Document Name Your Company Name (C) Copyright (Print Date) All Rights Reserved
|
|
- Raimonda Pace
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Document Name Your Company Name (C) Copyright (Print Date) All Rights Reserved 1
2 L a proposta dei progetti di seguito illustrati, ai quali se ne possono aggiungere altri in base ai bisogni e alle esigenze del gruppo di educatori di ogni singola scuola, prende spunto da una visione della formazione, che considera l adulto come protagonista e attore del proprio cambiamento e della propria trasformazione in ambito lavorativo. Queste offerte di formazione intendono fornire occasioni di confronto, di dialogo e di scambio tra colleghi che quotidianamente si trovano a collaborare per la crescita degli stessi bambini, nella stessa scuola, nello stesso territorio. Secondo questa prospettiva un gruppo di educatori, partendo dalle azioni educative intraprese, dalla relazione con i bambini e dalle proposte didattiche fornite, si pone in un atteggiamento di ricerca, di riflessione e di sperimentazione e fa della propria pratica educativa l occasione per porsi domande, per ripensare alle proprie teorie sull insegnamento e sull apprendimento. Partendo dall esperienza che ciascuna persona porta con sé e facendo dell esperienza l oggetto della riflessione, l educatore trasforma la pratica in sapere esperienziale. L educatore, che riflette sulle proprie azioni e sul contesto all interno del quale si trova ad interagire con altri adulti e con i bambini, è colui che analizza la realtà, elabora nuove ipotesi, interviene con nuove azioni, uscendo da situazioni di routine, ponendosi in una prospettiva di costante ricerca e cambiamento. L idea di fondo di questi progetti è, quindi, quella di aiutare gli insegnanti ad essere protagonisti della propria pratica educativa, evitando di proporre programmi e idee pensati ed elaborati da altri, ma, partendo dai concetti teorici e dalle azioni, elaborare un proprio sapere frutto dell esperienza e della riflessione su di essa. Le proposte che facciamo sono diversificate nei contenuti, modalità e obiettivi, proprio per fornire agli insegnanti numerosi strumenti utili a svolgere al meglio la propria professione. 1
3 L ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI E DEI MATERIALI NELLA SEZIONE PRIMAVERA Lo spazio di un servizio educativo ha una grande importanza rispetto alle esperienze che i bambini possono fare. In ogni progetto educativo la qualità degli spazi deve essere al centro della regia degli educatori. Lo spazio influenza, infatti, l organizzazione del pensiero e del comportamento sociale e non è mai neutro: esprime valori, pensieri, ha un suo linguaggio silenzioso, ma potente. La riflessione sulla qualità degli spazi è divenuta, quindi, una tappa imprescindibile nell organizzazione di un servizio per l infanzia e costituisce uno specifico contenuto educativo per far corrispondere gli spazi ai bisogni emotivi, affettivi, relazionali, cognitivi, di movimento dei bambini. Riflettere su alcuni aspetti teorici legati ai bisogni del bambino di 2 anni Acquisire idee per l organizzazione degli angoli e dei materiali Predisporre progetti ed esperienze alla luce dei bisogni evidenziati nel bambino di 2 anni Dall immagine di bambino alla modalità dell adulto di porsi in relazione con lui La predisposizione degli angoli e la scelta dei materiali Predisposizione di progetti LO SFONDO INTEGRATORE COME STRUMENTO PEDAGOGICO "Un vento inquieto avverte di un pericolo che viene dal Nord. Con gli occhi fissi sulla grande nuvola nera, Arret percorre a passi rapidi il sentiero verso il suo villaggio. Ma una volta giunto nei pressi del torrente scopre che..." E' così che ogni mattina, a scuola, seguo le tracce di una storia che mi chiede di pensare, di intervenire, di superare ostacoli. La mia maestra lo chiama sfondo integratore e dice che è come un filo rosso che annoda le diverse proposte didattiche e impedisce loro di essere frammentate e dispersive. Ma per me resta un forte richiamo verso ciò che posso essere. La mia storia di un anno. Che cos'è e come si costruisce uno sfondo integratore? Perché lo sfondo integratore favorisce l'organizzazione didattica e guida la scelta delle attività in sezione? La costruzione dell'attività didattica dentro lo sfondo integratore: criteri, sequenze e risorse attivabili sul territorio. Laura Compagnoni 10 e 17 ottobre 2015 dalle 9 alle 12 Monica Arrigotti 3 ottobre 2015 dalle 9 alle 12 2
