Portale della cultura italiana MuseiD-Italia

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1 Portale della cultura italiana MuseiD-Italia Manuale d uso delle applicazioni per la creazione delle risorse MuseiD-Italia. Software: Impacchettatore, Generatore di Mets (GenMets), Validatore Versione: 1.0 Title/Titolo Manuale d uso delle applicazioni per la creazione delle risorse MuseiD-Italia Versione 1.0 Creator/Creatore Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU) Date/Data Subject/Soggetto Manuale d installazione e d uso dei SW elaborati dal Progetto MusiD-Italia per la creazione e la validazione dei metadati Mets Profilo MDI Type/Tipo Testo Description/Descrizione Documento che presenta le Linee guida operative per l uso delle applicazioni da utilizzare in riferimento al progetto MuseiD-Italia, Programma 2 Linea A e B per le risorse digitali associate a schede di catalogo Contributor/Autori Sara di Giorgio, Achille Felicetti, Antonio Davide Madonna, Tiziana Scarselli Format/Formato.doc /.pdf Rights/Diritti MiBAC Identifier/Identificatore Manuale d installazione e d uso dei software: Impacchettatore, Generatore di Mets, Validatore Versione 1.0 Language/Lingua Italiano Relation/ Relazioni: software: Impacchettatore, Generatore Mets, Validatore. Documento: Requisiti_METS_MDI.pdf 1

2 Sommario Introduzione... 3 Dati catalografici Export formato ICCD Realizzazione dei Pacchetti MDI contenenti i dati nativi da metadatare SW Impacchettatore... 6 Procedura di installazione del software... 6 Uso del software Impacchettatore... 6 Esempio di Pacchetto dati MDI Indicazioni principali Segnalazione di errori Appendice 1 - Sigle dei Progetti Generazione dei file Mets SW GenMets Requisiti minimi del personal computer Procedura di installazione del software Uso del software generatore Mets - GenMets Generazione dei file Xml Mets da Pacchetto MDI Controllo dei file Xml Mets nel Pacchetto dati MDI Esempio di file Xml Mets generato Verifica dei file Xml Mets SW Validatore Procedura di installazione Uso del software Validatore Segnalazione di errori

3 Introduzione Il presente documento contiene le specifiche per l installazione e l uso dei Software utili per la creazione e validazione dei metadati Mets per il Progetto MuseiD-Italia. Tali applicazioni sono state prodotte con l obiettivo principale di offrire agli esecutori dei vari progetti uno strumento semplice, sicuro ed efficace per la produzione di dati (Xml Mets) relativi agli oggetti digitali che andranno a popolare la Teca Musei D Italia ed appartenenti ad Istituti ed Enti. I software denominati Impacchettatore e Generatore Mets (GenMets) sono specificamente rivolti ai Progetti regionali che non si avvalgono di procedure personalizzate per la creazione dei file XML. Le applicazioni consentono la realizzazione di file: conformi al Profilo METS MuseiDItalia e compatibili con le esigenze della Teca digitale Musei D Italia di Collezione/i comprendenti uno o più beni culturali (Opere) di Opere e relativi allegati multimediali (immagini, audio, video) anche di formati diversi di un solo oggetto digitale o di più di un oggetto digitale prendendo le informazioni descrittive degli oggetti digitali Opere dai campi e sottocampi delle schede di catalogo riversati nello standard VRA Core 4.0 Il software denominato Validatore deve invece essere utilizzato da tutti i progetti. Nello specifico: Prima del riversamento dei dati sul supporto scelto per la consegna allo staff centrale delle risorse digitali (organizzate Pacchetti dati MDI) è obbligatorio eseguire la verifica di corrispondenza di ciascun file XML allo schema Mets Profilo MDI attraverso l'utilizzo del SW Validatore. I software sono liberamente utilizzabili. I Progetti che intendono avvalersi delle procedure MuseiD- Italia per la creazione dei metadati, devono richiederli via mail ai referenti dello staff centrale del Progetto; sarà inviata una mail di risposta con l indicazione del link dove scaricare un file compresso contenente i tre applicativi (impacchettatore, generatore, validatore). Il SW Validatore, obbligatorio per tutti i Progetti, è disponibile anche all indirizzo: Il presente documento contiene le procedure per l installazione delle applicazioni, il manuale d uso e le principali avvertenze e raccomandazioni per la corretta composizione e gestione dei metadati. 3

4 Dati catalografici Export formato ICCD92 La condizione necessaria e vincolante per l utilizzo delle applicazioni è avere i dati catalografici, comprensivi degli allegati multimediali collegati, in modalità di esportazione ICCD92. 1 Per ogni Luogo della Cultura - e Collezione ad esso pertinente - l utente deve quindi poter disporre del Pacchetto ICCD92 contenente: il file in formato testuale delle schede di catalogo (da 1 a n), il file IMMFTAN di collegamento scheda catalogo/risorsa multimediale, le risorse multimediali. Esclusivamente per le specifiche modalità di consegna dati del Progetto MuseiD-Italia, si ricorda che le risorse multimediali associate alle schede catalografiche devono essere soltanto quelle prescelte dai vari progetti, ovvero le risorse multimediali da caricare nella Teca Digitale MDI. Nel caso quindi di schede di catalogo aggiornate nel campo FTAN con immagini nuove (digitalizzazione diretta/indiretta) gli eventuali riferimenti esistenti (e relativi file jpg) dovranno essere stati rimossi, se considerati non attinenti e congrui con il progetto presentato. Requisito indispensabile per la generazione dei file Xml Mets è di produrre Pacchetti ICCD92 omogenei per versione di tracciato catalografico, non potranno essere processati Pacchetti contenenti Opere (schede di catalogo) realizzate con versioni diverse di tracciato ICCD. Il Pacchetto ICCD92 oltre che al rispetto delle norme di compilazione e strutturazione, deve contenere i dati definitivi delle schede e degli allegati multimediali; per quest ultimi è richiesta almeno anche la produzione delle immagini di anteprima (thumbnail). Si suggerisce di archiviare i diversi formati delle immagini in directory separate ed esterne al Pacchetto ICCD92. Infatti, per il corretto funzionamento della procedura tutti i formati di una stessa immagine devono mantenere lo stesso nome. Per agevolare l uso dell applicazione si consiglia di gestire le altre risoluzioni delle immagini (collegate in formato medio alle schede di catalogo e presenti nel file IMMFTAN) all interno di cartelle denominate: Altissima, Alta, Bassa,.Thumb Cartelle create dall applicazione Impacchettatore per la suddivisione delle diverse risorse multimediali collegate alle schede di catalogo. Le cartelle nel rettangolo rosso contengono i multimediali generati secondo le specifiche del file IMMFTAN. Si raccomanda inoltre di aver già provveduto alla elaborazione dei testi delle Collezioni pertinenti alle opere. La lunghezza dei testi è stabilita tra le 500 (min.) e le 1300 (max.) battute compresi gli spazi. Riassumendo per poter procedere con l applicazione l utente deve disporre: del Pacchetto ICCD92 delle immagini thumbnail 1 Vedi Strutturazione dei dati delle schede di catalogo. Normativa per la strutturazione e il trasferimento dei dati, ICCD, Disponibile on-line all indirizzo: 4

