La mortalità in provincia di Modena negli anni

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1 La mortalità in provincia di negli anni -3 A cura di: C. A. Goldoni, L. Bolognesi, G. Carrozzi, G. De Girolamo, F. Greco Novembre 6 Servizio Epidemiologia Dipartimento di Sanità Pubblica - AUSL

2 Indice Mortalità generale... Malattie infettive e parassitarie...6 Neoplasie...8 Tumori dello stomaco... Tumori del colon... Tumori del retto... 4 Tumori del fegato... 6 Tumori del pancreas... 8 Tumori del polmone... Tumori della mammella... Tumori della prostata... 4 Tumori dei tessuti linfatico ed ematopoietico... 6 Malattie delle ghiandole endocrine... 8 Disturbi psichici... 3 Malattie del sistema circolatorio... 3 Infarto acuto del miocardio Altre malattie ischemiche del cuore Disturbi circolatori dell encefalo Malattie dell apparato respiratorio... 4 Malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi... 4 Traumatismi e avvelenamenti Incidenti stradali Metodologia di realizzazione delle mappe di mortalità per comune Glossario... 5 Bibliografia... 5

3 Mortalità generale (ICD-9-999) - La popolazione della provincia di, si caratterizza per una elevata speranza di vita alla nascita (78, anni per gli uomini e 83,9 per le donne nel triennio -). - Nel periodo 987-3, i tassi standardizzati di mortalità sono passati da.93 a 756 per. abitanti negli uomini (-3,8%) e da 94 a 657 nelle donne (-8,%). - Le principali cause di morte, in provincia di e in Emilia-Romagna, sono le malattie cardiovascolari, i tumori e la patologie dell apparato respiratorio. - In età inferiore ai 4 anni, le cause di morte più frequenti sono rappresentate da incidenti stradali, tumori ed overdose. In provincia di nel quinquennio -3 sono decedute in media oltre 6.5 persone residenti per anno, in particolare nel 3 i decessi sono stati 6.7, di cui 3.69 uomini (pari al 48,7% dei decessi totali) e 3.44 donne (5,3%). La popolazione modenese si caratterizza per una elevata speranza di vita alla nascita (78, anni per gli uomini e 83,9 anni per le donne per il triennio -) superiore a quella nazionale e regionale; nell ultimo decennio, la vita media dei residenti in provincia di è aumentata di più di anni. L analisi del trend temporale della frequenza assoluta dei decessi mostra negli ultimi 5 anni un andamento quasi stabile negli uomini ed in aumento nelle donne: ciò ha portato, nel, ad avere per la prima volta un numero di decessi femminili maggiore di quello maschile. Bisogna ricordare che la mortalità di un popolazione risente da un lato della sua "propensione intrinseca a morire" come risultante dell'azione dei determinati di malattia/salute (genetici, ambientali, stile di vita, assistenza sanitaria, ecc ), ma dall altro delle dinamiche demografiche, cioè del progressivo invecchiamento. Ad esempio il fenomeno del maggiore numero di decessi tra le donne osservato negli ultimi anni non significa una maggior mortalità femminile, ma solo ad una diversa composizione demografica: muoiono più donne in provincia di perché ci sono più donne nella popolazione modenese, e soprattutto molte più donne anziane. Quindi, per analizzare correttamente i trend temporali, così come per fare confronti geografici, è necessario ricorrere a tecniche statistiche come quella della standardizzazione. Quella usata nelle analisi riportate, standardizzazione diretta, registra i fenomeni come se avvenissero in una popolazione di riferimento, detta appunto standard (nel nostro caso la popolazione italiana al censimento del ). I tassi standardizzati di mortalità in provincia di nel periodo -3, mostrano un andamento in netta diminuzione per ambo i sessi: sono passati da.93 a 756 per. abitanti nei maschi (-3,8%) e da 94 a 657 (-8,%) nelle femminile, con valori sovrapponibili a quelli regionali. Tale andamento sembra interrompersi negli ultimi 3-4 anni; questa osservazione va presa però con cautela perché è necessario un maggior numero di anni di osservazione per verificare una modificazione di un trend temporale. La riduzione della mortalità registrata nell'intero periodo è spiegata in gran parte con quella particolarmente sensibile osservata nelle classi di età medie e negli anziani fino a 8 anni circa. La distribuzione dei decessi per età nel quinquennio -3, mostra un andamento leggermente diverso nei due sessi: dopo un primo piccolo picco nel primo anno di età, simile tra bambini e bambine, si assiste ad una mortalità più elevata tra i maschi rispetto alle femmine, fenomeno numericamente più evidente dopo i 5 anni di età. Gli uomini raggiungono il picco di mortalità (valore modale) 8 anni prima delle donne (79 e 87 anni rispettivamente), di conseguenza le donne fanno registrare un decremento di mortalità più rapido degli uomini. Il progressivo invecchiamento della popolazione modenese comporta un aumento della prevalenza di quasi tutte le malattie cronico degenerative (che sono generalmente età correlate) e condiziona la dinamica di molte patologie. Nella provincia di, così come nella regione Emilia-Romagna, le principali cause di morte per tutte le età nell'ultimo quinquennio sono: le malattie cardiovascolari (.743 pari al 4,9%), i tumori (.956 pari al 9,9%), le patologie dell apparato respiratorio (6,6%), i traumatismi e gli avvelenamenti (4,3%) e le malattie dell'apparato digerente (4%). Sotto i 45 anni di età, però, le prime cause di morte sono: i traumatismi ed avvelenamenti con il 39% (in particolar modo per incidente stradale che da soli rappresentano il 6,8% in quella fascia di età), i tumori (,9%) e le malattie dell'apparato cardiocircolatorio (9,4%). Nella classe di età anni si registrano invece: i tumori (49,%), le malattie dell'apparato cardiocircolatorio (9,%) ed i traumatismi e gli avvelenamenti (4,8%). Infine nella classe di età oltre i 74 anni, prevalgono come per tutte le età i decessi per malattie dell'apparato cardiocircolatorio (48,9%), tumori (,%) e malattie dell'apparato respiratorio (8%). La mortalità standardizzata per distretto mostra, per gli uomini, valori lievemente ma significativamente superiori alla media provinciale nei distretti di e e inferiori nel distretto di. Per le donne si registrano valori significativamente inferiori alla media provinciale nel distretto di. Tutte le cause di morte (ICD-9-999)

4 Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, somma degli anni Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3. Tutte le cause di morte (ICD-9-999)

5 ,5,5,75,75 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Tutte le cause di morte (ICD-9-999) 3

6 Speranza di vita alla nascita in anni. Maschi e femmine per provincia nella regione Emilia-Romagna. Anni -. Fonte: Emilia-Romagna Speranza di vita alla nascita in anni. Maschi e femmine per regione. Anno. Fonte ISTAT. Tutte le cause di morte (ICD-9-999) 4

7 Traumatismi ed avvelenam. Tumori Mal. sist. circolatorio Altre condiz. morb. perinatali Disturbi psichici Mal. ghiand. endocrine Stati morbosi mal definiti Malformaz. congenite Mal. sistema nervoso Mal. app. digerente Altre cause 9,4 6,8 4,6 4,3 3,6 3,5,6,4,8,9 39, Mortalità proporzionale per la classe di età -44 anni in provincia di, somma degli anni % Tumori 49, Mal. sist. circolatorio 9, Traumatismi ed avvelenam. 4,8 Mortalità proporzionale per la classe di età anni in provincia di, somma anni -3. Mal. app. digerente Mal. app. respiratorio Mal. ghiand. endocrine Mal. sistema nervoso Altre cause 4,4 3,8,8, 3, % Mal. sist. circolatorio 48,9 Tumori, Mal. app. respiratorio 8, Disturbi psichici Mal. app. digerente Mal. sistema nervoso Mal. ghiand. endocrine Traumatismi ed avvelenam. Mal. app. genito urinario Altre cause 4,5 3,9 3,3,5,3,8, Mortalità proporzionale per la classe di età 75 anni e oltre in provincia di, somma degli anni -3. % Tutte le cause di morte (ICD-9-999) 5

