistema operativo di elezione. Con l apporto di alcune modifiche può anche essere installata su sistema operativo Windows (98, 2000, XP) o Mac OS X. Il pacchetto software rilasciato comprende solo il codice sorgente, sviluppato in PHP, dell applicazione elearning LMS che interfaccia sia il database sia il server http. Sono esclusi quindi: il server http su cui viene installato ILIAS, il database, librerie di vario tipo, software di compressione e decompressione dati, strumenti grafici (che devono essere opportunamente preinstallati prima della piattaforma stessa) Linguaggio di sviluppo e profilo architetturale L architettura di sistema di ILIAS segue una metodologia di programmazione di tipo Object Oriented per cui il codice è costituito da un insieme di moduli (oggetti). Tali oggetti, interagenti tra loro e organizzati secondo un ordine gerarchico, sono regolati dal meccanismo di eredità di features dal livello superiore a quello inferiore così da condividere attributi e funzioni, senza necessità di duplicare il codice. tratta di una metodologia che consente aggiornamenti in minor tempo, con più affidabilità e con interfacce utente migliori. Modularità e flessibilità, come confermato dal ritmo serrato di release, documentate dalla roadmap, attestano l impiego a tutto regime delle potenzialità della metodologia di programmazione di ILIAS. La gestione dei corsi è possibile, ma ancor più viene supportato il concetto di client, ovvero la possibilità di amministrare più ambienti diversi, anche su database diversi, all'interno della stessa piattaforma. Inoltre, è possibile creare direttamente all'interno di ILIAS i propri contenuti. Vediamo l architettura di ILIAS, costituita da tre moduli funzionali: l applicazione vera e propria: costituita da scripting Php, comprende tutte le funzioni di tipo LMS, che consentono di supportare, mediante il database utilizzato, erogazione e gestione dei corsi, gestione e monitorino delle classi virtuali e delle varie forme di operatività individuale e collettiva connesse a un corso. Integra nella piattaforma, acceduta da Web, vari tipi di applicazioni server per lo scambio dei dati (upload e download), per la comunicazione asincrona (messaggistica e forum) e sincrona (chatting testuale). Rende possibile accesso

122 Progettazione di un sistema di elearning attraverso remoto in scrittura con generazione automatica dell output, secondo il profilo predisposto. l interfaccia grafica, in formato HTML con fogli di stile è disponibile anche in template per le diverse versioni linguistiche; il database è MySQL; In sintesi: la piattaforma si presenta con una architettura aperta che consente di sviluppare in PHP l interfacciamento con vari tipi di applicazioni; è dimensionabile (scalabilità) alla crescita degli utenti e adattabile (personalizzazione) alle esigenze degli erogatori del corso e degli studenti, compresa la lingua di comunicazione dell interfaccia utente Funzioni della piattaforma, moduli funzionali e profili di operatività Le funzioni generali della piattaforma ILIAS offrono: una scrivania personale per ogni utente ambiente di apprendimento con motore di ricerca, funzioni automatizzate di stampa, accesso a test, glossario, possibilità di scrivere che connotano il percorso di formazione, versione offline dei corsi sistema per la gestione dei corsi strumenti di comunicazione asincrona di tipo mail e forum, e sincrona (chatting testuale e lavagna) sistema per attivare e gestire gruppi in attività di tipo collaborativi programma autore per disegnare e sviluppare corsi senza avere competenze in HTML scripting supporto di metadata per ogni livello degli oggetti di apprendimento help attivo contestuale sia per chi apprende sia per chi sviluppa corsi interfaccia per l amministrazione del sistema e degli utenti sistema delle lingue: inglese, tedesco, francese, spagnolo, norvegese, svedese, danese, polacco, italiano Vediamo i moduli funzionali della piattaforma:

123 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Desktop personale pagina iniziale informazioni riguardanti le ultime unità di apprendimento visitate (tempo e ultima pagina) notifica di articoli newsgroup non esplorati, amministrazione dei dati personali gestione dei dati personali scelta linguistica Ambiente di apprendimento visualizzazione di tutte le unità di apprendimento accessibili e iscrizione dalla versione 1.8 operatività offline mediante le funzioni offline reader funzione di navigazione attraverso le unità di apprendimento ricerca in una singola o in tutte le unità di apprendimento mediante nomi o parole chiave glossario navigabile riferito alle unità di apprendimento informazioni generali sulle unità di apprendimento e lo staff dei professori automazione delle funzioni di stampa con formati dedicati dei documenti (formati non html) redazione di note personali e sistema di gestione Ambiente di comunicazione sistema di posta interna con possibilità di gestire i messaggi possibilità di attivare messaggi per gruppi informazioni sulle unità di apprendimento e sul corso automaticamente distribuite agli iscritti Ambiente di gestione dei gruppi visualizzazione e amministrazione di tutti i gruppi attivazione di gruppi di sistema, aperti, chiusi facoltà di ogni utente di creare gruppi e gestirli con conferimento di privilegi sistema di amministrazione strutturata (proprietario, amministratore, membri) gestione di inviti, esclusioni di membri in un gruppo gestione di tutte le risorse di un gruppo (unità di apprendimento, forum)

124 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Ambiente autore (editor) disegnare e sviluppare unità di apprendimento nel proprio ambiente autore disegnare e sviluppare unità di apprendimento in collaborazione con altri autori utilizzare ogni tipo di formato nell unità di apprendimento importare testi con la funzione copia/incolla utilizzando le funzioni disponibili di layout utilizzare immagini ed elementi multimediali (suoni, filmati, animazioni ) creare e editare tabelle e mappe di immagini con l editor integrato ideare test a scelta multipla con gli strumenti offerti dalla piattaforma creare link dinamici interni con ILIAS VRI (VIRTUS Resource Identifier) gestire applicazioni multimediali (ad esempio Java, Flash, QuickTime, wav, Real, ecc.) editor di corsi correlati a gruppi e riutilizzo di corsi preesistenti mediante lo strumento Broker Tool (IBO), tool che permette di pubblicare corsi centrati sui fabbisogni di gruppi di studenti o su speciali gruppi Ambiente di gestione della piattaforma gestione degli utenti (registrazione, login password, gruppi di sistema) gestione delle unità di apprendimento gestione dei template gestione di speciali campi, tipi di contenuti, speciali caratteri e plugin gestione del server webmail, newsgroup, chatting configurazione del sistema gestione dell help messa a punto di moduli (IBO, Logfile, Autenticazione) gestione dei pagamenti per utenti esterni stema di Metadata descrizione dei dati riguardanti l apprendimento ad ogni loro livello: unità, pagine e elementi secondo le istruzioni di IMS e Ariadne creazione e gestione di metadati in ambiente autore Profili di operatività

125 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Le figure professionali supportate dal sistema, che nasce in relazione a fabbisogni di un ambiente accademico, sono: studente autore delle unità di apprendimento, dei loro materiali e profili di operatività amministratore di sistema ricercatore per la valutazione del progetto e della piattaforma ospite (è possibile accedere alla piattaforma per sperimentare le funzioni mediante login (guest) e password (guest)) Accessibilità della piattaforma e standard adottati da ILIAS Non è stata rilevata nella documentazione online di ILIAS un esplicito riferimento alla questione degli standard di accessibilità della piattaforma o test mediante validatori W3C. Non è chiaro ad esempio se e come gli utenti non visuali di applicazioni Internet possano giungere alla comprensione del layout e del contesto della pagina Web. Per consentire la massima possibilità di reimpiego, sulla stessa o su altre piattaforme, ILIAS sceglie di contrassegnare i corsi mediante alcuni standard internazionali e relativi metadati per la descrizione dei contenuti: IMS Global Learning Consortium AICC SCORM 1.2 EML Educational Modeling Language Dublin Core Metadata Initiative ARIADNE Educational Metadata Recommendation 3.0 ILIAS implementa corsi online in formato XML, lo standard più accreditato per lo scambio di dati nel settore elearning LMS Problematiche riscontrate nelle prime versioni di ILIAS Al momento del rilascio ILIAS disponeva di due versioni linguistiche: tedesco e inglese. La filosofia di sperimentazione e sviluppo del software andava nella direzione di potenziamento delle versioni linguistiche, come ben attesta la stessa collocazione

