MANIFESTO PER LA RICOSTRUZIONE SOSTENIBILE
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- Oliviero Di Giovanni
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1 MANIFESTO PER LA RICOSTRUZIONE SOSTENIBILE Il Manifesto per la ricostruzione sostenibile nasce da un laboratorio/luogo fisico e metafisico nell ambito del quale si è ragionato di un modello di ripristino di ciò che, in seguito ad un sisma, ha subito gravi ferite, così come di un nuovo modo di concepire le relazioni, il ruolo pubblico, la politica, l economia, il sociale e quanto concorre alla costruzione di una comunità e di un luogo. Il Manifesto : 1. include territori delle tre grandi regioni del bacino padano colpite dal sisma, l Emilia, la Lombardia, il Veneto, con caratteristiche comuni, dal fiume Po che li attraversa, alla criticità dell aria, dalla vocazione produttiva agricola, industriale e turistica alla storia ed al patrimonio storico. E il momento giusto per trasformare la criticità, insieme, in occasione di confronto, collaborazione duratura nel tempo, studio e ricerca, innovazione e tecnologia, potenzialità professionali e di impiego. 2. focalizza il contesto normativo, dal decreto emergenza convertito in legge al decreto sviluppo fino alla spending review, che apporta cambiamenti che, come nel caso della vendita dei beni immobili dello Stato, depauperano i cittadini di beni che sono di tutti. I territori del sisma potrebbero diventare laboratorio per un nuovo paradigma che accantoni la finanza per i beni comuni, facendo sì che chi dona per solidarietà e per ricostruire divenga azionista del progetto che sosterrà fa proprio il modello dell azionariato sociale come futura forma di economia innovativa e collaborativa per uno sviluppo sostenibile, con paradigmi diversi rispetto a quelli imperanti di oggi
2 4. coniuga al suo interno, a pari merito, quattro livelli, ai quali, trasversalmente, appartengono declinazioni e priorità di decisione e di intervento. Valoriale Politico Tecnico Amministrativo Ricostruire significa : Risarcimento economico di un danno? Introduce il tema delle risorse economiche da riconoscere a chi ha riportato danni alla propria abitazione, officina, negozio o capannone, immobile pubblico, infrastruttura,terreno. A chi va riconosciuto il danno ed in che misura (esempio, solo per la casa in cui si vive o, nel caso di chi possiede più immobili, per tutti quelli lesionati?). A chi compete erogare il risarcimento? Quale ruolo dei Comuni? Restituzione di una situazione abitativa, relazionale e sociale? Qui è l intera comunità, fatta di cittadini, imprenditori, mondo economico, ordini professionali, scuole, università e P.A., che insieme decide per sé, per il futuro, per uscire dalla criticità. Il livello decisionale coinvolto è quello territoriale, in logica di sussidiarietà verticale ed orizzontale. Occasione per non commettere gli errori già fatti? Occorre una sorta di flash back sul passato, sulle errate interpretazioni e sulle rimozioni scientifiche, tecniche e politiche che vedono scolpita una impronta sui danni di oggi. Importante diventa il riconoscimento dell errore e la ricerca della qualità, del merito, dell impegno, della vocazione e caratteristica del territorio. Opportunità di studio, miglioramento, innovazione, investimento per il futuro? La sfida di oggi sono le nuove competenze geotecniche, la multidisciplinarità, la digitalizzazione, le infrastrutture per la trasmissione dei dati, la ricerca di soluzioni più innovative in grado di garantire la prevenzione, lo studio dei materiali e la opportunità di nuovi lavori e nuovi investimenti. Ed il controllo alle cui modalità ex ante ed ex post è necessario ripensare. 2
