CONFRONTO DI SISTEMI DI COLTIVAZIONE CON L USO DI UN MODELLO DI CALCOLO TECNICO-ECONOMICO

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1 CONFRONTO DI SISTEMI DI COLTIVAZIONE CON L USO DI UN MODELLO DI CALCOLO TECNICO-ECONOMICO Berruto R., Ghiotti G., Piccarolo P. DEIAFA Università degli Studi di Torino Riassunto Il settore cerealicolo riveste una notevole importanza nel comparto agricolo nazionale ed è inoltre sottoposto a forti tensioni legate all applicazione dei nuovi orientamenti della politica agricola comunitaria, che hanno, tra gli obiettivi, una sostanziale diminuzione dei prezzi dei prodotti. E quindi importante impiegare sistemi di coltivazione che riducano l impiego di fattori produttivi ed i relativi costi. Con lo scopo di razionalizzare l impiego delle macchine su finanziamento della Regione Piemonte è stata iniziata nel 1996 una sperimentazione per confrontare tre percorsi colturali, che presentano differenze molto marcate nell uso delle macchine e dei fattori produttivi. La sperimentazione che continuerà per altri 4 anni confronta:?? la tecnica tradizionale, dove vengono utilizzate le macchine e si effettuano le operazioni normalmente in uso nell azienda agraria piemontese;?? la tecnica relativa al regolamento 2078/92, dove vengono seguite con cura le indicazioni del regolamento 2078/92, concernenti soprattutto la riduzione dell'uso di prodotti;?? la tecnica a basso input, dove si cerca di ridurre al minimo le operazioni necessarie a preparare il terreno per la semina e, ove possibile, si tende a limitare i prodotti chimici. Per analizzare i risultati della sperimentazione e trasferirli su altre realtà aziendali, è stato messo a punto un modello tecnico-economico che confronta i costi della meccanizzazione e quelli di coltivazione. Il modello è stato specificamente realizzato per l analisi dei costi di aziende cerealicole con estensione ha, identificata come una dimensione media delle aziende piemontesi. I costi delle macchine vengono calcolati sulla base dell impiego aziendale, tenendo anche conto di un eventuale acquisto cooperativo o di un servizio conto-terzi dell azienda a seguito dell acquisto di una macchina specifica. I primi risultati ottenuti con il modello e relativi ai 4 anni di sperimentazione, indicano:?? Costi della meccanizzazione inferiori per il basso input di un importo variabile tra le per il frumento fino alle per il mais. La tecnica è praticabile con le macchine aziendali ed è conveniente anche in caso di riduzione o annullamento della contribuzione 2078 e PAC.?? L uso del noleggio o del contoterzismo in azienda piccola è conveniente solo per quelle operazioni che impiegano macchine costose e utilizzano poco le trattrici aziendali. 1