126 Progettazione di un sistema di elearning attraverso dell opzione linguistica al momento di collegarsi alla piattaforma. La traduzione sembrava inizialmente questione di semplice investimento di risorse. Al contrario due problemi emergevano: 1. lo scripting PHP dell applicazione ILIAS, al momento di prendere in carico, con la sua struttura di controllo, i dati linguistici, rischiava di non funzionare più se solo incontrava un pur minimo errore di sintassi 2. al momento di aggiornare l applicazione ILIAS con una nuova release, le specificità terminologiche implementate nelle lingue d interfaccia e eventuali modifiche allo script dei dati linguistici venivano persi Il problema è stato così risolto: quando ILIAS è in funzione tutti gli script dei dati linguistici sono letti dal database. Tutti i dati per una versione linguistica sono in un unico file con la corrispondente abbreviazione internazionale della lingua nel formato file name. Prima di importare i dati, ogni file è testato per rilevare eventuali incoerenze e errori. Ciò evita l effetto bloccante di scripting corrotti. La versione da me personalmente testata è stata ILIAS In conclusione, le caratteristiche di ILIAS mettono in evidenza come il modo di fare formazione è cambiato se rapportato all ambito dell'elearning. La nuova tecnologia richiede contenuti più mirati, riusabili, leggeri e velocemente fruibili. Unità formative troppo ampie rischiano sia di essere troppo dispersive sia di portare ad un crollo totale dell'attenzione dell'utente. Il mondo della formazione a distanza necessita di materiale molto interattivo, dinamico, che avvicina ad un nuovo modo di pensare e di riorganizzare la conoscenza. Tutto rimane spesso nell'incertezza e necessita di essere sperimentato e ricreato, giorno dopo giorno. Gli aspetti da migliorare riguardano alcune funzionalità, non molto intuitive. L installazione è un pò complicata (ci sono molti pacchetti aggiuntivi da configurare se vogliamo che tutte le funzionalità siano disponibili). Infatti, non esiste alcun programma guidato per effettuare l installazione, ma tutto va configurato a mano, con operazioni comunque ben documentate. Dovrebbero esserci più strumenti sincroni di comunicazione e, inoltre, la documentazione a corredo è più scarsa rispetto agli altri LMS testati. Tuttavia, ILIAS è un valido sistema per realizzare ambienti di LMS, sia per piccole realizzazioni che per scenari più complessi di grandi Università ed imprese

127 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Tabella sintetica delle caratteristiche di ILIAS Personal desktop per ogni visitatore contenente informazioni sugli ultimi corsi visitati, nuovi messaggi o nuovi post forum Ambiente di studio con annotazioni personali, test, glossario, funzioni di stampa, di ricerca e di download stema di gestione del corso Funzioni di comunicazione come chat, forum, Gruppi di sistema per funzioni collaborative di organizzazione e ricerca Integrated authoring environment (Editor) per creare corsi senza alcuna conoscenza dell HTML Supporto di metadati a tutti i livelli per i learning object Help contestuale per studenti e autori 4.11 Analisi diretta e valutazioni sulle tre piattaforme testate Dopo la precedente analisi, adesso viene effettuata la valutazione delle tre piattaforme sulla base delle seguenti considerazioni. Come si può vedere le funzioni supportate sono svariate ed ogni sistema ha le sue lacune e i suoi punti di forza. I parametri di valutazione da me adottati per l analisi diretta sono raggruppati in modo sistematico e sintetico, racchiudendo le funzioni in diverse categorie, quali: autenticazione tracciabilità supporto al software funzioni a disposizione dello studente amministratore Per quanto riguarda l autenticazione: tutti i tre gli LMS supportano il login tramite username e password, ma in ATutor è presente anche l opzione per l autologin. In ILIAS si può usare il protocollo di autenticazione LDAP, esistono categorie predefinite di utenti con permessi già settati ed è l amministratore a creare gruppi di sistema delineando i relativi permessi. In Moodle, l amministratore definisce i criteri di registrazione e creazione nuovo account, inoltre si usano i protocolli POP3, IMAP e NNTP, un database esterno o il protocollo LDAP per controllare la validità del login.

128 Progettazione di un sistema di elearning attraverso ATutor e Moodle permettono l accesso senza identificazione (guest), se non impostato diversamente dall amministratore, invece in ILIAS è necessario registrarsi per accedere come ospite. Considerano l accessibilità ai corsi, ATutor è il programma che permette meglio di scremare gli accessi a seconda della tipologia di utente. Moodle ha una buona scrematura ma è il docente a dover decidere gli studenti per ogni corso. In ILIAS, solamente creando un gruppo è possibile limitare gli accessi a un corso. Quindi, per l autenticazione vince MOODLE. Per quanto riguarda la tracciabilità: in ATutor, se settato dall amministratore, il sistema memorizza gli accessi, in modo che l istruttore del corso può vedere il numero di persone, l identità di queste e quando e per quanto tempo hanno effettuato l accesso. Inoltre, è possibile visionare un istogramma riassuntivo degli accessi ad ogni singolo strumento del corso, scaricando le statistiche degli accessi con un file Excel. In ILIAS, l amministratore decide se e per quali argomenti è possibile il tracking, può vedere le statistiche delle visite, esportarle e cancellarle. Il docente può visualizzare le statistiche del suo corso. In Moodle, gli istruttori e l amministratore possono vedere i log. Gli istruttori hanno accesso solo al log dei loro corsi. Per la tracciabilità, vince ATutor, dato che è il migliore per quanto riguarda il tracking degli accessi, sia per la grafica di visualizzazione sia come gamma delle possibilità offerte. Invece in ILIAS il meccanismo per effettuare il tracking è alquanto complicato. Per quanto riguarda il supporto al software: la documentazione di ATutor e Moodle è completa e precisa, invece per ILIAS non è molto precisa e specifica. Tuttavia, in ILIAS, oltre ai normali forum di discussione sul sito, è disponibile già nel programma una guida in linea di buon livello, facile da usare ed esplicativa. Moodle predispone anche di una chat di supporto. In ATutor è disponibile solo una chat, anche se molti servizi offerti sono a pagamento. Quindi, per il supporto al software, vince MOODLE.

129 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Per quanto riguarda le funzioni a disposizione dello studente distinguiamo i moduli funzionali a corredo delle piattaforme: Forum: in ATutor la discussione può avvenire tramite thread. Il forum deve essere creato dal docente e lo studente può accedervi se il corso è pubblico, altrimenti è necessario iscriverlo. In ILIAS, il forum di discussione può essere creato per corsi specifici oppure per parti di questi corsi. In aggiunta ogni gruppo può creare un forum, senza vincolarlo ad un corso. In Moodle, il forum è basato su thread e gli ospiti possono vedere le site news senza rispondere. Gli studenti possono partecipare alle discussioni ma non crearne delle nuove. I professori possono creare delle discussioni e parteciparvi Scambio di forum: in ATutor, il docente può memorizzare sul server file in qualsiasi formato ed aggiungere un link nelle pagine del corso permettendo il download ai propri studenti. In ILIAS, il docente può creare un link ad una URL dove risiede un file, ma non caricare file sul server. È possibile aggiungere come oggetti dei file all interno di un gruppo a quali gruppi farli visualizzare/scaricare. In Moodle, gli studenti possono allegare file ai messaggi nei forum e sono poi condivisibili da tutti coloro che possono accedere ai forum. Il docente può mettere sul server dei file in qualsiasi formato ed aggiungere un link nella home permettendo il download ai propri studenti. Mailing List: ILIAS è ottimo per la gestione della posta, ha tutte le funzioni di un programma di posta elettronica, anche se non si possono aggiungere allegati ai messaggi. In ATutor, esistono messaggi interni provati. Moodle non gestisce mail interne. Test online: in Moodle è semplice creare un test e settare un numero di opzioni disponibili. ATutor permette di gestire test online con semplicità, mentre in ILIAS creare e utilizzare test online è complesso. Chat: in ATutor sono presenti chat basate su PHP in cui tutti possono entrare dopo aver selezionato un corso. In ILIAS, l amministratore può settare l opzione on per le chat e rendendo possibile il loro utilizzo purchè il package relativo sia stato installato. In Moodle, si può accedere ad una chat solo se questa è stata creata da un professore. Supporta chat con immagini.

