La Business Continuity per la resilienza delle organizzazioni
|
|
- Giorgiana Carbone
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 sicurezza preventiva La Business Continuity per la resilienza delle organizzazioni ANGELA PIETRANTONI BUSINESS CONTINUITY MANAGER (CBCI) 32
2 LA SALVAGUARDIA DEL BUSINESS DAGLI EVENTI DISASTROSI È UNA NECESSITÀ CHE SI RAGGIUNGE ATTRAVERSO LA CRESCITA DI UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA: L ATTUAZIONE DELLA BUSINESS CONTINUITY RENDE POSSIBILE LA RESILIENZA DELLE ORGANIZZAZIONI E DELLA SOCIETÀ. Solamente qualche anno fa, all epoca della mia tesi in Criminologia e Scienze Tecniche per la Sicurezza, lo stato di maturità delle imprese nell applicazione della Business Continuity era completamente differente da quello di oggi. Lo vidi chiaramente attraverso lo svolgimento di una Survey in una regione italiana recentemente aggredita da eventi alluvionali. Se la ricerca fosse stata più estesa, si sarebbero potute trovare forti analogie anche rispetto alla situazione nazionale, infatti la scarsa considerazione attribuita a questa metodica era nota alla stragrande maggioranza dei Professionisti della Sicurezza. La Business Continuity era un po la Cenerentola delle Metodologie. Ovvero si sentiva fare riferimento a certe tematiche solo dopo il calcolo dei danni causati da grandi incidenti che implicavano l interruzione dei servizi e disagi agli utenti. Infatti, ad eccezione di alcune aziende, era piuttosto scarsa la pratica di pianificare, in modo sistematico, strategie di sicurezza preventiva basate sulla metodologia di Business Continuity che avrebbero permesso al Business di proseguire l erogazione di prodotti e servizi anche in conseguenza di un evento traumatico. Invece, trascorsi questi ultimi pochi anni, in cui il nostro Paese ha attraversato una gravissima crisi economica, sta gradualmente maturando un nuovo approccio, e chissà se proprio questo Fattore crisi non sia stato un importante driver di cambiamento. Ma facciamo prima un passo indietro a guardare alcuni output di quel sondaggio e quanto distante era da noi la Business Continuity. L INDAGINE IN UNA REGIONE ITALIANA La premessa alla base del mio lavoro partiva dalla riflessione che se salvaguardare il bene dell Impresa significava salvaguardare il bene e lo sviluppo socio-economico della Società, occorreva realizzare un sistema di sicurezza preventivo in grado di garantire la continuità operativa della produzione e 33
3 Tab. 1 - Livello di Preoccupazione sul Totale dei Rischi - Fonte: elaborazione dell autore dell erogazione dei servizi. Un sistema di sicurezza cioè in grado di tutelare le aziende dagli eventi disastrosi come ad esempio le alluvioni, i terremoti, gli incendi, i sabotaggi, ecc. Eventi in grado di interrompere l erogazione di servizi e prodotti e mettere sotto scacco la produttività di un impresa causando molti danni economici e un sicuro effetto domino sull ambiente e sulla società circostante. L indagine si focalizzava su un campione non statistico di aziende però rappresentative dei diversi aspetti del tessuto produttivo del capoluogo ligure, un territorio altamente critico per la conformazione geografica, per la presenza d infrastrutture portuali, di collegamenti autostradali con l Italia e con l estero e per l intersecarsi di aziende, anche ad incidente rilevante, tra mare e città. Si trattava di un indagine tipicamente qualitativa 1, poiché lo scopo primario era interpretativo e conoscitivo del fenomeno, cioè del livello di maturità di varie Organizzazioni per l applicazione volontaria di una Best Practice di sicurezza preventiva. La Business Continuity costituiva la sezione centrale di un questionario che indagava anche altri importanti aspetti dell organizzazione della sicurezza aziendale, utili per comprendere la preparazione e la sensibilità delle Organizzazioni ad attuare volontariamente dei sistemi di sicurezza preventivi al fine di poter gestire eventuali interruzioni operative. Ad esempio, sono stati studiati 1 - A tutto il campione è stata sottoposta un intervista guidata da un questionario semi strutturato, che avevo precedentemente elaborato sulla base di modelli di survey internazionali [Ernst & Young 2011], sulla letteratura tecnica di riferimento, sulle problematiche sollevate da esperti della sicurezza e di organizzazioni aziendali. Il questionario è stato somministrato mediante una tecnica mista: intervista faccia a faccia (70%) e intervista telefonica (30%). Le interviste si sono svolte tra dicembre 2011 e marzo