8 Malattie infettive e parassitarie (ICD-9-39) - Le malattie infettive rappresentano circo lo,7% dei decessi, senza differenze evidenti tra i sessi. - Il numero assoluto è in leggero aumento, ma se si corregge con la standardizzazione l effetto del progressivo invecchiamento della popolazione il trend è stabile. - Gli uomini tendono a morire per queste patologie in età inferiore delle donne. - Non vi sono particolari distribuzioni geografiche. In provincia di nel 3 sono morte per malattie infettive e parassitarie 44 persone distribuite pressocchè in ugual misura tra uomini e donne (47,7% gli uomini e 5,3% le donne), rappresentando lo,7% di tutte le cause di morte. Analizzando il trend temporale delle frequenze nel periodo -3 si rileva un leggero aumento dei casi per entrambi i sessi, più marcato nelle donne, pur se con un andamento altalenante a causa della bassa numerosità. I tassi standardizzati dello stesso periodo, che annullano l'effetto dell'invecchiamento della popolazione, mostrano per entrambi i sessi una lieve riduzione fino alla metà degli anni 9, seguita da un altrettanto lieve incremento, con valori che, inizialmente maggiori, tendono a scendere al di sotto di quelli regionali. Nella distribuzione dei decessi per età del quinquennio -3 si assiste ad una predominanza di valori maschili fino all età di 7 anni, che rappresenta anche l età modale per gli uomini. Dopo questa età i valori decrescono rapidamente, sorpassati dai decessi femminili che presentano anche una distribuzione più spostata a sinistra, cioè verso le età più elevate della vita. Dall analisi del rapporto tra i tassi standardizzati di mortalità distrettuali (CMF) per gli anni -3, non si evidenziano differenze significative dei valori distrettuali rispetto a quelli provinciali sia per gli uomini che per le donne ad eccezione, per queste ultime, del distretto di che presenta valori significativamente più elevati; tutti i distretti presentano però intervalli di confidenza molto ampi a causa della bassa numerosità dei decessi per malattie infettive e parassitarie. La mortalità per aree comunali, rispetto a quella regionale, in generale non evidenzia distribuzioni particolari nelle donne, mentre negli uomini si osservano tassi standardizzati leggermente più elevati in alcuni comuni della pianura, le differenze non sono peraltro significative. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Malattie infettive e parassitarie (ICD-9-39) 6

9 7,5 7,5 5 5,5, Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni ,5,5,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Malattie infettive e parassitarie (ICD-9-39) 7

10 Neoplasie (ICD ) - Le neoplasie rappresentano la seconda causa di morte con circa.9 decessi all anno. - Il numero assoluto di decessi per anno è stabile nell'ultimo decennio, ma correggendo, mediante la standardizzazione, per il progressivo invecchiamento della popolazione la mortalità risulta in diminuzione. - La mortalità provinciale è simile a quella regionale, il distretto di ha valori significativamente inferiori tra le donne, vi è omogeneità tra gli altri distretti. - Polmone, mammella, stomaco e colon le sedi più colpite. In provincia di muoiono per neoplasie più di.9 persone all'anno (.93 nel 3, di cui.6 uomini e 87 donne). Nel loro complesso i tumori sono la seconda causa di morte dopo le malattie dell'apparato circolatorio. L'analisi del trend temporale delle frequenze assolute mostra un andamento complessivamente in aumento per il periodo indagato (-3), con però una stabilizzazione, sia pur con marcate oscillazioni, dalla seconda metà degli anni novanta, fenomeno più evidente per gli uomini. Correggendo però per il progressivo invecchiamento della popolazione mediante la tecnica della standardizzazione, si registra un calo progressivo in entrambi i sessi, più marcato per gli uomini. Tale andamento è simile, con valori però lievemente inferiori, a quello osservato a livello regionale. La distribuzione dei decessi per età si mantiene pressoché simile in entrambi i sessi fino all'età di 5 anni, oltre alla quale si assiste ad un più rapido aumento tra gli uomini fino a raggiungere un picco massimo, valore modale, a 79 anni per poi calare molto rapidamente. Nelle donne si arriva alla stessa età modale in modo più progressivo e si assiste ad un decremento dei decessi all'avanzare degli anni meno drastico di quanto avviene negli uomini. Suddividendo per tre grandi classi di età, nel quinquennio -3 si osserva che le neoplasie interessano prevalentemente la classe di età intermedia (45-74 anni) nella quale provocano quasi la metà dei decessi (49,%), in quella più giovane (-44 anni) rappresentano il 8,7% dei decessi; sono al secondo posto nella classe di età oltre i 74 anni con il,%. Analizzando i tassi standardizzati di mortalità per distretto non si osservano differenze significative rispetto a quelli provinciali negli uomini, mentre nelle donne si registra una mortalità significativamente inferiore nel distretto di. La mortalità per aree comunali del periodo -3, rispetto a quella regionale, in generale non evidenzia distribuzioni particolari sia per gli uomini che per donne. Fra le varie sedi di neoplasia, il polmone è la più frequente negli uomini con oltre 3 decessi per anno, pari al 9,% della mortalità per tumore nel quinquennio -3, seguito da colon (8,%), stomaco (7,9%), prostata (7,3%) ed emolinfopoietico (7,%). Nelle donne la sede più frequente è la mammella con 68 decessi (6,% della mortalità per tumore), seguita da polmone (,%), emolinfopoietico (9,7%), colon (8,5%) e stomaco (7,6%). Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Neoplasie (ICD ) 8

11 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Neoplasie (ICD ) 9

12 Tumori dello stomaco (ICD-9 5) - Il numero dei decessi per questo tumore è in calo da più di venti anni. - Tassi standardizzati in netto calo i entrambi i sessi. - Quasi due terzi dei deceduti nell età 75 anni e oltre. - Mortalità inferiore rispetto alla regione. - Gradiente territoriale in aumento passando dai comuni posti in pianura a quelli montani, soprattutto tra gli uomini. In provincia di nel 3 sono morti per tumori dello stomaco 55 persone di cui il 6,9% uomini e 38,% donne. Nel quinquennio -3 il tumore allo stomaco risulta l a causa di morte in assoluto (,3%), l 8 a tra gli uomini (,7%) e la 3 a tra le donne (,9%). Nella classe di età anni però è la 5 a causa di morte tra gli uomini (3,%). Nell ambito della mortalità per tumori rappresenta la 3 a sede in assoluto e tra gli uomini, la 4 a nelle donne. La maggioranza dei decessi avviene negli ultrasettantacinquenni (6,4%). Le donne tendono a morire in età leggermente più avanzata sebbene l età modale sia di circa di 75 anni per entrambi i sessi. Il trend temporale delle frequenze dal -3 mostra un andamento lievemente decrescente in entrambi i sessi sebbene più accentuato per le donne (-9,8%). Dall analisi dei tassi standardizzati di mortalità, che non risentono della variabilità dovuta all età, il calo nello stesso periodo appare più marcato (-3% negli uomini e 5,% nelle donne). I tassi standardizzati provinciali si mantengono quasi costantemente al di sotto dei corrispondenti valori regionali. Dall analisi della mortalità per distretto si evidenziano valori significativamente più bassi tra gli uomini del distretto di e più alti tra le donne di. I distretti di e mostrano i valori elevati tra gli uomini pur rimanendo ai limiti della significatività statistica. L analisi per aree comunali manifesta un certo gradiente in aumento passando dai comuni della pianura a quelli montani, soprattutto tra gli uomini. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Tumori dello stomaco (ICD-9 5)

13 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico.. Tumori dello stomaco (ICD-9 5)