130 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Data la poca versatilità di ATutor nella gestione forum e scambio file, ILIAS e Moodle vincono a pari livello per quanto riguarda le funzioni a disposizione dello studente. Per quanto riguarda l amministratore: ATutor e Moodle hanno la possibilità di gestire il sistema con semplicità, potendosi avvalere di molte alternative. In ILIAS, l amministratore ha troppe funzioni da svolgere. Quindi, vincono ATutor e Moodle Valutazione conclusiva ATutor e Moodle sono diffusi in tutto il mondo ed utilizzati in svariati contesti. ILIAS è diffuso principalmente in Germania e poco nel resto del mondo. Tutti i software sono distribuibili gratuitamente sotto licenza GNU e supportano sia server Windows che Linux. Sulla base dei precedenti parametri di valutazione, anche se la valutazione è stata fatta con osservazione diretta, citando i risultati in maniera discorsiva, sembrerebbe che la piattaforma che prevale per funzionalità, semplicità e versatilità sia Moodle. Tuttavia, bisogna effettuare una valutazione anche considerando i diversi punti di vista degli attori coinvolti nell utilizzo delle piattaforme. Considerando anche la praticità di importare corsi e contenuti SCORMcompliant, meccanismi di creazione account, processi di amministrazione, monitoraggio delle lezioni e delle attività di tutoring, si è riscontrato che è ATutor a fornire più funzionalità dal punto di vista dell utenza, più che dal punto di vista del sistema e della stabilità. Quindi, siamo pienamente d accordo con la maggior parte delle valutazioni qualitative analizzate nei paragrafi precedenti.

131 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Capitolo 5 Gli strumenti per la comunicazione sincrona L uso di trasmissioni televisive in diretta, di video interattivo, di posta elettronica abbattono le frontiere presenti nei luoghi classicamente destinati all insegnamento. La creazione delle reti telematiche e, di conseguenza, l adozione del computer come strumento di comunicazione oltre che come piattaforma di lavoro, consente di liberare l istruzione dai vincoli del tempo e della distanza. La convenienza di accedere da casa, da scuola, dall università o dall ufficio alle risorse educative permette a molti studenti ed insegnanti di coniugare nel migliore dei modi l attività di insegnamento/apprendimento con le difficoltà connesse ai viaggi, alle attività lavorative, alle responsabilità familiari. Tali strumenti tecnologici consentono agli insegnanti e agli studenti di disporre di strumenti tali da svolgere il processo educativo in ogni settore, in ogni tempo e in ogni luogo. Molti corsi webbased confidano principalmente sulla comunicazione asincrona per distribuire informazioni agli studenti. Con questa forma di interazione, gli istruttori e gli studenti non interagiscono simultaneamente. Infatti, i messaggi sono postati su un forum, su una pagina Web o mandati via mail. I destinatari leggeranno le informazioni con i relativi ritardi o quando avranno la disponibilità tale da visionare i messaggi. Quindi, questo processo di scambio asincrono delle informazioni limita la possibilità di interazione riguardo i materiali e le procedure da seguire durante un corso. La comunicazione asincrona limita profondamente l interazione diretta tra istruttori e studenti, in quanto tende a rimuovere ogni sensazione di contatto tra studente e insegnante. Molti corsi traggono sicuramente più benefici qualora si introducano degli strumenti sincroni di comunicazione. Questa forma di comunicazione solitamente si verifica all interno di una chat room online dove studenti e istruttori si ritrovano per un tempo specifico comunicando direttamente tra di loro. Qui, gli istruttori possono tenere vere e proprie lezioni e assegnare dei questionari, avendo risposta immediata dagli studenti. In

132 Progettazione di un sistema di elearning attraverso questo modo gli istruttori possono fare domande dirette e diverse in base al livello di dettaglio di ogni singolo studente, esaminando se alcuni aspetti del corso sono stati ben percepiti dal singolo fruitore. La risposta immediata garantisce che tutti i partecipanti acquistino le informazioni necessarie, così da creare un contatto più diretto con l istruttore e aumentare l attenzione al corso. Sfortunatamente soltanto pochi istruttori usano regolarmente le chat rooms online per comunicare con gli studenti, in sostanza per due ragioni: primo, molti programmi di educazione a distanza non permettono di avere molti partecipanti in una chat room (in genere, il numero di partecipanti è al massimo di 2530 membri); secondo, gli insegnanti potrebbero pensare che ci sia la tendenza da parte dei loro studenti di inserire informazioni errate oppure non seguire attivamente il corso usando un mezzo informatico a distanza. Da non sottovalutare anche il fatto che un istruttore impiega molto tempo per preparare, mantenere e pubblicare un corso online. Potrebbe essere sufficiente dal punto di vista del carico di lavoro, preparare solo materiale utile per tool di comunicazione asincrona, screditando l utilità e l importanza che solo un interazione sincrona può dare. Volendo usare un termine usato da ChengChang (Sam) Pan e Michael Sullivan nel loro articolo Promoting Synchronous Interaction in an elearning Environment (settembre 2005), gli istruttori diventano dei cyberinstructors, continuamente alla ricerca di strumenti di istruzione che attraggono l attenzione degli studenti e che possano rendere la comunicazione online efficiente e efficace. I mezzi di comunicazione asincroni sono per la formazione online la spina dorsale e la muscolatura che permette l erogazione di contenuti e argomenti didattici, ma i media sincroni, come chat e video/audio tools, sono il cuore e il motore per i corsi online. Questo perché questi ultimi tendono a dare assistenza diretta, a formulare risposte immediate e a favorire l attenzione e la ricognizione. 5.1 L infrastruttura tecnologica Una delle prime problematiche che gli organizzatori di una attività formativa devono affrontare e risolvere è la messa a punto dell infrastruttura tecnologica del corso; la

133 Progettazione di un sistema di elearning attraverso soluzione del problema infrastrutturale incide sulla sostenibilità complessiva del corso stesso. Stabilire i criteri di classificazione può rivelarsi molto utile nella fase di progettazione di un attività formativa in rete: nella scelta della piattaforma da implementare bisogna tenere conto della stretta relazione tra le caratteristiche degli strumenti utilizzati, delle problematiche organizzative e delle aspettative dei destinatari dell esperienza formativa. Un primo criterio di classificazione può rivelarsi molto utile nella fase di progettazione di un attività formativa in rete: nella scelta della piattaforma da implementare bisogna tenere conto della stretta relazione esistente tra le caratteristiche degli strumenti utilizzati, delle problematiche organizzative e delle aspettative dei destinatari dell esperienza formativa. Un primo criterio di classificazione può essere rappresentato dalla tipologia dell interazione che lo strumento esalta in maniera caratterizzante; sulla base di questo principio si propone un primo raggruppamento degli strumenti disponibili: La collaborazione online può esprimersi mediante diverse forme di interazione, sincrono e asincrono, e in contesti differenti.