4 RITRATT-ART RITRATTO E AUTORITRATTO L elemento creativo è lo scrigno del tesoro dentro ogni essere umano. Usare l arte come strumento didattico permette di ritrovare un saper fare, restituisce centralità alle mani, rivaluta le attese ed il rispetto dei tempi, costruisce concrete prospettive di scoperta e aperture al nuovo utili a formare sensibilità e spirito critico. Il ritratto, l autoritratto del volto, la figura del nostro corpo sono gli elementi di riferimento del percorso. Il ritratto non è solo la nostra foto. Noi siamo il nostro ritratto, la nostra espressione, il nostro movimento, la nostra voce, il nostro cuore. Il sentimento è il nostro ritratto interiore. Il riconoscersi in un ritratto è per il bambino uno stimolo a guardarsi per identificarsi e a mostrarsi all altro. Acquisire gli strumenti teorico-pratici per gestire un percorso artistico-espressivo. Verranno presentate e sperimentate tecniche pittoriche, alcune delle quali si rifanno ad artisti famosi (Van Gogh, Picasso, Arcimboldo) ed alcune modalità di stampa. Adigraf, elastici, stencil personalizzato del proprio viso. Saranno esplorati materiali artistici e le loro modalità creative di utilizzo. Manuela Morelli 17 e 24 ottobre 2015 dalle 9.30 alle MIGLIORARE IL CLIMA E LA COMUNICAZIONE ALL INTERNO DEL GRUPPO DI LAVORO Nelle professioni educative il gruppo di lavoro è la base fondante e necessaria all agire educativo di ciascun componente. Il gruppo delle insegnanti, infatti, si presenta come il presupposto fondamentale su cui poggiare le intenzionalità educative di una scuola dell infanzia, Il percorso proposto è volto a sviluppare quelle competenze comunicative che possono favorire e facilitare la relazione, ponendosi in un atteggiamento di ascolto attivo, utile a far emergere le risorse e le competenze di ciascun membro del gruppo. Ascoltare e comprendere le proprie emozioni all interno del gruppo di lavoro Conoscere la comunicazione verbale e non verbale Porsi in atteggiamento di ascolto attivo Individuare le risorse e le competenze personali da spendere nel gruppo La comunicazione verbale e non verbale L ascolto attivo Il messaggio Io Il concetto di empowerment Monica Arrigotti 24 e 31 ottobre 2015 dalle 9 alle 12 3
5 SVILUPPARE I PREREQUISITI PER LA SCUOLA PRIMARIA Le recenti direttive del Ministero dell Istruzione che definiscono le linee guida per il diritto allo studio degli alunni con disturbi specifici di apprendimento, attribuiscono grandissima importanza al tema della prevenzione. Viene evidenziata l importanza dell insegnante come osservatore privilegiato delle eventuali difficoltà che potrebbero evolvere in seguito in disturbi di apprendimento e si suggerisce di incrementare, in forma ludica, gli esercizi mirati allo sviluppo delle competenze necessarie a un successivo approccio alla lingua scritta. Il percorso analizza i prerequisiti cognitivi e strumentali dell apprendimento, fornendo all insegnante strumenti di osservazione sullo sviluppo delle abilità e dando indicazioni pratiche sulle modalità di intervento. Prerequisiti e sviluppo degli apprendimenti di base. Presentazione delle principali funzioni analizzate nel lavoro sui prerequisiti. Abilità non verbali: attenzione e memoria visuospaziale, orientamento nello spazio, pregrafismo e disegno I prerequisiti linguistici I prerequisiti meta fonologici Lo sviluppo delle abilità aritmetiche L organizzazione temporale Alessandra Braga 7 e 14 novembre 2015 dalle 9 alle 12 IL RUOLO DELL INSEGNANTE NELLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DEI BAMBINI Il percorso è l opportunità per riflettere su una modalità di insegnamento che assuma la ricerca e la curiosità come guida per la lettura dei fatti della realtà, partendo da un contesto intenzionalmente predisposto, che favorisca la comunicazione tra i soggetti coinvolti. Abbandonando percorsi rassicuranti, definiti a priori, l educatrice, osservando i bambini e il contesto, può raccogliere elementi indispensabili per la progettazione e l incontro tra la sua progettualità e la progettualità dei bambini. Riflettere sul proprio agire educativo Riflettere sull immagine di bambino Riflettere sui termini insegnamento e apprendimento Confrontarsi sulla scuola che vorrei partendo dalle Indicazioni Nazionali I concetti di insegnamento direttivo/non direttivo L ascolto attivo nella relazione con il bambino L organizzazione del contesto di apprendimento Il ruolo dell adulto nell aiutare i bambini a passare dalla spontaneità del fare all intenzionalità e alla progettualità Monica Arrigotti 14 e 21 novembre 2015 dalle 9 alle 12 4