14 Tumori del colon (ICD-9 53) - E' la seconda neoplasia per mortalità negli uomini, la quarta nelle donne. - La tendenza temporale della mortalità assoluta è in aumento per gli uomini, stabile per le donne. - Il trend dei tassi standardizzati di mortalità del tumore del colon è oscillante, con un lieve aumento negli uomini ed una leggera riduzione nelle donne. - Sebbene il picco di mortalità si osserva all età di 75 anni per gli uomini e 8 per le donne, il maggior numero di decessi complessivi si registra tra i 45 e 74 anni. - Non si evidenziano significative differenze di mortalità per distretto. Nell anno 3 le neoplasie del colon hanno provocato 5 decessi, che rappresentano il 7,9% dei decessi per neoplasie, di questi il 55,3% ha interessato gli uomini e il 44,7% le donne. Nel quinquennio -3 il colon risulta la seconda sede di neoplasia a maggiore mortalità negli uomini, pari all 8,% della mortalità per tumore, e la quarta nelle donne (8,5%). La distribuzione delle frequenze nel periodo -3 mostra nel lungo periodo diverse oscillazioni, tuttavia dai primi anni 9 si evidenza per gli uomini un tendenza all aumento mentre non si evidenziano trend particolari per le donne. L età in cui si concentra il maggior numero di decessi, per il periodo -3, è 75 anni per gli uomini e 8 per le donne. Gli uomini, però, mostrano sempre valori più elevati di mortalità fino a 8 anni, con un decremento dei decessi dopo il valore modale molto più rapido rispetto a quello delle donne. Suddividendo invece i decessi del periodo -3 per tre grandi classi di età, si nota come interessino prevalentemente la classe di età anni, in cui rappresentano il 7,8% dei decessi per tumori (,% se consideriamo anche quelli del retto) e 3,9% delle cause di morte di quella classe (4,8% compresi i tumori del retto). Dall analisi dei tassi standardizzati di mortalità provinciale per gli anni -3, eliminando l effetto della struttura per età della popolazione, risulta un trend in lieve aumento per gli uomini e in calo quasi impercettibile per le donne, con valori nella media dei valori regionali. Dai tassi standardizzati distrettuali non emergono variazioni significative dei valori rispetto a quelli provinciali sia per gli uomini che per le donne; il distretto di presenta valori più elevati rispetto agli altri, avvicinandosi al limite della significatività statistica senza tuttavia raggiungerlo. Confrontando la mortalità per aree comunali con quella regionale, non si evidenziano distribuzioni particolari per quanto riguarda le donne, mentre negli uomini si osservano tassi standardizzati maggiori nella parte centrale della provincia. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Tumori del colon (ICD-9 53)

15 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Tumori del colon (ICD-9 53) 3

16 Tumori del retto (ICD-9 54) - E' responsabile del 3% dei decessi per tumore - La tendenza temporale della mortalità assoluta è stabile in entrambi i sessi. - Il trend dei tassi standardizzati di mortalità è in leggero calo per entrambi i sessi - Il maggior numero di decessi complessivi si registra nella classe di età compresa tra i 45 e 74 anni. - Non si evidenziano nette differenze di mortalità per distretto. In provincia di nell anno 3 sono decedute per neoplasie del retto 6 persone, pari al 3,% dei decessi di tumore, e suddivise esattamente fra uomini e donne. Nel periodo -3 la distribuzione delle frequenze è rimasta stabile con numerose oscillazioni dovute con ogni probabilità alla bassa numerosità interessata. L analisi dei tassi standardizzati di mortalità provinciale indica un tendenza temporale in leggera diminuzione sia per gli uomini che per le donne. Analizzando le varie età alla morte negli anni -3, si individua un picco (età modale) a 75 anni sia per gli uomini che per le donne. Le donne però hanno una distribuzione meno concentrata attorno a quella età rispetto agli uomini. Osservando la mortalità per grosse classi di età la classe proporzionalmente più interessate dal queste neoplasie sul totale dei decessi per gli anni -3 è quella di anni, in cui rappresenta il,3% dei decessi per tumori (,% se consideriamo assieme anche quelli del colon) e,% delle cause di morte di quella classe (4,8% compresi i tumori del colon). Dettagliando lo studio a livello distrettuale, non emergono differenze significative dal punto di vista statistico tra i valori distrettuali e quelli provinciali in entrambi i sessi. Deve essere evidenziato che la bassa numerosità provoca intervalli di confidenza delle stima molto ampi sopratutto nei distretti di e. L analisi per il livello comunale evidenzia valori in linea con la media regionale, con modesti aumenti concentrati principalmente nella bassa e nel distretto di per gli uomini e lungo il confine est della provincia, soprattutto in montagna e collina, per le donne. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Tumori del retto (ICD-9 54) 4

17 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni ,5,5,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Tumori del retto (ICD-9 54) 5

18 Tumori del fegato (ICD ) - Numerosità stabile per le donne e in lieve aumento per gli uomini, il 5% dei deceduti ha 75 anni o più. - Andamento nel tempo dei tassi standardizzati in lieve calo in entrambi i sessi. - L analisi territoriale sia comunale che distrettuale non mostra variazioni significative. - Tassi standardizzati tendenzialmente inferiori rispetto ai valori regionali. I decessi per tumore del fegato in provincia di relativamente all anno 3 sono stati ed hanno interessato gli uomini per il 58% e le donne per il 4%. Nel quinquennio -3 costituiscono il 5,9% dei decessi per neoplasie e l,8% di tutte le morti. In entrambi i sessi l età più frequente alla morte è di 75 anni, le donne però tendono a morire in età più avanzata rispetto agli uomini. La maggioranza dei decessi per questa causa (5,6%) avviene nella classe di età 75 anni e oltre, classe di età in cui i tumori al fegato hanno anche il maggior peso tra i decessi per neoplasia (6,%), mentre sul totale dei decessi essi hanno un ruolo maggiore nella fascia di età anni (,9%). L andamento delle frequenze negli anni -3 è sostanzialmente stabile per quanto riguarda le donne e leggermente in aumento per gli uomini, nonostante alcuni picchi presenti in entrambi i sessi. I tassi standardizzati per età presentano invece un andamento decrescente e con valori tendenzialmente inferiori a quelli regionali sia tra gli uomini che tra le donne. Non si evidenziano variazioni significative dei tassi standardizzati di mortalità distrettuali rispetto a quelli provinciali nel periodo -3, sia per gli uomini che per le donne; per quanto riguarda gli uomini nei distretti di e si registrano i valori minimi, mentre tra le donne i valori inferiori sono registrati a e quelli maggiori a. La mortalità per aree comunali evidenzia in generale alcune aree a minor rischio rispetto al dato regionale sia per gli uomini che per le donne, in particolare nella Bassa e nei comuni pedemontani. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Tumori del fegato (ICD ) 6

19 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Tumori del fegato (ICD ) 7

20 Tumori del pancreas (ICD-9 57) - Aumento delle frequenze assolute nel periodo -3, anche i tassi standardizzati sono lievemente crescenti. - La maggior parte dei decessi (5%) nell età anni - Valori in linea con quelli regionali. - L analisi territoriale sia comunale che distrettuale non mostra variazioni significative. I decessi per tumore del pancreas in provincia di nell anno 3 sono stati, distribuiti in egual misura tra uomini e donne. Nel quinquennio -3 il tumore del pancreas complessivamente rappresenta la 5 a singola causa di morte, ma la sua importanza cresce notevolmente nella fascia di età anni dove rappresenta la 7 a causa di morte complessivamente (,9%), la 5 a tra le donne (3,4%) dove è anche il 3 tipo di tumore dopo quelli della mammella e del colon. Nel periodo -3 il numero di decessi ha registrato un trend in crescita in entrambi i sessi. L analisi dei tassi standardizzati, eliminando l effetto della struttura per età della popolazione, mostra un andamento più costante nel tempo ancorchè sempre in lievissima crescita, i valori sono in linea con quelli regionali o lievemente inferiori. Dall analisi dei decessi per età del quinquennio -3 risulta che le donne tendono a morire in età più avanzata rispetto agli uomini, andamento confermato anche dalla differente età modale: 7 anni negli uomini e 75 nelle donne. La maggior parte dei decessi si verificano nella fascia di età anni (5%). Indagando la mortalità a livello distrettuale emerge che nessun distretto presenta variazioni significative rispetto ai valori provinciali, la bassa numerosità comporta intervalli di confidenza molto ampi in alcuni distretti ( in modo particolare). A per quanto riguarda gli uomini e a per le donne si registrano i valori più bassi, senza però raggiungere la significatività statistica. A livello comunale non si evidenziano distribuzioni particolari rispetto alla mortalità regionale. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Tumori del pancreas (ICD-9 57) 8

