Piano per la valutazione e la gestione del rischio di alluvioni. Area a rischio significativo di alluvione ARS Distrettuali 2. Schede monografiche
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- Gaetana Cecilia Fantoni
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1 Piano per la valutazione e la gestione del rischio di alluvioni Art. 7 della Direttiva 2007/60/CE e del D.lgs. n. 49 del IV A. Area a rischio significativo di alluvione ARS Distrettuali 2. Schede monografiche Fiume Oglio da Sonico al lago d Iseo MARZO 2016
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3 Premessa Le ARS Distrettuali corrispondono a nodi critici di rilevanza strategica in cui le condizioni di rischio elevato o molto elevato coinvolgono insediamenti abitativi e produttivi di grande importanza, numerose infrastrutture di servizio e le principali vie di comunicazione. Le situazioni di elevata pericolosità, conseguenti a considerevoli portate di piena e rilevante estensione delle aree inondabili, richiedono complessi interventi di mitigazione del rischio che comportano effetti alla scala di intero bacino idrografico o di ampi settori del reticolo idrografico principale, è pertanto necessario il coordinamento delle politiche di più regioni. L estensione dell ARS distrettuale è definita dal perimetro delle aree allagabili chiuse a monte e a valle lungo i confini amministrativi dei Comuni con maggior esposizione al rischio. In alcuni casi, in relazione alla continuità dell esposizione al rischio lungo l intera asta fluviale, l ARS riguarda l intero corso d acqua o tratti significativi di esso. Le misure del PGRA possono ricadere sia all interno del perimetro dell ARS che interessare aree esterne, generalmente a monte, con opere localizzate, quali casse di espansione o laminazioni naturali o con interventi diffusi, quali piani di manutenzione. Possono essere presenti in aree adiacenti o contigue alle ARS distrettuali, ARS regionali o locali ed in tal caso le misure previste sono state fra loro coordinate. 1
4 Descrizione dell ARS e del sistema difensivo L area a rischio significativo del fiume Oglio da Sonico al lago d Iseo, comprende tutto il principale fondovalle montano della Valcamonica. La struttura della valle nella parte alta è piuttosto stretta ed incisa spesso confinata dai versanti e da importanti conoidi. Solo localmente sono presenti varici, fra cui in particolare quelle di Malonno e di Prada. A cominciare circa da Cividate Camuno, la valle si amplia sempre più fino al lago con più ampie piane alluvionali dove l alveo assume un andamento generalmente sinuoso. Per effetto di tale assetto morfologico e strutturale il funzionamento idraulico del corso d acqua risulta naturalmente confinato, con prevalenza dei fenomeni di deflusso delle piene e con fenomeni di espansione locali solo in corrispondenza delle varici e delle aree pianeggianti di valle. In tali aree di valle inoltre la capacità di espansione è ulteriormente ridotta a causa dei processi di canalizzazione dell alveo che hanno disconnesso dai processi di allagamento alcune importanti aree di piana alluvionale. Il corso d acqua presenta un carattere torrentizio con forte trasporto solido alimentato dall intenso apporto degli affluenti laterali alimentati a loro volta da frane e colate detritiche. Fra questi risulta particolarmente critico quello della Val Rabbia che anche recentemente (evento 2012) ha apportato una notevole quantità di sedimenti nell Oglio immediatamente a monte della piana di Malonno. Con riferimento alle criticità e alle priorità di intervento sugli affluenti principali, è stato recentemente concluso da parte di Regione Lombardia e Comunità Montana Valcamonica lo Studio idrogeologico a scala di bacino idrografico della Valcamonica ( ). La valle pur avendo una vocazione prevalentemente agricola (uso del suolo caratterizzato per circa il 50% da aree agricole), presenta numerose situazioni di rischio connesse alla presenza di aree residenziali, insediamenti produttivi ed infrastrutture all interno delle aree allagabili. I Comuni complessivamente interessati dall ARS sono tutti quelli ricadenti