134 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Il tipo asincrono: quando le persone risiedono in differenti luoghi geografici e la comunicazione avviene tramite posta elettronica e scambio di documenti; quando fra i diversi attori lo scambio di domande e risposte avviene mediante conversazioni online; quando vengono condivisi siti web, documenti e prospetti di interesse comune. Il tipo sincrono: quando le persone si incontrano online tramite chat; quando vengono usati sistemi di videoconferencing. Ambienti tipicamente sincroni come il chatting e la videoconferenza; il chatting può rappresentare una buona opportunità nelle situazioni formative in cui l elemento motivazionale è particolarmente importante, in quanto il suo carattere socializzante accelera il coinvolgimento. La videoconferencing è meno diffusa, necessitando di un implementazione hardware e software superiori; viene impiegata soprattutto come mezzo di comunicazione rapido in ambito aziendale, in cui i dipendenti siano distribuiti sul territorio, o in situazioni in cui sia garantibile la velocità di connessione. I più diffusi strumenti per l interazione asincrona, oltre alle pagine internet, sono i forum web, i BBS (Bullettin Board System) e la posta elettronica sotto forma di mailing list. La mailing list è tendenzialmente una tecnologia di tipo push, il forum è al contrario una tecnologia di tipo pull. parla di tecnologia di tipo push quando l'iniziativa della comunicazione proviene da una fonte o da un intermediario, in cui l'utente si limita a ricevere le informazioni; nelle mailing lists ogni messaggio viene automaticamente inoltrato contemporaneamente a tutti i componenti e sarà ricevuto anche da chi in quel momento era esterno alla discussione. ha invece una tecnologia di tipo pull quando è l'utente ad assumere l'iniziativa di verificare determinate informazioni; in un forum online sono i destinatari che si assumono, se lo desiderano, il compito di richiamare e leggere un messaggio appeso tra quelli visualizzabili in bacheca. possono infine considerare sia asincrone che sincrone le tecniche di erogazione di materiali audio e video in rete che puntano sull effetto streaming: uno streaming medium è asincrono in quanto il materiale così erogato è accessibile secondo modalità individuali

135 Progettazione di un sistema di elearning attraverso e non determinate, ma si rivela anche sincrono nella misura in cui permette la riproduzione in rete della classica situazione frontale (un soggetto illustra un concetto ad altri soggetti che ascoltano/vedono in quel momento), anche se in realtà è in differita. La tecnologia streaming ben si presta all'erogazione di un corso in rete: il mezzo consente di raggiungere un vasto bacino d'utenza con costi piuttosto contenuti. 5.2 Strumenti di Skill Assessment Il termine strumenti di skill assessment è genericamente usato per indicare l insieme di tutti gli strumenti atti a fornire una valutazione delle abilità e dell apprendimento raggiunti dagli utenti di un processo di elearning. È auspicabile che un tool di skill assessment fornisca una misura dei livelli di apprendimento quanto più possibile oggettiva. Il mercato degli strumenti di skill assessment costituisce in un certo senso un mercato trasversale rispetto a quello delle piattaforme, in quanto molte piattaforme si affidano a strumenti o servizi di skill assessment forniti da terze parti. Il mercato offre una vasta gamma di prodotti commerciali e di servizi di certificazione. Molti prodotti e servizi sono tuttavia mirati a certificare le competenze in specifici settori

136 Progettazione di un sistema di elearning attraverso (come Microsoft Skill Assessment, per certificare la competenza su tecnologie Microsoft) o sono offerti come servizi in hosting o pacchetti chiusi e dunque difficilmente integrabili con altri sistemi (come TeckChek). In altri casi ancora (Livelink Skill Assessment), gli strumenti di skill assessment sono forniti come moduli aggiuntivi di soluzioni di elearning proprietarie. 5.3 Strumenti di comunicazione asincrona a distanza interattiva Per completezza, elenchiamo alcuni strumenti per la comunicazione asincrona comunque adottati nelle piattaforme e validi per la formazione a distanza. Gli strumenti più adottati per la comunicazione asincrona nell elearning sono di sicuro i forum, i newsgroup, newletter e mailing list. Il forum è un luogo di discussione online, dove in differita è possibile scambiarsi opinioni e commenti su uno specifico tema proposto dall amministratore del forum. I forum sono gestiti in lettura e scrittura solo tramite il browser e in questa caratteristica tecnologica, sta la fondamentale differenza tra i forum e i newsgroup. La loro visibilità e utilizzo sono limitate al sito in cui sono ospitati, ma ciò permette di essere gestiti autonomamente dall amministratore del forum. Gli attori del forum sono: l amministratore, che gestisce il funzionamento del sistema, il backup dei dati, gli utenti, la creazione/modifica/cancellazione delle stanze virtuali ; il moderatore, legge i messaggi di una stanza e verifica che chi scriva segua le regole del forum; l utente registrato, che ha il diritto di scrivere messaggi del forum; l utente guest (ospite), può leggere i messaggi dei forum pubblici, ma non può scrivere da nessuna parte. I newsgroup sono aree messaggi e annunci gestibili online e offline, definiti per argomenti, che costituisce parte di Usenet, una grande rete mondiale di messaggi, suddivisi per stanze. Dal punto di vista tecnologico, i newsgroup sono nati molto prima dei forum. Un utente inserisce un messaggio in una certa area tematica (il newsgroup) e altri che leggono il suo messaggio, possono inviargli una risposta pubblica nel newsgroup, oppure privatamente alla sua .

137 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Come i forum, i newsgroup sono strumenti di comunicazione asincrona. differenziano dai forum perché un newsgroup utilizza protocolli di comunicazione standard di Internet, possono essere consultati sia online (tramite browser), ma di solito offline, tramite i programmi che gestiscono protocolli dei newsgroup (Microsoft Outlook Express, Free Agent). La loro visibilità non è limitata ad un solo sito, ma ad una comunità di utenti nazionali se non addirittura mondiale. La newsletter è una , con la quale una organizzazione invia novità e notizie di vario genere alle degli iscritti. In origine la newsletter era una in formato testo (TXT), oggi spesso arrivano in formato HTML ed utilizzando questo formato, sono più ricche nel layout. Di solito l iscrizione ad una mailing list avviene per iniziativa dell utente di iscriversi ad una o più newsletter proposta da un sito. Comunicando la propria al sito, l utente entra nella mailing list del sito stesso. La newsletter viene inviata tramite appositi programmi che generano in replica tante quanti sono gli iscritti alla mailing list. In questo modo la privacy dei destinatari è rispettata, in quanto la loro non è conosciuta dagli altri destinatari, come nel caso di una spedizione con un programma di tradizionale (come Outlook e Eudora), utilizza il campo CC. Di solito le newsletter sono gratuite e gli editori si finanziano inserendo dei contenuti pubblicitari all interno delle newsletter. 5.4 Strumenti di comunicazione sincrona a distanza interattiva Ecco una prima introduzione sugli strumenti più adottati per la comunicazione sincrona nell elearning. Di sicuro i più utilizzati sono le chat, l istant messaging, la videconferenza e aula virtuale. La chat significa letteralmente chiacchierare ed è uno spazio di discussione su Internet nel quale i partecipanti conversano grazie a strumenti di istantanea, in cui le risposte sono generalmente pubbliche. A differenza dei forum di discussione, gli scambi di brevi messaggi sono sincroni. L accesso alle chat può avvenire tramite browser, o tramite un software specifico. Sono più versatili dei newsgroup, ma anche meno controllabili e disciplinabili nei contenuti.

