Relazione Programmatica del Presidente al Bilancio preventivo per l esercizio finanziario 2007

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1 Relazione Programmatica del Presidente al Bilancio preventivo per l esercizio finanziario 2007 Allegato al Bilancio Preventivo 2007 Introduzione e sintesi 1. Il contesto di riferimento 2. Gli elementi più significativi del Bilancio di previsione Valutazioni di prospettiva Allegati Consiglio Nazionale delle Ricerche 24 gennaio 2007

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3 Introduzione e sintesi Introduzione e sintesi 5 1. Il contesto di riferimento Le scelte strategiche a La missione e il relativo portafoglio strategico b I rapporti esterni e le alleanze c Correlazione fra missione, vincoli di spesa ed entità e provenienza delle risorse d Le risorse di personale Progressi nella realizzazione del modello organizzativo e gestionale a La struttura organizzativa b Richiami sul processo di programmazione c Richiami sulla struttura del bilancio d Elementi sul processo di valutazione I risultati raggiunti a Un quadro generale b Sintesi dei risultati delle attività delle Macroaree nel La dinamica delle entrate a La riduzione negli ultimi anni del contributo ordinario dello Stato b Lo sviluppo delle entrate da terzi c I progressi nel ruolo di hub d La valorizzazione del patrimonio immobiliare Analisi delle spese per tipologia a Spese di personale b Spese per l operatività logistico-gestionale c Spese per l operatività tecnico-scientifica d Spese per investimenti Analisi della spesa per soggetti a Le spese gestite dalla rete scientifica b Le spese gestite dall Amministrazione centrale per la rete scientifica c Andamento delle spese relative all Amministrazione Centrale 40 1.

4 Introduzione e sintesi 2. Gli elementi più significativi del Bilancio di previsione Lo sviluppo delle scelte strategiche in sede di Linee guida per il Piano Triennale La rilevanza nell esercizio 2007 della valorizzazione delle risorse umane Gli interventi gestionali e gli indirizzi del CdA nel quadro della discussione della Legge Finanziaria a Gli interventi di contenimento della spesa b Gli indirizzi del CdA Le indicazioni del Ministero della Ricerca sulla disponibilità finanziaria e sull aggiornamento del Piano triennale Il Piano di gestione preliminare a L avvio della stesura b Elementi di consuntivo c Elementi di programmazione Le scelte del CdA relative al preventivo finanziario decisionale a Quantificazione delle risorse complessive disponibili nel b Definizione conclusiva delle previsioni di spesa c Un quadro di insieme Descrizione degli obiettivi per macroaree con indicazioni relative ai progetti a Terra e Ambiente b Energia e Trasporti c Agroalimentare d Medicina e Scienze della Vita f Progettazione Molecolare g Materiali e Dispositivi h Sistemi di Produzione i Tecnologie dell Informazione e delle Comunicazioni l Identità Culturale m Patrimonio Culturale Valutazioni di prospettiva Le situazioni di sofferenza e il 2007 come anno di transizione La possibilità di disporre di ulteriori risorse finanziarie a Sul fronte del contributo ordinario dello Stato b Sul fronte delle entrate diverse dal contributo ordinario dello Stato 106

5 Introduzione e sintesi Allegati A. Sintesi dei risultati delle attività delle Macroaree nel 2006 (Estratto da Piano di Gestione Preliminare 2007) B. Analisi delle risorse a gestione decentrata da fonti interne ed esterne ancora disponibili presso le singole strutture di ricerca a fine esercizio 2006 C. I nuovi Progetti interdipartimentali D. Analisi delle disponibilità impegnate E. Capacità di accesso dell Italia ai finanziamenti del VI Programma Quadro riferita al numero dei ricercatori e all entità degli investimenti in R&S nell EU dei 25 3.

6 4. Introduzione e sintesi

7 Introduzione e sintesi Introduzione e sintesi Il 2007 è per il CNR da molti punti di vista un anno di transizione. Dal punto di vista programmatico si procede secondo gli obiettivi delle 11 macroaree dipartimentali, con l ulteriore definizione di nuovi progetti dipartimentali e interdipartimentali. Dopo un biennio dedicato alla razionalizzazione e valorizzazione delle attività in corso che hanno costituito certamente un opportunità programmatica, ma anche un vincolo rispetto al varo di nuove linee di maggiore valenza strategica, emerge, anche su stimolo del Consiglio Scientifico Generale, la necessità e, la fattibilità a certe condizioni, di delineare una visione a lungo termine attraverso il varo di nuove attività trainanti di lungo periodo quali ad esempio l integrazione delle tematiche legate a Nano, Bio, Info, accompagnate da importanti ricerche di carattere istituzionale, sociale, economico, giuridico ed ecologico. Un altro elemento di discontinuità è rappresentato dalla scelta di affrontare e risolvere, ora che le condizioni normative lo consentono, la questione della valorizzazione delle risorse umane 1, attraverso un piano organico di assunzioni, stabilizzazioni e avanzamenti. In particolare, il piano predisposto prevede nel triennio l inserimento di circa ricercatori e tecnologi. Relativamente alle dinamiche di inquadramento sono stati di fatto a lungo bloccati i concorsi di avanzamento e ne è derivato un addensamento nei livelli iniziali, solo parzialmente corretto dal riequilibrio derivante dai recenti avanzamenti selettivi di oltre 450 ricercatori e tecnologi realizzati in applicazione dell art. 64 previsti dal CCNL. In applicazione del nuovo contratto sono stati varati una serie di interventi, già approvati dal Consiglio di Amministrazione e già realizzabili che consentiranno l avanzamento di ulteriori 700 ricercatori e tecnologi nel triennio Relativamente alle risorse finanziarie è da auspicare che si determini un punto di svolta. La riduzione progressiva degli ultimi anni della quota di finanziamento proveniente dallo Stato ha raggiunto un livello insostenibile. L Ente si è dimostrato in grado di reperire consistenti risorse dall esterno in partenariato e l andamento di queste disponibilità è in costante crescita. Ma questa integrazione di risorse che è di per sé virtuosa e dimostra le capacità di relazionarsi con i partner e di competere con successo nell accesso a meccanismi di finanziamento selettivi, diventa inefficace e distorcente quando il contributo ordinario dello Stato scende al di sotto del valore di sopravvivenza. Nel seguito sono brevemente descritti gli elementi più significativi del bilancio di previsione 2007 che è oggetto del presente documento: sul piano delle entrate - va evidenziata la continua diminuzione del contributo ordinario dello Stato; in particolare nel 2007, seguendo le indicazioni ministeriali, il bilancio è stato definito considerando un contributo pari a 509,1 milioni di euro corrispondente al 95% del contributo 2006; l entità cumulata nel triennio delle riduzioni rispetto al semplice mantenimento del pur esiguo valore 2005 supera i 52 milioni di euro: Riduzione risorse ordinarie Tipologia Importo Taglia spese nel ,2 Taglia spese nel ,7 Riduzione contributo ordinario 2006 rispetto al ,6 Riduzione contributo ordinario 2007 rispetto al Totale cumulativo delle riduzioni 52,5 Valori in milioni di euro I dati 2005 fanno riferimento al Bilancio consuntivo I dati 2006 fanno riferimento al Preconsuntivo I dati 2007 fanno riferimento al Bilancio di previsione Elementi puntuali sul piano di valorizzazione delle risorse umane è contenuto nel documento Lo sviluppo delle risorse umane al CNR recentemente approvato dal Consiglio di Amministrazione e predisposto con il contributo del Consiglio Scientifico Generale e del Consiglio dei Direttori di Dipartimento. 5.