6 INSEGNARE L EMOZIONESE Insegnare le emozioni a scuola ed in famiglia è un prerequisito importante per la costruzione di ogni competenza futura. Il percorso rappresenta la traduzione nella pratica scolastica dei principi dell Intelligenza Emotiva. Le evidenze scientifiche, i costrutti teorici di riferimento, nonché le recenti scoperte nell ambito della neurofisiologia rendono questo aspetto dell apprendimento uno straordinario programma di intervento in sezione. Fornire una panoramica sulla situazione attuale della scuola, della famiglia e dell educazione e sulle prospettive pragmatiche dell utilizzo dei principi dell educazione emotiva Apprendimento delle principali teorie alla base dell attenzione emotiva nell insegnamento. Progettazione e gestione di interventi di educazione emotiva Concetti base dell Educazione Emotiva Fondamenti teorici e principali studi scientifici relativi alle emozioni Strumenti pratici da utilizzare in sezione Alessandra Braga 28 novembre e 5 dicembre 2015 dalle 9 alle 12 IL CORPO NEI COLORI In ambito educativo è importante ed utile proporre e dedicare spazi ad attività artistico-espressive nel senso più ampio del termine, quali laboratori creativi, attività artistiche di gruppo, percorsi di espressività corporea. Queste proposte, essendo connesse ai processi percettivi, intellettivi, creativi, emotivi e sociali, impegnano tutte le facoltà di chi le esercita e favoriscono un armonico sviluppo della personalità. Il percorso coniuga la sperimentazione corporea con l esperienza artisticoespressiva, nella convinzione che questi due canali espressivi possano costituire due efficaci e potenti strumenti didattici e pedagogici nella Scuola dell infanzia. Promuovere la conoscenza del corpo come mezzo di espressione e comunicazione Sviluppare l idea della pluralità dei linguaggi Stimolare la creatività del singolo Trasferire il proprio sentire in una forma di rappresentazione Scoprire le proprie potenzialità espressive. Illustrazione teorico-pratica con sperimentazione attiva di tecniche corporee ed artistiche. Esplorazione di vari materiali reinterpretati artisticamente quali hand paint, lo scultore bendato, pittura su sabbia. Manuela Morelli 16 e 23 gennaio 2016 dalle 9.30 alle
7 CURARE E MIGLIORARE LA RELAZIONE TRA EDUCATORI E GENITORI Come professionisti dell educazione gli insegnanti della scuola dell infanzia hanno, tra gli altri, anche il compito di interrogarsi sulle modalità di interazione e di comunicazione con le famiglie. A volte la relazione con altri adulti, affettivamente legati al bambino, risulta difficile e carica di tensioni; spesso densa di incomprensioni e di fatiche, per riuscire a cogliere il punto di vista dell altro. Occuparsi anche di questo ambito richiede l osservazione delle proprie emozioni, delle esperienze e dei vissuti, all interno di un sistema di relazioni intrecciate tra educatori, genitori e bambino. Ascoltare e comprendere le proprie emozioni e quelle dei genitori Mettere in atto una comunicazione empatica tra adulti con ruoli diversi, per il bene dello stesso bambino Conoscere la comunicazione verbale e non verbale L ascolto attivo La comunicazione verbale e non verbale La conduzione del primo colloquio con i genitori, occasione di incontro e confronto Le informazioni da fornire ai genitori per rendere chiara l offerta formativa Monica Arrigotti 30 gennaio 2016 I PROGETTI EDUCATIVI PER LA DISABILITA SECONDO L ICF International Classification of Functioning, Disability and Health Nell affrontare il tema delle persone con disabilità, la definizione della disabilità stessa e l indicazione del tipo di risposta da fornire è cristallizzata nelle varie disposizioni legislative. L utilizzo, in ambito multiprofessionale da parte dei diversi Servizi e quindi anche della Scuola, della nuova classificazione dell OMS chiamata ICF può offrire l opportunità di una visione integrata sia nel descrivere il funzionamento delle persone con disabilità, che nel pianificare interventi complessi e omnicomprensivi. Il percorso vuole supportare gli insegnanti interessati ad affrontare i progetti rivolti a bambini con disabilità in maniera più efficace. Apprendere la classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute; confrontarsi con l ICF e con le novità da esso introdotte; imparare ad utilizzare l ICF in ambito educativo; muoversi nell ottica della pedagogia inclusiva. L ICF e la struttura della classificazione La partecipazione sociale come dimensione di valutazione del funzionamento della persona: il ruolo del contesto Le dimensioni che strutturano la classificazione: funzioni e strutture corporee, attività e partecipazione, ambiente Alessandra Braga 30 gennaio 2016 dalle 9 alle 12 6