2 ?? L uso delle macchine aziendali per fare delle operazioni contoterzi è invece molto interessante in quanto consente di ridurre non solo i costi della singola operazione, ma anche quelli delle operazioni in cui viene impiegata la stessa trattrice. Il modello, che consente una comparazione dei sistemi colturali sopra presentati a partire dai dati di campo (tempi di impiego delle macchine, produzioni e uso di altri mezzi di produzione), comincia ad essere utilizzato dai tecnici della assistenza agricola e consente di evidenziare i margini, o le perdite, derivanti dalle scelte di meccanizzazione fatte dall imprenditore. Summary The new EU guidelines basically involve a product price reduction and push the environmental concern over the farmers. The cost reduction and the adoption of some sustainable cultivation techniques such are under the 2078/92 guidelines are something that the farmers need to evaluate for staying on the market. Also the reduction in chemicals and machinery input is necessary to reduce the production costs. Many times the mechanization cost is not well understood by the farmers. Especially in Italian northwest region, small farm acreage is a constraint that raises the cost of the mechanical operations. Three different cultivation systems were evaluated for four years: traditional, low input (both chemical and mechanical) and 2078/92. An excel model that takes into account economic and technical parameters was built by the authors in order to compare the three cultivation systems. The model is targeted to the average farm acreage of the Piedmont Region, in the North West part of Italy. A 30 ha farm has been chosen as representative of the Region. The results of the first four years are the following: - The low input cultivation system is suitable to the farm, without other investments in equipment. This is the more profitable technique if we consider a reduction in a 2078/92 bonus; This technique is the only one convenient if the EU contribution would be reduced or canceled; - The use of outsourcing service must be carefully evaluated because the single farm has low impact on the service with little surface to be worked. On the other hand the use of the third-part service is convenient with operations that require a low number of hours in the farm, and must be avoided for time-consuming operations, because of the greater farm equipment use reduction. - The model could be used by the extension services as a tool to improve the farmer's choice on equipment purchase and management. 1. INTRODUZIONE Il settore cerealicolo riveste una notevole importanza nel comparto agricolo nazionale ed è inoltre sottoposto a forti tensioni legate all applicazione dei nuovi orientamenti della politica agricola comune, che hanno, come prima conseguenza, una sostanziale diminuzione dei prezzi dei prodotti. E quindi di particolare attualità la ricerca di metodi di produzione che, in sintonia con i nuovi criteri che si stanno affermando, riducano l impiego di fattori produttivi ed i relativi costi. 2

3 Tra le voci di costo importanti, su cui si possono operare delle razionalizzazioni, vi sono le operazioni meccaniche in generale, e più in particolare, quelle per la preparazione del terreno e della semina. Spesso il costo delle operazioni meccaniche è sconosciuto alle aziende, che considerano soltanto le spese di acquisto delle macchine e le spese vive di utilizzo (manutenzioni, combustibili e lubrificanti), mentre la maggior voce di costo è rappresentata da interessi e ammortamenti, che non sono tenuti in conto. Con l idea di razionalizzare l impiego delle macchine e per identificarne correttamente il costo per l azienda agraria, il Dipartimento segue dal 1996 i campi sperimentali situati presso L'Istituto Tecnico Agrario di Lombriasco, per mettere a confronto tre tecniche di conduzione agronomica, che presentano differenze molto marcate nell uso delle macchine e dei fattori produttivi. La sperimentazione, ha una durata poliennale e confronta: - la tecnica tradizionale, dove vengono utilizzate le macchine ed i metodi normalmente in uso nell azienda agraria piemontese; - la tecnica relativa al regolamento 2078/92, dove vengono attuate con cura le indicazioni del regolamento 2078/92, concernenti soprattutto la riduzione dell'uso di prodotti chimici e a basso impatto ambientale; - la tecnica a basso input, dove si utilizza, di volta in volta, il numero minimo di operazioni necessarie a preparare il terreno in modo sufficiente per la semina e si tende a limitare i prodotti chimici ove possibile. Proprio per confrontare i percorsi colturali sotto il profilo tecnico-economico, si è realizzato un modello per il confronto tecnico economico. 2 MATERIALI E METODI 2.1 REALIZZAZIONE DEL MODELLO Dal momento che le aziende agricole presentano una elevata variabilità in termini di dotazione di fattori produttivi e di manodopera, e inoltre presentano superfici aziendali molto diverse tra loro, si è realizzato uno strumento software che consente alla singola azienda di valutare i propri costi di meccanizzazione e di produzione. Sulla base dei dati rilevati negli anni passati di attività, e sulla base dei modelli realizzati precedentemente in ambiente Excel, si è realizzato un modello, completamente nuovo, funzionante in ambiente Excel, con l uso del linguaggio Visual Basic Application. L attività svolta ha portato ad un foglio elettronico con menu, finestre di dialogo e tabelle di riepilogo che consentono all utente di comparare dal punto di vista meccanico e tecnico-economico diverse realtà aziendali o studiare, su una stessa azienda, l introduzione di sistemi colturali diversi rispetto a quello tradizionalmente applicato. 3