nel fondovalle: Sonico, Sellero, Ceto, Ossimo, Esine, Rogno, Pisogne, Malonno, Cedegolo, Losine, Cividate Camuno,Darfo Boario Terme, Costa Volpino, Berzo Demo, Capo Di Ponte, Braone, Malegno, Gianico, Ono San Pietro, Niardo, Piancogno, Artogne, Cerveno, Pian Camuno, Breno. Il sistema difensivo dalle piene è caratterizzato dalla presenza diffusa lungo l intera asta di opere spondali con funzione di difesa dai processi di erosione. In corrispondenza dei principali centri abitati è frequente la presenza di muri per il contenimento dei livelli di piena (Cedegolo, Capo di Ponte, Malegno, Cividate Camuno, Darfo Boario), mentre nel tratto di valle sono presenti alcuni sistemi arginali. L assetto del corso d acqua è inoltre spesso vincolato dalla presenza di infrastrutture stradali e ferroviarie, spesso localizzate in adiacenza alle sponde dell alveo, e da numerose opere trasversali per la difesa delle fondazioni dei ponti e per l utilizzo della risorsa idrica. Descrizione di eventi di piena recenti ed eventuale analisi delle portate di riferimento L evento alluvionale di riferimento per l ARS in questione è quello del settembre 1960, rispetto al quale è disponibile ampia documentazione nell ambito dello Studio IRER Regione Lombardia del 2001 Individuazione a fini urbanistici delle zone potenzialmente inondabili. Ricerca storica e analisi geomorfologica, Fiume Oglio Valcamonica. Durante tale evento alluvionale estesi allagamenti provocati dall esondazione delle acque di piena dell Oglio, alimentate dai suoi principali affluenti, hanno interessato alcune porzioni di centri abitati, insediamenti produttivi ed infrastrutture, occupando per numerosi tratti l intero fondovalle. Il tempo di ritorno di tale evento è stata stimato in circa anni (fonte Studio IRER, 2001). In seguito a tale evento sono stati realizzati buona parte dei sistemi difensivi oggi presenti. Più recentemente si sono verificati due eventi di piena nel giugno 1997 e nel novembre 2000, di entità significativamente inferiore a quella del Per tali eventi, pur non essendo disponibili stime dirette di portata, sono stati valutati tempi di ritorno inferiori a 10 anni (fonte Studio di Fattibilità AdbPo, 2004). Le portate di piena stimate nello Studio di fattibilità (AdbPo, 2004) con TR 200 anni sono pari a circa 730 m3/s alla sezione iniziale di Sonico, 1000 m3/s alle sezione intermedia di Breno, 1250 m3/s alla 2
5 sezione terminale di immissione nel Lago di Iseo e sono confrontabili con i valori già contenuti nella Direttiva Piena di Progetto del PAI. 3
6 Analisi delle mappe di pericolosità e diagnosi di criticità La delimitazione delle aree inondabili per lo scenario di elevata e media probabilità (TR 20 e 200 anni), è stata effettuata utilizzando la mappa di soggiacenza elaborata tramite l intersezione GIS fra il DEM liquido (superficie interpolante i livelli di piena dello Studio di fattibilità del 2004) e il DTM. Si è inoltre tenuto conto delle dinamiche di allagamento dell evento del 1960 e delle opere di difesa presenti, censite nel medesimo Studio di fattibilità. Per lo scenario di scarsa probabilità o di evento estremo, si è tenuto conto di tutte le informazioni disponibili, fra cui in particolare il limite di fascia C del PAI, il limite della piena TR 500 dello Studio di fattibilità e le aree storicamente allagate. Complessivamente a livello di asta fluviale le principali criticità sono connesse a: presenza di insediamenti ed infrastrutture molto vicine al corso d acqua, che spesso hanno ristretto l alveo a dimensioni insufficienti ed inadeguate sia in relazione al deflusso delle portate di piena che in relazione ai processi di dinamica morfologica e di trasporto solido; inadeguatezza, soprattutto in corrispondenza dei centri abitati, delle opere di contenimento delle piene (generalmente muri arginali) che possono generare l inondazione di significative parti di tessuto residenziale con tiranti significativi (anche 2 3 m) e velocità di deflusso elevate; a tal riguardo si evidenziano in particolare i centri abitati di Cedegolo, Capo di Ponte, Cividate Camuno e Darfo Boario; interferenza di diversi