138 Progettazione di un sistema di elearning attraverso L instant messaging prevede software che permette ad un utente di sapere se un altro utente nella sua rubrica elettronica è online e organizzare in quel momento un appuntamento elettronico. La premessa è che tutti e due gli utenti devono aver avviato il software di Instant Messaging per rendersi visibili online ai propri conoscenti. Se uno dei due vede il secondo, può inviargli un messaggio per invitarlo ad una discussione (privata e non pubblica come il contatto iniziale nelle chat). Naturalmente l utente che viene visto, ha espressamente dato un autorizzazione tramite il software stesso, ad essere visto dagli altri utenti suoi conoscenti. Dalla comunicazione testuale a due, si può poi passare ad una comunicazione vocale o in videoconferenza privata. Il limite principale dei software di Instant Messaging è la mancanza di un protocollo standard riconosciuto da tutti i produttori di software, cosicché l utente di un software di Instant Messaging non può comunicare con l utente di un software diverso. Comunque, ci sono evoluzioni future anche su questo fronte. La videoconferenza è una chat con audio e video. Oltre ai sistemi costosi di videoconferenza ci sono sistemi popolari, attualmente utilizzati per comunicazioni a distanza che grazie ad una webcam e una cuffia con microfono, permettono di videocomunicare tramite Internet. La banda richiesta per una comunicazione efficace è superiore a quella di una comunicazione mediante modem e linea telefonica tradizionale (è necessaria una linea ISDN o meglio ADSL) per cui questi prodotti di videocomunicazione lanciati con grande slancio, si sono poi ridimensionati e nelle aziende sono entrati timidamente, in molti casi sono anche subito usciti in attesa di tempi migliori. La diffusione delle bande larghe di comunicazione e della videocomunicazione anche nel mondo della telefonia forse riporterà alla ribalta questo modo di comunicare. Altro tool è la lavagna elettronica (electronic blackboard) che può essere usata con connessioni VoIP (un nuovo protocollo di Internet dedicato allo streaming audio e vocale, infatti è acronimo di Voice on IP) per l apprendimento sincrono. Questa nuova tecnologia fa nascere il concetto di audiographic teleconferencing (un esempio è dato da NetMeeting della Microsoft). La web whiteboarding è una forma di conferenza grafica usata un combinazione con VoIP in un unico tool per applicazioni web generali che supportino collaborazione in

139 Progettazione di un sistema di elearning attraverso tempo reale. La whiteboarding emula la scrittura e il disegno su una lavagna reale. a gli insegnanti che gli studenti possono creare, manipolare, rivedere e scaricare informazioni grafiche online in tempo reale, mentre partecipano ad una discussione o lezione. Inoltre, attualmente molti prodotti del genere hanno incorporata una piccola immagine video, nota come Web Safaris, in cui l insegnante guida la classe a visitare vari siti, e hanno incluse applicazioni condivise che permettono agli utenti di controllare alcune funzionalità nella discussione. L adozione di questa lavagna elettronica emula le vere e proprie lezioni che si tengono in una classe reale. Gli studenti in posti diversi possono partecipare attivamente e in modo collaborativo con l insegnante e con altri studenti grazie alla creazione e adozione di informazioni grafiche. L aula virtuale oggi prende sempre più slancio dato che permette la formazione contemporanea a più studenti presenti in sedi diverse da parte di un unico docente. Con questo tipo di comunicazione, il docente comunica a distanza tramite sistemi sofisticati di videoconferenza e gli studenti lo vedono su uno schermo tramite un proiettore o sul proprio computer. L aula virtuale richiede la presenza contemporanea di un formatore e degli studenti in sedi diverse e la presenza di particolari attrezzature per la videoconferenza. È subito chiaro che l investimento iniziale in un aula virtuale è maggiore rispetto ad altre soluzioni di FAD, ma offre la possibilità di essere immediatamente alternativa alla formazione in aula, con risparmio sui costi di trasferta degli studenti. Le valutazioni da fare sono quindi prettamente di tipo economico nella scelta a favore o sfavore di una soluzione formativa che faccia uso di aule virtuali. Una Community è una raccolta di strumenti virtuali di comunicazione, con la quale un gruppo chiuso di utenti possono comunicare e lavorare insieme. Gli utenti di una Community sono sempre persone riconosciute e possono accedere alla community solo tramite una userid e password di accesso. La Community offre i seguenti servizi: l utilizzo integrato degli strumenti di comunicazione digitale: forum, , chat, visibili ed utilizzabili solamente ai partecipanti della community; condividere documenti, progetti, scheduling delle attività.

140 Progettazione di un sistema di elearning attraverso 5.5 Importanza degli strumenti di insegnamento sincrono negli ambienti elearning Le prime generazioni di corsi online furono esclusivamente asincroni. Tipicamente le prime generazioni di corsi online permettevano al massimo accesso ad ambienti di chat testuale, dove la manipolazione da parte degli studenti era abbastanza complicata e usata soltanto per scopi educazionali. Attualmente esiste una ricca varietà di strumenti sincroni, derivanti dalla primordiale chat testuale, come strumenti di conferencing sincrona (tool come Elluminate, HorizonLive e Centra), che permettono di condividere applicazioni, ascoltare audio e video, avendo a disposizione una connessione a banda larga. Gli LMS furono sviluppati principalmente per supportare ambienti asincroni, ma attualmente molti arrivano a essere integrati da strumenti prettamente sincroni, addirittura basati sull Instant Messaging. Negli ambienti di formazione a distanza, esistono opinioni divergenti sui tipi di strumenti di interazione sincrona che dovrebbero essere adottati e come essi devono essere usati. A causa delle forti limitazioni tecnologiche e della presenza di forti problemi tecnici, pochi tool di comunicazione sincrona sono pienamente impiegati e sfruttati. Importanti e ora abbastanza utilizzati sono gli ambienti di virtual classroom, chat audio e video, l instant messaging, che permettono partecipazione multipla. Anche lo streaming video ha subito un profondo sviluppo, grazie alla creazione di nuove tecniche di compressione e codifica, e alla introduzione delle connessioni a banda larga. Tuttavia trova, almeno in Italia, una certa difficoltà ad essere inserita fuori dal mondo aziendale, universitario e delle pubbliche amministrazioni, per cui l uso di tecnologie di videoconferencing sono ancora abbastanza poco diffuse. Centra Software ( è un sistema di elearning webbased, che offre le funzionalità avanzate di web conference, virtual classroom, web seminar, net meetings, ecc. Essenzialmente è una piattaforma di tipo collaborativo che può essere integrato con altri sistemi enterprise come un LMS o CMS per la gestione del processo formativo. Anche Elliminate ( è una soluzione simile a Centra. 5.6 Web meeting, Conferencing e Virtual Classroom tools Come rilevato in precedenza, uno dei valori aggiunti di un sistema di elearning consiste nell insieme di tool di supporto al processo di apprendimento che la piattaforma è in grado

141 Progettazione di un sistema di elearning attraverso di offrire. In tale ottica, particolare importanza assumono i tool collaborativi tra docenti e discenti per la comunicazione sincrona, come chat, virtual classroom, web conference o meeting, ecc. A tale proposito, una caratteristica che accomuna la maggioranza delle piattaforme di tipo opensource è l assenza di tool avanzati di comunicazione sincrona che, nella maggior parte dei casi, si riconducono a semplici strumenti di chatting. Di contro, alcune piattaforme commerciali offrono avanzati tool per la collaborazione sincrona (ad esempio, VLC di Oracle, IBM Learning Virtual Classroom), ma spesso questi sono forniti come pacchetti aggiuntivi, e, quasi mai, nell installazione base. Per questa ragione i sistemi di elearning basati sia su tecnologie opensource che commerciali mancano del tutto di tool avanzati per il web conferencing, oppure integrano componenti esterne per l implementazione di tali processi. Vari prodotti offrono strumenti che vanno dai classici tool per l audio e video conferencing via web, a quelli più avanzati di lavagna e classe virtuale, o di screen e application sharing. Quello che si nota, analizzando nel dettaglio vari prodotti, è che la maggior parte di essi è di natura commerciale (molti di questi sono offerti come hosted services ), mentre l unica soluzione di tipo opensource di un certo rilievo appare essere la sola WebHuddle. Ancora in fase di beta testing, WebHuddle offre una soluzione di webconferencing che integra chat, VoIP, screen e application sharing (in particolare presentazioni PowerPoint) e funzionalità ridotte di lavagna virtuale. Viene, inoltre, offerta la possibilità di registrare le conferenze e rendere sicuro il flusso di informazioni dal server verso i client (web browser) mediante HTTPs. 5.7 Le Virtual Classrooms L attuale era delle comunicazioni è paragonabile al sistema nervoso, diversamente dall era industriale che invece era associata al sistema muscolare, e il sistema nervoso ha bisogno di stimoli e non di spiegazioni. Anche l insegnamento è inteso come pieno di stimoli e con poche spiegazioni. può aggiungere anche il concetto di cocreazioni. La classe viene intesa come un concetto nuovo che è basato su una idea che si sta sperimentando in Canada: la virtual classroom. Anche se il nome è abbastanza banale, l idea della virtual classroom è di