21 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Tumori del pancreas (ICD-9 57) 9

22 Tumori del polmone (ICD-9 6) - Rappresentano la seconda causa di morte in assoluto (6,3%) nel quinquennio -3, la prima per neoplasia. - Tra le donne sono la nona causa di morte, ma la seconda nella classe di età anni. - Tassi standardizzati in calo negli uomini ma in aumento nelle donne. - I tassi standardizzati sono in linea con i valori regionali. - L analisi territoriale mostra degli eccessi di mortalità nel distretto di per gli uomini e nel comune di per le donne. Il tumore del polmone si conferma tra le principali cause di morte. Nel 3 ha causato 39 decessi, di cui 8% uomini e % donne. Rappresenta la a causa di morte in assoluto (6,3%) nel quinquennio -3, subito dopo l ischemia cardiaca cronica, e la a causa di morte per neoplasia (9,% dei tumori). È la a causa di morte per gli uomini (%), soprattutto nella fascia di età anni ove è causa del 6% dei decessi. Tra le donne rappresenta la 9 a causa di morte in assoluto (,6% dei decessi) e la a nella classe di età anni (6,9%), è la a causa di morte per neoplasia (,% delle neoplasie) seconda solo al tumore della mammella. Per quanto riguarda gli uomini, dopo un iniziale periodo di crescita del numero annuo di decessi si registra attualmente un trend in calo, iniziato nel. Una tendenza opposta si registra purtroppo tra le donne dove, pur avendosi valori molto inferiori rispetto agli uomini, si registra un aumento del numero dei decessi. La distribuzione dei decessi per età è simile nei due sessi con un valore modale di 75 anni. La maggior parte dei decessi (58,7%) si verifica nella classe di età anni. Eliminando l influenza della struttura per età della popolazione attraverso la standardizzazione, si nota che il trend temporale nel periodo -3 è in diminuzione per gli uomini, attualmente in linea con i valori regionali; in aumento invece il trend delle donne,in linea con i valori regionali. I tassi standardizzati di mortalità distrettuali durante lo stesso periodo evidenziano variazioni significative in eccesso rispetto ai valori provinciali dei distretti di per quanto riguarda gli uomini e di per le donne; il distretto di è quello che mostra valori più bassi tra gli uomini, pur rimanendo nei limiti della significatività. Nessuna variazione significativa per gli altri distretti. Anche l analisi per aree comunali, rispetto a quella regionale, conferma l andamento rilevato a livello distrettuale con un eccesso in alcuni comuni dell area mirandolese tra gli uomini e nel comune di tra le donne. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Tumori del polmone (ICD-9 6)

23 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Tumori del polmone (ICD-9 6)

24 Tumori della mammella della donna (ICD-9 74) - E' la prima causa di morte per neoplasia nelle donne. - Nel periodo -3 è anche la prima causa in assoluto nella fascia di età anni e la seconda nella fascia -44 anni. - La tendenza temporale dei tassi standardizzati di mortalità è in calo. - L analisi territoriale non mostra variazioni significative sia a livello distrettuale che comunale. - La mortalità standardizzata in provincia di è in linea con quella della. I decessi in provincia di per tumore della mammella sono stati nel 3. Nel periodo -3 è stata la 6 a causa di morte in assoluto tra le donne (4,%), la a per neoplasia (6,% di tutte le neoplasie). Diventa la a causa di morte in assoluto tra le donne di anni e la a tra quelle con meno di 45 anni. Il numero di morti per anno mostra un trend costante, pur con ampie oscillazioni. Riducendo l effetto dell invecchiamento della popolazione mediante la tecnica della standardizzazione si evidenzia invece un andamento tendenzialmente in calo, equiparabile ai valori regionali. La distribuzione dei decessi per età negli anni -3 è crescente fino all età di 75 anni (valore modale), poi decresce rapidamente. Suddividendo per tre grandi classi di età emerge che i decessi per questa causa avvengono prevalentemente nella classe di età anni (54,7%), essi tuttavia costituiscono la prima causa di morte per tumore in tutte e 3 le classi di età, pur con peso relativo differente (,%,,% e,% di tutte le cause di morte rispettivamente). Analizzando la mortalità per aree distrettuali negli anni -3 non si evidenziano variazioni significative dei singoli distretti rispetto al valore provinciale; il distretto di è quello che mostra i valori inferiori, i maggiori. Dall analisi della mortalità per aree comunali emergono valori sostanzialmente uniformi e in linea con quelli regionali, tranne alcuni comuni della bassa modenese che presentano valori leggermente più elevati. Distretto Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 F F F Numero assoluto di decessi per anno in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età in provincia di, anni -3. Tumori della mammella (ICD-9 74)

25 6 5,5 4 3, Trend dei tassi standardizzati* di mortalità in provincia di, anni -3. (CMF) distrettuali sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Tumori della mammella (ICD-9 74) 3

26 Tumori della prostata (ICD-9 85) - Età alla morte avanzata con moda di 85 anni, 7,% dei decessi in ultrasettantacinquenni. - Trend dei tassi standardizzati di mortalità in calo a partire dalla fine anni 9. - Valori in linea con quelli regionali. - Valori omogenei sul territorio con alcune differenze non significative: con valori più bassi e con valori più elevati. Nell anno 3 il tumore alla prostata ha provocato in provincia di 96 decessi. Nel quinquennio -3 risulta essere la a causa di morte negli uomini (,5%), la 4 a sede di neoplasia pari al 7,3% delle morti per tumore. Il suo peso è maggiore negli ultrasettantacinquenni ove rappresenta l 8 a causa in assoluto (3,%) e la a tra le neoplasie (,% dei tumori). Nel periodo -3 il numero assoluto di morti ha registrato una fase di crescita fino al seguita da una riduzione progressiva pur se con oscillazioni dovute alla bassa numerosità. L analisi dei tassi standardizzati per età mostra invece un andamento più costante fino al e conferma il trend in calo degli ultimi anni. I tassi standardizzati provinciali sono in linea con i valori regionali tendendo però ad essere più bassi negli ultimi anni. La morte per questo tumore avviene in età più avanzata rispetto ad altri tipi di tumore, cresce in modo consistente dall età di 6 anni fino a raggiungere l età modale di 85 anni; il 7,% dei decessi avviene in ultrasettantacinquenni. La mortalità per aree distrettuali degli anni -3 non evidenzia variazioni significative dei singoli distretti rispetto al valore provinciale; il distretto di è quello che mostra i valori più elevati mentre quello di mostra valori più bassi, rimanendo entrambi però nei limiti della significatività statistica. Anche l analisi per aree comunali mostra, rispetto a quella regionale, valori più alti a e più bassi a. Distretto Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 M M M Numero assoluto di decessi per anno in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età in provincia di, anni -3. Tumori della prostata (ICD-9 85) 4

27 5 4,5 3, Trend dei tassi standardizzati* di mortalità in provincia di, anni -3. (CMF) distrettuali sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Tumori della prostata (ICD-9 85) 5

