Catalogo corsi interaziendali

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1 Catalogo corsi interaziendali Impresa in formazione La formazione per l innovazione, la professionalità e la sicurezza ID Progetto Dispositivo L.236/93 - Progetti quadro - Anno 2008 Il Progetto è promosso da Assolombarda e Organizzazioni Sindacali Territoriali di CGIL, CISL, UIL E' attuato da: Fondazione Luigi Clerici (capofila A.T.S.), Fondazione ISTUD per la cultura d impresa e di gestione, Università Cattolica del Sacro Cuore, CSFU, ASSOSERVIZI, ASF, IAL, Agenzia Est Milano, CLOM.

2 INDICE DEI CORSI SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE COMUNICAZIONE E ASSERTIVITA 1 CREATIVITA IN AZIENDA 2 ESSERE COACH 3 GESTIONE DEI COLLABORATORI 4 GESTIONE DEL TEMPO 5 LAVORARE IN MODO COLLABORATIVO 6 PUBLIC SPEAKING 7 LA GESTIONE DEI CONFLITTI 8 LO SVILUPPO DELLE ABILITA NEGOZIALI 9 CORSO BASE IN HUMAN RESOURCE MANAGEMENT 10 LA GESTIONE DEI COLLOQUI 11 LA DELEGA COME STRUMENTO DI GESTIONE DELLE RISORSE 12 I METODI DELLA FORMAZIONE 13 SELF-MANAGEMENT 14 LEADERSHIP 15 SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI IL BILANCIO PER I NON ADDETTI 16 CONTROLLO DI GESTIONE: I FONDAMENTALI 17 VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI E VALUTAZIONE AZIENDALE: I FONDAMENTALI 18 IL BILANCIO SOTTO IL PROFILO CONTABILE, CIVILISTICO E FISCALE 19 ANALISI DELLO SCENARIO FINANZIARIO ATTUALE 20 FONDAMENTI DI FINANZA 21 IL BUSINESS PLAN 22 ANALISI ORGANIZZATIVA E PROCESS MANAGEMENT 23 PROJECT MANAGEMENT 24 DISTRIBUZIONE FISICA E SERVIZIO AL CLIENTE 25 GESTIONE DEGLI ACQUISTI 26 GESTIONE DEI MAGAZZINI ED OTTIMIZZAZIONE DELLE SCORTE 27 MODELLI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DELLA PRODUZIONE 28 INNOVAZIONE NEL RAPPORTO CON IL MERCATO MARKETING INTERNAZIONALE 29 PROCESSO DI MARKETING 30 SALES MANAGEMENT 31 GESTIRE LA RELAZIONE DI VENDITA CON EFFICACIA 32 SCHEDA DI ISCRIZIONE AI CORSI INTERAZIENDALI

3 SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE COMUNICAZIONE E ASSERTIVITA Finalità generale dell intervento è quella di aumentare la consapevolezza dei partecipanti rispetto alle caratteristiche, al funzionamento, alle dinamiche del processo comunicativo e fornire loro chiavi di lettura per migliorare la propria azione quotidiana. Entro questa finalità, gli obiettivi specifici sono: comprendere la complessità della comunicazione interpersonale; aumentare la conoscenza dei fondamentali della comunicazione; aumentare il livello di consapevolezza circa le determinanti del proprio stile comunicativo, i suoi punti di forza e le aree di miglioramento; allenare capacità e strumenti comunicativi anche alternativo a quelli in uso. Il lavoro d aula si focalizzerà sull analisi e la sperimentazione di comportamenti efficaci in relazione alle situazioni di comunicazione aziendale più frequenti: Condividere obiettivi e informazioni (a due, in collettivo) Influenzare gli interlocutori (interni, esterni) Motivare gli interlocutori in situazioni difficili (a due, in collettivo) Costruire cooperazione e fiducia (a due, in collettivo) Saranno nello specifico allenate le capacità di: definizione di un obiettivo comunicativo realistico progettazione e gestione di una comunicazione (contenuti, scaletta, strumenti di supporto e gestione delle dimensioni relazionali) argomentazione osservazione e ascolto espressione verbale e non verbale restituzione feedback A chiunque sia interessato ad avere uno spazio di riflessione, in un ottica di miglioramento, sulla propria capacità di comunicazione efficace. 1