142 Progettazione di un sistema di elearning attraverso creare una rete di dieci o quindici scuole, una rete di produzione dei contenuti del lavoro della classe, e ogni giorno una, due o tre scuole devono creare il contenuto digitale che si mostra a tutte le altre via cavo, o via satellite. Tutto questo funziona molto bene con il satellite, e non costa molto. Ogni scuola dovrebbe avere un sistema di ricezione satellitare, una linea telefonica per il telefono e una linea telefonica per Internet. Su Internet convergono tutte le informazioni su tutte le scuole e tutti gli studenti, su tutte le classi: è facile da realizzare. Ogni scuola si serve di una linea telefonica per mandare i materiali al professore. Poi il professore distribuisce, con i suoi studenti, il corso a tutti gli altri. L illustrazione del corso è fatta per gli studenti su CDROM, su Web, quindi su supporti digitali, per permettere a tutti: primo, di imparare come realizzare prodotti multimediali siti Internet, CDROM ; secondo, come imparare il contenuto del lavoro della classe e, terzo, come lavorare in equipe e moltiplicare le intelligenze individuali di ogni studente. Gli strumenti web sono di sussidio alla didattica tradizionale e non solo per esperienze di didattica a distanza, di carattere sostitutivo dei corsi di lezioni. Il primo esperimento che può essere considerato pionieristico e punto di riferimento delle virtual classrooms fu il corso denominato Electric Renaissance. An Experiment in Learning. tratta di un esperienza piuttosto antica (del 1995), che ebbe grande successo. Tuttavia, nonostante l utilizzazione di questi strumenti come supporto, in generale è sempre forte, nella presentazione dei corsi, il richiamo all indispensabile ruolo di stimolo del docente, alla presenza fisica alle discussioni in aula, all importanza delle lezioni e dello studio sul tradizionale materiale bibliografico. Importante è l adozione e l integrazione della posta elettronica, che rende immediata la comunicazione, in modo da rendere possibile il continuo feedback reciproco tra studenti e docenti. L eblackboard, tuttavia, è uno strumento che richiede un grosso impegno di lavoro aggiuntivo per i docenti e si ha la sensazione che in questa forma la sua utilizzazione sia piuttosto ridotta. Le virtual classroom si propongono di simulare le caratteristiche di una classe reale attraverso l uso dei nuovi sistemi di comunicazione. L implementazione delle virtual classroom dipende da alcuni fattori; in particolare compiti e attività devono essere appropriati alla tecnologia, consistenti con la filosofia dell istruttore e lo stile dell insegnante, convenienti, rilevanti ed accessibili allo studente, altamente interattivi ed infine, bene organizzati e ben presentati. Una virtual classroom è costituita da luoghi logici che consentono: l'erogazione di lezioni (online o ad accesso remoto), la possibilità di accedere a librerie digitali, il dialogo (via e

143 Progettazione di un sistema di elearning attraverso mail o private chat) con il docente e gli altri studenti, la creazione di workgroup e l'esecuzione di lavori cooperativi, la partecipazione a seminari e conferenze con esperti del settore. Il successo di un insegnamento in un gruppo che collabora in uno spazio virtuale richiede: 1. facilità di accesso, che include la convenienza e l accessibilità alla tecnologia; 2. senso di responsabilità, nell istruzione in classe e nei progetti di gruppo; 3. condivisione d informazione; 4. gratificazione individuale o soddisfazione personale derivante dall esperienza. 5.8 I luoghi logici di una Virtual Classroom Una virtual classroom è costituita da luoghi logici che consentono: 1. l erogazione di lezioni (online o ad accesso remoto): può avvenire attraverso la trasmissione di slide show; essi sono paragonabili ai lucidi utilizzati nelle classi tradizionali. L erogazione della lezione può avvenire sia in maniera remota, che real time combinando la visione dei lucidi via rete con una videoconferenza. All interno dei singoli documenti digitale vengono inseriti dei riferimenti che rimandano ad altri documenti testuali, oppure a immagini video, suoni, animazioni, simulazioni interattive, qualsiasi cosa il docente ritenga interessante associare per realizzare i suoi obiettivi didattici. Tali files possono essere memorizzati su uno stesso server o su server diversi. Frequente è il caso in cui durante una lezione si faccia riferimento a spiegazioni precedenti; la presenza di un riferimento alla precedente spiegazione consente allo studente di rivedere i concetti basilari per una migliore assimilazione dei nuovi argomenti di studio; 2. la possibilità di accedere a librerie digitali: in ogni lezione sono presenti riferimenti bibliografici per l approfondimento degli argomenti; la presenza di una digital library organizzata dal docente, consente di avere a disposizione testi cui fare riferimento e le loro pagine in forma elettronica; 3. il dialogo (via o private chat) con il docente e gli altri studenti: la comunicazione tra studente e docente o tra due studenti può avvenire via o private chat. Messaggi di oltre che dati testuali possono contenere grafici, fogli elettronici, immagini, suoni, programmi eseguibili, ed altri tipi di documenti;

144 Progettazione di un sistema di elearning attraverso 4. la creazione di workgroups e l esecuzione di lavori cooperativi: l uso di strumenti che consentono la collaborazione bidirezionale, sincrona tra docenti e studenti in una virtual classroom, permette di realizzare ambienti di lavoro in cui gruppi di studenti partecipano ad esercitazioni collettive dove sistemi di supporto al lavoro cooperativo presentano non solo una overview su un progetto condiviso ma anche dettagli sulle attività individuali. 5. la partecipazione a seminari e conferenze con esperti del settore: si devono inoltre prevedere dei luoghi in cui attivare delle conferenze sia online che ad accesso remoto. La realizzazione di tali luoghi consente di leggere messaggi, aggiungere commenti, repliche e documenti a conferenze su argomenti didattici cui partecipano esperti del settore da ogni parte del mondo. L educazione a distanza ha successo quando i compiti e le attività si adattano alla tecnologia e sono accessibili, convenienti e rilevanti per lo studente, fornendo la massima interazione. 5.9 Interazione sincrona: può il docente veder ridere i propri studenti online? Mentre si insegna è utile, per non dire fondamentale, osservare le reazioni di chi sta di fronte, per percepire malumori, incomprensioni, eccitazioni, entusiasmi, ecc Mezzi come la piattaforma Centra Symposium consentono una risposta immediata da parte degli studenti a quelle domande tipiche di una lezione qualsiasi, che vanno dal capite bene quello che vi sto dicendo a qualcuno di voi si annoia?. La cosa apparirà molto banale, ma grazie ad una serie di emoticon e di opzioni alzare la mano per chiedere la parola e comunicare a voce con il docente, simulando così quanto avviene in una normale classe, si è avuto un ampiamento considerevole dell interazione metalinguistica tra studente e docente/tutor. Gli studenti e il tutor manifestano in tempo reale le proprie sensazioni stilizzare attraverso semplici ma efficacissimi simboli appartenenti all interfaccia di Centra. Chiaramente, tutto questo è difficilmente comparabile a quanto avviene in presenza; mancano ancora sguardi e gesti, ma quello che ulteriormente colpisce in questo tipo di esperienza didattica è la familiarità comunicativa in grado di instaurarsi nel corso di poche lezioni tra docente e studenti. Infatti, in questo tipo di comunicazione mediata da un

