AGGIORNAMENTO DEL CENSIMENTO DELLE EMISSIONI

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1 AGGIORNAMENTO DEL CENSIMENTO DELLE EMISSIONI RAPPORTO FINALE Lavoro svolto nell ambito del Contratto del 21/09/ Determinazione Dirigenziale R.U. n.3782 del 05/07/2012 con la Provincia di Roma per Aggiornamento del censimento delle emissioni in atmosfera al CIG: Z3102BA000 Via G. Ricci Curbastro, Roma techne@techne-consulting.com /7

2 TECHNE Consulting s.r.l Reg. Imp. Roma / C.F R.E.A Capitale sociale ,00 i.v. P. IVA Via G. Ricci Curbastro 34, ROMA, tel /7; fax techne@techne-consulting.com

3 Aggiornamento del censimento delle emissioni INDICE 1 PREMESSA 6 2 METODOLOGIA APPLICATA Inquinanti Nomenclatura delle attività Classificazione delle sorgenti emissive Metodologie di stima delle emissioni Modelli per la stima delle emissioni Traffico stradale Navigazione marittima Emissioni da decollo ed atterraggio aeromobili Vegetazione Incendi forestali Disaggregazione spaziale delle emissioni sul reticolo 1 km x 1 km e a livello di sezione di censimento 23 3 ANALISI DELLE KEY SOURCES Metodologia applicata Risultati dell analisi delle emissioni totali Inquinanti principali ed ammoniaca Gas serra Metalli pesanti Composti aromatici e diossine Risultati dell analisi sulle sorgenti puntuali Inquinanti principali Gas serra Metalli pesanti 36 4 RACCOLTA DATI E STIMA DELLE EMISSIONI Sorgenti puntuali Bilancio dell indagine Validazione dei dati Sorgenti diffuse e lineari/nodali Reperimento dei dati Metodologie di stima 44 5 RIEPILOGO DEI RISULTATI DELL ANNO Emissioni totali per macrosettore Inquinanti principali Gas serra Metalli pesanti Composti aromatici Diossine e furani Ammoniaca Emissioni totali per Comune 60 pagina 3 di 143

4 5.3 Emissioni diffuse Emissioni lineari/nodali Emissioni puntuali 71 6 CONFRONTI CON IL PRECEDENTE INVENTARIO Emissioni per macrosettore 72 7 TREND DELLE EMISSIONI Inquinanti principali Gas serra 82 8 ALLEGATO EMISSIONI PER ATTIVITÀ 86 APPENDICE - NOMENCLATURA DELLE ATTIVITÀ 102 INDICE DELLE TABELLE Tabella 1 Key sources per gli inquinanti principali e l ammoniaca Tabella 2 Key sources per i gas serra Tabella 3 Key sources per i metalli pesanti Tabella 4 Key sources per i composti aromatici e le diossine Tabella 5 Analisi degli impianti produttivi (CO, COV, NO x ed SO x ) Tabella 6 Analisi degli impianti produttivi (PM 10 e PM 2.5 ) Tabella 7 Analisi degli impianti produttivi (gas serra) Tabella 8 Analisi degli impianti produttivi rilevanti per almeno uno dei metalli pesanti Tabella 9 Lista impianti per cui effettuare l aggiornamento dell inventario Tabella 10 Altri impianti da censire Tabella 11 Elenco stabilimenti ai quali è stato inviato il questionario (55) Tabella 12 Elenco stabilimenti chiusi o inattivi nell anno di riferimento Tabella 13 Elenco stabilimenti non censiti Tabella 14 Elenco stabilimenti che hanno risposto ai questionari, aggiornati in E 2 Gov (59) Tabella 15 Lista impianti che non hanno risposto al questionario (9) Tabella 16 Dati raccolti presso gli uffici regionali provinciali ed enti pubblici Tabella 17 Altri dati raccolti presso altre aziende Tabella 18 Elenco dei dati richiesti per le sorgenti lineari e lineari/nodali Tabella 19 - Linee stradali inserite nel modello di stima Tabella 20 Emissioni totali per macrosettore degli inquinanti principali (Mg) Tabella 21 Emissioni totali per macrosettore dei gas serra (Mg) Tabella 22 Emissioni totali per macrosettore dei metalli pesanti (kg) Tabella 23 Emissioni totali per macrosettore dei composti aromatici (kg) Tabella 24 Emissioni totali per macrosettore di diossine e furani (g) Tabella 25 Emissioni totali per macrosettore di ammoniaca (Mg) Tabella 26 Emissioni da sorgenti diffuse per macrosettore degli inquinanti principali (Mg) - anno Tabella 27 Emissioni da sorgenti diffuse per macrosettore dei gas serra (Mg) - anno Tabella 28 Emissioni da sorgenti lineari/nodali per macrosettore degli inquinanti principali (Mg) - anno Tabella 29 Emissioni da sorgenti lineari/nodali per macrosettore dei gas serra (Mg), - anno Tabella 30 Emissioni da sorgenti puntuali per macrosettore degli inquinanti principali (Mg) - anno Tabella 31 Emissioni totali da sorgenti puntuali per macrosettore dei gas serra (Mg) - anno Tabella 32 - Emissioni totali inquinanti principali per macrosettore Anno 1998 precedente inventario Tabella 33 - Emissioni totali gas serra per macrosettore Anno 1998 precedente inventario pagina 4 di 143

5 Tabella 34 - Variazione percentuale delle emissioni 1998 nel nuovo inventario rispetto al precedente Tabella 35 - Emissioni totali inquinanti principali per macrosettore Anno 2005 precedente inventario Tabella 36 - Emissioni totali gas serra per macrosettore Anno 2005 precedente inventario Tabella 37 - Variazione percentuale delle emissioni 2005 nel nuovo inventario rispetto al precedente Tabella 38 - Emissioni totali inquinanti principali per macrosettore Anno 2009 precedente inventario Tabella 39 - Emissioni totali gas serra per macrosettore Anno 2009 precedente inventario Tabella 40 - Variazione percentuale delle emissioni 2009 nel nuovo inventario rispetto al precedente Tabella 41 - Emissioni totali inquinanti principali per attività Anno Tabella 42 - Emissioni totali gas serra per attività Anno Tabella 43 - Emissioni totali metalli per attività Anno INDICE DELLE FIGURE Figura 1 Tratti stradali considerati nel modello Road come sorgenti lineari Figura 2 Distribuzione delle emissioni (Mg) di monossido di carbonio (CO) sui Comuni della Provincia Figura 3 Distribuzione delle emissioni (Mg) di composti organici volatili (COV) sui Comuni della Provincia 62 Figura 4 Distribuzione delle emissioni (Mg) di ossidi di azoto (NO x ) sui Comuni della Provincia Figura 5 Distribuzione delle emissioni (Mg) di materiale particolato PM 10 sui Comuni della Provincia Figura 6 Distribuzione delle emissioni (Mg) di materiale particolato PM 2,5 sui Comuni della Provincia Figura 7 Distribuzione delle emissioni (Mg) di ossidi di zolfo (SO x ) sui Comuni della Provincia Figura 8 Distribuzione delle emissioni (Mg) di metano (CH 4 ) sui Comuni della Provincia Figura 9 Distribuzione delle emissioni (Mg) di biossido di carbonio (CO 2 ) sui Comuni della Provincia Figura 10 Distribuzione delle emissioni (Mg) di protossido di azoto (N 2 O) sui Comuni della Provincia Figura 11 Emissioni totali di CO (Mg) negli anni 1998, 2005, 2009 e Figura 12 Emissioni totali di COV (Mg) negli anni 1998, 2005, 2009 e Figura 13 Emissioni totali di NO x (Mg) negli anni 1998, 2005, 2009 e Figura 14 Emissioni totali di PM 10 (Mg) negli anni 1998, 2005, 2009 e Figura 15 Emissioni totali di PM 2,5 (Mg) negli anni 1998, 2005, 2009 e Figura 16 Emissioni totali di SO x (Mg) negli anni 1998, 2005, 2009 e Figura 17 Emissioni totali di CH 4 (Mg) negli anni 1998, 2005, 2009 e Figura 18 Emissioni totali di CO 2 (Mg) negli anni 1998, 2005, 2009 e Figura 19 Emissioni totali di CO 2 (Mg) negli anni 1998, 2005, 2009 e pagina 5 di 143

6 1 PREMESSA Il decreto legislativo n. 155 del 13 agosto 2010 Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell aria ambiente e per un aria più pulita in Europa prevede all articolo 22, comma 3, che le Regioni predispongano l inventario delle emissioni atmosferiche e lo aggiornino con cadenza almeno triennale. Poiché l ISPRA ogni cinque anni provvede a scalare su base provinciale l inventario nazionale, è senz altro utile disporre di inventari provinciali di dettaglio prodotti dalle Amministrazioni locali per effettuare dei confronti tra le emissioni stimate ed armonizzare i risultati ottenuti con le due metodologie. A complemento dell attività regionale la Provincia di Roma ha avviato le procedure per l aggiornamento al 2011 dell inventario delle emissioni provinciale, affidandone la realizzazione a Techne Consulting s.r.l. L attività svolta ha incluso le seguenti fasi: 1. verifica dei dati presenti presso il Servizio 3 Dipartimento IV dell Amministrazione Provinciale; 2. fornitura dei database dei dati di emissione aggiornati al 2011; 3. localizzazione di tutti gli insediamenti produttivi censiti, sulla carta tecnica regionale attraverso l utilizzo di coordinate geografiche; 4. aggiornamento delle stime delle emissioni in atmosfera da sorgenti diffuse; 5. aggiornamento delle stime delle emissioni in atmosfera da sorgenti puntuali; 6. aggiornamento delle stime delle emissioni in atmosfera da traffico stradale. In primo luogo si è proceduto con la verifica dei dati di cui al punto 1 e con la localizzazione degli insediamenti produttivi su carta tecnica regionale. Successivamente, e preliminarmente alla realizzazione dell inventario delle emissioni, è stata effettuata l analisi delle key sources o key categories secondo le indicazioni della Agenzia Europea dell Ambiente; tale analisi ha avuto come scopo la individuazione delle sorgenti più importanti di emissione sulle quali effettuare l aggiornamento con maggiore dettaglio. Quindi si è prodotto l inventario delle emissioni atmosferiche aggiornato al Il presente rapporto riassume, nei capitoli 2 e 3, la metodologia applicata per la produzione dell inventario delle emissioni ed i risultati dell analisi delle key sources, quindi riporta al capitolo 4 una sintesi della raccolta dati e della stima delle emissioni atmosferiche ed infine, nei capitoli 5 e 7, i risultati finali del lavoro. pagina 6 di 143

7 2 METODOLOGIA APPLICATA Un inventario delle emissioni è una raccolta coerente di dati sulle emissioni dei singoli inquinanti raggruppati per: attività economica, intervallo temporale (anno, mese, giorno,...), unità territoriale (regione, provincia, comune, maglie,...) combustibile (per i soli processi con combustione). Le quantità di inquinanti emesse dalle diverse sorgenti presenti nella zona in esame si possono ottenere tramite misure dirette, campionarie o continue, oppure tramite stima. La misura diretta delle emissioni può essere effettuata, ove possibile, solo per le emissioni convogliate degli impianti industriali o civili. Tra questi, solo per alcuni impianti maggiori è attuata la misura in continua. Per tutte le altre sorgenti (piccole industrie, impianti di riscaldamento, sorgenti mobili), si deve ricorrere a stime. Le emissioni sono stimate come prodotto di dati quantitativi sull attività presa in considerazione (per esempio per gli impianti termici i consumi di combustibile) e di opportuni fattori di emissione espressi in grammi per unità di attività (ad esempio nel caso di consumi di combustibile, in grammi per gigajoule). Tale approccio del tutto generale è applicato quindi alle diverse attività prese in considerazione, selezionando gli opportuni indicatori di attività e fattori di emissione. Questi ultimi possono essere semplici fattori moltiplicativi o tenere conto, in forma funzionale, dei differenti parametri costruttivi ed operativi degli impianti, dei macchinari e dei processi. 2.1 Inquinanti Gli inquinanti presi in considerazione dall inventario delle emissioni sono i seguenti: principali inquinanti dell aria: ossidi di zolfo (SO 2 +SO 3 ) ossidi di azoto (NO+NO 2 ) composti organici volatili, con l'esclusione del metano, (COVNM) monossido di carbonio (CO) particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron (PM 10 ) particelle sospese con diametro inferiore a 2,5 micron (PM 2,5 ) ammoniaca (NH 3 ) benzene (C 6 H 6 ) metalli pesanti: Arsenico Cadmio Nichel Piombo Cromo Mercurio Rame Selenio pagina 7 di 143

8 Zinco principali idrocarburi policiclici aromatici (IPA): benzo[b]fluorantene (BBF) benzo[k]fluorantene (BKF) benzo[a]pirene (BAP) indeno[123cd]pirene (INP) altri microinquinanti esaclorobenzene (HCB) policlorobifenili (PCB) diossine e furani (PCCD, PCCF) gas serra: anidride carbonica metano protossido di azoto. Sono inoltre registrate le emissioni di eventuali altri inquinanti documentati dalle aziende nell ambito degli adempimenti autorizzativi. 2.2 Nomenclatura delle attività La nomenclatura delle attività rilevanti per la valutazione delle emissioni di inquinanti dell aria prende come punto di partenza la classificazione delle attività per l inventario delle emissioni atmosferiche come storicamente si è andata sviluppando a livello internazionale con la cosiddetta classificazione SNAP e a livello nazionale nella legislazione di settore. In particolare la classificazione internazionale è stata originariamente recepita a livello nazionale dall Appendice A dell Allegato tecnico al Decreto del Ministero dell Ambiente 20 maggio 1991, concernente i criteri per l elaborazione dei piani regionali per il risanamento e la tutela della qualità dell aria. Tale classificazione è stata successivamente confermata nell Allegato 2 (Criteri per la redazione di inventari delle emissioni) al decreto 1 ottobre 2002, n. 261 del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio (Regolamento recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell'aria ambiente, i criteri per l'elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 4 nell Appendice V Criteri per l elaborazione degli inventari delle emissioni fa esplicito riferimento al EMEP/EEA Air Pollutant Emission Inventory Guidebook. Quest ultimo fa riferimento sia alla classificazione NFR finalizzata al reporting delle emissioni nazionali che alla SNAP come recentemente aggiornata mediante la nuova SNAP Classificazione delle sorgenti emissive Per la realizzazione dell inventario è introdotta la suddivisione delle sorgenti di emissione in sorgenti puntuali, sorgenti lineari/nodali e sorgenti diffuse. Per sorgenti puntuali si intendono tutte le sorgenti di emissione che è possibile ed utile localizzare direttamente, tramite le loro coordinate geografiche, sul territorio. pagina 8 di 143

9 In linea di principio, una volta escluse le attività mobili e quelle attività che per definizione o caratteristica intrinseca sono casualmente distribuite sul territorio (ad esempio l utilizzo di prodotti domestici), tutte le altre attività possono essere caratterizzate localizzando precisamente le sorgenti di emissione. In questo senso è localizzabile, ad esempio, ogni singolo impianto per riscaldamento domestico o ogni stazione di servizio. Tuttavia la loro effettiva localizzazione e la conseguente quantificazione delle rispettive emissioni per singola sorgente, risponde a criteri di completezza dell inventario e di economicità nella sua realizzazione e deve tenere conto dell impatto locale (in termini di qualità dell aria) delle emissioni. Va notato, inoltre, come in alcuni casi possa essere utile localizzare (all interno di una stessa attività) soltanto le sorgenti principali e considerare come distribuite le altre; tale procedimento può essere adoperato, ad esempio, per la combustione nel settore terziario, all interno del quale è utile localizzare soltanto i principali impianti e trattare gli altri in modo aggregato. Per la selezione delle sorgenti puntuali rilevanti sono state individuate le seguenti soglie minime di inquinanti emessi: inquinanti principali e gas serra (coll eccezione di monossido di carbonio e anidride carbonica), 5 t/anno. monossido di carbonio, 50 t/anno; metalli pesanti, benzene, IPA, microinquinanti 50 kg/anno; anidride carbonica, t/anno. Le soglie proposte sono state ampiamente validate sia a livello internazionale che a livello nazionale nella applicazione della modellistica di diffusione degli inquinanti. Ai fini dello studio dei fenomeni di trasporto e diffusione degli inquinanti sono di interesse, oltre la quantità emessa e le coordinate del luogo di emissione, l altezza del punto di emissione e le caratteristiche dinamiche dell emissione (portata dei fumi, velocità di efflusso, temperatura dei fumi). Come sorgente lineare/nodale sono indicate le principali arterie (strade, linee fluviali, linee ferroviarie) e nodi di comunicazione (porti ed aeroporti). Per tali arterie e nodi la stima delle emissioni viene effettuata singolarmente e localizzandole precisamente sul territorio tramite le loro coordinate metriche Gauss-Boaga conformi alla CTR. Ove utile alla caratterizzazione delle emissioni, le arterie sono suddivise in tratti. Le arterie minori vengono invece trattate in modo distribuito. Infine, per sorgenti diffuse si intendono tutte quelle sorgenti non incluse nelle classi precedenti e che necessitano per la stima delle emissioni di un trattamento statistico. In particolare rientrano in questa classe sia le emissioni di origine puntiforme che, per livello dell emissione, non rientrano nelle sorgenti localizzate o puntuali, sia le emissioni effettivamente di tipo areale (ad esempio le foreste) o ubique (ad esempio traffico diffuso, uso di solventi domestici, ecc.). 2.4 Metodologie di stima delle emissioni Come già accennato in premessa, l aggiornamento dell inventario è stato effettuato con maggiore dettaglio per le attività che sono state individuate come key sources; per tutte le altre attività le relative emissioni sono state mantenute costanti al valore già stimato per il Per le attività per cui, in corso di aggiornamento, si sono resi disponibili dati di migliore pagina 9 di 143

10 qualità o per cui sia stata cambiata la metodologia di stima per migliorare i risultati, sono stati modificate anche le stime relative agli anni precedenti (1998, 2005 e 2009). Le emissioni dalle sorgenti puntuali sono state valutate: utilizzando i valori dichiarati dalle aziende, quando disponibili; utilizzando valori di concentrazione ai punti di emissione e dati relativi ai fumi prodotti, quando dichiarati dalle aziende; utilizzando fattori di emissione dove non disponibili dati aziendali. I risultati ottenuti dalle differenti metodologie sono stati confrontati al fine di ottenere stime il più possibile attendibili. Nel caso del calcolo delle emissioni sulla base delle concentrazioni ai punti di emissione, le emissioni, in chilogrammi, per singolo punto di emissione sono state calcolate come: E i = O i * g * h dove: i = inquinante O i = emissione media oraria dell inquinante i (kg/h) g = giorni effettivi di funzionamento per anno h = ore effettive di funzionamento per giorno. L emissione media oraria può essere calcolata come: dove: O i = P * C i * 10-6 P = portata oraria dei fumi (Nm 3 /h) C i = concentrazione dell inquinante i nei fumi (mg/nm 3 ) In questo modo si ottengono delle emissioni teoriche in quanto: o le aziende possono non aver dichiarato uno qualsiasi degli elementi (portata fumi, concentrazioni, ore) nel qual caso gli elementi mancanti sono stati valutati per analogia con casi simili o dalla analisi del processo produttivo; o le concentrazioni possono essere state dichiarate più alte per tenere conto di periodi di maggior emissione; o il numero di ore può essere riferito a tutto lo stabilimento e non al singolo impianto o specifico processo (ad esempio verniciatura). A valle di una verifica di congruità, correttezza e completezza delle informazioni raccolte per si è proceduto ad una fase di censimento diretto, finalizzato: o alla verifica delle attualità e validità delle precedenti dichiarazioni; o alla verifica delle eventuali discrepanze tra i dati stimati e i dati dichiarati; o al completamento dell universo informativo. I dati reperiti per le puntuali sono stati validati con riferimento in particolare alla verifica delle emissioni dichiarate raffrontate a quelle ottenute sommando le emissioni calcolate per ogni singolo punto di emissione. Nei casi particolari di attività che prevedono il rilascio degli inquinanti come emissioni diffuse e non solamente come emissioni convogliate nei punti di emissione (come per le pagina 10 di 143

