DATI DEMOGRAFICI ED EPIDEMIOLOGICI
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2 INTRODUZIONE AL CAPITOLO PRIMO A cura di Prof. Achille P. Caputi professore ordinario di Farmacologia, Università di Messina Dott. Gianluca Trifirò ricercatore di Farmacologia, Università di Messina ed Erasmus Medical Center (Rotterdam, Olanda) La popolazione Italiana continua ad invecchiare ogni anno, seppure gradualmente, soprattutto nelle Regioni Centro-Settentrionali. Sulla base delle stime per il 2013 oltre il 20% dei cittadini Italiani è ultra65enne, mentre negli ultimi anni si è progressivamente ridotto il numero di matrimoni e con esso il tasso di natalità. A ciò va aggiunto che l indice di dipendenza strutturale che calcola quanti individui ci sono in età non attiva ogni 100 in età attiva, fornendo indirettamente una misura della sostenibilità della struttura di una popolazione, è superiore al 50%, il che indica una situazione di squilibrio generazionale. Questo trend demografico inarrestabile contribuirà a rendere difficilmente sostenibile il nostro sistema sanitario nazionale e richiede la messa a punto in tutte le Regioni di percorsi virtuosi volti ad ottimizzare la spesa sanitaria. La speranza di vita alla nascita continua ad aumentare, seppure molto lievemente. La recente introduzione in commercio di innovative opzioni farmacologiche in campo oncologico così come per il trattamento di patologie infettive quali l epatite C contribuirà ad aumentare ulteriormente nei prossimi anni l aspettativa di vita in categorie di pazienti particolarmente critiche. Tuttavia, ciò che deve fare riflettere è la conferma del dato sulla minore aspettativa di vita tra i cittadini che risiedono nel Mezzogiorno rispetto a coloro che vivono nel Centro/Nord Italia. Tale differenza è addirittura di oltre tre anni tra Campania e Trentino Alto Adige. Le motivazioni alla base di tali differenze sono molteplici e riguardano i livelli igienico-sanitari e socio-economici delle due aree geografiche come pure la qualità delle cure erogate dai rispettivi sistemi sanitari regionali e probabilmente anche i livelli di inquinamento ambientale. Gli effetti sulla salute della contaminazione ambientale nella cosidetta terra dei fuochi in Campania è in atto oggetto di animate discussioni nel mondo politico-istituzionale così come di indagini scientifiche. Altro dato che deve fare riflettere è che circa cittadini Italiani risultano essere stati cancellati dall anagrafica Italiana nel 2013 in quanto emigrati all estero. Tale numero è più di 5 volte superiore a quanto registrato nel 2011! Altro aspetto interessante che emerge dal report per il 2013 è il continuo trend in riduzione del tasso di abortività probabilmente frutto di una maggiore prevenzione. Infine una consueta considerazione sui trapianti d organo. In totale nel 2013 sono stati eseguiti trapianti da circa 40 centri per trapianti nel nostro Paese. Per quanto riguarda il trapianto di rene, organo più frequentemente trapiantato, in totale sono stati eseguiti trapianti, ma soltanto 6 centri (15%) hanno eseguito più di 48 trapianti nel 2013, vale a dire più di 4 al mese. Abbiamo margini per razionalizzare la spesa sanitaria? In generale, sarà compito dello Stato nel prossimo decennio attuare delle politiche sanitarie che possano colmare tale gap
3 Dati demografici POPOLAZIONE Tab. 1.1 INDICATORI DI STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE ITALIANA AL 01/01/2014(*) PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Graf. 1.1 DISTRIBUZIONE % DELLA POPOLAZIONE ITALIANA AL 01/01/2014(*) Ripartizioni DISTRIBUZIONE % INDICI geografiche anni Indice Indice Indice anni anni e oltre dipendenza dipendenza vecchiaia strutturale anziani 0-14 anni anni 65 anni e oltre Nord 13,8 63,7 22,5 57,0 35,4 163,8 Nord-ovest 13,7 63,6 22,8 57,3 35,8 166,8 Nord-est 13,9 63,8 22,2 56,6 34,8 159,8 Centro 13,5 64,2 22,3 55,7 34,7 165,8 Mezzogiorno 14,4 66,2 19,4 51,1 29,4 135,4 Sud 14,5 66,3 19,2 50,9 29,0 132,1 Isole 14,0 66,1 20,0 51,4 30,2 142,7 ITALIA 13,9 64,7 21,4 54,7 33,1 154,1 (*) Stima Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istat 64,7% 13,9% 21,4% (*) Stima Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istat Tab. 1.1 Distribuzione della popolazione italiana ripartita per aree geografiche; al primo gennaio 2014 l indice di vecchiaia stimato è di 154,1. ( Graf. 1.1 ) Il grafico riporta i dati nazionali della distribuzione della popolazione italiana per fasce d età stimati al primo gennaio 2014; la popolazione nella fascia 65 anni e oltre si è stimato rappresenti il 21,4% del totale, mentre nel 2013 e nel 2012 è stata rispettivamente il 21,2% e il 20,8%
4 Dati demografici POPOLAZIONE Graf. 2.1 POPOLAZIONE RESIDENTE IN ITALIA DAL 2002 AL 2013 Tab. 3.1 PRINCIPALI INDICI DEMOGRAFICI CALCOLATI SULLA POPOLAZIONE RESIDENTE IN ITALIA Milioni Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istat - Anno 2013 Anno Indice Indice Indice Indice Indice Indice Indice vecchiaia dipendenza ricambio struttura carico natalità mortalità strutturale popolazione popolazione figli per (x ab.) (x ab.) attiva attiva donna feconda (1 gennaio) (1 gennaio) (1 gennaio) (1 gennaio) (1 gennaio) (1 gen-31 dic) (1 gen-31 dic) ,4 49,1 117,1 93,5 21,5 9,4 9, ,8 49,8 118,7 95,6 21,1 9,4 10, ,9 50,1 116,7 97,1 20,9 9,7 9, ,8 50,6 113,5 99,1 20,8 9,5 9, ,9 51,1 108,6 101,6 20,9 9,5 9, ,7 51,6 111,9 104,7 21,1 9,5 9, ,8 51,7 114,8 107,1 21,3 9,6 9, ,4 51,9 119,8 109,8 21,2 9,5 9, ,0 52,2 124,3 113,1 21,2 9,3 9, ,5 52,3 130,3 116,5 21,0 9,1 9, ,6 53,5 129,8 120,3 21,1 9,0 10, ,4 54,2 129,1 123,2 21,0 0,0 0,0 Tab. 2.1 INDICATORI DEMOGRAFICI NAZIONALI - ANNI Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Tuttitalia - Istat - Anno 2013 Anno Indicatori demografici Indicatori di struttura della popolazione al 31 dicembre Numero Speranza di vita Quoziente Composizioni percentuali Indici medio alla nascita di nuzialità anni Vecchiaia Dipend. Dipend. Età di figli Maschi Femm. (per 1.000) e oltre strutturale degli media per donna abitanti) (a) anziani ,4 78,8 84,1 4,1 14,0 65,8 20,1 143,4 51,9 30,6 43, ,4 79,0 84,1 3,8 14,1 65,7 20,2 144,0 52,2 30,8 43, ,4 79,1 84,3 3,6 14,1 65,7 20,2 147,0 52,2 32,0 43, ,39(a) 79,4(a) 84,4(a) 3,4(a) 14,0 64,8 21,2 148,6 54,2 32,7 43,5 (a) Dato non ricostruito Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istat - Annuario Statistico Italiano ( Graf. 2.1 ) Il grafico mostra l andamento della popolazione residente in Italia dal 2002 al Tab. 2.1 Indicatori demografici nazionali nel periodo ; dai dati si può evincere come l indice di vecchiaia sia passato da 143,4 del 2008 a 148,6 del Tab. 3.1 Si può notare come l indice di ricambio della popolazione attiva sia cresciuto quasi ogni anno, passando dal 117,1 del 2002 al 129,1 del Tab. 4.1 Indicatori demografici dell anno 2012; in particolare la Liguria e la Campania, come nel 2011, anche nel 2012 rappresentano rispettivamente in termini percentuali la regione con più anziani e quella con meno anziani. Tab. 5.1 La popolazione italiana dal primo gennaio 2012 al 31 dicembre 2012 è passata da a abitanti, con nuovi nati e deceduti