4 Il nuovo modello non è stato realizzato specificatamente per la prova di Lombriasco, è stato bensi pensato per un tecnico che voglia analizzare i costi delle operazioni meccaniche e di coltivazione di un azienda cerealicola, o del comparto cerealicolo di un azienda zootecnica. Il modello non soffre delle limitazioni del modello precedentemente realizzato, quindi si possono inserire un numero variabile di trattrici, si possono aggiungere o togliere colture con molta facilità e cosi via. Il modello subirà ancora delle modifiche negli anni a venire su indicazione dei tecnici che lo utilizzeranno, anche se una gran parte delle funzioni è compresa in questa versione, come risultato dell attività del quarto anno della sperimentazione anno Il modello, in ambiente Excel, consente di: - introdurre i parametri relativi a ciascuna azienda (SAU, coltivazioni, rotazioni), alla dotazione di macchine e ai costi dei fattori produttivi; - calcolare i tempi di impiego e i costi delle singole operazioni meccaniche; - calcolare i costi di meccanizzazione per singola coltura e per singolo percorso colturale; - calcolare i costi e i ricavi complessivi per coltura e per percorso colturale; - avere delle valutazioni complessive sulle tecniche ipotizzate, e quindi arrivare a determinare le differenze in termini di impiego delle macchine, dei costi e degli utili. I dati presentati nella relazione sono rappresentativi dell azienda campione, ritenuta media della zona, considerata come riferimento nei calcoli tecnico-economici nel modello realizzato. Tra questi vengono utilizzati i dati aziendali, (colture e superfici impiegate per coltura), le dimensioni medie degli appezzamenti, 2.2 DATI AZIENDALI I dati aziendali, sono presentati in un foglio denominato azienda;. qui vengono inseriti i seguenti parametri:?? superficie aziendale a cereali;?? dimensioni appezzamento di riferimento e superficie (parametro calcolato); per consentire un confronto tra le operazioni e per evitare gli effetti della forma e della dimensione degli appezzamenti, tutti i risultati di seguito presentati sono riferiti ad appezzamenti di 100 m di larghezza e 200 m di lunghezza.?? distanza dell'appezzamento dal centro aziendale. Questo parametro è difficile da conoscere, ma da esso dipendono i tempi di trasporto.?? le superfici in percentuale destinate ad ogni coltura nel riparto colturale, rispetto al totale della superficie coltivata. 2.3 DOTAZIONE DI MACCHINE E PARAMETRI CONSIDERATI NEL MODELLO L'ipotesi seguita è che l'azienda compia tutte le operazioni in proprio, non utilizzi il contoterzismo e non pratichi, a sua volta, attività contoterzi in favore di altre aziende. A tale regola si è derogato solo per le operazioni che tradizionalmente, nelle piccole aziende, vengono affidate al contoterzismo, in particolare per la mietitrebbiatura. 4

5 Le attrezzature e le trattrici impiegate sono state considerate come totalmente di proprietà dell'azienda. Le trattrici considerate sono una da 45 e una da 70 kw: ciò costituisce una necessaria semplificazione perché spesso, nella nostra regione, aziende di questo tipo hanno più di due trattrici. Nel foglio di calcolo macchine sono specificate tutte le caratteristiche delle macchine necessarie ai fini del calcolo dei tempi e dei costi delle operazioni. I parametri tecnici definiti sono: - codice identificativo della macchina operatrice (importante ai fini del calcolo); - descrizione sintetica; - velocità media-ottimale di lavoro; - larghezza effettiva di lavoro della macchina; - tempi medi di voltata e larghezza della capezzagna; - capacità serbatoio/tramoggia (caso di macchine per distribuzione o raccolta prodotti); - tempi di rifornimento/scarico; - tempi di regolazione in campo; - tempi di trasporto; - potenza della trattrice accoppiata; - potenza richiesta; - consumi calcolati in base alla potenza richiesta ed alla potenza della trattrice accoppiata. I parametri economici inseriti sono: - vita utile espressa in ore totali di utilizzo della macchina prima della sua sostituzione; - durata massima-obsolescenza tecnica della macchina (si ipotizzano 20 anni come massimo per tutte le macchine); - valore a nuovo della macchina e stima del valore di recupero a fine utilizzo; - coefficienti di riparazione rispetto al valore a nuovo per ora di lavoro (da tabelle BCMEA); - tariffa di noleggio e maggiorazioni per tenere conto della diversa qualità del lavoro. I valori da inserire sono molti, ma il foglio macchine contiene un'insieme di parametri preimpostati che consentono di calcolare il costo delle operazioni meccaniche anche se non si conoscono tutti i dati di tutte le macchine. 2.4 IL LAYOUT DEL MODELLO Il foglio, una volta aperto, si presenta come quello in figura 1, con un menu principale dal quale si accede a tutte le opzioni del modello. 5

