UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA IN Economia e management PROVA FINALE Green Economy: spunti dalla provincia di Padova sulla crisi del settore fotovoltaico e la prospettiva della bioedilizia RELATORE: CH.MO PROF. Alberto Lanzavecchia LAUREANDO/A: Silvia Zenezini MATRICOLA N ANNO ACCADEMICO

2 Azienda ospitante Denominazione sociale : Legambiente Padova Comune e provincia della sede in cui hai fatto lo stage: Legambiente Padova, piazza Caduti della Resistenza 6, Padova (Pd) Comune e provincia sede principale (se diversa da quella in cui hai svolto lo stage): Legambiente Direzione Nazionale - Via Salaria 403, Roma Numero di telefono dell azienda: Indirizzo istituzionale dell azienda o ente: amministrazione@legambientepadova.it Ruolo organizzativo del tuo supervisore: Lucio Passi, membro del Direttivo nazionale e locale. del tuo supervisore: l.passi@legambientepadova.it Sito dell azienda o dell ente: Forma giuridica: ONLUS, Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Settore di appartenenza Legambiente Padova opera nel settore del volontariato ambientale occupandosi di differenti tematiche: - Urbanistica sostenibile: contro il consumo di suolo, per la difesa del verde urbano e una progettazione sostenibile e partecipata della città. - Energia pulita: promozione del risparmi energetico e delle fonti rinnovabili - Arte: cura della città invisibile, formazione storico-culturale, riscoperta dei tesori del territorio - Lotta ai rifiuti: contro gli sprechi, per la promozione della raccolta differenziata e del riuso, per la diminuzione dei rifiuti e dell incenerimento. - Mobilità sostenibile: Promozione della pedonalità e della ciclabilità sicure, difesa e potenziamento del trasporto pubblico, lotta allo smog. In aggiunta, leggendo lo statuto di Legambiente: Art. 1. Legambiente è un associazione di cittadini a diffusione nazionale e internazionale che opera per la tutela e la valorizzazione della natura e dell ambiente (con l esclusione dell attività, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi di cui all art. 7 del decreto legislativo 5 febbraio 1997 n. 22), delle risorse naturali, della salute collettiva, delle specie animali e vegetali, del patrimonio storico, artistico e culturale, del territorio e del paesaggio; a favore di stili di vita, di produzione e di consumo e per una formazione improntati allo sviluppo sostenibile e a tutela dei consumatori, ad un equilibrato e rispettoso rapporto tra gli esseri umani, gli altri esseri viventi e la natura. Legambiente non ha fini di lucro e non può distribuire utili, né direttamente, né indirettamente. 2

3 Attività svolta Legambiente promuove numerose attività e porta avanti altrettanti progetti: vanno menzionate innanzitutto le Campagne e le Giornate di mobilitazione, tra le quali possiamo ricordare la Carovana Alpina (la campagna che fotografa il sistema alpino, analizza problemi ed opportunità verso uno sviluppo sostenibile dei territorio) o la campagna Comuni Rinnovabili (che fotografa lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie rinnovabili a partire dai centri urbani, attraverso un esame di parametri e politiche applicate dalle amministrazioni). Legambiente sostiene l Ambientalismo scientifico e per questo, grazie anche all apporto di un Comitato scientifico composto da quasi 300 tra scienziati, tecnici e ricercatori, ha accresciuto l impegno in favore della ricerca, promuovendo anche collaborazione di comitati regionali o singoli circoli di Legambiente con istituzioni scientifiche (Università, Arpa, ecc.). Legambiente ha fatto dell'azione legale una delle modalità di intervento per la difesa del territorio. Alla costituzione dell associazione all inizio degli anni 80, ha fatto seguito la nascita della struttura giuridico-legale dei Ceag, vero e proprio braccio legale dell associazione. Un pool di circa 200 avvocati, organizzato su base regionale, che segue le vicende giudiziarie promosse dall Associazione sia a livello locale che nazionale. Negli anni Legambiente ha realizzato anche numerosi Festival dando vita ad una vera e propria Rete dei festival di Legambiente: dal Veneto alla Sardegna passando per il centro e sud Italia, i circoli di Legambiente organizzano, ognuno con la propria originalità e identità, monenti di svago per diffondere i valori dell'ambientalismo. Non bisogna poi dimenticare l Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente svolge sin dal 1994 attività di ricerca, analisi e denuncia sul fenomeno delle ecomafie. Attività che si concretizza nell elaborazione di dossier e documenti informativi, di proposte politiche, di iniziative pubbliche e campagne di mobilitazione a difesa dell ambiente e della salute dei cittadini. Ogni anno redige Ecomafia, il Rapporto annuale che raccoglie le storie e i numeri della criminalità ambientale. Legambiente è impegnata sul fronte sociale anche attraverso l intervento diretto: Legambiente è infatti la prima ed unica associazione nazionale ambientalista che si è dotata di una struttura di protezione civile. Dal 1997 è intervenuta con i suoi volontari in tutte le grandi calamità che hanno colpito il Paese, portando una solidarietà concreta e tempestiva. L associazione tiene aggiornati attraverso diverse riviste a carattere divulgativo tra cui: La Nuova Ecologia, il mensile di Legambiente ricco di notizie, informazioni, inchieste e approfondimenti su cambiamenti climatici, ogm, inquinamento, agricoltura, parchi, salute; QualEnergia la rivista che si occupa di tematiche energetiche, fonti rinnovabili, efficienza e sviluppo sostenibile; Rifiuti Oggi il 3