145 Progettazione di un sistema di elearning attraverso computer, gli studenti più timidi si sentono più a proprio agio di quanto lo siano in un aula reale di fronte al docente. Ciò invoglia gli studenti a mettersi maggiormente in gioco, secondo studi psicologici in cui tuttavia non ci addentreremo. A questo punto, l obiezione potrebbe comunque essere che quella descritta non è che una misera pantomima di quello che succede in una vera classe, e che si chiede di più all elearning per poter asserire che la distanza tra la cattedra ed i banchi sia davvero accorciabile tramite i mezzi di comunicazione elettronici. Ebbene, da quanto visto in casi complessi, è stato incredibile vedere come quelli che vengono definiti strumenti asincroni abbiano consentito una comunicazione fitta e mirata tra docenti e studenti. Nel caso di insegnamento a distanza, in proporzione alle dimensioni della classe, il numero di domande poste al docente è di gran lunga maggiore. Queste vengono postate sul forum o inviate a lui direttamente via . In questo secondo caso si contribuisce fortemente ad instaurare, tra il professore e gli studenti, un tipo di comunicazione personale uno ad uno che, nelle situazioni tradizionali, è molto rara. Il registro comunicativo è di tipo colloquiale, le risposte possono essere molto mirate e lo studente viene in alcuni casi preso per mano e guidato passo passo. Tramite le aule virtuali, infatti, gli allievi hanno la possibilità in qualsiasi momento di poter porre domande al loro insegnante sugli argomenti trattati, hanno la possibilità di poter inviare non solo messaggi di testo, ma anche files contenenti gli esercizi svolti a casa, affinché il docente li possa correggere e, una volta rispediti, consentire all allievo di proseguire senza sforzi ed omissioni con il piano di studi. Tramite questo strumento gli allievi possono collaborare fra loro, inviarsi gli appunti presi in classe, scambiarsi idee e opinioni. Il poter disporre di un insegnante online tranquillizza lo studente nell approccio anche alle problematiche più difficili, migliorando il profitto finale sia del singolo studente che della classe. Tramite le virtual classroom sicuramente si rafforza lo spirito di gruppo, la collaborazione e l'amicizia. Anche qui si potrebbero però effettivamente aprire altre questioni relative al carico di lavoro del docente (che alla lunga qui rischia di essere compromesso da una comunicazione a volte eccessivamente colloquiale), all impegno in termini di tempo che comporta per lui stesso di leggere molti messaggi da parte di una miriade di studenti, alle esagerate pretese che talvolta in questo modo vengono accampate dai più assillanti.

146 Progettazione di un sistema di elearning attraverso 5.10 Valutazione delle funzionalità delle alternative per l interazione realtime Intendiamo analizzare alcune delle alternative commerciali e opensource nel mercato dei tools per la comunicazione sincrona. A tale scopo, ho cercato di mirare la mia attenzione a prodotti che sono stati citati anche nel World Summit on the Information Society organizzato in Tunisia nel 2005 (ancora prima il summit si tenne a Genova nel 2003). In tale conferenza si è effettuata una ricerca e una valutazione dei tools per il virtual conferencing. Ecco di seguito il link dove è possibile reperire il documento Search & Evaluation of virtual conferencing tools, tools.html. I prodotti che ho testato sono stati: Akiva WebMeeting per la condivisione e la collaborazione in videoconference; Centra Live for Virtual Classes, un esempio di virtual classroom; Elluminate Live!, un esempio di piattaforma ibrida per virtual classroom ed econferencing; Microsoft Live Meeting, prodotto commerciale per l organizzazione degli emeeting; WebHuddle della SourceForge, alternativa opensource particolarmente flessibile, per la presentazione dei contenuti e per l audio conferenza. Da notare che le precedenti (esclusa WebHuddle) sono state valutate nelle versioni demo o trial, dato che la maggior parte delle piattaforme per l interazione in tempo reale sono prettamente commerciali e acquistabili Akiva WebMeeting Dal 1998, Akiva è stata una delle società per la creazione di software di gestione e per la realizzazione di servizi capaci di rendere più innovativa la realtà della formazione online. Oltre al software per la condivisione e la collaborazione audio e video (videoconferencing) da me personalmente valutato, chiamato Akiva WebMeeting, la società ha realizzato numerosi prodotti per la formazione a distanza che permettono una esperienza collaborativa di tipo sincrono tra fruitori e tutor. Da

147 Progettazione di un sistema di elearning attraverso annoverare, la piattaforma per l erogazione della cosiddetta lavagna virtuale (o elettronica) WebBoard, e un ambiente di chatroom in cui mettersi a confronto con tutti i partecipanti, ChatSpace. Il sito ufficiale è Secondo la società, che annota tali motivazioni nella documentazione ufficiale a corredo del prodotto, ci sono una serie di motivi per cui le organizzazione che operano nell ambiente dell elearning debbano provvedere a rendere efficace lo scambio e la condivisione di informazioni:

148 Progettazione di un sistema di elearning attraverso competizione globale: garantendo una maggiore flessibilità del prodotto per quanto riguarda la comunicazione e facendo in modo che il colloquio non avvenga solo in modo differito (comunicazione asincrona), si crea un prodotto più consono alla esperienza didattica online in tempo reale; molteplici aree di applicazione: un prodotto con tali caratteristiche è mirato alla collaborazione online in vari ambiti lavorativi, in tutti questi settori dove bisogna rafforzare e garantire una certa flessibilità di aggiornamento di chi è obbligato a farlo a causa della vertiginosa crescita tecnologica della società attuale; formazione a distanza: il mercato della formazione sta crescendo rapidamente. Attualmente lo studente ha capacità più avanzate di apprendere ad un certo livello, quindi anche la formazione deve garantire continui stimoli e collaborazioni per questo pubblico particolarmente avanzato. Osservando WebMeeting, una soluzione software per la collaborazione online che supporta a superare l ostacolo della comunicazione su Internet, possiamo notare che è uno strumento webbased che si presenta in modo semplice ad un fruitore per distribuire presentazioni online e far interagire un audience che abbia tutti gli stessi requisiti tecnologici (non sono richiesti strumenti tecnologici potenti per garantire la comunicazione). Usando WebMeeting, i fruitori possono trasmettere il loro desktop, compresi i documenti e le applicazioni, a chiunque e dovunque esso si trovi, usando semplicemente un browser Web. WebMeeting include: comunicazioni realtime; collaborazione e controllo remoto; indipendenza della piattaforma; interazione da browser a browser; web conferencing; sistema di recupero Diversamente dai tradizionali sistemi e servizi di presentazione webbased, WebMeeting permette agli utenti di fornire una vista dei loro desktop agli sviluppatori, agli altri fruitori o partner in modo da permettere un controllo totale dei contenuti, garantendo una interattività eccellente. Il vantaggio di WebMeeting sta nei tools software integrati che permettono di osservare e interagire con le dimostrazioni sullo schermo. Le caratteristiche chiave della collaborazione e la conferenza offerte da WebMeeting includono:

149 Progettazione di un sistema di elearning attraverso trasmissione di file: permette al fruitore di una sessione di WebMeeting lo scambio di files da tutti o da alcuni corsisti. I file distribuiti possono essere di qualsiasi tipo e distribuiti in modo veloce tra tutti i partecipanti al meeting; registrazione e playback: si può registrare una sessione di incontro e salvare la registrazione per fornirla in playback in un secondo momento. Questa caratteristica permette al fruitore di rendere disponibili sessioni registrate in qualsiasi momento quando desidera; integrazione Outlook permette l integrazione tra WebMeeting e Microsoft Outlook per permettere ad una sessione di incontro di mandare una mail attraverso WebMeeting. Le sessioni di incontro sono schedulate nel Calendario di Outlook: qualora la sessione di default si verifica, Outlook lo notifica. Un altra caratteristica dell integrazione con Outlook è l abilità nell importare nomi e indirizzi da Outlook o dalla rubrica di Outlook Express nella rubrica di WebMeeting; rappresentazione true color: i colori disponibili vanno dai 256, agli High Color (16bit) e True Color (32bit) in modo da rendere una risoluzione più alta delle presentazioni; video Conferencing: usando le caratteristiche della Video Conferencing del sistema WebMeeting i partecipanti assistono alle sessioni di incontro mandando video e immagini dalle loro videocamere PC. Questo componente è unicamente integrato con Voice Chat, che permette alle immagini video di sincronizzarsi con l audio. Con WebMeeting, gli appuntamenti online sono sicuramente meno costosi di un meeting facetoface, o di sessioni di apprendimento e di conferenza. Altri guadagni si hanno grazie all uso di applicazioni software per la presentazione come Word, PowerPoint e Excel, che si integrano perfettamente con l ambiente WebMeeting. La versione demo da me personalmente valutata è reperibile al seguente link: Centra Symposium