8 Introduzione e sintesi - la penalizzazione del CNR è ancora più evidente se si fa riferimento al valore del contributo pro-capite (rapportato cioè al numero dei dipendenti o dei ricercatori), non solo in forte decremento, ma anche sistematicamente più basso rispetto a quello assegnato agli altri Enti di Ricerca; - il CNR ha negli ultimi anni notevolmente incrementato le proprie entrate da terzi che nel 2006 hanno raggiunto 273 milioni di euro; il cosiddetto coefficiente di amplificazione, che misura la capacità dell Ente di accedere a risorse esterne, ha raggiunto già nel 2005 il valore di 1,8 (nel 2003 si attestava al valore di 1,4) e si prevede che salga a 1,9 nel 2007; - hanno contribuito a compensare alla carenza del contributo ordinario anche le operazioni di razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare dell Ente che negli ultimi due anni hanno generato risorse per un totale di circa 45 milioni di euro all anno; sul piano delle spese - le spese di natura fissa non comprimibili superano i 600 milioni di euro, dei quali 455 milioni di euro per le spese di personale (ci si riferisce alla sola entità certa di competenza dell esercizio, responsabilmente quantificata senza includere né in parte entrate, né in parte spese quanto scaturirà dalle indicazioni ministeriali su stabilizzazioni e assunzioni in applicazione della Legge Finanziaria 2007); - gran parte delle spese di natura variabile sono di fatto rigide perché legate a contratti attivi per l Ente. Ne deriva che non ci sono risorse per la parte più libera, vale a dire per finanziare azioni di natura esplorativa (in primo luogo la cosiddetta ricerca spontanea a tema libero RSTL o curiosity driven), ma anche nuovi progetti strategici intersettoriali come ambiente e salute, sicurezza e mobilità sostenibile non immediatamente finanziabili con apporti esterni. Subiscono limitazioni o differimento anche azioni connesse al mantenimento degli impegni assunti con partner esterni per collaborazioni che richiedono il cofinanziamento (e sono la maggioranza). Più in generale si rischia di compromettere la capacità del CNR di promuovere e partecipare ai programmi in partenariato, in quanto il CNR utilizza il finanziamento del MUR per contribuire con la propria quota a finanziare le opportunità di collaborazione che richiedono il cofinanziamento. Sono in sofferenza a partire da quest anno anche i trasferimenti agli Istituti, cioè le risorse a gestione decentrata utilizzate dalla rete scientifica per l operatività logistico-gestionale 2 e per l operatività tecnico-scientifica. È stato necessario, per l esercizio 2007, invitare gli Istituti a formulare le proprie proposte con i seguenti limiti: - quota di risorse da fonti interne per il mantenimento dell operatività logistico-gestionale non superiore al 90% delle risorse attribuite per l esercizio finanziario 2006; - quota di risorse da fonti interne per il mantenimento delle attività connesse all operatività tecnico-scientifica non superiore al 60% delle risorse attribuite per l esercizio finanziario È opportuno sottolineare che anche piccoli tagli sul totale delle disponibilità dell Ente, data la grande prevalenza delle spese fisse incomprimibili, hanno un forte impatto soprattutto sulle disponibilità relative all operatività tecnico-scientifica che costituiscono la quota (modesta) di natura non inevitabile. 2 Questa tipologia comprende le seguenti voci di spesa: Mensa, Spese d'ufficio, Spese postali e telegrafiche, Spese telefoniche e canoni di trasmissione dati, Energia elettrica, acqua gas e riscaldamento, Canoni di leasing, Assicurazioni, Spese legali, Giardinaggio, Vigilanza, Pulizia, Smaltimento di rifiuti tossici e nocivi, Imposte, tasse e tributi vari, Imposta sul valore aggiunto, Periodici, opere e materiale bibliografico. 6.

