IMPIANTI ELETTRICI. Impianti elettrici condominiali

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1 IMPIANTI ELETTRICI AGGIORNAMENTI TECNICO-NORMATIVI A cura di per.ind.marco STUDIO TECNICO OMEGA Via Herrsching, TRENTO Tel: 0461/ studioomega@marcoianes.it Sito web: A.I.CO. - via Maccani - Trento Impianti elettrici condominiali Concetti fondamentali di impianti elettrici Norme e leggi riguardanti impianti elettrici Sicurezza generale e adempimenti 1

2 Impianti elettrici condominiali Parti comuni:illuminazione e servizi Locale centrale termica Autorimesse Impianti antenna centralizzati Impianti fotovoltaici Ascensori Impianti elettrici: alcune definizioni Tensione elettrica: differenza di potenziale tra due punti del circuito elettrico ; Unità di misura : VOLT [V] Simbolo della grandezza: U Tensioni tipiche: 230 V monofase: generalmente si ha tra il conduttore di fase e il conduttore di neutro in impianti standard ( in vecchi impianti anche tra fase e fase) 2

3 Impianti elettrici: alcune definizioni 400 (380)V trifase: si ha tra due fasi in impianti standard 24 V, 48 V, 60 V bassetensioni per circuiti ausiliari o di sicurezza (possono essere in A.C.oin D.C.) A.C.:ALTERNATIVE CURRENT(CORRENTE ALTERNATA) D.C.:DIRECT CURRENT (CORRENTE CONTINUA) Impianti elettrici: alcune definizioni Intensità di corrente elettrica: rappresenta il flusso di elettroni che attraversa un generico circuito elettrico Unità di misura : AMPERE [A] Simbolo della grandezza: I Ambedue le grandezze U e I possono essere in A.C.O D.C. N.B.: Non vi è mai intensità di corrente se non vi è tensione; viceversa può esserci tensione ma, se il circuito è aperto non circola corrente elettrica 3

4 Impianti elettrici: alcune definizioni POTENZA ELETTRICA: Si suddivide in tre tipi : Potenza attiva: è quella che produce lavoro Unità di misura : WATT [W] Simbolo della grandezza: P Impianti elettrici: alcune definizioni POTENZA ELETTRICA: Potenza reattiva: è una potenza di scambio sulla linea e non produce lavoro Unità di misura : VoltAmpereReattivi[VAR] Simbolo della grandezza: Q È importante controllarla in impianti trifase e con potenze attive installate superiori a 12 KW circa. 4

5 Impianti elettrici: alcune definizioni Potenza apparente: è la somma vettoriale delle due grandezze precedenti Unità di misura : VoltAmpere[VA] Simbolo della grandezza: S NOTA: quando la potenza Q raggiunge valori elevati si crea un angolo di sfasamento tra P e Q tale da dover installare apparecchiature che riducano tale angolo (condensatori o centraline di rifasamento) Impianti elettrici: alcune definizioni Potenza apparente S in VA Potenza reattiva Q in VAR TRIANGOLO DELLE POTENZE Potenza attiva P in WATT Angolo di sfasamento φ tra P e Q L Ente distributore obbliga il cliente (condominio o privato) a tenere l angolo di sfasamento al di sotto di 25,84 ==== cosφ 0,9 Per fare ciò si ricorre all uso di condensatori o centraline di rifasamento (dimensionamento da parte del progettista in sede progettuale e verifica periodica da parte del manutentore dell impianto, ma risponde l amministratore) 5

6 Elettricità e corpo umano Il passaggio di una corrente attraverso il corpo umano, può determinare conseguenze anche mortali! Dagli effetti FISIOPATOLOGICIprodotti dalla corrente elettrica sul corpo umano dipendono i limiti di sicurezza. La sicurezza può essere conseguita sia limitando la correnteiche riducendo il tempo t per cui questa può fluire attraverso il corpo umano. Soglia di sensibilità Stimoli elettrici che superano una determinata soglia di eccitabilità e che provengono dall esterno possono risultare pericolosie influiresullefunzionivitali. La pericolosità di questi stimoli può variare a seconda dell intensità e della natura della I, dalladuratadel contatto, dalla costituzione fisica della persona colpita (massacorporeae statodi salute) e dalla frequenza del sistema elettrico. 6