6 Figura 1 - Videata iniziale al caricamento del modello per il calcolo tecnico-economico I dati tecnico-economici delle macchine agricole sono inseribili e modificabili nella finestra di dialogo presentata in figura 2, dove per ogni categoria di operazione viene proposto un elenco di macchine, modificabile (con il pulsante nuova si aggiunge una nuova macchina, con il pulsante togli la macchina viene soppressa dall elenco). Scegliendo una macchina dall elenco di quelle per la lavorazione del terreno, vengono presentati sulla destra i dati di default per la macchina quali la vita utile, l obsolescenza (anni). altri parametri della macchina, quali ad esempio la larghezza di lavoro, oltre ai parametri qui inseriti, sono da inserirsi nella videata operazioni. Alcuni dei parametri qui inseriti possono essere modificati nella videata operazioni, per essere resi specifici per ogni singola passata della macchina operatrice. 6

7 Figura 2 inserimento dati tecnico-economici delle macchine. Impostazioni di default Per quanto riguarda i prezzi dei materiali di consumo e della manodopera, questi vengono inseriti e modificati nella finestra di dialogo di figura 3, dove si possono specificare le unità di misura tra un elenco di unità di misura anch esso modificabile. Anche in questo caso i prezzi si inseriscono con la barra inserimento valori numerici, tipo quella presentata in figura x+6. Due pulsanti al fondo della finestra consentono di specificare se il prezzo del fattore sta ad indicare un costo o un ricavo. Figura 3 finestra di dialogo impostazioni prezzi e unità di misura dei fattori produttivi La finestra di dialogo operazioni (figura 4), racchiude in un solo modulo l inserimento delle operazioni e dei consumi di prodotti. Una volta scelta la coltura, si possono andare a scelgliere le operazioni e infine si può procedere a scegliere la macchina, definire o modificare i dati esistenti nel modello per quella operazione, e infine andare a quantificare l uso di mezzi di produzione (manodopera, concimi, diserbanti) legati all operazione svolta. 7

8 nella parte sottostante della finestra vengono visualizzati i dati legati all operazione specifica. vengono presentati sia i dati tecnico-economici legati all uso delle macchine, (le voci su sfondo verde sono presentate per default e possono essere modificate, le voci su sfondo azzurro sono invece dei risultati, presentati a scopo di documentazione del calcolo effettuato) sia i costi legati ai fattori produttivi in evidenza, presentati con voci su sfondo giallo. Figura 4 finestra di dialogo operazioni, la videata principale del modello per l inserimento dei dati e delle operazioni svolte. 3 RISULTATI 3.1 SUCCESSIONE DELLE OPERAZIONI DI LAVORAZIONE TERRENO EFFETTUATE NEI TRE PERCORSI La tabella 1 presenta la sequenza di operazioni meccaniche per la messa a coltura del terreno, per le tre colture esaminate (grano, mais e soia) e per i tre percorsi (basso input, tradizionale e 2078) 8