9 Introduzione e sintesi Per meglio comprendere gli effetti concreti della riduzione subita, si consideri che il taglio cumulato (52,5 milioni di euro) è pari a tre volte la somma delle spese previste per le attività di Ricerca Spontanea a Tema Libero o, in altri termini corrisponde quasi all importo, utilizzato nel 2006 dagli Istituti di provenienza dai trasferimenti dal centro. Tipologia Anno Ricerca Spontanea a Tema Libero (spese vive) Utilizzazioni critiche di confronto previsti realizzati previsti realizzati 11 3,5 17 2,9 Trasferimenti agli istituti di risorse a gestione decentrata Valori in milioni di euro I dati 2005 fanno riferimento al Bilancio consuntivo 2005; i dati 2006 fanno riferimento al Preconsuntivo 2006; i dati previsti per la RSTL fanno riferimento al Piano Triennale In definitiva è stato veramente fatto tutto il possibile per realizzare risparmi e allocare al meglio le disponibilità con grande senso di responsabilità. Per esempio nell anno 2002 i costi dell Amministrazione Centrale corrispondevano al 10% del totale; questa incidenza nel 2005 era scesa del 30% e l impegno è proseguito. Come risultato finale si può affermare che la situazione è molo difficile ma sostenibile per quest anno ancorché con notevoli sofferenze. L effetto negativo maggiore si avrà, se non ci saranno novità positive, per il prossimo esercizio in quanto le riduzioni nel 2007 non solo generano difficoltà per quest anno, ma azzerano anche il fisiologico riporto all esercizio successivo delle risorse non impegnate, riporto necessario per coprire le spese relative ai primi mesi dell anno. Quanto sopra non sarebbe stato possibile senza l impegno di tutti, non solo del Consiglio di Amministrazione e del Consiglio Scientifico Generale, ma della struttura amministrativa centrale e soprattutto della rete scientifica nelle sue articolazioni, alla quale va un grato riconoscimento. A tale riguardo è confortante il giudizio positivo sui progressi compiuti espresso dalla Corte dei Conti nella relazione relativa al biennio Un capitolo della presente Relazione è dedicato alle criticità e alle prospettive. Le situazioni critiche che risentono in modo decisivo della riduzione dell apporto finanziario dello Stato al funzionamento scientifico dell Ente possono essere così sintetizzate: - il trasferimento di risorse a gestione decentrata per l operatività tecnico-scientifica e logistogestionale della rete è stato nel 2006 e nel 2007 al di sotto delle esigenze per 10 milioni di euro ai quali vanno sommati ulteriori 10 milioni di euro per garantire, come è stato finora, l avvio dell esercizio 2008; - il finanziamento delle proposte di ricerca spontanea a tema libero richiede ulteriori 15 milioni di euro per spese vive legate all operatività tecnico-scientifica; - l attivazione di assegni di ricerca relativamente alla quota non riconducibile ai progetti, ma legata al percorso di formazione-inserimento richiede ulteriori 10 milioni di euro; si tenga conto che l Ente già utilizza annualmente 25 milioni di euro provenienti da terzi per assegni di ricerca su iniziative progettuali specifiche; - sono necessari 10 milioni di euro per lo start-up dei progetti interdipartimentali e il varo di nuove attività di ricerca trainanti di lungo periodo legate alle tre tecnologie ad elevata dinamica e ad alto potenziale di innovazione Nano, Bio, Info, individuate dal Consiglio 7.

10 Introduzione e sintesi Scientifico Generale come prioritarie per un più efficace riposizionamento scientifico del CNR. All esigenza di superare queste gravi rinunce si sommano sul piano del reperimento delle risorse ulteriori difficoltà: l impossibilità di ripetere ancora una volta il protrarsi del beneficio derivante dalle operazioni di razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare dell Ente che negli ultimi due anni, come già detto, ha generato risorse per un totale di circa 45 milioni di euro all anno. In sintesi, per la sopravvivenza occorrono circa 65 milioni di euro, mentre per il rilancio di impegni di ricerca di respiro programmatico (finanziamento delle ricerche curiosity driven e avvio di nuove iniziative) servirebbero altri 35 milioni di euro per un totale complessivo di 100 milioni di euro all anno. Queste risorse non possono che venire dall aumento del contributo ordinario dello Stato. L entità dell adeguamento del contributo ordinario è in linea con quanto già richiesto in sede di Piano triennale (circa 55 milioni di euro) in quanto allora non era previsto il taglio di circa 40 milioni di euro avuto nel 2007rispetto al Quanto alle modalità di reperimento delle risorse, anche se senza alcun dubbio è esclusiva competenza del MUR decidere criteri di ripartizione e modalità di utilizzo del Fondo di funzionamento degli Enti di ricerca, può essere utile osservare che: - circa 25 milioni di euro possono essere recuperati ristabilendo come valore base del contributo per il 2007 l intero valore assegnato nel 2006; - se si recuperassero gli accantonamenti previsti dalla Legge Finanziaria 2007, il MUR avrebbe una disponibilità aggiuntiva di circa 220 milioni di euro; ipotizzando che al CNR fosse assegnato, in base al peso relativo rispetto agli altri Enti vigilati dal MUR, un terzo di tali risorse, l Ente potrebbe contare su ulteriori 70 milioni di euro. Si recupererebbe in tal modo, ancorché parzialmente, la differenza a sfavore del CNR quanto al contributo pro-capite che è stato negli ultimi anni più basso rispetto a quello assegnato agli altri Enti. L auspicio è che il 2007 veda risolti positivamente i nodi sopra descritti. Non mancherà comunque l impegno di quanti operano nel CNR, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi previsti, Fabio Pistella 8.

