Nuovo monoblocco per l ospedale di Varese
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- Virgilio Costanzo
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1 l impianto del mese Nuovo monoblocco per l ospedale di Varese La realizzazione degli impianti per il nuovo edificio dell Ospedale di Varese, recentemente completato, si distingue non solo per l entità dell intervento ma anche per la tipologia di contratto che ha previsto anche lo sviluppo del progetto esecutivo, il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria esteso a tutto l immobile e la gestione delle centrali impiantistiche. di Luca Stefanutti Il nuovo monoblocco dell Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese rappresenta l ultimo passo di un profondo processo di razionalizzazione e innovazione delle attività sanitarie di tutto il presidio varesino. La costruzione è stata infatti preceduta da una serie di lavori propedeutici estesi a molte strutture esistenti. L iter progettuale è iniziato nel Tutti gli attori del processo progettuale hanno mirato all obiettivo di un elevato standard di qualità architettonica, al quale affiancare le caratteristiche di flessibilità, ampliabilità, durabilità, modularità, economia gestionale e sicurezza, che rappresentano i requisiti indispensabili per un ospedale contemporaneo. Ulteriori criteri progettuali hanno interessato il recepimento delle nuove normative, l umanizzazione e il carattere alberghiero, la funzionalità delle soluzioni progettuali dei singoli reparti e tra i reparti, l ottimizzazione di circolazione e percorsi, la centralizzazione dei servizi. L intervento è stato finanziato da Stato, Regione Lombardia e Azienda Ospedaliera, per un importo complessivo di circa 104 milioni di euro, 36
2 1 Pianta di un piano delle degenze. 2 Il nuovo monoblocco si sviluppa su una superficie di m². I PROTAGONISTI DELL IMPIANTO Progetto di fattibilità: arch. Franco Miada, ing. Cesare Taddia, ing. Alberto Zambelli, ing. Giuseppe Nicola Progetto definitivo: Ishimoto Architectural & Engineering Firm, Tekne Spa, Studio d Ingegneria prof. ing. Giorgio Corbellini. Progetto esecutivo: CMB Servizi Tecnici, Studio Altieri, Studio Guareschi Project & construction management, direzione lavori: Techint, Infrastrutture Lombarde (ultima fase) Realizzazione: ATI - CMB, Orion, Consorzio Cooperative Costruzioni, Compagnia Italiana Costruzioni, Cofathec Servizi Impianti meccanici ed elettrostrumentali: Cofathec Servizi Impianti elettrici: Cefla I fornitori: Centrali di trattamento aria a sezioni componibili: Atisa, Zoppellaro; Centrali di trattamento monoblocco per sale operatorie: Atisa; Bocchette, diffusori e griglie: Sagicofim; Terminali filtranti per sale operatorie: Sagicofim; Serrande tagliafuoco e di regolazione: Sagicofim; Distributori di vapore di rete: Dristeem Sagicofim comprensivo del parcheggio pluripiano ed escluse le forniture d arredi, allestimenti e apparecchiature. Il contratto stipulato tra l Azienda ed il consorzio di imprese ha previsto anche lo sviluppo del progetto esecutivo, il servizio di manutenzione ordinariastraordinaria esteso a tutto l immobile e la gestione delle centrali impiantistiche, della durata di 5 anni. I lavori assegnati all ATI appaltatrice sono cominciati nel giugno 2002 e si sono conclusi alla fine del Principi progettuali Sotto il profilo dell organizzazione sanitaria, sono stati mantenuti e sviluppati i principi progettuali impostati nella fase preliminare: accorciamento e separazione dei percorsi; concentrazione delle attività chirurgiche tradizionali e, per aree funzionali omogenee, delle degenze; riorganizzazione di funzioni e servizi di Pronto soccorso; 37
