Tribunale di Sondrio

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1 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Tribunale di Sondrio SEZIONE UNICA CIVILE Il Tribunale in composizione monocratica, nella persona del Giudice dr.ssa Marta Paganini ha pronunciato la seguente SENTENZA Nella causa civile iscritta al n. R.G. 168/2015 promossa da IMMOBILIARE CAMJACO S.R.L. (c.f./p.iva ), CIMA MARIA CAMILLA (c.f./p.iva CMIMCM66T52F205D), con il patrocinio dell avv. GUALTIERO MAURO, con elezione di domicilio presso lo studio dell avv. MADE GIANLUCA, VIA SARAGOZZA, 130 MODENA; ATTORI contro CREDITO VALTELLINESE SOC. COOP. (c.f./p.iva ), con il patrocinio degli avv.ti LA SCALA GIUSEPPE FILIPPO MARIA e MARTINELLI ELENA, con elezione di domicilio presso lo studio di quest ultima in VIA CAIMI, 35 SONDRIO; CONVENUTO CONCLUSIONI: Come precisate all udienza del e di seguito riportate pagina 1 di 7

2 FOGLIO DI PRECISAZIONE DI CONCLUSIONI Le parti istanti rappresentati e difese in atti, insistono per l accoglimento delle seguenti conclusioni NEL MERITO IN VIA PRINCIPALE: Con riferimento al contratto di conto corrente con apertura di credito in via chirografaria n. 1997: - accertare e dichiarare che la Banca convenuta ha proceduto sul conto corrente con apertura di credito in via chirografaria per cui è causa ad applicazione di tassi usurari, condizioni non contrattualizzate (per assenza di contratto ex art c.c.) e pattuite con conseguente applicazione di tassi usurari, spese e commissioni non contrattualizzate, e, conseguentemente, pronunciarsi: a) sulla gratuità della linea di credito, come concessa e sulla inidoneità ed invalidità del contratto di corrispondenza a regolamentare la linea di credito ad esso appoggiata; b) sulla illegittimità dell applicata capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi e sull applicazione dei tassi passivi (perché usurari ex art. 1815, II comma, C.C.); c) sulla illegittimità dell applicazione di tassi ultralegali non concordati in costanza di rapporto; d) sull illegittimità dell applicazione della commissione di massimo scoperto, perché non concordata e dei tassi extrafido, applicati ma non concordati, nonché dello ius variandi, dichiarando nulle ed inefficaci le variazioni avvenute in costanza di rapporto e non concordate; - accertare e dichiarare che la banca convenuta ha pattuito ed applicato tassi usurari per cui a tale titolo nulla è dovuto per tutto il rapporto e, conseguentemente, a mezzo della espletanda CTU, procedere al ricalcolo su base annuale, senza anatocismo alcuno, senza spese e commissioni dal sorgere del rapporto ad oggi e senza interessi ad alcun saggio, al fine di rideterminare il reale saldo conto ( dare avere tra le parti ) alla data di recesso ovvero di citazione e, per l effetto, con la emananda sentenza ed alla luce delle risultanze dell espletanda istruttoria, statuire come di Giustizia in ordine alla condanna dell Istituto di credito convenuto alla restituzione delle somme indebitamente percepite, con interessi e rivalutazione dalla domanda al saldo, previa compensazione con quanto eventualmente dovuto alla banca, anche ai sensi e per gli effetti di cui all art e seguenti c.c.; - accertare e dichiarare la liberazione del prestatore di garanzia fideiussoria sig.ra Maria Camilla Cima per un obbligazione futura ex art c.c.. Con riferimento ai contratti di apertura di credito in conto corrente con garanzia ipotecaria nn. rep /2004, /2006, /2007: - accertare e dichiarare che Credito Valtellinese soc. coop. (già Credito Artigiano s.p.a.) ha proceduto sui contratti di apertura di credito in conto corrente con garanzia ipotecaria per cui è causa a pattuizione ed applicazione di tassi usurari ex art. 1815, secondo comma, c.c. e, per l effetto, dichiarare gratuiti i finanziamenti con conseguente obbligo per parte attrice di restituire il solo capitale finanziato; pagina 2 di 7