11 Il contesto di riferimento 1. Il contesto di riferimento 1.1 Le scelte strategiche 1.1.a La missione e il relativo portafoglio strategico L identità del CNR può essere sintetizzata con la seguente espressione: una risorsa da valorizzare per lo sviluppo socio-economico del Paese. La sua missione è esplicitata nell obiettivo di creare valore attraverso le conoscenze generate dalla ricerca, perseguendo attraverso lo sviluppo della ricerca e la promozione dell innovazione la competitività del sistema produttivo e i bisogni individuali e collettivi dei cittadini. Corrispondentemente la finalità dell Ente dà priorità, ma non esclusività, a ricerche mission oriented. Le scelte di fondo sul portafoglio strategico del CNR indicate nel Piano triennale consistono nel percorrere le tre direttrici di intervento in coerenza con il Programma Nazionale di Ricerca: - Ricerca Spontanea a Tema Libero (RSTL), cosiddetta curiosity driven, cioè le ricerche proposte da singoli ricercatori (o da gruppi) per le quali non è previsto un obiettivo specifico a breve; - attività di sviluppo competenze, cioè attività di miglioramento delle capacità nei laboratori (qualificazione del personale, modelli e software, attrezzature); - progetti relativi alle linee tematiche a carattere strategico, cioè quelli che sostanziano le priorità programmatiche dell Ente, articolate in undici macroaree. Le risorse, espresse in una rappresentazione full cost 3 delle attività, sono state negli anni assegnate nella misura percentuale di 15, 15, 70, rispettivamente. Va sottolineato che l esperienza di questi anni ha dimostrato che c è un contenuto rilevante di ricerca di base anche nei progetti di ricerca mirati a tematiche strategiche e quindi sarebbe riduttivo affermare che la ricerca di base al CNR si trova solo nella RSTL e nello sviluppo competenze. Come è noto, in vari paesi dell Unione Europea è in corso una riflessione generale sulla ricerca scientifica pubblica e sui suoi rapporti con la ricerca industriale, anche con riferimento al ruolo dell Unione Europea nel settore 4. È poco diffusa la consapevolezza che i Trattati includono la competitività direttamente tra le politiche dell Unione e la ricerca come oggetto di azione comunitaria solo in quanto strumentale all obiettivo della competitività 5. Non a caso il VII Programma Quadro è articolato nei quattro assi elencati nel seguito con l indicazione degli obiettivi proposti e del peso percentuale 6 delle risorse assegnate: - Cooperation (66%): conquistare la leadership in aree scientifiche e tecnologiche chiave, sostenendo la cooperazione fra università, imprese, centri di ricerca e autorità pubbliche dei paesi dell Unione Europea ed anche del resto del mondo; 3 Si ricorda che l introduzione con il Bilancio 2005 della rappresentazione full cost delle attività generò all interno del CNR non poche resistenze. Attualmente questa rappresentazione non solo è ben accolta all interno ma è diventata uno standard tra gli Enti di ricerca a livello anche nazionale oltre che internazionale. 4 Un esempio di recente intervento è dato dall insieme di provvedimenti di riforma adottati in Francia, che sono ora in fase di attuazione, non senza difficoltà anche rispetto alla compatibilità con le regole comunitarie in materia di concorrenza. Va sottolineato che i rapporti tra CNR e imprese non configurano l esecuzione da parte dei laboratori pubblici di attività di ricerca indicate dalle imprese, ma realizzano invece una vera e propria partnership su obiettivi concordati, come avviene in Europa nel contesto del Programma Quadro dell UE. 5 Secondo l articolo 163 del trattato che istituisce la Comunità Europea: la Comunità si propone l obiettivo di rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell industria della Comunità, di favorire lo sviluppo della sua competitività internazionale e di promuovere le azioni di ricerca ritenute necessarie ai sensi di altri capi del presente Trattato... 6 Il budget complessivo per 7 anni ( ) è dell ordine dei 50 miliardi di euro. È per il CNR una grande opportunità: va assegnata elevata priorità alle azioni necessarie per un effettivo accesso del CNR a queste collaborazioni e a queste risorse. 9.

12 Il contesto di riferimento - Ideas (15%): stimolare dinamismo, creatività ed eccellenza della ricerca europea alla frontiera della conoscenza (rientra in questo contesto il ruolo dell European Research Council); - People (10%): sviluppare e rafforzare, quantitativamente e qualitativamente, il potenziale umano nel campo della ricerca e della tecnologia in Europa; - Capacities (9%): migliorare le infrastrutture di ricerca in tutta Europa, garantendone un uso ottimale. È evidente l analogia fra cooperation e tematiche strategiche ; fra ideas e RSTL, nonché fra people e capacities da una parte e sviluppo competenze dall altra. È altrettanto evidente che sarebbe molto riduttivo interpretare la funzione del CNR come circoscritta al contenuto dell asse ideas. Ai fini della predisposizione del bilancio di previsione 2007 vengono confermate le suddette scelte di fondo sul portafoglio strategico del CNR e sono, altresì, confermate le quattro regole fondamentali per la gestione dei progetti: - una reale gestione full cost delle attività, con la conseguente adozione di questo modello di gestione come base del bilancio; - la nuova rappresentazione delle allocazioni che adotta nella struttura del bilancio al livello di aggregazione più elevato (cosiddetto bilancio decisionale, come descritto nel seguito) la dimensione obiettivi, organizzata per macroaree dipartimentali e i soggetti che svolgono la ricerca (gli Istituti); - il cofinanziamento dei progetti attraverso fondi aggiuntivi provenienti dall esterno; - il coinvolgimento nelle attività di più partner sia interni sia esterni. Le attività di ricerca del CNR sono, in coerenza con il Piano Nazionale della Ricerca, relative alle macroaree progettuali riportate nella tabella successiva con la corrispondente macroripartizione delle risorse % Fondi % Ricercatori % Fondi % Ricercatori % Fondi % Ricercatori Terra e Ambiente Energia e Trasporti Agroalimentare Medicina Scienze della Vita Progettazione Molecolare Materiali e Dispositivi (*) Sistemi di Produzione ICT Identità Culturale Patrimonio Culturale TOTALE (*) L incremento del valore percentuale rispetto al precedente esercizio è da imputare all accorpamento di INFM e INOA Inizialmente la ripartizione è stata il semplice risultato del primo raggruppamento delle attività in corso presso gli Istituti con riferimento alle relative macroaree dipartimentali. Successivamente si è riusciti a razionalizzare le attività favorendo sinergie e superando duplicazioni con riferimento realistico alle risorse resesi via via disponibili nelle diverse aree. È evidente la stretta connessione fra le scelte di portafoglio del CNR e le azioni di ricerca di altri Enti 7 nel quadro del Programma Nazionale della Ricerca. Ne deriva l esigenza di un azione di coordinamento che dovrà svilupparsi su due livelli: uno governativo in sede di PNR e uno operativo, gia attivo, fra gli Enti. 7 Due esempi concreti sono, nelle aree Energia e Trasporti e Terra e Ambiente, le sinergie possibili tra ENEA e CNR e nell area Agroalimentare tra CRA e CNR. 10.