9 oggetto della sperimentazione. La sequenza di operazioni è quella relativa all'anno 1999 (mais e soia) e all'autunno 1998 (frumento). In particolare:?? il percorso tradizionale e quello 2078 presentano le stesse operazioni, con l'unica variante nel 2078 del diserbo localizzato alla semina. In entrambe i percorsi il terreno viene arato e successivamente erpicato, sia con erpici a dischi, sia con erpice rotativo;?? il percorso basso input non impiega l'aratura, la preparazione del terreno viene effettuata solo con passate di erpici a disco o erpici rotativi, o zappatrici. Il terreno viene quindi preparato solo superficialmente, e i tempi di lavoro, se si considerano le sole operazioni di lavorazione terreno sono molto più bassi. Gli impieghi di macchine non sono cosi ridotti nel basso input, in quanto si utilizzano macchine non appropriate (es. erpice a dischi leggero) che non riescono in una sola passata a lavorare il terreno e sono necessarie più passate per ottenere ciò che si avrebbe, con una sola passata, con un erpice più pesante. Tabella 1 - successione delle operazioni meccaniche di lavorazione del terreno per i tre percorsi colturali e per le colture di mais, soia e frumento. (escluse le operazioni di coltivazione post-emergenza, del diserbo e della fertilizzazione, anno 1999) (AR=aratura, ER=erpicatura con erpice rotativo, ED=erpicatura con erpice a dischi, SE=seminatrice pneumatica, SG=seminatrice meccanica,tr=trinciatura residui, CO=combinata - zappatrice e seminatrice meccanica). PercorsoBasso Input Percorso Tradizionale Percorso 2078/92 soia frumento mais soia frumento mais soia frumento mais ED ED ED AR AR AR AR AR AR ED ED ED ED ED ED ED ED ED ER CO ER ER CO ED ER CO ED ER SE SE ER SE ER SE SE SE(1) (1) Diserbo localizzato alla semina 3.2 IMPIEGO ANNUO DI MACCHINE OPERATRICI L'impiego annuo delle macchine per la lavorazione del terreno e semina nel 1999 è quello presentato in tabella 2. I dati sono espressi in ore anno per operatrice e si riferiscono a tutta la superficie dell'azienda. A comporre i costi della meccanizzazione vi sono anche altre operazioni, quali ad es. il diserbo e le operazioni di sarchiatura, non presentati nella tabella 2. 9

10 Tabella 2 - impieghi di macchine per la lavorazione del terreno, anno 1999, espressi in h/anno (azienda SAU 30 ha). impieghi operatrice PercorsoBasso Input Percorso Tradizionale Percorso 2078/92 aratro bivomere erpice a dischi, 2.5 m erpice rotativo, 3 m seminatrice pneum. mais seminatrice meccanica trinciastocchi combinata In particolare si può notare come nel percorso basso input, le ore di impiego siano inferiori rispetto al p.c. tradizionale e al 2078 (tabella 2). L'aratura, con 104 ore di lavoro annuo, non è presente nel basso input, anche se vi sono incrementi di uso dell'erpice a dischi e dell'erpice rotativo. Le ore di impiego più elevate di alcune macchine sono da riferirsi alla semina delle colture di copertura, presenti nel percorso basso input. Nel complesso, per l'azienda di riferimento esse ammontano a 68 h/anno di lavoro. Se si eliminano queste colture l'impiego delle macchine, nel basso input, sarebbe ancora più ridotto. 3.3 IMPIEGO ANNUO DI TRATTRICI L'impiego annuo medio delle trattrici è presentato nelle tabelle 3 e 4. Gli impieghi sono espressi in h/anno per coltura, e sono una media del triennio Si consideri che la soia investe una superficie di 7,5 ha, il frumento una superficie di 7,5 ha e il mais una superficie di 15 ha. Si consideri inoltre che le ore di lavoro sono riferite alla irrigazione per scorrimento da canali consortili, senza l'uso della trattrice per il pompaggio dell'acqua. Nel p.c. basso input sono ridotti gli impieghi della trattrice più potente (255 h anno -1 contro 282 h anno -1 per il 2078 e 288 h anno -1 per il tradizionale), mentre sono più elevati quelli della trattrice da 45 kw. Da notare comunque come gli impieghi annui calcolati sono molto bassi. Potrebbe essere sufficiente una sola trattrice aziendale, per tutte le operazioni (impiego annuo variabile dalle h anno -1 ). Va inoltre considerato che da una eventuale dismissione delle colture di copertura si risparmierebbero 29 h anno -1 per la trattrice da 45 kw e di 39 h anno -1 per la trattrice da 70 kw di potenza, per il p.c. basso input. Questo comporterebbe una ulteriore riduzione di impiego delle trattrici, e sarebbe un motivo in più per utilizzare una sola trattrice, rendendo così ancora più conveniente il p.c. basso input. 10