3 raggruppamento di studi medici e attività didattica; ampliamento del servizio di Terapia intensiva; ampliamento e riorganizzazione di servizio di Medicina legale e obitorio. La centralizzazione dei servizi è stata spinta al massimo grado possibile per contenere i costi di gestione, ottimizzando in particolare l impiego del personale. Non solo i servizi generali, ma soprattutto sale operatorie, terapie intensive e diagnostica per immagini sono riunite in spazi omogenei razionalmente disposti sotto la torre delle degenze chirurgiche o in prossimità del Pronto soccorso. Nel Blocco operatorio, per esempio, l area per la preparazione degli operandi precede l ingresso delle sale per consentire all anestesista di seguire la procedura in sala; il locale risveglio pazienti, allestito come una terapia intensiva, è comune ai 4 gruppi di sale operatorie ed è situato al di fuori di essi, con un presidio stabile. L organizzazione dei reparti di degenza è di tipo dipartimentale, con un ruolo chiave della componente infermieristica. Gli ambienti sono caratterizzati da un immagine familiare e cordiale: alla morbida policromia delle pareti sono stati abbinati arredi dalle superfici opache, con predominanza all impiego del legno a vista; le zone di soggiorno sono spaziose e confortevoli; ampi filtri prospicienti gli elevatori rendono facile la movimentazione degli allettati. La camera di degenza è stata studiata per migliorare la vivibilità degli spazi e l immagine percepita; ogni degente sarà dotato di un apparecchio per comunicare a distanza con il personale infermieristico. L edificio Il nuovo volume ospedaliero è stato realizzato sull area occupata in precedenza dal padiglione Macchi: è un compatto monoblocco della superficie complessiva di poco superiore a 60 mila m², che DATI DI PROGETTO Condizioni termoigrometriche esterne temperatura umidità relativa inverno -5 C 80% estate 32 C 55% Condizioni termoigrometriche interne sale operatori generali, angiografia-emodinamica sale operatorie speciali per il reparto cardiochirurgia (due sale) e ortopedia (due sale) preparazione e risveglio, locali annessi alle sale operatorie sub intensiva, polivalente, area trapianti, neurochirurgia, U.C.I.C., cardiochirurgia, infettivi (isolamento) temperatura inverno Blocco operatorio umidità relativa temperatura estate umidità relativa C % C % C % C % C % C % Terapie intensive C % C % locali annessi alle terapie intensive C % C % RMN, TACRX, mammografia, ortopantomografo, ecografia, visita Diagnostica per immagini C 50 % + 26 C 50 % locali annessi/attese + 21 C 50 % + 26 C 50 % Ambulatori e studi medici locali visita + 22 C 50 % + 26 C 50 % locali annessi/attesa, uffici + 21 C 50 % + 26 C 50 % Degenze camere + 24 C 50 % + 27 C 55 % bagni + 24 C visita + 24 C 50 % + 27 C 55 % locali lavoro, personale, soggiorni, attese depositi + 20 C + 21 C 50 % + 27 C 55 % Continua alla pagina 40 P 38
4 racchiude tutte le attività legate alla degenza, per 600 posti letto totali sui circa 800 dell intero Presidio. L edificio accoglie anche l Eas e un estesa area dedicata alle attività diagnostico-terapeutiche a uso esclusivo degli ospedalizzati, lasciando agli altri padiglioni esistenti ambulatori, Day hospital, Day surgery e alcune funzioni di servizio e supporto, tra cui Cup, Medicina nucleare, punti prelievo, uffici direttivi e amministrativi e magazzino economale. Il monoblocco è composto da 4 volumi principali. Sopra la piastra distribuita su 3 livelli (2 dei quali interrati più il piano terreno) si elevano 2 torri di degenza di 6 piani, collegate tra loro secondo il classico schema ad H da un volume per il connettivo generale. A fianco del monoblocco è stata realizzata anche una palazzina per le attività connesse alla Medicina legale. La distribuzione delle funzioni sanitarie e di servizio, dal basso verso l alto, è la seguente: il secondo piano interrato è destinato in prevalenza ai servizi tecnici (Centrale di sterilizzazione, Farmacia con relativo deposito, cucina centralizzata, spogliatoi, magazzino per il guardaroba, depositi per materiali sporchi) e alle centrali impiantistiche di condizionamento ed elettriche; il primo piano interrato accoglie il Blocco operatorio con 20 sale, suddivise in 4 blocchi da 5 sale, e 2 aree diagnostiche, una per l attività programmata (Risonanza magnetica, Tac, Radiologia scheletrica e toracica) e una a disposizione dell attività interventistica (Angiografia, Emodinamica, Elettrofisiologia), oltre a Endoscopia gastroenterologica e pneumologica; il piano terreno è destinato al Pronto soccorso, dotato di 7 stanze degenza più i locali osservazione e di servizi