IMPIANTO DI TRIGENERAZIONE CON TELERISCALDAMENTO

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1 Proponente Città Studi di Biella Progetto Nuove Iniziative Industriali S.r.l. IMPIANTO DI TRIGENERAZIONE CON TELERISCALDAMENTO / TIPOLOGIA DI IMPIANTO E SUA DESTINAZIONE D USO L idea di realizzare un impianto di trigenerazione nasce nel 24 da parte di Città Studi che affidava all Agenzia Provinciale per l Energia di Biella (Agenbiella) la predisposizione di una diagnosi energetica dell intero complesso universitario, per poter individuare gli interventi tecnologici finalizzati a ridurre i consumi energetici ed a promuovere lo sviluppo e l applicazione di fonti rinnovabili e/o assimilate. Da tale audit energetico emergeva la possibilità di realizzare un impianto di trigenerazione con relativa rete di teleriscaldamento/teleraffrescamento a servizio del complesso Città Studi e della Casa Circondariale di Biella, posta nelle immediate vicinanze. Gli edifici collegati alla rete di teleriscaldamento/teleraffrescamento sono collocati tutti in un raggio di 5 metri dalla centrale di trigenerazione in modo da limitare il percorso delle reti. La volumetria complessivamente riscaldata è pari a circa 137. m 3, mentre quella raffrescata è pari a 13. m 3. > 131

2 I combustibili precedentemente utilizzati dalle singole caldaie erano metano per l 8% degli edifici e gasolio per il rimanente 2%. La nuova palazzina Biblioteca è stata collegata alle reti di teleriscaldamento/teleraffrescamento senza dover costruire le relative centrali termica e frigorifera tradizionali (presenti nelle altre utenze). / DESCRIZIONE DELL IMPIANTO DI TRIGENERAZIONE _combustibile : gas naturale; _n. 3 motori cogenerativi; _potenzialità elettrica : 32 /cad ( 96 e totali); _potenzialità termica : 412 /cad (1.24 t totali); _consumo metano : 1 Nm 3 /h cad ( 3 Nm 3 /h totali = 2.88 totali); _rendimento dei gruppi : 76%; _n. 2 caldaie ad acqua calda d integrazione: 155 /cad (3 t totali); _n. 1 gruppo assorbitore a bromuro di litio monostadio: 5 ; _C.O.P. :,7; _n. 8 sottocentrali del caldo con una potenza termica installata pari a 4. ; _n. 2 sottocentrali del freddo con una potenza frigorifera installata pari a 5 ; _n. 2 reti di teleriscaldamento per uno sviluppo complessivo pari a 93 m; _n. 1 rete di teleraffrescamento per uno sviluppo complessivo pari a 335 m; > 132

3 La rete di teleriscaldamento Caldaia di integrazione Sottocentrali di scambio: da sinistra in alto 8, 3, 2 e 35 / DESCRIZIONE DEL QUADRO ENERGETICO Il quadro energetico del complesso Città Studi prima e dopo l intervento è il seguente: EDIFICIO Pot. Termica installata Pot. Frigorifera installata Nuova pot. Termica Nuova pot. Frigorifera KW Ex Texilia IPSIA Nuova Biblioteca Città Studi/Università Residence ITIS Laboratorio ITIS Scuola Supercarcere >133

4 La diminuzione di potenza termica installata da 8.28 MW a 4.1 MW si giustifica per due fattori principali : _la rete di teleriscaldamento funziona 24 ore su 24 e quindi l energia termica è sempre disponibile anche nelle ore notturne; _alcune potenze delle caldaie (nelle scuole) sono state maggiorate in quanto si era prevista anche la caldaia di scorta. Per quanto riguarda la situazione dell energia nell anno 28 il quadro generale è il seguente: EDIFICIO Energia termica Energia frigorifera Energia elettrica Energia elettrica prodotta Ex Texilia Città Studi Nuova Biblioteca Residence IPSIA ITIS Laboratorio ITIS Scuola Carcere 628, ,99 283,5 199, ,61 352,9 368,39 859,5 1.58, ,11 8, 889, , ,45 / STIMA DELLE MANCATE EMISSIONI Le mancate emissioni riguardano principalmente due fattori : _la produzione locale di energia elettrica; _la sostituzione del combustibile gasolio in due sottocentrali. La somma delle mancate emissioni in atmosfera ammonta a 2.1 t/anno CO 2. Ogni gruppo di cogenerazione è dotato di un filtro ad urea DeNO X SCR per abbattere gli NO X a valori inferiori a 6 mg/nm 3 come previsto dal bando della Regione Piemonte. Tali impianti sono caratterizzati da piccole reti di teleriscaldamento per contenere i costi di realizzazione della rete che in taluni casi possono rappresentare anche più del 5% del costo complessivo dell impianto di cogenerazione. Possono quindi trovare una loro replicabilità in altri poli universitari o dove esistono utenze energeticamente interessanti e collocate in aree ristrette. > 134

5 Si ringraziano i titolari delle domande di contributo che fornendo il consenso alla pubblicazione dei dati e delle immagini relative agli interventi finanziati hanno permesso la realizzazione di questo volume. I testi sono stati redatti dai titolari delle domande di contributo o dai progettisti delle opere realizzate che si assumono laresponsabilità di quanto esposto. La Regione Piemonte non è responsabile per l uso che può essere fatto delle informazioni contenute in questo documento. La riproduzione è autorizzata citando la fonte. Realizzazione grafica a cura di Because s.a.s. di Gianni D Angelo & C.