11 Tabella 3 - impieghi trattrice da 45 kw. media triennio trattrice 45 kw PercorsoBasso Input Percorso Tradizionale Percorso 2078/92 soia (h/anno) frumento (h/anno) mais (h/anno) cover crops (h/anno) 29 altre totale Tabella 4 - impieghi trattrice da 70 kw. media triennio trattrice 70 kw PercorsoBasso Percorso Tradizionale Percorso 2078 Input soia (h/anno) frumento (h/anno) mais (h/anno) cover crops 39 (h/anno) altre totale COSTI DELLE SINGOLE OPERAZIONI MECCANICHE Nella tabella 5 sono presentati i costi delle operazioni colturali, divise tra tecnica tradizionale, basso input e Come anticipato nella parte metodologica, questi non considerano la manodopera, conteggiata a parte nei conti colturali, ma incorporano le manutenzioni, riparazioni e i consumi di combustibile. Si può subito notare come le macchine utilizzate siano differenti nella tipologia e nelle ore di impiego. I costi sono piuttosto elevati, e sono dovuti alla ridotta superficie sulla quale vengono impiegate le macchine. Quanto meno si utilizza l'operatrice, tanto più aumenta l'incidenza dei costi fissi e quelli unitari dell'operazione. Nel caso della macchina combinata, un numero più elevato di ore di impiego (dovuto alle colture di copertura) comporta una forte riduzione della spesa per ettaro (da Lit ha -1 a Lit ha -1 ). La riduzione delle ore di impiego annuo della trattrice da 70 kw nel percorso basso input comporta un leggero aumento delle operazioni effettuate con questa trattrice, a parità di ore di impiego dell operatrice. 11

12 Tabella 5 - costi unitari dei cantieri per le diverse lavorazioni del terreno, espressi in Lire ha -1 (superficie aziendale 30 ha), valore a nuovo macchine anno Il costo si riferisce ad una singola passata della macchina operatrice. Tempi di impiego relativi all'anno 1999 (per il frumento autunno 1998). Costo delle operazioni meccaniche PercorsoBasso Input Percorso Tradizionale Percorso 2078/92 aratura: aratro bivomere trattrice 70 kw erpicatura: erpice a dischi 2.5 m trattrice 70 kw erpicatura: erpice rotativo 3 m trattr. 70 kw semina: seminatrice 2,5 m trattrice 45 kw semina: seminatrice mais trattrice 45 kw trinciastocchi e trattrice 70 kw semina: macchina combinata (zapp.+ sem. mecc.) + trattrice 70 kw CONFRONTO TRA I COSTI DELLA MECCANIZZAZIONE NEI TRE PERCORSI COLTURALI IPOTIZZATI. I costi medi del triennio per le lavorazioni meccaniche, disaggregati per percorso (basso input, tradizionale e 2078) e per coltura (soia, frumento e mais) sono presentati nella tabella 6. Va ricordato che tali costi non comprendono la manodopera. Tabella 6 - costi medi delle operazioni meccaniche per coltura e percorso, triennio (Lit ha -1 anno -1 ) coltura PercorsoBasso Input Percorso Tradizionale Percorso 2078 soia frumento mais Il p.c. basso input consente sempre delle riduzioni dei costi delle operazioni meccaniche:?? Soia: si può notare come il basso input consenta una riduzione di circa Lit./ha/anno rispetto al percorso tradizionale e al 2078; 12

