IMPIEGO DI MICROORGANISMI NATURALI PER LA DIFESA DELLE COLTURE

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1 TITOLO PROGETTO: ORNAMENTALI IMPIEGO DI MICROORGANISMI NATURALI PER LA DIFESA DELLE COLTURE Premessa L iniziativa è volta all applicazione su larga scala di prodotti contenenti antagonisti naturali per la difesa del ciclamino dalle principali fitopatie dell apparato radicale e vascolare. Il ciclamino è specie soggetta a pericolose malattie di questi apparati della pianta che portano sovente a morie consistenti delle piante con gravi perdite di reddito per i produttori. Sinora i floricoltori hanno sempre adottato strategie improntate sulla lotta chimica con conseguenze negative per la salute degli operatori e per l ambiente. Lo scopo dell iniziativa è stato di dimostrare la validità degli antagonisti naturali anche applicati su larga scala. Materiali e metodi L antagonista naturale scelto per il controllo delle principali fitopatie radicali e vascolari del ciclamino è stao il fungo Trichoderma harzianum in miscela con un altro fungo il Clonostachys rosea. Il formulato commerciale è stato fornito dalla ditta ELEP con la denominazione di CLONOTRI contenente residui di terreno di coltura, formulati in olio vegetale di tipo alimentare, sospendibile in acqua. La concentrazione minima garantita di microrganismi è di 10 9 u.f.c./g (unità formanti colonie/grammo). Trichoderma harzianum è un fungo antagonista che nel terreno cresce sulle radici e sui peli radicali della pianta ospite attaccando attivamente funghi patogeni come Fusarium, Rhizoctonia, Pythium, Phytophtora, Verticillium, Sclerotinia, solo per citare i principali. Il microrganismo favorisce anche la crescita delle radici rilasciando composti che rendono maggiormente disponibili gli elementi nutritivi del terreno o substrato di coltura. Clonostachys rosea colonizza le piante come endofita, si comporta come saprofita nel suolo e parassitizza altri funghi e nematodi del terreno. L azione di questi funghi è prevalentemente di tipo preventivo, secondo le seguenti modalità. I principali meccanismi d azione biologica svolti da questi due funghi verso i patogeni fungini che provocano malattie al colletto e alle radici sono: la competizione per lo spazio di moltiplicazione e di crescita: Tricoderma h. e Clonostachys r. occupando gli stessi siti del patogeno, ne impediscono ed ostacolano la crescita, proteggendo l apparato radicale la competizione per il substrato: i funghi utili consumano il substrato che sarebbe altrimenti utilizzato dai funghi patogeni la produzione di composti che limitano e ostacolano lo sviluppo dei funghi patogeni. Inoltre decompongono i residui colturali, con formazione di humus, e liberazione di fosforo assimilabile e residui di fertilizzanti e fitofarmaci, migliorando la microflora nel suolo. Questa azione ha conseguenza anche sullo sviluppo dell apparato radicale, che risulta più sano e dotato di nuovi giovani apici già dopo una settimana dal trattamento. Pagina 1 di 8

2 Il formulato commerciale Clonotri è stato disciolto in acqua alla concentrazione di 25 ml/100 l e applicato mediante irrigazione al vaso in due successivi momenti: - 1 applicazione subito dopo il trapianto delle giovani piante di ciclamino nel vaso di coltivazione, - 2 applicazione immediatamente prima della spaziatura, circa 4-6 settimane dopo la prima, a seconda delle aziende. L attività è stata sviluppata in tre aziende del veneziano denominate per comodità A, B e C. L azienda A coltiva i ciclamini su bancali con tappeto per sub-irrigazione. L invaso delle giovani piante di ciclamino della varietà Halios a fiore grande è stato fatto la settimana 19 in vaso di terracotta di diametro 15 cm, riempiti con terriccio specifico. I vasi sono stati posti l uno adiacente all altro e successivamente sono stati spaziati in due momenti successivi. In totale la prova comprendeva circa piante. In questa azienda 150 piante sono state trattate come avveniva gli anni scorsi con una miscela di prodotti fitosanitari composta da Previcur alla dose 100 cc/100 l + Daconil alla dose di 100 cc/100 l. Questo gruppo di piante costituiva una sorta di testimone di confronto trattato in maniera tradizionale. L azienda B coltiva i ciclamini su bancali flusso-riflusso per sub-irrigazione. L invaso delle giovani piante di ciclamino della varietà Halios a fiore grande, è stato fatto la settimana 19 in vaso di terracotta di diametro 15 cm, riempiti con terriccio specifico. I vasi sono stati posti l uno adiacente all altro e successivamente sono stati spaziati in due momenti successivi. In totale la prova ha interessato circa 8000 piante. L azienda C coltiva i ciclamini su bancali con tappeto per sub-irrigazione. L invaso delle giovani piante di ciclamino della varietà Laser a fiore medio o midi, è stato fatto la settimana 24 in vaso di plastica di diametro 12, riempiti con terriccio specifico. I vasi sono stati posti l uno adiacente all altro e successivamente sono stati spaziati in due momenti successivi. In totale questa prova ha interessato circa 5000 piante. Tutte le aziende prima della messa a dimora delle piante avevano disinfettato i bancali con soluzione di Sali di ammonio quaternario, come è buona pratica agronomica, per eliminare eventuali forme presenti dei funghi patogeni. Sono state volutamente individuate aziende che hanno sistemi di coltivazione per sub-irrigazione perché sono quelli maggiormente diffusivi delle malattie radicali e più a rischio di incorrere in questo tipo di avversità. Nella prova non è stato fatto ricorso all inoculo artificiale dei patogeni perché sarebbe stato troppo rischioso per le aziende. Pertanto ci si è basati sul potenziale di inoculo dei patogeni presente nelle singole realtà aziendali. Nel corso della coltura sono stati osservati con cadenza quindicinale eventuali deperimenti o morie delle piante legati a marciumi radicali o malattie vascolari. Pagina 2 di 8