11 emissioni di composti organici volatili nei processi di verniciatura industriale), il calcolo delle emissioni totali degli inquinanti è stato effettuato tenendo in considerazione le quantità dichiarate di materie prime utilizzate nell impianto (prodotti vernicianti e solventi), la loro percentuale nella composizione di composti volatili e i sistemi di abbattimento specifici adottati. Analoga procedura è stata seguita per le emissioni areali (ad esempio depositi di combustibili, discariche, aree di stoccaggio). Le emissioni da attività diffuse, nei casi più semplici, sono state stimate a partire da indicatori statistici dell attività e da opportuni fattori di emissione. La zona statistica di base scelta per la stima delle emissioni è il comune. Si ottiene: Eijk = Aij x Fjk dove: Eijk sono le emissioni dell inquinante k dalla attività j nella zona statistica (comune) i; A ij è l attività j nella zona statistica (comune) i (per esempio, per gli impianti termici, i consumi di combustibili); Fjk è il fattore di emissione dell inquinante k dalla attività j, per unità di attività espresso in grammi per unità di attività (ad esempio nel caso dei consumi di combustibili in grammi per gigajoule). Per le emissioni diffuse, le emissioni lineari e quelle areali, nei casi più casi complessi si è fatto ricorso a modelli di stima (realizzati dalla Techne Consulting sulla base di metodologie validate a livello internazionale). In particolare si è fatto ricorso a modelli di stima nei seguenti casi: Emissioni da traffico stradale Per la stima delle emissioni da traffico stradale (lineari e diffuse) è stato utilizzato il modello Road. Emissioni da decollo ed atterraggio aeromobili Per la stima delle emissioni da traffico stradale (lineari e diffuse) è stato utilizzato il modello Airport. Emissioni da navi Per la stima delle emissioni dalla navigazione nei porti (sorgenti areali) è stato utilizzato il modello Port. Emissioni da vegetazione Per la stima delle emissioni (diffuse) da vegetazione è stato utilizzato il modello Forest. Emissioni da incendi forestali Per la stima delle emissioni (diffuse) da incendi forestali è stato utilizzato il modello Fire. La compilazione dell inventario è stata realizzata applicando il software E 2 Gov, sviluppato da Techne Consulting e già fornito alla Provincia nell ambito di un precedente lavoro, che consente la stima delle emissioni secondo la metodologia descritta, la visualizzazione di tutti i dati di input utilizzati e la rappresentazione dei risultati ottenuti. pagina 11 di 143

12 2.5 Modelli per la stima delle emissioni Traffico stradale Gli inquinanti presi in considerazione dalla metodologia della Task Force on Emissions Inventory and Projections sono i precursori dell ozono (CO, NOx, COV), i gas climalteranti (CO2, CH4, N2O), le sostanze acidificanti (NH3, SO2), il particolato (PM 10 e PM 2,5 ), alcune specie cancerogene (IPA e POPs) e sostanze tossiche (diossine e furani), i metalli pesanti. La metodologia attuale rappresenta il quarto aggiornamento dall iniziale metodologia CORINAIR 1985 (prodotta nel 1989) ed aggiornata una prima volta nel 1991 per l inventario CORINAIR Questa versione era inclusa nella prima versione dell Emission Inventory Guidebook. Il secondo aggiornamento della metodologia era inserito nel software COPERT II e presentato in un aggiornamento del Guidebook. La terza metodologia era implementata nel software COPERT III (prodotto nel 2000). Il modello Road di E2Gov originariamente utilizzato in Provincia di Roma con riferimento alla stima delle emissioni per il 2005, era basato su questa metodologia integrata con i risultati del progetto MEET (Methodologies for estimating air pollutant emissions from transport) finanziato dalla Commissione Europea (DG Trasporti) nell ambito del 4 programma quadro. La versione a cui si è fatto riferimento nel presente lavoro è quella contenuta nell Air Pollutant Emission Inventory Guidebook (Technical Guidance to Prepare National Emission Inventories following the LRTAP Convention s Reporting Guidelines and the EU National Emission Ceilings Directive), preparato dalla EMEP Task Force on Emission Inventories and Projections (TFEIP) e pubblicata dalla European Environment Agency (Version Guidebook 2009). Le modifiche più rilevanti riguardano i fattori di emissione e i consumi medi specifici dei veicoli leggeri (automobili e motocicli) che rispettano gli standard da EURO I a EURO VI e dei veicoli pesanti ed autobus a gasolio. La nuova metodologia è stata utilizzata per il ricalcolo delle emissioni di tutti gli anni presi in considerazione:1998, 2005, 2009 e Nel seguito sono evidenziate le modifiche apportate al programma Road di E2Gov per tener conto degli aggiornamenti. La attuale metodologia si basa sostanzialmente su quanto prodotto in precedenza; molti fattori di emissione per i veicoli più vecchi sono rimasti inalterati dalla prima versione. La nuova versione della metodologia introduce informazioni aggiuntive e nuove metodologie di calcolo. Questi elementi derivano dalle seguenti sorgenti di informazione: il progetto ARTEMIS finanziato dalla Commissione Europea (DG Trasporti); il progetto PARTICULATES finanziato dalla Commissione Europea (DG Trasporti); studi specifici dell Aristotele University relative alle emissioni di N2O ed NH3 ed alle emissioni dai veicoli ibridi; uno studio finanziato dalla Commissione Europea (DG Enterprise) sui possibili standard dei motocicli EURO3. Le seguenti revisioni sono state apportate nella nuova versione della metodologia europea: aggiornamento dei fattori di emissione e dei consumi a caldo per le automobili ed i veicoli commerciali leggeri a benzina e diesel per le normative EURO I e successive; pagina 12 di 143

13 inserimento dei fattori di emissione del PM, compresi veicoli convenzionali a benzina, i veicoli a benzina con iniezione diretta ed i veicoli diesel equipaggiati con filtro antiparticolato; suddivisione del PM per dimensione delle particelle; inserimento di nuovi fattori di emissione per i veicoli ibridi (veicoli con combinazione di motore elettrico e termico); inserimento di nuovi fattori di emissione dei gas serra (N 2 O, CH 4 ) e di NH 3, che includono gli effetti delle caratteristiche del combustibile e del deterioramento dei veicoli; inserimento di nuovi fattori di emissione per i motocicli e ciclomotori EURO2 e successivi, compreso le emissioni di PM per i due tempi ed un aggiornamento della metodologia per le perdite evaporative; inserimento di nuovi fattori di emissione per i veicoli pesanti EURO2 e successivi; nuova metodologia per le emissioni a freddo, che include informazioni più dettagliate per i veicoli con tecnologie più vecchie. In generale le emissioni da traffico stradale, possono essere suddivise in quattro tipologie di emissioni: a caldo (emissioni da veicoli i cui motori hanno raggiunto la loro temperatura di esercizio) calcolate per tutti i tipi di veicoli, a freddo (emissioni durante il riscaldamento del veicolo; convenzionalmente, sono le emissioni che si verificano quando la temperatura dell'acqua di raffreddamento è inferiore a 70 C) calcolate, per mancanza di conoscenze più approfondite, per i soli veicoli leggeri (automobili, motocicli, ciclomotori e veicoli commerciali con peso a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate), evaporative (per i soli Composti Organici Volatili escluso il Metano) rilevanti per i soli veicoli alimentati a benzina, da abrasione (per le sole Particelle sospese con diametro inferiore a 10 e 2,5 micron) calcolate per tutti i tipi di veicoli. Le emissioni a caldo e quelle da abrasione sono stimate per tutte le tipologie di veicoli, le emissioni a freddo per i veicoli leggeri, quelle evaporative sono rilevanti per i soli veicoli a benzina. Gli inquinanti presi in considerazione sono: Inquinanti principali Ossidi di azoto Ossidi di zolfo Particelle Sospese con diametro inferiore a 10 micron Particelle Sospese con diametro inferiore a 2,5 micron Monossido di carbonio Composti Organici Volatili Ammoniaca Benzene Metalli pesanti Arsenico Cadmio Cromo Rame pagina 13 di 143

14 Mercurio Nichel Piombo Selenio Zinco principali idrocarburi policiclici aromatici (IPA): benzo[b]fluorantene (BBF) benzo[k]fluorantene (BKF) benzo[a]pirene (BAP) indeno[123cd]pirene (INP) Diossine e furani Gas serra Anidride carbonica Protossido di azoto Metano Le pubblicazioni attuali di riferimento sono relative: all UNECE/EMEP Task Force on Emissions Inventories and Projections Air Pollutant Emission Inventory Guidebook (Technical Guidance to Prepare National Emission Inventories following the LRTAP Convention s Reporting Guidelines and the EU National Emission Ceilings Directive) preparata dalla EMEP Task Force on Emission Inventories and Projections (TFEIP) e pubblicata dalla European Environment Agency (Version Guidebook 2009). Tale pubblicazione integra gli studi precedentemente svolti relativi: al progetto MEET Methodology for Calculating Transport Emissions and Energy Consumption, Edited by A J Hickman with contributions from: A J Hickman, A Jol, N Kyriakis, Z Samaras, M AndrJ, A E Andrias, M Aslanoglou, R Coffey, U Hammarstr`m, D Hass, R Joumard, L Ntziachristos, I Reynaud, R C Rijkeboer, E SJri, P J Stur, F J Weber, T Zachariadis, B H Bek, M W ϑrrgensen, S C Sorenson, C Trozzi, R Vaccaro, P Fitzgerald, M T Kalivoda, M Kudrna, P Davison, C A Lewis, Transport Research Laboratory, Project Report SE/491/98, Deliverable 22 for the project MEET. al progetto COST Methods of Estimation of Atmospheric Emissions from Transport, European scientist network and scientific state-of-the-art, Edited by R. Joumard with contributions from: M André, R Coffey, P Davison, V Favrel, B Gilson, U Hammarström, D Hassel, W Hecq, J Hickman, R Joumard, M T. Kalivoda, M Keller, O H. Koskinen, N Kyriakis, E Negrenti, L Ntziachristos, R C. Rijkeboer, Z Samaras, E Sérié, S C. Sorenson, P Sturm, C Trozzi, R Vaccaro, F Weber action COST 319 final report, LTE 9901 report, March 1999 alle emissioni di particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron da motocicli a benzina (per i motocicli a 2 tempi ed a 4 tempi post 2000) ANCMA - Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori Moped Emission Factors: Non Regulated Pollutants-Particulate Matter alle emissioni di benzene The influence of gasoline benzene and aromatics content on benzene exhaust emissions from non-catalyst and catalyst equipped cars. A study of european data CONCAWE (December 1995). pagina 14 di 143

15 alle emissioni da abrasione delle gomme Technical Support Document to the Public Meeting To Consider Approval of Revisions to the State s On-Road Motor Vehicle Emissions Inventory, Section 4.12 Total Particulate Matter Emission Factors California Environmental Protection Agency, Air Resources Board, May 2000 alle emissioni da abrasione dei freni Massnahmen zur Reduktion von PM10-Emissionnen Schlussbericht. BUWAL (Bundesamt für Umwelt, Wald und Landschaft) Abteilung Luftreinhaltung und NIS, alle emissioni da veicoli commerciali pesanti e autobus ARTEMIS (2006) Assessment and Reliability of Transport Emission Models and Inventory Systems, Research Project funded by the European Commission Directorate General Transport and Energy Il modello Road di E2Gov permette di stimare le emissioni da traffico stradale seguendo la metodologia MEET integrata relativamente alle emissioni da abrasione, al benzene ed alle diossine e personalizzata per tenere conto delle peculiarità a livello locale. La metodologia originaria definisce i consumi e le emissioni o come costanti o come funzioni della velocità. Nella applicazione della metodologia a livello nazionale (programma Copert) le funzioni sono discretizzate in tre tipologie di guida (urbano, extraurbano, autostradale) a cui corrispondono tre velocità medie. Il programma Road di E2Gov, al fine di definire in modo più dettagliato i reali modi di impiego dei mezzi, prevede la suddivisione delle percorrenze totali in tredici classi di velocità (10 20, 20 30,, ) e la definizione di distribuzioni di velocità per tipologia di veicolo a cui corrispondono specifici fattori di emissione valutati al centro dei singoli intervalli di velocità (alle velocità 15, 25,..., 125 km/h). Infine il programma permette la correzione delle emissioni per tenere conto degli effetti della pendenza della strada (-3%, -2%, -1%, 0, 1%, 2%, 3%) e, nel caso dei soli veicoli pesanti, del carico (a pieno carico, a mezzo carico, a vuoto) Navigazione marittima Per la stima delle emissioni dalla navigazione nei porti e nelle linee di navigazione con le isole appartenenti alla provincia, è stato utilizzato il modello Port di E 2 Gov. La metodologia che il modello adotta per la stima delle emissioni da trasporto marittimo è stata sviluppata originariamente dalla Techne Consulting nell ambito del progetto MEET (Methodology for Estimate Air Pollutant Emissions from Transport), finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma Trasporti del 4 Programma quadro di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione. Più recentemente la metodologia è stata aggiornata, sempre da Techne Consulting, ed inclusa nel capitolo 1.A.3.d.i International navigation, national navigation, national fishing and military (shipping) del EMEP/EEA air pollutant emission inventory guidebook 2009 nell aggiornamento relativo al mese di Marzo Le sostanze prese in considerazione sono: o Inquinanti principali pagina 15 di 143

16 o Monossido di carbonio (CO), o Composti Organici Volatili (COV), o Ossidi di azoto (NO x ), o Ossidi di zolfo (SO x ), o Particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron (PM 10 ), o Particelle sospese con diametro inferiore a 2,5 micron (PM 2,5 ), o Metalli pesanti: o Arsenico (As), o Cadmio (Cd), o Cromo (Cr), o Rame (Cu), o Nichel (Ni), o Piombo (Pb), o Selenio (Se), o Zinco (Zn), o Gas climalteranti o Anidride carbonica (CO 2 ), o Protossido di azoto (N 2 O), o Microinquinanti o Diossine e furani (PCDD F), o Policlorobifenile (PCB), o Esaclorobenzene (HCB). Con riferimento alle attività delle navi è consuetudine distinguere tra le seguenti fasi: (a) approccio e ormeggio nei porti; (b) stazionamento in porto; (c) partenza dal porto e (d) navigazione. In particolare la fase (a) inizia quando la nave inizia a decelerare e finisce quando ormeggia, mentre la fase (c) inizia quando la nave libera gli ormeggi e finisce quando ha raggiunto la velocità di crociera. Dopo il suo arrivo in porto la nave continua le sue emissioni in banchina (in fase di stazionamento). Infatti deve essere prodotta energia per i servizi ausiliari (l'illuminazione, il riscaldamento od il condizionamento, le pompe, la refrigerazione, ecc.). Per soddisfare tale richiesta di energia, usualmente vengono utilizzati motori diesel ausiliari per fornire energia ai servizi ausiliari. Dal punto di vista dei consumi e delle emissioni possono essere individuate due fasi di manovra (a e c), una fase di stazionamento (b) ed una fase di crociera (d). Per l'applicazione della metodologia sono necessarie una stima del numero di giorni spesi nelle differenti fasi di navigazione: Crociera Manovra Stazionamento Carico e scarico serbatoi per le seguenti classi di navi: Trasporto solidi alla rinfusa Trasporto liquidi alla rinfusa Carico generica Porta container Passeggeri/Ro-Ro/carico pagina 16 di 143

17 Passeggeri Traghetti veloci Carico in navigazione interna Vela Rimorchiatore Pesca Altri equipaggiate con i seguenti propulsori: Caldaie a vapore Motori ad alta velocità Motori a media velocità Motori a bassa velocità Turbine a gas Motori entrobordo per barche turistiche Motori fuoribordo ed utilizzanti i seguenti combustibili: Olio combustibile [Bunker fuel oil] Olio distillato [Marine gas oil] Diesel [Marine diesel oil] Benzina [Gasoline]. La metodologia per la stima delle emissioni si basa sulla stima dei consumi di combustibile in base alla classe di propulsore ed alla potenza installata sulla nave, secondo la seguente formula: E i, j,m = (C p EF i, j,m,p ) 10 3 dove: E = Emissioni (Mg) C = Consumo di combustibile (Mg) EF = Fattore di emissione (kg/mg) e = Categoria di motore (principale, ausiliario) i = Inquinante j = Tipo di motore (Caldaie a vapore, Motori ad alta velocità, Motori a media velocità, Motori a bassa velocità, Turbine a gas, Motori entrobordo per barche turistiche, Motori fuoribordo) m = Tipo di carburante (Olio combustibile [Bunker fuel oil], Olio distillato [Marine gas oil], Diesel [Marine diesel oil], Benzina [Gasoline]) p = Fase di navigazione (Crociera, Manovra, Stazionamento, Carico e scarico serbatoi). I consumi effettivi possono essere ottenuti come: C p, j,m = T p (P e,p, j LF e,p c p,m ) dove: C = consumi giornalieri di combustibile in funzione della potenza (Mg) LF = Fattore di carico del motore (%) p p pagina 17 di 143

18 T = Tempo (ore), P = Potenza nominale del motore (kw) c = Consumo specifico di carburante per classe di propulsore e potenza installata (Mg/kWh) e = Categoria di motore (principale, ausiliario) j = Tipo di motore (Caldaie a vapore, Motori ad alta velocità, Motori a media velocità, Motori a bassa velocità, Turbine a gas, Motori entrobordo per barche turistiche, Motori fuoribordo) m = Tipo di carburante (Olio combustibile [Bunker fuel oil], Olio distillato [Marine gas oil], Diesel [Marine diesel oil], Benzina [Gasoline]) p = Fase di navigazione (Crociera, Manovra, Stazionamento, Carico e scarico serbatoi). Quando non si conosce la potenza installata per ogni singola nave, è possibile fare uso dei risultati di una regressione in base alla stazza lorda delle navi, divise per tipologia. I dati sono altamente correlati e le regressioni sono significative con un livello di confidenza maggiore del 99%. Se non è nota la potenza dei motori ausiliari (P A ), è possibile utilizzare una fuzione che collega la potenza dei motori ausiliari a quella dei motori principali. I fattori di emissione, nonché altre indicazioni sul modello sono reperibili nel EMEP/EEA air pollutant emission inventory guidebook 2009, nella sezione 1.A.3.d.i International navigation, national navigation, national fishing and military (shipping) Emissioni da decollo ed atterraggio aeromobili Per la stima delle emissioni da decollo ed atterraggio aeromobili, è stato utilizzato il modello Airport di E 2 Gov. Il modello fornisce la stima delle emissioni dei principali inquinanti dell aria prodotte dal movimento degli aerei nell aeroporto. La stima non prende in considerazione le emissioni determinate da altre attività aeroportuali quali, ad esempio, le caldaie, i gruppi elettrogeni, i veicoli a terra ecc. Tali emissioni sono trattate come parte delle emissioni da combustione nel terziario e da traffico. L emissione è calcolata in base alla seguente formula: E = Σ k E k = Σ k 10-3 F k LTO k dove: k modello di aereo, E emissioni totali in tonnellate, E k emissioni da parte del modello di aereo k, F k fattore di emissione in chilogrammi per ciclo LTO dell anidride carbonica da parte del modello di aereo k, LTO k numero di cicli LTO (Landing-Takeoff) effettuati da parte del modello di aereo k. Per ciclo LTO si intendono tutte le operazioni effettuate dagli aerei in volo e a terra. Quindi sono presi in considerazione: discesa e approccio da un altezza di circa 3000 piedi (915 m) dal livello del suolo, contatto con il terreno, rullaggio in arrivo, sosta con i motori al minimo e arresto, accensione e sosta con i motori al minimo, rullaggio in partenza, decollo e salita fino a circa 3000 piedi dal livello del suolo. pagina 18 di 143