4 semestrale che si occupa di temi connessi al recupero e alla gestione dei rifiuti, offre novità normative e aggiornamenti tecnici; infine La collana del Cigno, una iniziativa editoriale a carattere scientifico/divulgativo, i cui libri pubblicati sono efficaci strumenti per portare avanti battaglie di civiltà e di rispetto per l'ambiente. Infine Legambiente promuove l Educazione ambientale grazie a Scuola e Formazione, un progetto che si propone come luogo di incontro, di aggregazione, di riflessione, di scambio e di esperienza per i professionisti della scuola e per gli educatori e formatori extrascolastici che si riconoscono negli ideali ambientalisti. Altre sedi aziendali: Mappa delle sedi dell associazione: Organico (anno precedente a quello in corso) Legambiente Volontariato Padova è un associazione di volontariato composta attualmente da circa 500 soci. Si avvale occasionalmente di alcune prestazioni occasionali o collaborazioni a progetto. L attuale composizione della Segreteria è la seguente: Ragona Andrea Presidente e responsabile legale; Griggio Teresa VicePresidente e responsabile legale; Sandro Ginestri Coordinatore politico e resp. Legale; Inoltre da: Lironi Sergio Presidente Onorario; D'Agostini Franco resp. Amministrativo; Decandia Piero resp. Energia e Presidente Legambiente APS Padova Nicolello Rossi Andrea resp. mobilità e Direttore editoriale di Ecopolis; Passi Lucio Portavoce e resp. Inquinamento atmosferico; Sabbadin Davide resp. regionale Energia. Il Direttivo è composto da: Cabrelle Lorenzo; Casetta Devis; Di Luca Roberta; Franceschetti Paolo; Galato Angelo; Ginestri Sandro; Griggio Teresa; Guadagnini Rina; Lironi Sergio; Masignani Margherita; Mazzucato Tiziana; Nicolello Rossi Andrea; Passi Lucio; Ragona Andrea; Righetto Gabriele; Sabbadin Davide Fatturato (anno precedente a quello in corso) Legambiente è una ONLUS e non avendo scopi di lucro, e non essendo destinata alla realizzazione di profitti, reinveste gli utili interamente per gli scopi organizzativi. Eventuali altre informazioni Dal 1985 il circolo Legambiente di Padova si batte per uno sviluppo ambientalmente sostenibile della città. Tra le varie battaglie portate avanti si riportano il censimento, la denuncia e lo sgombero 4

5 di decine di discariche abusive, il contributo alla progettazione e alla riqualificazione di numerose aree verdi cittadine (per esempio i Giardini della Rotonda e il Parco di via Fistomba). Legambiente ha inoltre promosso decine di corsi e ad attività di educazione ambientale nelle scuole. Ha progettato e gestito il Centro Informambiente fino al Ha per prima denunciato e combattuto i livelli di inquinamento fuorilegge di smog e rumore, cosa che continua a fare. Legambiente continua il suo lavoro proponendo progetti concreti per una mobilità meno invasiva ed inquinante, per un urbanistica che valorizzi e recuperi il verde urbano, battendosi anche contro la cementificazione prevista dalle recenti varianti urbanistiche. Oltre ciò, attraverso gli Sportelli Energia promuove lo sviluppo del risparmio energetico e delle energie rinnovabili. L associazione promuove attraverso propaganda positiva ed attività l uso della bicicletta, del mezzo pubblico e della sicurezza stradale. Per quanto riguarda la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale, on i volontari di Salvalarte favorisce concretamente la valorizzazione artistica della città, tenendo aperti al pubblico monumenti altrimenti chiusi. Legambiente tiene aggiornati soci, simpatizzanti e chiunque ne faccia richiesta attraverso la Newsletter settimanale di informazione ambientale Ecopolis e il bollettino trimestrale spedito per posta Vediamo un po. Contesto competitivo L output prodotto da Legambiente è rappresentato dal raggiungimento degli obiettivi e dalla soddisfazione della comunità. Perciò l analisi del contesto competitivo di una ONLUS è molto diversa da quella di una impresa produttrice di beni e servizi, che genera un utile. In primo luogo, per quanto riguarda la minaccia di nuove entrate, la comparsa sul territorio (mercato) di nuove associazioni aumenta le possibilità di scelta del Governo, dei cittadini e delle aziende ad effettuare finanziamenti e donazioni. Legambiente, si troverebbe quindi a competere con altre associazioni per garantirsi un appoggio finanziario. Chi sostiene Legambiente perché crede nell ideale, difficilmente la abbandonerà per la concorrenza. Lo stesso principio vale per i cosiddetti competitors: più associazioni sul territorio significa meno finanziamento per ciascuna. Le associazioni che potrebbero in qualche modo rappresentare dei concorrenti per Legambiente sono: Greenpeace Italia, WWF, LAV, LIPU e molte altre. Ogni associazione ha però la sua peculiarità, per questo diventa difficile generare una vera e propria concorrenza. Lo scontro potrebbe essere più di tipo ideologico: non tutte le associazioni hanno infatti lo stesso modo di operare. Si prenda ad esempio Green Peace e le sue azioni non 5

6 propriamente pacifiche, portate avanti con spirito battagliero ; contro invece Legambiente molto più rivolta al dialogo e alla collaborazione, soprattutto con le istituzioni. Difficile è fare una analisi dei prodotti sostituivi : Legambiente infatti non offre prodotti e in quanto associazione ambientalista non offre nemmeno un vero e proprio servizio (a differenza ad esempio di associazioni che si occupano di raccogliere e ridistribuire vestiti agli indigenti, o di assistere disabili ed anziani). Parlando invece di fornitori, come tutte le associazioni che abbiano una sede, Legambiente necessita chiaramente di contratti telefonici, di internet, allacciamento alla corrente elettrica, arredi, materiale di cancelleria; è evidente per che tali fornitori non esercitino in pratica nessuna pressione e non godano di alcun potere contrattuale. Se invece consideriamo fornitori i simpatizzanti che danno il loro contributo economico, questi rappresentano i veri detentori del potere contrattuale dato che senza di loro Legambiente non potrebbe essere finanziata. Per quanto riguarda invece i clienti consideriamo tutti i destinatari delle azioni di Legambiente cioè da tutti i cittadini che beneficiano del suo operato. Tra questi quelli che assumono maggiore importanza sono quelli che partecipano attivamente ovvero i soci, i donatori e i sostenitori, che rientrano quindi nella categoria stessa dei fornitori. Per concludere, possiamo dire che i veri detentori del potere contrattuale sono proprio i volontari che offrono il tempo, la dedizione e la passione, aspetti che non sono quantificabili sotto il profilo economico, ma che permettono l esistenza e la prosecuzione di Legambiente. 6