4 Tab. 2 Esposizione finanziaria a seguito di un interruzione inaspettata aspetti quali: la valutazione dei rischi percepiti e dei rischi reali e le relative azioni di miglioramento attuate, l organizzazione della sicurezza delle informazioni (logica), la formazione e le esercitazioni sulla gestione delle crisi e delle emergenze che è tematica strettamente collegata alla Business Continuity. Come si può notare dalla Tabella 1, riportata alla pagina precedente 2 la risposta alle domande sui rischi percepiti, e reali, degli ultimi anni ( ), mostrava alcune preoccupazioni crescenti, tra le quali anche quella per i rischi di provenienza tecnologica, ritenuti però più gestibili e quindi collocati al 33%. Anche il livello di preoccupazione sulle minacce esterne si presentava con una percentuale piuttosto alta, 31%, un dato che è stato sicuramente influenzato dalla lunga scia di attentati terroristici che hanno colpito l Europa negli anni Duemila. Infine, rimaneva un preoccupante 38% sui rischi di provenienza di azioni compiute dall uomo: cioè furti, contraffazioni, frodi, sabotaggi, errata selezione e gestione dei fornitori esterni, ecc. I RISULTATI DELL INDAGINE È utile ribadire che i risultati ottenuti dalla Survey, espressi in termini percentuali, non corrispondevano alla probabilità di subire l evento negativo preso in considerazione, sia attentato terroristico, sia evento distruttivo di origine naturale o prodotto dall uomo. Ma mettevano in risalto un atteggiamento e un approccio al rischio totalmente fatalistico nella maggior parte delle Organizzazioni. Infatti, anche a fronte di gradi di verificabilità dei fatti in relazione all esperienza pregressa, e a dati oggettivi, cioè a fronte della probabilità di subire un interruzione operativa causata da un evento negativo inaspettato, non corrispondeva l attivazione di idonee misure di riduzione di tale rischio. L asse di difesa principale della maggior parte di queste organizzazioni era basato su un approccio reattivo e non proattivo. Tra le imprese, invece, che si impegnarono in modo attivo vi erano quelle che presero seriamente in considerazione l impatto che un interruzione operativa avrebbe potuto gravare su di loro e sui loro stakeholder. Impatti esemplificati in semplici simulazioni come quelli rappresentati nella Tabella 2. Basandosi sul valore di produzione, riferito a un giorno lavorativo e a una settimana, è stato possibile determinare l esposizione finanziaria che avrebbe prodotto l interruzione non programmata delle attività, causata ad esempio da un incidente. La stima è ovviamente approssimativa, poiché il valore del danno economico potenziale - e reale - sarebbe stato amplificato enormemente con l inclusione dei costi non monetari per i danni alla salute, ai beni ambientali e i danni indiretti associati all interruzione delle produzioni aziendali della supplay chain. Infine, ciò che avrebbe aggravato la perdita economica in modo incalcolabile, e forse 2 - I risultati dell indagine sono presentati in modalità aggregata e anonima. Le aziende sono raggruppate per settori, i quali sono rappresentati dalle lettere. 35