150 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Centra Live for Virtual Classes, meglio conosciuta come Centra Symposium, è attualmente uno dei prodotti più utilizzato per l interazione con una classe virtuale. Altri prodotti realizzati dalla società Centra tendono a rafforzare quello che il paradigma della comunicazione sincrona nelle piattaforme per la formazione a distanza, da noi trattato in questi ultimi capitoli. Centra Symposium replica una tipica interazione che è possibile incontrare in una classe con un set completo di caratteristiche per una stretta interazione, gruppi di apprendimento che comunicano in audio/videoconference, scambiandosi dati e grafica in un ambiente strutturato che può accogliere fino a 500 utenti simultaneamente. È alta anche l integrazione con altri programmi per l elearning, permettendo di registrare le sessioni live e di importare oggetti personali garantendo un facile accesso alle risorse didattiche.

151 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Le caratteristiche essenziali di Centra Symposium si possono riassumere nelle seguenti categorie: interazione realtime: si possono simulare grazie a emoticon e effetti sonori le volontà e le emozioni del discente, aprire chat pubbliche o private verso gli utenti, comprese le chat audio; grazie alla lavagna elettronica è possibile interagire e visionare contenuti didattici disponibili sulla stessa; grazie al Web Safari, il tutor può guidare i partecipanti a sincronizzarsi in un web tour. I partecipanti possono vedere il puntatore del tutor muoversi sulla pagina web. Garantita interazione peertopeer: il tutor può scegliere di aprire la finestra per alcuni partecipanti in modo da permettere lo scambio peertopeer. Chat testuale peertopeer: i tutor possono scegliere se abilitare o meno la chat testuale in modo da permettere ai partecipanti di mandare messaggi privati; catalogo didattico: include oggetti per l autoapprendimento nelle sessioni live; importa i contenuti direttamente nell agenda in tempo reale o prima della sessione. Ciò è ideale per permettere ai partecipanti online di prender parte ad esercizi di autoapprendimento; ricchi contenuti multimediali: sono integrati nella piattaforma Flash, Shockwave, GIFs animati e streaming audio e video; applicazioni condivise: si può condividere qualsiasi applicazione Windows, incluso l intero desktop o un server remoto, con tutti i partecipanti e i prodotti software di apprendimento. Uno snapshot dell applicazione tiene traccia delle ultime visioni; presentatori multipli: permette ai partecipanti di presentare contenuti propri durante la sessione onthefly ; importazione PowerPoint con animazione: importa slides in un evento, onthefly e in tempo reale. Le presentazioni PowerPoint con animazioni o oggetti multimediali incorporati possono essere importati in Centra Symposium prima o durante un evento live. I segnalibri marcano le slides nella sessione, poi tengono traccia dell ultima visione effettuata; stanze e laboratori: la sessione principale è divisa in piccoli gruppi per esercizi di laboratorio individuali o di gruppo. I tutor possono visionare i partecipanti o prendere il controllo delle loro applicazioni;

152 Progettazione di un sistema di elearning attraverso test e quiz: sono disponibili test di autovalutazione, revisioni individuali e risposte di gruppo dopo la sessione; VoIP integrato o Teleconferenza: si possono scegliere gli strumenti di conferenza fullduplex voiceoverip (VoIP) o usare i servizi di teleconferenza; videoconferenza integrata: si può vedere il tutor o altri partecipanti attraverso l interfaccia, addirittura con una connessione di rete a banda limitata. Centra Symposium è la soluzione più utilizzata per effettuare attività di elearning dal vivo in tutta l'impresa. A differenza della tecnologia di broadcast in streaming o delle pagine Web statiche, Symposium consente a grandi gruppi di dipendenti, partner e clienti geograficamente dispersi di interagire, collaborare e imparare sul modello della interazione tipica di una classe in tempo reale tramite intranet, extranet e Internet. Avvalendosi dell'infrastruttura elaborativa aziendale in essere e di Internet, Centra Symposium permette di realizzare risparmi senza precedenti rispetto ai metodi tradizionali di insegnamento e condivisione della conoscenza. Solo Centra offre una gamma completa di funzionalità di elearning dal vivo in un'applicazione Web thinclient scalabile, estensibile e facilmente implementabile. Oltre alla versione virtual classroom del prodotto della Centra, uno strumento prettamente dedicato all'audio e videoconferenza via Internet è Centra Conference. La versione di Centra Symposium da me personalmente valutata è disponibile in versione demo al seguente link: 5.13 Elluminate Live!

153 Progettazione di un sistema di elearning attraverso Realizzato dall omonima società, Elluminate Live! È uno strumento per la collaborazione online in tempo reale e soprattutto sincrona. Rispetto agli altri prodotti, comunque commerciali esaminati precedentemente, questo software è stato il solo che è stato possibile installare nella sua versione trial, senza particolari problemi. La flessibilità nell installazione è dovuta al supporto del toolkit Java Web Start; tuttavia, requisiti indispensabile è quello di avere a disposizione una connessione a banda larga per poter caricare l applicativo correttamente e in maniera completa. La versione da me valutata è stata la Elluminate Live! Academic version 6.5.

154 Progettazione di un sistema di elearning attraverso L installazione prevede la configurazione delle periferiche audio e della connessione utilizzata per la sessione. L interfaccia grafica è curata totalmente in Java con una serie di menù contestuali, tra cui una whiteboard per la stanza principale (main room), una lista con i partecipanti e informazioni su di loro, comprese una serie di emoticon per esprimere alzata di mano, volontà di parlare, voglia di scrivere, uso della lavagna. Tutte queste possibilità che vengono date ai partecipanti possono essere condivise o private tra gli altri utenti. Altro menù è quello relativo ai Direct Messaging, una sorta di chat istantanea in cui scrivere a un particolare partecipante in modalità privata, oppure lasciare un messaggio all intero gruppo di lavoro. È possibile istanziare nuove finestre per la lavagna elettronica, nonché salvare sessioni di conversazione testuale e di whiteboarding, per tenere traccia e memorizzare particolari incontri di colloquio. Ecco in breve quali sono i servizi che sono supportati da Elluminate Live!: stanza virtuale e per conferenze: si dispone di una lavagna interattiva e condivisa, di instant messaging, condivisione di applicazioni, quiz interattivi e gestione delle valutazioni dei fruitori; sviluppo di contenuti: importazione PowerPoint, slides private e loro memorizzazione, creazione dinamica dei contenuti e tools di editing; calcolatrice grafica, libreria di simboli matematici; supporto ai contenuti multimediali: live video via webcam, playback multimediale, web tour; gestione e usabilità: strumenti avanzati per facilitare l uso ai moderatori, gestione individuale di larghezza di banda di connessione, votazione istantanea, indicatori emotivi e di attività, supporto alla lingua spagnola, facile creazione di sessioni con inviti ; accessibilità e sicurezza: compatibilità con piattaforme Windows, MacOs, Java Desktop System, Solaris; requisiti di banda di connessione non eccessivamente spinti; automatica connessione ad Internet; massima sicurezza grazie all uso del protocollo SSL.

155 Progettazione di un sistema di elearning attraverso La versione demo di Elluminate Live! Academic vers. 6.5 valutabile è disponibile al seguente link: Microsoft Live Meeting

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