7 Job Description Job Title: Ricercatrice e collaboratrice universitaria. Area o funzione di appartenenza La Collaboratrice universitaria non occupa una posizione specifica all interno dell associazione. Si propone piuttosto come collegamento con il mondo universitario e lavora ad una o più delle tematiche trattate da Legambiente. Rappresenta una figura trasversale che collabora con l associazione senza rientrare all interno del Direttivo o della Segreteria (i due organi principali dell Associazione, che per le sue caratteristiche non presenta un vero e proprio organigramma aziendale). Dipendenza gerarchica Nella mi posizione ho risposto direttamente al mio tutor che è membro del Direttivo nazionale e locale (Lucio Passi); durante tutto il periodo di stage ho riferito anche al rappresentante Legale (Sandro Ginestri). Relazioni interfunzionali interne ed esterne All Interno dell associazione la figura del collaboratore universitario si relaziona con tutti i colleghi che possono aiutarla nella ricerca assegnatale, guidandola nel percorso di ricerca, indirizzandola verso interlocutori esterni specifici e spingendola a trovare nuovi contatti con altri interlocutori esterni. In questo modo diventa un contatto non solo con il mondo universitario, ma anche un ponte verso nuovi possibili interlocutori che possono così entrare a far parte della cerchia di conoscenze dell associazione con l obiettivo di creare nuove collaborazioni. In particolare, durante il mio lavoro di inchiesta intorno al settore Green Economy ho collaborato con Piero Decandia che è responsabile del settore energia locale; lavorando allo Sportello Energia di Legambiente, è a conoscenza delle dinamiche che muovono il settore ed in particolare quello delle energie rinnovabili, rendendo indispensabile la nostra collaborazione. Il responsabile del settore energia non è solo un utile riferimento per fornire conoscenze di settore (valutazioni sul settore energetico locale, dati sull andamento del settore delle energie rinnovabili,..), ma è soprattutto un fondamentale punto di contatto con gli interlocutori esterni: come ad esempio le varie associazioni di categoria (CONFAPI- Associazione Piccole e medie Industrie di Padova, Camera di commercio di Padova, Confindustria,..). La collaborazione con questa posizione mi ha permesso di realizzare un quadro più completo del settore energia nella Provincia di Padova e di rivolgermi alle associazioni di categoria specifiche per la mia ricerca. Sempre all interno dell associazione ho collaborato con il coordinatore nazionale della campagna Gruppi di Acquisto Solare, Davide Sabbadin. Questa figura è anch essa fondamentale per comprendere alcune dinamiche del settore Energetico ed in particolare del Settore energie 7

8 Rinnovabili e Fotovoltaico. Davide Sabbadin è stato, per il suo ruolo istituzionale e per la posizione ricoperta dentro Legambiente, il primo soggetto intervistato durante un progetto legato sempre alla Green Economy in collaborazione con il Tg2 Palazzi. I rapporti con Davide Sabbadin e soprattutto il contenuto della sua intervista hanno permesso di comprendere il funzionamento dei Gruppi solari di acquisto, di avere una panoramica generale del Settore Green Economy in provincia di Padova e di conoscere meglio la dinamica del settore Energia rinnovabile- Fotovoltaico come ad esempio il concetto di incentivo, l andamento e soprattutto le prospettive (lavorative e non). Infine all interno della Associazione ho intrattenuto una proficua collaborazione con Sandro Ginestri coordinatore politico e responsabile Legale, con il quale ho partecipato al progetto in collaborazione con il Tg2 Palazzi. Sandro Ginestri non si è limitato a lavorare insieme a me al progetto che portavamo avanti, ma mi ha anche guidato in tutto il mio lavoro (quello di ricerca del settore Green economy) e mi ha consentito di inserirmi all interno del gruppo di Legambiente, dandomi la possibilità di partecipare ad attività che esulano dal lavoro di ricercatrice, ma che permettono di comprendere e prendere veramente parte a quello che è il di modo di agire di Legambiente. La stessa natura della figura di Ricercatore e collaboratore universitario racchiude in sé la necessità di un grande scambio con interlocutori esterni. Innanzi tutto, per realizzare un censimento di aziende operanti nel settore Green Economy ci si deve mettere in contatto sia personalmente che telefonicamente o attraverso la posta elettronica per ricercare le informazioni necessarie con le maggiori associazioni di categoria del territorio, altre associazioni volontarie, studi privati, soggetti istituzionali, docenti universitari. Partendo dalla Camera di Commercio di Padova, Adescoop (Agenzia dell Economia sociale) consultando in particolare i loro progetti di Padova+Sostenibile e Progetto Borsa Green e Social Business, l Unione provinciale artigiani di Padova dove ho parlato con l Ing Baruffa, Esperto Mercato Libero Energia, Confindustria, Coldiretti Padova, CIA (Confederazione Italiana Agricoltura), Confagricoltura, AIAB (associazione italiana agricoltura biologica), ANAB (Associazione italiana architettura bioecologica), l Istituto Nazionale di Boarchitettura dove ho collaborato con l architetto Anna Elisa Chiuppani, Parco Scientifico e Teconologico Galileo e la Fondazione Fenice Onlus (consultando e usufruendo del loro progetto Energy Files), il Laboratorio di architettura bioecologica delle architette Lucia Corti ed Elena Rigano, l Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale ICEA, il Prof. Cesare Dosi dell Università di Padova che mi messo in contatto con la Dott.ssa Valentina De Marchi, la quale mi ha fornito del materiale interessante che lei stessa ha contribuito a produrre. 8