5 irrecuperabile, è il danno d immagine. Un danno ad effetto domino, insomma, provocato dalle interdipendenze e interconnessioni di cui si alimentano i sistemi imprenditoriali e le nostre catene di valore. La Business Continuity, se ben attuata, dà la possibilità di mitigare i danni di un evento circoscrivendoli in un perimetro ristretto, sostenibile dall azienda, in modo da ridurre l esposizione finanziaria complessiva e non danneggiare gli altri stakeholder e la propria reputazione. ANGELA PIETRANTONI Consulente manageriale di safety e con particolare riguardo alla Business Continuity, al Crisis Management e alla prevenzione, protezione e miglioramento continuo per i sistemi di gestione di infrastrutture critiche, settori industriali, banche e altre attività commerciali. Si occupa anche di formazione sulle stesse tematiche di sicurezza preventiva, criminologia e organizzazione aziendale. E certificata CBCI (Business Continuity Institute), PFSO (Port Facility Security Officer), RSPP (B6 e B9) ed è qualificata come formatore nel settore sicurezza ai sensi del Decreto Interministeriale del 6/3/2013. Autrice di pubblicazioni scientifiche su sicurezza e protezione delle infrastrutture critiche, è membro del Consiglio Direttivo di ASIS International Italy Chapter e relatrice in numerosi eventi su tematiche di sicurezza integrata e di Business Continuity. In seguito a significative esperienze di Business Continuity, Safety, Security e Organizzazione aziendale, a partire da gennaio 2013 crea Scienze per la Sicurezza Consulting. Quindi, avere la massima consapevolezza e perciò tenere in considerazione le perdite causate da un evento inaspettato, per il quale non si è preparati, e predisporre delle idonee contromisure, significa fare un salto in avanti posizionandosi ad un valore di mercato di eccellenza e diventare estremamente competitivi. Infatti, le aziende della Survey che hanno approcciato la sicurezza in modo proattivo hanno vinto una sfida culturale, ma anche finanziaria, commerciale e d immagine superando indenni altre emergenze naturali disastrose che si sono verificate successivamente nello stesso territorio. Le azioni che hanno intrapreso riguardano l ambito della Business Continuity, innanzi tutto, in particolare hanno effettuato la BIA. LA BUSINESS IMPACT ANALYSIS Il termine BIA è l acronimo di Business Impact Analysis ed è la colonna portante della Metodologia. È l analisi che mostra le urgenze, che scompone i processi nei loro elementi critici principali sia dal punto di vista quantitativo, che qualitativo. Personalmente consiglio sempre a tutte le aziende di effettuare almeno una BIA sui loro prodotti o servizi core, anche se non sono interessate ad introdurre interamente la metodologia in azienda. È un ottimo esercizio per tutta l area del Management e per tutte le figure che hanno un ruolo di responsabilità all interno delle Organizzazioni in quanto aiuta a visualizzare con obiettività le perdite economiche in caso di incidente, inoltre permette di visualizzare quali sono i processi e i servizi critici da far ripartire - e in che modo dopo un incidente. Oggi, il livello di consapevolezza è cambiato notevolmente, lo vedo anche dalla maggior quantità di lavoro richiesto al mio studio di consulenza. Nel giro di pochi anni, molte organizzazioni hanno iniziato a trasformare ciò che prima rimaneva solo un esigenza inerte di fornire protezione al business in qualcosa di più concreto e attivo. La sensa- 36
6 zione tangibile è quella di una maggiore volontà da parte delle aziende nel ricercare collaborazione e competenze, anche attraverso società esterne, per affrontare i primi passi nell implementazione della Business Continuity. LA NORMATIVA TECNICA Si assiste ad un incremento di pubblicazioni, di normative, regolamenti e Best Practices sia a livello europeo sia nazionale. All epoca della mia Survey lo standard più avanzato e seguito per la Business Continuity era il BS : e il BS : La prima parte del BS era concepita come una linea guida generale di processi, principi e terminologie, invece, la seconda parte costituiva l approfondimento dei requisiti per l implementazione della Business Continuity nei Sistemi di Gestione. A maggio del 2012, l Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione pubblica la ISO che incorpora i contenuti del BS ed integra però anche i contributi di altri