5 Dati demografici POPOLAZIONE Tab. Tab. 4.1 INDICATORI DEMOGRAFICI REGIONALI - ANNO 2012 Indicatori demografici Indicatori di struttura della popolazione (al 01/01/2013) Regione Numero medio Speranza di vita Quoziente Composizioni percentuali Indici di figli per donna alla nascita di nuzialità 0-14 anni anni 65 anni Dipendenza DIpendenza Vecchiaia Età media Maschi Femmine (per abitanti) e oltre strutturale anziani Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino Alto Adige Prov. Aut. Bolzano Prov. Aut. Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord Centro Mezzogiorno ITALIA 1,43 79,6 84,4 3,2 13,0 63,2 23,8 58,2 37,6 182,5 45,8 1,57 79,6 84,3 3,2 14,1 64,3 21,6 55,5 33,6 153,7 44,6 1,51 79,9 84,9 2,9 14,3 64,6 21,1 54,9 32,7 147,6 44,0 1,63 80,7 85,5 3,7 15,7 65,0 19,3 54,0 29,7 122,7 42,4 1,67 80,6 85,0 4,1 16,3 65,2 18,5 53,4 28,4 113,8 41,7 1,60 80,8 85,9 3,2 15,2 64,7 20,1 54,5 31,0 131,8 43,2 1,46 80,1 85,1 3,2 14,2 64,9 20,9 54,1 32,2 146,8 44,0 1,39 79,3 84,7 3,1 12,7 63,0 24,3 58,8 38,6 191,8 46,2 1,38 79,4 84,4 3,4 11,6 60,7 27,7 64,7 45,6 238,2 48,1 1,47 80,2 84,9 2,9 13,5 63,5 23,0 57,6 36,3 170,1 45,3 1,39 80,1 84,8 3,6 12,9 62,9 24,2 58,9 38,4 187,5 46,0 1,38 80,1 85,1 3,4 13,1 63,1 23,8 58,4 37,7 181,9 45,6 1,37 80,6 85,3 2,9 13,4 63,5 23,1 57,4 36,3 172,5 45,1 1,46 79,1 83,8 3,5 13,9 65,4 20,7 52,8 31,6 149,3 43,9 1,34 79,6 84,6 3,1 13,0 65,0 22,1 53,9 34,0 170,0 44,7 1,18 79,5 84,5 2,9 12,3 65,2 22,5 53,4 34,6 183,3 45,2 1,39 78,0 82,8 4,3 15,9 67,1 17,0 49,0 25,3 106,4 40,9 1,29 80,0 84,5 4,2 14,5 66,1 19,5 51,3 29,4 134,6 42,7 1,20 79,9 84,3 3,5 13,1 66,0 20,8 51,4 31,5 158,6 44,0 1,29 79,2 84,0 4,4 14,0 66,4 19,6 50,6 29,5 139,3 42,9 1,41 78,8 83,2 4,2 14,8 65,9 19,3 51,7 29,3 131,0 42,4 1,14 79,1 84,8 3,4 12,2 67,2 20,6 48,8 30,7 169,2 44,6 1,48 79,9 84,8 3,1 13,8 64,0 22,3 56,4 34,8 161,4 44,8 1,42 79,7 84,4 3,4 13,4 64,2 22,4 55,7 34,8 166,4 44,9 1,34 79,0 83,7 4,1 14,6 66,4 19,1 50,7 28,8 131,1 42,5 1,42 79,6 84,4 3,5 14,0 64,8 21,2 54,2 32,7 151,4 44,0 Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istat 5.1 BILANCIO DEMOGRAFICO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE PER REGIONE - ANNO 2012 Regione Movimento naturale Movimento migratorio Popolazione Saldo tra Iscritti Iscritti Iscritti Cancellati Cancellati Cancellati Saldo Popolazione residente al Nati vivi Morti nati vivi da altri dall estero per altri per altri per l estero per altri tra iscritti residente al 1 gennaio e morti comuni (a) motivi (b) comuni (a) motivi (b) e cancellati 31 dicembre Piemonte Valle d'aosta Liguria Lombardia Trentino Alto Adige Prov. Aut. Bolzano Prov. Aut. Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord Centro Mezzogiorno ITALIA (a) Il motivo per cui il numero di iscritti e cancellati da/per altri comuni non coincide, a livello nazionale, è da imputare allo sfasamento temporale tra data di cancellazione di una persona dal comune di emigrazione e data di iscrizione della stessa presso il comune di immigrazione. (b) Pratiche anagrafiche di sola iscrizione o cancellazione conseguenti a verifiche post-censuarie (sostanzialmente iscrizioni di persone non censite e cancellazioni di persone censite per errore) o ad accertamenti anagrafici correnti (principalmente cancellazioni di persone irreperibili). Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istat - Annuario Statistico Italiano
6 Dati demografici POPOLAZIONE Tab. 6.1 BILANCIO DEMOGRAFICO NEI COMUNI CON PIÙ DI 250MILA ABITANTI ANNO 2013 Dati demografici NATI-MORTALITÀ Graf. 3.1 MOVIMENTO NATURALE DELLA POPOLAZIONE: NATI, MORTI E TASSI DI NATALITÀ E MORTALITÀ - ANNI Grandi Iscritti Cancellati Comuni Nati Morti Saldo Totale di cui Totale di cui Saldo tra Variazione Popolazione vivi naturale dall estero dall estero iscritti e annua residente al cancellati ,00 Tasso di natalità Tasso di mortalità Torino Milano Verona Venezia Genova Bologna Firenze Roma Napoli Bari Palermo Catania TOTALE ,00 9,00 8,00 7,000 6, Fonte: Elaborazioni FederAnziani su dati Istat - Bilancio Demografico Nazionale Nati vivi Morti Tab. 6.1 Nei 12 grandi comuni con popolazione superiore ai 250 mila abitanti risiedono poco più di 9 milioni e 200 mila abitanti, pari al 15% della popolazione totale. Roma e Milano contano insieme quasi 4,2 milioni di residenti. Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istat - Bilancio Demografico Nazionale 2013 ( Graf. 3.1 ) Il primo grafico mostra i tassi di natalità e mortalità nell arco di tempo compreso fra il 2004 ed il 2013; nel secondo grafico è rappresentato l andamento dei nati vivi e dei morti nello stesso arco di tempo. I tassi di natalità e mortalità rappresentano rispettivamente il numero medio di nascite e di decessi in un anno ogni mille abitanti. Indicano con precisione l impatto attuale sulla crescita della popolazione. Questi indicatori sono significativamente influenzati dalla distribuzione per età
7 Dati demografici NATI-MORTALITÀ Tab. 7.1 MOVIMENTO NATURALE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE TOTALE E STRANIERA: NATI, MORTI, SALDO NATURALE - ANNO 2013 (Valori assoluti, percentuali e quozienti per 1000 residenti) Ripartizioni NATI VIVI MORTI geografiche Variazione sul 2012 Tasso di Variazione sul 2012 Tasso di Saldo Tasso di Valori di cui % natalità Valori mortalità naturale crescita 2013 assoluti % stranieri 2013 assoluti % naturale Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole ITALIA Nord-ovest Nord-est Centro Sud Isole ITALIA Totale della popolazione ,9 21,6 8, ,8 10, , ,1 21,9 8, ,9 10, , ,1 17,4 8, ,7 10, , ,5 5,2 8, ,1 9, , ,1 4,5 8, ,0 9, , ,7 15,1 8, , ,4 Popolazione straniera , , ,0 1, , , , ,0 1, , , , ,6 1, , , ,0 1, , , , ,9 1, , , , ,7 1, ,4 Fonte: Elaborazioni FederAnziani su dati Istat - Bilancio Demografico Nazionale 2013 Tab. 7.1 Nel corso del 2013 sono state registrate nascite (circa 20 mila in meno rispetto all anno precedente, -3,7%) e decessi (12 mila in meno rispetto al 2012, -2%). Pertanto il saldo naturale, dato dalla differenza tra nati e morti, è risultato negativo per unità. Tab. 8.1 Nella tabella si può osservare come nell ultimo quadriennio ci sia stato un aumento della vita media per tutte le fasce d età quale risultato della riduzione della mortalità infantile e dell allungamento della vita media. (a) I dati dall anno 2007 non sono ricostruiti. (b) Si ricorda che la tavola di mortalità fa riferimento ad una ipotetica generazione di nati vivi e che il significato delle principali funzioni che figurano nella suddetta tavola è il seguente: l x funzione dei sopravviventi, indica il numero di coloro che, provenendo dalla generazione suddetta, sopravvivono all