28 Tumori dei tessuti linfatico ed ematopoietico (ICD-9-8) - Prima causa di morte per tumore tra i giovani (-44 anni). - Andamento costante nel tempo. - L analisi territoriale sia comunale che distrettuale mostra una sostanziale omogeneità. - Valori in linea con la. In provincia di nel 3 ci sono stati 55 decessi per tumori dei tessuti linfatico ed ematopoietico, distribuiti circa in egual misura tra uomini e donne (5,6% gli uomini e 48,4% le donne). Si tratta di un gruppo di tumori che singolarmente non sono cause frequenti di morte ma che insieme rappresentano il,5% di tutti i decessi e l 8,3% di tutti i tumori nel periodo -3. La loro importanza cresce poi moltissimo nella classe di età più giovane (-44 anni): sono la prima causa di morte per neoplasia (8,7%), il 3,9% dei decessi totali in questa classe. Analizzando il trend temporale dei decessi si rileva un leggero aumento dei casi in ambo i sessi. Questo fenomeno è legato più al progressivo aumento ed invecchiamento della popolazione che non ad un reale aumento della mortalità visto che scompare considerando l andamento dei tassi standardizzati per età, che al contrario tendono, sia pure molto lievemente, a ridursi. I tassi standardizzati sono tendenzialmente in linea con i valori regionali. Nella distribuzione dei decessi per età, uomini e donne mostrano entrambi un aumento dei casi a partire dai 5 anni ed una età modale di 75 anni, le donne tuttavia muoiono tendenzialmente in età un po più avanzata. Dall analisi dei tassi standardizzati di mortalità distrettuali, non si evidenziano differenze significative rispetto ai valori provinciali sia per gli uomini che per le donne; il distretto di è quello che mostra i valori più elevati specie tra gli uomini. La mortalità per aree comunali non evidenzia differenze significative rispetto alla regione Emilia-Romagna. Valori lievemente più alti (ma statisticamente non significativi) si registrano per la cintura dei comuni dell alto appennino per quanto riguarda gli uomini e alcuni comuni della pianura per le donne. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Tumori dei tessuti linfatico ed ematopoietico (ICD-9-8) 6

29 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Tumori dei tessuti linfatico ed ematopoietico (ICD-9-8) 7

30 Malattie delle ghiandole endocrine (ICD ) - Trend del numero assoluto dei decessi in lieve aumento, tassi standardizzati in lieve calo - In questo settore sono compresi il diabete e l AIDS. - Mortalità specifica in aumento con l età - Tassi standardizzati distrettuali significativamente superiori alla media provinciale a (maschi) e a (femmine) Nel 3 sono decedute in provincia di 3 persone per malattie delle ghiandole endocrine, pari al 3% delle morti per tutte le cause. In lieve prevalenza si tratta di donne: pari al 54,7% contro 9 uomini. In questo settore nosologico le principali cause di morte sono il diabete e l AIDS. Le frequenze assolute per gli anni -3 sono crescenti per entrambi i sessi alla fine del periodo rispetto l inizio, anche se nel corso degli anni registrano un andamento molto ondulatorio; gli uomini presentano punta massima nel e minima nel, le donne un massimo nel 99 e un minimo nel. I tassi standardizzati che annullano l'effetto dell'invecchiamento della popolazione (anni -3), mostrano invece trend sostanzialmente decrescenti sia negli uomini che nelle donne, con valori inferiori a quelli regionali. Mentre il trend delle donne cala in modo più omogeneo, quello degli uomini fino al ha una fase crescente per poi calare negli anni seguenti e di nuovo crescere lievemente dal. Nel quinquennio -3 i decessi per età dei due sessi risultano molto poco numerosi fino all età di 5 anni, si manifesta poi una prevalenza di decessi maschili fino a 7 anni ed infine, nelle età terminali della vita, una netta superiorità dei decessi femminili. L età modale alla morte degli uomini è 75 anni, delle donne invece 85 anni. Creando tre grandi classi di età per i decessi del periodo -3 in proporzione la classe più interessata dalle malattie delle ghiandole endocrine è quella -44 anni, con il 4,3% sul totale delle cause di morte per quella classe. Dettagliando l analisi a livello distrettuale per lo stesso arco temporale, i tassi standardizzati non presentano variazioni significative dei valori rispetto a quelli provinciali per entrambi i sessi in tutti i distretti escluso per gli uomini e per le donne, entrambi con valori più alti. Il distretto di mostra tra le donne i valori più bassi pur rimanendo ai limiti della significatività. La mortalità per aree comunali, rispetto a quella regionale, in generale evidenzia valori inferiori nei comuni appenninici per entrambi i sessi, mentre negli uomini si osservano tassi standardizzati più elevati nei comuni della bassa. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Malattie delle ghiandole endocrine (ICD ) 8

31 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Malattie delle ghiandole endocrine (ICD ) 9

32 Disturbi psichici (ICD ) - Forte aumento negli ultimi anni, soprattutto nelle donne (TS + 36,8% dal al 3) - Maggiore prevalenza nel sesso femminile (6,7%) - Mortalità più elevata nella zona centro meridionale della provincia In provincia di nel 3 i disturbi psichici hanno provocato 7 decessi, che hanno interessato prevalentemente le donne: 7 per una quota del 6,7% contro uomini (37,3%). I disturbi psichici corrispondono al 4% dei decessi per tutte le cause. Analizzando le frequenze assolute nel periodo -3 si evidenziano trend crescenti per entrambi i sessi, molto più marcato quello delle donne rispetto agli uomini. I tassi standardizzati per lo stesso periodo temporale, che annullano l effetto dovuto all invecchiamento della popolazione, confermano comunque la tendenza: trend crescenti per entrambi i sessi ma molto più marcati per le donne (differenza percentuale +36,8%). Gli andamenti provinciali sono sempre leggermente superiori ai valori regionali. La distribuzione dei decessi per età negli anni -3 per i due sessi parte da valori trascurabili fino all età di 65 anni e, fino ai 75 anni, non si osservano differenze fra maschi e femmine. Dopo tale età, i decessi delle donne subiscono un impennata sino a 9 anni, quelli degli uomini invece aumentano in modo molto meno consistente e si concentrano prevalentemente intorno agli 85 anni. Se consideriamo i decessi del quinquennio -3 suddivisi in tre grandi classi di età i disturbi psichici interessano sia la classe di età più giovane, quella -44 anni della quale rappresentano il 4,6%: in particolare, l abuso di sostanze stupefacenti (94, %) che quella 75 anni e oltre, nella quale con il 4,5% rappresenta la quarta causa di decesso: in questo caso il maggior contributo è da attribuirsi alle diverse forme di demenza. I tassi standardizzati di mortalità per gli anni -3 degli uomini non presentano variazioni significative dei dati distrettuali rispetto a quelli provinciali in tutti i distretti tranne che ha valori molto più bassi. Le donne invece registrano valori non significativamente diversi rispetto a quello provinciale nei distretti di,, e, valori inferiori nei distretti di e e superiori a. La mortalità per aree comunali nel periodo -3, rispetto a quella regionale, presenta rischi elevati per gli uomini nella zona centro-sud della provincia, con un ampia fascia comprendente e tutta la zona pedemontana e collinare con valori del rischio relativo maggiori di,3, mentre per le donne l area ad alto rischio interessa meno comuni e si osserva anche una zona a rischio ridotto (RR<,7) corrispondente ai comuni dell alto appennino. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Disturbi psichici (ICD ) 3

33 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Disturbi psichici (ICD ) 3