4 SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE CREATIVITA IN AZIENDA Il seminario ha lo scopo di esplorare le dinamiche della creatività e di comprenderne la possibile applicazione di esse nella vita professionale. Attraverso una successione di esercizi creativi, i partecipanti sono portati a prendere consapevolezza dei propri processi cognitivi ed espressivi e ad integrarli in una visione più ampia ed efficace. In particolare, attraverso il confronto in gruppi si sperimenterà la creatività come un processo plurale, che necessita collaborazione, propositività e valorizzazione delle differenze. Gli stili della creatività I meccanismi della creazione L approccio logico-sequenziale e il pensiero laterale L importanza della diversità nell approccio creativo Gli spazi per la creatività nella vita professionale A chiunque sia interessato a comprendere meglio e a fare proprie le dinamiche della creatività, sia come occasione di crescita personale, sia come occasione di maggior soddisfazione nella vita professionale. 2

5 SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE ESSERE COACH Il seminario è finalizzato ad accrescere la consapevolezza dei partecipanti sul coaching come approccio allo sviluppo dei propri collaboratori. In particolare il seminario intende: illustrare il significato del coaching in un'ottica manageriale e le ragioni della sua diffusione; esplicitare i presupposti, le finalità e le condizioni di efficacia; condividere un modello di coaching; allenare all'uso del metodo e alla gestione della relazione di coaching; creare occasioni di sperimentazione e consapevolezza sul proprio stile di coaching. Il ruolo di coach a partire dall esperienza dei partecipanti Il coaching come stile manageriale orientato allo sviluppo delle risorse Bisogni organizzativi e individuali alla base del coaching Il modello G.R.O.W e i suoi obiettivi: consapevolezza e responsabilità La gestione della relazione: fiducia e sostegno Il colloquio di coaching e il piano di coaching A Manager che intendano guidare i propri collaboratori diretti in un processo di sviluppo professionale. Un modulo di 3 giorni 3

6 SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE GESTIONE DEI COLLABORATORI L intervento formativo intende lavorare sulle principali competenze necessarie per un'efficace gestione dei collaboratori. In particolare il seminario intende: esplorare i contenuti del ruolo di gestione delle persone e identificare le principali capacità ad esso relative; allenare la capacità di comprensione e gestione delle situazioni tipiche del ruolo di management dei collaboratori; identificare approcci per la gestione dei collaboratori adeguati, in relazione alle caratteristiche della situazione e dell'interlocutore. Il ruolo manageriale nell esperienza dei partecipanti Il coordinamento di un gruppo di lavoro La gestione della motivazione La valutazione e il dare feedback La delega La gestione del colloquio Lo sviluppo delle risorse A chiunque abbia attualmente all interno della propria organizzazione responsabilità di gestione di collaboratori diretti. Un modulo di 3 giorni 4

7 SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE GESTIONE DEL TEMPO Il seminario ha l obiettivo di rendere i partecipanti consapevoli delle dimensioni e degli elementi fondamentali relativi al fattore tempo e alla sua gestione, identificando modalità e possibili strumenti utilizzabili nell esercizio dell attività professionale. In particolare, gli obiettivi del seminario sono: aiutare i partecipanti a identificare tutte le variabili coinvolte nella gestione delle proprie attività; sostenere i partecipanti nell organizzazione in maniera efficace ed efficiente del proprio lavoro, nel rispetto dei vincoli organizzativi e delle risorse disponibili. Il concetto di tempo cronologico e tempo psicologico La gestione del tempo individuale in relazione al tempo dell organizzazione La mobilitazione delle proprie energie ed il rapporto tempo personale/tempo di lavoro La definizione della propria scala valori per l individuazione e gestione delle priorità La definizione personale degli obiettivi Il concetto di urgenza e importanza I ladri del tempo Uno strumento gestionale: la matrice manageriale L organizzazione delle attività: le parti semplici e la complessità delle relazioni tra esse La delega come strumento di programmazione personale A chiunque sia interessato ad avere uno spazio di riflessione, in un ottica di miglioramento, sulla propria capacità di time management. 5