3 - condannare la banca convenuta alla restituzione di tutte le somme indebitamente percepite quali corrispettivi dei prestiti, con interessi e rivalutazione dal dovuto al saldo, previa compensazione con quanto eventualmente dovuto alla banca, anche ai sensi e per gli effetti di cui all art e seguenti c.c.; - accertata e dichiarata la gratuità dei contratti di apertura di credito in conto corrente con garanzia ipotecaria in parola per pattuizione ed applicazione di tassi usurari ex art. 1815, secondo comma, c.c., dichiarare per l effetto la nullità delle garanzie ipotecarie concesse in favore della banca convenuta corrispondenti al valore della quota interessi pattuita e dichiarata non dovuta e, pertanto, ordinarne la cancellazione presso la competente Agenzia del Territorio. Con riferimento al contratto di conto corrente con apertura di credito in via chirografaria n e ai contratti di apertura di credito in conto corrente con garanzia ipotecaria nn. rep /2004, /2006, /2007: - condannare, inoltre, la banca convenuta al risarcimento dei danni patiti dalle attrici per la mancata disponibilità delle somme imputate ad interessi usurari di cui alla L. 7 marzo 1996 n. 108, da quantificarsi in via equitativa ex art c.c.. CONCLUSIONI PER IL CREDITO VALTELLINESE S.P.A. * * * Voglia l Illustrissimo Tribunale così giudicare: IN VIA PRELIMINARE: - accertare e dichiarare l inammissibilità della domanda di ripetizione proposta da parte attrice, atteso che i rapporti di causa ad oggi sono ancora in essere; NEL MERITO, IN VIA PRINCIPALE: - respingere tutte le domande attoree; - per l effetto, confermare la legittimità degli addebiti effettuati dalla banca sui rapporti oggetto di controversia, a titolo di interessi, commissioni, nonché delle valute applicate dall istituto di credito alle operazioni poste in essere dal correntista e dichiarare che il Credito Valtellinese S.p.A. nulla deve alla Immobiliare Camjaco Srl, nonché alla sig.ra Maria Camilla Cima, a nessun titolo; IN VIA SUBORDINATA: - nella denegata ipotesi di accoglimento, anche solo parziale delle avverse domande, compensare le eventuali somme che risulteranno a debito della banca, con il credito da questa vantato nei confronti di parte attrice; IN VIA ISTRUTTORIA: - respingere l istanza di esibizione,; IN OGNI CASO: - con vittoria di spese, diritti e onorari. Dichiara di non accettare il contraddittorio sulle eventuali domande nuove che fossero solo oggi proposte dalla controparte. pagina 3 di 7

4 RAGIONI DELLA DECISIONE Immobiliare Camjaco s.r.l., in qualità di correntista, e Cima Maria Camilla, in qualità di fideiussore, hanno convenuto in giudizio il Credito Valtellinese s.p.a. chiedendo il ricalcolo dei seguenti conti correnti: - conto corrente chirografario n. 1997, aperto in data ; - apertura di credito in conto corrente con garanzia ipotecaria n. 3613, aperto in data ; - apertura di credito in conto corrente con garanzia ipotecaria n. 3782, aperto in data ; - apertura di credito in conto corrente con garanzia ipotecaria n. 2986, aperto in data In particolare, con riferimento al primo conto corrente, hanno dedotto l illegittima applicazione di tassi usurari, di interessi anatocistici, nonché di spese, commissioni, giorni di valuta e interessi non pattuiti, svolgendo domanda di ripetizione dell indebito e risarcimento del danno. Nelle conclusioni dell atto introduttivo Cima Maria Camilla ha inoltre svolto domanda di liberazione del fideiussore per obbligazione futura ai sensi dell art c.c.. Con riferimento agli altri conti correnti hanno dedotto l illegittima applicazione di interessi usurari e la conseguente non debenza di alcun interesse ex art co. 2 c.c.. Si è costituto in giudizio il Credito Valtellinese s.p.a. contestando quanto ex adverso dedotto, eccependo preliminarmente la prescrizione dell azione di ripetizione dell indebito, nel merito chiedendo il rigetto delle domande avversarie ed in via subordinata la compensazione delle eventuali somme a debito della banca con il credito vantato da quest ultima. La causa è stata istruita a mezzo delle produzioni documentali delle parti e di c.t.u.. La domanda è infondata e non merita accoglimento per le ragioni che di seguito si espongono. - Conto corrente chirografario n Si osserva innanzitutto che il conto corrente in oggetto è ancora aperto e pertanto non sussistono i presupposti per l esperimento dell azione di ripetizione dell indebito, che presuppone l esigibilità del saldo e quindi la chiusura del conto corrente. La domanda deve pertanto necessariamente essere riqualificata alla stregua di una domanda di accertamento. Ciò premesso, la c.t.u. disposta in relazione a tale conto corrente, con argomentazioni del tutto logiche che questo giudice condivide, ha escluso la sussistenza di addebiti illegittimi nel corso del rapporto, fatta eccezione per la somma di 69,76 a titolo di interessi anatocistici applicati successivamente alla data dell , in conformità a quanto previsto dall art. 120 tub, così come modificato ad opera della l. 147/2013. In particolare, il c.t.u. ha accertato come nel corso del rapporto non vi sono stati discostamenti rispetto a quanto effettivamente pattuito tra le parti, sia con riferimento alle spese, che ai giorni di valuta che pagina 4 di 7