13 Il contesto di riferimento 1.1.b I rapporti esterni e le alleanze La crescita delle capacità competitive del sistema produttivo italiano si concretizza attraverso una forte sinergia tra il sistema pubblico della ricerca, lo Stato e le imprese. Le imprese sono allo stesso tempo utilizzatori, integratori e produttori di tecnologia; mentre le Università e gli Enti Pubblici di Ricerca (EPR) devono rispondere alla sfida di produrre nuova conoscenza e di creare valore attraverso questa, i Governi e l Unione Europea hanno la necessità di indirizzare il sostegno pubblico verso tematiche relative a tecnologie chiave abilitanti, intersettoriali in grado di rispondere alle richieste della Società civile (per esempio salute, ambiente, energia, trasporti, sicurezza, qualità della vita). È doveroso ricordarsi in questo contesto del cosiddetto paradosso italiano che vede il Paese al terzo livello della produttività scientifica (intesa come numero di pubblicazioni per ricercatore) ma, a seconda delle statistiche, posizionato fra il quarantesimo e il settantesimo posto nella graduatoria della competitività. La sinergia si deve realizzare in Italia, dove come noto sono bassi gli investimenti privati in ricerca, in particolare mediante una rete di legami programmatici permanenti con le imprese. In tale contesto, è significativa la capacità dell Ente di operare in collaborazione con altre strutture scientifiche e industriali, in attività svolte in partenariato con soggetti privati e imprese attraverso un rinnovato rapporto con il mondo esterno. Per quanto riguarda l integrazione con le imprese sono stati stabiliti numerosi accordi di collaborazione riconducibili alle seguenti tipologie: - con le grandi aziende detentrici di tecnologie e prevedendo negli accordi stipulati che nelle attività e nell utilizzo dei risultati siano coinvolte piccole e medie imprese che dei partner diretti del CNR sono già interlocutori quali fornitori o clienti; - con associazioni industriali, settoriali o di filiera, in grado di definire i bisogni di conoscenza e di assicurare la diffusione dei risultati; tra queste Farmindustria, Federlegno, Federchimica, ANIE che identificano gli interessi di ricerca dei loro associati e moltiplicano l impatto delle attività svolte con singoli loro associati; - con i soggetti a carattere associativo a valenza prevalentemente territoriale che hanno nell assistenza agli associati la loro ragione d essere e hanno già attive reti di grande utilità per realizzare la diffusione di tecnologie innovative; con Unioncamere, Confartigianato e Lega delle Cooperative sono già operativi accordi che hanno dato luogo a concrete iniziative comuni. Il grande rilievo dell integrazione programmatica tra CNR e imprese attraverso il cofinanziamento pubblico-privato con una sorta di ruolo di stimolo e trascinamento esercitato dal CNR nei confronti dell investitore può contribuire sia ad incrementare il personale formato on the job su specifici progetti sia a trovare collocazioni adeguate per i giovani in formazione al CNR che non trovassero concrete possibilità di impiego a tempo indeterminato all interno dell Ente. Le collaborazioni in corso sono numerose 8 ; a titolo esemplificativo si citano quelle nell ambito dei comparti come l agroalimentare (conservazione alimenti e utilizzo proficuo di scarti), il tessile (nobilitazione e funzionalità innovative di tessuti); la valorizzazione della filiera legno dalle coltivazioni delle essenze ai mobili di qualità; la componentistica meccanica, la domotica. L efficienza di quest azione deriva anche da un approccio multisettoriale, nel senso che si persegue l utilizzo della stessa tecnologia simultaneamente per più settori. L esempio storico più noto di tecnologia intersettoriale ad ampia valenza è la microelettronica, ma la lista è lunga e soprattutto stimolante anche sul piano della ricerca scientifica e tecnologica, perché le competenze necessarie e i dispositivi e i processi da realizzare sono sempre più sfidanti. 8 Come illustrato nel successivo Paragrafo dedicato ai risultati, sono in corso circa collaborazioni con soggetti privati che prevedono il coinvolgimento di circa 900 imprese. 11.