3 Il QUADRO VALORIALE Certamente la ricostruzione deve essere bipartisan, comprensibile, etica, democratica, condivisa, identitaria, trasparente, giusta e legale. La gente si deve riconoscere e conoscere il percorso e l oggetto della ricostruzione. Questi elementi di tipo valoriale non possono prescindere da una seria riqualificazione ambientale ed una altrettanto importante programmazione e pianificazione territoriale (investimento per oggi e per il futuro delle generazioni). I finanziamenti, di qualsiasi provenienza, devono essere tracciabili e dedicati ai progetti della ricostruzione : nessuna speculazione deve essere consentita, è necessario governare con i cittadini per vigilare. Importanti sono i codici etici per ordini professionali e imprese. LA POLITICA deve mettere al centro il progetto comune ed i beni comuni Norme e leggi Servono leggi ordinate e ad hoc per la ricostruzione al fine di abbandonare lo strumento delle ordinanze della fase dell'emergenza. La politica deve dare il segnale che la ripresa è cominciata. Sono necessari: norme per sgravi fiscali, Piani regionali per programmi specifici, Accordi di Programma, Intese, accesso ai fondi ed alle donazioni con programmi di intervento e di priorità. Sussidiarietà verticale Meccanismi fluidi, non dipendenti. Sono i territori a decidere per sé, pur mantenendo legami con le Regioni e lo Stato centrale. I territori hanno la storia, il know how, le relazioni. Sono in grado di arrivare in tempi rapidi, se la burocrazia e i livelli decisionali non si intromettono, alla ripresa ed alla ricostruzione. Il livello decisionale è quello locale, concertato. Sussidiarietà orizzontale La ricostruzione coinvolge quanti hanno riportato danni, sono coinvolti nei processi, sono in attesa. Non si può procedere senza condivisione e occorrono processi che vedano i soggetti al centro, con le loro aspettative, paure, timori, esigenze. Trasparenza Open Goverment. Mettere a disposizione dei cittadini tutti i dati pubblici favorisce la collaborazione e la partecipazione alle decisioni. Open Data. È la divulgazione via web di tutti i dati raccolti dalla pubblica amministrazione I dati devono essere in formati aperti, deve essere facile scaricarli e rielaborarli. Open Science. È la condivisione dei dati scientifici a fini di ricerca Soprattutto via web, ci sono tantissimi progetti scientifici portati avanti grazie alla collaborazione fra migliaia di persone. Certezza Guardare ad una ricostruzione leggera (progetti piccoli e diffusi che permettano l uso veloce dei fondi a 3
4 disposizione) per procedere senza tempi morti. I TEMPI vanno rispettati anche per la ripresa delle scuole e delle attività private e pubbliche. C è bisogno di segnali importanti di ripresa, accompagnati da competenza ed efficienza in mano ai Comuni e con pochi passaggi decisionali. Metodo Strumenti basilari per una ricostruzione di qualità : Programmazione del territorio (che oggi soffre di un eccessivo settorialismo per cui si fa fatica a ottimizzare gli interventi), delle decisioni, delle attività in logica intersettoriale e a rete. Responsabilità Dopo una approfondita ricognizione dei danni riportati (tipologia, entità, luoghi : nulla deve essere lasciato al caso o alla improvvisazione) è necessario stabilire le priorità di intervento. Il sisma ha colpito al cuore la parte produttiva delle regioni, ma anche i luoghi della vita pubblica, le scuole, i monumenti, importanti oggetti anche economici di territori vocati al turismo. È importante che la politica faccia da supporto alla ricostruzione in mano ai privati (penso alle imprese che necessitano di supporto tecnico e di autorizzazioni veloci) a garanzia di una ripresa senza tempi morti ma di qualità ed etica. Importanti i rapporti con le associazioni di categoria, le banche, gli ordini, la PA per un sistema coordinato di risposte puntuali, rigorose, all insegna della legalità. Qualità Al centro c è la ricostruzione della comunità. La grande opportunità che la politica deve cogliere è il ripensamento dei propri territori in termini migliorativi, puntando sulla sostenibilità quale capitale economico, sociale, ambientale : la qualità ambientale è fattore competitivo. Attenzione alla sicurezza dei