5 del testo descrittivo della Collezione di appartenenza Esempio di archiviazione dati nativi sul proprio PC, Museo XXX con tre Collezioni: Sintesi delle fasi operative da eseguirsi in progressione: ATTIVITA CON QUALE APPLICAZIONE 1. realizzazione dei Pacchetti MDI SW Impacchettatore contenenti i dati nativi da meta datare 2. generazione dei file Mets SW GenMets 3. verifica dei file Xml Mets SW Validatore Terminate le suddette fasi operative deve seguire invio l invio ufficiale dei Pacchetti MDI al team MuseiD-Italia; è possibile l invio dei Pacchetti anche in più consegne accompagnati da nota di accompagno esplicativa del numero delle risorse (schede catalogo/ allegati multimediali), del Luogo della Cultura e del numero di Collezioni digitali. Preliminare alla consegna ufficiale (in una o più soluzioni) è obbligatorio l invio di un Pacchetto campione dei dati che sarà validato dallo staff centrale di MuseiD-Italia. 5

6 Realizzazione dei Pacchetti MDI contenenti i dati nativi da metadatare SW Impacchettatore Procedura per la realizzazione dei pacchetti contenenti i dati nativi da meta datare esclusivamente da Pacchetto ICCD92 con file formato testo. Si ricorda che: i Progetti che intendono utilizzare il SW Impacchettatore (e di conseguenza il Generatore Mets ed il Validatore) devono richiederli via mail ai referenti dello staff centrale del Progetto; sarà inviata una mail di risposta con l indicazione del link dove scaricare un file compresso contenente i tre applicativi (impacchettatore, generatore, validatore). Le specifiche tecniche del software sono: * Windows XP o superiore * Risoluzione monitor raccomandata: 1280X1024 Non sono richiesti particolari requisiti per l utilizzo dell l'applicativo. Procedura di installazione del software Alla prima utilizzazione dell applicazione l utente deve innanzitutto: 1) effettuare il download del file compresso Impacchettatore_v_4.0 ; 2) entrare nella cartella decompressa Impacchettatore_v_4.0 e selezionare il file eseguibile impacchettatore riconoscibile dall icona. Uso del software Impacchettatore Di seguito si riportano le schermate del programma, i campi obbligatori sono evidenziati con il simbolo (*). 6

7 Figura 1, Maschera iniziale, avvio dell applicazione. Nella schermata iniziale la prima parte si riferisce ai dati identificativi del Progetto (Ente/ Fornitore) e del Luogo della Cultura comprensivo della sua localizzazione geografica (comune, provincia, regione). Per agevolare l inserimento dei dati i campi Progetto MuseiD-Italia e Comune sono associati a liste di valori selezionabili dall utente cliccando sulla freccia dei menù a tendina. In particolare al campo Progetto MuseiD-Italia è associato l elenco identificativo dei vari Progetti, in fase di realizzazione o di prossimo avvio. Le sigle sono state elaborate per un archiviazione interna dei progetti e delle risorse che verranno consegnate e rispondono al seguente criterio generale: - per i progetti congiunti (Direzione Regionale/Regione): nome Regione_identificativo Enti proponenti; es.: MARCHE_DIREZIONE_REG_REGIONE - per i progetti presentati singolarmente dai diversi Enti: nome Regione_identificativo Ente proponenti; es.: LAZIO_REGIONE - per i progetti presentati singolarmente dai Istituti/ Soprintendenze: acronimo Ente; es.: ING, POLO_MUS_ROMA Vedi Appendice 1 per lista completa delle abbreviazioni dei progetti ATTENZIONE: il campo Luogo della Cultura deve essere compilato a cura dell operatore inserendo l esatta denominazione del contenitore museale al quale si riferiscono i dati del Pacchetto ICCD92. La denominazione deve corrispondere a quella inserita/aggiornata nel DBUnico. 7

8 Figure 2 e 3: Cartella Collezione, inserimento dati Collezione digitale La seconda suddivisione è relativa alla descrizione della Collezione digitale. Cliccando sul bottone Crea viene visualizzata la schermata con i campi predisposti per l inserimento delle informazioni e di almeno una immagine preview, sono compresi tutti gli elementi dello standard VRA. 8

9 Compilazione dei campi obbligatori: - Titolo Collezione: titolo che identifica le risorse collegate (esempio: dipinti) Si raccomanda di non ripetere il nome del Luogo della Cultura poiché i testi qui composti saranno visualizzati nella pagina web di MuseiD-Italia come identificativi delle collezioni digitali. La lunghezza del Titolo deve essere compresa tra i 20 ed i 30 caratteri (circa) - Descrizione Collezione: il campo prevede l inserimento del testo particolareggiato della Collezione digitale; la lunghezza del testo è compresa tra 500 e 1300 battute, spazi inclusi; la lunghezza è controllata da un contatore a caratteri rossi. In caso di lunghezza testo < 500 battute non è possibile procedere con il salvataggio dei dati. - Localizzazione: campo composto in automatico (viene ripresa la denominazione del Luogo della Cultura digitato nella prima parte della schermata iniziale). - Indirizzo: deve essere inserito dall operatore. Riportare l esatta denominazione dello spazio viabilistico completo di numero civico nella forma: via/piazza nome, civico. Es.: via Garibaldi, 1. - Città: campo composto in automatico (viene ripresa la denominazione del Comune selezionato nella prima parte della schermata iniziale) - Soggetto: al campo è associato il Thesaurus Pico (disponibile anche on line all indirizzo: Possono essere selezionate al massimo due voci da associare alle opere della Collezione. Per facilitare la selezione delle categorie le voci del thesaurus sono riportate in ordine alfabetico. - Thumbnail: cliccando sul pulsante l operatore sceglie il percorso per la selezione della preview. E possibile selezionare solo un file. Si raccomanda di associare alla Collezione digitale una preview particolarmente significativa poiché nell interfaccia web di MuseiD- Italia le collezioni di un determinato Luogo della Cultura saranno presentate con l immagine qui prescelta. Campi raccomandati: - Data: data o intervallo cronologico delle risorse digitali associate. E richiesta (quando le date sono disponibili) la compilazione degli intervalli cronologici (Data da Data a) intesi come datazione dell elemento più antico (Data da) datazione dell elemento più recente (Data a) nella forma (YYYY, YYYY-MM, o YYYY-MM-DD. - ATTENZIONE: premettere un segno meno (-) alle date a.c.). Al termine dell inserimento delle informazioni cliccare sul pulsante OK per salvare i dati immessi e per tornare alla schermata principale. ATTENZIONE: Il pulsante Cancel chiude la maschera della Collezione senza il salvataggio dei dati inseriti. 9