5 alle commissioni di massimo scoperto. Sotto tale ultimo profilo, questo Giudice ritiene infondata l eccezione di nullità della commissione di massimo scoperto per carenza di causa sollevata da parte attrice, aderendo all orientamento maggioritario sviluppatosi in materia, secondo cui la c.m.s. rappresenta la remunerazione accordata alla banca per la messa a disposizione dei fondi a favore del correntista indipendentemente dall effettivo prelevamento della somma, utilizzata per riequilibrare i costi sostenuti dalla banca per approvigionarsi del denaro da mettere a disposizione del cliente (Cass. Civ n. 870). Con riferimento alla capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi, ritiene questo Giudice che le contestazioni di parte opponente non possano trovare accoglimento atteso che il contratto di conto corrente, stipulato in data , espressamente prevede la capitalizzazione trimestrale degli interessi attivi e passivi alla clausola n. 8 che è stata oggetto di specifica sottoscrizione. La capitalizzazione così pattuita deve pertanto ritenersi legittima ai sensi dell art. 120 co. 2 TUB così come modificato ad opera del d.lgs. 342/99 e della delibera CICR , né si pone una questione di disciplina intertemporale, essendo stati i conti correnti aperti in epoca successiva alla predetta delibera, con conseguente irrilevanza della questione circa la natura sfavorevole o favorevole della capitalizzazione trimestrale degli interessi, non venendo in rilievo nel caso di specie una modifica di un rapporto già in essere, bensì un rapporto nuovo e una specifica pattuizione sul punto intervenuta tra le parti. Non venendo in rilievo questioni di nullità della clausola e in assenza di contestazioni specifiche circa l errata applicazione della capitalizzazione così come pattuita, ritiene questo Giudice che la doglianza di parte opponente non può trovare accoglimento. Sentenza n. 332/2017 pubbl. il 27/07/2017 Il c.t.u. ha inoltre escluso l applicazione di interessi usurari, calcolando il TEG sulla base delle Istruzioni della Banca d Italia pro tempore vigenti. Non può infatti condividersi quanto dedotto da parte attrice, che ha quantificato in , 24 l usura oggettiva applicata nel corso del rapporto, in quanto tale calcolo è stato effettuato sulla base di una formula diversa da quella indicata nelle Istruzioni della Banca d Italia, così determinando una disomogeneità dei dati di riferimento rispetto al calcolo del Tasso Effettivo Globale Medio, da cui si ricava il tasso soglia (cfr. Cass. Civ n ). Né può ritenersi sussistente nel caso di specie la dedotta usura soggettiva. Anche a voler astrattamente affermare la rilevanza in sede civile della fattispecie di cui all art. 644 co. 3 c.c., nel caso di specie non è stata fornita alcuna allegazione e prova circa i presupposti costitutivi di tale fattispecie, con particolare riferimento alla coscienza e volontà in capo alla banca convenuta dell illiceità degli interessi applicati, unitamente alla conoscenza e all approfittamento dell altrui stato di necessità. Quanto sopra esposto rende di per sé ultroneo l accertamento della sussistenza di rimesse solutorie in relazione all eccezione di prescrizione sollevata dalla banca convenuta, sia perché l azione di pagina 5 di 7

