Il Collegio degli Augustali di Ercolano

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Mariana Moretti
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1 1 Il Collegio degli Augustali di Ercolano Di Aniello Langella

2 2 Sull angolo tra decumano massimo e cardo terzo sorge l edificio denominato Basilica o anche COLLEGIO DEGLI AUGUSTALI. Si tratta di una ampia sala a forma regolare a perimetro rettangolare con lati che misurano 13,50 x 15,70. L entrata principale (1) è posta sul foro e guarda verso il possente Arco Trionfale e verso il Vesuvio. Una piccola apertura secondaria dà sul cardo III.

3 3 Questa era la sede del culto di Ercole. Qui potevano accedere liberamente i cittadini per le offerte al dio greco protettore della città, ma qui si svolgevano anche importanti riunioni politiche e militari. Al centro della sala quattro robuste colonne sorreggono il tetto aperto all esterno sul tetto con ampio lucernaio. Le quattro colonne in laterizio stuccato e intonacato riportano un motivo decorativo a squame di pesce quasi egittizzante con colore di fondo nero e graffito in parte lungo i riporti delle squame. Sul fondo della sala si aprono tre navate e quella centrale è veramente interessante e degna di nota ed approfondimento. Qui infatti veniva esibito lo stretto legame esistente tra la città ed il dio tutelare. L accesso dal decumano massimo avviene attraverso una porta in robusto laterizio che doveva essere chiusa da una alta porta lignea della quale restano in situ residui carbonizzati.

4 4 I resti lignei sono in posizione di apertura. Ossia al momento del passaggio del flusso piroclastico forse la porta era chiusa e si aprì violentemente oppure era già aperta e venne sigillata in quel preciso istante della catastrofe.

5 5 Ma varchiamo la soglia d entrata al centro si nota subito il grande lucernaio in alto che viene sorretto dalle quattro colonne centrali. Sul fondo tre navate, tre camere di cui la centrale rappresenta il vero Sacello. Le quattro colonne come del resto l intero perimetro interno sono intonacate in bianco e nero e questo utilizzo di complementarietà conferisce all insieme un senso di solennità e sacralità. Le due colonne anteriori recano nella parte nord due muretti. Rivestiti in marmo, appartengono ad un epoca differente dal primo impianto. Su queste piccole mensole a forma di ara forse un tempo vennero poggiate delle statuette. Le due colonne che si trovano davanti al sacello hanno colori e decori differenti.

6 6 Sulla colonna di destra dal lato nord si può ancora leggere un graffito relativo ad un banchetto che si svolse nel Collegio. Sono citate le bevande, le ghiotte portate ed il numero degli invitati: 32. A fianco un graffito moderno di due stupide turiste: laura e maria che avevano timore che qualcuno si dimenticasse di loro. Io non le dimentico. A tal memoria dirò anche che gli imbecilli e gli animali non si estinguono mai. Le pareti laterali presentano delle incassature ad arcata che danno un senso di maggior spazialità e di leggerezza nell insieme che in molti punti si presenta spoglio di decori. Nel vano di sinistra esistevano delle pertiche in legno originale, che appartenevano al solaio che reggeva il soffitto. Misurano circa 5 metri. Vennero in parte erose dal tempo e dai turisti.

7 7 Uno sguardo all ambiente posto a destra. In origine aperto come il simmetrico di sinistra. Poi venne chiuso da una parete che serviva a celare o le offerte oppure come azzarda qualcuno servì come ambiente del custode. Qui infatti venne rinvenuto il corpo di un ercolanese. Il corpo giaceva prono con arti inferiori allargati e le mani a protezione del capo. Un tipico atteggiamento di difesa. In questo stesso ambiente venne rinvenuto un tripode ligneo con zampe leonine.

8 L ambiente tuttavia di maggior fascino è la navata centrale: il vero SACELLO. Qui il pavimento è rialzato rispetto al piano di calpestio del Collegio intero.

8 8 L ambiente tuttavia di maggior fascino è la navata centrale: il vero SACELLO. Qui il pavimento è rialzato rispetto al piano di calpestio del Collegio intero. Una soglia in marmo demarca e sottolinea l importanza dell ambiente. Le pareti hanno una zoccolatura in marmo grigio e a circa un metro una fascia di bellissimo marmo rosa. Al di sopra di questo decoro ad intonaco e marmo troviamo le rappresentazioni ieratiche ed emblematiche dei numi tutelari della città. Il pavimento in origine dovette essere splendido. Oggi in molti punti appare rovinato e mal conservato. Un semplice disegno a quadrelli e triangoli policromi scintilla ancora sotto il sole che filtra dall alto. Le pitture del sacello sono di 4 stile. La parete a sinistra mostra le figure di *Nettuno, Anfitrite e Amimone. La parete di destra Ercole, Giunone e Minerva.

9 In molti punti ad arricchire le scene mitologiche ed i personaggi di spicco delle rappresentazioni, si possono ammirare in miniature deliziose, elementi pittorici ispirati alla vita quotidiana.

9 9 In molti punti ad arricchire le scene mitologiche ed i personaggi di spicco delle rappresentazioni, si possono ammirare in miniature deliziose, elementi pittorici ispirati alla vita quotidiana. Suppellettile vitrea, donne che guidano calessi, maschere tragiche. Sulla parete destra entrando a memoria dei fasti del Collegio si legge la lapide marmorea: AUGUSTO-SACR. A.A.LUCIIA. FILII.MEN. PROCULUS ET JULIANUS. P.S. DEDICA- TIONE DECURIONIBUS ET AUGUSTALIBUS CENAM DEDERUNT

10 10 Uno sguardo alla piantina. Con A ho riportato il luogo del Collegio all angolo tra decumano massimo e cardo III. B è una casa bottega che ha doppia entrata. C è il Decumano Massimo, mentre D è l arco di trionfo. Nel dettaglio della piantina leggiamo i riferimenti. 1: l entrata al Collegio con i segni della porta carbonizzata. 2 le colonne dell atrio. 3,4,5 le navate di fondo. *Anfitrite era la sposa di Nettuno e sorela delle Nereidi, che erano le figlie graziose di Nereo e Doride.

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