10 Figure 4 e 5: Cartella Opere, selezione dei file nativi da Pacchetto export ICCD92 e dei diversi formati degli allegati multimediali (almeno formato thumbnail) La terza suddivisione della maschera principale è denominata Cartella Opere, riguarda la selezione dei file nativi dal Pacchetto ICCD92 e le immagini (o differenti tipi di risorse multimediali quali video, suoni) ad altra risoluzione rispetto a quelli collegati alle schede. Cliccando sui bottoni Sfoglia l operatore deve selezionare il percorso per associare rispettivamente il file testuali IMMFTAN ed il file delle schede di catalogo. ATTENZIONE: l applicazione controlla l esatta denominazione e formato del file IMMFTAN (legge quindi solo file IMMFTAN.txt ); per il file delle schede catalogo non vi è controllo sul nome ed accetta l estensione:.trc,.txt,.000, anche se non evidenziata. Non utilizzare file con estensione.doc. Il campo denominato Cartella Immagini (formato medio) è predisposto per la selezione della cartella dove risiedono i multimediali associati alle schede di catalogo: immagini, video, audio. Ad esempio nel caso standard del Pacchetto ICCD92 deve essere selezionata la cartella con nome ICCD92 che contiene tutte le Entità Multimediali. Il bottone Altri Formati (evidenziato in figura con il simbolo nella fig. 4) consente la selezione delle cartelle contenenti immagini ad altra risoluzione, è obbligatorio l inserimento delle immagini di preview (Thumbnail). Al termine delle selezione cliccare sul pulsante OK per tornare alla maschera principale. ATTENZIONE: con il pulsante Cancel si torna alla maschera principale senza salvare i dati inseriti. 10

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12 Figure 6, 7: Creazione del Pacchetto MDI e salvataggio dei dati Una volta verificato il corretto e completo inserimento delle informazioni prima di terminare la procedura è necessario selezionare la cartella di destinazione dove salvare il Pacchetto dati contenente i file nativi organizzati secondo il modello MDI. Cliccare sul bottone Impacchetta ed attendere la maschera Pacchetto creato con successo. 12

13 Restando all interno dell applicazione l utente ha la possibilità di controllare il pacchetto creato cliccando il pulsante Esplora pacchetto e di ripetere la procedura nel caso di eventuale errori di selezione mantenendo i dati già inseriti e da non modificare (compresi quelli della Cartella Collezione). E inoltre possibile creare altre Collezioni appartenenti allo stesso contenitore culturale selezionando il bottone Nuova Collezione, in questo caso vengono mantenute le sole informazioni relative al Progetto, al Luogo della Cultura ed alla sua Localizzazione. Senza uscire dall applicazione tramite il menù Pacchetti in alto a sinistra è possibile proseguire con la creazione di un nuovo Pacchetto dati MDI o riaprire l ultimo realizzato, funzione attiva anche dopo la chiusura dell applicazione. Nello specifico: selezionando nuovo tutti i campi vengono ripuliti dai dati inseriti, selezionando ultimo pacchetto sono mantenuti i dati nei campi identificativi del Progetto e del Luogo della Cultura e il percorso della directory già prescelta per il salvataggio del Pacchetto. 13

14 Fig. 8: Pacchetti. Nuovo Fig. 9: Pacchetti. Ultimo pacchetto Esempio di Pacchetto dati MDI Al termine della procedura nella directory di output i dati nativi (come da Export ICCD92) sono organizzati secondo la struttura prescelta per il Pacchetto MDI. La struttura di archiviazione creata in automatico dal SW Impacchettatore è la seguente: directory radice (nome identificativo progetto, per archiviazione interna dei progetti) localizzazione geografica (comune, sigla provincia, per archiviazione interna dei progetti) denominazione Luogo della Cultura (directory inizio ingestion dati in Teca MDI) COLLEZIONE1 Collezione (contiene file descrizione_collezione.txt; n. 1 preview) Opere (contiene n file schede di catalogo; n cartelle corrispondenti alle singole schede e contenenti gli allegati multimediali collegati alla singola scheda, archiviati in sotto cartelle specifiche) COLLEZIONE2 Collezione (come COLLEZIONE1) Opere (come COLLEZIONE1) COLLEZIONE(N) Collezione (come COLLEZIONE1) Opere (come COLLEZIONE1) Vedi Esempio Struttura Pacchetto MDI in Figure riportate di seguito: 14

15 Fig. 10: nell esempio il Luogo della Cultura è denominato in generale Soprintendenza per i Beni Archeologici dell Umbria, corrisponde alla directory di avvio per l ingestion dei dati ed alla quale puntano tutte le Collezioni digitali e le opere in esse distribuite. Fig. 11: albero della struttura completa del Pacchetto di esempio 15

16 Fig. 12: File della cartella Collezione Fig. 13: File e directory della cartella Opere 16

17 Fig. 14: Cartelle multimediali (file immagine) Indicazioni principali La regolare creazione del pacchetto dipende dalla correttezza formale e strutturale dei file nativi, di seguito si elencano alcune delle principali accortezze da seguire per la predisposizione dei dati, testuali e multimediali dei Pacchetti ICCD92 prima dell imput degli stessi con il SW in esame. Premesso che la procedura Impacchettature crea in automatico l intera struttura del Pacchetto dati MDI, ovvero genera tutte le cartelle evidenziate al paragrafo precedente comprese le sottocartelle Collezione ed Opere all interno delle quali sono presenti le risorse digitali: si raccomanda di non modificare la struttura e/o il contenuto dei Pacchetti MDI poiché la successiva fase di metadatazione, da realizzarsi con il SW GenMets, è impostata secondo le cartelle, i file e le nomenclature attribuite. Nel caso in cui si raffronti l esigenza di modificare, integrare, sostituire uno o più file in un Pacchetto MDI già creato, si consiglia di integrare/correggere i file nativi e processarli nuovamente con l Impacchettatore, ponendo attenzione anche alla struttura del Pacchetto ICCD92. Collezione Nella composizione dei contenuti descrittivi è necessario tenere presente che il testo presentato sul Portale MuseiD-Italia (e prima nella Teca Digitale) sarà esattamente uguale a quello digitato e/o incollato nel campo Descrizione Collezione, compresi gli spazi, le interlinee e gli a capo. 17