ponti inadeguati al deflusso delle portate di piena; I tratti più critici rispetto ai processi di esondazione per l evento di piena con TR 200 anni sono di seguito sintetizzate. in corrispondenza della piana di Malonno risultano allagabili ampie aree residenziali e produttive in sponda destra anche oltre la SS 42, che già è stata tracimata ed erosa nel corso dell evento del 1960; in sponda sinistra risulta allagabile una significativa parte del centro abitato di Cedegolo e più a valle di Capo di Ponte, a causa dell inadeguatezza dei muri di sponda al contenimento dei livelli di piena; in sponda sinistra risultano allagabili alcune locali aree produttive e residenziali in Comune di Ceto e in Comune di Niardo (località Crist); in Comune di Breno risulta allagabile in sponda sinistra un insediamento produttivo, a monte del centro abitato mentre a valle, in località La Madonna, sono allgabili alcuni insediamenti residenziali; in Comune di Cividate Camuno risultano allagabili in sinistra una significativa parte del centro abitato mentre in destra risulta allagabile un ampia area occupata prevalentemente da insediamenti produttivi; in Comune di Piancogno risultano allagabili alcune aree residenziali in sponda destra in località Stazione; in comune di Esine risultano allagabili in sponda sinistra alcune aree residenziali in località Sacca e Toroselle; in Comune di Darfo Boario risultano allagabili ampie aree residenziali in sponda sinistra sia a monte (località Montecchio) che a valle del centro abitato; nei Comuni di Costa Volpino e Pisogne risultano allagabili ampie aree residenziali e produttive sia in destra che in sinistra a causa dell inadeguatezza in quota degli argini; tali aree risultano in parte allagabili anche per esondazioni lacuali. Tali situazioni di criticità confermano, in buona parte, i quadri conoscitivi del PAI vigente e le linee di intervento in esso contenute (limiti di progetto della fascia B, adeguamento ponti, gestione sedimenti), che comunque saranno aggiornate, laddove necessario, nell ambito della già programmata Variante alle fasce fluviali. 4
7 Analisi delle mappe di rischio Superfici allagabili per i diversi scenari H- M-L Superficie totale Comuni compresi nelle ARS % delle superfici comunali interessate nei diversi scenari H- M-L km² km² km² km² km² % % % % % 3.13% 5.40% 5.40% Abitanti potenzialmente coinvolti nei diversi scenari % degli abitanti potenzialmente coinvolti nei diversi scenari rispetto agli abitanti totali Abitanti totali Comuni compresi nelle ARS ab ab ab ab ab % % % % 2, , , , , Superficie residenziale potenzialmente esposta ai diversi scenari % della superficie residenziale potenzialmente esposta ai diversi scenari rispetto al totale Superficie totale tes. res. nei Comuni ARS km² km² km² km² km² % % % % % 9.27% 19.06% 19.06% Superficie produttiva potenzialmente esposta ai diversi scenari % della superficie produttiva potenzialmente esposta ai diversi scenari rispetto al totale Superficie totale att. prod. nei Comuni ARS km² km² km² km² km² % % % % % 28.82% 53.23% 53.23% Strutture ospedaliere potenzailmente esposte per i diversi scenariscenario n n n n Strutture scolastiche potenzialmente esposti ai diversi scenari n n n n
8 Patrimonio culturale N. Denominazione Fonte Anno rilievo Reticolo principale Scenario 1 CHIESA DI S. EUSTACHIO DataBase SIRBec - MIBAC 2011 Frequente Reticolo secondario collinare e montano 2 IMMOBILE IN VIA VENETO DataBase SIRBec - MIBAC 2011 Poco frequente Raro 3 PARROCCHIALE DataBase SIRBec - MIBAC 2011 Frequente Raro 4 CHIESA DI S. MARIA DELL''OSPEDALE DataBase SIRBec - MIBAC 2011 Frequente Scenario 5 CASA SIMONCINI DataBase SIRBec - MIBAC 2011 Frequente Frequente 6 CHIESA DI S. MARIA AL PONTE DataBase SIRBec - MIBAC 2011 Poco frequente 7 CASA SIMONCINI DataBase SIRBec - MIBAC 2011 Frequente Frequente 8 CASA SIMONCINI DataBase SIRBec - MIBAC 2011 Frequente Frequente 9 CASA SIMONCINI DataBase SIRBec - MIBAC 2011 Frequente Frequente 10 PIEVE DI S. SIRO DataBase SIRBec - MIBAC 2011 Frequente 11 RUDERI DI CASTELLO MEDIOEVALE DataBase SIRBec - MIBAC 2011 Raro 12 CIMITERO COMUNALE DataBase SIRBec - MIBAC 2011 Raro 6