6 ripetizione non può essere esperita perché il conto corrente è ancora aperto sia perché in ogni caso l unico addebito illegittimo accertato è pari ad 69,76 ed è relativo agli interessi anatocistici applicati successivamente alla data dell , e quindi senz altro non coperto da prescrizione. In relazione al conto corrente in esame viene quindi accertata la correttezza del saldo indicato dalla banca alla data del , ossia alla data dell ultimo estratto conto prodotto in giudizio, pari ad ,70, fatta eccezione per la somma di 69,76 sopra indicata, e pertanto il saldo, così ricalcolato, ammonta ad ,94. L eccezione di liberazione ex art c.c. formulata in relazione al rapporto di conto corrente in esame non può trovare accoglimento, in quanto formulata in via del tutto generica, soltanto in sede di conclusioni, senza alcuna allegazione e prova circa l ulteriore credito che la banca avrebbe concesso al correntista senza la speciale autorizzazione del fideiussore né circa le effettive condizioni economiche del debitore principale e la conoscenza di queste da parte della banca. Il rigetto della domanda principale implica il rigetto della domanda accessoria di risarcimento del danno. - Apertura di credito in conto corrente con garanzia ipotecaria n. 3613, 3782 e 2986 Ritiene questo Giudice che le contestazioni sollevate in relazione a tali conto correnti, anch essi tuttora operativi, siano infondate e non meritino accoglimento, neanche sotto il profilo dell ammissione della c.t.u. richiesta, in quanto basate sulla cd. sommatoria degli interessi moratori e corrispettivi. Parte attrice ha infatti dedotto che al momento della pattuizione i relativi contratti prevedevano: quanto al c/c 3613, tasso corrispettivo 3,54% e tasso di mora 5,54% (tasso corrispettivo + 2%); quanto al c/c 3782, tasso corrispettivo 4,47% e tasso di mora 6,47 (tasso corrispettivo + 2%); quanto al c/c 2986, tasso corrispettivo 5,38% e tasso di mora 7,38% (tasso corrispettivo + 2%), a fronte di un tasso soglia, al momento della stipula, rispettivamente pari al 6,26%, 6,63% e 7,97%. È evidente infatti che il superamento del tasso soglia non deve essere valutato considerando la sommatoria degli interessi corrispettivi e di quelli moratori, ma valutando ciascuna tipologia di interessi separatamente, sicchè deve escludersi la previsione di interessi usurari, sia corrispettivi che moratori. Sentenza n. 332/2017 pubbl. il 27/07/2017 Occorre infatti considerare la diversa funzione e natura degli interessi corrispettivi e degli interessi moratori: i primi costituiscono i frutti civili derivanti dal costo fisiologico del prestito di denaro, i secondi, del tutto eventuali, intervengono nella fase patologica del rapporto, per l ipotesi di ritardo nell adempimento e pertanto rivestono una funzione tipicamente sanzionatoria. In tal caso, gli interessi moratori si sostituiscono a quelli corrispettivi, per cui in alcun modo il superamento del tasso soglia pagina 6 di 7

7 potrebbe essere accertato con riferimento alla sommatoria delle due tipologie di interessi, poiché in tal modo si verrebbe a creare un tasso di interesse nuovo e diverso rispetto a quello pattuito. Le spese di lite, liquidate ai sensi del d.m. 55/2014 nella misura indicata in dispositivo, seguono la soccombenza e sono pertanto poste a carico di parte attrice. Le spese di c.t.u. vengono definitivamente poste a carico di parte attrice. P.Q.M. Il Tribunale di Sondrio, definitivamente pronunciando sulla causa di cui in epigrafe, ogni diversa istanza ed eccezione disattesa, così provvede: - accerta che il saldo del conto corrente n alla data del ammonta ad ,94; - rigetta le ulteriori domande formulate da parte attrice; - condanna gli attori, in solido tra loro, a rifondere alla convenuta le spese di lite, che liquida in 5.967, di cui per la fase di studio, per la fase introduttiva, per la fase istruttoria ed per la fase decisionale, oltre 15% rimborso spese forfettarie, i.v.a. e c.p.a. come per legge; - pone le spese di c.t.u. a carico di parte attrice. Sondrio, Sentenza n. 332/2017 pubbl. il 27/07/2017 Il Giudice Dr.ssa Marta Paganini pagina 7 di 7