età precisa x; q x probabilità di morte, è la probabilità che un individuo di età precisa x muoia prima di raggiungere l età precisa x+1; e x vita media esprime il numero di anni che restano da vivere ai sopravviventi all età x. Tab. 8.1 TAVOLE DI MORTALITÀ PER SESSO ED ETÀ (a)(b) CONFRONTI RETROSPETTIVI Età M F M F M F M F M F M F M F M F M F SOPRAVVIVENTI SU MILLE NATI VIVI - l x PROBABILITÀ DI MORTE q x 0 45,7 37,9 30,8 24,8 15,3 12,0 9,1 7,6 5,0 4, ,6 3,0 3,7 3,1 3,7 3,1 1 3,9 3,7 1,6 1,4 0,8 0,7 0,4 0,4 0,3 0, ,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 2 1,8 1,6 1,0 0,8 0,5 0,5 0,3 0,3 0,2 0, ,2 0,1 0,2 0,1 0,2 0,2 3 1,2 1,1 0,7 0,6 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0, ,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 4 0,9 0,8 0,6 0,5 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 0, ,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 5 0,8 0,7 0,6 0,4 0,3 0,2 0,2 0,2 0,1 0, ,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 10 0,5 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 0,1 0, ,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 15 0,9 0,4 0,8 0,4 0,7 0,3 0,6 0,2 0,4 0, ,3 0,2 0,3 0,1 0,3 0,1 20 1,4 0,8 1,2 0,5 1,1 0,4 1,1 0,3 0,9 0,3 1-0,6 0,2 0,6 0,2 0,6 0,2 30 1,5 1,0 1,2 0,7 1,0 0,5 1,3 0,5 0,9 0,4 1-0,7 0,3 0,7 0,2 0,7 0,2 40 2,9 1,9 2,7 1,5 2,1 1,1 1,8 1,0 1,5 0, ,2 0,6 1,1 0,6 1,1 0,6 50 7,1 4,1 7,1 3,8 6,4 2,9 4,7 2,4 3,6 2, ,9 1,6 2,8 1,8 2,8 1, ,3 9,9 18,0 8,9 17,6 7,5 13,4 5,8 9,6 4, ,9 4,0 7,9 4,1 7,6 3, ,0 30,1 44,3 25,2 42,1 21,1 32,4 15,6 25,7 12, ,0 10,0 19,7 10,2 19,6 9, ,3 91,8 105,8 84,1 107,6 71,4 84,8 53,7 66,2 40, ,6 36,7 60,4 36,0 59,3 35, ,6 224,7 252,7 208,7 240,0 196,4 208,8 173,9 180,5 140, ,7 142,0 169,7 130,3 165,0 125,3 VITA MEDIA - e x (anni) 0 67,2 72,3 69,0 74,9 71,0 77,8 73,8 80,3 77,0 82, ,8 84,1 79,0 84,1 79,4 84,4 1 69,4 75,1 70,1 75,8 71,1 77,7 73,5 79,9 76,4 82, ,1 83,3 78,3 83,4 78,7 83,7 2 68,7 73,4 69,3 74,9 70,2 76,8 72,5 78,9 75,4 81, ,1 82,3 77,3 82,4 77,7 82,7 3 67,8 72,5 68,3 73,9 69,2 75,8 71,6 78,0 74,4 80, ,1 81,4 76,3 81,4 76,7 81,7 4 66,9 71,6 67,4 73,0 68,3 74,8 70,6 77,0 73,4 79, ,1 80,4 75,3 80,4 75,7 80,7 5 66,0 70,6 66,4 72,0 67,3 73,9 69,6 76,0 72,4 78, ,2 79,4 74,4 79,4 74,7 79, ,2 65,8 61,6 67,1 62,4 69,0 64,7 71,1 67,5 73, ,2 74,4 69,4 74,5 69,8 74, ,4 60,9 56,7 62,2 57,5 64,0 59,7 66,1 62,5 68, ,2 69,4 64,4 69,5 64,8 69, ,7 56,1 52,0 57,3 52,8 59,1 55,0 61,2 57,7 63, ,4 64,5 59,6 64,6 59,9 64, ,3 46,4 42,6 47,6 43,2 49,3 45,6 51,4 48,2 53, ,7 54,6 49,9 54,7 50,2 55, ,1 37,0 33,2 38,1 33,8 39,6 36,2 41,7 38,7 43, ,1 44,8 40,3 44,9 40,6 45, ,3 27,8 24,4 28,8 24,8 30,2 27,0 32,2 29,4 34, ,7 35,2 30,9 35,3 31,2 35, ,7 19,3 16,7 20,2 17,0 21,4 18,7 23,2 20,8 25, ,0 26,0 22,1 26,0 22,4 26, ,4 11,8 10,3 12,4 10,5 13,4 11,9 15,0 13,3 16, ,2 17,3 14,3 17,4 14,5 17,6 80 5,7 6,4 5,8 6,7 5,9 7,3 6,7 8,2 7,6 9, ,9 9,7 7,9 9,8 8,0 10,0 90 2,9 3,3 2,9 3,5 3,0 3,5 3,4 3,8 3,9 4, ,7 4,5 3,8 4,5 3,9 4,7 Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istat - Annuario Statistico Italiano
8 Dati demografici NATI-MORTALITÀ Tab. 9.1 MATRIMONI, NATI VIVI, MORTI DELLA POPOLAZIONE PRESENTE PER REGIONE - ANNO 2012 Anni Matrimoni Nati Morti Quozienti per abitanti Regione vivi Eccedenza Matrimoni Nati vivi Morti Eccedenza (a) nati vivi (b) (b) (b) nati vivi sui morti sui morti (b) Piemonte Valle d'aosta Liguria Lombardia Trentino Alto Adige Prov. Aut. Bolzano Prov. Aut. Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Nord Centro Mezzogiorno ITALIA ,1 9,5 9,7-0, ,8 9,4 9,8-0, ,6 9,2 9,7-0, ,4 9,0 9,9-0, (c) - PER REGIONE ,2 8,4 11,7-3, ,2 8,7 10,2-1, ,5 7,3 13,9-6, ,0 9,3 9,7-0, ,6 9,8 8,7 1, ,1 10,0 8,4 1, ,2 9,7 8,9 0, ,2 9,1 9,7-0, ,0 7,4 11,4-4, ,0 9,0 11,5-2, ,6 8,3 11,8-3, ,3 7,3 11,9-4, ,0 8,3 11,1-2, ,4 9,6 10,3-0, ,5 8,5 11,0-2, ,3 7,2 11,6-4, ,4 9,6 8,9 0, ,2 8,4 8,9-0, ,7 7,6 10,3-2, ,4 8,8 9,6-0, ,2 9,3 10,2-1, ,5 7,5 9,5-2, ,1 8,9 10,6-1, ,4 8,8 11,0-2, ,1 8,9 9,6-0, ,5 8,9 10,3-1,4 (a) I dati relativi ai nati vivi si riferiscono alla regione di dichiarazione di nascita. (b) Dato non ricostruito. (c) Dati provvisori. Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istat - Annuario Statistico Italiano 2013 Dati demografici FECONDITÀ Tab TASSI DI FECONDITÀ PER ETÀ DELLA MADRE CONFRONTI RETROSPETTIVI (per donne) (a) Età Meno di 16 0,8 0,2 0,3 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,1 0,2 16 7,5 3,4 3,2 3,3 3,0 3,0 3,1 2,6 2,7 2,6 3,0 2,8 2,6 2, ,6 6,8 6,2 5,8 5,9 5,8 6,2 5,5 5,5 5,3 5,6 5,4 5,1 4, ,3 11,8 9,6 9,4 10,2 9,6 10,0 9,3 9,6 9,5 10,1 9,1 8,8 8, ,1 22,2 15,3 15,0 14,9 14,9 15,9 14,7 16,0 15,7 16,1 16,0 15,4 14, ,3 31,4 20,5 20,6 19,9 19,3 21,4 20,0 21,4 22,6 23,0 22,1 20,9 20, ,2 43,3 25,8 26,2 25,6 24,9 26,7 25,3 26,5 27,6 29,2 28,8 27,3 26, ,2 55,1 32,1 32,5 31,9 31,1 33,3 31,2 32,6 33,6 34,3 35,1 33,9 32, ,7 67,6 40,1 39,6 39,2 38,1 39,8 38,1 39,4 38,8 40,8 40,7 40,6 39, ,5 78,5 47,9 47,0 46,6 46,2 47,7 45,9 46,9 46,6 48,2 47,7 47,0 46, ,4 90,4 58,1 56,5 55,7 54,0 56,8 55,1 55,4 55,2 55,6 56,2 54,7 53, ,2 98,4 67,0 66,1 65,2 64,6 65,3 64,8 64,2 64,4 64,5 64,5 63,9 62, ,4 103,0 77,2 74,8 74,5 73,7 74,6 72,6 74,2 73,5 74,6 73,0 72,7 71, ,2 102,4 87,0 82,7 82,3 82,0 84,1 81,8 82,3 82,0 84,2 82,6 81,4 79, ,1 99,5 91,0 89,9 89,5 87,8 89,9 88,9 88,4 88,8 91,2 89,9 90,1 87, ,1 93,0 94,6 93,0 93,6 94,6 94,7 94,4 93,8 95,2 95,8 95,7 95,5 93, ,9 84,5 92,1 90,9 93,7 94,7 97,2 94,5 96,4 96,8 98,6 97,1 97,9 95, ,0 73,9 89,8 87,8 89,9 92,3 94,4 93,9 93,9 95,9 98,6 97,8 97,5 95, ,8 63,5 79,9 80,7 82,9 86,0 89,1 89,2 91,1 91,8 94,3 93,2 93,5 92, ,8 53,6 72,0 72,4 76,1 77,9 81,0 81,4 84,7 86,3 87,9 88,5 88,9 88, ,1 44,8 61,7 64,0 66,1 69,3 71,7 73,8 75,8 77,9 80,9 81,3 82,1 81, ,4 36,4 51,2 53,2 55,2 58,3 62,2 62,1 65,5 67,7 71,3 71,7 72,6 72, ,9 28,2 40,1 42,1 44,2 47,3 49,5 50,8 52,8 55,0 58,6 59,3 60,5 60, ,9 21,6 30,2 31,5 33,7 36,2 38,3 39,3 41,5 43,9 47,2 47,5 49,3 49, ,4 16,0 22,6 23,9 25,4 26,8 29,4 30,3 32,1 33,5 35,6 36,6 37,9 38, ,2 11,4 16,3 16,6 18,2 19,3 20,6 21,5 22,9 24,5 25,7 27,1 27,7 28,6 41 8,6 7,3 10,4 11,3 11,7 12,6 13,3 14,1 15,1 16,2 17,6 18,2 19,0 19,7 42 5,8 4,6 6,4 6,6 7,0 7,5 8,3 8,5 9,2 9,9 10,8 11,5 11,8 12,4 43 3,7 2,6 3,6 3,7 3,9 4,3 4,5 4,9 5,4 5,6 5,8 6,4 6,8 7,2 44 2,1 1,6 2,0 1,9 2,0 2,2 2,2 2,4 2,7 2,9 3,2 3,5 3,9 3,9 45 1,2 0,8 0,9 1,0 1,0 1,0 1,1 1,1 1,3 1,4 1,7 1,8 1,9 2,3 46 0,7 0,4 0,5 0,5 0,4 0,6 0,5 0,5 0,7 0,7 0,8 0,9 1,0 1,1 47 0,3 0,1 0,2 0,3 0,2 0,2 0,3 0,2 0,3 0,4 0,4 0,5 0,5 0,7 48 0,2-0,2 0,1 0,1 0,2 0,2 0,1 0,2 0,2 0,2 0,4 0,3 0,4 49 0,1-0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,2 0,2 0,2 0,3 50 0,1-0,4 0,2 0,2 0,2 0,3 0,3 0,3 0,4 0,3 0,4 0,5 0,5 TOTALE 1.683, , , , , , , , , , , , , ,0 (a) I dati a partire dall'anno 2002 non sono ricostruiti. Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istat - Annuario Statistico Italiano 2013 Tab. 9.1 Sono riportati i dati relativi ai matrimoni, ai nati vivi ed ai morti nelle regioni italiane. Tab Le stime più recenti (anno 2011) registrano un innalzamento del tasso di fecondità per età della madre dai 37 ai 50 anni. L indicatore maggiore si attesta sui 32 anni ed il minore sui anni. Nel 1980, invece, lo stesso indice era maggiore a 25 anni, mentre il minore