9 Attraverso le collaborazioni con i vari enti contattati, Legambiente raccoglie le informazioni necessarie alla realizzazione della propria inchiesta, sviluppa nuovi rapporti di lavoro e crea nuove possibili collaborazioni tra gli enti stessi. Scopo La posizione del Ricercatore e collaboratore universitario all interno di Legambiente deriva dalle motivazioni stesse dell associazione. Legambiente è infatti convinta da sempre che esista un nesso inscindibile che lega il progresso della scienza, all obiettivo di contrastare il degrado ambientale che sta oggi minacciando gli equilibri ecologici, colpendo la vita degli uomini e ipotecando il destino delle future generazioni. Legambiente sostiene un ambientalismo a forte impronta scientifica in cui ricerca e scienza rappresentano gli strumenti indispensabili per realizzare la riconversione ecologica delle produzioni e dei consumi, e in particolare in Paesi come l Italia sono risorse decisive per costruire un futuro economicamente solido e sostenibile dal punto di vista ambientale. Per tutto questo Legambiente vuole mantenere saldo il rapporto con l ambito universitario, ritenendolo fondamentale per il continuo rinnovamento dell associazione e di nuovi modi di difendere l ambiente. Legambiente contrasta da sempre il tentativo di contrapporre le ragioni della scienza a quelle della difesa dell ambiente, e al tempo stesso giudica con grande preoccupazione la crescente fragilità del sistema italiano della ricerca. Per Legambiente è prioritario che sia dato nuovo slancio alla ricerca italiana, in particolare al sistema della ricerca pubblica, ed è altrettanto urgente rilanciare le ragioni di un dialogo forte tra comunità scientifica e mondo ambientalista, un dialogo certo che non rimuova ma anzi affronti di petto le difficoltà e le incomprensioni manifestatesi in questi anni. In particolare, attualmente Legambiente Padova necessitava di un sostegno universitario per portare a termine una ricerca sulla consistenza della Green Economy nella zona di Padova e provincia. Uno degli 8 temi da approfondire individuati al VII Congresso cittadino di Legambiente Padova è stato individuato proprio in questo tema: Qual è la consistenza che ha la Green Economy a Padova? Quali settori merceologici copre? Chi sono gli attori, come possiamo costruire rapporti di interlocuzione? Quale il percorso per concepire la Green Economy non come nicchia, ma come esemplificazione per l intero comparo produttivo padovano? Quali le azioni prioritarie che Legambiente dovrà mettere in campo per dissodare questo settore?. La ricerca si proponeva l obiettivo di realizzare innanzitutto un modesto database in cui fossero raccolte le aziende della provincia padovana che potessero essere considerate appartenenti al settore Green Economy, raccogliendo dati (nome azienda, indirizzi, numeri di telefono..), indicazioni 9

10 dell attività svolta (settore di appartenenza ed attività) e infine qualche riferimento al fatturato e al numero di dipendenti (per valutare le possibilità occupazionali del settore). Il lavoro è proseguito anche in un altro senso: sempre collegato al tema Green Economy, ho collaborato ad un progetto portato avanti dal Tg2 Palazzi (Notiziario settimanale realizzato all'interno della Casa di Reclusione di Padova). Quello che si voleva realizzare era un piccolo servizio televisivo della durata di pochi minuti per spiegare sinteticamente che cosa sia questa nuova Green Economy e come possa influire sul mondo del lavoro, anche nella prospettiva dell inserimento di detenuti-lavoratori in tale settore. Il progetto prevede di scandagliare tre importanti settori (energia-fotovoltaico, agricoltura, rifiuti). Il primo settore, dell energia solare, ha portato alla realizzazione di tre diverse interviste: la prima ad un soggetto, per così dire, istituzionale che è Davide Sabbadin, Responsabile energia Legambiente Veneto in qualità di Inventore G.A.S. (gruppo di acquisto solare), la seconda a Daniele Maniero della Maniero Elettronica, azienda padovana installatrice di pannelli solari e partners con Legambiente per i Gruppi di Acquisto Solare, la terza infine ad un cittadino che ha installato a casa sua un sistema si pannelli fotovoltaici partendo proprio dal Gruppo di acquisto gestito da Legambiente. Il mio compito è stato quello di contattare i soggetti e l azienda, accordarmi per le interviste e realizzare le domande stesse. Descrizione delle attività L attività svolta durante lo stage si è articolata in diverse attività, ma tutte concernenti l argomento principale, ovvero la Green Economy. La maggior parte dello stage si è concentrata a rispondere alla domanda riguardante la consistenza della Green Economy a Padova. Questo lavoro mi ha impegnato per tutto il periodo trascorso a Legambiente. Il mio compito è stato quello innanzitutto di reperire il maggior numero di informazioni riguardanti il settore per potermi fare un idea più precisa di cosa sia, di quali settori merceologici ricopra, da quanti anni è diventato il punto focale dell industria italiana. La maggior parte di queste notizie sono reperibili sul web e molte mi sono state date direttamente dal mio tutor di stage. Questa prima fase, fondamentale per potersi muovere successivamente contattando interlocutori esterni, mi ha impegnato per le prime due settimane di stage, anche se non si può dire che sia del tutto terminata: nuove informazioni e notizie emergono nel corso dell indagine. Una volta impostato un quadro generale, mi sono potuta muovere alla ricerca di soggetti esterni all associazione che mi potessero fornire dati ed informazioni per la realizzazione del censimento/inchiesta. Molti nomi mi sono stati forniti dal mio tutor, altri li ho reperiti attraverso internet. A questo punto è stato necessario contattare le varie associazioni e i vari enti (Camera di 10

11 commercio, associazioni di categoria come Coldiretti,..), in principio via mail o telefonicamente con l obiettivo di ricevere direttamente le informazioni o al fine di fissare un appuntamento di persona. A questa attività giornaliera di ricerca si sono quindi affiancati alcuni incontri e colloqui con soggetti istituzionali e non come il Dott. della Camera di Commercio, che mi ha ricevuto e fornito il contatto di Adescoop e di altre associazioni di categoria, l Ing Simone Baruffa dell UPA (Unione Provinciale artigiana) che mi ha fornito un quadro della situazione attuale nel settore artigianato/energia rinnovabile, il Dott. della CIA (Confederazione italiana agricoltori), l architetta Anna Elisa Chiuppani, presidente della Sezione di Padova dell Istituto Nazionale di Bioarchitettura, le architette Lucia Corti ed Elena Rigano che gestiscono lo studio di architettura Bioecologica a Padova, Matteo Sandon dell Associazione di promozione sociale Biorekk, la Dott Valentina De Marchi dell Università di Padova. Gli incontri sono stati preceduti da accordi telefonici. Nell ultimo mese di stage, all attività di ricerca si è affiancato il progetto del Tg2 Palazzi che mi ha portato a lavorare con un altro gruppo, esterno a Legambiente. Insieme ad alcuni membri della redazione di Ristretti Orizzonti abbiamo portato a termine tre interviste che verranno poi selezionate ed inserite all interno di un servizio televisivo che andrà in onda prossimamente su Tg2 Palazzi. Oltre a contattare gli intervistati e fissare gli appuntamenti, ho realizzato, con l aiuto e i consigli del resto dei partecipanti al progetto, i testi delle interviste, mirate a mettere in luce le prospettive lavorative ed occupazionali del nuovo settore Green Economy. Il lavoro di ricerca è confluito poi nella creazione di un piccolo database: una volta identificati i settori che si inseriscono nell ambito Green Economy (energia, bioedilizia, bioarchitettura, agricoltura, turismo, commercio e industria) ho suddiviso in macro aree e raccolto in tabelle i dati delle aziende (nomi, indirizzi, descrizione delle attività). Responsabilità Il collaboratore deve garantire innanzitutto l effettivo reperimento delle informazioni garantendo ò Accuratezza e la veridicità dei dati raccolti per una corretta interpretazione e descrizione dell'oggetto di ricerca. Legambiente si basa sul lavoro di squadra in cui ogni partecipante deve svolgere un compito (dedicarsi ad una certa attività, portare avanti un determinato progetto); ognuno è responsabile del proprio incarico e deve rendere conto non tanto ad un superiore quanto a tutto il team che conta su quel soggetto per la realizzazione di quella attività. Nei confronti degli interlocutori esterni il collaboratore universitario deve garantire un certo grado di professionalità a partire dalla serietà alla puntualità, soprattutto nei confronti di soggetti istituzionali. Conoscenze di base - appartenere al contesto universitario 11