8 SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE LAVORARE IN MODO COLLABORATIVO Condividere le ragioni del lavoro cooperativo nelle organizzazioni Identificare gli ostacoli e le condizioni di efficacia per la cooperazione in un team di lavoro e nella relazione professionale a due Riflettere sulle principali dinamiche legate al lavoro cooperativo Allenare le capacità di collaborazione e di lavoro integrativo. Perché cooperare nelle organizzazioni? La rappresentazione della cooperazione partendo dall esperienza dei partecipanti Due macro ambiti della cooperazione: il gruppo e la relazione a due Le aree di presidio di un team: compito e relazione Mandato vs. obiettivo Gestire il compito: condivisione dell obiettivo, del metodo di lavoro e dei ruoli del team Gestire la relazione: clima, fiducia, motivazione, comunicazione Gli ostacoli alla cooperazione nella relazione a due L altra faccia della cooperazione: il conflitto Le condizioni di efficacia per la cooperazione in un team e nella relazione a due A chiunque sia attualmente impegnato nell esercizio della sua attività in gruppi di lavoro o sia chiamato a costruire e gestire relazioni cooperative con uno o più colleghi. Un modulo di 3 giorni 6

9 PUBLIC SPEAKING SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE Il seminario intende accrescere nei partecipanti la consapevolezza delle dimensioni principali coinvolte nelle attività di presentazione in ambito professionale e allenare le competenze collegate. In particolare il seminario è finalizzato a sostenere i partecipanti nel comprendere come strutturare una presentazione sui bisogni degli interlocutori, nel riuscire ad usare efficacemente gli strumenti a propria disposizione, nel riuscire a riconoscere gli aspetti principali e più critici delle situazioni di public speaking. Preparazione della presentazione Parlare in pubblico come processo comunicativo "uno a molti" Il pubblico-cliente (bisogni, aspettative, caratteristiche) come fattore orientatore della preparazione Il contenuto: obiettivo, metodo, strumenti Le fasi della presentazione e la loro corretta struttutazione La definizione dell'obiettivo, la strutturazione del discorso e la scelta del linguaggio, la scelta delle informazioni e degli strumenti di supporto, le azioni di "prova" Lo svolgimento della presentazione Le tecniche di presentazione e gli errori più comuni La gestione delle domande e delle obiezioni La flessibilità nell'interazione come chiave di successo La relazione: le sensazioni, l'atteggiamento, le emozioni La conclusione della presentazione Le azioni di verifica sull'obiettivo Lo spazio al cliente A tutte le persone che usano le presentazioni come strumento di comunicazione in ambito professionale. 7

10 SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE LA GESTIONE DEI CONFLITTI L intervento formativo è finalizzato a sviluppare ed allenare le capacità necessarie per gestire situazioni conflittuali all interno della propria realtà organizzativa. In particolare, le capacità oggetto di lavoro sono: riconoscere le principali situazioni conflittuali e analizzarne comportamenti, dinamiche cognitive ed emotive al fine di sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e del proprio stile nella relazione e nella mediazione dei conflitti. Si suggerisce, prima dell iscrizione a questo modulo, la partecipazione al seminario di comunicazione efficace, per potenziarne l acquisizione di strumenti. Le tipologie di conflitto: sul problema e sulla relazione Le principali cause di conflitto nelle organizzazioni La gestione del conflitto: come costruire una cornice relazionale per affrontare il conflitto esistente e bilanciare gli interessi in gioco La comunicazione come leva fondamentale del processo di mediazione Gli stili relazionali Gli approcci strategici fondamentali: competitivo e cooperativo Cenni alla gestione delle emozioni e momenti esperenziali A tutte le persone che nell esercizio del proprio ruolo devono gestire situazioni di possibile conflittualità e di mediazione, dovendo integrare prospettive differenti per il raggiungimento dei propri obiettivi professionali. 8