18 Opere La procedura legge il file testuale del tracciato catalografico ICCD; ciò significa che tale file (contenente da 1 a n schede di catalogo) deve essere sequenziale e non deve essere diviso dall operatore. L applicazione suddivide automaticamente il file export delle schede di catalogo, genera n file testuali di schede catalogo (tanti quanti sono i beni culturali oggetto della collezione digitale di appartenenza), archivia i file suddivisi nella cartella Opere e li rinomina secondo la seguente norma: - NCTR-NCTN-NCTS-RVEL-SCA [corrispondente al codice univoco del bene catalogato seguito dall identificativo del tipo di risorsa. Es.: SCA.txt] Nella cartella Opere vengono inoltre create n sottocartelle in numero uguale a quello delle schede; ogni sottocartella contiene i file multimediali associati alla singola risorsa catalografica ed archiviati in cartelle separate (immagini a diversa risoluzione, video, audio). Ai fini del collegamento opera (scheda catalogo)-risorsa multimediale associata (immagine, video, audio) le sottocartelle nella directory Opere sono nominate con identico valore assegnato alla scheda di catalogo privo dell identificativo del tipo di risorsa SCA. Ad esempio al file scheda SCA.txt corrisponde una cartella con nome SCA dentro la quale ci sono le sottocartelle di destinazione dei diversi file multimediali. 2 L applicazione riconosce il collegamento scheda opera-file multimedia dal file IMMFTAN, è quindi indispensabile che: - la strutturazione e la sintassi del file IMMFTAN sia corretta come da normativa ICCD; - il nome del file immagine/audio/videomultimediale sia identico a quello riportato nel file IMMFTAN; - i diversi formati di una stessa immagini mantengano la stessa nomenclatura; - il campo FTAN delle schede di catalogo non deve riportare caratteri quali / \ :*? ><I, ovvero tutti i caratteri che non possono essere inseriti in un nome file; altrimenti l applicazione non funzionerà. In mancanza di tali requisiti l applicazione può creare ugualmente la struttura ma non colloca nelle cartelle i file multimediali e quindi il Pacchetto dati MDI non risulta valido e non potrà essere utilizzato per la creazione dei file Xml dei metadati Mets. ATTENZIONE: Requisito per la successiva fase (metadatazione dei file nativi distribuiti nei Pacchetti dati MDI) è la omogeneità della versione di tracciato catalografico. Si ricorda che non possono essere processate directory COLLEZIONE(n) contenenti Opere (schede di catalogo) realizzate con versioni miste di tracciato ICCD (ovvero parte con 2.00 e parte con 3.00). Segnalazione di errori Nel caso di errata composizione del Pacchetto dati MDI l applicazione crea il file log impacchettatore.exe.log presente nella cartella del programma. 2 L origine dei file multimediali è sia da Pacchetto ICCD92 che da directory contenenti eventuali altri formati; obbligatorio il formato thumbnail. 18

19 Nella pratica la mancata strutturazione dei dati nativi è immediatamente visibile all utente per la presenza della cartella colltemp nella directory del Luogo della Cultura. 19

20 Appendice 1 - Sigle dei Progetti Il seguente Elenco è associato al primo campo del SW Impacchettatore ed è stato predisposto per una rapida identificazione del Progetto locale, per la trasmissione delle risorse digitai e loro successiva archiviazione. ISTITUZIONE PROPONENTE PROGETTO MUSEID- ITALIA ABRUZZO_DIREZIONE_REG_REGIONE BASILICATA_DIREZIONE_REG CALABRIA_DIREZIONE_REG_REGIONE CALABRIA_REGIONE CAMPANIA_DIREZIONE_REG CAMPANIA_REGIONE DIREZIONE_GEN_ANTICHITA' EMILIA ROMAGNA_DIREZIONE_REG_REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA_DIREZIONE_REG GNAM ING LAZIO_REGIONE LIGURIA_DIREZIONE_REG_REGIONE LOMBARDIA_DIREZIONE_REG_REGIONE MARCHE_DIREZIONE_REG_REGIONE MUSEO_RISORGIMENTO PIEMONTE_DIREZIONE_REG_REGIONE POLO_MUS_FIRENZE POLO_MUS_ROMA PUGLIA_DIREZIONE_REG_REGIONE PUGLIA_REGIONE SARDEGNA_DIREZIONE_REG SBSAE_LAZIO SICILIA_REGIONE TOSCANA_DIREZIONE_REG_REGIONE UMBRIA DIREZIONE_REG_REGIONE UNIVERSITA_GENOVA VENETO_DIREZIONE_REG_REGIONE 20

21 Generazione dei file Mets SW GenMets L obiettivo principale del programma Generatore di metadati denominato GenMets - è quello di offrire agli operatori impegnati nella realizzazione dei Progetti MuseiD-Italia, uno strumento semplice, sicuro ed efficace per la produzione di dati (Xml Mets) relativi agli oggetti digitali appartenenti ad Enti ed Istituti diversi, che andranno a popolare la Teca Musei D Italia. Il software garantisce la produzione dei metadati Mets dei file nativi organizzati nei Pacchetti MDI secondo il modello di struttura dati scelto per l applicazione Impacchettatore. In particolare consente la generazione dei metadati: secondo schema Mets profilo MDI scelto da CulturaItalia e compatibili con le esigenze regole della Teca Digitale; tecnici, per oggetti digitali quali immagini, audio e video; descrittivi, convertendo le informazioni strutturate nei tracciati delle schede ICCD di un singolo oggetto digitale o di più oggetti digitali appartenenti ad una collezione Requisiti minimi del personal computer Per Windows: Windows a 32 bit Sistemi operativi Debian e Ubuntu Per Mac: 1. Mac OS-X versione attuale 21

22 Procedura di installazione del software Di seguito, sono indicate le operazioni da effettuare per completare l installazione del software di generazione Mets sul proprio PC. 1. Decomprimere il file Generatore.zip 2. All interno della cartella aprire ed installare il file Java Runtime Environment jre-6u26- windows-i586.exe. In caso si utilizzino altri sistemi operativi scaricare dal seguente indirizzo il file d'installazione adeguato: html Per Mac si utilizza la versione di Java che si trova già installata dalla procedura di installazione del Sistema Operativo 3. Aprire ed installare l applicazione ImageMagick eseguendo il file ImageMagick Q16-windows-dll.exe. Il file d'istallazione serve per installare ImageMagick su una macchina Windows a 32 bit. ATTENZIONE: copiare il file jmagick.dll in C:\Programmi ImageMagick Q16. Tale dicitura deve però essere condizionata al fatto che l installazione avvenga nella directory che di solito è proposta di default C:\Programmi. 22