3 Risultati e discussione Nel corso della coltura nelle varie aziende non sono stati osservati né deperimenti né morie di piante. Solo nel caso dell azienda A) in un bancale di coltivazione sono morte 89 piante piante su 150 presenti in seguito al mancato deflusso dell acqua di fertirrigazione che ha provocato asfissia dell apparto radicale, ingenerando dapprima il deperimento quindi la moria delle piante. La percentuale di piante colpite sul totale è comunque trascurabile trattandosi solo dello 0,6% dell intera coltura. Sempre nel caso dell azienda A) non c è stata praticamente differenza fra le piante trattate chimicamente e quelle trattate con antagonisti biologici. Nelle altre due aziende non sono state rilevate problematiche fitosanitarie di sorta agli apparati radicali. Tutte le piante interessate alla prova sono giunte alla maturazione commerciale e sono state vendute. In tutte le situazioni gli apparati radicali sono stati mantenuti sani ed efficienti fino alla fine della coltivazione, che è durata da un minimo di 14 settimane nel caso dell azienda B), ad un massimo di settimane nel caso dell azienda A). (v. documentazione fotografica) Il confronto economico delle due tipologie di intervento mostra come il trattamento biologico risulti essere anche conveniente in termini economici. Pagina 3 di 8

4 AZIENDA A PIANTE VASO 15 TRATTAMENTO BIOLOGICO TRATTAMENTO CHIMICO LITRI CLONOTRI 1,5 LITRI PREVICUR 4 COSTO UNITARIO 35,00 COSTO UNITARIO 112,00 LITRI DACONIL 4 COSTO TOTALE 168,00 COSTO UNITARIO 14,00 RISPARMIO 28,00 COSTO TOTALE 196,00 AZIENDA B 8000 PIANTE VASO 15 TRATTAMENTO BIOLOGICO TRATTAMENTO CHIMICO LITRI CLONOTRI 0,5 LITRI PREVICUR 1,5 COSTO UNITARIO 35,00 COSTO UNITARIO 112,00 LITRI DACONIL 1,5 COSTO TOTALE 56,00 COSTO UNITARIO 14,00 RISPARMIO 17,50 COSTO TOTALE 73,50 AZIENDA C 5000 PIANTE VASO 12 TRATTAMENTO BIOLOGICO TRATTAMENTO CHIMICO LITRI CLONOTRI 0,25 LITRI PREVICUR 0,7 COSTO UNITARIO 35,00 COSTO UNITARIO 112,00 LITRI DACONIL 0,7 COSTO TOTALE 28,00 COSTO UNITARIO 14,00 RISPARMIO 6,30 COSTO TOTALE 34,30 Pagina 4 di 8

5 Conclusioni La sperimentazione condotta permette di concludere che l applicazione di preparati con antagonisti naturali delle principali malattie radicali del ciclamino consente di condurre a termine la coltura senza dover ricorrere all impiego di preparati chimici. L utilizzo di questi preparati naturali consente di ridurre in modo consistente l applicazione di prodotti fitosanitari di sintesi nelle serre con vantaggi tanto per gli operatori che per gli utilizzatori finali, senza trascurare il minor impatto sull ambiente. Per portare dei dati concreti si valuti che nel caso delle tre aziende l applicazione del Clonotri ha portato ad una riduzione di utilizzo di 12,4 kg di prodotti chimici, senza comportare aggravi in termini economici, anzi c è stato un lieve risparmio economico. Pagina 5 di 8

6 Azienda A) veduta della prova, delle piante e degli apparati radicali. Pagina 6 di 8

7 Azienda B) veduta della prova, delle piante e degli apparati radicali. Pagina 7 di 8

8 Azienda C) veduta della prova, delle piante e degli apparati radicali. Pagina 8 di 8