7 Il valoredi correntepercepibiledaunapersona è individuale e dipende da diversi fattori. Non èfacile determinareiminimi valoridi corrente che superano la soglia di percezione e quindi si ricorre a criteri statistici e a metodi sperimentali. Effetti dell elettricità sul corpo umano Quando una corrente elettrica attraversa un corpo umano può produrre un azione diretta su vasi sanguigni e cellule nervose, determinare un alterazione permanente nel sistema cardiaco, nell attività cerebrale e nel sistema nervoso centrale; infine può arrecare danni all apparato uditivo, all apparato visivo e all epidermide. 7

8 Se successivi, gli effetti possono sommarsi e il muscolo si contrae in modo progressivo. contrazione tetanica e in questa posizione i muscoli permangono finché non cessano gli stimoli (presenza di corrente!!!) Il valore piùgrande di corrente per cui una persona éancora in grado di staccarsi della sorgente elettrica si chiama corrente di rilascioe mediamente per una corrente di 50/100Hz é di circa 10mA per le donne e di 15mAper gli uomini.correntimolto elevate non producono solitamente la tetanizzazione perché quando il corpo entra in contatto con esse, l eccitazione muscolare étalmente elevata che i movimenti muscolari involontari generalmente staccano il soggetto della sorgente. 8

9 LIMITI DI PERICOLOSITÀ DELLA I PER F=15:100Hz Curva per I continua 9

10 Pericolosità della corrente elettrica La pericolosità della I diminuisce all aumentare della f: l ampiezza dello stimolo deve essere tanto più grande quanto più breve è la durata. Inoltre ad alte f la I tende a passare all esterno del corpo effetto pelle, in tal modo non interesserà gli organi vitali. Comunque produce effetti termici pericolosi anche in relazione alla disuniformedistribuzione della I nell elettrodo di contatto e nel corpo stesso IL FUNZIONAMENTO DEL CORPO UMANO E DI TIPO ELETTRICO: il cuore ed il cervello funzionano tramite impulsi elettrici. UNA CORRENTE ELETTRICA CHE ATTRAVERSA IL CORPO (SCOSSA) PUO ESSERE MOLTO PERICOLOSA. IN ITALIA QUASI OGNI GIORNO MUORE UNA PERSONA A CAUSA DELL ELETTRICITA 10

11 UN IMPIANTO ELETTRICO NON A REGOLA D ARTE PUO CAUSARE INCENDI. OGNI ANNO IN ITALIA AVVENGONO CIRCA 6000 INCENDI DI ORIGINE ELETTRICA A CAUSA DI IMPIANTI DIFETTOSI. IL 60 % DI QUESTI INCENDI AVVIENE NELLE ABITAZIONI. La sicurezza: una preoccupazione che non è mai eccessiva! Il funzionamento di un impianto elettrico non è di per sé indice di sicurezza.infatti, anche se funziona, esso può essere fonte di pericoli ignoti, che solo un esperto è in grado di valutare e, dopo i necessari interventi, eliminare. Ad esempio, un guasto elettrico nell appartamento del vostro vicino, può provocare gravi incidenti nell appartamento attiguo, anche se quest ultimo ha l impianto in piena regola. QUESTO SIGNIFICA CHE IN UN CONDOMINIO VANNO PROTETTI TUTTI GLI IMPIANTI, SIA LE PROPRIETA SINGOLE, SIA LE PARTI COMUNI 11

12 L IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO IL CONTATORE: Misura l energia elettrica consumata ed è installato dall Ente fornitore di energia elettrica. È abbinato ad un proprio interruttore che interrompe l erogazione di energia elettrica se superiamo la potenza massima stabilita nel contratto. Consultate personale tecnico preparato per farvi consigliare sul migliore contratto da stipulare con l ente erogatore. L IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO INTERRUTTORE MAGNETO-TERMICO Protegge l impianto elettrico da tutte le sovracorrenti generate sia dall eccessiva richiesta da parte dell utente (sovraccarico), sia in caso di guasti più gravi ( corto-circuito), interrompendo l erogazione di energia elettrica, salvando quindi l impianto da danni irreparabili (inneschi d incendio) 12

13 L IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO INTERRUTTORE DIFFERENZIALE: Protegge l utente quando accidentalmente viene in contatto con parti difettose ed in tensione dell impianto elettrico; la scossa viene evitata se l interruttore differenziale è abbinato all impianto di messa a terra. Se l impianto di messa a terra è assente la scossa non si evita, ma l interruttore apre il circuito solo dopo il contatto tra l utente e la parte guasta dell impianto; IMPORTANTISSIMO IL COORDINAMENTO TRA DIFFERENZIALE E IMPIANTO DI MESSA A TERRA!!! L IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO- DIFFERENZIALE: Abbina le funzioni dei due precedenti apparecchi in un unico apparecchio. Un operatore esperto è in grado di identificare quando fare ricorso a questo apparecchio combinato, anziché a quelli proposti in precedenza. 13