diagnostici dedicati (1 Tac e 2 Radiodiagnostiche), alle aree per studi medici e all accoglienza. Dall ampia hall d ingresso dalle carat- Segue da pagina Q 38 Pronto soccorso locali visita, osservazione C 50 % C 50 % Attese, amministrazione + 21 C 50 % + 26 C 50 % Laboratori ed uffici Laboratori, uffici + 21 C 50 % + 26 C 50 % Medicina legale esposizione salme e osservazione, sala riconoscimento/vestizione Medicina legale C 60 +/- 5 % C 60 % anticelle C 60 +/- 5 % C 60 % Medicina legale sale autoptiche, osservazione C 60 % C 60 % uffici/studi + 21 C 50 % + 26 C 50 % Medicina legale cappella + 21 C 50 % + 27 C 55 % camera ardente C 60 % C 60 % Farmacia distribuzione/magazzino, uffici + 21 C 50 % + 25 C 50 % deposito sterile, ricondizionamento e preparazione, locali annessi, depositi sporchi Sterilizzazione + 21 C 50 % + 26 C 50 % Cucina, e varie Bar, cucina + 21 C 50 % + 26 C 50 % atrio e locali annessi + 21 C 50 +% + 27 C 55 % Locali tecnici e di servizio Spogliatoi + 21 C 50 % + 28 C 55 % Magazzini con/senza p.p C 50 % + 28 C 55 % Condizioni interne di temperatura nei locali solo riscaldati e/o termoventilati Depositi senza p.p C Servizi igienici del personale + 21 C Locali tecnici + 18 C 40
5 teristiche prettamente alberghiere, sulla quale s affacciano negozi, bar e cappella, il pubblico si distribuisce ai diversi livelli utilizzando la manica centrale che collega le torri, sulla quale gravitano, opportunamente separati, tutti i principali flussi ospedalieri; il primo piano delle torri, con al centro uno spazio per l accoglienza dei parenti, è esclusivamente dedicato alle Terapie intensive per un totale di 56 posti letto ripartiti tra Terapia sub-intensiva, intensiva polivalente, cardiochirurgica, Ucic, neurochirurgica e area trapianti; tutti gli altri piani superiori accolgono i reparti di degenza dell area chirurgica e dell area medica, con 116 posti letto ciascuno accolti in camere doppie e singole, alcune delle quali predisposte per ospitare pazienti disabili. L area centrale di ogni torre è presidiata da un isola di e lavoro infermieri; i 2 corridoi presenti nella manica - uno per i visitatori con il soggiorno, l altro per i collegamenti interni - sono connessi ai nodi della circolazione verticale; in copertura, sono allocati i volumi tecnici ed è stata approntata una piattaforma per l atterraggio dell elisoccorso. I collegamenti diretti tra Pronto soccorso Blocco operatorio e Terapia intensiva e tra elideck e piani inferiori sono assicurati da un gruppo di elevatori ad accesso riservato, che collegano anche tutti i livelli di degenza. Scelte costruttive La maglia strutturale è impostata su un modulo quadrato di 7,2 per 7,2 m, adatto sia nelle aree di degenza, sia per gli spazi più complessi, come per esempio le sale operatorie. L altezza interpiano è di 5 metri nei livelli interrati e al piano terra e di 4 metri nelle torri di degenza. L involucro esterno è caratterizzato da un cappotto perimetrale continuo che elimina qualsiasi ponte termico, protetto da una facciata ventilata con struttura in Tab. 1 Valori dei ricambi d aria minimi nei diversi reparti. Portate di immissione Sale operatorie 25 Vol/h Preparazione e risveglio 15 Vol/h Locali puliti Locali sporchi 4 Vol/h Terapia intensiva 15 Vol/h RNM 10 Vol/h Radiologia 10 Vol/h Ambulatori, visite, lavoro infermiere Degenze 3,5 Vol/h Pronto soccorso Laboratori Medicina legale, obitorio 15 Vol/h Farmacia Sterilizzazione 15 Vol/h Cucina 20 Vol/h Zone comuni 40 m³/h per persona Bar 4 Vol/h Uffici, studi medici 2 Vol/h Corridoi riscaldati 0,5 Vol/h Corridoi puliti 2 Vol/h Spogliatoi 4 Vol/h Portate di estrazione Zone comuni 40 m³/h per persona Cucina 20 Vol/h ambiente Bar 5 Vol/h ambiente Spogliatoi 4,5 Vol/h ambiente Servizi igienici 12 Vol/h ambiente acciaio inox e rivestimento con elementi in cotto. Le superfici trasparenti sono in doppia lastra stratificata, per garantire isolamento termico e acustico. Una schermatura esterna a lamelle orientabili con comando a funzione elettrica permette la regolazione del soleggiamento. Il trattamento degli spazi interni riprende, dal punto di vista dei materiali, soluzioni tradizionali e collaudate: pvc a pavimento, con l eccezione del linoleum nel primo piano interrato, del granito per le aree di maggior transito e delle piastrelle in gres per i servizi igienici in generale, cucina, sterilizzazione e l interrato della Medicina legale; 42