11 SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE LO SVILUPPO DELLE ABILITA NEGOZIALI L intervento formativo è finalizzato a sviluppare ed allenare le capacità necessarie per gestire situazioni negoziali all interno della propria realtà organizzativa. In particolare, le capacità oggetto di lavoro sono: riconoscere le principali situazioni negoziali, analizzare i comportamenti e le dinamiche cognitive ed emotive caratteristiche di una situazione negoziale, sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e del proprio stile nella relazione negoziale. Si suggerisce, prima dell iscrizione a questo modulo, la partecipazione a gestione dei conflitti per ottimizzare l acquisizione di strumenti e tecniche. Il processo negoziale: come costruire una cornice negoziale e bilanciare gli interessi in gioco Il processo negoziale: dal problem setting al problem solving Le Tecniche creative, cenni su strumenti della PNL La negoziazione e la trattativa: differenze e peculiarità Gli stili di negoziazione e il one shot Introduzione alla trattativa in ambito internazionale e peculiarità A tutte le persone che nell esercizio del proprio ruolo devono gestire situazioni negoziali, di trattativa commerciale o di negoziazione su ruoli e/o governance. Impegnati ad integrare prospettive differenti per il raggiungimento dei propri obiettivi professionali. 9

12 SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE CORSO BASE IN HUMAN RESOURCE MANAGEMENT Il seminario si pone come obiettivo quello di far comprendere ai partecipanti le logiche che governano le decisioni di Human Resource Management, di far conoscere, valutare e utilizzare i modelli e gli strumenti di gestione e sviluppo delle risorse umane in linea generale. Pianificazione e sviluppo: la gestione strategica delle risorse umane Il reclutamento, la selezione e l inserimento del personale La valutazione delle competenze, delle prestazioni e del potenziale A professional della funzione personale e organizzazione che vogliono consolidare conoscenze, modelli e metodi. Manager di linea interessati a comprendere le logiche organizzative e di gestione delle risorse umane. Un modulo di 3 giorni 10

13 SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE LA GESTIONE DEI COLLOQUI Il seminario si pone come obiettivo quello di comprendere la diversa valenza del colloquio in riferimento ad obiettivi e interlocutori, acquisire gli strumenti di strutturazione del colloquio. Sviluppare un "saper fare e un saper essere" utili alla gestione efficace dei colloqui di selezione, feedback valutativo o critico, delega. Preparazione del colloquio Le fonti di distorsione nell osservazione e gli errori nella valutazione della dimensione relazionale Il colloquio di comunicazione della valutazione Il colloquio di condivisione delle aree di risultato Il colloquio di gestione delle criticità Il colloquio di selezione Dirigenti, project manager, responsabili, quadri, operatori, manager di linea che gestiscono e conducono colloqui di valutazione, feedback, analisi di criticità, delega. A tutti coloro che, nell esercizio del proprio ruolo, desiderano condurre efficacemente un colloquio, attraverso il potenziamento della competenza relazionale e l acquisizione di metodi strutturati e de-strutturati di conduzione. Metodologia Coerentemente con le finalità di comprensione del fenomeno e di sviluppo e allenamento di capacità, il seminario potrà avvalersi di metodologie esperienziali quali role-playing per la sperimentazione e allenamento delle capacità e autocasi per l analisi e la comprensione della situazione. Analisi e commento di filmati cinematografici (5-8 minuti). Impiego di schede di autovalutazione e di griglie di osservazione comportamentale. 11