23 Per Mac è possibile utilizzare la procedura automatica di installazione dei pacchetti MacPorts tramite il comando sudo port install ImageMagick, in alternativa è possibile utilizzare la procedura di installazione manuale descritta all'indirizzo Aprire ed installare il file xuggle-xuggler win32-setup.exe. Per installare xuggle-xuggler su Mac è sufficiente utilizzare lo script xugglexuggler i386-apple-darwin9.8.0.sh: aprire il terminale bash e inserire le seguenti righe di comando: chmod a+x./xuggle-xuggler i386-apple-darwin9.8.0.sh./xuggle-xuggler i386-apple-darwin9.8.0.sh Se si sceglie di installare xuggle-xuggler in una directory protetta, può essere necessario inserire anche il seguente comando: sudo./xuggle-xuggler i386-apple-darwin9.8.0.sh 23

24 (N.B../ indica la cartella in cui è presente lo script) Per ogni dubbio è possibile consultare le indicazioni presenti all'indirizzo: 4. Terminata l installazione di Xuggle-Xuggler è necessario riavviare il computer per rendere effettive le modifiche 24

25 Uso del software generatore Mets - GenMets Dopo aver riavviato il computer tornare nella cartella del programma ed eseguire GenMets attraverso il file GenMetsMuseiDitalia.jar il sistema aprirà la finestra dell applicazione. Ora è possibile utilizzare il programma GenMets seguendo le indicazioni riportate di seguito. 1. Nella Directory di ricerca selezionare, con l uso del pulsante cerca, il percorso della cartella che contiene le Opere e le Collezioni di cui vogliamo elaborare i dati. ATTENZIONE In caso di selezione erronea della singola cartella Opere o Collezioni il programma non funzionerà. Selezionare nella riga denominata Versione ICCD da analizzare la versione del tracciato catalografico relativo alle Opere da analizzare. ATTENZIONE: questa specifica è obbligatoria. Non possono quindi essere processate directory COLLEZIONE contenenti Opere (schede di catalogo) realizzate con versioni diverse di tracciato ICCD. 25

26 Le informazioni nei campi Nome agente CREATOR, Nome agente IPOWNER, Indirizzo REPOSITORY, Nome REPOSITORY dell OAI IDENTIFIER e nella sezione SPECIFICHE DI ACQUISIZIONE devono essere inserite dall operatore, che utilizza l applicazione, in base alle specifiche del progetto. 26

27 In particolare: - i campi Nome agente CREATOR, Nome agente IPOWNER, sono obbligatori - i campi Indirizzo REPOSITORY, Nome REPOSITORY dell OAI IDENTIFIER devono essere compilati (entrambi) solo nel caso in cui le schede di catalogo componenti la directory Opere siano in un repository già harvestato in CulturaItalia. ATTENZIONE: non possono esistere directory Opere con schede di catalogo solo in parte già harvestate su CulturaItalia. Il riferimento è sull intero pacchetto. Operativamente l utente deve inserire nel: primo campo l indirizzo esatto del REPOSITORY, es.: secondo campo il valore dell OAI Identifier, es.: artpast.org La sezione SPECIFICHE DI ACQUISIZIONE riguarda le informazioni attinenti ai metadati tecnici. Al campo Strumento di acquisizione è associato un menù a tendina per la scelta del dispositivo utilizzato (fotocamera, registratore audio, scanner, videocamera). Nel caso in cui non sia possibile fornire tali informazioni è obbligatorio selezionare la voce non specificato in tal caso, infatti, la sezione non verrà generata all interno del file XML Mets. 27

28 2. Assicurarsi di aver inserito i dati corretti in tutti i campi e fare click sul pulsante Avvia elaborazione dati. Il programma inizierà ad analizzare i dati e procederà con l elaborazione degli stessi. Scorrendo la finestra in basso è possibile vedere il report di tutte le azioni che il software esegue. 3. Al termine dell'esecuzione apparirà il messaggio di elaborazione terminata. Premere OK. 28

29 4. La scritta finish, nell'angolo in basso a sinistra della finestra, notifica la riuscita dell'elaborazione. 29

30 5. Controllare nella cartella Collezioni e nella cartella Opere se sono stati creati i files xml. Nel caso in cui non fosse stato inserito il percorso giusto non saranno generati i files xml, quindi ripetere l operazione. Ciò può essere causato dall inserimento nella directory di ricerca di un percorso errato. All interno della cartella COLLEZIONE il programma crea il file report.txt, dove si trova un report di tutti i dati elaborati. 30

31 6. Se i dati di nostro interesse sono stati elaborati si può procedere alla chiusura dell applicazione tramite il pulsante Esci (in basso a destra) oppure tramite il menù File\exit. 31

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33 Generazione dei file Xml Mets da Pacchetto MDI Fig. 1, Maschera iniziale, avvio programma Nel campo denominato Directory che contiene Opere e Collezione selezionare con l uso del pulsante Cerca : - il percorso del Pacchetto dati MDI precedentemente creato con il SW Impacchettatore; - una volta individuato il Pacchetto dati MDI da metadatare, selezionare al suo interno la sottocartella COLLEZIONE(n) 3. E importante controllare sempre che il percorso selezionato e riportato nella stringa termini sempre con la directory COLLEZIONE(n); non deve essere selezionata la singola cartella Opere o Collezione in tal caso infatti il programma non procederà con la generazione dei metadati. 3 Si ricorda che la cartella COLLEZIONE(n) contiene al suo interno i dati delle Opere e della Collezione. 33

34 Figure 2, 3: scelta del Pacchetto dati MDI, directory COLLEZIONE (n), selezione della versione di tracciato ICCD. Figura 4: Nome agente CREATOR ; Nome agente IPOWNER 34

35 Le informazioni dei campi Nome agente CREATOR e Nome agente IPOWNER sono obbligatorie e devono essere inserite direttamente dall operatore poiché corrispondono a specifiche di progetto, devono contenere le seguenti informazioni: - campo CREATOR: riferimento dell Ente/Istituzione che cura la realizzazione dei metadati; - campo IPOWNER il riferimento dell Ente/Istituzione detentore dei beni in esame. 35

36 Figura 5: Indirizzo REPOSITORY, Nome REPOSITORY dell OAI IDENTIFIER La compilazione dei campi Indirizzo REPOSITORY, Nome REPOSITORY dell OAI IDENTIFIER (entrambi) è richiesta solo nel caso in cui le opere siano in un repository già presente su CulturaItalia. ATTENZIONE: non possono esistere directory Opere con schede di catalogo solo in parte già harvestate su CulturaItalia. Il riferimento è sull intero pacchetto. La regola di composizione dei campi è la seguente: - Indirizzo REPOSITORY: indirizzo esatto del Repository (es.: - Nome REPOSITORY dell OAI IDENTIFIER: valore dell OAI Identifier (es.: artpast.org) 36