8 L CHI SIAMO a Tempo Libero è una Cooperativa Sociale con sede a Brescia, che fin dalla sua nascita si è sempre occupata di interventi educativi di carattere ludico-aggregativo. Da diversi anni ha attivato la gestione diretta di servizi per la prima infanzia, mediante la gestione di Nidi, Micronidi e Scuole dell Infanzia, sviluppando competenze ed esperienze diversificate. Contemporaneamente alla gestione diretta dei servizi ha attivato alcune collaborazioni con persone esperte nell ambito dei servizi, degli interventi formativi e degli interventi laboratoriali che hanno consentito la costruzione e strutturazione dei percorsi formativi proposti. Oltre a questi percorsi formativi la Tempo Libero è in grado di organizzare e gestire: attività laboratoriali di carattere artistico-espressivo e percorsi annuali di lingua inglese, rivolti ai bambini della scuola dell infanzia percorsi e incontri formativi per i genitori supervisione alle equipe delle insegnanti. LE FORMATRICI MONICA ARRIGOTTI Laureata in Pedagogia, ha frequentato il Master per Formatori in educazione socio-affettiva e il Master Universitario sulla Consulenza formativa nei servizi educativi. Da vent anni svolge attività di coordinamento nei Nidi e nelle Scuole dell Infanzia. Ha svolto diverse collaborazioni come formatrice per insegnanti, educatrici e genitori. ALESSANDRA BRAGA Psicologa, psicoterapeuta, PTSTA-P (insegnante e supervisora ad indirizzo analitico transazionale). Dopo una lunga esperienza nell'ambito della Tutela Minori ha iniziato ad occuparsi di prevenzione lavorando all'interno delle scuole dell'infanzia e primarie della provincia. Svolge da molti anni attività di supervisione per insegnanti, educatori e psicologi. MANUELA MORELLI Educatrice professionale, da anni impegnata all interno di servizi educativi scolastici ed extrascolastici, ha sviluppata una notevole capacità ed esperienza nella gestione e realizzazione di attività laboratoriali di carattere artistico, con materiali di riciclo e naturali. LAURA COMPAGNONI Lavora da moltissimi anni nei servizi per l infanzia come educatrice all interno di Nidi, come insegnante e coordinatrice di Scuole dell Infanzia. COOPERATIVA SOCIALE TEMPO LIBERO Referente: Biagio Vultaggio Tel Cell Mail: biagio.vultaggio@cooptempolibero.it 7
FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA
I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità
DettagliIl disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano
Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano 9 aprile 2014 Premessa Mi è stato chiesto di mettere
DettagliPROGETTAZIONE DIDATTICA CLASSI PRIME ANNO SCOLASTICO 2012-2013 ARTE E IMMAGINE. Traguardi per lo sviluppo delle competenze OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
PROGETTAZIONE DIDATTICA CLASSI PRIME ANNO SCOLASTICO 2012-2013 ARTE E IMMAGINE Arte e immagine ha la finalità di sviluppare nell alunno le capacità di osservare, esprimersi e comunicare, di leggere e comprendere
DettagliIstituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016
Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo
DettagliPREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica
PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,
DettagliIL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE
IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA - IMMAGINI.SUONI, COLORI SCUOLAPRIMARIA DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE
DettagliDALLA TESTA AI PIEDI
PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO ANNUALE SCUOLA DELL INFANZIA A. MAGNANI BALIGNANO DALLA TESTA AI PIEDI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CORPO Anno scolastico 2013-14 MOTIVAZIONI Il corpo è il principale strumento
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliMOMENTI FORMATIVI 2015 organizzati dal CTS provinciale di Cremona GENNAIO 2015
MOMENTI FORMATIVI 2015 organizzati dal CTS provinciale di Cremona GENNAIO 2015 Martedì 20 Gennaio LABORATORIO PRATICO e Approfondimento Interventi didattici Secondo Incontro formativo: interventi pedagogici
DettagliIstituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 Grado Via Nazionale, 35/b 32030 - QUERO (Belluno) I PLAY WITH ENGLISH
I PLAY WITH ENGLISH Progetto di Lingua Inglese - Scuola dell Infanzia - ANNO SCOLASTICO 2012/2013 1. PREMESSA La società multietnica e multiculturale fa emergere il bisogno formativo relativo alla conoscenza
DettagliTOLLO CH -VIA CAVOUR N.2
TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO
DettagliCENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE
CENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE Centro Riabilitativo Psicopedagogico Il Timone Vico San Luca 4/3 scala sn. 16123 GENOVA tel. 0102467774 P.Iva 03399250103 email: iltimone@libero.it Il Centro
DettagliMomo alla conquista del tempo
Momo alla conquista del tempo La vita è fatta di eventi che si susseguono nel tempo che ci è dato da vivere. Vogliamo imparare con i bambini a considerare il tempo come occasione propizia per costruire
DettagliMI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO.
MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. Percorso di educazione all ascolto Classi seconde scuola primaria Rosmini Anno scolastico 2009/2010 La principale difficoltà riscontrata negli alunni dall'intero
DettagliAurora 2000 staff formativo
FormAzione Aurora 2000 fa parte del Consorzio Provinciale SIS e della rete nazionale CGM - Welfare Italia, il cui obiettivo è quello di favorire l inclusione sociale e lo sviluppo nel territorio dell area
DettagliLA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA
Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona
DettagliSPC Scuola di Process Counseling
SPC Scuola di Process Counseling In uno scenario professionale e sociale in cui la relazione è il vero bisogno di individui e organizzazioni, SPC propone un modello scientifico che unisce l attenzione
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO
SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO PROGETTO ACCOGLIENZA MOTIVAZIONE L Ingresso alla Scuola dell Infanzia costituisce l inizio di un nuovo cammino, che vede il bambino il più delle volte alla sua prima esperienza
DettagliSottogruppo progetto pedagogico
COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE Sottogruppo progetto pedagogico Macro punti di riflessione del gruppo a partire dal 2004 ad oggi Principali tematiche: A) Il progetto pedagogico analizzato nei suoi
DettagliIL COLORE DELLE EMOZIONI
LABORATORIO ESPRESSIVO IL COLORE DELLE EMOZIONI I bambini lo dicono con il colore PREMESSA Il ruolo che ha l adulto nello sviluppo affettivo di un bambino è determinante; il suo atteggiamento, le sue aspettative,
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA
CLASSI seconde CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA LINGUA ITALIANA l alunno utilizza in maniera appropriata il codice linguistico per descrivere, narrare argomentare. si esprime in modo
DettagliAnno Scolastico 2007 2008. Progetto di Tirocinio Animazione Musicale
Istituto di Istruzione Superiore L.R. D.M. 14/06/1946 e Paritario provvedimento del 28/02/2001 "Gesù Eucaristico" Indirizzi: Socio-Psico-Pedagogico Linguistico via Monte, 52-75019 Tricarico MT tel. + fax
DettagliPROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA
PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa
DettagliProcessi di comunicazione scuola-famiglia
Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:
DettagliPROGETTO PORCOSPINI PREMESSA
PROGETTO PORCOSPINI COORDINATE PSICO-PEDAGOGICHE- ORGANIZZATIVE PER L EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E ALL ALFABETIZZAZIONE EMOTIVA COME PREVENZIONE AL DISAGIO E AL MALTRATTAMENTO PREMESSA Il Lions Club, associazione
DettagliUNITÀ DI APPRENDIMENTO A SCUOLA DI REGOLE
ISTITUTO COMPRENSIVO PIETRO VANNUCCI SCUOLA DELL INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 06062 Città della Pieve (PG) Via Marconi, 18 Tel. 0578/298018 Fax 0578/2987 E-mail: pgic82100x@istruzione.it
DettagliPROGETTO DI FORMAZIONE PER COMPRENDERE, SPERIMENTARE E FAR PROPRIO IL METODO
LO SPAZIO MAGICO DELLA RELAZIONE TM Metodo di intervento sulle dinamiche relazionali e sulla prevenzione del disagio nella Scuola dell Infanzia e nella Scuola Primaria PRIMO LIVELLO PROGETTO DI FORMAZIONE
DettagliPERCORSO EDUCATIVO ALL AFFETTIVITA E ALLA SESSUALITA
PERCORSO EDUCATIVO ALL AFFETTIVITA E ALLA SESSUALITA Dott.ssa Daniela Panacci Dott.ssa Karen Manni PERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA' PREMESSA L educazione emozionale affettiva è di
DettagliI CAMPI DI ESPERIENZA
I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando
DettagliPROPOSTE. FORMATIVE per la SCUOLA. dell INFANZIA. Proposte ideate da CRISTINA GRAFFEO e PAOLA PECORARI Anno 2014-15
PROPOSTE FORMATIVE per la SCUOLA dell INFANZIA Proposte ideate da CRISTINA GRAFFEO e PAOLA PECORARI Anno 2014-15 GIOCANDO CON LE EMOZIONI Sostenere e aiutare i bambini ad ascoltare le proprie emozioni
DettagliPROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA
PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA EDUCATIVO-PREVENTIVA anno scolastico 2012/2013 Scuola dell Infanzia Don Antonio Dalla Croce Monteforte d Alpone a cura di: Sara Franchi PREMESSA La proposta di questo progetto
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliTEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE
TEST DI ORIENTAMENTO PER LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE Scuola Italia via Italia n 10 - Roma studente Francesco M. classe III A N.B. Ricorda che quanto leggerai è totalmente riservato, vincolato dal
DettagliUMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO
UMAGO ARALDICA ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL BAMBINO Scuola materna italiana Girotondo Umago Educatrici: Jelena Mrak e Roberta Lakošeljac Umago, maggio 2016 PREMESSA Il concetto astratto di tempo è un concetto
DettagliProgetto. a cura di. Massimo Merulla
Progetto Poesia Educativa per Figli e Genitori Ri Conoscersi attraverso l espressione poetica Corso Intensivo di Scrittura Poetica Creativa a cura di Massimo Merulla I Introduzione Questo corso è il risultato
DettagliL intelligenza numerica
L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può
DettagliPROGETTO INFORMATICA
PROGETTO INFORMATICA DIVERTIAMOCI CON UN CLIK! Il computer non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti.