6 3 Il reparto di terapia intensiva è dotato di 56 posti letto ripartiti tra Terapia sub-intensiva, intensiva polivalente, cardiochirurgica, Ucic, neurochirurgica e area trapianti. controsoffitti in quadrotti di fibra minerale, lastre di cartongesso o doghe in alluminio; rivestimento delle stanze di degenza con tessuto in fibra di vetro e, negli altri locali, teli vinilici, piastrelle in ceramica nei servizi igienici non prefabbricati, nella Centrale di sterilizzazione e nella cucina; le tinteggiature sono in idropittura acrilica lavabile. Le partizioni interne sono state realizzate con pareti in cartongesso a doppia lastra, tinteggiate secondo un complesso progetto cromatico redatto da Jorri Tornquist, docente presso il Politecnico di Milano, basato sul principio dell equilibrio dell armonia a 4 colori, applicato per scopi sia d orientamento sia di cromoterapia. Gli impianti A fronte delle destinazioni d uso ai vari piani, sono state previste diverse tipologie di impianti. La tabella 1 riporta i valori di portata d aria esterna immessa ed estratta nei diversi reparti, mentre la tabella 2 riporta i valori di pressione e depressione da mantenere tra ambienti limitrofi. Per i reparti di degenza, Degenze Chirurgiche, Terapia Intensiva, Radiologia, R.M.N., Pronto Soccorso, Endoscopia e Medicina legale sono stati previsti impianti a tutt aria esterna (con portata di 3,5 vol/h) con batterie di post-riscal- damento. Per la taratura ed il bilanciamento delle portate sono state previste serrande di regolazione a comando manuale (384 rettangolari e 172 circolari). Atrio, chiesa e studi medici sono invece trattati con aria primaria e ventilconvettori, mentre per i reparti farmacia, sterilizzazione, cucina, spogliatoi e laboratori sono stati previsti impianti a tutt aria esterna. Guardaroba, magazzini e depositi sono invece serviti da un impianto di termoventilazione. Per il blocco operatorio sono state previste unità di trattamento aria di tipo package monoblocco ad espansione diretta complete di quadro elettrico e di regolazione. La diffusione dell aria (25 vol/h) è realizzata mediante terminali filtranti dotati di filtri assoluti. Per quanto riguarda l umidificazione, la particolare configurazione delle unità, causata dalla ridotta disponibilità di spazi, ha portato all impiego di distributori di vapore di rete ad alta efficienza, posti a valle delle batterie di scambio e in grado di garantire un rapido assorbimento in soli 400 mm. I pannelli di umidificazione sono costituiti da elementi tubolari dotati di microugelli, montati tra due collettori in acciaio inox che fungono da separatori e scaricatori di condensa. La resa dei distributori è di kg/h di vapore per trattare una portata di m³/h a 18 C. La zona esposizione salme è infine trattata con impianto a tutt aria esterna con batteria di post-raffreddamento ad acqua gelida. Per quanto riguarda l ubicazione di centrali e sottocentrali, quelle per le degenze mediche e chirurgiche si trovano in copertura a quota, quelle per medicina legale, pronto soccorso ed endoscopia a quota +15,80, quelle per il blocco operatorio a +10,80. Infine al secondo piano interrato si trovano le centrali tecniche al servizio di cucina, sterilizzazione, laboratori, Radiologia, farmacia, come pure le sottocentrali termofrigorifera, idrica e di preparazione dell acqua calda. La superficie totale degli ambienti condizionati è di m³ per un volume di m³. Complessivamente sono state installate 67 unità di trattamento aria del tipo a tutt aria esterna con recuperatori di calore a batterie accoppiate. La portata d aria complessiva è di m³/h, con una quantità di vapore sterile di rete per l umidificazione di 7100 kg/h ed una potenza elettrica impegnata per i ventilatori di 700 kw. Le 80 elettropompe centrifughe installate comportano invece una potenza elettrica impegnata di 250 kw. Complessivamente sono stati installati 700 mila kg di canali in lamiera zincata e m² di canali preisolati. Il fabbisogno termico complessivo è di kw, quello frigorifero di kw. I fluidi primari (acqua calda e refrigerata) sono prodotti e forniti dall impianto di tele e teleraffreddamento municipale di Varese Risorse. Esso provvede alla distribuzione di acqua calda alla temperatura di 90 C prodotta da una centrale di cogenerazione che installa una turbina 44
