STEMI la fase cronica

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1 dal 1846 STEMI la fase cronica 21 gennaio 2017 Giovanni Pasanisi U.O. di Cardiologia, Ospedale del Delta, AUSL di Ferrara

2 Stratificazione prognostica post-stemi Aspetti di terapia Prevenzione secondaria non farmacologica

3 Stratificazione prognostica Identificazione della disfunzione ventricolare sinistra Identificazione dello scompenso e dei suoi predittori Valutazione del rischio di recidive ischemiche

4 Stratificazione prognostica Identificazione della disfunzione ventricolare sinistra Identificazione dello scompenso e dei suoi predittori Valutazione del rischio di recidive ischemiche

5 Predittori di mortalità Classe Killip alta Frazione di eiezione < 40 % Frazione di eiezione 40 % e < 45 % con: a) riempimento diastolico restrittivo b) insufficienza mitralica c) WMSI elevato e ventricolo sn non dilatato Importante variazione del BNP Uso di diuretici dell ansa

6 quindi attenzione a: Non disconoscere la possibilitàdi rimodellamento ventricolare anche dopo efficace PTCA (con anatomia coronarica nota). Non ridurre l intervento farmacologico mirato (ACE-I). Garantire follow-up eco seriato ai pazienti identificabili come a rischio di rimodellamento. Distinguere tra necrosi/stunning/ibernazione

7 Stratificazione prognostica Identificazione della disfunzione ventricolare sinistra Identificazione dello scompenso e dei suoi predittori Valutazione del rischio di recidive ischemiche

8 Predittori di recidive ischemiche Diabete mellito Insufficienza renale Arteriopatia periferica Presenza di malattia multivasale Rivascolarizzazione incompleta o non eseguita Età avanzata

9 2014

10 Terapia Terapia antitrombotica

11

12

13 2015

14 Terapia Terapia antitrombotica Beta-bloccanti

15 Terapia Terapia antitrombotica Beta-bloccanti Statine e acidi grassi polinsaturi NOTA 94 AIFA: Omega-3 1g/die dopo SCA (NSTEMI/STEMI) per 12 mesi (FE > 40%) e 18 mesi (FE < 40%)

16 Terapia Terapia antitrombotica Beta-bloccanti Statine e acidi grassi polinsaturi Bloccanti del SRAA

17 Terapia Terapia antitrombotica Beta-bloccanti Statine e acidi grassi polinsaturi Bloccanti del SRAA Verapamil: può essere considerato nei pazienti con controindicazione al Bblocc ed in assenza di scompenso Nitrati: non raccomandati (utilizzabili in acuto se ipertensione o scompenso)

18 Da non confondersi

19 Problema dell aderenza alla terapia 2016

20 Percorsi assistenziali in base alla stratificazione del rischio

21 La Cardiologia Riabilitativa secondo l OMSl Processo multifattoriale, attivo e dinamico, che ha come fine quello di favorire la stabilitàclinica, di ridurre le disabilità conseguenti alla malattia e di supportare il mantenimento e la ripresa di un ruolo attivo nella società, con l obiettivo di ridurre il rischio di successivi eventi cardiovascolari, di migliorare la qualità della vita e di incidere complessivamente in modo positivo sulla sopravvivenza.

22 La Cardiologia Riabilitativa secondo l OMSl Processo multifattoriale, attivo e dinamico, che ha come fine quello di favorire la stabilitàclinica, di ridurre le disabilità conseguenti alla malattia e di supportare il mantenimento e la ripresa di un ruolo attivo nella società, con l obiettivo di ridurre il rischio di successivi eventi cardiovascolari, di migliorare la qualità della vita e di incidere complessivamente in modo positivo sulla sopravvivenza.

23 Prevenzione secondaria non farmacologica The European health-care systems are dominated by acute care, medical technology, devices, and pharmacological treatments. To salvage the acutely ischaemic myocardium without addressing the underlying lifestyle causes of the disease is futile; we need to invest in prevention.

24 Fumo La ripresa del fumo dopo una SCA, in pazienti con terapia ottimale, determina in raddoppio del rischio di nuovo evento cv maggiore nel primo anno. Smettere di fumare dopo una SCA si associa ad una riduzione del 36-49% di mortalità. Centri antifumo: Cento, Codigoro, Copparo, Ferrara, Portomaggiore Supporto farmacologico: Vareniclina, Bupropione, Nicotina

25 Raccomandazioni alimentari:

26

27 Perché? Incremento della probabilità di sopravvivenza Riduzione della recidiva di nuovi eventi coronarici Incremento della capacità funzionale dei pazienti Innalzamento della soglia ischemica Riduzione dei sintomi Miglioramento della qualità della vita

28 Percorsi assistenziali in base alla stratificazione del rischio Prescrizione di attivitàfisica moderata (4-6 METS), aerobica, senza bisogno di una prova da sforzo, per minuti tutti i giorni

29 Impatto sulla riduzione del rischio di mortalità

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