standard nazionali, compresi quelli provenienti dagli Stati Uniti, Giappone, Svezia, Canada e Australia. Se il BS poneva l accento sulla ripartenza delle attività specifiche del Business all interno delle organizzazioni, la ISO, come si può notare anche dalla sua denominazione, ha un obiettivo molto ambizioso: la societal. Quindi il progresso della norma chiarisce finalmente che il valore della Business Continuity è pari al valore della continuità sociale. E che attraverso l incorporazione della Capacità di reagire e ripartire dopo un incidente, di rispondere alle emergenze e alle calamità, il ruolo della Business Continuity è la protezione della società. Quella Capacità che è da formare e far crescere in azienda in modo proattivo attraverso gli strumenti forniti dalle metodologie e dalle buone pratiche e non attendendo l intervento magico alla maniera di Cenerentola. 3 - BS : Business Continuity Management. Code of Practice. 4 - BS : Specification for Business Continuity Management. 5 - Anche la ISO è divisa in due parti, una concepita come linea guida di requisiti e l altra approfondisce le buone pratiche d implementazione. I due standard sono I seguenti: la ISO 22301: Business continuity management systems Requirements. E la ISO 22313:2012 Business continuity management Guidance. 37
1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliAssociazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane
Associazione Italiana Corporate & Investment Banking 02.36531506 www.aicib.it aicib@unicatt.it Presentazione Ricerca Il risk management nelle imprese italiane AICIB Associazione Italiana Corporate & Investment
DettagliNOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s.
NOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s. Malavolta Consulting S.A.S. del Dott. Roberto Malavolta & C. 63016 Campofilone (AP) Via Borgo San Patrizio, 112 tel 0734 937058 - fax 0734 935084
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliRISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE
RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE Sala delle Colonne BPM Milano 29 aprile 2010 Francesco G. Paparella Presidente AIBA PERCHE IL BROKER Nel 2009 i broker: hanno intermediato il 46,1% dei rami
DettagliAudit & Sicurezza Informatica. Linee di servizio
Audit & Sicurezza Informatica Linee di servizio Application Control Consulting Molte organizzazioni hanno implementato applicazioni client/server integrate, come SAP e Oracle Queste applicazioni aumentano
DettagliVIDEOSORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONE
Bancasicura Milano, 18 ottobre 2007 VIDEOSORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONE Ing. Vincenzo LA FRAGOLA Direttore Funzione Elettronica & Misure Le premesse Come affrontare le nuove esigenze della sicurezza nel
DettagliPOLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA
POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA 01.04 La Politica per la Qualità e per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro definita dalla Direzione contiene
DettagliISO 27000 family. La GESTIONE DEI RISCHI Nei Sistemi di Gestione. Autore: R.Randazzo
ISO 27000 family La GESTIONE DEI RISCHI Nei Sistemi di Gestione Autore: R.Randazzo La Norme che hanno affrontato il Tema della gestione dei rischi Concetto di Rischio Agenda Il Rischio all interno della
DettagliConsulenza e formazione dal 1967
Consulenza e formazione dal 1967 PROFILO SOCIETARIO CIAgroup è un azienda che da 40 anni opera nella consulenza e formazione manageriale e tecnica. La sua strategia è fare squadra con i clienti e diventare
DettagliIl controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali
La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
DettagliL infermiere al Controllo di Gestione
L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliPolitica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE)
Procedura Politica del Sistema di Gestione Salute, Sicurezza e Ambiente (Politica HSE) TITOLO PROCEDURA TITOLO PRPOCEDURA TITOLO PROCEDURA MSG DI RIFERIMENTO: MSG HSE 1 Questo pro hse documento 009 eniservizi
DettagliImprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI
Corso di Alta Formazione Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Evento Finale 25 marzo 2013 -Bergamo Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni BERGAMO SVILUPPO AZIENDA
DettagliCHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it
CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del
DettagliPerché le regole e come
Perché le regole e come Conseguenze sullo sviluppo umano > http://www.sistemaambiente.net/form/it/iso/2_conseguenze_sullo_sviluppo_umano.pdf Le norme ISO Il sistema di gestione aiuta > http://www.sistemaambiente.net/form/it/iso/4_sistema_di_gestione.pdf
DettagliUN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)
IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliCORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT LE 10 PROFESSIONAL PRACTICES
1 CORSO BUSINESS CONTINUITY AND DISASTER RECOVERY MANAGEMENT Il corso è finalizzato a illustrare in dettaglio le competenze richieste al Business Continuity Manager per guidare un progetto BCM e/o gestire
DettagliLe effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi
Le effettive esigenze della Direzione del Personale nella gestione delle risorse umane in azienda. Andamento dal 2005 ad oggi Indagine ottenuta grazie alla somministrazione di questionario ad oltre 260
DettagliSDA Bocconi School of Management Dimensioni di complessità aziendale e valore dei Sistemi Informativi. Severino Meregalli, Gianluca Salviotti
SDA Bocconi School of Management Dimensioni di complessità aziendale e valore dei Sistemi Informativi Severino Meregalli, Gianluca Salviotti SDA Bocconi School SAP of Bozza of Management per la discussione
DettagliL attenzione verso i collaboratori e la loro formazione, perché l azienda non cresce se i collaboratori restano indietro.
1 Chi siamo Mericom è una delle più consolidate realtà nell ambito delle vendite, del marketing e della comunicazione. Siamo sul mercato con successo da 15 anni e abbiamo realizzato grandi progetti anche
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI AL RECUPERO CREDITI NUOVE EFFICACI MODALITÀ DI COMUNICAZIONE E RELAZIONEPER IL RECUPERO CREDITI TELEFONICO
CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI AL RECUPERO CREDITI NUOVE EFFICACI MODALITÀ DI COMUNICAZIONE E RELAZIONEPER IL RECUPERO CREDITI TELEFONICO Bologna Aprile 2009 CONTESTO Il recupero degli insoluti è un nodo
DettagliFITA Federazione Italiana del Terziario Avanzato per i Servizi Innovativi e Professionali
PROGETTO ELIOS QUESTIONARIO CSR SURVEY AZIENDE SETTORE PROFIT- Il presente questionario ha come scopo quello di rilevare il livello di attenzione delle imprese verso temi della CSR (CSR = corporate social
Dettagliuna società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea
a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma
DettagliProteggere il proprio business. ISO 22301: continuità operativa.
Proteggere il proprio business. ISO 22301: continuità operativa. Perché BSI? Grazie allo standard ISO 22301 l azienda può restare sempre operativa. La competenza di BSI in quest ambito può trasformare
DettagliISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved.
ISO/IEC 2700:2013 Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione ISO/IEC 27001 La norma ISO/IEC 27001, Information technology - Security techniques - Information security management systems
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
DettagliANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING
ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia
DettagliPalazzo delle Stelline Milano 25 novembre ore 10.00 13.00 ATTI DEL SEMINARIO
Palazzo delle Stelline Milano 25 novembre ore 10.00 13.00 ATTI DEL SEMINARIO D.lgs 81/08 T.U. della salute e sicurezza del lavoro: riflessi sugli Enti locali - Ruoli e Obblighi di Amministratori e Responsabili
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!
ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto
DettagliCostruiamo un futuro sostenibile
Costruiamo un futuro sostenibile Responsabilità Sociale d Impresa Sommario 2014 Siamo orgogliosi del nostro ruolo nel sistema finanziario globale e siamo fermi nel proposito di svolgere le nostre attività
DettagliLe competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca
Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William
DettagliLa Guida ANFIA sul BCM Una presentazione in 7 punti. M. Terzago, SKF Group, Coordinatore GdL ANFIA G. Celeri, Marsh Risk Consulting, Membro GdL ANFIA
La Guida ANFIA sul BCM Una presentazione in 7 punti M. Terzago, SKF Group, Coordinatore GdL ANFIA G. Celeri, Marsh Risk Consulting, Membro GdL ANFIA Milano, 15 Giugno, 2015 1) PERCHÈ QUESTA NUOVA GUIDA
DettagliILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE
ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE L approccio al processo di manutenzione Per Sistema Integrato di Produzione e Manutenzione si intende un approccio operativo finalizzato al cambiamento
DettagliSVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA
SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle
DettagliLA METODOLOGIA DI PASSI
LA METODOLOGIA DI PASSI IL QUESTIONARIO L INTERVISTA TELEFONICA ruolo dell intervistatore criticità emerse Marinella Giuliano Dipartimento Prevenzione ASL 2 Savonese Savona, 7 Maggio 2007 LA METODOLOGIA
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
Dettagliwww.securbeta-servizi.com
Professionisti dei servizi di assistenza e sicurezza, per rispondere in maniera pronta, flessibile ed efficace, alle richieste di tutti clienti, nell'ambito della tutela personale, del patrimonio, e delle
DettagliSTORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE
STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze
DettagliINTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.
Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA
DettagliCorso per Auditor/lead Auditor dei sistemi di gestione qualità, ambiente e sicurezza
Corso per Auditor/lead Auditor dei sistemi di gestione qualità, ambiente e sicurezza SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE E NORMATIVA ITALIANA (ai sensi delle norme UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 14001:2004
DettagliPiano di Sviluppo Competenze
Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,
DettagliRoma Capitale: Open Data come nuova frontiera della comunicazione tra istituzioni e cittadini
Roma Capitale: Open Data come nuova frontiera della comunicazione tra istituzioni e cittadini Roma, 13 Novembre 2013 Ing. Carolina Cirillo Direttore Servizi Informatici e Telematici Agenda Perché l Open
DettagliSistemi di misurazione e valutazione delle performance
Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori
DettagliPROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE
PROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE 24 maggio 2013 Il contributo dell Ordine dell Emilia Romagna Report dei questionari
DettagliIl Security Manager in Banca. Ing. Anthony C. Wright Business Continuity Banca Nazionale del Lavoro
Il Security Manager in Banca Ing. Anthony C. Wright Business Continuity Banca Nazionale del Lavoro Introduzione Cerchiamo di rispondere a questa domanda di fondo:
DettagliBUSINESS CONTINUITY MANAGEMENT ARCHITETTURE INFORMATICHE PER LA BUSINESS CONTINUITY
PROGRAMMA DI FORMAZIONE CONTINUA PER INGEGNERI BUSINESS CONTINUITY MANAGEMENT ARCHITETTURE INFORMATICHE PER LA BUSINESS CONTINUITY MERCOLEDÌ 17 GIUGNO ORE 15.00 19.00 E LUNEDÌ 22 GIUGNO ORE 15.00 19.00
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliEconomia e gestione delle imprese - 05
Economia e gestione delle imprese - 05 Prima parte: la gestione delle operation Seconda parte: la gestione dei rischi e la protezione delle risorse aziendali Sommario: La gestione delle operation 1. Le
DettagliQUALI PROPOSTE E COMPORTAMENTI GREEN SI ATTENDONO I CLIENTI DALLA PROPRIA BANCA.
TI DICE PERCHE QUALI PROPOSTE E COMPORTAMENTI GREEN SI ATTENDONO I CLIENTI DALLA PROPRIA BANCA. P R O G E T T O D I R I C E R C A P E R B A N C H E S O S T E N I B I L I ABOUT US Siamo gli ideatori e gli
DettagliManuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI
Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della
DettagliRidurre i rischi. Ridurre i costi. Migliorare i risultati.