34 Malattie del sistema circolatorio (ICD ) - Sono la principale causa di morte in entrambi i sessi, come in regione e in Italia. - In provincia di la mortalità standardizzata è complessivamente simile a quella media regionale. - La tendenza temporale dei tassi standardizzati di mortalità è in netta diminuzione in entrambi i sessi, in lieve aumento invece il valore assoluto dei decessi. - I disturbi circolatori dell'encefalo sono le patologie più importanti. Nella provincia di le malattie del dell apparato circolatorio rappresentano la principale causa di morte in entrambi i sessi: nel 3 sono avvenuti.768 decessi per questo gruppo di patologie, pari al 4,3% di tutte le morti, ed hanno riguardato per il 43,3% uomini e per il 56,7% donne. Analizzando le singole cause di morte in questo settore, nel quinquennio -3, le malattie cerebrovascolari risultano le più frequenti sia per gli uomini che per le donne: circa 8 decessi maschili per anno (,8%) e 4 femminili (7,9%). Per gli uomini seguono poi le altre malattie ischemiche del cuore (,6%), infarto miocardio acuto (7,%) e ipertensione (,%). Le donne invece registrano le altre malattie ischemiche del cuore (5,9%), ipertensione (5,9%) e infarto miocardio acuto (,6%). L'analisi del trend temporale delle frequenze assolute nel periodo -3 mostra un andamento diverso per i due sessi: in calo per gli uomini, anche se, dopo diverse oscillazioni, si sono assestati in questi ultimi anni; ed invece in aumento per le donne (+ % circa). Correggendo però per il progressivo invecchiamento della popolazione mediante la tecnica della standardizzazione, si registra un calo progressivo in entrambi i sessi, più marcato per gli uomini (-4%) meno netto (-3%) e con una lieve ripresa in questi ultimi anni per le donne. Tale andamento è simile a quello osservato a livello regionale. Rispetto all'italia, ha un tasso di mortalità standardizzata inferiore. Da notare che il nostro Paese appartiene al gruppo delle nazioni dell'unione Europea con più bassa mortalità, assieme a Francia e Spagna. Suddividendo i decessi del quinquennio -3 per tre grandi classi di età osserva come queste patologie siano pregnanti in particolar modo nella classe di età più anziana (75 anni e oltre) essendo la prima causa di morte (48,9%), mentre sono al secondo posto nella classe di età anni (9,%). Dall analisi dei tassi standardizzati di mortalità distrettuali per gli anni -3, per gli uomini non si evidenziano in generale variazioni significative dei valori rispetto a quelli provinciali per i distretti di, e, valori significativamente inferiori invece per il distretto di e significativamente superiori a, e. Per le donne in generale nessuna variazione significativa ad eccezione del distretto di che mostra ancora valori più elevati di quelli provinciali. Il distretto di mostra invece valori meno elevati ma rimane nei limiti della significatività. La mortalità per aree comunali, rispetto a quella regionale, in generale non evidenzia distribuzioni geografiche particolari per entrambi i sessi, vi sono alcuni comuni con lievi eccessi di mortalità, ma senza aggregazioni spaziali evidenti. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Malattie del sistema circolatorio (ICD ) 3

35 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Malattie del sistema circolatorio (ICD ) 33

36 Infarto acuto del miocardio (ICD-9 4) - Nella classe di età anni è la principale causa di morte per entrambi i sessi nel gruppo delle malattie cardiovascolari e la seconda fra tutte le cause. - In provincia di la mortalità standardizzata è inferiore al valore regionale. - La tendenza temporale dei tassi standardizzati di mortalità per infarto del miocardio è in diminuzione in entrambi i sessi. Nel 3 sono decedute in provincia di 44 persone per infarto di cui il 54,% ha riguardato uomini (38) e il 45,9% donne (). Nel periodo -3 le frequenze assolute per gli uomini manifestano un trend decrescente per tutto il periodo. Le donne invece evidenziano un andamento più altalenante con valori sempre crescenti dal. La distribuzione dei decessi per età del periodo -3 mostra valori molto più elevati degli uomini fino agli 8 anni, delle donne oltre gli 8 anni. L età modale per gli uomini è 75 anni, quando si verifica il maggior numero di decessi che poi decrescono molto velocemente; per le donne invece l età modale risulta essere a 85 anni. Distinguendo i decessi del quinquennio precedente in tre classi di età, l infarto acuto del miocardio (IMA) interessa prevalentemente la classe di età intermedia (45-74 anni): è la prima causa di morte per quella classe fra le malattie cardiovascolari (3,7%) e la seconda causa di morte in assoluto (6,9% dei decessi complessivi della classe). I tassi standardizzati di mortalità, che non risentono dell influenza dell età della popolazione, si sono fortemente ridotti nel corso del periodo osservato (-3) per entrambi i sessi ma con una velocità circa doppia per i maschi; i corrispondenti tassi regionali manifestano lo stesso andamento, ma con intensità lievemente minore, essi inoltre sono un poco più elevati di quelli dei modenesi. A partire dal gli uomini e dal le donne la tendenza è stazionaria o in leggero aumento pur rimanendo nel complesso un trend decrescente. Dall analisi dei tassi standardizzati di mortalità distrettuali per gli anni -3, non si evidenziano variazioni significative dei valori distrettuali rispetto a quelli provinciali sia per gli uomini che per le donne. Unica eccezione per gli uomini del distretto di, che presenta valori più elevati; il distretto di è quello che mostra invece i valori più contenuti, rimanendo comunque ai limiti della significatività senza raggiungerla La mortalità per aree comunali, rispetto a quella regionale, in generale evidenzia valori nella media o inferiori ad essa, come si poteva attendere da quanto sopra riferito, si osserva solo un eccesso limitatamente ad alcuni comuni della montagna, fra le donne. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Infarto acuto del miocardio (ICD-9 4) 34

37 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Infarto acuto del miocardio (ICD-9 4) 35

38 Altre malattie ischemiche del cuore (ICD ) - Rappresentano la seconda causa di morte oltre i 75 anni - L andamento è in aumento come frequenza, stazionario per i tassi standardizzati - Più frequente fino agli 8 anni fra gli uomini, oltre fra le donne - Tassi più elevati della media a, e, inferiori a e I decessi avvenuti in provincia di nel 3 dovuti ad altre malattie ischemiche del cuore sono stati 5, distribuiti circa in egual misura tra uomini e donne (49,4% gli uomini e 5,6% le donne); con il 8,% rappresentano la seconda causa di morte per patologie cardiovascolari di entrambi i sessi. I trend delle frequenze assolute nel periodo -3 sono in aumento, molto più marcato e lineare quello delle donne rispetto agli uomini. Analizzando i tassi standardizzati di mortalità, che eliminano il fattore età, nel periodo -3 si nota per gli uomini un tasso costante tra l inizio e la fine degli anni presi in esami, con un trend in diminuzione fino al, in crescita dal 9 al 98 e di nuovo in diminuzione fino al 3. Per le donne invece il trend risulta essere linearmente crescente, con un rallentamento dopo il, i corrispondenti dati regionali sono molto simili per gli uomini, fra le donne sensibilmente maggiori, ma il differenziale tende a ridursi. La distribuzione dei decessi per età negli anni -3 mostra valori molto più elevati nel sesso maschile fino a 8 anni, quando si inverte la tendenza. Il maggior numero di decessi per gli uomini si riscontra a 75 anni, mentre l età modale delle donne a 9 anni, apice di una concentrazione di decessi nelle età avanzate della vita. Suddividendo i decessi per tre grandi classi di età, le altre malattie ischemiche del cuore si riscontrano prevalentemente nella classe di età oltre i 75 anni: sono la seconda causa di morte sia per malattie cardiovascolari (8,8%) che per tutte le cause di morte di quella classe (9,%). La mortalità distrettuale per gli anni -3, presenta la stessa situazione per gli uomini e le donne: per i distretti di e non si riscontrano differenze significative rispetto ai valori provinciali; i distretti di, e presentano valori significativamente più elevati mentre quelli di e più bassi. Questo dato si ripresenta nelle mappe di mortalità per aree comunali anche se rispetto a quella regionale, la mortalità femminile è molto inferiore (RR <,7) in tutti i comuni pedemontani e in quelli appenninici del distretto di, mentre al contrario gli uomini presentano valori più elevati di quelli della media regionale (RR fra, e,3) in tutti i comuni dei distretti di, e. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Altre malattie ischemiche del cuore (ICD ) 36