14 L IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO IL CENTRALINO: Può essere chiamato anche quadro di unità abitativa, viene di solito posizionato nei pressi dell ingresso dell appartamento e consente di raggruppare tutti i dispositivi di protezione visti in precedenza (interruttori magneto-termici e differenziali); divide, inoltre, i circuiti dell abitazione a seconda delle esigenze: -FORZA MOTRICE -LUCE -CENTRALE TERMICA -SINGOLI LOCALI (bagno,cucina ) L IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO IMPIANTO DI MESSA A TERRA: È IL CUORE DELLA SICUREZZA PER GLI UTENTI. Esso permette di scaricare nel terreno, e quindi non attraverso gli utenti stessi, eventuali correnti di guasto dell impianto elettrico, FATE VERIFICARE CHE SIA PRESENTE NEL VOSTRO IMPIANTO, CONSULTANDO UN ESPERTO DEL SETTORE 14

15 L IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO LA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA : Secondo LE LEGGI VIGENTI, tutti gli impianti elettrici devono rispondere alle norme C.E.I. e alle disposizioni di legge in termini di sicurezza. Ciò è possibile solamente dopo l intervento di un operatore del settore, il quale dopo il proprio intervento rilascerà un dichiarazione di conformità alle norme vigenti, attestando la sicurezza dell impianto. RICORDATI CHE E OBBLIGATORIO PER LEGGE ADEGUARE IL PROPRIO IMPIANTO ELETTRICO ALLE NORMATIVE VIGENTI. L IMPIANTO ELETTRICO: IMPARIAMO A CONOSCERLO IL PROGETTO Secondo LE LEGGI VIGENTI, molti impianti devono essere progettati da professionisti iscritti agli albi( periti industriali o ingegneri).novita 2008: CAMBIANO I CRITERI DI OBBLIGO DI PROGETTAZIONE!!!!!!!!! RIVOLGITI AD UN ESPERTO DEL SETTORE PER VERIFICARE SE IL TUO IMPIANTO ELETTRICO E SOGGETTO A PROGETTAZIONE 15

16 Alcuni consigli per la sicurezza Se il tuo impianto elettrico ha più di 10 anni e non ha subìto alcun controllo, chiama un installatore qualificato o un professionista del settore per farlo controllare 16

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19 RICAPITOLANDO.. È MOLTO IMPORTANTE VERIFICARE L INTEGRITA DEL VOSTRO IMPIANTO ELETTRICO, AL FINE DI EVITARE TUTTI I POSSIBILI PERICOLI CHE SI POSSONO GENERARE DA UNA CATTIVA ESECUZIONE O MANUTENZIONE. CONSULTATE UN PROFESSIONISTA DEL SETTORE PER GARANTIRE LA VOSTRA SICUREZZA : RICORDATE CHE LA CORRENTE ELETTRICA NON SI VEDE, MA QUANDO SI SENTE POTREBBE ESSERE TROPPO TARDI!!! 19

20 Norme e leggi Norma: insieme di dettami tecnici per la corretta esecuzione,installazione e manutenzione degli impianti (elettrici); non è una legge e quindi non è obbligatoria, però le leggi indicano come riferimento le norme, quindi: UN IMPIANTO ESEGUITO E TENUTO SECONDO LE NORME TECNICHE VIGENTI È UN IMPIANTO CHE SODDISFA LA LEGGE! Norme e leggi Legge: è un atto, ovvero un complesso di atti, contenente regole comportamentali di cui si impone l'osservanza nei territori o nelle aggregazioni sociali (nazionali, politiche o comunque di più individui) cui è destinata. Le leggi, per la corretta esecuzione degli impianti richiamano le norme, quindi: UN IMPIANTO ESEGUITO E TENUTO SECONDO LE NORME TECNICHE VIGENTI È UN IMPIANTO CHE SODDISFA LA LEGGE! 20