Ridurre i rischi. Ridurre i costi. Migliorare i risultati. Servizi di approvvigionamento professionale. Essere più informati, fare scelte migliori. Supplier Management System delle Communities (CSMS) Prequalifiche
DettagliIL FONDO OGGI E DOMANI
IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliSERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?
LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali
DettagliQualità UNI EN ISO 9001. Ambiente UNI EN ISO 14001. Registrazione EMAS. Emission trading. Sicurezza BS OHSAS 18001:2007
ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei sistemi di gestione Certificazione sistemi di gestione ICMQ, organismo di certificazione e ispezione per il settore delle costruzioni,
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliIncident & Vulnerability Management: Integrazione nei processi di un SOC. Fabio Civita. Roma, 13 Maggio 2014 Complesso Monumentale S.
Il braccio destro per il business. Incident & Vulnerability Management: Integrazione nei processi di un SOC Roma, 13 Maggio 2014 Complesso Monumentale S.Spirito in Sassia Il braccio destro per il business.
DettagliLA SICUREZZA SUL LAVORO LA NORMA BS OHSAS 18001 E LA CERTIFICAZIONE
G E S T I R E LA SICUREZZA SUL LAVORO LA NORMA E LA CERTIFICAZIONE Premessa La sicurezza sui luoghi di lavoro è un argomento che da molto tempo è all attenzione del nostro Paese. Gli incidenti sui luoghi
DettagliAnalisi e sviluppo del call center e del servizio di customer care
Analisi e sviluppo del call center e del servizio di customer care Sviluppare il potenziale delle risorse umane del call center, soddisfare i clienti http://www.ebcconsulting.com Fabio Rossi 23 dicembre
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliSviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione
Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente Progetto è essenzialmente finalizzato a: diffondere i principi e i concetti della Qualità come strategia
DettagliL EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08
1 La valutazione L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 Esiti occupazionali a 24 dalla partecipazione Vengono qui riassunti i risultati della
DettagliLE RAGIONI STRATEGICHE DI UNA SCELTA
vision guide line 6 LE RAGIONI STRATEGICHE DI UNA SCELTA QUANDO SI PARLA DI UN MERCATO COMPLESSO COME QUELLO DELL EDILIZIA E SI DEVE SCEGLIERE UN PARTNER CON CUI CONDIVIDERE L ATTIVITÀ SUL MERCATO, È MOLTO
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
DettagliNorme per l organizzazione - ISO serie 9000
Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al
DettagliLE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO
LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone
DettagliIl Risk Management Integrato in eni
Il Risk Integrato in eni Maria Clotilde Tondini Vice President Risk Integrato 5 Marzo 015, Milano Indice - Il Modello eni - 1 Il Modello eni Le fasi di sviluppo L avvio e l attuazione del Modello di Risk
DettagliProgetto DAP Database delle Abitudini di Pagamento
Progetto DAP Database delle Abitudini di Pagamento Antonio De Martini Presidente Associazione Italiana per il Factoring (Assifact) Milano, 23 giugno 2009 Indice Le informazioni sulle abitudini di pagamento
DettagliGestire l incertezza per competere:
Gestire l incertezza per competere: trasformare i rischi in opportunità Percorso Formativo Il nuovo modello degli standard internazionali ISO introduce l approccio Risk Based Thinking nella gestione strategica
DettagliRISOVERE IL SVILUPPARE LE CAPACITÀ DI TEAM WORKING E PROBLEM SOLVING IN GRUPPO
Valorizzare competenze, potenziale e motivazione per il successo personale e aziendale RISOVERE IL SVILUPPARE LE CAPACITÀ DI TEAM WORKING E PROBLEM SOLVING IN GRUPPO www.ecfconsulenza.it Percorso Formativo:
DettagliISO 9001:2015 e ISO 14001:2015
TÜV NORD CERT FAQ ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 Risposte alle principali domande sulle nuove revisioni degli standard ISO 9001 e ISO 14001 Da quando sarà possibile 1 certificarsi in accordo ai nuovi standard?