39 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Altre malattie ischemiche del cuore (ICD ) 37

40 Disturbi circolatori dell encefalo (ICD ) - Il gruppo delle malattie cerebrovascolari è un'importante causa di morte e di disabilità per entrambi i sessi, soprattutto per le donne che sono più colpite. - In provincia di la mortalità standardizzata è inferiore al valore nazionale e simile a quello regionale. - Il trend dei tassi standardizzati di mortalità per malattie cerebrovascolari è in sensibile diminuzione in entrambi i sessi, nelle donne questo andamento sembra arrestarsi negli ultimi anni. Queste patologie sono importanti non solo per l'elevata mortalità, ma anche per l'elevata disabilità che provocano: gli esiti invalidanti (paresi, afasie, disturbi cognitivi, etc ) spesso riducono fortemente l'autonomia delle persone colpite e conseguentemente la loro qualità di vita; esse determinano inoltre un grande carico assistenziale sociale e sanitario, sia per la collettività che per le famiglie. Il 3 ha visto 689 persone decedute in provincia di per disturbi circolatori dell encefalo di cui 38,% uomini e 6,8% donne. Rappresentano la prima causa di morte per patologie cardiovascolari sia complessivamente (4,9%), sia per quanto riguarda gli uomini e le donne separatamente. Le frequenze assolute osservate nel periodo -3 evidenziano un trend decrescente per gli uomini e crescente per le donne. Entrambi i sessi manifestano oscillazioni durante il periodo, con il picco assoluto nel. A partire dal si assiste però chiaramente alla divaricazione della forbice tra uomini e donne. Eliminando l effetto del fattore età si notano tassi standardizzati progressivamente decrescenti per entrambi i sessi, più marcato e lineare per gli uomini rispetto a quello delle donne, soprattutto a causa del fatto che, a partire dal, per le donne i valori sembrano stabilizzarsi. Rispetto al livello regionale, il trend dei tassi standardizzati della provincia modenese è comunque molto simile sia per gli uomini che per le donne. Analizzando la distribuzione dei decessi per età del periodo -3 i valori sono molto contenuti e simili fra loro fino ai 5 anni, poi la curva maschile è preponderante fino ai 7, di nuovo si evidenzia una sostanziale uniformità fino agli 8 anni, dopodiché è nettamente superiore il dato femminile. Dallo studio dei decessi del quinquennio -3 in tre grandi classi di età emerge come sia la classe di età 75 anni e oltre ad essere prevalentemente interessata da malattie cerebrovascolari: rappresentano infatti la prima causa di morte di quella classe, riguardano il 6,6% dei decessi per malattie cardiovascolari ed il 3% delle cause di morte complessive. I Distretti presentano situazioni simili per i due sessi: quelli che presentano tassi di mortalità standardizzata superiori alla media provinciale sono (significativo in entrambi i sessi) e (significativo solo negli uomini), viceversa al di sotto della media si situano (significativo per gli uomini) e (significativo per le donne) Rispetto alla mortalità regionale quella per aree comunali mostra una situazione compatibile con quanto riferito sopra per i Distretti. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Disturbi circolatori dell encefalo (ICD ) 38

41 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Disturbi circolatori dell encefalo (ICD ) 39

42 Malattie dell apparato respiratorio (ICD ) - Le malattie respiratorie non neoplastiche rappresentano la terza causa di morte in provincia di. - La loro frequenza sta lievemente aumentando ma, a parità di età, sono in lieve diminuzione - Tra queste, le bronchiti e le polmoniti provocano il maggior numero di decessi. - Sono causa di morte soprattutto negli anziani Anche escludendo i tumori dell apparato respiratorio, che i sistemi di classificazione internazionale delle malattie fanno rientrare nel capitolo delle neoplasie, e le tubercolosi polmonare, attribuita alle malattie infettive, le malattie respiratorie costituiscono per numero la terza causa di morte in provincia di, così come in Emilia-Romagna ed in Italia, dopo le patologie del sistema circolatorio e quelle neoplastiche. Nel 3 infatti (Tab.) sono avvenuti nella nostra provincia 47 decessi per questo gruppo di patologie, pari al 7% di tutti i decessi, equamente suddivisi fra entrambi i sessi: 5,6% (43) uomini e 48,4% donne (8). Il trend delle frequenze assolute negli anni -3 (Graf.) è sostanzialmente stazionario per gli uomini, lievemente in aumento per le donne, pur se con andamenti molto oscillanti. Eliminando l effetto della diversa composizione per età della popolazione attraverso il calcolo dei tassi standardizzati (Graf. 3 e 4), si rileva invece una riduzione dei tassi durante il periodo considerato per entrambi i sessi, molto più marcato per gli uomini. Gli analoghi valori regionali sono simili, ma con una tendenza alla riduzione meno decisa. Dall analisi della distribuzione della mortalità per età nel periodo -3 (Graf. ) si riscontrano valori pressoché nulli e praticamente sovrapposti per i due sessi fino all età di 5 anni. Dai 55 anni si verifica una maggioranza di decessi maschili fino all età di 85 anni che rappresenta anche l età modale per questo sesso. Successivamente si assiste ad un rapido decremento degli uomini e ad ulteriore incremento dei decessi femminili che registrano la loro età modale a 9 anni. Dividendo i decessi degli anni -3 per tre grandi classi di età le malattie dell apparato respiratorio incidono molto nella classe più anziana, 75 anni e oltre: sono la terza causa di morte di quella classe (8%): si tratta in prevalenza di bronchiti (45,4% delle malattie dell apparato respiratorio e 3,6% di tutte le cause di morte) e polmoniti (34,5% e,8%). I tassi standardizzati di mortalità distrettuali per gli anni -3 (Graf. 5 e 6) non evidenziano in generale variazioni significative per entrambi i sessi rispetto a quelli provinciali; fa eccezione il distretto di che presenta valori significativamente inferiori sia per uomini e donne e e nei quali tendono ad essere maggiori. Rispetto alla mortalità regionale, quella per aree comunali (Fig. e ) evidenzia analogamente tassi standardizzati più elevati nei comuni appenninici per entrambi i sessi, anche se in maniera più decisa per gli uomini, e valori inferiori nella Bassa, in questo caso più decisamente per le donne. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Grafico Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni Grafico Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Malattie dell apparato respiratorio (ICD ) 4

43 Grafico 3 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Grafico 4 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5 Grafico 5 Rapporto tra i tassi standardizzati* di mortalità (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. Grafico 6 Rapporto tra i tassi standardizzati* di mortalità (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Figura Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Figura Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Malattie dell apparato respiratorio (ICD ) 4