19 Ai fini della stima delle emissioni, le operazioni sopra elencate possono essere raggruppate in 4 fasi: approccio, rullaggio e sosta in arrivo e partenza, decollo e salita. Per ciascuna di queste fasi ogni classe di aereo è caratterizzata da tempi medi caratteristici di operazione. Nel modello di calcolo sono state individuate le seguenti classi di aereo: Aviogetti giganti ( Jumbo jet ) Aviogetti a lungo raggio Aviogetti a medio raggio Aviogetti uso business Aviogetti a turboelica commerciali Aviogetti a turboelica uso business Aerei a Pistoni Elicotteri Aerei Militari Per ognuna di queste classi e per le quattro fasi sopra definite l utente deve definire i tempi tipici di operazione. I fattori di emissione per ciclo LTO sono calcolati nel modello in base alla seguente formula: dove: l m F kl T lm F k = Σ l F kl T lm / 60 fasi operative in cui è suddiviso il ciclo LTO, classe di aerei, fattore di emissione orario dell inquinante i da parte del modello di aereo k nella fase operativa l, il tempo caratteristico speso nella fase l dalla classe di aerei m cui appartiene il modello di aereo k. I fattori di emissione e gli altri parametri necessari alla stima delle emissioni sono contenuti nel modello Vegetazione Per la stima delle emissioni da vegetazione è stato utilizzato il modello Forest di E 2 Gov. Il modello fornisce la stima della emissioni dei composti organici volatili prodotte dalla vegetazione suddivise per classe secondo la nomenclatura delle attività CORINAIR, e fascia altimetrica secondo la classificazione ISTAT (pianura, collina, montagna). L emissione in tonnellate di composti organici volatili è calcolata in base alla seguente formula: dove: i j k E cov = Σ ij E cov ij = Σ k i(e I kj+e M kj+e A kj) = = 10-8 Σ k B k S kj [F I,30 k Σ m (F i I,T g mj F i I,L mj t g m )δ km + F M,30 kσ m (F i M,T g mj t g m + F i M,T n mj t n m) δ km ] + F A,30 kσ m (F i A,T g mj t g m + F i A,T n mj t n m) δ km ] classe CORINAIR, fascia altimetrica (pianura, collina, montagna), specie vegetale (appartenente alla classe i), pagina 19 di 143

20 m mese, E cov emissioni totali di composti organici volatili, E I emissioni di isoprene, E M emissioni di monoterpeni, E A emissioni di altri composti, B k fattore di biomassa in g biomassa/m 2 relativo alla specie k, S kj superficie in ettari coperta dalla specie k nella fascia altimetrica j, F I,30 k fattore di emissione di isoprene della specie k a 30 C in µg/h per g biomassa, F M,30 k fattore di emissione di monoterpeni della specie k a 30 C in µg/h per g biomassa, fattore di emissione di altri composti della specie k a 30 C in µg/h per g biomassa, F A,30 k I,T F g mj i fattore di correzione per la temperatura dell isoprene (in funzione della temperatura efficace giornaliera nella fascia altimetrica j, T g mj) emesso dalla classe i, I,L F mj i fattore di correzione per la radiazione solare dell isoprene (in funzione della radiazione solare fotosinteticamente attiva L j, pari al 45-50% della radiazione solare totale, nella fascia altimetrica j) emesso dalla classe i, F i M,T g mj fattore di correzione per la temperatura di monoterpeni (in funzione della temperatura efficace giornaliera nella fascia altimetrica j, T g mj) emessi dalla classe i, F i M,T n mj fattore di correzione per la temperatura di monoterpeni (in funzione della temperatura efficace notturna nella fascia altimetrica j, T n mj) emessi dalla classe i, F i A,T g mj fattore di correzione per la temperatura di altri composti (in funzione della temperatura efficace giornaliera nella fascia altimetrica j, T g mj) emessi dalla classe i, A,T F n mj i fattore di correzione per la temperatura degli altri composti (in funzione della temperatura efficace notturna nella fascia altimetrica j, T n mj) emessi dalla classe i, t g m il numero di ore di giorno del mese m, t n m il numero di ore di notte del mese m, δ km è uguale ad 1 per le conifere, per l altra vegetazione e, nel caso delle decidue, per m da aprile a settembre e zero altrimenti; tale fattore tiene conto che, per quanto riguarda le specie decidue, le emissioni sono presenti, ovviamente, solo durante il periodo di vegetazione (aprile - settembre); le emissioni di isoprene sono assunte inoltre nulle durante la notte. Le temperature efficaci T g mj e T n mj sono ottenute dalle medie mensili delle temperature giornaliere minime T m mj, massime T M mj, e medie T a mj come: T g mj = (T M mj+ T a mj)/2 = (3T M mj+ T m mj)/4 T n mj = (T m mj+ T a mj)/2 = (3T m mj+ T M mj)/4 Le emissioni sono stimate per le seguenti specie vegetali: Conifere Fustaie di resinose Abete bianco Abete rosso Larice Pini Altre resinose Miste pagina 20 di 143

21 Decidue emettitrici di isoprene Fustaie di latifoglie Sughere Rovere Cerro Altre querce Decidue non emettitrici di isoprene Fustaie di latifoglie Castagno Faggio Pioppi Altre Miste Fustaie di latifoglie e resinose consociate Cedui semplici Cedui composti Altra vegetazione Macchia mediterranea I fattori di emissione e gli altri parametri necessari alla stima delle emissioni sono contenuti nel modello. Un apposito algoritmo permette l assegnazione delle emissioni alle specie vegetali definite nella classificazione dell inventario Incendi forestali Per la stima delle emissioni da incendi forestali è stato utilizzato il modello Fire di E 2 Gov. Gli inquinanti dell aria presi in considerazione sono: monossido di carbonio (CO), anidride carbonica (CO 2 ), metano (CH 4 ), ossidi di azoto (NO x ), protossido di azoto (N 2 O), particolato (PM 10 e PM 2,5 ), IPA (benzo(a)pirene (BAP), benzo(b)fluorantene (BBF), benzo(k)fluorantene (BKF), indeno[123cd]pirene (INP),) e diossine (PCDD-F). Il calcolo delle emissioni segue la metodologia sviluppata in ambito International Panel on Climate Change nel 1991 integrata con la metodologia dell US-EPA con riferimento al PM 10 e PM 2,5. Per questi inquinanti è stata introdotta una procedura coerente con la metodologia adottata per la stima degli altri inquinanti, al fine di fornire un'unica metodologia di calcolo. Nel modello sono prese in considerazione le differenti colture come definite dal Corpo Forestale dello Stato nell apposito foglio notizie incendi: Resinose alto fusto Latifoglie alto fusto Miste alto fusto Ceduo semplice Ceduo composto Macchia mediterranea In particolare per il calcolo vanno seguiti i seguenti passi: pagina 21 di 143

22 valutazione della quantità di biomassa bruciata: M = α Σ i A i B i dove: i tipologia di vegetazione, A i area (in ettari) della superficie incendiata coperta dalla coltura i, B i quantità media a secco di biomassa (in tonnellate per ettaro) emersa dal terreno nella coltura i, α efficienza dell incendio ovvero frazione di biomassa distrutta definitivamente (in caso di incendio completo deve essere posta uguale ad 1 mentre in caso di incendio parziale dovrà esprimere la valutazione della quantità di biomassa effettivamente bruciata). valutazione della quantità di carbonio emesso (in tonnellate) data da: C = β M dove β è la quantità di carbonio contenuta nella biomassa; la quantità restante di biomassa è costituita principalmente da idrogeno ed ossigeno; valutazione della quantità di azoto emesso (in tonnellate) data da: N = γ C = γ M dove γ è la proporzione tra carbonio ed azoto emesso γ è la quantità di azoto contenuta nella biomassa. valutazione della quantità di materiale particolato totale emesso (in tonnellate) data da: P = δ M dove δ è la quantità di particolato emesso per unità di biomassa (g di particolato emesso per g di biomassa bruciata). calcolo delle emissioni dei composti del carbonio (Monossido di Carbonio, Anidride Carbonica, Metano) come: E j = ε j δ j C dove j è il composto, ε j è la frazione di carbonio totale emesso come composto j, δ j è il fattore di passaggio dalle emissioni in tonnellate di Carbonio alle emissioni in tonnellate dello specifico inquinante. calcolo delle emissioni dei composti dell azoto (Ossidi di Azoto, Protossido di azoto) come: E j = ε j δ j N dove j è il composto, ε j è la frazione di azoto totale emesso come composto j, δ j è il fattore di passaggio dalle emissioni in tonnellate di Azoto alle emissioni in tonnellate dello specifico inquinante; calcolo delle emissioni di Particelle Sospese con diametro inferiore a 10 micron, per coerenza con i casi precedenti, le emissioni come: E j = ε j N dove j è la parte con diametro inferiore a 10 micron, ε j è la frazione di particolato totale emesso come frazione j. I fattori di emissione e gli altri parametri necessari alla stima delle emissioni sono contenuti nel modello. pagina 22 di 143

23 2.6 Disaggregazione spaziale delle emissioni sul reticolo 1 km x 1 km e a livello di sezione di censimento La dimensione territoriale globale dell'inventario è quella provinciale. Le emissioni puntuali e lineari sono state stimate singolarmente e singolarmente posizionate sul territorio in base alle coordinate Gauss-Boaga dei punti e degli estremi delle rette; le emissioni diffuse stimate a livello locale sono state invece distribuite su un reticolo a maglie quadrate di lato 1 km. Lo stesso tipo di distribuzione è stata effettuata a livello di sezione di censimento. In questo contesto si può suddividere il problema nei seguenti casi particolari: il dato da distribuire è una variabile estensiva ovvero dipende da una variabile proporzionale al grado di copertura di ogni singola maglia (ad esempio le foreste, le emissioni dal domestico, ecc.); in questo caso si utilizza il grado di copertura della variabile su ogni singola maglia e si rapporta il valore comunale a tale grado di copertura; il dato da distribuire è una variabile intensiva ovvero dipende dalla presenza o meno dell attività stimata a livello comunale sulla singola maglia; in questo caso si utilizza il peso della maglia sul totale comunale ottenuto dalla conoscenza della variabile proxy. Il secondo caso è simile a quello precedente ed è basato sulla esatta conoscenza della attività sulla singola maglia. Nel primo caso, invece, si fa ricorso alle mappe sull uso del suolo, ad esempio alle mappe sviluppate da tutte le regioni e le province autonome nell ambito del progetto comunitario CORINE Land Cover. A partire dalle mappe è possibile, per ogni attività della classificazione CORINE Land Cover, calcolare la copertura su ogni singola maglia. Una volta effettuato il calcolo, le emissioni dall attività i sulla maglia k si ottengono come: E ik = Σ j (E ij Q kj P kl / Σ k P kl ) dove i l attività le cui emissioni si vuole distribuire sulle maglie, j il comune, k la maglia, l la variabile proxy assegnata all attività i, E ij l emissione totale dell attività i nel comune j, Q kj la porzione della maglia k ricadente nel comune j, P kl la copertura della proxy (o tematismo) l sulla maglia k. pagina 23 di 143

24 3 ANALISI DELLE KEY SOURCES Il progetto prevede l analisi delle sorgenti di emissione predominanti e l aggiornamento dettagliato dell inventario per tali sorgenti. Il presente capitolo descrive la metodologia applicata per eseguire l analisi delle key sources ed i risultati, ossia l elenco delle key sources utilizzato per aggiornare l inventario al Il capitolo 2 della parte A della edizione 2009 dello EMEP/EEA Air pollutant emission inventory guidebook definisce una key category come una sorgente di emissione prioritaria per un inventario delle emissioni in atmosfera perchè contribuisce in maniera significativa alle emissioni di uno o più inquinanti, in termini di valore assoluto, trend emissivo o incertezza associata alla stima delle emissioni. Analoga definizione è fornita anche, in riferimento ai gas serra, dalla Good Practice Guidance and Uncertainty Management in National Greenhouse Gas Inventory del 2000 cui fa riferimento l edizione 2006 delle IPCC Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories. La metodologia per la determinazione delle key sources segue i principi generali indicati nel capitolo 4 del volume 1 delle Linee guida IPCC. In base al primo approccio suggerito, le sorgenti chiave sono individuate, per ciascun inquinante, valutando il contributo percentuale di ciascuna attività emissiva al totale delle emissioni e selezionando quelle il cui contributo cumulativo raggiunge l 80% del totale. E possibile effettuare l analisi a vari livelli: su un anno o su una serie storica, su attività più o meno disaggregate e distinte o meno per combustibile, a livello quantitativo o qualitativo. 3.1 Metodologia applicata L analisi delle key sources per la Provincia di Roma è stata effettuata sull anno più recente per cui sono disponibili i dati, ossia sull inventario relativo al E stato analizzato ogni singolo inquinante incluso nell inventario e con il massimo livello di disaggregazione disponibile per le attività. Si è ritenuto di procedere in questo modo per evitare il rischio di perdere alcune attività che potrebbero risultare rilevanti ai fini del bilancio complessivo delle emissioni. Come indicato dalle Linee guida internazionali menzionate nel precedente paragrafo, l analisi ha coinvolto tutte le sorgenti emissive e tutte le attività incluse nell inventario. In seconda analisi, è stato effettuato un approfondimento sulle sole sorgenti puntuali, per cui il cliente aveva mostrato grande interesse già in sede di offerta tecnica. I passi seguiti per la valutazione delle emissioni totali sono sintetizzati come segue, in riferimento a ciascun singolo inquinante: estrazione dal database dell inventario 2009 delle tabelle relative alle emissioni totali per attività, riferite all intero territorio provinciale; calcolo del contributo percentuale di ciascuna attività sul totale emissivo del dato inquinante; organizzazione dei contributi in ordine decrescente; pagina 24 di 143

25 calcolo del contributo cumulativo delle attività, sommando ciascun contributo ai valori precedenti, fino al raggiungimento di un contributo complessivo almeno pari all 80% del totale. In questo modo si è ottenuta, per ciascun inquinante, la lista delle attività individuate come key categories. Per quanto riguarda le sorgenti puntuali si è seguita la stessa procedura ma sono state considerate solo le classi di inquinanti che dalla precedente analisi sono risultate significative per questo tipo di sorgente emissiva, ossia gli inquinanti principali, i metalli pesanti e i gas serra. I risultati dell analisi sono stati in questo caso aggregati per impianto. E stata infine redatta una lista complessiva, che include tutte le attività e tutte le sorgenti puntuali per cui sarà effettuato l aggiornamento dell inventario in riferimento al Deve essere sottolineato che l analisi del presente capitolo è stata effettuata sui risultati ottenuti per il 2009 nel corso del precedente aggiornamento delle emissioni. Alcune metodologie di stima sono state riviste nel corso di questo aggiornamento (ad esempio per la valutazione della combustione della legna) ed i valori sono stati aggiornati anche per gli anni passati per mantenere la coerenza della serie storica. In conseguenza è possibile che le emissioni riportate in questo capitolo, al solo fine della valutazione delle key sources, non siano coerenti con quelle del capitolo 7, che rappresentano la valutazione corretta delle emissioni stesse. Le variazioni sono discusse in dettaglio al capitolo Risultati dell analisi delle emissioni totali Il presente paragrafo riassume i risultati dell analisi delle emissioni totali, ossia provenienti da tutte le sorgenti di emissione, siano esse puntuali, lineari o diffuse. I livelli emissivi analizzati sono riferiti all intero territorio provinciale e a tutti gli inquinanti. Le key sources ottenute sono riportate in tabelle per le diverse categorie di inquinanti: inquinanti principali ed ammoniaca, gas serra, metalli pesanti, composti aromatici e diossine Inquinanti principali ed ammoniaca In Tabella 1 sono riportate, inquinante per inquinante, le attività individuate come key sources, tramite l analisi del relativo contributo delle emissioni sul totale emissivo provinciale (in Mg). Tabella 1 Key sources per gli inquinanti principali e l ammoniaca Attività Emissioni (Mg) % attività % cumulativa monossido di carbonio (CO) Motocicli cc > 50 cm3 - Strade Urbane Automobili - Strade Urbane Motocicli cc > 50 cm3 - Strade Extraurbane Motocicli cc < 50 cm Automobili Autostrade Automobili - Strade Extraurbane Veicoli leggeri < 3.5 t - Strade Urbane Produzione di Cemento pagina 25 di 143

26 Tabella 1 Key sources per gli inquinanti principali e l ammoniaca Attività Emissioni (Mg) % attività % cumulativa Domestico - Caminetti Motocicli cc > 50 cm3 Autostrade Totale provinciale composti organici volatili, con l'esclusione del metano (COVNM) Uso di solventi domestici (tranne verniciatura/aerosol in 0605) Applicazione di vernici per uso domestico (eccetto legno) Industria della stampa-heat set web offset (pubblicazioni varie) Motocicli cc < 50 cm Applicazione- di vernici in edilizia Emissioni evaporative dai veicoli Automobili - Strade Urbane Produzione di Pane Motocicli cc > 50 cm3 - Strade Urbane Reti- di distribuzione di gas (Networks) Altre querce decidue - spontanea - collina Lavorazione di prodotti petroliferi Discarica controllata senza recupero di biogas Totale provinciale ossidi di azoto (NO x ) Automobili - Strade Urbane Domestico - Caldaie < 20 MWth Porti Produzione di Cemento Veicoli pesanti > 35 t e autobus - Strade Extraurbane Veicoli pesanti > 35 t e autobus - Strade Urbane Automobili Autostrade Veicoli pesanti > 35 t e autobus Autostrade Veicoli leggeri < 35 t - Strade Urbane Automobili - Strade Extraurbane Fuoristrada in agricoltura Totale provinciale particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron (PM 10 ) Produzione- di calcestruzzo Domestico - Caldaie < 20 MWth Domestico - Caminetti Automobili - Strade Urbane Combustione delle stoppie Veicoli pesanti > 3.5 t e autobus - Strade Urbane Domestico - Stufe tradizionali Veicoli leggeri < 3.5 t - Strade Urbane Freni Automobili - Strade Urbane Automobili Autostrade Terreni- arabili fertilizzati Automobili - Strade Extraurbane Porti Gomme Automobili - Strade Urbane Fuoristrada in agricoltura pagina 26 di 143

27 Tabella 1 Key sources per gli inquinanti principali e l ammoniaca Attività Emissioni (Mg) % attività % cumulativa Motocicli cc < 50 cm Veicoli pesanti > 3.5 t e autobus - Strade Extraurbane Produzione di Laterizi (Processi) Abrasione strada Automobili - Strade Urbane Abrasione strada Automobili - Strade Extraurbane Gomme Automobili - Strade Extraurbane Fuoristrada in industria Produzione- di cemento (Processi) Totale provinciale particelle sospese con diametro inferiore a 2,5 micron (PM 2.5 ) Domestico - Caminetti Automobili - Strade Urbane Domestico - Caldaie < 20 MWth Veicoli pesanti > 3.5 t e autobus - Strade Urbane Combustione delle stoppie Domestico - Stufe tradizionali Veicoli leggeri < 3.5 t - Strade Urbane Automobili Autostrade Automobili - Strade Extraurbane Porti Fuoristrada in agricoltura Motocicli cc < 50 cm Veicoli pesanti > 3.5 t e autobus - Strade Extraurbane Produzione di Laterizi (Processi) Gomme Automobili - Strade Urbane Fuoristrada in industria Veicoli pesanti > 3.5 t e autobus Autostrade Produzione- di calcestruzzo Freni Automobili - Strade Urbane Gomme Automobili - Strade Extraurbane Totale provinciale ossidi di zolfo (SO x ) Raffinerie - Forni di processo Domestico - Caldaie < 20 MWth CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE Porti Raffinerie Caldaie MWth Totale provinciale ammoniaca (NH 3 ) Gestione- letame - Bovini selezionati da latte Gestione- letame - Altri bovini Discarica- controllata senza recupero di biogas Terreni- arabili fertilizzati Coltivazioni- permanenti fertilizzate Automobili - Strade Extraurbane Totale provinciale pagina 27 di 143