21 Norme e leggi Le norme del settore elettrico, in Italia, sono emanate dal C.E.I. ( COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO) e dall U.N.I.(Ente nazionale italiano di unificazione) Elenco principali leggi EX D.P.R. 547/55:Norme prevenzioni infortuni sul lavoro (ORA LEGGE 81 TESTO UNICO PER LA SICUREZZA) Legge 186/68: Disposizioni sulla produzione e installazione di macchinari elettrici/elettronici (ORA LEGGE 81 TESTO UNICO PER LA SICUREZZA) Legge 791/77:Attuazione direttive CEE per la sicurezza del materiale elettrico D.M.01/02/86:Sicurezza antincendi per la costruzione e l esercizio di autorimesse D.M.246/87:Sicurezza antincendi per edifici di civile abitazione D.Lgs 626/94: Sicurezza e salute dei lavoratori D.P.R.462/01:Impianti di messa terra e di scariche atmosferiche nei luoghi di lavoro D.P.R.380/01: Testo unico disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia 21

22 Elenco principali Norme C.E.I.- UNI Norma C.E.I. 64/8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale fino a 1000 V in A.C.e 1500 V in D.C. Norma C.E.I.12-15: Impianti d antenna centralizzati Norma C.E.I :Quadri elettrici Norme C.E.I /14/19/20/22: Cavi elettrici Norme C.E.I. 23 : Interruttori automatici,prese a spina,tubi protettivi. Norma C.E.I. 64/50: Edilizia residenziale: Guida per l integrazione negli edifici degli impianti ausiliari e telefonici Norma UNI 8612: Cancelli,porte e portoni automatizzati Ma e la legge n 46 del 1990? ABOLITA!!!!!!! La legge 46/90 ed il relativo regolamento di attuazione ( D.P.R. 447 del 1991) non esistono più dal 31 dicembre 2007!!!! Quindi, cosa succede ora? 22

23 D.M. 37 del 22/01/08 È in vigore un nuovo decreto che sostituisce la vecchia legge n 46/90!!! Con questo nuovo decreto le regole SONO le seguenti: D.M. 37 del 22/01/08 Nuova applicazione: Tutti gli impianti posti al servizio degli edifici,indipendentemente dalla destinazione d uso, cancelli e automazioni, impianti fotovoltaici Prima con 46/90: solo negli edifici civili Imprese abilitate: come per la precedente 46/90 23

24 D.M. 37 del 22/01/08 PROGETTAZIONE: NOVITA IMPORTANTE: tuttigli impianti con potenza superiore a 6 KW hanno l obbligo di progetto Invariata l altra casistica e cioè: Impianti elettrici in unità abitative con superficie > 400 m 2 Impianti elettrici in immobili diversi da unità abitative con superficie > 200 m 2 D.M. 37 del 22/01/08 Impianti elettrici soggetti a normative particolari (locali ad uso medico o a maggior rischio d incendio) Impianti elettrici in locali soggetti al rilascio di certificato prevenzione incendi (centrali termiche, autorimesse ) 24

25 D.M. 37 del 22/01/08 PROGETTAZIONE: chi può fare cosa? Il progetto dell impianto elettrico può essere elaborato SOLAMENTE da un professionista iscritto all albo di competenza!!!! Chi sono i professionisti abilitati? Periti Industriali settore elettrico Ingegneri ( vecchio ordinamento: tutti) -( nuovo ordinamento: specializzazione industriale) NON POSSONO : Architetti, diplomati tecnici vari (periti edili,meccanici, geometri ) anche se iscritti ai rispettivi albi. PROGETTAZIONE: D.M. 37 del 22/01/08 L amministratore e/o il committente è responsabile dell affidamento dell incarico al professionista; Necessario, quindi, informarsi se il professionista può svolgere l incarico di progettazione 25

26 D.M. 37 del 22/01/08 Dichiarazione di conformità (d.c.): A fine lavori l impresa esecutrice o il servizio interno di manutenzione rilascia la d.c. NON PIU ai sensi della legge n 46/90; ma ai sensi del D.M. 37 del 22/01/08 D.M. 37 del 22/01/08 Dichiarazione di conformità (d.c.): La d.c. riguarda solamente i lavori svolti dall impresa e cioè: Tutto l impianto se si tratta di nuova installazione o rifacimento totale Solamente per le opere eseguite se si tratta di parziali interventi, ampliamenti o manutenzioni straordinarie NULLA DI INVARIATO RISPETTO A 46/90 26