12 - conoscenze di base per computer (utilizzo di Word, Excel e internet, posta elettronica) - lingua inglese Conoscenze specifiche - conoscenza del territorio urbano ed extra-urbano Competenze - capacità di relazionarsi con i colleghi - capacità di relazionarsi con gli interlocutori esterni istituzionali - saper inviare mail ed avere conversazioni telefoniche e non con interlocutori appartenenti ad associazioni di categoria. Competenze sviluppate 1 Competenza 1- Come funzionano le imprese pubbliche e le attività no profit Lavorando presso una Onlus (organizzazione senza scopo di lucro di utilità sociale) si comprendono le dinamiche di questo tipo di associazioni: in particolare i metodi di finanziamento (che derivano non solo dalle donazioni, ma anche dal pagamento delle iscrizioni dei nuovi soci) e l approccio con la cittadinanza. Trascorrendo del tempo in sede infatti è facile apprendere come Legambiente sia a stretto contatto con il cittadino con il quale collabora costantemente, sempre disponibile alle richieste di assistenza di quest ultimo. In particolare il momento in cui l associazione scende in piazza con il proprio gazebo (in questo caso durante i due giorni dedicati alla Notte Verde del Nord est) per informare la città delle attività che propone (gruppi di acquisto solare, collaborazione con le scuole e gli insegnanti, mobilitazioni per campagne ambientaliste) rappresenta un momento di piena condivisione con i volontari, i soci e il cittadino. 2 Competenza 16- Interpretare e applicare nuove normative a casi concreti È stato necessario prendere visione della nuova normativa che gestirà gli incentivi e i finanziamenti per il settore dell energia solare fotovoltaica, ovvero il Quinto conto energia. Questo influisce fortemente sulle prospettive future del settore, ma anche sulle decisioni delle famiglie di privati per la scelta di installare un nuovo impianto solare. Legambiente deve informarsi sulle novità introdotte, e trovare soluzioni ottimali per l applicazione delle nuove normative, per poter continuare a gestire i Gruppi di Acquisto del solare fotovoltaico. In occasione delle interviste svolte in collaborazione con Tg2palazzi, ho avuto modo di comprendere quanto sia rilevante la normativa che regola gli incentivi per il fotovoltaico: sia per le aziende (che attraversano un periodo di crisi, dovuta anche all abbassamento degli incentivi) che per gli utenti (le cui scelte sono dettate anche dalla quantità di incentivi statali che riceverebbero scegliendo il fotovoltaico). 12

13 3 - Competenza 19- Reperire e utilizzare informazioni da banche dati e letteratura Nel corso dell indagine da me condotta per raccogliere i dati sulle aziende padovane classificabili nel settore Green Economy ho dovuto anche utilizzare banche dati come quella di Energy files (modesta, ma efficace) che raccoglie tutti i nomi, gli indirizzi e le descrizioni delle attività svolte delle aziende che si occupano di energie rinnovabili. Questa piccola banca dati è un progetto della Camera di commercio di Padova, realizzata dal parco scientifico e tecnologico Galileo in collaborazione con Fondazione Fenice Onlus. Inoltre per poter reperire velocemente (senza rivolgersi alla Camera di Commercio) le informazioni sul numero di dipendenti e sul fatturato di alcune aziende ho utilizzato il database AIDA, disponibile presso la Facoltà di Economia. 4 Competenza 20- Come si gestiscono e si analizzano i dati Il mio lavoro di raccolta dati ha richiesto necessariamente la gestione, l analisi e la catalogazione di tutta una serie di dati: innanzitutto quelli raccolti da internet (dati statistici, dati estrapolati da altri contesti come i siti delle aziende..) e quelli reperiti attraverso i colloqui con i vari soggetti istituzionali con i quali mi sono rapportata (ufficio comunicazione della Camera di Commercio, responsabile ambiente presso le associazioni di categoria come l UPA..). Questi dati (in tal caso non solo numerici, ma anche descrittivi di situazioni ed attività (come quelli che definiscono il settore di appartenenza di una azienda, le collaborazioni strette da un impresa..) sono confluiti in tabelle che ho suddiviso per settori e categoria: ad esempio una tabella in formato excel dedicata al settore energia che si suddivide in pagine relative ai vari tipi di energia rinnovabile (solare, termica, eolica..); a loro volta contenenti i nomi delle aziende, gli indirizzi e le attività svolte. 5 Competenza 28- Come si progetta e si conduce una ricerca sul campo Il mio ruolo di ricercatrice/collaboratrice universitaria prevede proprio una ricerca sul campo. Una volta assegnatomi il quadro della ricerca (la consistenza della Green Economy in provincia di Padova) e date alcune indicazioni (a chi rivolgermi, con quali associazioni di categoria parlare, su quali aspetti concentrarmi..) tutto il mio periodo di stage è stato dedicato ad una ricerca sul campo che ho condotto individualmente e che mi ha portato spesso a relazionarmi con attori esterni ai collaboratori dell associazione Legambiente. 6 Competenza 32- Sviluppare nuove iniziative Avendo svolto una ricerca, sono stata molto libera di lavorare prendendo iniziative personali, che ho sempre però riferito al mio tutor perché mi indirizzasse. Svolgendo un lavoro di inchiesta utilizzando in partenza i motori di ricerca è molto facile che vengano in mente nuove idee su come procedere, ad esempio mentre 13