37 Figura 6, 7: Specifiche di acquisizione I campi della sezione Specifiche di acquisizione riguardano le informazioni per la compilazione dei metadati tecnici. La sezione non è obbligatorio, sebbene fortemente consigliata per la l inserimento - nel file Xml Mets - delle specifiche di acquisizione delle risorse multimediali. Al campo è associato un menù a tendina per la scelta del dispositivo utilizzato (fotocamera, registratore audio, scanner, videocamera). ATTENZIONE: Nel caso in cui non sia possibile valorizzare tale sezione il campo Strumento di acquisizione è obbligatorio selezionare la voce non specificato in tal caso, infatti, la sezione dei metadati tecnici non sarà generata all interno dei file Xml Mets. Assicurarsi che tutti i sottocampi siano nulli. 37

38 Figura 8, 9: Avvio dell elaborazione Dopo aver inserito i dati corretti in tutti i campi della maschera è sufficiente fare click sul pulsante Avvia elaborazione dati ; il programma inizia ad analizzare i file testuali e multimediali contenuti nel Pacchetto dati MDI e procede con l elaborazione degli stessi. Scorrendo la finestra in basso è possibile vedere il report delle azioni che il software esegue. Al termine dell'esecuzione apparirà il messaggio di elaborazione terminata. Premere OK. La scritta finish, nell'angolo in basso a sinistra della finestra, notifica la riuscita dell'elaborazione. 38

39 Controllo dei file Xml Mets nel Pacchetto dati MDI Al termine della procedura l operatore dovrà infine controllare all interno del Pacchetto dati MDI la corretta creazione dei files Xml all interno delle sottocartelle Collezione e Opere. - sottocartella Collezione: deve contenere il file descrizione_collezione.txt, il file descrizione_collezione.xml, il file multimediale di preview; - sottocartella Opere: deve contenere: i file testuali delle schede di catalogo (da 1 a n.), es.: SCA.txt, i file Xml in numero uguale alle schede testuali di catalogo, es.: SCA.xml, le cartelle con i multimediali, es.: directory Figura 10, file presenti nella cartella Collezione 39

40 Figura 11, file presenti nella cartella Opere Esempio di file Xml Mets generato Si riporta un esempio di file Xml Mets Profilo MDI, generato dall applicazione GenMets e riferito al file della Collezione. 4 (La sezione in calce al file, evidenziata in colore azzurro, è la firma digitale comprovante la validazione del file, vedi FASE 3, Validazione dei file Xml). <?xml version="1.0" encoding="utf-8"?> <mets xmlns = " xmlns:xl = " xmlns:xlink = " xmlns:vra = " xmlns:vmd = " xmlns:ns5 = " xmlns:premis = "info:lc/xmlns/premis-v2" xmlns:mix = " xmlns:xsi = " ID = "C_0001 Reggia" LABEL = "Caserta, Reggia" OBJID = "Caserta, Reggia_C_0001" 4 Per la visualizzazione del file Xml si consiglia l uso di un editor specifico. 40

41 PROFILE = " TYPE = "Collection" xsi:schemalocation = " info:lc/xmlns/premis-v2 <metshdr CREATEDATE = " T17:19: :00" LASTMODDATE = " T17:19: :00" RECORDSTATUS = "complete"> <agent ROLE = "CREATOR" TYPE = "ORGANIZATION"> <name>dr Campania</name> </agent> <agent ROLE = "IPOWNER" TYPE = "ORGANIZATION"> <name>reggia di Caserta</name> </agent> </metshdr> <dmdsec ID = "dmd_vra"> <mdwrap MDTYPE = "VRA"> <xmldata> <vra:collection id = "C_0001 Reggia_C" refid = "Caserta, Reggia"> <vra:dateset> <vra:display>sec. XVIII, </vra:display> <vra:date type = "creation"> <vra:earliestdate>1700</vra:earliestdate> <vra:latestdate>1799</vra:latestdate> </vra:date> </vra:dateset> <vra:descriptionset> <vra:description xml:lang = "it">la collezione raccoglie i dipinti maggiormente rappresentativi della Reggia di Caserta. La selezione delle opere proposte, in totale 100, ha lo scopo di conoscere il patrimonio conservato e di realizzare accostamenti e confronti grazie all'esposizione virtuale delle opere. La collezione offre la possibilità di ricercare i differenti beni culturali, raccolti anche per scuole metodologiche, e consultare la scheda descrittiva dotata di un breve abstract e di un'immagine esemplificativa dell'oggetto stesso.</vra:description> </vra:descriptionset> <vra:locationset> <vra:display xml:lang = "it">caserta, Reggia, via Douhet, 2, Caserta</vra:display> <vra:location type = "repository" xml:lang = "it"> <vra:name type = "corporate">caserta, Reggia</vra:name> <vra:name type = "geographic">via Douhet, 2</vra:name> <vra:name source = "istat2001" type = "geographic">caserta</vra:name> </vra:location> </vra:locationset> <vra:relationset> <vra:relation href = "COLLEZIONE1/Opere/ SCA.xml" relids = "C_0001 Reggia" type = "largercontextfor"/> </vra:relationset> <vra:rightsset> <vra:rights> <vra:text>licenza_culturaitalia</vra:text> </vra:rights> </vra:rightsset> <vra:subjectset> <vra:subject> <vra:term refid = " source = "PICOThesaurus" type = "concepttopic"/> </vra:subject> </vra:subjectset> <vra:titleset> 41