DettagliStrategie e Controllo
Strategie e Controllo Consulenza di Direzione e Organizzazione Aziendale La nostra specializzazione: Un esperienza che risale al 1985 Un metodo perfezionato sulle caratteristiche delle piccole e medie
DettagliCircolare N.85 del 23 Maggio 2013
Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013
DettagliPrevenzione e protezione incendi nelle attività industriali
Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:
DettagliArea Marketing. Approfondimento
Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di
DettagliVisita il sito www.epc.it
Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido
DettagliAuto Mutuo Aiuto Lavoro
Assessorato al Lavoro Auto Mutuo Aiuto Lavoro progettazione e sperimentazione di un nuovo servizio rivolto a chi perde il lavoro Il progetto Nel quadro delle politiche attive al lavoro non esiste ad oggi
DettagliL IMPORTANZA DEL COACHING NELLE AZIENDE
Di cosa si tratta: Nasce negli Stati Uniti negli Anni 80, e successivamente importato dalle multinazionali Americane nelle loro Sedi in Europa. Il Coaching suggerisce l idea di un percorso da uno stato
DettagliCircolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze
Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008
DettagliSistemi per la Sicurezza Consulenza. Sicurezza Analisi Consulenza. La La Sicurezza non è un gioco. non è un gioco
Sistemi per la Sicurezza Consulenza Sicurezza Analisi Consulenza La La Sicurezza non è un gioco non è un gioco m Il parere del Legale La formazione in materia di sicurezza e salute dei lavoratori ha assunto
DettagliCost_. Quality_. Delivery_. L eccellenza della tua SuppLy chain parte da qui
Quality_ Cost_ L eccellenza della tua SuppLy chain parte da qui Delivery_ Training for Excellence 2 FORMAZIONE INNOVAZIONE ESPERIENZA In un mercato competitivo come quello odierno, per gestire al meglio
DettagliLa CSR in Italia. Alcune tendenze in atto
La CSR in Italia. Alcune tendenze in atto Sodalitas Social Solution www.sodalitas.socialsolution.it Sodalitas Social Solution è l Osservatorio on line sulla Responsabilità e la Sostenibilità delle Aziende,
Dettagli5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni
Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.
DettagliL IT Governance e la gestione del rischio
L IT Governance e la gestione del rischio Silvano Ongetta - AIEA Manno 16 Gennaio 2008 copyrighted 2004 by the IT Governance Institute. Definizioni La Corporate Governance è il sistema attraverso il quale
DettagliGestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business
Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business Gianluca Meloni, Davide Brembati In collaborazione con 1 1 Le premesse del Progetto di ricerca Nella presente congiuntura
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliCustomer Satisfaction presso i cittadini del Comune di Treviso
AIM: Servizio Distribuzione Gas Metano Customer Satisfaction presso i cittadini del Comune di Treviso Edizione 2010 Indice 2 Obiettivi della ricerca pag. 3 Nota metodologica pag. 4 Il campione pag. 5 La
DettagliReport trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza
l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle
DettagliA.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti
L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),
DettagliANMIL Progetto Security Bologna 22 ottobre 2014 L ingegneria dei Servizi Integrati di Security a supporto del Security Manager
ANMIL Progetto Security Bologna 22 ottobre 2014 L ingegneria dei Servizi Integrati di Security a supporto del Security Manager Raffaele Rocco A.D. - AICOM Spa 1 PRESENTAZIONE di AICOM Spa AICOM Società
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
DettagliCompany Management System Il Sistema di Governo della Sicurezza delle Informazioni di SIA-SSB
Company Management System Il Sistema di Governo della Sicurezza delle Informazioni di SIA-SSB Codice documento: Classificazione: 1-CMS-2010-005-01 Società Progetto/Servizio Anno N. Doc Versione Pubblico
Dettagli