14 lavoravo al settore dell edilizia sostenibile, ho scoperto l esistenza di un Istituto nazionale di Bioarchitettura (che non mi era stato segnalato dal mio tutor e dagli altri collaboratori di legambiente) con sede anche a Padova ed ho così deciso di prendere contatti con la Presidente, l architetto Anna Elisa Chiuppani. Per il tipo di incarico che mi era stato affidato credo che l iniziativa personale sia la competenza che ho maggiormente sviluppato durante questa esperienza. 7 Competenza 33- Capacità di gestire, condurre, animare gruppi Quando si lavora presso una Associazione volontaria come Legambiente, difficilmente la propria collaborazione si limiterà all orario di ufficio. Legambiente infatti organizza numerose attività fuori della propria sede alle quali tutti i collaboratori/ volontari sono invitati a partecipare. Nello specifico io ho preso parte ad una iniziativa per promuovere le attività dell associazione tenutasi in occasione della Notte Verde del Nord-est a Padova. Legambiente ha organizzato un proprio gazebo in piazza (dove erano presenti moltissime altre associazioni o rappresentanze istituzionali) attraverso il quale raggiungere i cittadini e promuovere le proprie iniziative. Partecipare ad una simile attività significa collaborare con gli altri volontari per gestire la postazione (sia per allestirla che essere presenti per i cittadini che chiedono informazioni). Bisogna animare il gruppo perché sia attivo durante la svolgimento di questa attività (sollecitare la partecipazione di tutti, spronare ad essere pronti a rispondere al cittadino, organizzare lo spazio in maniera strategica, ad esempio perché sia visibile a tutti). 8 Competenza 30- Riuscir a negoziare o mediare in situazioni conflittuali Più che situazioni conflittuali si parla a Legambiente di collaborazione con il team. L associazione si fonda infatti sul lavoro congiunto dei volontari, che si occupano di determinate mansioni a loro affidate, ma che si trovano spesso a dover collaborare insieme ad un progetto comune. Come capita nelle situazioni di allestimento degli stand al pubblico. In altre situazioni è capitato di dover dare il mio contributo per prendere delle decisioni su come portare avanti un progetto mentre altri avevano già espresso il loro parere: definizione del contesto di azione del lavoro, decidere se aprire un altra strada di ricerca per affidarla ad un nuovo volontario. Non si tratta di vere e proprie situazioni conflittuali, ma piuttosto di condizioni potenzialmente conflittuali, nelle quali diventa fondamentale rapportarsi adeguatamente con colleghi e superiori in un ottica di collaborazione. 9 - Competenza 41- Saper analizzare fenomeni economici e sociali in ottica comparata internazionale Durante i due giorni dedicati alla Notte Verde del Nord-est, Padova ha programmato diversi eventi in città, aperti a tutta la cittadinanza, con l obiettivo di promuovere lo spirito Green nel business, ma anche nelle scuole e nell area urbana. Una interessante proposta è sta la conferenza Green Economy: le politiche gli attori, le opportunità per un futuro sostenibile alla quale ho partecipato personalmente (per aiutarmi nella ricerca). Durante la conferenza sono state presentate le opportunità della green economy, intesa non solo come settore produttivo ma anche come un modo nuovo di governare e organizzare la produzione e il consumo di beni e servizi. La conferenza ha voluto analizzare principalmente la situazione italiana, ma ha anche offerto una visione d insieme 14

15 dove l Italia diventa parte dell Europa. In tal senso è stato molto interessante l intervento di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto club che ha offerto un quadro della situazione globale per quanto riguarda le emissioni di CO2 in Europa, il consumo energetico pro-capite negli Stati Uniti. I modelli, i grafici e i dati che ha presentato soprattutto sulla situazione europea e dei paesi nordici, all avanguardia per la produzione di energia attraverso le rinnovabili ha permesso di inquadrare meglio la situazione italiana, confrontandola e dando nuovo slancio per un miglioramento Competenza 40- Comprendere culture e costumi di paesi diversi Per poter svolgere il mio lavoro di analisi sull Economia Verde è stato importante analizzare anche i contesti europei. Il campo delle energie rinnovabili infatti è all avanguardia in pesi come Germania e Paesi scandinavi. Per questo motivo è stato necessario identificare i caratteri d queste società per capire quali sono i motivi che le portano ad avere uno spirito Green (realtà economica, avanguardia dell industria, cultura di base, spinta verso il risparmio..). Oltre a ciò, nella sede di Legambiente Padova operano alcuni volontari europei (collaboratori di nazionalità diverse che offrono il loro aiuto in ambito internazionale) con i quali è necessario rapportarsi e dai quali si può imparare molto; e per fare questo è necessario essere disponibili ed aperti verso culture e costumi diversi. 15

16 Green Economy: spunti dalla provincia di Padova sulla crisi del settore fotovoltaico e la prospettiva della bioedilizia Descrizione della prova finale La tesi si occupa di descrivere brevemente il fenomeno Green Economy e di analizzarne le prospettive. Si sofferma poi sull attuale crisi del fotovoltaico analizzando documenti quali il Decreto sviluppo e il Quinto Conto Energia e portando ad esempio i bilanci di alcune aziende produttrici. Propone infine un collegamento con l edilizia sostenibile attraverso l installazione di impianti integrati. 16

17 Indice Introduzione: Cos è la Green Economy?...20 La Green Economy in Italia...23 Il Decreto sviluppo...25 La green Economy nel Veneto:...28 La Green Economy a Padova...31 Il Solare Fotovoltaico...33 Il Quinto conto energia...36 Il fotovoltaico in Veneto e a Padova...39 La crisi nei bilanci aziendali: Solon spa ed Helios Technology...40 Il fotovoltaico integrato all architettura...43 Verso l Edilizia sostenibile...44 L edilizia sostenibile in Veneto...47 Conclusioni