28 3.2.2 Gas serra Le key sources individuate per i gas serra sono riportate in Tabella 2. Tabella 2 Key sources per i gas serra Attività Emissioni (Mg) % attività % cumulativa anidride carbonica (CO 2 ) Domestico - Caldaie < 20 MWth CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE Automobili - Strade Urbane CTE pubbliche Turbine a gas Automobili - Strade Extraurbane Terziario - Caldaie < 20 MWth Produzione di cemento (Processi) Automobili Autostrade Produzione di Cemento Totale provinciale metano (CH 4 ) Discarica controllata senza recupero di biogas Reti di distribuzione di gas (Networks) Totale provinciale protossido di azoto (N 2 O) Automobili - Strade Urbane Terreni arabili fertilizzati Automobili - Strade Extraurbane Coltivazioni permanenti - fertilizzate Fuoristrada in agricoltura Automobili Autostrade Gestione letame - Bovini selezionati da latte Domestico - Caldaie < 20 MWth Fuoristrada in industria Gestione letame - Altri bovini Produzione di compost - processo dry Totale provinciale Metalli pesanti In Tabella 3 sono elencate le key sources individuate per i metalli pesanti. Tabella 3 Key sources per i metalli pesanti Attività Emissioni % % Arsenico (As) CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE Produzione di Cemento Totale provinciale Cadmio (Cd) Domestico - Caldaie < 20 MWth CTE pubbliche Turbine a gas Produzione di Cemento Terziario - Caldaie < 20 MWth pagina 28 di 143

29 Tabella 3 Key sources per i metalli pesanti Attività Emissioni % % CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE Automobili - Strade Urbane Automobili - Strade Extraurbane Raffinerie - Forni di processo Produzione di Laterizi (Processi) Totale provinciale Nichel (Ni) Domestico - Caldaie < 20 MWth Raffinerie - Forni di processo Terziario - Caldaie < 20 MWth Totale provinciale Piombo (Pb) Automobili - Strade Urbane Automobili - Strade Extraurbane Automobili Autostrade Totale provinciale Mercurio (Hg) Produzione di Cemento Totale provinciale Cromo (Cr) Domestico - Caldaie < 20 MWth CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE Raffinerie Caldaie MWth Produzione di Cemento Industria Caldaie < 20 MWth Automobili - Strade Urbane Terziario - Caldaie < 20 MWth Totale provinciale Rame (Cu) Automobili - Strade Urbane Automobili - Strade Extraurbane Automobili Autostrade Veicoli leggeri < 35 t - Strade Urbane Veicoli pesanti > 35 t e autobus - Strade Extraurbane Veicoli pesanti > 35 t e autobus - Strade Urbane CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE Totale provinciale Selenio (Se) CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE Produzione di Cemento Totale provinciale Zinco (Zn) Automobili - Strade Urbane Produzione di Cemento Domestico - Caldaie < 20 MWth CTE pubbliche Turbine a gas Automobili - Strade Extraurbane CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE Terziario - Caldaie < 20 MWth pagina 29 di 143

30 Tabella 3 Key sources per i metalli pesanti Attività Emissioni % % Automobili Autostrade Veicoli leggeri < 35 t - Strade Urbane Totale provinciale Attività emissioni % % Mn CTE pubbliche-caldaie MWth Forno a Griglia AME Totale provinciale Composti aromatici e diossine Infine, la Tabella 4 riporta le key sources per i composti aromatici e le diossine. Tabella 4 Key sources per i composti aromatici e le diossine Attività Emissioni (kg) % attività % cumulativa benzene (C 6 H 6 ) Motocicli cc < 50 cm Motocicli cc > 50 cm3 - Strade Urbane Automobili - Strade Urbane Emissioni evaporative dai veicoli Totale provinciale benzo[a]pirene (BAP) Combustione delle stoppie Domestico - Caldaie < 20 MWth Domestico - Caminetti Totale provinciale benzo[b]fluorantene (BBF) Combustione delle stoppie Domestico - Caldaie < 20 MWth Domestico - Caminetti Domestico - Stufe tradizionali Totale provinciale benzo[k]fluorantene (BKF) Combustione delle stoppie Domestico - Caldaie < 20 MWth Domestico - Caminetti Domestico - Stufe tradizionali Totale provinciale indeno[123cd]pirene (INP) Combustione delle stoppie Domestico - Caminetti Domestico - Stufe tradizionali Domestico - Caldaie < 20 MWth Totale provinciale Attività Emissioni (g) % attività % cumulativa diossine e furani (PCDD-F) Incendi provocati dall'uomo pagina 30 di 143

31 Tabella 4 Key sources per i composti aromatici e le diossine Domestico - Caminetti Domestico - Caldaie < 20 MWth Domestico - Stufe tradizionali Automobili - Strade Extraurbane Automobili - Strade Urbane CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE Totale provinciale Risultati dell analisi sulle sorgenti puntuali La metodologia utilizzata per effettuare l analisi delle key sources è stata impiegata anche per effettuare un analisi di maggior dettaglio sulle attività associate agli impianti produttivi ed energetici individuati come sorgenti di emissione puntuale nell inventario della Provincia di Roma del Nei seguenti paragrafi sono riportati i risultati dell analisi degli impianti, in riferimento agli inquinanti principali, ai gas serra e ai metalli pesanti Inquinanti principali La Tabella 5 elenca le attività individuate come key sources puntuali per monossido di carbonio, composti organici volatili, ossidi di azoto e di zolfo mentre la Tabella 6 è riferita al materiale particolato (PM 10 e PM 2.5 ). pagina 31 di 143

32 Tabella 5 Analisi degli impianti produttivi (CO, COV, NO x ed SO x ) Impianto Codice attività Nome attività Emissioni (Mg) % attività % cumulativa monossido di carbonio (CO) ITALCEMENTI SPA - COLLEFERRO Produzionedi Cemento Buzzi Unicem Spa Produzionedi Cemento ENEL - Centrale Torrevaldaliga Nord CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE RAFFINERIA DI ROMA S.P.A Raffinerie - Forni di processo composti organici volatili, con l'esclusione del metano (COVNM) RAFFINERIA DI ROMA S.P.A Lavorazione- di prodotti petroliferi Terminale marittimo di Fiumicino Terminali marittimi di comb. liquidi - scarico greggio (con ballasting) Gruppo Novelli Srl (ex Interpan) Produzione di Pane SIMMEL DIFESA S.P.A Manifattura- di esplosivi E. GIOVI SRL CTE pubbliche Motori comb.interna ITALCEMENTI SPA - COLLEFERRO Produzionedi Cemento ENEL - Centrale Torrevaldaliga Nord CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE Buzzi Unicem Spa Produzionedi Cemento ossidi di azoto (NO x) Buzzi Unicem Spa Produzionedi Cemento ITALCEMENTI SPA - COLLEFERRO Produzionedi Cemento ENEL - Centrale Torrevaldaliga Nord CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE Tirreno Power - Centrale Torrevaldaliga Sud CTE pubbliche Turbine a gas RAFFINERIA DI ROMA S.P.A Raffinerie - Forni di processo ossidi di zolfo (SO x) RAFFINERIA DI ROMA S.P.A Raffinerie - Forni di processo ENEL - Centrale di Torrevaldaliga Nord CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE RAFFINERIA DI ROMA S.P.A Raffinerie Caldaie MWth pagina 32 di 143

33 Tabella 6 Analisi degli impianti produttivi (PM 10 e PM 2.5 ) Impianto Codice attività Nome attività Emissioni (Mg) % attività % cumulativa particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron (PM 10 ) ITALCEMENTI SPA - COLLEFERRO Produzione di cemento (Processi) FORNACI D.C.B. S.R.L Produzionedi Laterizi (Processi) PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A Produzione di saponi e detersivi Nac-Impianto Roma Produzione di calcestruzzo CALCESTRUZZI FLAMINIO Produzione di calcestruzzo SPEEDY BETON MAGLIANA Produzione di calcestruzzo CEMENCAL ARDEATINA Produzione di calcestruzzo Sicabeton-Casilino Produzione di calcestruzzo ARICCIA_CALCESTRUZZI Produzione di calcestruzzo CALCESTRUZZI TORCERVARA Produzione di calcestruzzo CEMENCAL PORTUENSE Produzione di calcestruzzo Sicabeton-Portuense Produzione di calcestruzzo CALCESTRUZZI Conca d'oro Produzione di calcestruzzo Colabeton -AURELIO Produzione di calcestruzzo Colabeton -PRENESTINO Produzione di calcestruzzo SPEEDY BETON TOR VERGATA Produzione di calcestruzzo ENEL - Centrale Torrevaldaliga Nord CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE Colabeton -APPIO Produzione di calcestruzzo Colabeton -PORTUENSE Produzione di calcestruzzo Buzzi Unicem Spa Produzione di cemento (Processi) Unical -GUIDONIA Produzione di calcestruzzo SPEEDY BETON TIBURTINO Produzione di calcestruzzo Unical -ROMA BOCCEA Produzione di calcestruzzo Unical -RIANO Produzione di calcestruzzo Colabeton -SALARIO Produzione di calcestruzzo Unical -NETTUNO Produzione di calcestruzzo Colabeton -NOMENTANO Produzione di calcestruzzo Unical -ROMA TOR PAGNOT Produzione di calcestruzzo pagina 33 di 143

34 Tabella 6 Analisi degli impianti produttivi (PM 10 e PM 2.5 ) Impianto Codice attività Nome attività Emissioni (Mg) % attività % cumulativa Unical -ROMA PISANA Produzione di calcestruzzo Nac-Impianto Montel Produzione di calcestruzzo CEMENCAL MAGLIANA Produzione di calcestruzzo Colabeton -TIBURTINO Produzione di calcestruzzo Unical -ALBANO L Produzione di calcestruzzo CEMENCAL AURELIA CIVITAVECCHIA Produzione di calcestruzzo CEMENCAL CERVETERI Produzione di calcestruzzo Gruppo Fiorentini Produzione di calcestruzzo particelle sospese con diametro inferiore a 2,5 micron (PM 2.5 ) FORNACI D.C.B. S.R.L Produzione di Laterizi (Processi) PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A Produzionedi saponi e detersivi ITALCEMENTI SPA - COLLEFERRO Produzionedi cemento (Processi) Buzzi Unicem Spa Produzionedi cemento (Processi) Costruzione conglomerati ed affini Produzione di Agglomerati bituminosi (processi) ENEL - Centrale Torrevaldaliga Nord CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE Tirreno Power - Centrale Torrevaldaliga Sud CTE pubbliche Turbine a gas LAI Srl Industria Caldaie < 20 MWth Nac-Impianto Roma Produzionedi calcestruzzo TRELLEBORG WHEEL SYSTEM S.P.A. - TIVOLI Industria Caldaie MWth CALCESTRUZZI FLAMINIO Produzionedi calcestruzzo EDILTEVERE (ex PAVIMENTAL) Produzione di Agglomerati bituminosi (processi) NUOVE CARTIERE DI TIVOLI Industria Turbine a gas SPEEDY BETON MAGLIANA Produzionedi calcestruzzo CEMENCAL ARDEATINA Produzionedi calcestruzzo Sicabeton-Casilino Produzionedi calcestruzzo ARICCIA_CALCESTRUZZI Produzionedi calcestruzzo CALCESTRUZZI TORCERVARA Produzionedi calcestruzzo CEMENCAL PORTUENSE Produzionedi calcestruzzo Sicabeton-Portuense Produzionedi calcestruzzo pagina 34 di 143

35 Tabella 6 Analisi degli impianti produttivi (PM 10 e PM 2.5 ) Impianto Codice attività Nome attività Emissioni (Mg) % attività % cumulativa CALCESTRUZZI Conca d'oro Produzionedi calcestruzzo Colabeton -AURELIO Produzionedi calcestruzzo Colabeton -PRENESTINO Produzionedi calcestruzzo SPEEDY BETON TOR VERGATA Produzionedi calcestruzzo ORA ACCIAIO Industria Caldaie < 20 MWth Colabeton -APPIO Produzionedi calcestruzzo Colabeton -PORTUENSE Produzionedi calcestruzzo NUOVE CARTIERE DI TIVOLI Industria Caldaie < 20 MWth RAFFINERIA DI ROMA S.P.A Raffinerie - Forni di processo Unical -GUIDONIA Produzionedi calcestruzzo SPEEDY BETON TIBURTINO Produzionedi calcestruzzo ACEA C.LE TOR DI VALLE Teleriscaldamento Turbine a gas AAE Gas serra In Tabella 7 sono riportate le attività rilevanti in riferimento ai principali gas serra, ossia biossido di carbonio, metano e protossido di azoto. Tabella 7 Analisi degli impianti produttivi (gas serra) Impianto Codice attività Nome attività Emissioni (Mg) % attività % cumulativa anidride carbonica (CO 2 ) ENEL - Centrale di Torrevaldaliga Nord CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE Tirreno Power - Centrale di Torrevaldaliga Sud CTE pubbliche Turbine a gas Buzzi Unicem Spa Produzione- di cemento (Processi) RAFFINERIA DI ROMA S.P.A Raffinerie - Forni di processo Buzzi Unicem Spa Produzione di Cemento metano (CH 4 ) Tirreno Power - Centrale di Torrevaldaliga Sud CTE pubbliche Turbine a gas RAFFINERIA DI ROMA S.P.A Lavorazione- di prodotti petroliferi pagina 35 di 143

36 Tabella 7 Analisi degli impianti produttivi (gas serra) Impianto Codice attività Nome attività Emissioni (Mg) % attività % cumulativa ENEL - Centrale di Torrevaldaliga Nord CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE Mobilservice CTE pubbliche - Caldaie MWth Forno a Griglia AME PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A Industria Motori comb.interna protossido di azoto (N 2 O) Tirreno Power - Centrale di Torrevaldaliga Sud CTE pubbliche Turbine a gas ENEL - Centrale di Torrevaldaliga Nord CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE RAFFINERIA DI ROMA S.P.A Raffinerie - Forni di processo Tirreno Power - Centrale di Torrevaldaliga Sud CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth Buzzi Unicem Spa Produzione di Cemento Metalli pesanti L analisi è stata effettuata per arsenico, cadmio, cromo, rame, nichel, mercurio, manganese, piombo, selenio, antimonio, stagno, tallio, vanadio e zinco. L elenco delle attività che risultano rilevanti per almeno uno dei metalli pesanti è riportato in Tabella 8. Tabella 8 Analisi degli impianti produttivi rilevanti per almeno uno dei metalli pesanti Impianto Codice attività Nome attività Tirreno Power - Centrale di Torrevaldaliga Sud CTE pubbliche Turbine a gas BASF italia srl - divisione Catalizzatori (ex ENGELHARD) Incenerimento di rifiuti industriali (eccetto torce) AAE + PAE ITALCEMENTI SPA - STABILIMENTO DI COLLEFERRO Produzione di Cemento RAFFINERIA DI ROMA S.P.A Raffinerie Caldaie MWth RAFFINERIA DI ROMA S.P.A Raffinerie - Forni di processo LAI Srl Industria Caldaie < 20 MWth Buzzi Unicem Spa Produzione di Cemento ENEL - Centrale di Torrevaldaliga Nord CTE pubbliche Caldaie >= 300 MWth AAE+PAE ENEL - Centrale di Torrevaldaliga Nord CTE pubbliche Caldaie MWth EP-Sistemi spa CTE pubbliche - Caldaie MWth Forno a Griglia AAE+PAE Mobilservice CTE pubbliche - Caldaie MWth Forno a Griglia AME pagina 36 di 143

37 4 RACCOLTA DATI E STIMA DELLE EMISSIONI Nel seguito sono riportate le metodologie che sono state seguite per la raccolta dei dati da sorgenti puntuali (paragrafo 4.1) e sorgenti diffuse e lineari/nodali (paragrafo 0). Nell Appendice - Nomenclatura delle attività è riportata la classificazione delle attività utilizzata nell inventario. Come descritto nel capitolo precedente è stata svolta l attività di aggiornamento del censimento delle emissioni esclusivamente per le key sources e pertanto i dati raccolti per tutte le tipologie di sorgenti (puntuali, diffuse e lineari-nodali), sono stati poi elaborati per tali attività mantenendo costanti le restanti attività. 4.1 Sorgenti puntuali Nell ambito della realizzazione dell aggiornamento del censimento delle emissioni atmosferiche al 2011, per quanto riguarda il censimento delle emissioni di inquinanti provenienti da sorgenti puntuali sono state svolte le seguenti attività: verifica dell elenco delle sorgenti censite individualmente nell inventario del 2009 nell ambito delle key sources (Tabella 9); analisi delle richieste di autorizzazione delle emissioni in atmosfera esistenti presso la Provincia al fine di ampliare ove necessario, il campione delle sorgenti puntuali e verifica della documentazione delle aziende che non hanno risposto al censimento 2009; indagine diretta, mediante invio, alle aziende censite per il 2009 ed alle aziende individuate mediante l attività di cui al punto precedente, di un questionario di richiesta dati per l aggiornamento del database esistente; assistenza e solleciti alle aziende; valutazione dei questionari compilati dalle aziende, loro validazione e ed integrazione; caricamento dei dati sul sistema informativo. In Tabella 9 è riportato l elenco degli impianti (52) per cui è stato previsto l aggiornamento in seguito all analisi delle key sources descritta nel paragrafo 3.3. La lista include anche gli impianti di produzione di calcestruzzi. Si ricorda che in questo caso l analisi è riferita agli inquinanti principali, ai gas serra e ai metalli pesanti. Tabella 9 Lista impianti per cui effettuare l aggiornamento dell inventario n. puntuale nome puntuale 24 TRELLEBORG WHEEL SYSTEM S.P.A. Stabilimento di TIVOLI 25 SIMMEL DIFESA S.P.A. 26 PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. 28 EDILTEVERE (ex PAVIMENTAL) 30 Gruppo Novelli Srl (ex Interpan) 33 Tirreno Power - Centrale di Torrevaldaliga Sud 44 BASF italia srl - divisione Catalizzatori (ex ENGELHARD) pagina 37 di 143

38 Tabella 9 Lista impianti per cui effettuare l aggiornamento dell inventario n. puntuale nome puntuale 46 ACEA C.LE TOR DI VALLE 48 ITALCEMENTI SPA - Stabilimento di COLLEFERRO 50 FORNACI D.C.B. S.R.L. 59 RAFFINERIA DI ROMA S.P.A. 62 E. GIOVI SRL 67 LAI Srl 68 NUOVE CARTIERE DI TIVOLI 69 Buzzi Unicem Spa 70 ENEL - Centrale di Torrevaldaliga Nord 71 Terminale marittimo di Fiumicino 72 EP - Sistemi spa 73 Mobilservice 93 ORA ACCIAIO 96 COSTRUZIONE CONGLOMERATI ED AFFINI 105 ARICCIA_CALCESTRUZZI 109 Colabeton TIBURTINO 111 Colabeton NOMENTANO 112 Colabeton SALARIO 113 Colabeton PRENESTINO 114 Colabeton AURELIO 115 Colabeton APPIO 118 Colabeton PORTUENSE 120 CALCESTRUZZI TORCERVARA 121 CALCESTRUZZI FLAMINIO 124 CALCESTRUZZI Conca d'oro 125 CEMENCAL ARDEATINA 127 CEMENCAL MAGLIANA 128 CEMENCAL PORTUENSE 130 CEMENCAL AURELIA CIVITAVECCHIA 132 CEMENCAL CERVETERI 135 SPEEDY BETON MAGLIANA 136 SPEEDY BETON TIBURTINO 137 SPEEDY BETON TOR VERGATA 138 Nac - Impianto Montel 139 Nac - Impianto Roma 140 Sicabeton Portuense 141 Sicabeton Casilino 147 Unical -ROMA TOR PAGNOTTA 148 Unical -ROMA BOCCEA 149 ROMA PISANA (ex Unical) 150 Unical -ALBANO LAZIALE 151 Unical GUIDONIA 153 Unical NETTUNO 154 Unical RIANO 157 Gruppo Fiorentini Oltre la lista delle aziende derivante dall analisi delle key sources, sulla base delle informazioni rese disponibili dalla Provincia sul sito internet pagina 38 di 143