14 SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE LA DELEGA COME STRUMENTO DI GESTIONE DELLE RISORSE L intervento formativo è finalizzato a sviluppare ed allenare le capacità di gestione del processo di delega. Potenziare gli strumenti per delegare efficacemente e in coerenza con gli obiettivi organizzativi. Conoscere il proprio stile di delega, potenziare la capacità di responsabilizzare i propri collaboratori e offrire loro i mezzi per crescere individualmente, di incoraggiare l iniziativa e allo stesso tempo guidare i collaboratori verso la loro autonomia operativa. La delega nelle sue linee essenziali La pratica della delega: dal definire gli obiettivi al negoziare le modalità e l orientamento Far conoscere, fare aderire e fare agire Accogliere e trattare le resistenze Fiducia, controllo e accompagnamento Il colloquio di delega e sua strutturazione Dirigenti, project manager, responsabili, quadri, operatori che gestiscono risorse umane. A tutti coloro che, nell esercizio del proprio ruolo, gestiscono collaboratori e che desiderano potenziarsi nell'utilizzo dello strumento "delega". Per tutti coloro che riconoscono l esigenza di delegare in linea discendente o trasversale per ottimizzare i risultati organizzativi. Metodologia Coerentemente con le finalità di comprensione del fenomeno e di sviluppo e allenamento di capacità, il seminario potrà avvalersi di metodologie esperienziali quali role-playing per la sperimentazione e allenamento delle capacità e autocasi per l analisi e la comprensione della situazione. Analisi e commento di filmati cinematografici (5-8 minuti). 12

15 SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE I METODI DELLA FORMAZIONE Sviluppare le abilità didattiche per diventare formatori interni Il corso, dedicato specificatamente alla fase di erogazione d aula vale a dire ai metodi della formazione e alla gestione della relazione pedagogica, si pone una duplice finalità: sviluppare una conoscenza puntuale e una piena consapevolezza delle potenzialità e degli ambiti di applicabilità dei principali metodi didattici - quali la lezione, il caso, le simulazioni e le esercitazioni - avendo chiara la relazione tra teorie dell apprendimento, obiettivi formativi e metodi didattici prescelti; sviluppare competenze di avvio e di governo della relazione pedagogica con l aula e di gestione del percorso di apprendimento. Gli obiettivi del corso sono i seguenti: acquisire consapevolezza rispetto ai processi di apprendimento degli adulti e al proprio personale stile di apprendimento; saper definire gli obbiettivi didattici e saper valutare l adeguatezza dei metodi didattici proposti agli obbiettivi formativi e alle caratteristiche dei partecipanti; migliorare la propria capacità di micro-progettazione delle sessioni didattiche; sviluppare la propria capacità di comunicare efficacemente, anche attraverso l uso di opportuni strumenti (slides, lavagna a fogli mobili, PC) per facilitare il trasferimento e l apprendimento; sviluppare un modello di relazione che faciliti la partecipazione e che supporti la gestione dei processi di gruppo, attraverso la capacità di leggere le principali dinamiche d aula e di intervenire con efficacia. Processi di apprendimento e processo della formazione: partecipanti, teorie e stili di apprendimento, scelte progettuali Strumenti formativi e finalità didattiche: i supporti didattici La gestione dell aula: clima, tipologie d intervento e coinvolgimento Le dinamiche dei gruppi: osservazione e ascolto come strumenti per l intervento La gestione delle domande e il feedback La comunicazione efficace in aula Destinatari del corso sono tutti coloro che, in azienda, a diverso titolo sono chiamati a svolgere un ruolo di formatori interni, sia avendo la responsabilità di sessioni formative vere e proprie sia essendo chiamati ad effettuare brevi interventi e testimonianze ai propri colleghi. Un modulo di 3 giorni 13