7 a gas in ciclo semplice da 4,84 MWe, una caldaia a recupero posta sui gas di scarico della turbina, dotata di post-bruciatori in grado di fornire 11,63 MWt in semplice recupero e 15 MWt con post-bruciatori alla massima potenza, e 4 caldaie di integrazione e riserva tipo CAC, alimentate a metano, da 7,5 MWt cadauna. Criteri di dimensionamento dei componenti I livelli sonori massimi garantiti, misurati al centro dei locali con impianti in funzione e locali non occupati sono di 35 dba per sale operatorie, terapia intensiva, RNM e degenze nel periodo notturno, e di 40 dba in tutti gli altri reparti, ad eccezione di sterilizzazione, corridoi puliti e sporchi, spogliatoi, bar e cucina, nei quali risulta di 45 dba. Il livello sonoro è comunque non superiore a più 3 db(a) rispetto al rumore di fondo Il dimensionamento dei corpi scaldanti è stato effettuato sulla base delle tabelle fornite dalle ditte costruttrici, che riportano la resa nominale secondo la norma europea EN 442 con salto termico di 50 C fra temperatura ambiente e temperatura media del fluido, ed applicando poi il rispettivo fattore di correzione relativo ad una temperatura ambiente di 21 C, ad una temperatura dell acqua di 70 C in ingresso e di 60 C in uscita e ad una differenziale di resa pari a 44. Per quanto riguarda le centrali di trattamento dell aria le varie sezioni sono state dimensionate secondo i seguenti criteri generali. Nella scelta dei motori dei ventilatori la prevalenza di calcolo è stata aumentata del 10%. Le sezioni filtranti sono composte da un filtro piano rigenerabile con efficienza G3 e da filtri a tasche a bassa efficienza F5 oppure a tasche rigide ad alta efficienza F9 Tutte le sezioni di umidificazione sono del tipo a vapore insufflato, di tipo modulante completo di sezione in acciaio Tab.2 Pressioni relative dei diversi reparti. Sale operatorie Preparazione e risveglio + + Locali attigui e corridoi puliti + Terapia intensiva + + Locali attigui e corridoi puliti + RMN 0 Locali attigui e corridoi puliti + Radiologia 0 Pronto soccorso 0 Locali attigui e corridoi puliti + Laboratori - Ambulatori 0 Spogliatoi - Degenze 0 Uffici, studi medici e degenze 0 Visite 0 Farmacia 0 Sterilizzazione + Locali attigui e corridoi puliti 0 Bar - Cucina - Nota: + = in pressione rispetto agli ambienti circostanti - = in depressione rispetto agli ambienti circostanti 0 = alla stessa pressione rispetto agli ambienti circostanti inox per la separazione della condensa dal vapore saturo, valvola di regolazione servocomandata da motore modulante, diffusore del vapore in acciaio inox di adeguate dimensioni e completo di foro per lo scarico della condensa, scaricatore di condensa e valvole di intercettazione. La quantità di vapore necessaria è stata dimensionata per una differenza media di contenuto di vapore tra aria entrante e aria uscente pari a 6 g di vapore per Kg di aria secca. La lunghezza della sezione di umidificazione è tale da non provocare trascinamenti e condensazioni nei canali o nelle sezioni della UTA. Le batterie di pre e post sono state dimensionate per acqua calda entrante a 85 C ed uscente a 70 C, mentre le batterie di raffreddamento e deumidificazione sono dimensionate per acqua entrante a 7 C ed uscente a 12 C. Le batterie di post-raffreddamento sono alimentate con acqua entrante a 4 C ed uscente a 8 C. Le sezioni di recupero, del tipo con batterie accoppiate a circolazione di acqua glicolata al 10%, presentano un efficienza del 50% con aria esterna a -5 C e 80%. I canali a bassa velocità sono stati dimen- 46