13 ?? Frumento: la riduzione dei costi del basso input è di circa Lit ha -1 anno -1 evidente rispetto al percorso tradizionale, mentre il risparmio rispetto al 2078 è di Lit ha -1 anno -1. Nel 2078 la mancata distribuzione di diserbanti sul frumento ha ridotto anche i costi di meccanizzazione rispetto al p.c. tradizionale;?? Mais: in questo caso il percorso basso input risulta estremamente conveniente, con una riduzione di circa Lit ha -1 anno -1 rispetto al 2078 e di circa Lit ha -1 anno -1 rispetto al tradizionale. Per il percorso basso input questa cospicua riduzione dei costi è dovuta all'assenza di aratura e all'impiego più ridotto della trattrice a potenza maggiore (270 h anno -1 contro 310 per il percorso tradizionale). 4.6 SOLUZIONI PER RIDURRE I COSTI DELLA MECCANIZZAZIONE Il modello di simulazione è stato utilizzato per studiare delle ipotesi di riduzione dei costi della meccanizzazione. Alcune delle ipotesi esaminate sono presentate qui di seguito:?? Utilizzo di una sola trattrice: occorre valutare se ciò è possibile tecnicamente (sovrapposizione di operazioni in alcuni periodi, necessità di due trattrici per i trasporti, etc.), ma ciò comporterebbe, una riduzione dei costi totali dal 10 al 14% a seconda delle colture, considerando una SAU di 30 ha e impiegando una sola trattrice da 70 kw. La riduzione dei costi è, ovviamente, tanto più importante quanto più ridotte sono le superfici aziendali interessate. Acquisto di una macchina anche per servizio contoterzi: Le macchine combinate o le seminatrici sod-seeding, possono essere utilizzate per effettuare lavorazioni in conto terzi in quanto il loro impiego non è conveniente per un azienda di 30 ha. Va inoltre considerato che in questo caso occorre avere la manodopera a disposizione per il periodo in cui si intende utilizzare la macchina presso altre aziende. Nel caso specifico, nel p.c. tradizionale, ipotizzando di utilizzare la macchina combinata (seminatrice+zappatrice) per servizio contoterzi su 20 ha oltre ai 7.5 ha aziendali coltivati a frumento, si ottiene una riduzione di circa Lire ha -1 anno -1 del costo delle operazioni di semina del frumento per l'azienda, senza considerare gli introiti che derivano dall'attività contoterzi. Dato il maggiore impiego della trattrice da 70 kw, i costi delle operazioni meccaniche si riducono di Lire ha -1 anno -1.?? Razionalizzazione del parco macchine aziendale: la riduzione del numero di operatrici e trattrici presenti in azienda. Ad es. rinunciando alla combinata, utilizzando un solo tipo di sarchiatrice e usando sempre la trattrice da 70 kw il risparmio è di Lire ha -1 anno -1 (media ponderata dei risparmi su ogni coltura per il percorso tradizionale, dati base anno 1999).?? Ricorso al noleggio: per alcune operazioni poco frequenti e che impiegano macchine costose è conveniente. E' il caso della rotoimballatrice, una macchina spesso poco utilizzata, molto costosa e con elevati costi di manutenzione. Viceversa, l'uso del noleggio per operazioni importanti riduce il costo per ettaro sulla singola operazione ma può aumentare i costi in quanto le trattrici aziendali sottoutilizzate comportano un aumento notevole dei costi. 13