9 CAUSE DI MORTE ABORTO 11.1 MORTI PER CLASSE DI ETÀ, SESSO E GRUPPO DI CAUSE - ANNO 2010 Tab. Cause di morte Classi di età Totale Meno di e oltre N.i. MASCHI Malattie infettive e parassitarie Tumori Disturbi psichici e malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi Malattie del sistema circolatorio Malattie del sistema respiratorio Malattie dell'apparato digerente Altri stati morbosi Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti Cause esterne dei traumatismi e avvelenamenti TOTALE FEMMINE Malattie infettive e parassitarie Tumori Disturbi psichici e malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi Malattie del sistema circolatorio Malattie del sistema respiratorio Malattie dell'apparato digerente Altri stati morbosi Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti Cause esterne dei traumatismi e avvelenamenti TOTALE TOTALE Malattie infettive e parassitarie Tumori Disturbi psichici e malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi Malattie del sistema circolatorio Malattie del sistema respiratorio Malattie dell'apparato digerente Altri stati morbosi Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti Cause esterne dei traumatismi e avvelenamenti TOTALE Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istat - Annuario Statistico Italiano Graf. 4.1 TASSI E RAPPORTI DI ABORTIVITÀ - ITALIA IVG x 1000 nati vivi * (*) dato provvisorio Fonte: Elaborazione Federanziani su dati del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Relazione del Ministero della Salute sulla attuazione della Legge 194/78 IVG x 1000 donne (15-49) Tab La tabella mette in evidenza le principali cause di morte che nel 2010 sono state rappresentate da malattie del sistema circolatorio e da tumori. ( Graf. 4.1 ) Rappresentazione del tasso e rapporto di abortività dal 1978 al 2012; come si può notare a partire dall entrata in vigore della Legge 194/78, dopo una prima fase di crescita del fenomeno fino al 1982, si assiste ad una graduale diminuzione
10 Regione ABORTO Tab INTERRUZIONI VOLONTARIE DI GRAVIDANZA (IVG) NEL 2012 VALORI ASSOLUTI: DATI 2012 E CONFRONTI CON IL 2011 N. IVG per trimestre I II III IV TOTALE TOTALE VAR.% Piemonte ,5 Valle d Aosta ,1 Lombardia ,2 Prov. Aut. Bolzano ,8 Prov. Aut. Trento ,2 Veneto ,4 Friuli Venezia Giulia ,8 Liguria ,8 Emilia Romagna ,0 Toscana ,8 Umbria ,1 Marche ,6 Lazio ,1 Abruzzo ,2 Molise ,2 Campania ,3 Puglia ,2 Basilicata ,0 Calabria ,3 Sicilia ,0 Sardegna ,8 ITALIA ,9 Fonte: Elaborazione Federanziani su dati del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Relazione del Ministero della Salute sulla attuazione della Legge 194/78 Tab INTERRUZIONI VOLONTARIE DI GRAVIDANZA (IVG) NEL RAPPORTI DI ABORTIVITÀ: DATI 2012 E CONFRONTI CON IL 2011 Regione Piemonte Valle d'aosta Lombardia Prov. Aut. Bolzano Prov. Aut. Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna RAPPORTO PER 1000 NATI VIVI VAR. % 240,2 249,5-3,7 222,5 225,6-1,4 189, ,4 103,6 119,3-13,2 171,1 175,9-2, ,6-2,6 202,2 203,4-0,6 276,6 292,5-5,4 247,5 255,5-3,1 234,3 244,3-4,1 271,3 269,7 0,6 170,4 170,7-0,2 223,9 222,3 0,7 200, ,2 201,8 194,6 3,7 173,7 185,4-6,3 264,9 268,5-1,3 138,1 130,6 5,7 164,5 166,5-1,2 169,1 167,2 1,2 174,7 175,6-0,5 ITALIA 200, ,5 Fonte: Elaborazione Federanziani su dati del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Relazione del Ministero della Salute sulla attuazione della Legge 194/78 Tab Nella tabella sono confrontati i rapporti di abortività negli anni 2011 e Nel 2012 il rapporto di abortività registra una diminuzione (-2,5%) rispetto all anno precedente. Tab Vengono riportati i dati relativi alle interruzioni volontarie di gravidanza nelle regioni italiane nel 2011 e nel 2012; dal confronto emerge che in tutte le regioni, ad esclusione della Basilicata, il fenomeno è in diminuzione
11 Tab Dati relativi alle interruzioni volontarie di gravidanza per regione nel 2011 e nel 2012, prendendo in considerazione il tasso di abortività di 1000 donne fra i 15 e i 49 anni. Tab Dati relativi all interruzione volontaria di gravidanza per aree geografiche nel periodo ; anche in questa tabella i dati mostrano una consistente riduzione del fenomeno in ogni area geografica. Tab Si riportano in termini percentuali i dati relativi all interruzione volontaria di gravidanza per aree geografiche; in questa tabella è confermata la diminuzione del fenomeno dell aborto eccetto che per le isole, dove dal 2010 al 2011 ha registrato un leggero incremento. Tab Nella tabella vengono riportati i dati relativi al tasso di abortività nel periodo per classi d età; come si può notare, mentre nelle fasce d età superiori a 20 anni il fenomeno ha registrato una netta diminuzione, nella fascia d età inferiore a 20 la riduzione è stata modesta (-19,6%). ABORTO Tab INTERRUZIONI VOLONTARIE DI GRAVIDANZA (IVG) NEL TASSI DI ABORTIVITÀ: DATI 2012 E CONFRONTI CON IL 2011 Regione Piemonte Valle d'aosta Lombardia Prov. Aut. Bolzano Prov. Aut. Trento Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna TASSO PER 1000 DONNE ANNI VAR. % 9,4 9,5-1,1 8,8 9,2-4,1 7,9 8,1-3,1 4,4 4,9-9,6 7,4 7,6-3,4 5,5 5,7-2, ,9 10-0,8 10,2 10,4-2,2 8,9 9,1-1,6 9 8,9 1 6,4 6,6-3 9,2 9 2,6 7,6 8,1-6,2 6,5 6,3 3,3 6,8 7,3-6,9 9,4 9,6-2,1 4,6 4,2 8,3 6,1 6 0,8 6,6 6,5 1,3 5,7 5,8-1,6 ITALIA 7,8 8-1,8 Fonte: Elaborazione Federanziani su dati del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Relazione del Ministero della Salute sulla attuazione della Legge 194/78 Tab N IVG PER AREA GEOGRAFICA, Area geografica VARIAZIONE % 2011/ /1983 NORD ,2-51,5 CENTRO ,6-54,8 SUD ,6-54,0 ISOLE ,9-45,4 ITALIA ,9-52,4 Fonte: Elaborazione Federanziani su dati del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Relazione del Ministero della Salute sulla attuazione della Legge 194/78 Tab TASSI DI ABORTIVITÀ PER AREA GEOGRAFICA, Area geografica VARIAZIONE* % 2011/ /1983 NORD 16,8 10,6 8,6 8,2-4,2-51,0 CENTRO 19,8 12,4 9,1 8,7-4,6-56,1 SUD 17,3 12,1 8,0 7,7-4,0-55,5 ISOLE 11,7 8,1 6,2 6,4 1,8-45,8 ITALIA 16,9 11,0 8,3 8,0-3,6-52,8 (*) Variazione percentuale calcolata sui tassi arrotondati a due cifre decimali. Fonte: Elaborazione Federanziani su dati del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Relazione del Ministero della Salute sulla attuazione della Legge 194/78 Tab TASSI DI ABORTIVITÀ PER ETÀ, Classi di età VARIAZIONE* % 2011/ /1983 <20 8,0 5,5 6,7 6,4-3,5-19, ,6 13,4 14,0 13,4-3,8-43, ,6 15,7 13,6 13,2-2,9-52, ,2 17,1 12,3 12,0-2,0-52, ,6 15,1 9,9 9,6-2,0-59, ,8 7,2 4,4 4,2-3,4-57, ,2 0,9 0,4 0,4-6,8-65,6 (*) Variazione percentuale calcolata sui tassi arrotondati a due cifre decimali. Fonte: Elaborazione Federanziani su dati del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Relazione del Ministero della Salute sulla attuazione della Legge 194/