9 Corpi idrici del PdGPo (2015) compresi nell ARS Si riportano di seguito le informazioni sui corpi idrici ricompresi all interno del perimetro dell ARS. Stato Obiettivo Codice idrico corpo Nome d'acqua corso Natura del corpo idrico Stato- Pot_ecologico N lo Oglio (Fiume) naturale buono buono buono N lo Oglio (Fiume) naturale sufficiente buono non buono Chimico Ambientale Ecologico Chimico buono al 2021 buono al 2015 buono al 2021 buono al 2015 I corpi idrici riportati fanno riferimento al solo reticolo idrografico principale, per eventuali approfondimenti consultare il PDGPO
10 Criteri per la definizione degli obiettivi di gestione La strategia di gestione del rischio di alluvione per l ARS del fiume Oglio sopralacuale è incentrata in primo luogo sul monitoraggio e sulla manutenzione dell alveo e del sistema difensivo ad oggi esistente e strategico per la difesa dei centri abitati e delle zone produttive ed in secondo luogo sulla realizzazione degli interventi di difesa dei centri abitati più urgenti in parte già previsti nel PAI. 8
11 Obiettivi e misure di prevenzione e protezione (art.7, comma 3, lettera a del D.lgs 49/2010) Di seguito sono riportate le misure specifiche previste per l ARS necessarie per il conseguimento degli obiettivi di mitigazione del rischio. Oltre a tale misure devono comunque attuarsi, come specificato nella parte IIIA della relazione di piano, tutte le azioni già previste nella pianificazione e programmazione di bacino e riguardanti le macrocategorie previste dalla Direttiva (prevenzione, protezione, preparazione, ritorno alla normalità e analisi). Obiettivi generali di distretto - Obiettivi di ARS MIGLIORARE LA CONOSCENZA DEL RISCHIO - Aggiornare e migliorare la conoscenza del pericolo e del rischio di inondazione MIGLIORARE LA CONOSCENZA DEL RISCHIO - Aggiornare e migliorare la conoscenza del pericoloe del rischio di inondazione MIGLIORARE LA PERFORMANCE DEI SISTEMI DIFENSIVI ESISTENTI - Garantire un livello di sicurezza adeguato alle porzioni di tessuto residenziale e produttivo inondabili per l'evento di piena poco frequente (scenario M) MIGLIORARE LA PERFORMANCE DEI SISTEMI DIFENSIVI ESISTENTI - Garantire un livello di sicurezza adeguato alle porzioni di tessuto residenziale e produttivo inondabili per l'evento di piena poco frequente (scenario M) MIGLIORARE LA PERFORMANCE DEI SISTEMI DIFENSIVI ESISTENTI - Garantire un livello di sicurezza adeguato lungo gli affluenti principali del fiume Oglio MIGLIORARE LA PERFORMANCE DEI SISTEMI DIFENSIVI ESISTENTI - Garantire una adeguata manutenzione degli alvei e dei sistemi difensivi MIGLIORARE LA PERFORMANCE DEI SISTEMI DIFENSIVI ESISTENTI - Garantire una adeguata manutenzione degli alvei e dei sistemi difensivi MIGLIORARE LA PERFORMANCE DEI SISTEMI DIFENSIVI ESISTENTI - Garantire una adeguata manutenzione degli alvei e dei sistemi difensivi Descrizione misura Avviare un progetto strategico di sotttobacino, ai sensi dell'ar.55 bis della LR 12/2005 Aggiornare il modello idraulico di asta tenendo conto delle derivazione esistenti e degli invasi e approfondire le conoscenze delle condizioni di pericolosità e rischio nei centri abitati più critici Predisporre la progettazione per il finanziamento e l'attuazione degli interventi di difesa dei centri abitati maggiormente a rischio per scenari di alluvione frequenti e poco frequenti Realizzare gli interventi già programmati e finanziati per la difesa degli insediamenti residenziali e produttivi nei Comuni di Cividate Camuno, Esine e Piancogno Predisporre la progettazione per il finanziamento e l'attuazione degli interventi di sistemazione idraulica sugli affluenti principali del fiume Oglio (Studio CM Valcamonica ) Predisporre, comunicare ed attuare il programma di gestione della vegetazione ripariale dell alveo finalizzata a garantire una adeguata capacità di deflusso o di espansione delle piene e migliorare la funzionalità ecologica e la qualità paesaggistica Completare gli interventi già programmati e finanziati per la sistemazione del tratto terminale del torrente Rabbia in corrispondenza della confluenza nel fiume Oglio Predisporre, comunicare ed attuare il programma di manutenzione delle opere di difesa Misure win-win Dir 2000/60/CE - KTM26- P5-a107 Dir 2000/60/CE - KTM06- P4-b027 Dir 2000/60/CE - KTM06- P4-b027 Dir 2000/60/CE - KTM06- P4-a020 RIDURRE L'ESPOSIZIONE AL RISCHIO - Ridurre l'interferenza dei manufatti di attraversamento e trasversali con il deflusso delle piene Predisporre la verifica di compatibilità idraulica dei ponti interferenti, definirne le condizioni di esercizio transitorio e progettare a livello di fattibilità gli interventi di adeguamento dei manufatti incompatibili 9