DettagliLA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA. Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA)
COMPETENZE EUROPEE INFANZIA CAMPO D ESPERIENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA E CONTENUTI LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Numeri e spazio, fenomeni e viventi (MATEMATICA) Ha interiorizzato le nozioni
DettagliL EDUCAZIONE AFFETTIVA SESSUALE NELLA SCUOLA PRIMARIA
L EDUCAZIONE AFFETTIVA SESSUALE NELLA SCUOLA PRIMARIA FINALITA L educazione all affettività rappresenta per l alunno un percorso di crescita psicologica e di consapevolezza della propria identità personale
DettagliISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA
ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA Il progetto si propone di avvicinare i ragazzi al mondo del cinema con un approccio ludico
DettagliSCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15
SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15 PREMESSA I primi giorni di scuola segnano per i bambini e le famiglie l inizio di un tempo nuovo : un tempo carico di aspettative ma
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA
ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA LA SCUOLA DELL INFANZIA La scuola dell infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età E la risposta al loro diritto all
DettagliRelatore: Paula Eleta
A scuola nessuno è straniero Firenze, 30 settembre 2011 Sessione: L integrazione comincia dai più piccoli Una scuola aperta che guarda al futuro Percorsi interculturali e di integrazione presso le Scuole
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliScuola dell Infanzia Santa Caterina
Scuola dell Infanzia Santa Caterina Figura 28 Disegno di Sergio - Scuola dell'infanzia Santa Caterina psicomotricità: Bambini in gioco Il progetto aiuta i bambini a migliorare la propria autonomia personale,
DettagliWORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013
Centro di psicologia per la Famiglia Il Nido e il Volo Consulenza psicologica infanzia adolescenza e età edulta Via dei Furi, 43 Roma (M Porta Furba) WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO
DettagliCOACHING. Bocconi Alumni Association. Presentazione
COACHING Bocconi Alumni Association Presentazione INDICE Perché il Coaching? Coaching e Mentoring: le differenze Ruoli, competenze e comportamenti del Coach e del Coachee (cliente) Regole del rapporto
DettagliProgetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016)
Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016) Premessa La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa di animazione nella scuola. Nell'uso più comune con il termine
DettagliTEMATICA: fotografia
TEMATICA: fotografia utilizzare la fotografia e il disegno per permettere ai bambini di reinventare una città a loro misura, esaltando gli aspetti del vivere civile; Obiettivi: - sperimentare il linguaggio
DettagliUNITÀ DI APPRENDIMENTO: HELLO CHILDREN!
Scuola dell Infanzia Ad Onore degli Eroi UNITÀ DI APPRENDIMENTO: HELLO CHILDREN! LABORATORIO DI APPROCCIO ALLA LINGUA INGLESE PER I BAMBINI DI CINQUE ANNI Anno Scolastico 2013-2014 Anno Scolastico 2013-2014
DettagliAttività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.
DOCUMENTAZIONE Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli. Attività di elaborazione, raccolta, organizzazione e diffusione di documenti.
DettagliDott.ssa Lorenza Fontana
Dott.ssa Lorenza Fontana Nonostante l aula fosse il posto più tranquillo della scuola, continuavo ad avere difficoltà ad ascoltare la maestra. Scivolavo in me stessa, mi dissolvevo e me ne andavo. Mi cambiarono
DettagliCOME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE
COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE Riunione Collegio Docenti, 30 Ottobre 2012 A cura della Prof.ssa Valentina Zocco, Figura Strumentale al Riordino e Aggiornamento Per un lessico comune
DettagliPROGRAMMAZIONE PER MATERIE SCIENZE UMANE E PSICOLOGIA A. S. 2015-2016
PROGRAMMAZIONE PER MATERIE SCIENZE UMANE E PSICOLOGIA A. S. 2015-2016 OBIETTIVI GENERALI Educare al rispetto di sé e degli altri, delle cose, delle norme che regolano la comunità scolastica e la convivenza
DettagliComune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio
Assessorato all Educazione Servizi all infanzia Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio Giovanna Malavolti Coordinamento pedagogico Servizi
DettagliProgetto Accoglienza A.S. 2015/2016 Conoscersi per crescere insieme: una storia tante storie!