42 <vra:title type = "descriptive">dipinti</vra:title> </vra:titleset> <vra:worktypeset> <vra:worktype refid = " vocab = "DCMIType">Collection</vra:worktype> </vra:worktypeset> </vra:collection> <vra:image id = "i_0001"> <vra:relationset> <vra:relation relids = "C_0001 Reggia_C" type = "imageof"/> </vra:relationset> <vra:titleset> <vra:title type = "descriptive">dipinti_illustrazione_crbc386375_0003 basso II SALA.jpg</vra:title> </vra:titleset> </vra:image> </xmldata> </mdwrap> </dmdsec> <amdsec> <techmd ID = "tech-pw-1"> <mdwrap MDTYPE = "NISOIMG" MIMETYPE = "image"> <xmldata> <mix:mix> <mix:basicdigitalobjectinformation> <mix:objectidentifier> <mix:objectidentifiertype>filename</mix:objectidentifiertype> <mix:objectidentifiervalue>crbc386375_0003 basso II SALA.jpg</mix:objectIdentifierValue> </mix:objectidentifier> <mix:formatdesignation> <mix:formatname>image/jpeg</mix:formatname> </mix:formatdesignation> <mix:compression> <mix:compressionscheme>jpg</mix:compressionscheme> </mix:compression> <mix:fixity> <mix:messagedigestalgorithm>md5</mix:messagedigestalgorithm> <mix:messagedigest>92686d5e0fc696bf40464d66020b5a1e</mix:messagedigest> </mix:fixity> </mix:basicdigitalobjectinformation> <mix:basicimageinformation> <mix:basicimagecharacteristics> <mix:imagewidth>120</mix:imagewidth> <mix:imageheight>49</mix:imageheight> <mix:photometricinterpretation> <mix:colorspace>rgb</mix:colorspace> </mix:photometricinterpretation> </mix:basicimagecharacteristics> </mix:basicimageinformation> <mix:imageassessmentmetadata> <mix:imagecolorencoding> <mix:bitspersample> <mix:bitspersamplevalue>8</mix:bitspersamplevalue> </mix:bitspersample> </mix:imagecolorencoding> </mix:imageassessmentmetadata> </mix:mix> </xmldata> </mdwrap> </techmd> <rightsmd ID = "right-1"> <mdwrap MDTYPE = "PREMIS:RIGHTS"> 42

43 <xmldata> <premis:rights> <premis:rightsstatement> <premis:rightsstatementidentifier> <premis:rightsstatementidentifiertype>document</premis:rightsstatementidentifiertype> <premis:rightsstatementidentifiervalue>allegato_5_28/07/2010</premis:rightsstatementidentifiervalue> </premis:rightsstatementidentifier> <premis:rightsbasis>licenza_culturaitalia</premis:rightsbasis> <premis:licenseinformation> <premis:licenseidentifier> <premis:licenseidentifiertype>creative Commons Public License: Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 (ITALIA)</premis:licenseIdentifierType> <premis:licenseidentifiervalue> </premis:licenseidentifier> <premis:licenseterms> è possibile di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest'opera alle seguenti condizioni: Attribuzione Devi attribuire la paternità dell'opera nei modi indicati dall'autore o da chi ti ha dato l'opera in licenza e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l'opera. Non commerciale Non puoi usare quest'opera per fini commerciali. Non opere derivate Non puoi alterare o trasformare quest'opera, ne' usarla per crearne un'altra. </premis:licenseterms> </premis:licenseinformation> </premis:rightsstatement> </premis:rights> </xmldata> </mdwrap> </rightsmd> </amdsec> <filesec> <filegrp ADMID = "right-1" USE = "preview"> <file ADMID = "tech-pw-1" CHECKSUM = "92686d5e0fc696bf40464d66020b5a1e" CHECKSUMTYPE = "MD5" CREATED = " T12:12: :00" DMDID = "i_0001" GROUPID = "Preview_0" ID = "PW-1" MIMETYPE = "image/jpeg" SEQ = "1" SIZE = "6245"> <FLocat LOCTYPE = "URL" xlink:href = "CRBC386375_0003 basso II SALA.jpg"/> </file> </filegrp> </filesec> <structmap TYPE = "logical"> <div DMDID = "C_0001 Reggia_C" ID = "div.1" LABEL = "Caserta, Reggia" ORDER = "1" TYPE = "stillimage"> <fptr FILEID = "PW-1"/> </div> </structmap> <Signature xmlns = " <SignedInfo> <CanonicalizationMethod Algorithm = " <SignatureMethod Algorithm = " <Reference URI = ""> <Transforms> 43

44 <Transform Algorithm = " </Transforms> <DigestMethod Algorithm = " <DigestValue>I64LrUls1EUcTpAqafGwgEeh7Rk=</DigestValue> </Reference> </SignedInfo> <SignatureValue> mrpqosjo+7mb7hwbzao/lnbwj0egqusha9hkojjbaiifh29pzy2ccaq/xxbv4np6n2+sokd3p0c+ ldqbxkj/infyus84yvcbuzrmnih/rsbg59bce+o4cwa35nm1jcblgo7ykhf2491nxyixpkc2k3rl Q/wSjKcnhu4Srk9Pp30= </SignatureValue> <KeyInfo> <X509Data> <X509SubjectName>CN=Anything,OU=Anything,O=Anything,C=EU</X509SubjectName> <X509Certificate> MIICAzCCAWygAwIBAgIETStJrDANBgkqhkiG9w0BAQUFADBGMQswCQYDVQQGEwJFVTERMA8GA1UE ChMIQW55dGhpbmcxETAPBgNVBAsTCEFueXRoaW5nMREwDwYDVQQDEwhBbnl0aGluZzAeFw0xMTAx MTAxODAyMjBaFw0xMTA0MTAxODAyMjBaMEYxCzAJBgNVBAYTAkVVMREwDwYDVQQKEwhBbnl0aGlu ZzERMA8GA1UECxMIQW55dGhpbmcxETAPBgNVBAMTCEFueXRoaW5nMIGfMA0GCSqGSIb3DQEBAQUA A4GNADCBiQKBgQC33YgO2/cHDAb2XCzRrA6SNQ7nfbyvC+Dg56xnofdM++7/TLqequmlQZmSHt+U Z1w80MFi5rTI0WC1/l0T/M9v1d/cZ+CNq2LAcn2qHYOFCUVjTr7dM51otkKY4M9FpYjdGC/xOrnz WJHLLbKfngHDgEH1tsn1WEL6IR4PhuEYdQIDAQABMA0GCSqGSIb3DQEBBQUAA4GBAHjLdyznv25g TjoIY19K0E+XY2Jd2naPm2rY3GX1uYwjFeld0y1cksj7iug6mVQv0uH0pRF7XqQLAwFVr7LGmLJl KueY78KE98hjkOlkx8PcTP0/gC5o/Ml0dIsXt3/AUIA+ETGRdKSxsr8OXcHiZKm5xxYfRc4alLM2 Rbt07J1M </X509Certificate> </X509Data> </KeyInfo> </Signature> </mets> 44