12 ABORTO Graf. 5.1 TASSI DI ABORTIVITÀ - ANNO 2011 Graf. 6.1 TASSI DI ABORTIVITÀ PER CLASSI DI ETÀ - ITALIA 1983 E 2011 >_ < < Fonte: Elaborazione Federanziani su dati del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali - Relazione del Ministero della Salute sulla attuazione della Legge 194/78 Tab IVG (%) PER STATO CIVILE, CITTADINANZA E AREA GEOGRAFICA, 2011 Fonte: Elaborazione Federanziani su dati del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Relazione del Ministero della Salute sulla attuazione della Legge 194/78 ( Graf. 5.1 ) Tassi di abortività. Distribuzione per regione. Area geografica Coniugate Già coniugate* Nubili Italiane Straniere Italiane Straniere Italiane Straniere NORD 34,2 49,9 8,4 6,2 57,4 43,8 CENTRO 32,3 47,0 8,0 6,1 59,7 46,9 SUD 51,8 53,0 4,9 6,3 43,3 40,7 ISOLE 45,1 46,7 6,2 7,0 48,7 46,3 ITALIA 40,2 49,4 7,0 6,3 52,8 44,3 (*) Separate, divorziate e vedove. Fonte: Elaborazione Federanziani su dati del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Relazione del Ministero della Salute sulla attuazione della Legge 194/78 ( Graf. 6.1 ) Nel grafico sono rappresentati i tassi di abortività per classi d età nel 1983 e nel 2011; si può notare come il tasso di abortività si sia ridotto rispetto al Tab Sono riportati i dati relativi al tasso di abortività per stato civile, cittadinanza ed area geografica; si può notare come l aborto sia praticato prevalentemente da donne straniere se coniugate, mentre da donne italiane se nubili
13 TRAPIANTI Graf. 7.1 ANDAMENTO DONAZIONI E TRAPIANTI - ANNI Tab DONATORI 2013 PER REGIONE Donatori segnalati Regione Donatori Donatori Arresti Donatori Donatori Donatori Donatori segnalati Non idonei Cardiaci Opposizioni procurati effettivi utilizzati multiorgano Num. Num. Num. Num. % Num. Num. Num. Num. % Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Aut. Bolzano Prov. Aut. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria Valle d'aosta Veneto ITALIA , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Trapianti Tab NUMERO DI ORGANI PRELEVATI E TRAPIANTATI NEL 2013 PER REGIONE Regione Rene Cuore Fegato Polmone Pancreas Num. Caldes1 Num. Caldes1 Num. Caldes1 Num. Caldes1 Num. Caldes1 Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Prov. Aut. Bolzano Prov. Aut. Trento Puglia Sardegna Sicilia Toscana Umbria Valle d'aosta Veneto ITALIA 18 75,0 5 41, ,0 6 25,0 1 8,3 6 75,0 1 25, , ,9 4 22, , , , , ,7 6 7,9 1 2, , , ,5 18 8,5 2 1, ,7 5 15, ,8 4 6,1 1 3, , , ,3 14 8,4 2 2, , , , ,0 5 13, , , , ,4 14 6, ,6 4 11, ,3 8 11,4 3 8, ,0 0 0, , , , , , ,2 5 3, ,9 1 9, ,9 2 9,1 1 9, ,3 4 36, ,8 3 13,6 1 9, ,4 3 8, ,6 6 8, ,7 6 20, ,0 5 8,3 4 13, , , ,0 10 9,1 3 5, , , ,4 23 8,9 9 7, ,7 2 18, , ,0 1 50, , , , , ,4 8 6, , , , ,9 61 5,5 Caldes1 = percentuale di organi prelevati e trapiantati rispetto al totale di quelli teoricamente disponibili nei donatori utilizzati ( Graf. 7.1 ) Rappresentazione grafica dell andamento delle donazioni e dei trapianti nell arco di tempo ; come si può notare rispetto al 2011 nel 2012 sono aumentati i donatori segnalati ma è diminuito il numero dei trapianti, mentre nel 2013 rispetto al 2012 sono diminuiti sia i donatori segnalati sia i trapianti. Tab Nella tabella sono riportati i dati definitivi relativi ai donatori del 2013, suddivisi per regione. Tab Statistiche degli organi prelevati e trapiantati nel 2013 per regione. Nel 2013 si sono avuti, in totale, 1604 trapianti di rene, 220 trapianti di cuore, 996 trapianti di fegato, 240 trapianti di polmone e 61 di pancreas
14 TRAPIANTI Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - CUORE Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - FEGATO Tab di cuore per struttura ospedaliera effettuati nel Centro Trapianto Centro Trapianto Tab di fegato per struttura ospedaliera effettuati nel BARI - AOU CONSORZIALE POLICLINICO di BARI 5 BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 14 BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 19 CAGLIARI - AZIENDA OSPEDALIERA G. BROTZU 5 CATANIA - AZ.OSP. V.EMANUELE FERRAROTTO S.BAMBINO 2 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 22 NAPOLI - A. O. MONALDI 26 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 22 PALERMO - Is.Me.T.T. 8 PAVIA - OSPEDALE POLICLINICO S. MATTEO - PAVIA 13 ROMA - A.O. SAN CAMILLO - FORLANINI 4 ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 6 SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 13 TORINO - AOU Città della Salute, PO OIRM 3 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 15 UDINE - AZIENDA OSPEDALIERA "S. M. MISERICORDIA" 21 VERONA - OSPEDALE CIVILE MAGGIORE - VERONA 16 ITALIA 214 Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Sistema Informativo Trapianti - Ministero della Salute ANCONA - PRESIDIO OSPEDALIERO UMBERTO I - ANCONA 38 BARI - AOU CONSORZIALE POLICLINICO di BARI 11 BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 67 BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 67 CAGLIARI - AZIENDA OSPEDALIERA G. BROTZU 19 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 74 MILANO - ISTITUTO NAZ.LE PER CURA TUMORI - MILANO 39 MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO 42 MODENA - AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO - MODENA 40 NAPOLI - AZIENDA OSPEDALIERA "A. CARDARELLI" 18 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 86 PALERMO - Is.Me.T.T. 60 PISA - A.O.U. PISANA 115 ROMA - A.O. SAN CAMILLO - FORLANINI 24 ROMA - AZ. OSP. UNIV. POLICLINICO TOR VERGATA 30 ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 11 ROMA - POLICLINICO UMBERTO I - ROMA 26 ROMA - POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI 21 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 133 UDINE - AZIENDA OSPEDALIERA "S. M. MISERICORDIA" 16 VERONA - OSPEDALE CIVILE MAGGIORE - VERONA 30 ITALIA 967 Tab di pancreas per struttura ospedaliera effettuati nel Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - PANCREAS Centro Trapianto MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 2 MILANO - IRCCS S. RAFFAELE - MILANO 7 PALERMO - Is.Me.T.T. 1 PISA - A.O.U. PISANA 2 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 1 ITALIA