14 Il contesto di riferimento I rapporti tra CNR e Università hanno una prima area di applicazione nella dimensione formazione, a cominciare dalle tesi di laurea, fino ai dottorati e agli assegni post doc. Ma il rapporto con le Università è proficuo anche attraverso altre forme di collaborazione. In molti Istituti del CNR è consistente la presenza di ricercatori attivi su linee di ricerca concordate con il CNR appartenenti al mondo accademico nazionale e internazionale, denominati associati di ricerca (o semplicemente associati ) quando il rapporto è strutturato e visiting professor quando la presenza non è sistematica. Rilevante è anche la presenza di ricercatori sia pubblici sia provenienti dal mondo delle imprese i quali, svolgendo attività presso i laboratori dell Ente, partecipano ai programmi di ricerca del CNR con risultati che naturalmente investono anche la sfera dell inserimento e della valorizzazione delle risorse umane ad elevata qualificazione. Occorre tenere presente che ricercatori di provenienza accademica contribuiscono ai programmi dell Ente anche attraverso forme diverse da quella tipica del singolo associato cui si fa riferimento sopra. Un canale rilevante è quello degli accordi di collaborazione con i Consorzi interuniversitari quali ad esempio il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze Fisiche della Materia (CNISM), il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologie dei Materiali (INSTM), il Consorzio per lo Sviluppo dei Sistemi a Grande Interfase (CSGI), e l Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (INBB). Questi Consorzi aggregano alcune centinaia di professori e ricercatori universitari che in varia misura contribuiscono alle attività di ricerca. Di notevole interesse è anche il recente accordo tra il CNR, la Scuola Superiore Sant Anna (SSSA) e il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT) finalizzato alla definizione e alla realizzazione di attività comuni di ricerca, di didattica e di formazione nel campo delle tecnologie dell informazione, con riferimento specifico alle telecomunicazioni. Un altra forma di collaborazione tra CNR e Università è l attivazione di Unità di ricerca presso terzi strumento già impiegato nel corso del 2006, che va sistematicamente potenziato per rafforzare il rapporto con le strutture del sistema universitario ma va nel contempo selettivamente definito l obiettivo programmatico o l area di competenza che motiva la nuova struttura. È da sottolineare, inoltre, il più efficace posizionamento dell Ente nei rapporti di collaborazione con i Ministeri, in primo luogo il Ministero dell Università e della Ricerca (MUR). Una delle principali concrete occasioni è il mandato che attraverso vari Accordi di Programma il CNR ha ricevuto dal MUR a svolgere la funzione di terminale intelligente (hub) di organizzazione e concentrazione di proposte programmatiche e di conseguenti attività di ricerca. Il CNR ha, inoltre, messo a punto nel corso degli anni diverse modalità di collaborazione con l estero che trovano una loro importante manifestazione nella promozione della mobilità dei ricercatori. Tra gli strumenti principali posti a disposizione dei ricercatori ha rilievo a questo scopo il Programma Short Term Mobility (STM) che negli Accordi bilaterali di cooperazione scientifica è caratterizzato da una distribuzione non predeterminata dei fondi tra le varie discipline scientifiche e dalla mobilità di studiosi italiani (ricercatori CNR ed universitari, compresi dottorandi e personale non strutturato) verso tutti i Paesi esteri. Il principale strumento di cooperazione scientifica con Enti stranieri omologhi del CNR, sono gli accordi bilaterali. Essi hanno una particolare rilevanza strategica in quanto costituiscono punti di riferimento permanenti per le collaborazioni internazionali e rivestono un importante valore istituzionale per il consolidamento dei rapporti fra Enti di ricerca. Una prospettiva di sviluppo e di valorizzazione di questo strumento a livello europeo è dato dalle azioni denominate ERANET che sono inserite nel Programma Quadro di Ricerca sull UE. Più in generale gli accordi bilaterali vanno visti in prospettiva come strumento per realizzare concretamente quell integrazione fra i sistemi di ricerca dei diversi paesi che è denomitato ERA (European Research Area), un obiettivo ambizioso, ma purtroppo ancora lontano e non ben definito. 12.

15 Il contesto di riferimento Riguardo alle grandi infrastrutture di ricerca internazionali, il CNR ha stipulato, dal 1985, un accordo di collaborazione con il CCLRC (Council for the Central Laboratory of the Research Councils) inglese per l utilizzo della sorgente ISIS (Oxforshire - UK), la sorgente a spallazione di neutroni più intensa al mondo. Questo accordo prevede anche, da parte degli istituti CNR, la progettazione e realizzazione dello strumento NIMROD, finalizzato all indagine dei materiali. Dal 2005 è operativo anche un accordo di collaborazione con l ILL (Grenoble - Francia) per l utilizzo del reattore per spettroscopia di neutroni più intenso operante al mondo. Questi accordi permettono alla comunità italiana l accesso alle due sorgenti per svolgere attività di ricerca multidisciplinare in settori quali biologia, biotecnologia, farmacologia, chimica, fisica, geologia, ingegneria. Il CNR aderisce a oltre 60 Organismi scientifici internazionali non governativi svolgendo sul piano programmatico gestionale e spesso anche finanziario, pur nella limitatezza delle risorse - un ruolo fondamentale per la partecipazione della comunità scientifica italiana alle attività di tali organizzazioni. Tra gli Organismi internazionali, occupano una posizione di particolare rilievo la ESF (European Science Foundation) e l ICSU (International Council for Science), quest ultimo anche attraverso le Unions ed i Comitati scientifici di coordinamento su grandi temi interdisciplinari quali la ricerca oceanica, antartica e i temi del global change. Le Regioni, infine, completano l estesa rete di relazioni stabilite dall Ente, un supporto di grande valore non solo per le risorse messe a disposizione, ma per una più generale concertazione delle azioni di valenza territoriale e di valorizzazione di strutture e di competenze. Ne sono un esempio la creazione e lo sviluppo dei distretti tecnologici e dei centri di competenza ad alcuni dei quali il CNR partecipa. È molto ampio l elenco di Accordi Quadro e di Protocolli di Intesa stabiliti dal CNR con le Regioni, spesso in triangolazione con il MUR. 1.1.c Correlazione tra missione, vincoli di spesa ed entità e provenienza delle risorse L analisi delle risorse finanziarie disponibili e mobilitabili va correlata alla possibilità di assolvimento della missione dell Ente in modo equilibrato nei diversi elementi che la compongono. Infatti il CNR non solo si avvale del contributo statale, ma si è dimostrato in grado di reperire consistenti risorse dall esterno, finalizzate a sostenere attività di ricerca frequentemente in partenariato. L andamento di queste disponibilità è in costante crescita, in contrapposizione con il trend degli ultimi anni del contributo di funzionamento erogato dallo Stato. Ma questa integrazione di risorse che è di per sé virtuosa e dimostra le capacità di relazionarsi con i partner e di competere con successo nell accesso a meccanismi di finanziamento selettivi, diventa inefficace e distorcente quando il contributo ordinario dello Stato scende al di sotto del valore di sopravvivenza. Sono concettualmente possibili vari approcci per definire il valore limite di sopravvivenza; tra questi due sono di uso più frequente: - considerazioni sul trend storico dei valori del contributo ordinario dello Stato precedentemente ricevuto (più realisticamente espressi se rapportati al numero di ricercatori attivi nell Ente); - considerazioni sull incidenza delle spese fisse, in primo luogo quelle di personale. Naturalmente, questi valori vanno esaminati nel confronto con analoghi organismi a livello nazionale e internazionale: si deve riconoscere ad un analisi oggettiva, che il CNR risulta penalizzato. Qui si vuole sottolineare l esistenza di vincoli stretti fra fonti delle risorse finanziarie e tipologia di attività in quanto il contributo ordinario ha, rispetto ad entrate di altro tipo, una valenza insostituibile per due ordini di motivi: - la riduzione della quota di finanziamento proveniente dallo Stato compromette la capacità del CNR di promuovere e partecipare ai programmi in partenariato; il motivo è che il CNR utilizza il finanziamento del MUR per contribuire con la propria quota a finanziare le opportunità di collaborazione che richiedono il cofinanziamento (e sono la maggioranza); - come già accennato, le ricerche in partenariato hanno vincoli spesso condizionanti nelle finalità delle ricerche concordate e solo il contributo ordinario dello Stato, qualora non sia totalmente assorbito dalle spese fisse incomprimibili, può finanziare azioni di natura esplorativa o 13.

