Lezione 11: Il Monopolio (II) 20 ottobre Istituzioni di Economia Politica. Simone D Alessandro. Università di Pisa

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1 Ince Lezione 11: a Il Monopolio (II) Simone Università Pisa s.dale@ec.unipi.it 20 ottobre 2009 Istituzioni Economia Politica

2 Ince Ince 1 2 Pareto-inefficienza 3

3 Ince 1 2 Pareto-inefficienza 3

4 La scelta ottima del monopolista Come in concorrenza perfetta, l imprentore monopolista determina la quantità venduta con l obiettivo massimizzare il profitto. La conzione è che il costo marginale uguagli il ricavo marginale. L unica fferenza sostanziale, è che il ricavo marginale in concorrenza perfetta è una curva orizzontale con intercetta verticale pari al prezzo, mentre in è una curva decrescente che sta sempre sotto la funzione domanda. Il profitto in è dato dalla fferenza tra i ricavi e i costi totali: Π(X) = TR(X) TC(X) = p x (X)X TC(X). In concorrenza perfetta il prezzo era inpendente dalla quantità prodotta dall impresa. La massimizzazione richiede: Π(X) X = 0 da cui, MR = MC. Poiché MR < p x avremo che nel punto ottimo la quantità prodotta sarà minore quella determinata dal prezzo sula curva domanda.

5 p x α β p xm La scelta ottima del monopolista MC E C invidua la quantità ottima. C E invidua il prezzo mercato. MR p x (X) X m 0 α X

6 p x α β p xm E I Profitti MC AC h g C Profitti = area rettangolo p xm Egh MR p x (X) 0 X m α X

7 p x α β p xm E Monopolio vs. concorrenza MC p B g C B B = L equilibrio in concorrenza MR p x (X) X m X B 0 α X

8 Ince 1 2 Pareto-inefficienza 3

9 La perta secca Il grafico appena mostrato, consente operare un confronto tra concorrenza perfetta e. Se nel mercato non ci fosse alcun tipo barriere all entrata, i profitti del monopolista indurrebbero altre imprese ad entrare nel mercato. Per evitare questa concorrenza il monopolista deve produrre la quantità X E, e quin il risultato sarebbe quello concorrenza perfetta (mercati contenbili). Confrontando il surplus sociale nelle due situazioni troviamo che: Monopolio = Surplus Prod. + Surplus Cons.= Area p Em ECg + Area α β Ep E m = Area α β ECg. Concorrenza = Surplus Prod. + Surplus Cons. = Area p B Bg + Area α β Bp B = Area α β Bg. La perta netta è data dalla fferenza Area α β Bg Area α β ECg = Area EBC.

10 La perta secca Il grafico appena mostrato, consente operare un confronto tra concorrenza perfetta e. Se nel mercato non ci fosse alcun tipo barriere all entrata, i profitti del monopolista indurrebbero altre imprese ad entrare nel mercato. Per evitare questa concorrenza il monopolista deve produrre la quantità X E, e quin il risultato sarebbe quello concorrenza perfetta (mercati contenbili). Confrontando il surplus sociale nelle due situazioni troviamo che: Monopolio = Surplus Prod. + Surplus Cons.= Area p Em ECg + Area α β Ep E m = Area α β ECg. Concorrenza = Surplus Prod. + Surplus Cons. = Area p B Bg + Area α β Bp B = Area α β Bg. La perta netta è data dalla fferenza Area α β Bg Area α β ECg = Area EBC.

11 L incentivo alla corruzione/concussione Come abbiamo accennato nell introduzione, il si realizza grazie a vincoli natura legale, ovvero lo Stato concede ad un impresa essere l unica ad operare in un certo mercato. Se supponiamo che il decisore pubblico comincia a scutere rimuovere alcune queste barriere, quanto il monopolista è sposto a pagare per mantenere la situazione? Poiché nella situazione concorrenza i profitti sono pari a zero, il monopolista è sposto a cedere quasi tutti i suoi profitti per indurre il decisore a non moficare la situazione. Per ottenere questo risultato non ci stupisce che l impresa monopolista (in genere una grossa impresa) possa attuare strategie lobbying anche non del tutto legali come la corruzione. Soluzione = politiche antitrust

12 Pareto-inefficienza Nel grafico che abbiamo riportato, E rappresenta l allocazione, e B quella concorrenza. Il monopolista propone: mi impegno a vendere le prime X m unità al prezzo p xm, e le unità X B X m ad un prezzo compreso fra il corrispondente prezzo domanda e il corrispondente costo marginale. Se il monopolista propone questo contratto con i consumatori chi ci guadagna? E conveniente per il monopolista, in quanto egli incrementa i propri profitti: al profitto (per le X m unità), si aggiunge il profitto conseguito grazie alla fferenza tra il prezzo venta e il costo meo delle successive unità. E conveniente per i consumatori, in quanto i consumatori incrementano il proprio surplus: al surplus conseguito con le X m unità si aggiunge il surplus conseguito grazie alla fferenza tra il prezzo domanda e quello venta delle successive X B X m unità.

13 Pareto-inefficienza E quin possibile trovare un allocazione risorse economiche fra il monopolista e i consumatori, versa dall equilibrio tale per cui sia il monopolista che i consumatori preferiscono la nuova allocazione a quella. Si mostra così che il è un allocazione risorse economiche Pareto-inefficiente. Perché questo contratto non si realizza? Il contratto appena descritto, presuppone che unità verse della stessa merce siano vendute a prezzi versi. Ciò è impossibile in un mercato in cui i consumatori possono rivendere la merce acquistata lucrando sulla fferenza fra il basso prezzo acquisto e l alto prezzo venta. Il monopolista non è in grado impere questo tipo arbitraggio che porterebbe il prezzo verso quello concorrenza, e quin non ha convenienza a proporre il contratto menzionato.

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15 Quin l ince Lerner è una funzione decrescente dell elastcità. Il Monopolio L ince Lerner L ince Lerner è una misura del grado presente in un certo mercato, ed è pari a: (p x MC) p x. Questo ince sarà pari a zero in concorrenza perfetta, mentre è positivo nel caso, e qualsiasi altro mercato in cui l impresa ha un certo potere mercato. Siccome i) la massimizzazione implica MR = MC, ii) abbiamo mostrato che MR = p x (1 1 η x,px ), l ince lerner può essere visto come una relazione tra il costo marginale e l elasticità. Ovvero: (p x MC) p x = 1 η x,px. (1)

16 (µ) è definito come margine ricarico che il produttore ottiene su ogni unità merce venduta. In termini microeconomici avremo che il prezzo venta p x è dato dal costo marginale più una certa percentuale del costo marginale stesso. Ovvero: p x = MC(1 + µ). E facile mostrare che esiste una relazione retta tra l elasticità e il mark-up. Facciamo un esempio, immaginiamo che l elasticità della domanda (rispetto al prezzo) sia η x,px = 3. Questo implica che MC = p x (1 1 3 ) = 2 3 p x = p x = 3 2 MC = ( )MC. In questo caso il mark-up è uguale a 1 2 ovvero al 50%. Possiamo ottenere anche una relazione tra l ince Lerner e il mark-up, attraverso alcuni semplici passaggi, otteniamo: (p x MC) p x = µ 1 + µ.

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