8 sionati a perdita di carico costante con un valore di 0,05 0,08 mm c.a. per metro lineare mentre quelli ad alta velocità sono stati dimensionati a perdita di carico costante con il metodo di recupero della pressione statica con una perdita di carico di 0,4 0,6 mm c.a. per metro lineare con velocità massima pari a 18 m/s. Particolare cura è stata posta nella disegnazione costruttiva della distribuzione dei canali di mandata dell aria ad alta velocità, adottando canali di forma circolare, per quanto possibile con curve ad ampio raggio e a più spicchi, innesti a 30/45 tra collettori e derivazioni, variazioni di sezione convergenti e/o divergenti con angoli minori possibili, ossia ricercando sistematicamente la limitazione delle perdite di carico accidentali. Le perdite totali di carico calcolate per il dimensionamento delle caratteristiche dei ventilatori sono state maggiorate del 10%. I terminali di distribuzione sono stati scelti per assicurare una velocità dell aria nelle zone occupate inferiore a 0,15 m/s. La velocità dell aria massima in uscita o ingresso per le bocchette di mandata è stata scelta in funzione del lancio e della rumorosità, mentre per quelle di ripresa essa è stata assunta pari a 2,5 m/s. Per le griglie essa è invece pari a 1,5 m/s per quelle di transito, a 3,5 per quelle di presa aria esterna, e a 3,5/4 per quelle di espulsione. L effetto induttivo minimo è pari a 10 per i diffusori circolari, a 20 per i diffusori ad effetto elicoidale e a 16 per i diffusori lineari. La velocità dell acqua nelle tubazioni è compresa tra 0,5 e 2,0 m/s per cadute di pressione comprese mediamente tra 100 e 300 Pa/m. Il calcolo delle reti di distribuzione dell acqua calda e fredda è stata effettuata, assumendo alla base dei calcoli, una velocità massima dell acqua di 2 m/s per le reti principali, mentre per tronchi secondari e stacchi finali essa è funzione della equilibratura dei circuiti idraulici, con valore massimo di 1,5 m/s. Monitoraggio e prefabbricazione Le dotazioni impiantistiche per le attività sanitarie sono tutte di livello primario. Per assicurare la massima mobilità del paziente e la continuità del flusso dei dati, il sistema di monitoraggio è gestito da un sistema wireless esteso a Blocco operatorio e Terapia intensiva, con elevata connettività rispetto agli altri software clinici e gestionali per ridurre al minimo l uso di supporti cartacei. Nelle sale operatorie è installato un sistema integrato che, attraverso un touch screen posizionabile anche nel campo operatorio, consente di controllare i parametri ambientali (luminosità, temperatura) e operativi (illuminazione del campo operatorio, gestione delle apparecchiature comprese quelle non sterili) e di comandare un sistema di ripresa videocentralizzato, capace d archiviare e trasmettere le immagini dell intervento a terminali remoti. In fase costruttiva è stato adottato un sistema di prefabbricazione dei bagni che rappresenta un compromesso ottimale tra caratteristiche igienico-sanitarie, gestione in esercizio e benefici tecnico-costruttivi dell installazione in cantiere. Questo sistema impiega tecnologie e materiali più evoluti rispetto ai bagni prefabbricati in calcestruzzo: pareti e pavimenti sono realizzati con vetroresina stampata e risultano resistenti e leggeri, facili da trasportare e installare e semplificano la realizzazione dei servizi igienici. L uso della vetroresina assicura un livello d igienicità migliore rispetto al bagno tradizionale realizzato in opera: non ci sono giunte tra le parti componenti, le superfici sono completamente lavabili e sanificabili, si possono installare apparecchi sanitari a sospensione di normale reperibilità sul mercato. Un portello interno permette d ispezionare la colonna impiantistica per interventi di manutenzione delle condotte. 4 Il Pronto soccorso è dotato di 7 stanze degenza, locali osservazione e servizi diagnostici dedicati Si ringraziano il p.i. Angelo Paisio ed il p.i. Giuliano Vitale della società Cofathec Servizi per la preziosa collaborazione nella stesura dell articolo. Si ringrazia inoltre l arch. Giuseppe La Franca, autore dell articolo Il monoblocco, Ospedale di circolo, Varese, pubblicato sul numero di ottobre della rivista Tecnica Ospedaliera, edita da T ecniche Nuove. 48
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