16 Il contesto di riferimento comunque libere (in primo luogo appunto la cosiddetta RSTL di cui si è già fatto cenno) non finanziabili con apporti esterni. La soluzione diretta e coerente con tutte le componenti della missione affidata al CNR dalla legge sarebbe ovviamente un incremento del contributo ordinario dello Stato; basterebbe a questo scopo anche un aumento di piccola entità. Il quadro era già stato realisticamente esposto nella frase seguente che è tratta dall aggiornamento per il periodo del Piano Triennale: In generale, occorre sottolineare la circostanza già evidenziata nel Piano triennale che se il contributo del MIUR non venisse aumentato (basterebbe un aumento del 10% per avere effetti positivi di grande rilievo) le conseguenze negative si manifesterebbero su due fronti: come già accennato non solo sarebbe inevitabilmente penalizzata la ricerca spontanea a tema libero ma addirittura il CNR si potrebbe trovare nella situazione di non disporre delle risorse necessarie per svolgere la funzione di amplificatore, rischiando, quindi, di perdere anche una parte delle risorse esterne alle quali l Ente ha concreta possibilità di accedere. La riduzione progressiva del contributo ordinario dello Stato ha comportato una situazione di sofferenza per quanto riguarda le scelte di portafoglio stabilite già nel Piano triennale , che prevedevano una ripartizione delle risorse fra Ricerca Spontanea a Tema Libero (RSTL), attività di sviluppo competenze e progetti a carattere strategico. Questa situazione ha inoltre danneggiato gli investimenti di natura tecnico-scientifica. Va comunque sottolineato positivamente lo sforzo compiuto con successo negli ultimi anni dal CNR per reperire contributi alle proprie attività di ricerca provenienti da soggetti terzi al fine di sopperire alla sistematica diminuzione del contributo dello Stato. Il CNR ha, infatti, dimostrato di non essere un Ente chiuso in se stesso ma al contrario di saper promuovere collaborazioni e opportunità, riuscendo a moltiplicare le proprie risorse finanziarie. Come rappresentato nella successiva figura, il valore del coefficiente di amplificazione 9, pari a 1,4 nel consuntivo 2003, raggiunge nel consuntivo 2005 il valore 1,8. In altre parole è raddoppiata la quota reperita al di fuori del suddetto contributo: questo incremento è un importante prova della capacità dell Ente di mobilitare per i propri obiettivi risorse esterne, capacità sulla quale si tornerà nel seguito. Qualora si volesse invece, con un forte mutamento di strategia, un CNR operante senza vincoli programmatici e senza dover contare su entrate derivanti da collaborazioni connesse con obiettivi progettuali concordati con i partner, a parte la condivisibilità o meno di scelte di questo tipo, il contributo ordinario dello Stato dovrebbe essere incrementato in misura molto consistente. 9 Si ricorda che il coefficiente di amplificazione è definito come il rapporto tra le risorse disponibili per le attività di ricerca e il contributo ordinario delle Stato per la realizzazione di dette attività. 14

17 Contributo funzionamento MIUR Alienazione edifici Entrate varie Risorse da esercizio precedente 0 Mutuo 192 Risorse esterne Risorse esterne esercizi precedenti Tabella 4 Fonti delle risorse finanziarie e loro utilizzo Confronto tra esercizi successivi al netto dei dati inerenti agli enti accorpati o separati (milioni di ) I valori tra parentesi si riferiscono alle spese di personale Consuntivo Risorse rinviate all esercizio successivo 63 (42) Struttura centrale 15 Edilizia Contributo funzionamento MIUR Alienazione edifici Entrate varie Consuntivo * Risorse rinviate all esercizio successivo 68 Struttura centrale (45) 22^ Edilizia (365) attività coperte da fonti interne attività coperte da fonti esterne Risorse da esercizio precedente Mutuo Risorse esterne 2004 Risorse esterne esercizi precedenti (398) attività coperte da fonti interne attività coperte da fonti esterne Rete Scientifica Rete Scientifica di cui 32 milioni di euro già applicati al bilancio di previsione escluso l importo di 46 milioni di euro per accantonamento rinnovi contrattuali in corso. ^ di cui 8 milioni di euro restituzione mutui pregressi (quota capitale e quota interessi). Consuntivo % rispetto al 2003 Contributo funzionamento MIUR Alienazione edifici Mutuo Entrate varie 91 2 Risorse da esercizio precedente Risorse esterne Risorse rinviate all esercizio successivo 61 (46) 889 (444) Struttura centrale Edilizia attività coperte da fonti interne attività coperte da fonti esterne 16 3 attività coperte da fonti interne 10 attività coperte da fonti esterne +21% rispetto al % rispetto al Risorse esterne esercizi precedenti Rete Scientifica 1 Importo già applicato al Bilancio di Previsione 2006 e così composto: 12,3 Intesa CNR/MIUR Strumentazione ; 0,5 Osservatorio mercato creditizio regionale; 0,5 accordo CNR/S.Lucia/Ebri/Regione Lazio/Filas Spa; 1,7 indennità capi dipartimento, capi progetto e responsabili commessa; 7,2 ricerca spontanea a tema libero; 5,8 ordinario; non ricomprende euro 76 milioni relativi all accantonamento per il rinnovo del CCNL. 2 Avanzo accertato in sede consuntiva 2004 ed applicato al Bilancio 2005 e così composto: 46.0 per accantonamento rinnovo contrattuale; 8.0 Intesa CNR/MIUR Edilizia ; 16.3 Intesa CNR/MIUR Strumentazione ; 20.8 avanzo ordinario. 3 di cui 11 milioni di euro relativi all estinzione di mutui pregressi (quota capitale e quota interessi). 4 sono risorse destinate ad obiettivi programmatici ma non ancora impegnate a norma del Regolamento di amministrazione, contabilità e finanza 15.