18 Premessa Durante il mio stage presso Legambiente Padova, mi è stato affidato l incarico di realizzare una inchiesta sulla consistenza della Green Economy nella zona di Padova e provincia. Tale lavoro di ricerca mi ha portato ad analizzare non solo le singole aziende padovane, ma anche a definire un quadro generale della situazione italiana riguardo alla Green Economy. Nella seguente Relazione finale ho deciso di sfruttare il mio lavoro di ricerca per illustrare le caratteristiche principali dell Economia verde, il suo impatto sull economia italiana e veneta (soffermandomi sulla situazione di Padova) ed analizzando nello specifico il settore del fotovoltaico e la crisi che sta attraversando, prendendo in considerazione alcune aziende del settore emerse dal mio lavoro e proponendo una soluzione o meglio una via alternativa he possa in qualche modo aiutare a salvare il settore del fotovoltaico. Per fare questo ho per prima cosa definito il quadro generale all interno del quale si colloca la posizione della provincia di Padova: sono partita dando un idea di Economia verde: cosa sia, quali settori ricopra, quali sono i suoi obiettivi e quali le prospettive future, attraverso fonti più autorevoli che, seppur di difficile inquadramento, hanno dato una loro definizione di Green economy. Ho proseguito poi restringendo sempre più l analisi descrivendo molto sinteticamente la situazione italiana: partendo da alcuni dati statistici raccolti in Green Italy 2011, passando per le opinioni di personaggi istituzionali quali Ermete Realacci e il Ministro dell ambiente Corrado Clini e concludendo con una breve analisi del nuovo Decreto sviluppo. Ho proseguito con un accenno alla posizione che la regione Veneto ricopre in Italia per quanto riguarda l Economia Verde, grazie ad un Indice di Green Economy (IGE) realizzato da Fondazione Impresa. Questo quadro generale, non ha pretesa di essere esaustivo né analitico, soprattutto per la complessità dell argomento, l assenza di dati certi e il continuo divenire di un settore in perenne cambiamento come quello dell Economia Verde. Il quadro introduttivo serve da base all analisi successiva che affronta la situazione padovana e l inchiesta da me realizzata per Legambiente che riporta nomi, indirizzi e una breve descrizione delle attività svolte da numerose imprese padovane, catalogabili all interno del settore Green. Tutte le informazioni sono state raccolte in tabelle suddivise per settori di appartenenza (principalmente: energia, mobilità, agricoltura, edilizia, rifiuti). La seconda parte del mio lavoro si basa sull analisi di un settore da sempre ritenuto rappresentativo dell economia verde: Il settore dell energia fotovoltaica. In particolare ho descritto le recenti novità 18

19 introdotte dal Quinto conto energia che fanno prevedere un futuro difficile per le aziende che se ne occupano. Ho quindi scelto alcune aziende, le più significative, e ne ho analizzato sinteticamente i bilanci, calcolandone e confrontandone gli indici. Infine, prendendo in considerazione il caso di Schuco, ho dato una mi interpretazione su come risollevare il fotovoltaico dalla crisi: integrandolo ad un altro settore in attuale ascesa che è quello della edilizia sostenibile che, soprattutto in Veneto, potrebbe portare grandi prospettive di crescita. 19

20 Introduzione: Cos è la Green Economy? In un momento in cui l Italia è chiamata ad affrontare problemi di natura strutturale come il debito pubblico, il divario tra Nord e Sud o la bassa crescita, è necessario ricostruire un idea di futuro per riprendere il posto che ci spetta nella comunità internazionale. Per farlo occorre partire da un Italia che c è, valorizzando le sue energie migliori e individuando nelle caratteristiche stesse del nostro sistema produttivo le radici di una nuova scommessa. Una scommessa che porti a cogliere le opportunità del cambiamento, in primis la necessità di coniugare progresso economico, territori, società e sostenibilità ambientale. In un suo recente intervento sulla fine del progresso, Zygmunt Bauman ha sottolineato come i nuovi saperi e l impressionante potere tecnologico di cui oggi disponiamo debbano essere impiegati per rendere il pianeta meno, e non più, vulnerabile, e per innalzare, invece che diminuire, la qualità della vita. La risposta a questa sfida è nella green economy: un nuovo paradigma produttivo che assume l impatto ambientale come indicatore dell efficienza dell attività economica e, più in generale, della capacità competitiva dei sistemi imprenditoriali. (da Rapporto Green Italy 2011, Introduzione di Ermete Realacci e Ferruccio Dardanello) Queste sono le parole con cui Ermete Realacci, presidente Symbola e Ferruccio Dardanell, presidente Unioncamere o introducono il Rapporto Green italy 2011, che dichiara apertamente di come la Green Economy possa tirarci fuori dall attuale crisi promuovendo un nuovo modo di fare impresa, poiché la green economy va considerata non come un settore dell economia ma come un nuovo modo di governare, di organizzare, di produrre e di distribuire. Si legge, sul Sole 24 ore di novembre 2011, in un articolo di Carlo Bonomi in occasione dell uscita del rapporto Green Italy, di come la Green Economy sia la scommessa di riportare sui binari una locomotiva del capitalismo che minaccia di deragliare, rappresenta il tentativo di ricostituire il legame tra ambiente e progresso, tra sviluppo e natura 1. Ma di cosa stiamo effettivamente parlando quando parliamo di Green Economy? Come già accennato, la Green Economy non è e non deve diventare un settore dell economia, ma deve essere un nuovo modo di guardare al futuro delle imprese: un modo che concili il business con il rispetto per 1 Aldo Bonomi, 20 novembre 2011, La green economy può aiutarci a superare la crisi, Il sole 24 ore [online], Tecnologie, (Frontiere). Diponibile su < /green economyaiutarci superare shtml?uuid=AaKo81ME&fromSearch> [6agosto 2012] 20