27 D.M. 37 del 22/01/08 Dichiarazione di RISPONDENZA (d.r.): NOVITA IMPORTANTE INTRODOTTA DAL NUOVO DECRETO Per impianti antecedenti il 1990 (prima della 46/90), oppure per impianti antecedenti il nuovo decreto e privi di dichiarazione di conformità In cosa consiste? D.M. 37 del 22/01/08 Dichiarazione di RISPONDENZA (D.R.): La D.R. è un documento che attesta la rispondenza dell impianto elettrico alle normative vigenti; Serve per sanare tutte le situazioni precarie che non sono state definite fino ad ora Come funziona? 27

28 D.M. 37 del 22/01/08 Dichiarazione di RISPONDENZA (d.r.): Il committente (amministratore) dà l incarico di verifica ad un professionista abilitato per verificare lo stato dell impianto Chi è abilitato: Professionista iscritto all albo di competenza (perito o ingegnere) da almeno 5 anni oppure Responsabile tecnico di un impresa del settore elettrico da almeno 5 anni (attenzione:non l impresa, ma il responsabile tecnico dell impresa!!!!) D.M. 37 del 22/01/08 Dichiarazione di RISPONDENZA (d.r.): Il professionista effettua delle verifiche strumentali e analitiche ( prove di isolamento dei conduttori, analisi a vista, redazione di schema del sistema.) e predispone una relazione tecnica descrittiva dell impianto; Se l impianto corrisponde ai dettami normativi il professionista rilascia una dichiarazione di rispondenza alle norme che sana la situazione e si chiude la questione (attenzione:chiedere gli allegati tecnici che attestano la dichiarazione) 28

29 D.M. 37 del 22/01/08 Dichiarazione di RISPONDENZA (d.r.): Se l impianto non corrisponde alle normative,in tutto o in parte, egli indica gli interventi da effettuare per sistemare gli impianti e a questo punto si procede nel seguente modo: D.M. 37 del 22/01/08 Dichiarazione di RISPONDENZA (d.r.): Per gli interventi operativi eseguiti per sistemare l impianto l impresa esecutrice rilascerà la d.c. Per la globalità dell impianto, dopo l esecuzione dei risanamenti e raccolta la d.c. relativa, il professionista rilascia la D.R., chiudendo l iter procedurale 29

30 Obblighi del proprietario Per nuova fornitura o ampliamento esistente o subentro: entro 30 giorni dall allacciamento,l amministratore o proprietario deve consegnare la D.C.o la D.R., pena l immediata sospensione del servizio. Obbligo di deposito della D.C. o della D.R. o del progetto presso lo sportello unico per l edilizia Obblighi del proprietario In caso di compravendita di immobile il venditore deve produrre la D.C. o la D.R. e allegarla all atto notarile di vendita, salvo patto diverso tra le parti esplicitamente accettato dall acquirente Obbligo di D.R. o D.C. per ogni intervento di ampliamento o alterazione dell impianto 30

31 D.P.R. 462/01 Attenzione: il decreto n 462, in vigore dal 2001, prevede la verifica OBBLIGATORIA dell impianto di messa a terra da parte di un organismo abilitato dal ministero delle attività produttive. Come fare? D.P.R. 462/01 L amministratore o datore di lavoro prevede una verifica preliminare per controllare lo stato dell impianto di messa a terra ( da parte di un professionista di fiducia ) Successivamente fa eseguire gli interventi manutentivi per sistemare l impianto di terra. 31

32 D.P.R. 462/01 Conseguentemente a quanto sopra esposto richiede la verifica ispettiva da parte dell organismo abilitato. La verifica ha cadenza quinquennale per impianti ordinari e biennale per impianti in luoghi a maggior rischio in caso d incendio D.P.R. 462/01 Le verifiche sono OBBLIGATORIE in tutti i luoghi di lavoro. 32

33 Manutenzione impianto elettrico Prova mensile di intervento dei dispositivi differenziali ( premere il tasto T di prova) Prova annuale strumentale dei dispositivi differenziali con tenuta di registro ( prova tempi di intervento, soglie di intervento ) Verifica periodica ( può essere contestuale alla precedente) della resistenza di terra Verifica del corretto funzionamento del sistema d illuminazione di sicurezza (annuale) Prossimo appuntamento Sabato 18 aprile 2009 Dalle 9:00 alle 13:00 Parleremo di: Protezione scariche atmosferiche (nuovi obblighi normativi) Ascensori: adempimenti obbligatori Autorimesse: adempimenti obbligatori Antenne : adempimenti obbligatori Prove termografiche 33

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