18 Il contesto di riferimento 1.1.d Le risorse di personale Nella tabella seguente è riportata la distribuzione per qualifiche e livelli del personale in servizio alla data del 31 dicembre 2006, sia con contratto a tempo indeterminato sia con contratto a tempo determinato. Delle unità di personale a tempo determinato, circa la metà sono a carico di entrate diverse dal contributo ordinario dello Stato: una conferma della valenza positiva delle capacità del CNR di procurarsi risorse e di investirle proficuamente anche dal punto di vista della occupazione intellettuale. La successiva tabella riporta i dati relativi alle tipologie di esterni che collaborano con il personale CNR in attività scientifiche nei laboratori dell Ente. livello Personale in servizio al 31 dicembre 2006 (a) profilo A tempo indeterminato A tempo determinato (b) Totale Dirigenti I Dirigente Generale incaricato II Dirigente totale Ricercatori I Dirigente di Ricerca II Primo Ricercatore III Ricercatore totale Tecnologi I Dirigente Tecnologo II Primo Tecnologo III Tecnologo totale Ruolo a esaurimento IV Direttore di Divisione totale Funzionari IV Funzionario di Amministrazione V Funzionario di Amministrazione totale Collaboratori Tecnici IV Collaboratore Tecnico V Collaboratore Tecnico VI Collaboratore Tecnico totale Collaboratori di Amministrazione V Collaboratore di Amministrazione VI Collaboratore di Amministrazione VII Collaboratore di Amministrazione totale Operatori Tecnici VI Operatore Tecnico VII Operatore Tecnico VIII Operatore Tecnico totale Operatori di Amministrazione VII Operatore di Amministrazione VIII Operatore di Amministrazione IX Operatore di Amministrazione totale Ausiliari Tecnici VIII Ausiliario Tecnico IX Ausiliario Tecnico totale Ausiliari di Amministrazione IX Ausiliario di Amministrazione totale Totale Generale (a) Comprende il personale degli Enti Accorpati INFM, INOA e IDAIC. (b) Incluse unità di personale pagate con fondi diversi dal contributo Ordinario dello Stato. 16.

19 Il contesto di riferimento Tipologia personale esterno per Dipartimento Dipartimento associati di ricerca Professori visitatore assegnisti borsisti dottorandi totale parziale laureandi collaboratori professionali altro totale parziale Totale con laureandi Terra e Ambiente Energia e Trasporti Agroalimentare Medicina Scienze della Vita Progettazione Molecolare Materiali e Dispositivi Sistemi di Produzione ICT Identità Culturale Patrimonio Culturale TOTALE (1) Il Regolamento del personale prevede che gli istituti possono avvalersi di professori o ricercatori universitari di ruolo associati alle attività della struttura. L associazione viene disposta per programmi specifici e per periodi determinati generalmente legati alla durata dei programmi. Il personale associato ha accesso all uso dei servizi, degli strumenti e delle apparecchiature del CNR nell ambito e per le finalità dei programmi ai quali collabora. (2) La voce Altro include prevalentemente le seguenti figure professionali: stage, tirocinante, analista di laboratorio, supporto informatico, attività di redazione, operatore help-desk, salariati agricoli. I dati sono riferiti al 31/12/

20 Il contesto di riferimento Il CNR ha un patrimonio di risorse umane costituito attualmente da quasi 8 mila unità, delle quali più della metà ricercatori e tecnologi, compresi circa 650 unità con contratto a termine. Il grafico seguente riporta l andamento negli anni del numero dei dipendenti, distinguendo quelli con contratto a tempo determinato da quelli con contratto a tempo indeterminato Andamento delle unità di personale Tempo Indeterminato Tempo Determinato Totale Con riferimento al personale a tempo indeterminato 10 : - l anno 2001 ha marcato un incremento di oltre unità; fatto di per sé certamente positivo, ma non essendo stato accompagnato da un corrispondente aumento delle risorse finanziarie è stato, unitamente ai tagli in termini reali del contributo ordinario di cui si è già detto, tra le cause del sottofinanziamento del CNR che da quella data è divenuto endemico; - nel periodo si è avuta una decrescita media dell organico a tempo indeterminato pari al 2% annuo; - infine, nel biennio si è avuta una riduzione dell organico superiore al 8% nonostante qualche immissione. Il numero di dipendenti a tempo determinato ha avuto un andamento speculare che può spiegarsi con il ricorso a questo strumento come una sostituzione compensativa del blocco delle assunzioni a tempo indeterminato. In realtà le assunzioni a tempo determinato dovrebbero nella fisiologia avere una loro logica, legata da una parte alle fasi finali di un percorso di formazione e inserimento, dall altra a esigenze specifiche di programmi limitati nel tempo per obiettivi e/o risorse finanziarie mirate. Vale la pena di sottolineare che circa la metà delle assunzioni a termine sono pagate con risorse provenienti da fonti diverse dal contributo ordinario dello Stato e che nell attuale quadro normativo questa percentuale è destinata ad aumentare. Non va sottovalutato l apporto che viene dal personale non dipendente del CNR che partecipa attivamente alle attività di ricerca dell Ente. Questo apporto non solo è la sostanza di gran parte delle collaborazioni con l esterno (e spesso espande la possibilità di accesso alle corrispondenti 10 I confronti sono al netto degli Enti accorpati o separati. 18.

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