39 e relative ai nuovi procedimenti AIA in corso, è stato deciso di inserire nell elenco delle ditte da verificare anche gli impianti elencati in Tabella 10. Tabella 10 Altri impianti da censire Nome puntuale Comune Note FASSA Spa Artena Nuova AIA (Prod.Calce > 50 t/giorno) Sottosoglia nei precedenti inventari ALITALIA Compagnia Aerea Fiumicino Nuova AIA - Censita nel precedente inventario Italiana Spa Centrale di cogenerazione Fiumicino Nuova AIA - Censita nel precedente inventario come Aeroporto di Fiumicino Aeroporti di Roma Spa MIDA Srl Pomezia Nuova non censita nei precedenti inventari Termica Colleferro (ex Secosvim Srl) Colleferro Nuova AIA - Censita nel precedente inventario come Secosvim Srl ma la ditta non ha risposto Cesare Fiorucci Spa Pomezia Nuova AIA - Censita nel precedente inventario Il Messaggero Spa Roma Censita nel precedente inventario ma la ditta non ha risposto. IPZS Istit. Poligrafico e Zecca Polo produttivo Salario Roma Nuova sede - Censita nel precedente inventario come Istit. Poligafico e Zecca dello Stato stabilimento Nomentano Dall analisi dei provvedimenti AIA non risultano altri impianti particolarmente significativi dal punto di vista emissivo Bilancio dell indagine Il risultato della verifica censuaria condotta sugli impianti emersi dalle key sources integrati con nuove AIA in corso è la seguente: 55 stabilimenti, risultati attivi, ai quali è stato inviato il questionario (Tabella 11); 3 stabilimenti chiusi o inattivi nell anno di riferimento per i quali non è stato inviato il questionario (Tabella 12); 2 stabilimenti non censiti ai quali non è stato inviato il questionario (Tabella 13). Tabella 11 Elenco stabilimenti ai quali è stato inviato il questionario (55) n. puntuale nome puntuale 20 Il Messaggero Spa 24 TRELLEBORG WHEEL SYSTEM S.P.A. Stabilimento di TIVOLI 25 SIMMEL DIFESA S.P.A. 26 PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. 30 Gruppo Novelli Srl (ex Interpan) 33 Tirreno Power - Centrale di Torrevaldaliga Sud 35 ALITALIA Compagnia Aerea Italiana Spa 40 Cesare Fiorucci Spa 44 BASF italia srl - divisione Catalizzatori (ex ENGELHARD) 46 ACEA C.LE TOR DI VALLE 48 ITALCEMENTI SPA - Stabilimento di COLLEFERRO 50 FORNACI D.C.B. S.R.L. 59 RAFFINERIA DI ROMA S.P.A. 62 E. GIOVI SRL 67 LAI Srl pagina 39 di 143

40 Tabella 11 Elenco stabilimenti ai quali è stato inviato il questionario (55) n. puntuale nome puntuale 68 NUOVE CARTIERE DI TIVOLI 69 Buzzi Unicem Spa 70 ENEL - Centrale di Torrevaldaliga Nord 72 EP - Sistemi spa 73 Mobilservice 93 ORA ACCIAIO 96 COSTRUZIONE CONGLOMERATI ED AFFINI 105 ARICCIA_CALCESTRUZZI 109 Colabeton TIBURTINO 111 Colabeton NOMENTANO 112 Colabeton SALARIO 113 Colabeton PRENESTINO 114 Colabeton AURELIO 115 Colabeton APPIO 118 Colabeton PORTUENSE 120 CALCESTRUZZI TORCERVARA 121 CALCESTRUZZI FLAMINIO 124 CALCESTRUZZI Conca d'oro 125 CEMENCAL ARDEATINA 127 CEMENCAL MAGLIANA 128 CEMENCAL PORTUENSE 130 CEMENCAL AURELIA CIVITAVECCHIA 132 CEMENCAL CERVETERI 135 SPEEDY BETON MAGLIANA 136 SPEEDY BETON TIBURTINO 137 SPEEDY BETON TOR VERGATA 138 Nac - Impianto Montel 139 Nac - Impianto Roma 140 Sicabeton Portuense 141 Sicabeton Casilino 147 Unical -ROMA TOR PAGNOTTA 148 Unical -ROMA BOCCEA 150 Unical -ALBANO LAZIALE 151 Unical GUIDONIA 153 Unical NETTUNO 154 Unical RIANO 157 Gruppo Fiorentini 158 Centrale di cogenerazione Aeroporto di Fiumicino FASSA Spa IPZS Istit. Poligrafico e Zecca Polo produttivo Salario Tabella 12 Elenco stabilimenti chiusi o inattivi nell anno di riferimento Stabilimenti Comune Note EDILTEVERE (ex PAVIMENTAL) Roma Inattivo MIDA Srl Pomezia Parzialmente inattivo Termica Colleferro (ex Secosvim Srl) Colleferro Inattivo Gli stabilimenti non censiti sono elencati in Tabella 13 con la motivazione della mancata richiesta di informazioni. pagina 40 di 143

41 Tabella 13 Elenco stabilimenti non censiti Stabilimenti Comune Note Terminale marittimo di Fiumicino Fiumicino Dato necessario pubblicato in rete Roma Pisana (ex Unical) Roma Non rintracciata L informazione necessaria per la stima delle emissioni del Terminale marittimo di Fiumicino è disponibile nelle pubblicazioni dei dati statistici di Unione Petrolifera, mentre per quanto riguarda lo stabilimento ex Unical Roma Pisana, l informazione necessaria è stata stimata a partire dai dati dichiarati dagli altri stabilimenti di produzione di calcestruzzo Validazione dei dati In relazione a quanto sopra descritto si riporta il risultato delle elaborazioni dei dati ottenuti dalle risposte ai questionari e dalle stime derivanti dalle altre fonti, in particolare le tabelle successive elencano: gli stabilimenti inseriti in E 2 Gov aggiornati all anno 2011 (Tabella 14): in questo elenco sono presenti anche quelli non considerati nell ambito delle key sources, di cui si disponeva comunque dei dati necessari tramite questionario e che pertanto sono stati oggetto dell aggiornamento dell inventario all anno di riferimento; gli stabilimenti che non hanno fornito alcuna risposta Lo stabilimento di Fassa S.p.A, censito tramite indagine sorgenti puntuali, ha risposto positivamente al questionario, ma non è stato inserito in E 2 Gov in quanto è risultato essere sopra soglia puntuale. Tabella 14 Elenco stabilimenti che hanno risposto ai questionari, aggiornati in E 2 Gov (59) n. puntuale nome puntuale 24 TRELLEBORG WHEEL SYSTEM S.P.A. Stabilimento di TIVOLI 25 SIMMEL DIFESA S.P.A. 30 Gruppo Novelli Srl (ex Interpan) 33 Tirreno Power - Centrale di Torrevaldaliga Sud 35 ALITALIA Compagnia Aerea Italiana Spa 39 AEROPORTI DI ROMA S.P.A. (Fiumicino) 40 Cesare Fiorucci Spa 44 BASF italia srl - divisione Catalizzatori (ex ENGELHARD) 45 ACEA C.LE MONTEMARTINI 46 ACEA C.LE TOR DI VALLE 48 ITALCEMENTI SPA - Stabilimento di COLLEFERRO 50 FORNACI D.C.B. S.R.L. 59 RAFFINERIA DI ROMA S.P.A. 62 E. GIOVI SRL 69 Buzzi Unicem Spa 70 ENEL - Centrale di Torrevaldaliga Nord 96 COSTRUZIONE CONGLOMERATI ED AFFINI 104 AEROPORTI DI ROMA S.P.A. (Ciampino) 105 ARICCIA_CALCESTRUZZI 107 Colabeton CIVITAVECCHIA 108 Colabeton MONTEROTONDO 109 Colabeton TIBURTINO 111 Colabeton NOMENTANO 112 Colabeton SALARIO 113 Colabeton PRENESTINO pagina 41 di 143

42 Tabella 14 Elenco stabilimenti che hanno risposto ai questionari, aggiornati in E 2 Gov (59) n. puntuale nome puntuale 114 Colabeton AURELIO 115 Colabeton APPIO 117 Colabeton LABICO 118 Colabeton PORTUENSE 120 CALCESTRUZZI TORCERVARA 121 CALCESTRUZZI FLAMINIO 122 CALCESTRUZZI SAN CESAREO 123 CALCESTRUZZI POMEZIA 124 CALCESTRUZZI Conca d'oro 125 CEMENCAL ARDEATINA 126 CEMENCAL CASILINA 127 CEMENCAL MAGLIANA 128 CEMENCAL PORTUENSE 129 CEMENCAL FIANO ROMANO 130 CEMENCAL AURELIA CIVITAVECCHIA 131 CEMENCAL CIVITAVECCHIA 132 CEMENCAL CERVETERI 133 SPEEDY BETON OSTERIA NUOVA 134 SPEEDY BETON POMEZIA 135 SPEEDY BETON MAGLIANA 136 SPEEDY BETON TIBURTINO 137 SPEEDY BETON TOR VERGATA 138 Nac - Impianto Montel 139 Nac - Impianto Roma 140 Sicabeton Portuense 141 Sicabeton Casilino 147 Unical -ROMA TOR PAGNOTTA 148 Unical -ROMA BOCCEA 150 Unical -ALBANO LAZIALE 151 Unical GUIDONIA 152 Unical CIVITAVECCHIA 153 Unical NETTUNO 154 Unical RIANO 158 Centrale di cogenerazione Aeroporto di Fiumicino Tabella 15 Lista impianti che non hanno risposto al questionario (9) n. puntuale nome puntuale 20 Il Messaggero Spa 26 PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. 67 LAI Srl 68 NUOVE CARTIERE DI TIVOLI 72 EP - Sistemi spa 73 Mobilservice 93 ORA ACCIAIO 157 Gruppo Fiorentini - IPZS Istit. Poligrafico e Zecca Polo produttivo Salario 4.2 Sorgenti diffuse e lineari/nodali pagina 42 di 143

43 Come sottolineato nel paragrafo 2.4 nel caso delle attività diffuse le emissioni, nei casi più semplici, sono stimate a partire da indicatori statistici dell attività e da opportuni fattori di emissione e nei casi più complessi con l ausilio di modelli. In questo paragrafo sono riportati i dettagli delle azioni che sono state espletate per l aggiornamento dei dati. Come quadro generale di riferimento, ai fini della stima di alcuni indicatori specifici, sono stati richiesti tutti i dati esistenti a livello nazionale, regionale e provinciale utili alla migliore comprensione della situazione economico/produttiva della provincia ed alla quantificazione delle emissioni. In particolare sono stati reperiti i dati relativi a: 8 Censimento dell Industria e dei Servizi 2001 (ISTAT); 5 e 6 Censimento Generale dell Agricoltura, anni 2000 e 2010 (ISTAT); 14 Censimento della Popolazione e delle Abitazioni - anno 2001 (ISTAT); la popolazione residente del database DEMO (demografia in cifre) dell ISTAT; il Bollettino Petrolifero per gli anni 1998, 2005, 2009 e 2011 del Ministero dello Sviluppo Economico; i consumi energetici nazionali del Rapporto Energia e Ambiente 2005 e 2007 dell ENEA; i dati ISTAT annuali sulle coltivazioni e sulla consistenza del bestiame relativi agli anni 1998, 2005, 2009 e 2011; i dati ISTAT sulla produzione industriale per gli anni 1998, 2005, 2009 e 2011 (PRODCOM); i dati di produzione di laterizi per gli anni 2005, 2009 e 2011(ANDIL Assolaterizi) il Rapporto Rifiuti dell ISPRA relativo agli anni 1998, 2005, 2009 e 2011; i Prodotti petroliferi agevolati per l agricoltura 2000, 2002 di UNACOMA Unione Nazionale Costruttori Macchine Agricole; i dati di consumi energetici da legna dal Bilancio Energetico Nazionale per gli anni 1998, 2005, 2009 e Nel seguito sono brevemente riportate le metodologie seguite per la raccolta dei dati relativi alle sorgenti diffuse Reperimento dei dati Si riporta nel seguito la procedura seguita per la raccolta dei dati necessari alla stima delle emissioni da sorgenti diffuse nell ambito delle attività contemplate dalle key sources per l anno In particolare, per quanto attiene alle informazioni reperite presso gli uffici regionali e provinciali, si riporta in Tabella 16 un sommario delle informazioni richieste e delle risposte pervenute dagli uffici competenti. In Tabella 17 sono riportate le richieste effettuate presso altri enti pubblici ed aziende del territorio della Provincia di Roma. Tabella 16 Dati raccolti presso gli uffici regionali provinciali ed enti pubblici. Dati richiesti Azienda/Ente Risposte pervenute pagina 43 di 143

44 Tabella 16 Dati raccolti presso gli uffici regionali provinciali ed enti pubblici. Dati richiesti Azienda/Ente Risposte pervenute Superficie incendiata (in ettari), distintamente per coltura e comune della provincia di Roma. Corpo Forestale dello Stato Ispettorato Generale Ufficio SIAT Si Dati relativi alla movimentazione delle navi, ai tempi di manovra e stazionamento, alla distribuzione delle navi per tonnellaggio e per propulsore per tipologia di nave. Dati relativi alla movimentazione delle navi, ai tempi di manovra e stazionamento, alla distribuzione delle navi per tonnellaggio e per propulsore per tipologia di nave. Dati relativi alla movimentazione delle navi, ai tempi di manovra e stazionamento, alla distribuzione delle navi per tonnellaggio e per propulsore per tipologia di nave. Autorità portuale di Fiumicino Autorità portuale di Civitavecchia Ufficio circondariale marittimo di Anzio Si Si Si Tabella 17 Altri dati raccolti presso altre aziende Dati richiesti Azienda/Ente Risposte pervenute Quantità di gas naturale immesso in rete Erogasmet S.p.A Si (espresso in metri cubi) per comune e per tipo di G6 Rete Gas No utenza (domestico, agricoltura, terziario, Società Italiana per il gas S.p.A. - Italgas Si industria) nell anno Coop. Pomilia Gas s.c.r.l. Si Edison D.G. S.p.A Si Enel Rete Gas S.p.A No Snam Rete Gas S.p.A Si Localizzazione della discarica, serie storica Pontina Ambiente S.p.A Si della quantità (tonnellate) di rifiuti confluiti in E. GIOVI SRL Si discarica dall anno d inizio di gestione al 2011, Bracciano Ambiente S.p.A Si produzione di biogas (mc) per gli anni di Consorzio Gaia S.p.A Si riferimento dell inventario 1998, e Eco Italia 87 S.R.L. Si 2011, distinguendo tra il quantitativo bruciato in torcia, recuperato a fini energetici e venduto. H.C.S S.r.l Si Metodologie di stima Si riporta di seguito la metodologia di stima adottata con i dati pervenuti, relativamente alle sole sorgenti diffuse e lineari emerse dalle key sources, per le quali si riporta il codice SNAP e il nome dell attività Terziario - Caldaie < 20 MWth Domestico - Caldaie < 20 MWth Domestico Caminetti Domestico - Stufe tradizionali Industria - Caldaie < 20 MWth Per il consumo di legna, impiegato nei settori domestico e terziario, è stata adottata una metodologia di stima differente rispetto all inventario precedente e pertanto sono stati ricalcolati i valori per tutti gli anni di riferimento. Il consumo regionale per gli anni 1998, 2005, 2009 e 2011 è stato stimato disaggregando il consumo finale di energia da legna fornito dal Bilancio Energetico Nazionale tramite il dato sulle utilizzazioni legnose pubblicato dall ISTAT (Dati annuali sulle superfici e le utilizzazioni forestali - Utilizzazioni legnose pagina 44 di 143

45 totali per assortimento e regione). Il dato provinciale è stato calcolato applicando la quota provinciale sul totale nazionale delle utilizzazione legnose rispetto al valore nazionale di consumi di legna dal Bilancio Energetico Nazionale. Mentre il consumo di combustibili vegetali nel terziario si assume sia destinato interamente alle caldaie, nel caso del domestico si assume che la legna venga combusta nelle caldaie, nelle stufe e nei caminetti. Il consumo è stato disaggregato tra terziario e domestico sulla base del rapporto esistente tra i due settori a livello nazionale, in base ai dati contenuti nella pubblicazione annuale dell ENEA (Rapporto Energia Ambiente - Distribuzione dei consumi energetici nel civile tra terziario e residenziale per fonte energetica). In ultima analisi, si assume che i quantitativi di legna da ardere, destinati al settore residenziale, siano ripartiti tra caldaie, caminetti e stufe, nella misura rispettivamente del 22%, 52% e 26%. Per il GPL, il gasolio e l olio combustibile è stato utilizzato il dato di vendita provinciale desunto dal Bollettino Petrolifero pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico per l anno Con riferimento al GPL, il totale provinciale per l anno 2011 è stato depurato dalla quota destinata all autotrazione e il dato ottenuto è stato disaggregato tra civile e industria sulla base del rapporto esistente tra i due settori a livello nazionale, presente nel rapporto annuale dell ENEA (Rapporto Energia Ambiente). I consumi del civile sono stati disaggregati tra residenziale e terziario in base ai dati contenuti nella pubblicazione annuale dell ENEA (Rapporto Energia Ambiente - Distribuzione dei consumi energetici nel civile tra terziario e residenziale per fonte energetica). Il dato provinciale di consumo di GPL nel terziario e nell industria è stato disaggregato a livello comunale con gli addetti nel settore terziario e nel settore dell industria (Censimento Industria e Servizi 2001, ISTAT). Le quote locali destinate all industria sono state depurate dai consumi delle aziende puntuali una volta localizzate a livello comunale. Per il consumo di GPL nel residenziale la stima a livello comunale è stata effettuata disaggregando i consumi sul numero delle abitazioni alimentate a GPL (14 Censimento della popolazione e delle abitazioni, 2001). Per quanto riguarda il gasolio, è stato utilizzato il dato del Bollettino Petrolifero relativo al gasolio per riscaldamento e, anche in questo caso, il dato per l anno 2011 è stato disaggregato tra civile e industria sulla base del rapporto esistente tra i due settori a livello nazionale, presente nel rapporto annuale dell ENEA (Rapporto Energia Ambiente). Il consumo civile è stato separato tra residenziale e terziario utilizzando il rapporto ENEA sopra menzionato. I dati provinciali di consumo di gasolio nel terziario e nell industria sono stati disaggregati a livello comunale con gli addetti nel settore terziario e nel settore dell industria (Censimento Industria e Servizi 2001, ISTAT). Le quote locali destinate all industria sono state depurate dai consumi delle aziende puntuali una volta localizzate. Per il consumo di gasolio nel residenziale la stima a livello comunale è stata effettuata disaggregando i consumi sul numero delle abitazioni alimentate a gasolio (14 Censimento della popolazione e delle abitazioni, 2001). Per ciò che concerne l olio combustibile, è stato considerato il dato di vendita totale. La quota di olio combustibile è stata confrontata con i dati di consumo dichiarati dalle aziende (individuate come sorgenti puntuali). Per l anno 2011 come per tutti gli anni di riferimento dell inventario delle emissioni, dall analisi emerge come i quantitativi di olio combustibile venduti sul territorio siano completamente assorbiti dalle sorgenti puntuali, di conseguenza il contributo diffuso è pari a zero. pagina 45 di 143