21 l ambiente, la produzione di reddito con la sostenibilità ambientale e sociale, creando una impresa diversa in grado di far girare l economia, ma limitando le proprie emissioni, sostenendo l utilizzo delle energie rinnovabili, il risparmio energetico.. Si trovano attualmente diverse definizioni di Green Economy, a partire da quella espressa dalla Commissione europea nella Com. 363 del 20 giugno 2011 dove è stata definita come una economia che genera crescita, crea lavoro e sradica la povertà investendo e salvaguardando le risorse del capitale naturale da cui dipende la sopravvivenza del nostro pianeta. Più recentemente, in occasione della Giornata mondiale dell'ambiente, che si celebra ogni anno il 5 giugno a partire dal 1972, l'unep (il Programma delle nazioni Unite per l'ambiente) ha divulgato il seguente concetto di Green Economy: un economia che produce benessere umano ed equità sociale, riducendo allo stesso tempo i rischi ambientali e le scarsità ecologiche. Nella sua espressione più semplice, un economia verde può essere pensata come un economia a basse emissioni di anidride carbonica, efficiente nell utilizzo delle risorse e socialmente inclusiva. Sempre secondo l Unep: la green economy è un economia in cui la crescita del reddito e dell occupazione sono guidati da investimenti pubblici e privati che mirano alla riduzione dell inquinamento, all aumento delle energie rinnovabili, all efficienza delle risorse ed a evitare la perdita di biodiversità. Tali investimenti devono essere supportati da riforme politiche e cambiamenti delle regole da parte delle istituzioni. 2 Anche Fondazione Impresa, nell ambito delle sue attività di ricerca in materia di sviluppo sostenibile, ha dato la sua definizione del termine: Per Green Economy si intende un modello di sviluppo economico che prende origine da un analisi econometrica del sistema e che, oltre ai benefici ottenuti da un certo regime di produzione (come l aumento del Prodotto Interno Lordo), tiene conto anche dell impatto ambientale e dei potenziali danni creati dall intero ciclo di trasformazione. Tali danni infatti si ripercuotono spesso in una successiva riduzione del PIL causata dalla lesione di attività che traggono beneficio da un sano contesto ambientale, quali agricoltura, pesca, allevamento e, non meno importante, turismo. In altre parole, se per Economia si intende la scienza che studia la migliore allocazione delle risorse scarse, nell Economia Verde questo best vuole essere riversato anche nelle esternalità che vengono prodotte verso l ambiente circostante, al fine di ottimizzare l intero circuito economico. Parlando di Green Economy si fa riferimento ad un ideologia di fondo trasversale a tutti i settori del tessuto nazionale, e attiva ad ogni livello della filiera. 3 2 ANON, 2012, Green Economy: tutti ne parlano, ma cos è esattamente?, Casa e clima, News Italia [online] Disponibile su: < tutti ne parlano ma cose esattamente&catid=1:latest news&itemid=50> [12 agosto 2012] 3 ANON, 2012, Definizione di Green Economy, Fondazione impresa, Studi sulla piccola impresa [online]. Disponibile su: < [13 1gosto 2012] 21

22 Riassumendo quanto sopra citato possiamo dire che la Green Economy rappresenta una economia in grado di contenere l impatto ambientale, puntando in particolar modo sulle energie rinnovabili, da quella solare, all eolica, alla geotermia fino all energia idroelettrica e alle biomasse. Non parliamo solo di creare una economia sostenibile, perché l obiettivo è quello produrre business, portando avanti un giro d affari ampio, capace di fatturare guadagni; una economia dove l ambiente diventa un investimento. 22

23 La Green Economy in Italia Anche l Italia sembra attualmente muoversi nella giusta direzione, verso un futuro ricco di nuove iniziative di impresa e di business, ma ponendo grande attenzione al rispetto ambientale e alle basse emissioni. Lo conferma il rapporto di Green italy 2011 che riporta dati interessanti sulle aziende italiane e la loro nuova scelta Green. Il grafico qui sotto riporta l incidenza percentuale delle imprese che hanno investito o investiranno tra il 2008 e il 2011 in prodotti e tecnologie Green sul totale, per settore di attività. Green Italy 2011, basandosi sulle informazioni relative a un campione di oltre 100mila unità rappresentative dell universo di oltre un milione e mezzo di imprese industriali e terziarie con almeno un dipendente, realizza un indagine su come le aziende italiane si stiano spostando sempre più verso investimenti Green. I dati a disposizione offrono un importante conferma di come la green economy rappresenti il comun denominatore delle tante e diverse attività che contribuiscono alla crescita economica del Paese: quasi 23

24 un impresa su quattro (il 23,9% del totale, ovvero circa 370mila imprese, 150mila industriali e quasi 220mila dei servizi) ha realizzato negli anni tra il 2008 e il 2011, investimenti in prodotti e tecnologie che assicurano un maggior risparmio energetico o un minor impatto ambientale. La Green Economy è un idea di futuro, nel momento in cui dobbiamo combattere la crisi, il debito pubblico e i mali antichi del nostro paese: la burocrazia spesso soffocante, l illegalità, l evasione fiscale, la diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza, ha dichiarato Ermete Realacci, deputato Pd e presidente onorario di Legambiente, presidente di Symbola, la Fondazione per le qualità italiane ed autore del libro Green Italy, durante una intervista. 4 Anche Adolfo Urso, viceministro allo Sviluppo economico e segretario generale della Fondazione Farefuturo, ha spiegato che : «L'Italia ha le risorse imprenditoriali e qualitative per vincere le sfide ambientali. Dobbiamo fare in modo che la difesa ambientale diventi un'opportunità per le imprese e non una penalizzazione». 5 I dati italiani dimostrano numeri validi per poter continuare con il piede giusto verso un nuovo futuro Green, tutto italiano, ma è necessario l appoggio delle istituzioni e soprattutto del Governo. Sono necessarie misure che incentivino le imprese ad investire nel settore green e misure che spingano le famiglie stesse nella direzione del risparmio energetico e delle energie rinnovabili. Ma cosa fa concretamente la politica italiana per incentivare e incoraggiare questo settore, anzi questo nuovo modo di fare impresa? Prendiamo brevemente in esame due importanti documenti che sono recentemente entrati in vigore: - il Decreto Sviluppo, Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 giugno 2012, n Maria Rosaria Iovinella, 23 aprile 2012, L Italia virtuosa della Green Economy, Yahoo Finanza, Intervista all autore [online], Disponibile su: < economy italia intervista a ermete realacci html> [3 agosto 2012] 5 Nino Ciravegna, 14 novembre 2009, Il via italiano alla Green Economy, Il sole 24 ore, Economia e Lavoro, [online]. Disponibile su: < ripresa via italiana green economy.shtml> [4 agosto 2012] 24

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