15 Tab di polmone per struttura ospedaliera effettuati nel TRAPIANTI Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - POLMONE Centro Trapianto Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - RENE Centro Trapianto Tab di rene per struttura ospedaliera effettuati nel Tab di polmone doppio per struttura ospedaliera effettuati nel BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 6 BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 3 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 1 MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO 9 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 3 PALERMO - Is.Me.T.T. 1 PAVIA - OSPEDALE POLICLINICO S. MATTEO - PAVIA 1 ROMA - POLICLINICO UMBERTO I - ROMA 11 SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 3 ITALIA 38 Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - POLMONE DOPPIO Centro Trapianto BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 5 BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 7 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 3 MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO 15 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 21 PALERMO - Is.Me.T.T. 9 PAVIA - OSPEDALE POLICLINICO S. MATTEO - PAVIA 4 ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 2 ROMA - POLICLINICO UMBERTO I - ROMA 6 SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 10 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 17 ITALIA 99 ANCONA - PRESIDIO OSPEDALIERO UMBERTO I - ANCONA 33 BARI - AOU CONSORZIALE POLICLINICO di BARI 36 BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 36 BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 47 BRESCIA - PRES. OSPEDAL. SPEDALI CIVILI BRESCIA 40 CAGLIARI - AZIENDA OSPEDALIERA G. BROTZU 26 CATANIA - A.O. UNIVERSITARIA DI CATANIA 38 COSENZA - PRESIDIO OSPEDALIERO ANNUNZIATA 13 FIRENZE - A.O.U. CAREGGI - FIRENZE 26 GENOVA - A.O.U. S. MARTINO - GENOVA 50 L'AQUILA - OSPEDALE CIVILE S. SALVATORE - L'AQUILA 16 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 46 MILANO - IRCCS S. RAFFAELE - MILANO 18 MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO 39 MODENA - AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO - MODENA 21 NAPOLI - UNIV NAPOLI - FEDERICO II - FAC. MEDIC. 27 NOVARA - AOU MAGGIORE DELLA CARITA' - NOVARA 63 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 64 PALERMO - Is.Me.T.T. 18 PALERMO - P.O. CIVICO E BENFRATELLI 59 PARMA - OSPEDALE MAGGIORE - PARMA 42 PAVIA - OSPEDALE POLICLINICO S. MATTEO - PAVIA 25 PERUGIA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PERUGIA 12 PISA - A.O.U. PISANA 22 REGGIO DI CALABRIA - OSPEDALE BIANCHI - MELACRINO - MORELLI 15 ROMA - A.O. SAN CAMILLO - FORLANINI 32 ROMA - AZ. OSP. UNIV. POLICLINICO TOR VERGATA 39 ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 13 ROMA - POLICLINICO UMBERTO I - ROMA 27 ROMA - POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI 26 SALERNO - OORR S.GIOVANNI DI DIO E RUGGI D`ARAGONA 19 SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 36 TORINO - AOU Città della Salute, PO OIRM 6 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 114 TREVISO - OSPEDALE CA' FONCELLO - TREVISO 33 UDINE - AZIENDA OSPEDALIERA "S. M. MISERICORDIA" 33 VARESE - OSPEDALE DI CIRCOLO E FONDAZIONE MACCHI 41 VERONA - OSPEDALE CIVILE MAGGIORE - VERONA 62 VICENZA - OSPEDALE DI VICENZA 20 ITALIA
16 Tab di fegato-pancreas per struttura ospedaliera effettuati nel TRAPIANTI Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - FEGATO - PANCREAS Centro Trapianto Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - RENE - FEGATO Centro Trapianto Tab di rene-fegato per struttura ospedaliera effettuati nel Tab di fegato-polmone doppio per struttura ospedaliera effettuati nel BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 3 ITALIA 3 Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO FEGATO - POLMONE DOPPIO Centro Trapianto TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 1 ITALIA 1 ANCONA - PRESIDIO OSPEDALIERO UMBERTO I - ANCONA 1 BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 1 BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 4 CAGLIARI - AZIENDA OSPEDALIERA G. BROTZU 1 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 1 MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO 4 MODENA - AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO - MODENA 2 PALERMO - Is.Me.T.T. 1 ROMA - AZ. OSP. UNIV. POLICLINICO TOR VERGATA 1 ROMA - POLICLINICO UMBERTO I - ROMA 3 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 4 UDINE - AZIENDA OSPEDALIERA "S. M. MISERICORDIA" 1 ITALIA
17 Tab di rene-pancreas per struttura ospedaliera effettuati nel TRAPIANTI Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - RENE - PANCREAS Centro Trapianto Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - RENE DOPPIO Centro Trapianto Tab di rene doppio per struttura ospedaliera effettuati nel Tab di rene-cuore per struttura ospedaliera effettuati nel BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 3 CAGLIARI - AZIENDA OSPEDALIERA G. BROTZU 4 GENOVA - A.O.U. S. MARTINO - GENOVA 1 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 2 MILANO - IRCCS S. RAFFAELE - MILANO 7 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 9 PALERMO - Is.Me.T.T. 2 PARMA - OSPEDALE MAGGIORE - PARMA 2 PISA - A.O.U. PISANA 7 ROMA - A.O. SAN CAMILLO - FORLANINI 2 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 4 ITALIA 43 Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - RENE - CUORE Centro Trapianto BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 1 UDINE - AZIENDA OSPEDALIERA "S. M. MISERICORDIA" 1 ITALIA 2 BARI - AOU CONSORZIALE POLICLINICO di BARI 1 BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 4 BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 3 CAGLIARI - AZIENDA OSPEDALIERA G. BROTZU 3 CATANIA - A.O. UNIVERSITARIA DI CATANIA 1 GENOVA - A.O.U. S. MARTINO - GENOVA 4 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 14 MILANO - IRCCS S. RAFFAELE - MILANO 3 MODENA - AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO - MODENA 2 NOVARA - AOU MAGGIORE DELLA CARITA' - NOVARA 5 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 11 PALERMO - Is.Me.T.T. 6 PARMA - OSPEDALE MAGGIORE - PARMA 1 PISA - A.O.U. PISANA 3 ROMA - A.O. SAN CAMILLO - FORLANINI 3 ROMA - AZ. OSP. UNIV. POLICLINICO TOR VERGATA 2 SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 1 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 3 TREVISO - OSPEDALE CA' FONCELLO - TREVISO 2 VARESE - OSPEDALE DI CIRCOLO E FONDAZIONE MACCHI 1 VERONA - OSPEDALE CIVILE MAGGIORE - VERONA 18 VICENZA - OSPEDALE DI VICENZA 5 ITALIA