46 Per ciò che riguarda infine il consumo di gas naturale per settore di utilizzo, la stima per l anno 2011 è stata effettuata a partire dai dati dichiarati dalle aziende erogatrici a livello comunale. La distribuzione del totale comunale tra gli usi domestico, terziario e industriale è stata effettuata utilizzando i dati forniti dalle aziende oppure utilizzando le percentuali comunali utilizzate nel precedente dell inventario. Ove questa informazione è risultata non disponibile la stima è stata eseguita considerando la distribuzione comunale dell anno Ai dati relativi ai volumi di gas immessi in rete dai distributori nel settore d uso industriale è stato sommato a livello locale il contributo di SNAM rete gas, relativo agli utenti industriali da essa direttamente serviti Produzione di Laterizi (Processi) Dal dato regionale di produzione, pubblicato da ANDIL Assolaterizi (Osservatorio laterizi per l anno 2011), è stata effetuata la stima a livello provinciale tenendo conto del rapporto tra il numero di addetti alla fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi in Provincia di Roma e nel Lazio (Censimento Industria e Servizi 2001 dell ISTAT). I valori stimati localmente sono stati depurati dalle produzioni degli impianti puntuali localizzati per comune, desunti dai questionari compilati dalle aziende. Per l anno 2011, come per tutti gli anni dell inventario delle emissioni, dall analisi emerge come i quantitativi prodotti sul territorio siano completamente assorbiti dalle sorgenti puntuali, di conseguenza il contributo diffuso è pari a zero Produzione di pane L indicatore di attività è la quantità prodotta di pane. La stima per l anno 2011 è stata effettuata a partire dal dato provinciale relativo alla quantità media mensile di consumo di pane pro-capite del 2010 (valore pubblicato sul sito della Confederazione italiana Agricoltori) moltiplicato per la popolazione provinciale del 2010, e quindi rapportato all anno 2011 mediante la popolazione del medesimo anno. Il dato provinciale è stato distribuito a livello comunale tenendo in considerazione la produzione media locale di pane dell anno 2009 (ISTAT) Produzione di calcestruzzo Per la stima delle emissioni provenienti dall'attività di produzione dei calcestruzzi per il diffuso sono stati rapportati i dati del 2009 (forniti direttamente dalle aziende) all anno 2011 mediante un indice di produzione medio calcolato sulla variazione di produzione tra il 2009 e 2011 dei maggiori impianti che hanno fornito i dati mediante questionario (Tabella 14) Reti- di distribuzione di gas Per la stima delle emissioni provenienti da questa attività è stato considerato a livello comunale per l anno 2011 il consumo di gas naturale complessivamente ottenuto dagli usi domestico, terziario e industriale dichiarato dalle aziende erogatrici. Dove non si disponeva del dato a livello comunale è stato considerato il dato del 2009 rapportato all anno 2011 mediante la popolazione residente per comune del medesimo anno Applicazione di vernici in edilizia L indicatore di attività è stato stimato a partire dal dato nazionale riportato nell inventario nazionale dell ISPRA per l attività corrispondente. Questo valore è stato disaggregato prima a livello regionale e poi provinciale mediante il numero di addetti impiegati nella costruzione di edifici (dati pubblicati da ATECO 2007). La stima a livello comunale è stata effettuata sulla pagina 46 di 143

47 base della popolazione residente nell anno 2011 (dati ISTAT disponibili all indirizzo Applicazione di vernici per uso domestico (eccetto legno) La stima è stata effettuata a partire dal dato di consumo nazionale di vernici nel settore domestico del 1997, presente nella pubblicazione L Industria Italiana delle vernici del 2000 (Osservatorio per il settore chimico del Ministero dell Industria, del Commercio e dell Artigianato) e dalla variazione percentuale della popolazione residente tra gli anni 1997 e Il dato nazionale ottenuto è stato disaggregato a livello provinciale e comunale sul numero di abitanti Industria- della stampa - heat set web offset (pubblicazioni varie) La stima delle emissioni da questa attività è stata effettuata a partire dai dati del precedente inventario relativi all anno 2009 rapportati all anno 2011 mediante l indice della produzione industriale delle attività manifatturiere - Anni per il settore "Industria del legno, della carta e stampa" (Fonte: Istat, indagine mensile sulla produzione industriale). Le emissioni collegate a questa attività sono state stimate per l anno 2009 sulla base di una precedente indagine a campione effettuata per la Provincia di Roma, nell ambito dell aggiornamento al 1999 dell inventario provinciale delle emissioni, finalizzata a stimare il consumo medio per unità aziendale di solventi delle attività definite a ridotto inquinamento (art. 4 DPR 25/07/91) nei settori aziendali ritenuti significativi per l inquinamento atmosferico. E stata considerata l attività aziendale riconoscibile mediante il codice assegnatogli dalla legislazione: tipografie, attività di tipografia, serigrafia, litografia utilizzo di inchiostri, vernici e similari (codice attività R/3); L indagine, utilizzando i dati della aziende che avevano risposto, ha permesso di determinare un consumo medio di vernici o solventi per azienda Uso di solventi domestici (eccetto verniciatura ed aerosol incluso in 0605) L indicatore di attività considerato è la popolazione residente in provincia nell 2011 (dati ISTAT disponibili all indirizzo La stima a livello comunale è stata effettuata sempre sulla base della popolazione comunale residente Automobili - Autostrade Automobili - Strade Extraurbane Automobili - Strade Urbane Veicoli leggeri < 3.5 t - Autostrade Veicoli leggeri < 3.5 t - Strade Extraurbane Veicoli leggeri < 3.5 t - Strade Urbane Veicoli pesanti > 3.5 t e autobus - Autostrade Veicoli pesanti > 3.5 t e autobus - Strade Urbane Motocicli cc < 50 cm Motocicli cc > 50 cm 3 - Strade Urbane Motocicli cc > 50 cm 3 - Autostrade Motocicli cc > 50 cm 3 -Strade Extraurbane Emissioni evaporative dai veicoli Freni Automobili Autostrade Freni Automobili - Strade Extraurbane pagina 47 di 143

48 Freni Automobili - Strade Urbane Freni Veic. leggeri <3.5t Autostrade Freni Veic. leggeri <3.5t - Strade Extraurbane Freni Veic. leggeri <3.5t - Strade Urbane Freni Veic. pesanti >3.5t e Autobus Autostrade Freni Veic. pesanti >3.5t e Autobus - Strade Extraurbane; Freni Veic. pesanti >3.5t e Autobus - Strade Urbane; Freni Motocicli cc<50cm Freni Motocicli cc>50cm 3 - Autostrade Freni Motocicli cc>50cm 3 - Strade Extraurbane Freni Motocicli cc>50cm 3 - Strade Urbane Gomme Automobili - Autostrade Gomme Automobili - Strade Extraurbane Gomme Automobili - Strade Urbane Gomme Veic. leggeri <3.5t - Autostrade Gomme Veic. leggeri <3.5t - Strade Extraurbane Gomme Veic. leggeri <3.5t - Strade Urbane Gomme Veic. pesanti >3.5t e Autobus - Autostrade Gomme Veic. pesanti >3.5t e Autobus - Strade Extraurbane Gomme Veic. pesanti >3.5t e Autobus - Strade Urbane Gomme Motocicli cc<50cm Gomme Motocicli cc>50cm 3 - Autostrade Gomme Motocicli cc>50cm 3 - Strade Extraurbane Gomme Motocicli cc>50cm 3 - Strade Urbane Abrasione strada Automobili - Autostrade Abrasione strada Automobili - Strade Extraurbane Abrasione strada Automobili - Strade Urbane Abrasione strada Veic. leggeri <3.5t - Autostrade Abrasione strada Veic. leggeri <3.5t - Strade Extraurbane Abrasione strada Veic. leggeri <3.5t - Strade Urbane Abrasione strada Veic. pesanti >3.5t e Autobus - Autostrade Abrasione strada Veic. pesanti >3.5t e Autobus - Strade Extraurbane Abrasione strada Veic. pesanti >3.5t e Autobus - Strade Urbane Abrasione strada Motocicli cc<50cm Abrasione strada Motocicli cc>50cm 3 - Autostrade Abrasione strada Motocicli cc>50cm 3 - Strade Extraurbane Abrasione strada Motocicli cc>50cm 3 - Strade Urbane La stima delle emissioni da trasporto stradale per l anno 2011 è effettuata mediante il modello Road tenendo distinte le emissioni da traffico urbano da quelle da traffico extraurbano. Le emissioni da traffico urbano sono considerate sorgenti diffuse, mentre quelle da traffico sulle statali e provinciali sono considerate, dove disponibili dati sui flussi veicolari, sorgenti lineari. Nella Tabella 18 sono riportate le informazioni richieste per la stima delle emissioni da trasporto stradale. Si è ritenuto opportuno aggiornare tali stime per tutte le attività, non limitandosi soltanto a quelle risultate key sources, in quanto il trasporto stradale è una sorgente di inquinamento di rilevante entità per la Provincia di Roma. Inoltre, come accennato nel paragrafo 2.4, per le attività di cui sopra poichè è stata cambiata la metodologia di calcolo, pagina 48 di 143

49 sono stati modificate anche le stime relative agli anni precedenti (1998, 2005 e 2009). Tabella 18 Elenco dei dati richiesti per le sorgenti lineari e lineari/nodali Dati richiesti Risposte pervenute Ufficio competente in materia e note Parco circolante 1998, 2005, 2009 e 2011 Sì ACI Flussi veicolari su strade provinciali e statali Sì Provincia di Roma Flussi veicolari su autostrade Sì Autostrade per l Italia Per la stima delle emissioni diffuse si sono utilizzati i dati forniti dall ACI (Servizio Statistica) sul parco circolante nella provincia negli anni 1998, 2005, 2009 e 2011 ed i consumi provinciali di combustibili di fonte Bollettino Petrolifero 1998, 2005, 2009 e Sono state invece considerate lineari le emissioni sulle autostrade e sulle principali strade extraurbane, per le quali sono disponibili dati di flusso o TGM (Traffico Giornaliero Medio). Le linee individuate sono relative alle strade riportate in Tabella 19 e Figura 1. Tabella 19 - Linee stradali inserite nel modello di stima Linea A1 - Magliano Sabina-Ponzano R. A1 - Ponzano R.-Direzione Nord A1 - Direzione Nord-Fiano A1 - Fiano-GRA A1 - Direzione Nord-Interc. A24 A1 - Interc. A24-Direzione Sud A1 - Direzione Sud-S.Cesareo A1 - GRA-Monteporzio A1 - Monteporzio-S.Cesareo A1 - Direzione Sud-Valmontone A1 - Valmontone-Colleferro A1 - Colleferro-Anagni A12 - In. Roma Fiumicino-Maccarese A12 - Maccarese-Torreimpietra A12 - Torreimpietra-Cerveteri A12 - Cerveteri-S.Severa A12 - S.Severa-Civitavecchia Sud A12 - Civit. Sud-Civitavecchia Nord A12 - Civitavecchia Nord-SS1 A24 - Roma-Lunghezza A24 - Lunghezza-Interc. A1 A24 - Interc. A1-Tivoli A24 - Tivoli-Castel Madama A24 - Castel Madama-Vicovaro A24 - Vicovaro-confini Lazio Autostrada Roma Fiumicino SS 1 Aurelia SS 148 Pontina SS 2 Cassia SS 215 Tuscolana pagina 49 di 143

50 Tabella 19 - Linee stradali inserite nel modello di stima Linea SS 3 Flaminia SS 4 Salaria SS 5 Tiburtina SS 6 Casilina SS 7 Appia Figura 1 Tratti stradali considerati nel modello Road come sorgenti lineari Il traffico al di fuori delle principali strade extraurbane considerate lineari è stato stimato seguendo una procedura iterativa che, a partire da una stima preliminare delle percorrenze totali del circolante, fa quadrare i consumi calcolati dal modello con la quantità di combustibile venduto a livello regionale (quest ultimo dato è disponibile presso il Ministero dello Sviluppo Economico, che lo pubblica annualmente nel Bollettino Petrolifero). Più in particolare, la procedura di taratura preliminare del modello e di calcolo delle emissioni si articola nei seguenti passi: stima preliminare utilizzando il parco circolante provinciale (ACI), ed i parametri del modello ricavati da una precedente stima effettuata a livello nazionale, senza tenere conto della suddivisione tra sorgenti lineari e sorgenti diffuse; tale stima preliminare è necessaria per valutare quanto i valori medi nazionali dei parametri del modello (percorrenze medie annue per tipo classe e categoria di veicolo, distribuzione mensili delle percorrenze ecc.) si adattino alla particolare situazione della regione; si provvede a far variare sia le percorrenze medie per tipo, classe e categoria di veicolo, che la distribuzione di pendenza delle strade fino a minimizzare la differenza tra consumi stimati e vendite di carburanti; pagina 50 di 143

51 realizzazione, a partire dai dati di percorrenze medie, distribuzione di velocità e distribuzione delle pendenze stimati nella fase preliminare, di una simulazione di tipo areale per la stima delle emissioni in ambito urbano; calcolo dei consumi per la simulazione areale e per le singole simulazioni extraurbane che, sommate, sono state di nuovo confrontate con le vendite di carburanti nella regione; calcolo, una volta ottenuta la quadratura tra consumi stimati e vendite provinciali, delle emissioni per ciascuna simulazione, che quindi saranno trasferite nel relativo database dell inventario delle emissioni; stima a livello livello di sezione di censimento delle emissioni diffuse utilizzando la popolazione come variabile proxy. Per la stima delle emissioni, in tutti i casi suddetti, sono inoltre stati utilizzati i seguenti dati: temperature medie mensili minime e massime, che saranno calcolate sulla base dei dati misurati nelle stazioni di monitoraggio sul territorio regionale; percentuale delle automobili a benzina con alimentazione ad iniezione, la stessa utilizzata su scala nazionale; RVP ( Reid Vapour Pressure ), per mese (valore medio nazionale) Porti Per la stima delle emissioni del traffico marittimo portuale (da manovra e stazionamento) sono stati utilizzati i dati forniti dall Autorità Portuale di Civitavecchia, dall Autorità Portuale di Fiumicino dall Ufficio Circondariale marittimo di Anzio per l anno I dati si riferiscono al numero di navi arrivate, ai tempi caratteristici delle diverse fasi di operatività in porto, alle classi di tonnellaggio ed ai propulsori delle navi. Tali informazioni sono state utilizzate per l aggiornamento delle emissioni in porto per l anno 2011, tramite l impiego del modello Port Fuoristrada in agricoltura I dati di consumo di gasolio per i mezzi agricoli è stato stimato a partire dai dati regionali sulle vendite di gasolio agricolo del Bollettino Petrolifero, per l anno La distribuzione a livello provinciale è stata effettuta considerando la distribuzione dei consumi di gasolio relativi all anno 1998 resi disponibili da UNACOMA (Unione Nazionale Costruttori Macchine Agricole Movimento). La stima a livello comunale è stata effettuata sulla base della superficie agricola (Corinne Land Cover 2000) Fuoristrada in industria Il dato provinciale delle vendite di gasolio per l anno 2011 è stato moltiplicato per il rapporto tra il valore nazionale relativo alle Immissioni sul Mercato Interno del gasolio motori in industria (Bollettino Petrolifero) e il valore nazionale delle vendite di gasolio. I consumi di gasolio provinciali così ottenuti sono stati disaggregati per comune sulla base degli addetti nel settore dell industria (Censimento Industria e Servizi 2001 dell ISTAT) Discarica controllata con recupero di biogas Nel presente aggiornamento dell inventario, come nel precedente, le discariche sono state considerate come sorgenti nodali e sono state quindi georeferenziate e le loro emissioni sono state stimate singolarmente. Ciò ha permesso la gestione delle informazioni per singola discarica e un maggior dettaglio nella stima delle emissioni. Per quanto riguarda la procedura di stima delle emissioni è stato utilizzato il modello di calcolo predisposto dall IPCC, il quale pagina 51 di 143

52 prevede che venga inserito l ammontare di rifiuti posti in discarica dall anno dell entrata in esercizio della discarica stessa e la produzione di biogas negli anni d interesse. Sono state considerate le discariche di Albano, Bracciano, Civitavecchia, Colleferro, Guidonia, Roma Malagrotta e Velletri. Per quest ultima, poiché è stata chiusa nel 2000 e pertanto non è stato possibile reperire i dati richiesti direttamente dal gestore, sono stati considerati i dati presenti nel Rapporto Rifiuti di fonte ISPRA disponibile negli anni 1997, Per tutte le altre discariche è stato effettuato l aggiornamento oltre che per il 2011 anche per gli anni precedenti in quanto sono stati forniti i dati richiesti per tutti i siti considerati (vd. Tabella 17) Produzione di compost - processo wet Sono stati utilizzati i dati presenti nel Rapporto Rifiuti dell ISPRA per l anno 2011, relativamente alla quantità di rifiuto trattato negli impianti di compostaggio presenti in provincia Coltivazioni permanenti fertilizzate Sono stati impiegati per tutti gli anni dell inventario i dati provinciali relativi alle produzioni delle coltivazioni legnose presenti sul sito dell ISTAT (estratti dal database "Sistema informativo su agricoltura e zootecnia", disponibile online all'indirizzo A livello comunale i valori sono stati ripartiti sulle superfici delle coltivazioni legnose agrarie (Censimento dell Agricoltura 2000 dell ISTAT) Terreni arabili fertilizzati Sono stati impiegati per tutti gli anni dell inventario i dati provinciali relativi alle produzioni dei seminativi (incluse le foraggere temporanee, quali erbai monoliti e polifiti) presenti sul sito dell ISTAT ( A livello comunale i valori sono stati ripartiti sulle superfici dei seminativi (Censimento dell Agricoltura 2000 dell ISTAT) Combustione delle stoppie Per la combustione delle stoppie è stata adottata una metodologia di stima differente rispetto all inventario precedente e pertanto sono stati ricalcolati i valori per tutti gli anni di riferimento. Come indicatore di attività è stato considerato il dato relativo agli ettari di superficie non boscata percorsa dal fuoco nell anno 2010 indicato nella pubblicazione del Corpo Forestale dello Stato Incendi boschivi Tale dato è stato disaggregato a livello regionale e poi provinciale a partire dalla superficie provinciale coltivata a cereali di fonte ISTAT ( Si è proceduto quindi a rapportare il valore così calcolato al 2010 per tutti gli anni dell inventario. La disaggregazione a livello comunale è stata effettuata utilizzando i dati relativi alla superficie coltivata a cereali (Censimento dell Agricoltura 2010 dell ISTAT) Gestione- letame - Bovini selezionati da latte Gestione- letame - Altri bovini Per quanto riguarda le consistenze degli allevamenti di bovini, sono stati utilizzati i dati tratti dalle pubblicazioni "Roma e provincia attraverso le statistiche 2011" della Camera di Commercio di Roma e dalla pubblicazione Istat Statistiche dell Agricoltura anno I dati provinciali sono stati disaggregati a livello comunale con le distribuzioni sulle consistenze animali del Censimento dell Agricoltura 2000 dell ISTAT. pagina 52 di 143

53 Altre querce decidue - a governo - collina Per le stime delle emissioni di questa attività è stata utilizzata l applicazione di Forest sulla base dei dati di superficie boscata provinciale riportati nella pubblicazione della Regione Lazio: Quadro conoscitivo e base documentale del Piano Forestale Regionale. Il modello necessita inoltre dei parametri di temperatura e di radiazione solare. Per i valori delle temperature medie mensili minime e massime e della radiazione media mensile sono stati utilizzati i valori misurati dalle stazioni meteo presenti nel territorio provinciale che sono stati forniti dall ARPA Lazio per l anno La distribuzione a livello comunale è stata effettuata tramite il valore di superficie comunale, aggiornato al 1998 (dal Progetto Corine Land Cover), relativo a diverse tipologie di associazioni vegetali: Boschi di latifoglie pianura, Boschi di conifere collina, Boschi di latifoglie montagna, Boschi di conifere pianura, Boschi di conifere collina e Boschi di conifere montagna Incendi provocati dall'uomo I dati provinciali relativi agli ettari di superficie boscata bruciata per specie vegetale relativi al 2011 sono stati forniti dal Corpo Forestale dello Stato, Ispettorato Generale Ufficio SIAT. Tali informazioni sono state inserite nel modello Fire per la stima delle emissioni. I risultati del modello sono stati immessi in E 2 Gov e disaggregati a livello comunale sulla base della superficie boscata (Corine Land Cover 2000). pagina 53 di 143