territori e dei manufatti. Banche Ruolo della politica nell agevolare l accesso al credito, al microcredito. Canali preferenziali con banche etiche e programmi. Rete Forte sinergia con imprese, cooperative, università altri enti di governo per assistere le imprese colpite. Accordi di programma per la gestione dei tempi e delle azioni per la delocalizzazione, la messa in sicurezza, la produzione ugualmente, la ripresa. Eccellenza Lo sviluppo sostenibile è paradigma di sviluppo per il futuro, accompagnato da una politica economica che favorisca i beni comuni e l azionariato sociale. Puntare sull ambiente e territorio può diventare leva importante di competitività economica. Il tutto nel rispetto delle vocazioni del territorio, della promozione 4
5 del merito, delle eccellenze, dell impegno. La politica deve dare l esempio. GLI ASSET AMMINISTRATIVI La PA che amministra i territori non può prescindere da una adeguata programmazione, realizzazione, controllo. Concorrono a questo processo Comune, Provincia, Regione, Stato, Agenzie per l Ambiente (Arpa) e Sanitarie (Ausl), Consorzi di Bonifica, ma anche Università, associazioni di categoria ed imprese, nonché gli ordini professionali. Il sistema deve operare in rete, sotteso da un Patto per il territorio. Autorizzazioni Tempi fluidi per autorizzazioni, valutazione di progetti, stesure di accordi di programma, protocolli di intesa, linee guida. Competenza e merito. Decisioni Catene decisionali brevi, trasparenti, responsabili. Tracciabilità del processo. Assistenza Assistenza ed accompagnamento dei cittadini nell affrontare le difficoltà dei percorsi autorizzativi, PA accogliente, non matrigna. Assistenza alle imprese e tempi agevolati per la nascita di nuove imprese. Digitale Creazione di strumenti per favorire le tenuta delle imprese ( social network per non perdere i clienti), data base per la condivisione delle best practices, data base per la gestione di rifiuti e macerie. Necessaria dappertutto la banda larga. PA ed imprese digitalizzate con strumenti veloci a servizio delle necessità. Sistemi informativi a disposizione dei cittadini, sempre aggiornati ed interattivi. Risk governance Necessità di dotarsi di strumenti di Risk governance. Collaborazione Coprogettazione con i cittadini per favorire comprensione, conoscenza, mutualità. Multidisciplinarità della ricostruzione, procedimento complesso che richiede conoscenze di diversi professionisti, sia all interno della P.A. che all esterno. Collaborazioni con ordini ed associazioni di categoria per la stesura di linee-guida, gestione del rischio, scelta delle soluzioni, sviluppo di percorsi dedicati, là dove la complessità è più elevata. Legalità Appalti e bandi celeri, ma sicuri. Attenzione alle infiltrazioni mafiose attraverso il G.I.R.E.R. Processo Dare priorità alla fase della realizzazione, dopo rigorosa programmazione, progettazione, autorizzazione, 5
6 puntuale e monitorata per dare il senso del cambiamento e della riparazione che procede senza intoppi. Niente deve rimanere incompiuto. Intervenire là dove si sta sbagliando. Scelta accurata di tecnologie e materiali. Controllo rigoroso, non ottuso. Confronto con le esigenze dei soggetti coinvolti nella ricostruzione. Lavoro e fondi Accoglienza nei confronti delle istanze di nuove forme di lavoro, di strumenti per agevolare il lavoro, la sperimentazione. Lavorare sull accesso a finanziamenti di bandi sulla sostenibilità. LE CONOSCENZE/APPLICAZIONI/INNOVAZIONI TECNICHE Nell ambito di una sorta di Patto per il territorio un ruolo importante è da assegnarsi all istituzione di gruppi di progetto ed alla conoscenza che, trasversalmente a tutte le materie, si presta ad una attenta valutazione per il rilancio del territorio in termini ambientali, economici e di opportunità diffusa in termini competitivi. Conoscenze geotecniche Storia dei terremoti. Studi appropriati in grado di fornire dati importanti sulla ricostruzione (data base georeferenziati