Progetto Accoglienza A.S. 2015/2016 Conoscersi per crescere insieme: una storia tante storie! P R E M E S S A I primi giorni di scuola segnano per i bambini e le famiglie l inizio di un tempo nuovo : un
DettagliL uso e il significato delle regole (gruppo A)
L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole
DettagliPROGETTO CONTINUITÀ a.s. 2013/2014 Sezione Primavera Delfini Verdi-Arancioni Scuola dell Infanzia Maria Bambina
PROGETTO CONTINUITÀ a.s. 2013/2014 Sezione Primavera Delfini Verdi-Arancioni Scuola dell Infanzia Maria Bambina Dalla terra alla tavola Offrire ai bambini la possibilità di creare e curare un piccolo orto
DettagliProgetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE
Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1º GRADO 93010 - D E L I A
BLA, BLA, BLA, ANNO SCOLASTICO 2008/2009 MOTIVAZIONE L età dei bambini della scuola dell infanzia è particolarmente feconda poiché, proprio in questo periodo, l interesse e la curiosità, se vengono alimentati,
DettagliDIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO DI CARDITO PROGETTO DI EDUCAZIONE MUSICALE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI DIVERSAMENTE NOTE
DIREZIONE DIDATTICA I CIRCOLO DI CARDITO PROGETTO DI EDUCAZIONE MUSICALE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI DIVERSAMENTE NOTE -Anno scolastico 2013/2014 Educare, insegnare o lasciarsi andare alle proprie
DettagliScuola dell Infanzia Walt Disney anno scolastico 2005/2006
anno scolastico 2005/2006 Progetto recupero. Considerando non sufficienti le ore che il Provveditorato ha destinato ai bambini diversamente abili inseriti nella nostra scuola, le insegnanti di sezione
Dettagli2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA
2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il nostro impianto educativo vuol porre al centro la ricerca del sé nella scoperta della necessità dell altro. Noi siamo tutti gli altri che abbiamo incontrato
DettagliQuestionario PAI Personale Scolastico
Questionario PAI Personale Scolastico La paziente e partecipata analisi del contesto locale porta ad evidenziare punti di vista diversi che possono generare ipotesi risolutive di problemi. Per questo motivo
DettagliINDICAZIONI NAZIONALI 2012 IL TESTO SLIDE 3 A CURA DELLA DOTT.SSA GIOVANNA GRISETA
INDICAZIONI NAZIONALI 2012 IL TESTO SLIDE 3 A CURA DELLA DOTT.SSA GIOVANNA GRISETA Quali le novità più evidenti? FINALITA GENERALI : Scuola, Costituzione, Europa; Profilo dello studente(nuovo) L ORGANIZZAZIONE
DettagliUNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME
UNITÀ DI APPRENDIMENTO 1 o QUADRIMESTRE SCUOLE PRIMARIE CLASSI PRIME Denominazione IO E GLI ALTRI UNITA DI APPRENDIMENTO Compito-prodotto Cartellone e/o video e/o manufatti e/o fascicolo Competenze mirate
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE
ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per
DettagliScuola dell Infanzia C.Collodi Cave. Piano di realizzazione e svolgimento delle attività di tirocinio nella Scuola dell Infanzia
Scuola dell Infanzia C.Collodi Cave Piano di realizzazione e svolgimento delle attività di tirocinio nella Scuola dell Infanzia ANNO SCOLASTICO 2014 2015 MOTIVAZIONI Le attività di tirocinio nella Scuola
DettagliCORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Si riporta di seguito l offerta formativa
DettagliPER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano)
Cervignano del Friuli PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano) 1 PRESENTAZIONE CHI SIAMO Il Nido è un Servizio Comunale, gestito da personale della Cooperativa ITACA, in
DettagliIL NOSTRO PERCORSO OPERATIVO (8 comuni del Veneto gruppi di nidi e scuole del infanzia)
IL NOSTRO PERCORSO OPERATIVO (8 comuni del Veneto gruppi di nidi e scuole del infanzia) modalità e mezzi per organizzare il lavoro didattico sull intercultura e sulla fiaba con i bambini, i genitori e
DettagliLa mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it
Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA
ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19
DettagliCENTRO DIURNO ESTIVO 2012. A cura di
Comune di Gudo Visconti (Provincia di Milano) CENTRO DIURNO ESTIVO 2012 Scuola dell Infanzia, Primaria e Primo anno della Scuola Secondaria di Primo Grado IL SESTO SENSO A cura di Associazione culturale
DettagliCentro Scolastico Diocesano Redemptoris Mater Scuola Primaria Paritaria D.M. 26.11.2001
Centro Scolastico Diocesano Redemptoris Mater Scuola Primaria Paritaria D.M. 26.11.2001 Via Leonardo da Vinci 34 17031 Albenga Telefono 0182 554970 Galateo: lavorare con e su tutta la classe per il rispetto
DettagliJ. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo
J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che
DettagliViale Trastevere, 251 Roma
PROGETTO SPORTELLO DI ASCOLTO ATTIVITA DI COUNSELING PSICOLOGICO RIVOLTO AGLI STUDENTI, INSEGNANTI E FAMIGLIE ISTITUTO SAN GAETANO Viale Trastevere, 251 Roma ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Una proposta a cura
DettagliSCUOLA PRIMARIA TEMPO PIENO F. BARACCA DI RONCHI
SCUOLA PRIMARIA TEMPO PIENO F. BARACCA DI RONCHI 1 DISTRIBUZIONE ORARIA DELLA DISCIPLINE Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V ITALIANO 8 8 8 8 8 MATEMATICA 7 6 6 6 6 IMMAGINE 1 1 1 1 1 STORIA
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliPer una città della mobilità sostenibile. Proposte per la scuola
Perunacittàdellamobilitàsostenibile Proposteperlascuola Perunacittàdellamobilitàsostenibile Proposteperlascuola IlProgettoeducativo Lefinalitàeducativedelprogetto La finalità generale del progetto MOVING
DettagliLABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI
LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI Anno scolastico 2013/2014 PREMESSA Negli ultimi anni il rapporto scuola-famiglie è notevolmente mutato. I genitori sentendosi, a giusta ragione, parte
DettagliDalle macchie all intreccio di colori
I colori intorno a noi Se il mondo non fosse colorato La magia dei colori Alla scoperta delle opere d arte Dalle macchie all intreccio di colori Mescola, dipingi, disegna, modella... laboratorio creativo
DettagliPROGETTAZIONE ANNUALE a.s. 2014-15
PROGETTAZIONE ANNUALE a.s. 2014-15 Esplorare..dire, fare, abbracciare.. Le educatrici del nido, nel corso dell anno 2014-2015 proporranno ai bambini un percorso didattico intitolato Esplorare dire, fare,
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA SORBANO DEL VESCOVO ANNO SCOLASTICO 2012-2013. Progetto annuale UNA FIABA.. A COLORI!!!