54 5 RIEPILOGO DEI RISULTATI DELL ANNO 2011 Nei paragrafi seguenti sono riportate le emissioni atmosferiche stimate per la Provincia di Roma nell anno In primo luogo sono riassunte in tabelle le emissioni totali di tutti gli inquinanti per macrosettore; gli inquinanti sono raggruppati nelle seguenti classi: inquinanti principali; gas serra; metalli pesanti; composti aromatici; ammoniaca; diossine e furani. Successivamente, è rappresentata su mappa la distribuzione territoriale del carico emissivo, per gli inquinanti principali ed i gas serra. Sempre per gli inquinanti principali ed i gas serra sono infine riportate in tabella le emissioni per macrosettore, suddivise per tipologia di sorgente emissiva (diffuse, lineari/nodali e puntuali). In allegato sono disponibili le tabelle con il dettaglio delle emissioni per singola attività. 5.1 Emissioni totali per macrosettore Le tabelle riportate nel presente paragrafo riassumono le emissioni totali provinciali derivanti da ciascuno degli undici macrosettori in cui sono raggruppate le attività considerate nell inventario: 01 Combustione nell industria dell energia e trasformaz.fonti energetiche 02 Impianti di combustione non industriali 03 Impianti di combustione industriale e processi con combustione 04 Processi senza combustione 05 Altro trasporto interno e immag. di comb. liquidi 06 Uso di solventi 07 Trasporti 08 Altre sorgenti mobili e macchine 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 10 Agricoltura 11 Altre sorgenti/natura Inquinanti principali In Tabella 20 sono riportate le emissioni degli inquinanti monossido di carbonio (CO), composti organici volatili (COV), ossidi di azoto (NO x ), materiale particolato con diametro inferiore a 10 e 2,5 micron (PM 10 e PM 2,5 ) ed ossidi di zolfo (SO x ). Oltre ai valori assoluti delle emissioni (in Mg) sono riportate anche i contributi percentuali di ciascun inquinante sul totale provinciale. pagina 54 di 143

55 Tabella 20 Emissioni totali per macrosettore degli inquinanti principali (Mg) Macrosettore CO COV NO x PM 10 PM 2,5 SO x 01 Combustione nell industria dell energia e 1999,0 252,0 4124,1 59,8 18,5 3655,1 trasformaz.fonti energetiche 02 Impianti di combustione non industriali 28042,3 5794,1 4628,8 4086,2 3986,2 1118,5 03 Impianti di combustione industriale e 2028,3 52,5 3109,5 18,2 14,5 351,1 processi con combustione 04 Processi senza combustione 26,5 1588,3 64,3 636,3 147,0 3,2 05 Altro trasporto interno e immag. di comb. 0,0 1364,5 0,0 0,0 0,0 0,0 liquidi 06 Uso di solventi 0, ,5 0,0 1,9 0,0 0,0 07 Trasporti 43360,7 9330, ,6 1843,2 1489,8 33,9 08 Altre sorgenti mobili e macchine 3831,1 1331, ,7 324,8 324,8 965,4 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 21,2 523,5 48,5 2,5 2,5 9,6 10 Agricoltura 32,0 955,0 1,3 673,4 72,4 0,2 11 Altre sorgenti/natura 617,8 2188,3 0,3 36,5 32,9 0,0 Totale 79958, , ,9 7682,9 6088,7 6137,0 Valori percentuali CO COV NO x PM 10 PM 2,5 SO x 01 Combustione nell industria dell energia e 2,5 0,5 9,3 0,8 0,3 59,6 trasformaz.fonti energetiche 02 Impianti di combustione non industriali 35,1 12,4 10,5 53,2 65,5 18,2 03 Impianti di combustione industriale e 2,5 0,1 7,0 0,2 0,2 5,7 processi con combustione 04 Processi senza combustione 0,0 3,4 0,1 8,3 2,4 0,1 05 Altro trasporto interno e immag. di comb. 0,0 2,9 0,0 0,0 0,0 0,0 liquidi 06 Uso di solventi 0,0 50,1 0,0 0,0 0,0 0,0 07 Trasporti 54,2 19,9 49,8 24,0 24,5 0,6 08 Altre sorgenti mobili e macchine 4,8 2,8 23,1 4,2 5,3 15,7 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,0 1,1 0,1 0,0 0,0 0,2 10 Agricoltura 0,0 2,0 0,0 8,8 1,2 0,0 11 Altre sorgenti/natura 0,8 4,7 0,0 0,5 0,5 0,0 I principali contributi ai livelli provinciali di monossido di carbonio derivano dal macrosettore dei Trasporti (54%) e dagli Impianti di combustione non industriali (35%). Gli stessi macrosettori sono anche i principali responsabili delle emissioni di materiale particolato: il PM 10 deriva per il 53% dagli Impianti di combustione non industriali e per il 24% dai Trasporti mentre il PM 2,5 per il 66% dagli Impianti di combustione non industriali e per il 25% dai Trasporti. Per quanto riguarda gli ossidi di azoto, ai Trasporti (50%) e agli Impianti di combustione non industriali (11%) si unisce anche il macrosettore Altre sorgenti mobili e macchine (23%). Il principale contributo alle emissioni di ossidi di zolfo è fornito dalla Combustione nell industria dell energia e trasformazione delle fonti energetiche (60%), cui si aggiungono gli Impianti di combustione non industriali (18%) e le Altre sorgenti mobili e macchine (16%). Circa la metà delle emissioni di composti organici volatili, infine, deriva dal macrosettore Uso di solventi (50%), cui si aggiunge il contributo dei Trasporti (20%) e degli Impianti di combustione non industriali (12%). pagina 55 di 143

56 5.1.2 Gas serra La Tabella 21 riporta le emissioni (in Mg) dei gas serra inclusi nell inventario delle emissioni, ossia metano (CH 4 ), anidride carbonica (CO 2 ) e protossido di azoto (N 2 O) e i contributi percentuali di ciascun inquinante sul totale provinciale. Tabella 21 Emissioni totali per macrosettore dei gas serra (Mg) Macrosettore CH 4 CO 2 N 2 O 01 Combustione nell industria dell energia e trasformaz.fonti 198, ,4 93,3 energetiche 02 Impianti di combustione non industriali 4154, ,6 91,1 03 Impianti di combustione industriale e processi con 40, ,9 8,7 combustione 04 Processi senza combustione 81, ,9 0,0 05 Altro trasporto interno e immag. di comb. liquidi 9178,0 89,9 0,0 06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0 07 Trasporti 701, ,0 430,3 08 Altre sorgenti mobili e macchine 44, ,4 135,6 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 57154, ,7 37,3 10 Agricoltura 10302,3 0,0 1033,8 11 Altre sorgenti/natura 42,4 8621,5 0,7 Totale 81897, ,3 1830,7 Valori percentuali CH 4 CO 2 N 2 O 01 Combustione nell industria dell energia e trasformaz.fonti 0,2 48,7 5,1 energetiche 02 Impianti di combustione non industriali 5,1 16,1 5,0 03 Impianti di combustione industriale e processi con 0,0 3,6 0,5 combustione 04 Processi senza combustione 0,1 2,9 0,0 05 Altro trasporto interno e immag. di comb. liquidi 11,2 0,0 0,0 06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0 07 Trasporti 0,9 24,5 23,5 08 Altre sorgenti mobili e macchine 0,1 4,0 7,4 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 69,8 0,2 2,0 10 Agricoltura 12,6 0,0 56,5 11 Altre sorgenti/natura 0,1 0,0 0,0 I principali contributi ai livelli provinciali di metano derivano dal macrosettore del Trattamento e smaltimento rifiuti (70%), dall Agricoltura (13%) e dal macrosettore Altro trasporto interno e immagazzinamento di combustibili liquidi (11%). Il settore maggiormente responsabile delle emissioni di anidride carbonica è la Combustione nell industria dell energia e trasformazioni fonti energetiche (49%), seguito dai Trasporti (25%) e dagli Impianti di combustione non industriali (16%). Per quanto riguarda il protossido di azoto, il 57% deriva dall Agricoltura ed il 24% dai Trasporti. pagina 56 di 143

57 5.1.3 Metalli pesanti I metalli pesanti presi in considerazione sono arsenico (As), cadmio (Cd), cromo (Cr), rame (Cu), mercurio (Hg), nichel (Ni), piombo (Pb), selenio (Se) e zinco (Zn). Le relative emissioni in valore assoluto (espresse in kg) ed i contributi percentuali sul totale provinciale sono riportati in Tabella 22. Tabella 22 Emissioni totali per macrosettore dei metalli pesanti (kg) Macrosettore As Cd Cr Cu Hg Ni Pb Se Zn 01 Combustione 401,3 60,4 1262,9 630,1 38,1 1167,0 326,6 2883,0 2968,0 nell industria dell energia e trasformaz.fonti energetiche 02 Impianti di combustione 19,9 33,6 204,8 146,9 12,2 3394,5 447,4 3,2 1230,3 non industriali 03 Impianti di combustione 7,4 5,7 52,9 21,1 8,0 177,1 12,6 41,3 84,5 industriale e processi con combustione 04 Processi senza 4,7 2,2 13,0 3,3 1,0 17,4 21,5 30,2 22,2 combustione 05 Altro trasporto interno e 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 immag. di comb. liquidi 06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 07 Trasporti 0,0 16,7 83,3 2831,3 0,0 116,6 4759,3 16,7 1665,5 08 Altre sorgenti mobili e 3,7 1,9 9,7 251,9 0,3 95,2 12,5 10,7 208,3 macchine 09 Trattamento e smaltimento 1,5 0,5 2,2 1,4 2,4 1,5 14,7 0,0 20,0 rifiuti 10 Agricoltura 0,0 0,0 0,1 0,0 0,0 0,1 0,6 0,0 0,0 11 Altre sorgenti/natura 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Totale 438,5 121,2 1629,0 3886,2 62,0 4969,4 5595,2 2985,1 6198,8 Valori percentuali As Cd Cr Cu Hg Ni Pb Se Zn 01 Combustione 91,5 49,9 77,5 16,2 61,5 23,5 5,8 96,6 47,9 nell industria dell energia e trasformaz.fonti energetiche 02 Impianti di combustione 4,5 27,8 12,6 3,8 19,7 68,3 8,0 0,1 19,8 non industriali 03 Impianti di combustione 1,7 4,7 3,2 0,5 12,9 3,6 0,2 1,4 1,4 industriale e processi con combustione 04 Processi senza 1,1 1,8 0,8 0,1 1,6 0,3 0,4 1,0 0,4 combustione 05 Altro trasporto interno e 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 immag. di comb. liquidi 06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 07 Trasporti 0,0 13,7 5,1 72,9 0,0 2,3 85,1 0,6 26,9 08 Altre sorgenti mobili e 0,9 1,6 0,6 6,5 0,5 1,9 0,2 0,4 3,4 macchine 09 Trattamento e smaltimento 0,3 0,5 0,1 0,0 3,9 0,0 0,3 0,0 0,3 rifiuti 10 Agricoltura 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 11 Altre sorgenti/natura 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 pagina 57 di 143

58 Il macrosettore Combustione nell industria dell energia e trasformazioni fonti energetiche è il principale responsabile delle emissioni di arsenico (92%), cromo (78%), mercurio (62%), selenio (97%), cadmio (50%) e zinco (48%). Le emissioni di cadmio e zinco derivano, oltre che dal settore energetico, anche dagli Impianti di combustione non industriali (rispettivamente 28% e 20%) e dai Trasporti (rispettivamente 14% e 27%). I Trasporti sono i principali responsabili delle emissioni di piombo (85%) e rame (73%). Il nichel, infine, deriva prevalentemente dagli Impianti di combustione non industriali (68%) ed in parte dalla Combustione nell industria dell energia e trasformazioni fonti energetiche (24%) Composti aromatici La Tabella 23 è relativa alle emissioni in valore assoluto (espresse in kg) ed ai contributi percentuali sul totale provinciale dei seguenti composti aromatici: benzene (C 6 H 6 ), benzo(a)pirene (BAP), benzo(b)fluorantene (BBF), benzo(k)fluorantene (BKF), indeno[123cd]pirene (INP), esaclorobenzene (HCB) e policlorobifenili (PCB). Tabella 23 Emissioni totali per macrosettore dei composti aromatici (kg) Macrosettore C 6 H 6 BAP BBF BKF INP HCB PCB 01 Combustione nell industria dell energia e 449,3 0,3 0,2 0,2 0,3 0,2 18,1 trasformaz.fonti energetiche 02 Impianti di combustione non industriali 75,7 973,9 974,7 573,3 708,5 0,0 1,1 03 Impianti di combustione industriale e 915,9 2,3 2,1 0,1 1,0 0,0 0,6 processi con combustione 04 Processi senza combustione 591,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05 Altro trasporto interno e immag. di comb. 172,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 liquidi 06 Uso di solventi 0,0 0,8 0,4 0,4 0,4 0,0 0,0 07 Trasporti ,1 13,7 23,5 18,5 16,5 0,0 0,0 08 Altre sorgenti mobili e macchine 0,0 3,1 5,3 0,0 0,1 0,0 0,0 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 1204,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,3 10 Agricoltura 0,3 4,5 2,7 1,4 1,8 0,0 0,0 11 Altre sorgenti/natura 0,0 6,6 6,6 3,7 5,1 0,0 0,0 Totale ,2 1005,3 1015,6 597,6 733,7 0,3 20,1 Valori percentuali C 6 H 6 BAP BBF BKF INP HCB PCB 01 Combustione nell industria dell energia e 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 61,5 90,1 trasformaz.fonti energetiche 02 Impianti di combustione non industriali 0,0 96,9 96,0 95,9 96,6 11,0 5,3 03 Impianti di combustione industriale e 0,4 0,2 0,2 0,0 0,1 5,8 3,0 processi con combustione 04 Processi senza combustione 0,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 05 Altro trasporto interno e immag. di comb. 0,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 liquidi 06 Uso di solventi 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 0,0 0,0 07 Trasporti 98,5 1,4 2,3 3,1 2,3 0,0 0,0 08 Altre sorgenti mobili e macchine 0,0 0,3 0,5 0,0 0,0 2,3 0,0 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,5 0,0 0,0 0,0 0,0 14,9 1,6 10 Agricoltura 0,0 0,5 0,3 0,2 0,2 0,0 0,0 11 Altre sorgenti/natura 0,0 0,7 0,7 0,6 0,7 4,5 0,0 pagina 58 di 143

59 Le emissioni di idrocarburi policiclici aromatici derivano quasi esclusivamente dagli Impianti di combustione non industriali; le uniche eccezioni sono rappresentate dall esaclorobenzene, che deriva per il 62% dalla Combustione nell industria dell energia e trasformazione delle fonti energetiche e dal benzene che deriva per il 99% dai Trasporti Diossine e furani La Tabella 24 riassume le emissioni per macrosettore di diossine e furani; le emissioni sono espresse in valore assoluto (g) e come contributo percentuale sul totale provinciale. Tabella 24 Emissioni totali per macrosettore di diossine e furani (g) Macrosettore PCDD-F 01 Combustione nell industria dell energia e trasformaz.fonti energetiche 0,0 02 Impianti di combustione non industriali 3,8 03 Impianti di combustione industriale e processi con combustione 0,1 04 Processi senza combustione 0,0 05 Altro trasporto interno e immag. di comb. liquidi 0,0 06 Uso di solventi 0,0 07 Trasporti 0,5 08 Altre sorgenti mobili e macchine 0,0 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,0 10 Agricoltura 0,0 11 Altre sorgenti/natura 0,3 Totale 4,7 Valori percentuali PCDD-F 01 Combustione nell industria dell energia e trasformaz.fonti energetiche 0,9 02 Impianti di combustione non industriali 79,8 03 Impianti di combustione industriale e processi con combustione 1,2 04 Processi senza combustione 0,1 05 Altro trasporto interno e immag. di comb. liquidi 0,0 06 Uso di solventi 0,0 07 Trasporti 11,3 08 Altre sorgenti mobili e macchine 0,2 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,2 10 Agricoltura 0,0 11 Altre sorgenti/natura 6,2 Il contributo principale ai livelli emissivi di diossine e furani è dato dagli Impianti di combustione non industriali (80%) Ammoniaca La Tabella 25 riporta le emissioni di ammoniaca. La maggior parte delle emissioni di ammoniaca deriva, come previsto, dall Agricoltura (84%). pagina 59 di 143

60 Tabella 25 Emissioni totali per macrosettore di ammoniaca (Mg) Macrosettore NH 3 01 Combustione nell industria dell energia e trasformaz.fonti energetiche 24,1 02 Impianti di combustione non industriali 42,9 03 Impianti di combustione industriale e processi con combustione 0,0 04 Processi senza combustione 0,0 05 Altro trasporto interno e immag. di comb. liquidi 0,0 06 Uso di solventi 0,0 07 Trasporti 317,6 08 Altre sorgenti mobili e macchine 0,8 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 425,2 10 Agricoltura 4222,4 11 Altre sorgenti/natura 0,0 Totale 5032,9 Valori percentuali NH 3 01 Combustione nell industria dell energia e trasformaz.fonti energetiche 0,5 02 Impianti di combustione non industriali 0,9 03 Impianti di combustione industriale e processi con combustione 0,0 04 Processi senza combustione 0,0 05 Altro trasporto interno e immag. di comb. liquidi 0,0 06 Uso di solventi 0,0 07 Trasporti 6,3 08 Altre sorgenti mobili e macchine 0,0 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 8,4 10 Agricoltura 83,9 11 Altre sorgenti/natura 0,0 5.2 Emissioni totali per Comune L inventario delle emissioni è stato prodotto per la Provincia di Roma utilizzando come livello minimo di disaggregazione il Comune. Nel seguito la distribuzione delle emissioni per Comune è rappresentata in mappe che rappresentano il carico emissivo degli inquinanti principali e dei gas serra sul territorio provinciale. In particolare, in Figura 2, Figura 3, Figura 4, Figura 5, Figura 6 e Figura 7 sono riportate le mappe relative a monossido di carbonio, composti organici volatili, ossidi di azoto, materiale particolato (PM 10 e PM 2,5 ) e ossidid di azoto, rispettivamente. Per quanto riguarda gli inquinanti principali, l analisi della distribuzione territoriale delle emissioni conferma quanto prevedibile: i livelli emissivi più alti si evidenziano naturalmente nel Comune di Roma e nei comuni dell area metropolitana. Per alcuni inquinanti a questi comuni si affiancano i comuni con presenza di poli industriali e di trasporto (Civitavecchia, Guidonia Montecelio, Colleferro e Fiumicino) con dei picchi nel Comune di Civitavecchia per la presenza del polo energetico e del porto. In particolare, i valori più alti di monossido di carbonio si osservano a Roma, Fiumicino e Civitavecchia; a questi Comuni si aggiungono Guidonia Montecelio e Colleferro per gli ossidi di azoto. Gli ossidi di azoto sono presenti con livelli più alti a Roma e Civitavecchia mentre il pagina 60 di 143

61 materiale particolato mostra un picco a Roma e poi è maggiormente distribuito sul territorio provinciale, così come i composti organici volatili. Figura 2 Distribuzione delle emissioni (Mg) di monossido di carbonio (CO) sui Comuni della Provincia pagina 61 di 143

62 Figura 3 Distribuzione delle emissioni (Mg) di composti organici volatili (COV) sui Comuni della Provincia pagina 62 di 143

63 Figura 4 Distribuzione delle emissioni (Mg) di ossidi di azoto (NO x ) sui Comuni della Provincia pagina 63 di 143

64 Figura 5 Distribuzione delle emissioni (Mg) di materiale particolato PM 10 sui Comuni della Provincia pagina 64 di 143

65 Figura 6 Distribuzione delle emissioni (Mg) di materiale particolato PM 2,5 sui Comuni della Provincia pagina 65 di 143