18 Tab di cuore-polmone doppio per struttura ospedaliera effettuati nel TRAPIANTI Tab CENTRI TRAPIANTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - CUORE - POLMONE DOPPIO Centro Trapianto PAVIA - OSPEDALE POLICLINICO S. MATTEO - PAVIA 2 TORINO - AOU CITTÀ DELLA SALUTE, PO S.G.BATTISTA 1 ITALIA 3 Tab NUMERO TRAPIANTI DA VIVENTI RAGGRUPPATI PER TRAPIANTO - ANNO 2013 Centro Trapianto FEGATO MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 7 PALERMO - Is.Me.T.T. 2 ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 12 ITALIA 21 RENE BARI - AOU CONSORZIALE POLICLINICO di BARI 5 BERGAMO - OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII - BERGAMO 1 BOLOGNA - S.ORSOLA-MALPIGHI - BO 11 CATANIA - A.O. UNIVERSITARIA DI CATANIA 1 FIRENZE - A.O.U. CAREGGI - FIRENZE 1 GENOVA - A.O.U. S. MARTINO - GENOVA 5 L'AQUILA - OSPEDALE CIVILE S. SALVATORE - L'AQUILA 2 MILANO - AO NIGUARDA CA' GRANDA - MILANO 15 MILANO - IRCCS S. RAFFAELE - MILANO 2 MILANO - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO - MILANO 5 MODENA - AZIENDA OSPEDALIERA POLICLINICO - MODENA 2 NOVARA - AOU MAGGIORE DELLA CARITA' - NOVARA 5 PADOVA - AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 40 PALERMO - Is.Me.T.T. 16 PALERMO - P.O. CIVICO E BENFRATELLI 2 PARMA - OSPEDALE MAGGIORE - PARMA 7 PAVIA - OSPEDALE POLICLINICO S. MATTEO - PAVIA 2 PISA - A.O.U. PISANA 25 ROMA - A.O. SAN CAMILLO - FORLANINI 2 ROMA - OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESU' 7 ROMA - POLICLINICO UMBERTO I - ROMA 4 ROMA - POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI 10 SIENA - A.O.U. SENESE - S.M. alle SCOTTE 12 TORINO - AOU Città della Salute, PO S.G.Battista 6 TREVISO - OSPEDALE CA' FONCELLO - TREVISO 3 UDINE - AZIENDA OSPEDALIERA "S. M. MISERICORDIA" 2 VARESE - OSPEDALE DI CIRCOLO E FONDAZIONE MACCHI 2 VERONA - OSPEDALE CIVILE MAGGIORE - VERONA 17 VICENZA - OSPEDALE DI VICENZA 10 ITALIA 222 Tab La tabella riporta i dati 2013 del numero di trapianti da vivente raggruppati per trapianto. Tab Liste di attesa pediatriche Si evince una maggioranza di bambini in attesa di un trapianto di rene (114). Tab Liste di attesa standard 2013 ordinate per necessità di organo
19 TRAPIANTI Tab LISTE DI ATTESA PEDIATRICHE ANNO 2013 Tipo Organo Numero Pazienti Rene 114 Fegato 29 Cuore 62 Polmone 25 Dati aggiornati al 27 agosto 2014 Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Ministero della Salute - Sistema Informativo Trapianti Tab LISTE DI ATTESA STANDARD ANNO 2013 Tipo Organo Numero Pazienti Rene Pancreas /Cellule Pancreatiche 214 Fegato Polmone 380 Cuore 703 Dati aggiornati al 27 agosto 2014 Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Ministero della Salute - Sistema Informativo Trapianti Tab DICHIARAZIONI DI VOLONTÀ ALL ESPIANTO - ANNO 2013 Regione Dichiaraz. registrate presso le ASL(*) Dichiaraz. registrate presso i Comuni(**) Numero Totale Consensi Opposizioni Totale Consensi Opposizioni Totale iscrizioni dichiaraz. Num. % Num. % Num. % Num. % A.I.D.O.(***) Prov. Aut. Bolzano Friuli Venezia Giulia Abruzzo Campania Basilicata Calabria Valle D Aosta Molise Liguria Emilia Romagna Veneto Sicilia Umbria Sardegna Lombardia Toscana Marche Lazio Puglia Piemonte Prov. Aut. Trento ITALIA , , , , ,6 16 1, , , , ,0 66 3, , , ,1 19 6, ,2 55 6, , , , , ,9 35 1, , , , , , , , , ,1 28 2, , , , , , , , , , , ,5 32 2, , , , , , , , , , , , , (*) Secondo le disposizioni del DM 8 Aprile 2000 attuativo della L.91/99 per le disposizioni relative alle dichiarazioni di volontà dei cittadini (**) In attuazione a quanto previsto all art. 3 comma 8 bis, nel Decreto legge 30 dicembre 2009, n.194 convertito dalla Legge n.25 del 26 febbraio 2010, noto come decreto Mille-proroghe, sul tema dell espressione della volontà o del diniego a donare gli organi al momento del rilascio della carta di identità (***) Dal secondo semestre 2009, grazie ad una cooperazione AIDO-CNT, sono disponibili per la visualizzazione nel SIT tutti i testamenti olografi AIDO Dati aggiornati al 27 agosto 2014 AIDS Tab NUMERO DEI CASI DI AIDS PER ANNO DI DIAGNOSI, DEI CASI CORRETTI PER RITARDO DI NOTIFICA, DEI DECESSI E DEL TASSO DI LETALITÀ Anni Casi Casi corretti Morti per anno Decessi per anno Tasso diagnosticati per ritardo di notifica di decesso di diagnosi(a) di letalità(b) , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , c 90 8, c 41 5,7 TOTALE ,6 (a) Il numero di decessi indica quanti dei pazienti, diagnosticati in uno specifico anno, risultano deceduti al 31 dicembre (b) Il tasso di letalità è calcolato come il rapporto tra i decessi per anno di diagnosi e i casi diagnosticati nello stesso anno. (c) Dati non ancora verificati con il registro di mortalità generale dell ISTAT. Tab Dichiarazioni di volontà all espianto. Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istituto Superiore di Sanità Tab Come si evince, sono riportati i dati relativi ai casi di aids registrati in Italia nell arco di tempo compreso fra il 1982 ed il 2012; si può notare come il tasso di letalità sia diminuito negli ultimi anni dopo aver raggiunto fra la seconda metà degli anni 80 ed i primi anni 90 livelli superiori al 90%, attestandosi al 5,7% nel
20 AIDS Graf. 8.1 NUMERO DEI CASI DI AIDS E INCIDENZA PER ANNO DI DIAGNOSI (PER RESIDENTI), CORRETTI PER RITARDO DI NOTIFICA ( ) Tab NUMERO ANNUALE DEI CASI PREVALENTI DI AIDS, PER REGIONE DI RESIDENZA - ANNI Numero di casi Anno di diagnosi Corretti Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istituto Superiore di Sanità Graf. 9.1 INCIDENZA DI AIDS (PER RESIDENTI) PER REGIONE DI RESIDENZA - ANNO ,6 1,1 6,7 2,0 2,7 0,1 2,1 2,2 3,3 0,6 1,4 1,4 1,0 1,6 1,9 1,1 0,8 1,1 0,5 Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istituto Superiore di Sanità 0,6 Casi notificati Indicenza Incidenza AIDS per residenti Regione Lombardia Lazio Emilia Romagna Toscana Piemonte Campania Veneto Sicilia Liguria Puglia Sardegna Marche Abruzzo Umbria Calabria Friuli Venezia Giulia Prov. Aut. Trento Prov. Aut. Bolzano Basilicata Molise Valle d Aosta Estera Ignota TOTALE Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istituto Superiore di Sanità ( Graf. 8.1 ) Rappresentazione dell andamento dei casi di aids nell arco di tempo compreso tra il 1982 ed il 2012; a partire dal 1995 il fenomeno è in attenuazione. ( Graf. 9.1 ) Tasso di incidenza dell aids per regione; le regioni dove il fenomeno è più accentuato sono soprattutto le regioni centro settentrionali. Tab Numero annuale dei casi di aids per regione negli anni ; il 40% dei casi si è manifestato in Lombardia e nel Lazio. Tab Nella tabella sono riportati i dati sulla distribuzione dei casi di aids per regione e per anno di diagnosi; come si vede il fenomeno negli ultimi anni mostra una consistente regressione