44 Malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi (ICD ) - Tendenza all aumento del numero assoluto e dei tassi standardizzati, soprattutto fra le donne - Valori lievemente superiori alla media regionale - Eccesso significativo in entrambi i sessi nel Distretto di - Si concentra fra gli anziani dai 7 anni Nell anno 3 in provincia di per malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi, fra le quali sono comprese in particolare la Malattia di Alzheimer e il Morbo di Parkinson, sono decedute persone, in prevalenza donne: 64,5% (4) rispetto al 34,5% di uomini (78); corrispondono al 3,3% dei decessi per tutte le cause. Le frequenze assolute del periodo -3 evidenziano trend crescenti per entrambi i sessi, più che raddoppiato e sempre superiore quello delle donne rispetto agli uomini. Eliminando invece l effetto del fattore età della popolazione, dall analisi dei tassi standardizzati dello stesso periodo, emerge un trend pressoché costante per gli uomini, con valori quasi sempre lievemente superiori a quelli regionali; in netta crescita invece il trend delle donne, e valori sempre superiori a quelli regionali. La distribuzione dei decessi per età negli anni -3 per i due sessi è sovrapposta fino a 7 anni; da lì in poi i decessi delle donne subiscono un grande incremento sino all età modale di 9 anni, i decessi degli uomini invece aumentano in modo molto meno marcato e si concentrano prevalentemente all età di 8 anni. Dividendo i decessi del quinquennio -3 per tre grandi classi di età le malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi interessano principalmente la classe di età più anziana (75 anni e oltre): con il 3,3% rappresenta la sesta causa di morte per quella classe. L analisi della mortalità distrettuale nel periodo -3 presenta in generale tassi standardizzati senza variazioni significative dei valori rispetto a quelli provinciali ad esclusione del distretto di che ha valori più alti in entrambi i sessi, e di, inferiore alla media per il sesso femminile. La mortalità per aree comunali, conferma quanto osservato in precedenza: valori mediamente di poco superiori alla media regionale, particolarmente nella bassa e fra le donne. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Malattie del sistema nervoso e organi dei sensi (ICD ) 4

45 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Malattie del sistema nervoso e organi dei sensi (ICD ) 43

46 Traumatismi e avvelenamenti (ICD ) - Sono il 4% dei decessi totali, ma il 39% fra e 44 anni - Consistente riduzione dei tassi standardizzati (-3): quasi dimezzati fra le donne, meno un terzo fra gli uomini - Aree comunali abbastanza omogenee nel periodo -3 In provincia di muoiono per traumatismi ed avvelenamenti circa 3 persone all anno (9 nel 3, di cui 6,5% uomini e 37,5% donne) che rappresentano il 4,3% di tutte le cause di morte. L'analisi del trend temporale delle frequenze assolute mostra un andamento in diminuzione per il periodo indagato (-3) in entrambi i sessi, con marcate oscillazioni in aumento per gli uomini nel e in diminuzioni per le donne nel e ed ancora per gli uomini nel. Eliminando l influenza dell invecchiamento della popolazione attraverso il calcolo dei tassi standardizzati si evidenzia un calo progressivo in entrambi i sessi, più marcato per le donne (-45,9%) rispetto agli uomini (-3,%). L andamento è simile a quello osservato a livello regionale ma con valori pressocchè costantemente inferiori in entrambi i sessi. La distribuzione dei decessi per età negli anni -3 risulta molto diversa per i due sessi. Gli uomini presentano una distribuzione bimodale: a 75 anni si concentrano il maggior numero di decessi ma molto importante è il picco registrato all età di 5 anni, in cui si concentrano prevalentemente i decessi dovuti ad incidenti stradali, con una numerosità di poco inferiore a quella dell età più anziana. Le donne invece mantengono valori sostanzialmente ridotti fino all età di 65 anni per poi crescere velocemente fino all età modale di 85 anni e decrescere molto meno rapidamente rispetto agli uomini. Suddividendo i decessi per tre grandi classi di età nel quinquennio -3 si osserva come i traumatismi e gli avvelenamenti siano la principale causa di morte della classe di età più giovane, -44 anni, con il 39% dei decessi totali della classe; le prime due categorie sono rappresentate dagli incidenti stradali (6,8%) e dai suicidi (7,5%). Dall analisi dei tassi standardizzati di mortalità distrettuali nel periodo -3, non si evidenziano variazioni significative dei valori distrettuali rispetto a quelli provinciali per le donne tranne il distretto di Emilia che presenta valori di poco più elevati. Per gli uomini invece tre distretti,, e, presentano tassi non significativamente diversi dal valore provinciale, i distretti di e hanno valori di poco più elevati mentre i distretti di e presentano tassi standardizzati significativamente più bassi di quello provinciale. La mortalità per aree comunali, rispetto a quella regionale, non evidenzia in generale distribuzioni particolari sia negli uomini che nelle donne. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Traumatismi e avvelenamenti (ICD ) 44

47 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni -3.,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Traumatismi e avvelenamenti (ICD ) 45

48 Incidenti stradali (ICD-9 E8-E848) - Trend in lieve diminuzione, soprattutto fra gli uomini - 75% dei decessi totali fra i maschi - Prima causa di morte fra i giovani (-44 anni) - Eccesso di mortalità nella Bassa Nell anno 3 la provincia di ha registrato persone morte per incidente stradale, 89 uomini (74,%) e 3 donne (5,8%): corrispondenti al 4,% dei decessi totali per traumatismi ed avvelenamenti. Le frequenze assolute del periodo -3 mostrano un trend decrescente in entrambi i sessi: più marcato per gli uomini, oscillante quello delle donne che risente anche della bassa numerosità della casistica. L andamento trova conferma dall analisi dei tassi standardizzati di mortalità che registrano cali di oltre il 5% in entrambi i sessi: anche se, per gli uomini, si osserva una lieve tendenza in crescita a partire dal. Più altalenante il trend delle donne, con una crescita tra il ed il ed una sostanziale stabilità a partire dal. Sia per quanto riguarda gli uomini che le donne i valori provinciali intersecano spesso il trend regionale e ad esso sostanzialmente si sovrappongono. Analizzando la distribuzione dei decessi per età negli anni -3 emerge una sostanziale differenza tra i due sessi. Per gli uomini oltre la metà dei decessi per incidenti stradali sono concentrati nella fascia di età 5-39 anni dove è situata anche l età modale (5 anni). Dai 5 anni i decessi calano progressivamente per poi riprendere a crescere dopo i 55 anni e registrare un ulteriore concentrazione a 75 anni. Le donne invece, con numerosità consistentemente più basse, registrano il maggior numero di decessi alle età 7, 75 e 8 anni. Suddividendo i decessi per incidenti stradali in tre grandi classi di età (anni -3) risulta che essi rappresentano la prima causa di morte fra -44 anni, sia tra i traumatismi ed avvelenamenti (68,6%) sia tra decessi totali (6,8%). Dall analisi dei tassi standardizzati di mortalità distrettuali nel periodo -3, non si evidenziano variazioni significative dei valori dei singoli distretti rispetto a quelli provinciali per le donne tranne il distretto di Emilia che presenta valori di poco più elevati. Per gli uomini invece quattro distretti,,, e presentano tassi non significativamente diversi dal valore provinciale, i distretti di e hanno valori di poco più elevati mentre il distretto di presenta tassi standardizzati significativamente più bassi di quello provinciale. La mortalità per aree comunali, rispetto a quella regionale, non evidenzia in generale distribuzioni particolari in quasi tutta la provincia ad esclusione dei comuni della Bassa Padana nei quali si osserva un eccesso, particolarmente marcato fra i maschi. Numero decessi 3 Tassi grezzi x. ab. -3 Tassi standardizzati* -3 Distretto M F Totale M F Totale M F Totale Numero assoluto di decessi per anno e per sesso in provincia di, anni -3. Numero di decessi per classe di età e sesso in provincia di, anni -3. Incidenti stradali (ICD-9 E8-E848) 46

49 Trend dei tassi standardizzati* di mortalità maschile in provincia di, anni -3. Trend dei tassi standardizzati* di mortalità femminile in provincia di, anni ,5,5,5,5,5,5 (CMF) distrettuali maschili sul valore provinciale, anni -3. (CMF) distrettuali femminili sul valore provinciale, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità maschile per i comuni della provincia di, anni -3. Rischi Relativi** di mortalità femminile per i comuni della provincia di, anni -3. * Tassi standardizzati di mortalità x. abitanti. Standard Italia '9. ** Valore di riferimento: tasso medio regionale. La mappa è stata ottenuta utilizzando la tecnica di smoothing descritta nell'apposito paragrafo metodologico. Incidenti stradali (ICD-9 E8-E848) 47

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