SCUOLA DELL INFANZIA SORBANO DEL VESCOVO ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Progetto annuale UNA FIABA.. A COLORI!!! Il tempo dell accoglienza Accogliere i bambini significa, in primo luogo, predisporre un ambiente
Dettagli7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA
7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA DI ANDEZENO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 AMICA TERRA
SCUOLA DELL INFANZIA DI ANDEZENO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 AMICA TERRA PER I BAMBINI DELLA SCUOLA DELL INFANZIA, LA TERRA E UN ELEMENTO QUASI MAGICO, DA SCAVARE, TRAVASARE, TRASPORTARE, MISCELARE E RAPPRESENTA
DettagliProgetto Ambiente VIVERE LA NATURA
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CERVARO SCUOLA DELL INFANZIA Plesso di COLLETORNESE Progetto Natale IL DONO Progetto Ambiente VIVERE LA NATURA 1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI CERVARO SCUOLA DELL INFANZIA Plesso di COLLETORNESE
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliPAROLEdelcuore. Attività di gruppo per Bambini e Ragazzi. La VALIGIA per la SCUOLA MEDIA CONFLITTO, SCONTRO, INCONTRO! AttentaMENTE!
PAROLEdelcuore Attività di gruppo per Bambini e Ragazzi GIOCHIAMO con le PAROLE AttentaMENTE! BULLI e PUPE CONFLITTO, SCONTRO, INCONTRO! La VALIGIA per la SCUOLA MEDIA Il progetto propone un training fonologico,
DettagliFARE MUSICA A SCUOLA.. STARE INSIEME ATTRAVERSO LA MUSICA
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PREDAPPIO FARE MUSICA A SCUOLA.. STARE INSIEME ATTRAVERSO LA MUSICA OVVERO IL RUOLO DELL EDUCAZIONE MUSICALE NEL CURRICOLO VERTICALE COME MOMENTI DI FORMAZIONE QUALIFICANTE PER
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PETRITOLI CURRICOLO IN VERTICALE DISCIPLINA: EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA A.S. 2013/2014 SCUOLA DELL INFANZIA TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA CAMPO
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliGiochi nel mondo. Laboratorio di intercultura
Progetto per le attività laboratoriali Anno 2012-2013 Giochi nel mondo Laboratorio di intercultura Premessa: Oggi, più di ieri, ci si rende conto che le nuove generazioni hanno bisogno di una proposta
DettagliINCONTRI COLORATI. meravigliare!!
INCONTRI COLORATI E il titolo della bellissima festa organizzata dalle insegnanti della Scuola dell Infanzia di via C. Battisti di Grottammare come chiusura del progetto didattico annuale. Festa organizzata
DettagliProgetto. a cura di. Massimo Merulla I
Progetto Poesia Educativa Apprendimento scolastico e Relazione umana attraverso l espressione di sé Laboratorio Intensivo di Scrittura Poetica Creativa a cura di Massimo Merulla I Introduzione Questo laboratorio
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (D.M. 12 luglio 2011)
ISTITUTO COMPRENSIVO LAZZARO SPALLANZANI DI SCANDIANO Viale della Rocca, 8 - Scandiano (RE) - Tel/Fax 0522-857593 e-mail: reic85400a@istruzione.it www.icspallanzani.gov.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
DettagliPROGETTO INTERCULTURALE DI RETE
CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE IN ITALIANO L2 Istituto Comprensivo C. Angiolieri Siena Centro di Alfabetizzazione Italiano L2 C. Angiolieri Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di I grado Scuola
DettagliAlessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma
Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE
DettagliDISCIPLINA: ARTE E IMMAGINE SCUOLA PRIMARIA: CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ATTIVITA VERIFICA E VALUTAZIONE
SCUOLA PRIMARIA: CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E VALUTAZIONE 1. Esprime una propria esperienza o uno stato d animo attraverso l immagine e il colore 2. Realizza sequenze di immagini
Dettagli