21 40.1 NUMERO DEI CASI DI AIDS, PER REGIONE DI RESIDENZA E PER ANNO DI DIAGNOSI Tab. AIDS Regione Totale Lombardia Lazio Emilia Romagna Piemonte Toscana Veneto Liguria Sicilia Campania Puglia Sardegna Marche Calabria Abruzzo Umbria Friuli Venezia Giulia Prov. Aut. Trento Prov. Aut. Bolzano Basilicata Valle d Aosta Molise Estera Ignota TOTALE Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istituto Superiore di Sanità Tab PROPORZIONE DEI CASI DI AIDS, PER CLASSE DI ETÀ E GENERE NEGLI ANNI 1992, 2002, 2012 E NEL TOTALE DEI CASI Fascia d età Maschi Femmine Totale ( ) Maschi Femmine Totale n n n. 527 n. 875 n. 425 n. 188 n n n ,4 0,2 0,0 1,9 0,5 0,5 0,3 1,0 0, ,3 0,2 0,0 1,6 0,5 0,0 0,3 1,0 0, ,2 0,1 0,0 0,3 0,2 0,0 0,2 0,5 0, ,1 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,1 0,1 0, ,1 0,1 0,0 0,2 0,5 0,5 0,1 0,1 0, ,2 0,1 0,0 0,5 0,5 0,0 0,2 0,5 0, ,0 1,3 3,6 8,7 3,3 7,4 3,2 6,6 4, ,5 4,5 4,7 36,9 12,2 9,6 16,2 22,8 17, ,3 14,8 10,4 27,5 23,3 10,6 26,5 27,1 26, ,3 23,8 15,2 12,7 31,5 20,2 20,7 18,1 20, ,6 36,6 38,9 6,7 22,6 34,0 20,7 15,3 19, ,3 12,0 18,0 1,5 3,5 11,2 7,9 4,4 7,1 >60 1,7 6,0 9,1 1,4 1,4 5,9 3,8 2,5 3,5 Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istituto Superiore di Sanità Tab PROPORZIONE DEI CASI DI AIDS IN ADULTI ETEROSESSUALI, PER TIPO DI RISCHIO ETEROSESSUALE E GENERE Tipo di rischio Maschi Femmine Maschi Femmine Totale eterosessuale n.837 n. 526 n. 529 n. 309 n n n Originario di zona endemica 2,7 2,1 4,3 5,2 5,6 5,6 5,6 Partner MSM 0,0 0,0 0,9 0,0 0,0 1,2 0,5 Partner IDU 2,2 0,8 19,3 9,4 8,4 32,6 18,8 Partner emofilico/trasfuso 0,2 0,0 0,4 0,6 0,3 0,9 0,5 Partner di zona endemica 0,4 0,6 0,4 0,3 3,3 0,8 2,2 Partner promiscuo 94,5 96,5 74,7 84,5 82,4 58,9 72,4 Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istituto Superiore di Sanità Tab Si riportano i dati percentuali dei casi di aids per fasce d età e sesso negli anni 1992, 2002 e 2012; come si vede i 2/3 dei casi riguarda la fascia di età compresa fra i 25 ed i 49 anni. Tab La tabella evidenzia i dati dei casi di aids trasmesso attraverso contatto eterosessuale per sesso e per tipo di rischio; dalla tabella si evidenzia come i 2/3 dei casi siano dovuti alla promiscuità del partner
22 AIDS Tab TEMPO INTERCORSO TRA IL 1 TEST HIV+ E LA DIAGNOSI DI AIDS Anno di diagnosi <6 mesi >_ 6 mesi n. casi % n. casi % , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,1 GENERE Maschio , ,0 Femmina , ,9 MODALITÀ DI TRASMISSIONE Eterosessuale , ,3 MSM , ,0 IDU , ,7 Trasmissione verticale 38 49, ,6 Altro/Non determinato , ,7 AREA GEOGRAFICA DI PROVENIENZA ITALIA , ,7 Estera , ,1 Non nota , ,7 TOTALE , ,2 Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istituto Superiore di Sanità Tab Nella tabella, per gli anni dal 1996 al 2012, è riportato il tempo intercorso tra il 1 test di sieropositività all aids e la diagnosi di aids per sesso, per modalità di trasmissione, per grado di distribuzione di area geografica di provenienza; dalla tabella si può notare come il 55% dei casi abbia avuto un incubazione del virus superiore ai 6 mesi. Tab NUMERO CASI AIDS DALL INIZIO DELL EPIDEMIA, (A) PER PROVINCIA DI SEGNALAZ. E DI RESIDENZA E INCIDENZA (PER RESIDENTI), PER PROVINCIA DI RESIDENZA (Calcolata sui casi notificati nel 2012) Provincia Regione Segnalazione Residenza Incidenza Valle d Aosta Aosta ,6 Piemonte Alessandria ,9 Asti Biella Cuneo ,5 Novara Torino Verbania ,1 Vercelli Liguria Genova ,2 Imperia ,8 La Spezia ,2 Savona ,3 Lombardia Bergamo ,5 Brescia ,3 Como ,1 Cremona ,5 Lecco ,4 Lodi ,7 Mantova ,5 Milano ,5 Monza e della Brianza ,4 Pavia ,3 Sondrio ,6 Varese ,6 Veneto Belluno Padova ,4 Rovigo ,4 Treviso ,4 Venezia ,4 Verona ,6 Vicenza ,7 Friuli Venezia Giulia Gorizia ,7 Pordenone ,6 Trieste ,4 Udine ,1 Trentino Alto Adige Prov. Aut. Bolzano ,2 Prov. Aut. Trento ,6 Segue tabella Tab (A, B e C) La tabella riporta la distribuzione dei casi cumulativi segnalati dall inizio dell epidemia, per provincia di segnalazione e di residenza. Le province che hanno un numero di casi residenti maggiore dei casi segnalati hanno portato fuori dei casi ai fini assistenziali; viceversa, quelle con più casi segnalati ne hanno ricevuti da altre provincie
23 Tab (A, B e C) La tabella riporta la distribuzione dei casi cumulativi segnalati dall inizio dell epidemia, per provincia di segnalazione e di residenza. Le province che hanno un numero di casi residenti maggiore dei casi segnalati hanno portato fuori dei casi ai fini assistenziali; viceversa, quelle con più casi segnalati ne hanno ricevuti da altre provincie. AIDS Tab NUMERO CASI AIDS DALL INIZIO DELL EPIDEMIA, (B) PER PROVINCIA DI SEGNALAZ. E DI RESIDENZA E INCIDENZA (PER RESIDENTI), PER PROVINCIA DI RESIDENZA (Calcolata sui casi notificati nel 2012) Provincia Regione Segnalazione Residenza Incidenza Emilia Romagna Bologna ,7 Ferrara Forlì ,1 Modena ,2 Parma ,7 Piacenza ,1 Ravenna ,6 Reggio Emilia ,4 Rimini ,4 Toscana Arezzo ,5 Firenze Grosseto ,4 Livorno ,7 Lucca ,4 Massa Carrara ,5 Pisa ,4 Pistoia ,8 Prato ,7 Siena ,4 Umbria Perugia ,9 Terni ,6 Marche Ancona ,3 Ascoli Piceno ,4 Fermo ,1 Macerata ,9 Pesaro e Urbino ,6 Lazio Frosinone ,2 Latina Rieti ,6 Roma ,1 Viterbo ,6 Abruzzo Chieti L Aquila ,3 Pescara Teramo ,7 Molise Campobasso ,8 Isernia ,1 Segue tabella Tab NUMERO CASI AIDS DALL INIZIO DELL EPIDEMIA, (C) PER PROVINCIA DI SEGNALAZ. E DI RESIDENZA E INCIDENZA (PER RESIDENTI), PER PROVINCIA DI RESIDENZA (Calcolata sui casi notificati nel 2012) Provincia Regione Segnalazione Residenza Incidenza Campania Avellino ,5 Benevento Caserta ,9 Napoli ,3 Salerno ,3 Puglia Bari ,7 Barletta-Andria-Trani ,8 Brindisi ,7 Foggia ,8 Lecce ,4 Taranto ,1 Basilicata Matera Potenza ,8 Calabria Catanzaro ,6 Cosenza ,6 Crotone ,2 Reggio Calabria ,4 Vibo Valentia ,6 Sicilia Agrigento ,6 Caltanissetta ,2 Catania ,6 Enna Messina ,8 Palermo Ragusa Siracusa Trapani ,5 Sardegna Cagliari ,4 Carbonia-Iglesias ,6 Medio Campidano Nuoro Ogliastra Olbia-Tempio Oristano ,2 Sassari ,1 Estera Ignota TOTALE Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istituto Superiore di Sanità Tab (A, B e C) La tabella riporta la distribuzione dei casi cumulativi segnalati dall inizio dell epidemia, per provincia di segnalazione e di residenza. Le province che hanno un numero di casi residenti maggiore dei casi segnalati hanno portato fuori dei casi ai fini assistenziali; viceversa, quelle con più casi segnalati ne hanno ricevuti da altre provincie
24 AIDS Età alla diagnosi Graf ETÀ MEDIANA DELLE NUOVE DIAGNOSI DI INFEZIONE DA HIV, PER GENERE E ANNO DI DIAGNOSI - ANNI Maschi Anno di diagnosi Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istituto Superiore di Sanità ( Graf ) Il grafico rappresenta l andamento dell età mediana delle nuove infezioni da HIV; come si può notare l andamento dell età mediana è crescente per entrambi i sessi. Femmine Tab Si riportano le differenze percentuali dei casi di aids per regione e per anno; come si può notare nel confronto il delta è negativo (-8,3%), nel confronto è positivo (15,4%) e nel confronto diventa nuovamente negativo (-20,2%).% DIFFERENZE PERCENTUALI (D) DEI CASI AIDS PER REGIONE DI SEGNALAZIONE E ANNO DI NOTIFICA Tab. Regione di segnalazione n. D% n. D% n. D% n. D% n. D% n. D% n , ,4 78-2, , , , ,0 3-66, ,0 2 50,0 3-33,3 2 0, , , , , , , , , , ,0 9-11,1 8-50, , , , ,5 51 5, , , , , , , , ,4 59-3, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,3 3 66, , , , ,4 31-3, ,3 23-8, , , , , , , , , ,9 13 7, ,0 21-9, ,0 3 33,3 4-25, , , , , , ,6 55 7, ,1 38-5, , , , , , , , ,0 4 50,0 6-83, , , ,0 9 22, , , , , , , , , ,7 27 0, , , , , , , , , , , Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna TOTALE Fonte: Elaborazione Federanziani su dati Istituto Superiore di Sanità
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