12 Obiettivi generali di distretto - Obiettivi di ARS ASSICURARE MAGGIOR SPAZIO AI FIUMI - Ripristinare la funzionalità morfologica dell'alveo compatibilmente con le esigenze di sicurezza delle opere strategiche per la difesa dei centri abitati Descrizione misura Predisporre il Programma di gestione dei sedimenti Misure win-win Dir 2000/60/CE - KTM0506- P4-a113 Coordinamento con Direttiva Quadro Acque La Direttiva 2007/60/CE richiama la necessità che il PGRA concorra al raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati dal Piano di Gestione delle Acque predisposto ai sensi della Direttiva Quadro Acque. Nel corso delle attività di definizione degli obiettivi e delle misure del PGRA e del PDGPO, del procedimento di valutazione ambientale strategica e nelle diverse fasi del processo di partecipazione pubblica che si sono svolti pressoché in concomitanza le misure previste dai due piani sono state analizzate con la finalità di evidenziarne le potenziali sinergie. Con la dicitura Misure win-win Direttiva 2000/60/CE nella precedente tabella descrittiva degli obiettivi e delle misure per l ARS, sono state contrassegnate quelle misure che, intrinsecamente per la loro natura, sono state riconosciute utili ed efficaci a mitigare il rischio di alluvione e contestualmente a favorire il raggiungimento degli obiettivi della Direttiva 200/60/CE. Per completezza nella tabella sottostante vengono riportati anche i copri idrici di riferimento per le corrispondenti misure individuali del PdGPo. Nome corso d'acqua Oglio (Fiume) codice corpo idrico N lo N lo Pilastro P4-Servizi ecosistemici P5-Governance Misura individuale -PdGPo KTM06-P4-a020 Mantenimento e ripristino della vegetazione ripariale e retroripariale nelle aree di pertinenza fluviale, anche per garantire i processi idromorfologici ed incrementare la resilienza dei sistemi naturali ai cambiamenti climatici KTM06-P4-b027 Realizzazione di interventi integrati di mitigazione del rischio idrogeologico, di tutela e riqualificazione degli ecosistemi e della biodiversità (integrazione dir. Acque, Alluvioni, Habitat, Uccelli, ecc. ) KTM0506-P4-a113 Predisposizione del Programma generale di gestione dei sedimenti KTM26-P5-a107 Attivazione e attuazione dei contratti di fiume, lago e delta Sono riportate le sole misure win-win riguardanti i c.i. che si riferiscono al reticolo idrografico principale, per completezza consultare il Dbase del PdGPo
13 Obiettivi e misure di preparazione e ritorno alla normalità (art.7, comma 3, lettera b del D.lgs 49/2010) Obiettivi generali di distretto Obiettivi di ARS Misure (da attuare al 2021) MIGLIORARE LA CONOSCENZA DEL RISCHIO MIGLIORARE LA CONOSCENZA DEL RISCHIO: Previsione delle inondazioni e allarmi messa in opera o miglioramento di un sistema di previsione o di allerta Ottimizzazione e potenziamento delle reti di monitoraggio idrometeorologico per migliorare la valutazione delle portate transitanti e della pericolosità nelle aree a rischio significativo, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili. MIGLIORARE LA CONOSCENZA DEL RISCHIO: Pianificazione della risposta alle emergenze misure per stabilire o migliorare un piano istituzionale di risposta in caso di inondazione Proseguire la verifica dei contenuti dei piani di emergenza comunali e sovracomunali per i contenuti attinenti al rischio idraulico, dando priorità ai comuni situati nelle aree a rischio significativo MIGLIORARE LA CONOSCENZA DEL RISCHIO: Altre forme di preparazione per ridurre le conseguenze negative delle inondazioni Migliorare la