14 Tra le scelte che aumentano il costo della meccanizzazione, ne citiamo una per tutte, l'acquisto di trattrici più potenti o di macchine operatrici più grandi con la stessa superficie aziendale. L acquisto di trattrici di potenza elevata è sconsigliabile se non si prevedono acquisti di macchine operatrici in grado di sfruttare la loro potenza e acquistare solo macchine o trattrici più grandi con la stessa superficie aziendale produce una lievitazione dei costi. Questo perché in presenza di un fattore vincolante, quale la superficie aziendale, la macchina più potente avrà costi fissi e di manutenzione più elevati e, per contro, verrà meno utilizzata a parità di superficie lavorata. Ad esempio, nell'azienda di riferimento sostituendo la trattrice da 70 kw con una da 90 kw senza variare le operatrici utilizzate, si avrà un aumento dei costi delle operazioni meccaniche pari al 9%. Spesso i costi delle macchine vengono riferiti alle superfici dominabili (ovvero le superfici che possono essere lavorate dalla macchina nel periodo utile per compiere l'operazione) le quali sono notevolmente superiori alle superfici aziendali italiane. 5 CONCLUSIONI La ricerca triennale ha evidenziato l incidenza dei costi delle lavorazioni meccaniche specie per quelle aziende dove la ridotta superficie ed i vincoli strutturali sono molto forti (ridotta superficie coltivata, forma e superficie degli appezzamenti e distanza dal centro aziendale). L uso del modello ha consentito di quantificare in modo analitico i tempi di impiego e i costi relativi ad alcuni scenari di impiego delle macchine. Il percorso basso input e le tecniche di minima lavorazione sono praticabili dall'azienda con il parco macchine a disposizione, con nulli o minimi investimenti. L'adozione di tale tecnica consente risparmi considerevoli nei costi colturali e sarà da valutare con attenzione in caso di riduzione dei contributi PAC e L'acquisto di trattrici di potenza superiore, a parità di macchine operatrici e di superficie lavorata, comporta un aumento cospicuo dei costi di meccanizzazione. E' una pratica che va evitata, se non vi sono altri vincoli di manodopera. L impiego del noleggio va valutato con attenzione per ogni singola situazione aziendale. Va considerato che:?? i lavori effettuati in modo non tempestivo comportano perdite di prodotto e minore qualità del lavoro svolto;?? i maggiori costi indiretti per l azienda, derivanti dallo scarso impiego delle trattrici aziendali, possono incrementare i costi della meccanizzazione.?? il noleggio è una pratica che riduce i costi aziendali per le macchine poco utilizzate in azienda.?? l esperienza del contoterzista, in alcuni casi consente il miglioramento della qualità del lavoro svolto. Allo stesso modo, acquistando una macchina ci sono alcuni inconvenienti: 14

15 ?? se la macchina è sovradimensionata rispetto alle esigenze, l effetto negativo sui costi è duplice: l elevato prezzo di acquisto della macchina e il ridotto numero di ore di impiego annuo a parità di superficie;?? nel caso di macchina non semovente, occorre avere una trattrice adatta alla macchina operatrice.?? Nelle realtà agricole ad orientamento promiscuo, nelle quali si affiancano alla cerealicoltura la zootecnia o l orticoltura, la richiesta di manodopera aziendale è molto elevata. In tali situazioni gli agricoltori hanno l interesse a coltivare tutta la superficie dell azienda e, avendo poco tempo a disposizione, tendono a sovradimensionare le macchine agricole e le trattrici. In questo caso, le macchine non sono impiegate in modo economicamente conveniente ma consentono comunque di soddisfare le esigenze dell azienda in presenza di fattori vincolanti (poca manodopera a disposizione, tutta la SAU da coltivare). Il modello implementato ha dimostrato di essere un valido strumento per il calcolo dei parametri tecnico-economici relativi alla meccanizzazione agricola di aziende medio piccole, quali quelle presenti nella Regione Piemonte. Il presente lavoro è stato svolto con il finanziamento della Regione Piemonte. BIBLIOGRAFIA J. Achten, Models, methods and database for labour and machinery in agriculture, Draft report WG-17, Wageningen. V. Nielsen and K. G. Sørensen, Theoretical background and calculation examples concerning fieldwork. Dept. of Agricultural Engineering and Production Systems, bulletin n. 53. P. Piccarolo, Evaluating machinery costs. Machinery World, 10:6-16. P. Piccarolo, Criteria to choose and manage agricultural equipments. M&ma-IMA, 12: D. Sacco, S. Barra, C. Grignani, F. Lessio, S. Moiso, Comparison between different intensity cultivation systems: synthesis of four year of agronomical data. Proceeding of Cereal cultivation system: possible options for sustainable agriculture, Lombriasco, 30 May

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