45 Verifica dei file Xml Mets SW Validatore Prima del riversamento dei dati sul supporto scelto per la consegna allo staff centrale delle risorse digitali (organizzate Pacchetti dati MDI) è obbligatorio eseguire la verifica di corrispondenza di ciascun file XML allo schema Mets Profilo MDI attraverso l'utilizzo del SW Validatore. L applicazione è disponibile on line all indirizzo Il software Validatore è un applicazione jar e crea sui singoli file Xml (prodotti sia con il SW GenMets sia con qualsiasi altra applicazione) una firma o certificato attestante la validazione del file Xml: la presenza di tale firma o certificato viene controllata durante il processo di acquisizione in Teca; nel caso in cui tale firma non sia presente il file non potrà essere acquisito nella Teca Digitale poiché considerato non valido. L utilizzo del validatore è quindi obbligatorio ed è vincolo per la consegna di file Xml ed oggetti digitali da archiviare nella teca Digitale MuseiD-Italia. Procedura di installazione Per l utilizzo del programma e' necessario: 1) installare il JRE (Java Runtime Environment), versione 6 o superiore, scaricabile dal sito ufficiale: 2) effettuare il download del file compresso MDIValidator.zip ; 3) entrare nella cartella decompressa MDIValidator ed avviare la procedura cliccando sul file ValidatorGUI.jar. Il codice è realizzato nel linguaggio Java, per cui il validatore può girare su tutte le piattaforme per le quali è disponibile una macchina virtuale Java 6 (quindi sia Windows che Linux). Inoltre il sistema su cui viene fatta la validazione deve essere collegato ad Internet. Uso del software Validatore Il validatore METS è un programma da lanciare da riga di comando a partire dalla directory ove è posizionato il programma, senza ulteriore interazione con l'utente: 'java -jar ValidatorGUI.jar'. La modalità più diretta (CONSIGLIATA) di invocazione dell'applicazione è di associarla alla JVM (versione 6) installata (ad es. tramite il tasto destro del mouse), e poi cliccare sul file jar. 45

46 Verifica dei file Xml Mets Profilo MDI Dopo aver installato l applicazione cliccare due volte sul file ValidatorGUI.jar identificato con l icona: Figura 1: maschera di avvio applicazione I pulsanti in alto a sinistra sono abilitati per la: - selezione dei file Xml da processare (validare) - aprire (visualizzare) il report finale del programma - annullare l operazione in corso All apertura dell applicazione è attivo solo il primo bottone. Figure 2, 3: selezione del file Xml da processare, report della validazione Una volta scelto il percorso identificativo del Pacchetto dati MDI selezionare all interno della cartella COLLEZIONE(n) la sottocartella: Collezione per processare il file descrizione_collezione.xml, o la sottocartella Opere per processare i file Xml situati al suo 46

47 interno (es.: SCA.xml). Non è necessario processare in sequenza di cartelle, ovvero prima i file della cartella Collezione e a seguire i file della cartella Opere, il processo è indipendente. ATTENZIONE: il SW Validatore è stato progettato unicamente per la verifica dei file Xml Mets Profilo MuseiD-Italia e allegati multimediali, la presenza di altri tipi file viene ignorata dal Sw. Motivo per cui è stata scelta l opzione di creare un unico Pacchetto dati MDI contenente sia i file nativi sia i file finali (Xml). Figure 3, 4: validazione file descrizione_collezione.xml in cartella Collezione Una volta selezionata la cartella Collezione si avvia il processo di validazione (che può sempre essere annullato dall utente cliccando sul bottone in alto identificato con X ), al termine del quale compare il riepilogo per: - numero di file processati; - n. file già processati (ovvero sottoposti a precedente validazione) 5 - n. file validi per regole schema Mets - n. file validi per regole profilo MDI Come compare nella schermata finale l operatore può controllare l elenco dei risultati sempre all interno del Pacchetto dati MDI prescelto restando all interno dell applicazione e cliccando sul pulsante verde Apri report con il simbolo V Pagina di visualizzazione del report Cliccando sul nome file si accede alla seconda pagina del report 5 L informazione è fondamentale nel caso in cui il/i file Xml non risultano validi; dovranno quindi essere corretti e riprocessati. In tale fase l applicazione ignora (non ri-processa) gli eventuali Xml già validi. 47

48 Figure 4, 5: file di report all interno del Pacchetto dati MDI (Collezione) Il SW Validatore crea nella cartella Collezione del Pacchetto dati MDI il file index.html e la cartella report per la lettura e archiviazione dei file di cui alle Figure 3,4. Figura 4, 5: Firma digitale del file Xml <Signature xmlns = " <SignedInfo> <CanonicalizationMethod Algorithm = " <SignatureMethod Algorithm = " <Reference URI = ""> <Transforms> <Transform Algorithm = " </Transforms> <DigestMethod Algorithm = " <DigestValue>I64LrUls1EUcTpAqafGwgEeh7Rk=</DigestValue> </Reference> </SignedInfo> <SignatureValue> mrpqosjo+7mb7hwbzao/lnbwj0egqusha9hkojjbaiifh29pzy2ccaq/xxbv4np6n2+sokd3p0c+ ldqbxkj/infyus84yvcbuzrmnih/rsbg59bce+o4cwa35nm1jcblgo7ykhf2491nxyixpkc2k3rl Q/wSjKcnhu4Srk9Pp30= </SignatureValue> <KeyInfo> <X509Data> <X509SubjectName>CN=Anything,OU=Anything,O=Anything,C=EU</X509SubjectName> <X509Certificate> MIICAzCCAWygAwIBAgIETStJrDANBgkqhkiG9w0BAQUFADBGMQswCQYDVQQGEwJFVTERMA8GA1UE ChMIQW55dGhpbmcxETAPBgNVBAsTCEFueXRoaW5nMREwDwYDVQQDEwhBbnl0aGluZzAeFw0xMTAx MTAxODAyMjBaFw0xMTA0MTAxODAyMjBaMEYxCzAJBgNVBAYTAkVVMREwDwYDVQQKEwhBbnl0aGlu ZzERMA8GA1UECxMIQW55dGhpbmcxETAPBgNVBAMTCEFueXRoaW5nMIGfMA0GCSqGSIb3DQEBAQUA A4GNADCBiQKBgQC33YgO2/cHDAb2XCzRrA6SNQ7nfbyvC+Dg56xnofdM++7/TLqequmlQZmSHt+U Z1w80MFi5rTI0WC1/l0T/M9v1d/cZ+CNq2LAcn2qHYOFCUVjTr7dM51otkKY4M9FpYjdGC/xOrnz WJHLLbKfngHDgEH1tsn1WEL6IR4PhuEYdQIDAQABMA0GCSqGSIb3DQEBBQUAA4GBAHjLdyznv25g TjoIY19K0E+XY2Jd2naPm2rY3GX1uYwjFeld0y1cksj7iug6mVQv0uH0pRF7XqQLAwFVr7LGmLJl KueY78KE98hjkOlkx8PcTP0/gC5o/Ml0dIsXt3/AUIA+ETGRdKSxsr8OXcHiZKm5xxYfRc4alLM2 Rbt07J1M </X509Certificate> </X509Data> </KeyInfo> </Signature> Come ormai noto su tutti i file Xml validati il SW pone in calce una firma attestante la validazione del suddetto file. ATTENZIONE: i Pacchetti dati MDI da consegnare devono contenere tutti i file validati. Non sono accettati Pacchetti con file parzialmente validati. 48