sulla localizzazione, caratteristiche strutture, epoca di costruzione, danni riportati relative agli edifici sono in grado di fornire analisi approfondite su come costruire, perché, tipologia territorio, rischio). Ricognizione post sisma Conoscenza accurata dei danni. Analisi della necessità di infrastrutture ed aggiornamento infrastrutture. Analisi dei rischi legati agli insediamenti produttivi. Materiali. Conoscenze e nuove applicazioni di materiali utili ad una ricostruzione sostenibile. Confronto con esperienze altrui. Processo Multidisciplinarità. Indicatori precisi e confrontabili di processo e di risultato. Sicurezza Analisi del territorio (argini, sponde, strade, geomorfologia). La pianura padana e le sue caratteristiche. Data base Sistemi informatizzati per edilizia, rifiuti, materiali, tempi procedure al fine di permettere l adozione veloce delle decisioni. Open data, open governance, open tutto. 6
7 Sistema premiante Regolamenti per premiare la ricostruzione sostenibile in tutti i sensi. Ricostruzione attività produttive in base ad una valutazione tecnica accurata. Oppportunità Turismo del terremoto. Rispetto del PAESAGGIO e ricostruzione armoniosa (COME ERA DOVE ERA) Comunicazione Trasversalità della PARTECIPAZIONE. Finanziamenti Opportunità di finanziamento, legate all innovazione ed alla sperimentazione, come opportunità di collaborazione con imprese e volano per far nascere nuove opportunità di lavoro. ECONOMIA DELLA RICOSTRUZIONE CIVICA La ricostruzione porta con sé bisogno di conoscenze normative e tecniche specifiche e delle relative competenze professionali. Ben si adatta anche a programmi/progetti di ricerca, magari da candidare nell ambito di bandi ed alla nascita di Startup e Spin off. A sua volta la ricostruzione di fattori sociali implica l attenzione anche al mondo delle relazioni e dell ambiente culturale ed economico. Imprese già presenti e danneggiate Hanno la priorità di accesso alla ricostruzione. Vanno assistite nella eventuale fase di delocalizzazione. Protocolli per calmierare i prezzi delle delocalizzazioni in altri stabili e per gli interventi di ricostruzione. Patto per l economia con tutti i soggetti del territorio. Attenzione agli aspetti ambientali che possono divenire importanti leve per riconversioni, miglioramenti, ecc. Creazione di distretti industriali su internet e forti incentivi per l e-commerce. Creazione delle condizioni di sviluppo Per nuove opportunità di lavoro e di impresa. partendo da una raccolta del sapere e saper fare delle aziende, delle best e bad practices. Potrebbero nascere nuovi mestieri e nuove modalità attraverso l ascolto e il networking per la riprogettazione assieme anche ad altri soggetti come, per esempio, le associazioni di categoria. Si potrebbero organizzare nuovi contenitori The Hub nei quali organizzare il lavoro in modo diverso. Beni comuni 7
8 Sono patrimonio pubblico e il bene può essere concepito come produttivo e relazionale (legato all utilizzo e gestito con modalità differenziate), ma rimane indiscutibilmente di pubblica proprietà e quindi non può essere ceduto. Cedere un bene significa privare i cittadini di una loro proprietà. Economia della collaborazione Non più in competizione ma assieme per lo sviluppo e per la gestione dei beni comuni, non che cosa produrre ma come produrre insieme. La economia collaborativa si basa sul presupposto che si supera la crisi solo se si fa squadra. Cooperazione Utenti e lavoratori per creare nuove modalità di gestione del bene pubblico. La dimensione delle imprese può essere anche piccola e territoriale, una rete di PMI per la ricostruzione. Start-up Sono a livello europeo considerate una forma innovativa di trasformazione del tessuto economico, la ricostruzione di elementi fisici porta con sé la necessità di conoscenze e tecniche specifiche. Incentivare e articolare nuove forme di MICROCREDITO e di azionariato popolare. 8
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