66 Figura 7 Distribuzione delle emissioni (Mg) di ossidi di zolfo (SO x ) sui Comuni della Provincia In Figura 8, Figura 9 e Figura 10 sono rappresentate le mappe del carico emissivo dei gas serra, rispettivamente di metano, anidride carbonica e protossido di azoto. Le emissioni di metano risultano più elevate nei Comuni di Roma, Fiumicino, Bracciano e Colleferro. Per quanto riguarda il biossido di carbonio, i livelli più elevati si osservano a Roma e nei comuni di Civitavecchia, Fiumicino, Colleferro e Guidonia Montecelio per la presenza di importanti poli industriali e dei trasporti. Il protossido di azoto, infine, è più uniformemente distribuito sul territorio provinciale. pagina 66 di 143

67 Figura 8 Distribuzione delle emissioni (Mg) di metano (CH 4 ) sui Comuni della Provincia pagina 67 di 143

68 Figura 9 Distribuzione delle emissioni (Mg) di biossido di carbonio (CO 2 ) sui Comuni della Provincia pagina 68 di 143

69 Figura 10 Distribuzione delle emissioni (Mg) di protossido di azoto (N 2 O) sui Comuni della Provincia 5.3 Emissioni diffuse Al fine di verificare con maggior dettaglio il contributo delle diverse tipologie di sorgente ai livelli emissivi provinciali, si riportano in questo paragrafo le tabelle delle emissioni totali per macrosettore degli inquinanti principali (Tabella 26) e dei gas serra (Tabella 27), relative alle sole sorgenti diffuse. pagina 69 di 143

70 Tabella 26 Emissioni da sorgenti diffuse per macrosettore degli inquinanti principali (Mg) - anno 2011 Macrosettore CO COV NO x PM 10 PM 2,5 SO x 02 Impianti di combustione non industriali 28014,8 5790,5 4502,1 4085,4 3985,5 1117,6 03 Impianti di combustione industriale e processi con combustione 61,2 0,0 58,2 0,0 0,0 89,1 04 Processi senza combustione 0,0 922,4 0,0 116,2 53,9 0,0 05 Altro trasporto interno e immag. di comb. liquidi 0,0 1,237,7 0,0 0,0 0,0 0,0 06 Uso di solventi 0,0 23,283,0 0,0 0,0 0,0 0,0 07 Trasporti 34793,8 8602, ,7 1381,0 1107,2 25,6 08 Altre sorgenti mobili e macchine 1234,9 385,8 3980,7 191,0 190,9 11,0 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 10 Agricoltura 32,0 955,0 1,3 673,4 72,4 0,2 11 Altre sorgenti/natura 617,8 2188,3 0,3 36,5 32,9 0,0 Totale 64754, , ,3 6483,5 5442,8 1243,6 Tabella 27 Emissioni da sorgenti diffuse per macrosettore dei gas serra (Mg) - anno 2011 Macrosettore CH 4 CO 2 N 2 O 02 Impianti di combustione non industriali 4152, ,0 89,3 03 Impianti di combustione industriale e processi con combustione 3, ,0 0,1 04 Processi senza combustione 0,0 1685,3 0,0 05 Altro trasporto interno e immag. di comb. liquidi 9178,0 89,9 0,0 06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0 07 Trasporti 635, ,5 302,7 08 Altre sorgenti mobili e macchine 20, ,3 128,9 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 610,7 0,0 36,6 10 Agricoltura 10302,3 0,0 1033,8 11 Altre sorgenti/natura 42,4 8621,5 0,7 Totale 24945, ,4 1592,0 5.4 Emissioni lineari/nodali Si riportano in questo paragrafo le tabelle sulle emissioni totali per macrosettore degli inquinanti principali (Tabella 28) e dei gas serra (Tabella 29), relative alle sole sorgenti lineari/nodali. Tabella 28 Emissioni da sorgenti lineari/nodali per macrosettore degli inquinanti principali (Mg) - anno 2011 Macrosettore CO COV NO x PM 10 PM 2,5 SO x 07 Trasporti 8566,9 728,1 7231,9 462,2 382,6 8,3 08 Altre sorgenti mobili e macchine 2596,2 945,5 6247,9 133,9 133,9 954,3 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 4,4 522,7 0,0 0,0 0,0 0,0 Totale 11167,5 2196, ,8 596,1 516,5 962,6 pagina 70 di 143

71 Tabella 29 Emissioni da sorgenti lineari/nodali per macrosettore dei gas serra (Mg), - anno 2011 Macrosettore CH 4 CO 2 N 2 O 07 Trasporti 66, ,5 127,5 08 Altre sorgenti mobili e macchine 23, ,1 6,8 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 56542,8 0,0 0,0 Totale 56632, ,6 134,3 5.5 Emissioni puntuali Si riportano, infine, i contributi delle sole sorgenti puntuali ai livelli emissivi totali per macrosettore degli inquinanti principali (Tabella 30) e dei gas serra (Tabella 31). Tabella 30 Emissioni da sorgenti puntuali per macrosettore degli inquinanti principali (Mg) - anno 2011 Macrosettore CO COV NO x PM Combustione nell industria dell energia e trasformaz.fonti energetiche 1999,0 252,0 4124,1 59,8 18, Impianti di combustione non industriali 27,5 3,6 126,7 0,8 0, Impianti di combustione industriale e processi con combustione 1967,1 52,5 3051,3 18,2 14, Processi senza combustione 26,5 665,9 64,3 520,1 93, Altro trasporto interno e immag. di comb. liquidi 0,0 126,8 0,0 0,0 0, Uso di solventi 0,0 169,6 0,0 1,9 0, Trattamento e smaltimento rifiuti 16,8 0,8 48,5 2,5 2,5 9 Totale 4037,0 1271,3 7414,8 603,3 129,43930 Tabella 31 Emissioni totali da sorgenti puntuali per macrosettore dei gas serra (Mg) - anno 2011 Macrosettore CH 4 CO 2 N 2 O 01 Combustione nell industria dell energia e trasformaz.fonti energetiche 198, ,516,4 93,3 02 Impianti di combustione non industriali 1, ,6 1,9 03 Impianti di combustione industriale e processi con combustione 37, ,9 8,6 04 Processi senza combustione 81, ,6 0,0 05 Altro trasporto interno e immag. di comb. liquidi 0,0 0,0 0,0 06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0 09 Trattamento e smaltimento rifiuti 0, ,7 0,6 Totale 319, ,2 104,4 PM 2,5 SO pagina 71 di 143

72 6 CONFRONTI CON IL PRECEDENTE INVENTARIO Nel presente capitolo è riportato un confronto tra i risultati delle emissioni stimate in questo inventario, relativamente agli anni 1998, 2005 e 2009 con le stime precedentemente prodotte nel corso del lavoro svolto nell ambito del censimento precedente. Si vogliono evidenziare le differenze sostanziali e ci si propone di fornire delle spiegazioni sulle principali cause che le hanno generate. 6.1 Emissioni per macrosettore La Tabella 32 e la Tabella 33 contengono i risultati di emissione per macrosettore e per classe inquinante, rispettivamente degli inquinanti principali e dei gas serra, relativi all anno 1998 del precedente inventario. In Tabella 34 si riportano le variazioni percentuali del nuovo inventario rispetto al precedente per l anno 1998, per le sostanze emesse sopra indicate. Successivamente lo stesso confronto è proposto per gli anni 2005 e 2009 (Tabella 35, Tabella 36, Tabella 38 e Tabella 39). Le tabelle di confronto (Tabella 34, Tabella 37 e Tabella 40) riportano il risultato del calcolo delle variazioni percentuali del nuovo inventario sul precedente, macrosettore per macrosettore. Nelle tabelle di confronto è stata riportata solo la variazione corrispondente ai valori di emissione, per macrosettore e per anno, superiori al 10% del totale relativamente al nuovo inventario. Tabella 32 - Emissioni totali inquinanti principali per macrosettore Anno 1998 precedente inventario Valori assoluti CO (Mg) COV (Mg) NO x (Mg) PM 10 (Mg) PM 2.5 (Mg) SOx (Mg) 01 Comb. ind. energia, trasfor.fonti energ. 2388,10 335,3 6151, , ,8 02 Impianti combustione non industriali 4349,00 831,1 4869,3 754, Imp. comb. ind. e processi con comb. 2750,60 141, , ,5 04 Processi Produttivi 34, ,2 53,5 952,6 351,2 40,7 05 Estraz., distribuz. combustibili fossili 0, , Uso di solventi 0, ,1 2,4 0,4 0,1 07 Trasporti Stradali , , ,3 2537,7 2185,8 1511,7 08 Altre Sorgenti Mobili 2394,90 784,5 6496,7 200,9 200,9 665,8 09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 32,00 591,9 44,1 3,8 3,6 6,7 10 Agricoltura 2338, ,4 94,4 611,7 316,2 14,4 11 Natura 938, ,9 0,4 55,5 49,9 0 TOTALE , , ,2 5801,4 4247, ,7 pagina 72 di 143

73 Tabella 33 - Emissioni totali gas serra per macrosettore Anno 1998 precedente inventario Valori assoluti CH 4 (Mg) CO 2 (Mg) N 2 O (Mg) 01 Comb.industria energia, trasfor.fonti energ. 116, ,6 53,6 02 Impianti di combustione non industriali 488, ,2 55,9 03 Impianti di comb. industriale e processi con comb. 28, ,7 9,9 04 Processi Produttivi 85, , Estrazione,distribuzione combustibili fossili 12726, Uso di solventi Trasporti Stradali 3738, Altre Sorgenti Mobili 28, ,5 82,4 09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 64414, ,9 27,3 10 Agricoltura 11237, ,4 11 Natura 64, ,9 1 TOTALE 92929, ,4 1219,4 Tabella 34 - Variazione percentuale delle emissioni 1998 nel nuovo inventario rispetto al precedente Inquinanti principali e serra CO COV NO X PM 10 PM 2.5 SO X CH 4 CO 2 N 2 O 01 Comb. ind. energia, trasfor.fonti energ. -0,02 02 Impianti combustione non industriali 144,50 162,04 1,12 4,87 03 Imp. comb. ind. e processi con comb. 04 Processi Produttivi -6,01 05 Estraz., distribuz. combustibili fossili 06 Uso di solventi 07 Trasporti Stradali -0,04 33,53-0,27-0,27-0,27-0,22-0,25 08 Altre Sorgenti Mobili 09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti -30,28 10 Agricoltura 32,64 18,49 139,3 11 Natura TOTALE 1,52 22,58-0,41 21,08 18,77-0,25-17,48 0,73 66,04 Tabella 35 - Emissioni totali inquinanti principali per macrosettore Anno 2005 precedente inventario Valori assoluti CO (Mg) COV (Mg) NO x (Mg) PM 10 (Mg) PM 2.5 (Mg) SOx (Mg) 01 Comb. ind. energia, trasfor.fonti energ ,7 4977,6 278,6 185,8 8775,8 02 Impianti combustione non industriali 6717,7 1300, ,4 984,4 1903,8 03 Imp. comb. ind. e processi con comb. 2840,2 149, ,5 14,4 591,5 04 Processi Produttivi 17,4 2247,5 45,6 1226, ,3 05 Estraz., distribuz. combustibili fossili , Uso di solventi ,9 0 2,3 0, Trasporti Stradali , , ,3 2097,2 1729, Altre Sorgenti Mobili 3501,2 1310,6 8480,5 287,7 287,7 778,8 09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 29,4 535,6 46,7 3,4 3,4 6,3 10 Agricoltura 1440,6 1211,6 58,1 461,5 209,5 8,9 11 Natura 386,7 1501,4 0,2 22,9 20,6 0 TOTALE , , ,4 pagina 73 di 143

74 Tabella 36 - Emissioni totali gas serra per macrosettore Anno 2005 precedente inventario Valori assoluti CH 4 (Mg) CO 2 (Mg) N 2 O (Mg) 01 Comb.industria energia, trasfor.fonti energ. 257, ,9 74,9 02 Impianti di combustione non industriali ,3 72,2 03 Impianti di comb. industriale e processi con comb. 49, , Processi Produttivi 94, , Estrazione,distribuzione combustibili fossili Uso di solventi Trasporti Stradali 1524, ,6 454,6 08 Altre Sorgenti Mobili 38, ,1 121,9 09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 58193, , Agricoltura 10337, ,1 11 Natura 26,5 5395,7 0,4 TOTALE 81149, ,2 1231,1 Tabella 37 - Variazione percentuale delle emissioni 2005 nel nuovo inventario rispetto al precedente Inquinanti principali e serra CO COV NO X PM 10 PM 2.5 SO X CH 4 CO 2 N 2 O 01 Comb.industria energia, trasfor.fonti energ. -0,04 02 Impianti di combustione non industriali 1,95 96,61 105,11 1,01 3,82 03 Impianti comb. ind. e processi con comb. 04 Processi Produttivi -7,13 05 Estrazione, distribuzione combust. fossili 06 Uso di solventi 07 Trasporti Stradali -0,10 26,47-0,39-0,32-0,34-0,25-0,29 08 Altre Sorgenti Mobili 0,17 09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 10,66 10 Agricoltura 14,20 137,5 11 Natura TOTALE 4,69 12,28 1,70 22,01 21,99-0,24 10,85 0,22 54,09 Tabella 38 - Emissioni totali inquinanti principali per macrosettore Anno 2009 precedente inventario Valori assoluti CO (Mg) COV (Mg) NO x (Mg) PM 10 (Mg) PM 2.5 (Mg) SOx (Mg) 01 Comb. ind. energia, trasfor.fonti energ. 1162,4 135,7 2494,7 26,4 13, Impianti combustione non industriali 5328,3 1014,8 5586,4 883,5 791,5 1369,5 03 Imp. comb. ind. e processi con comb. 3066,1 98,7 3729,5 18,1 14,6 635,4 04 Processi Produttivi 26,5 2267,9 64,2 886, ,3 05 Estraz., distribuz. combustibili fossili , Uso di solventi ,3 0 2,2 0, Trasporti Stradali , ,1 1532,5 36,8 08 Altre Sorgenti Mobili ,3 8427,6 291,6 291,6 754,7 09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 18,5 649,9 42,9 2,3 2,3 8,3 10 Agricoltura 1445,2 1091,4 58,3 414,7 204,7 8,9 11 Natura 800,1 2188,3 0,4 47,3 42,6 0 TOTALE 63146, , ,3 3157,2 6286,9 pagina 74 di 143

75 Tabella 39 - Emissioni totali gas serra per macrosettore Anno 2009 precedente inventario Valori assoluti CH 4 (Mg) CO 2 (Mg) N 2 O (Mg) 01 Comb.industria energia, trasfor.fonti energ. 180, ,3 61,9 02 Impianti di combustione non industriali 614, Impianti di comb. industriale e processi con comb ,9 8,3 04 Processi Produttivi 81, , Estrazione,distribuzione combustibili fossili 9330,7 91, Uso di solventi Trasporti Stradali 794, ,5 454,6 08 Altre Sorgenti Mobili ,9 127,8 09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti ,3 29,8 10 Agricoltura 9385, ,8 11 Natura 54, ,7 0,9 TOTALE 91172, , Tabella 40 - Variazione percentuale delle emissioni 2009 nel nuovo inventario rispetto al precedente Inquinanti principali e serra CO COV NO X PM 10 PM 2.5 SO X CH 4 CO 2 N 2 O 01 Comb.industria energia, trasfor.fonti energ. 0,03 02 Impianti di combustione non industriali 4,18 189,91 209,99 6,21 7,20 03 Impianti di comb. industriale e processi con comb. 04 Processi Produttivi -6,81 05 Estrazione,distribuzione combustibili fossili 0,00 06 Uso di solventi 0,00 07 Trasporti Stradali -0,19 30,86-0,34-0,25-0,26-0,20-0,28 08 Altre Sorgenti Mobili -0,03 09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti -10,22 10 Agricoltura 13,19 153,6 11 Natura TOTALE 16,24 12,27 0,26 41,31 47,08 pagina 75 di 143-0,08-3,11-4,58 1,54 54,26 La maggior parte delle differenze sono generate da variazioni che riguardano la metodologia di stima delle emissioni, altre dipendono invece da correzioni negli indicatori di attività che si è ritenuto necessario apportare. Nel seguito sono spiegate i principali cambiamenti. Gli inquinanti coinvolti nelle variazioni più significative sono il materiale particolato, il metano, i composti organici volatili ed il protossido di azoto. Le emissioni di polveri (sia PM 10 che PM 2,5 ) nel nuovo inventario sono decisamente più alte, principalmente a causa di un aumento del contributo del macrosettore Impianti di combustione non industriali. Tale aumento è dovuto all aumento delle emissioni provenienti dalla combustione della legna nei settori non industriali, prevalentemente domestico e terziario; si tratta di un aumento rilevante (oltre il 100%) in tutti e tre gli anni ed è motivato dal cambiamento degli indicatori di attività e della metodologia di stima utilizzati. Nel precedente inventario il consumo di legna era stato stimato utilizzando i dati regionali sulle utilizzazioni legnose pubblicati dall ISTAT (Dati annuali sulle superfici e le utilizzazioni forestali - Utilizzazioni legnose totali per assortimento e regione).

76 Questa volta è stata adottata una metodologia di stima differente: il consumo regionale per gli anni 1998, 2005, 2009 e 2011 è stato stimato disaggregando il consumo finale di energia da legna fornito dal Bilancio Energetico Nazionale tramite il dato sulle utilizzazioni legnose pubblicato dall ISTAT (Dati annuali sulle superfici e le utilizzazioni forestali - Utilizzazioni legnose totali per assortimento e regione). Si è ritenuto opportuno tener conto del bilancio energetico nazionale per allineare i consumi locali con quelli ufficiali nazionali e poiché tali consumi sono molto più elevati dei precedenti dati statistici, le emissioni di questo settore sono aumentate considerevolmente. La modifica dei dati statistici sulle produzioni agricole, resasi necessaria per la verifica di un precedente errore nelle unità di misura associate ai dati pubblicati da ISTAT ed utilizzati nella precedente compilazione dell inventario, è causa di una variazione di circa il 10% delle emissioni di metano e protossido di azoto dal macrosettore 10 (Agricoltura). Variazioni significative si osservano anche sulle emissioni di composti organici volatili dal settore dei Trasporti. In questo caso è stato effettuato un aggiornamento della metodologia di stima delle emissioni evaporative collegate al trasporto su strada, che ha portato ad un aumento delle emissioni di COV di circa il 30%. pagina 76 di 143

77 7 TREND DELLE EMISSIONI A seguito dell aggiornamento dell inventario al 2011 e del ricalcolo degli anni precedenti (1998, 2005 e 2009) effettuato al fine di allineare i risultati in base a dati di input e metodologie di stima coerenti, si ritiene interessante a questo punto presentare il trend delle emissioni nel periodo esaminato. In questo capitolo si rappresentano pertanto i grafici relativi alle emissioni, distribuite per macrosettore, degli inquinanti principali e dei gas serra negli anni oggetto di studio per valutare i cambiamenti nelle emissioni totali e nel peso relativo dei diversi settori sul totale provinciale. 7.1 Inquinanti principali In Figura 11 è mostrata l evoluzione delle emissioni di monossido di carbonio. Risulta evidente una notevole diminuzione del livello totale di questo inquinante, dovuta principalmente ai cambiamenti delle tecnologie dei veicoli in uso per il trasporto su strada. Figura 11 Emissioni totali di CO (Mg) negli anni 1998, 2005, 2009 e 2011 pagina 77 di 143

78 La Figura 12 mostra l andamento delle emissioni di composti organici volatili negli anni in esame. A fronte di un progressivo aumento delle emissioni legate ai settori della combustione non industriale e dell uso di solventi, si osserva anche in questo caso una complessiva riduzione del livello emissivo totale, dovuta alla diminuzione delle emissioni da trasporto stradale. Figura 12 Emissioni totali di COV (Mg) negli anni 1998, 2005, 2009 e 2011 Le variazioni delle emissioni di ossidi di azoto sono mostrate in Figura 13. anche in questo caso l andamento è in decrescita. Diversi sono i macrosettori per cui si osserva un cambiamento del contributo emissivo ma la riduzione maggiore è ancora dovuta al trasporto stradale. pagina 78 di 143

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