trasversalità delle politiche regionali: comunicare ai rispettivi referenti regionali e pubblicizzare sulle pagine web istituzionali il livello di esposizione al rischio di alluvioni di edifici sede di servizi pubblici (es. scuole, ospedali, beni culturali,...),desunto dalle mappe delle aree allagabili, al fine di stimolare e innescare ulteriori misure di prevenzione, protezione e preparazione locali sui singoli elementi esposti. RIDURRE L ESPOSIZIONE AL RISCHIO RIDURRE L ESPOSIZIONE AL RISCHIO: Previsione delle inondazioni e allarmi messa in opera o miglioramento di un sistema di previsione o di allerta RIDURRE L ESPOSIZIONE AL RISCHIO: Previsione delle inondazioni e allarmi messa in opera o miglioramento di un sistema di previsione o di allerta RIDURRE L ESPOSIZIONE AL RISCHIO: Previsione delle inondazioni e allarmi messa in opera o miglioramento di un sistema di previsione o di allerta Aggiornare le procedure del sistema regionale di allertamento per i rischi naturali, con attenzione al rischio alluvioni, tenendo conto del patrimonio conoscitivo delle mappe delle pericolosità e del rischio e delle Aree a Rischio Significativo, nell'ambito delle risorse finanziare disponibili (DGR 8753/2008 e s.m.i) Sviluppare modelli di previsione meteo-idrologicoidraulica funzionali all'affinamento delle procedure di allertamento regionale nei territori delle ARS di distretto, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili Mantenere e potenziare i sistemi di supporto alla valutazione del rischio nel tempo reale e di condivisione delle informazioni tra i soggetti responsabili delle azioni di protezione civile, con priorità sulle aree a rischio significativo, laddove opportuno e tecnicamente fattibile, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili. RIDURRE L ESPOSIZIONE AL RISCHIO: Pianificazione della risposta alle emergenze misure per stabilire o migliorare un piano istituzionale di risposta in caso di inondazione Attuare il servizio di piena regionale e i presidi territoriali idraulici regionali (DGR 3723/2015), con priorità sulle aree a rischio significativo di distretto, secondo gli indirizzi regionali in materia, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili. 11
14 Dati associati alle misure richiesti per la compilazione del Flood reporting A ciascuna delle misure individuate sono stati associati i dati richiesti per il Reporting secondo le modalità definite nella Guidance document n. 29 ( 11 in Materiali del Piano) e nota di ISPRA di agosto 2015 ( 29 in Materiali del Piano). Nell elaborato Programma di Misure sono riportate le misure di tutte le ARS Distrettuali con associate le principali informazioni riguardanti: Autorità responsabile/livello di responsabilità, Implementazione, Priorità, win-win Direttiva 2000/60/CE. 12
15 V I L L A D I T I R A N O S O N I C O T E G L I O C O R T E N O G O L G I A P R I C A M A L O N N O B E R Z O D E M O P A I S C O L O V E N O C E V O C E D E G O L O S A V I O R E D E L L ' A D A M E L L O S E L L E R O P A S P A R D O C A P O D I P O N T E C I M B E R G O O N O S A N P I E T R O S C H I L P A R I O C E R V E N O V I L M I N O R E D I S C A L V E L O Z I O C E T O B R A O N E L O S I N E A Z Z O N E N I A R D O C O L E R E B R E N O B O R N O O S S I M O M A L E G N O C I V I D A T E C A M U N O B I E N N O B E R Z O I N F E R I O R E P R E S T I N E E S I N E P I A N C O G N O C A S T I O N E D E L L A P R E S O L A N A A N G O L O T E R M E D A R F O B O A R I O T E R M E G I A N I C O R O G N O A R T O G N E P I A N C A M U N O Legenda Limite dell'area a rischio significativo B O S S I C O C O S T A V O L P I N O S O V E R E L O V E R E P I A N I C O P I S O G N E C A S T R O Scuole (10 elementi) Impianti individuati nell'allegato I del D.L. 59/2005 (1 elemento) Depuratori (7 elementi) C O L L I O Aree per l'estrazione di acqua ad uso idropotabile (3 elementi) Beni culturali (12 elementi) S O L T O C O L L I N A B O V E G N O DIRETTIVA 2007/60/CE VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI DI ALLUVIONE MAPPE DEGLI ELEMENTI ESPOSTI VALCAMONICA
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