16 SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE SELF-MANAGEMENT L equilibrio personale e il piacere di lavorare Il corso fornisce ai partecipanti gli strumenti alla base di una corretta gestione delle proprie energie individuali sull ambiente di lavoro. Il corso si pone l obiettivo di fornire chiavi di lettura delle relazioni professionali per una maggiore serenità ed efficacia delle stesse. Attraverso la riflessione sui propri meccanismi comportamentali, i partecipanti saranno aiutati a prendere consapevolezza delle potenzialità e dei rischi insiti in essi e a raggiungere un migliore equilibrio tra la dimensione personale e quella professionale. Il corso è basato sui seguenti contenuti: 1. Le relazioni e le motivazioni al lavoro secondo il modello dell Analisi Transazionale 2. Le emozioni e la loro gestione 3. I riconoscimenti e l equilibrio interiore 4. Le relazioni tra vita professionale e vita privata Il corso è caratterizzato da una forte interattività d aula: grazie all uso costante di esercizi e simulazioni, i partecipanti possono rielaborare le proprie abitudini comportamentali e relazionali predisponendo dei piani di miglioramento individuale. È rivolto a tutte le persone la cui vita professionale è caratterizzata da una forte esposizione relazionale (frequenti rapporti con colleghi e/o clienti) e che a causa di ciò corrono il rischio di affaticarsi eccessivamente, diminuendo tanto la motivazione personale che la qualità delle proprie performance lavorative. 14

17 SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE LEADERSHIP Il corso fornisce ai partecipanti gli strumenti concettuali e relazionali alla base di una corretta gestione dei collaboratori. Il corso si pone l obiettivo di migliorare l efficacia del proprio agire manageriale nella relazione con i collaboratori, fornendo ai partecipanti delle chiavi di lettura psicosociali delle relazioni e dei ruoli. Ciò comporta una maggior consapevolezza del manager che, divenuto capace di leggere le relazioni in maniera approfondita, riesce a migliorare il proprio stile di leadership in linea con gli obiettivi personali e professionali. Il corso è basato sui seguenti contenuti: Le relazioni secondo il modello dell Analisi Transazionale Gli stili di leadership e il modello situazionale La delega e la motivazione Il feedback efficace. Il corso è caratterizzato da una forte interattività d aula: grazie all uso costante di esercizi e simulazioni, i partecipanti possono realmente affinare le proprie modalità di interazione con i collaboratori predisponendo dei piani di miglioramento. È rivolto a responsabili di gruppi di lavoro e di funzione e a chiunque gestisca dei collaboratori a vario titolo ed è focalizzato sulla rielaborazione delle proprie strategie comportamentali nei confronti dei collaboratori. 15

18 SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI IL BILANCIO PER I NON ADDETTI Il seminario ha la finalità di fornire ai partecipanti le conoscenze base di contabilità (per capire la costruzione del bilancio) con opportuni e interessanti collegamenti con lo scenario finanziario attuale. Come nasce la contabilità Conto economico Stato patrimoniale Logica di base dei flussi finanziari (cash flow) Esempi pratici di costruzione bilancio Analisi dello scenario finanziario attuale. A manager di tutte le funzioni aziendali che desiderano acquisire conoscenze di base per capire la struttura di bilancio e la contabilità (non adatto a chi già ricopre da anni funzioni di contabilità). 16

19 SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI CONTROLLO DI GESTIONE: I FONDAMENTALI Il seminario ha la finalità di aiutare i partecipanti a comprendere il significato delle informazioni contenute nei documenti economico-finanziari e interpretare le informazioni sulla redditività e sugli aspetti finanziari presenti nei report aziendali, effettuando gli opportuni collegamenti con lo scenario finanziario attuale. Il bilancio di esercizio e l analisi di bilancio Il flusso di cassa e il fabbisogno finanziario Il margine di contribuzione e il punto di pareggio La programmazione e il budgeting Analisi dello scenario finanziario attuale. A junior/senior manager di tutte le funzioni aziendali (addetti/non addetti ai lavori) che desiderano acquisire conoscenze di base nell area economico-finanziaria. 17

20 SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI E VALUTAZIONE AZIENDALE: I FONDAMENTALI Il seminario ha la finalità di fornire ai partecipanti le conoscenze di base per stimare il valore degli investimenti e di stimare il valore di un azienda, con opportune riflessioni sullo scenario finanziario attuale. Sistemi di valutazione degli investimenti Confronto dei diversi metodi Esercitazioni su casi pratici Sistema di valutazione aziendale (Value Based Management) Analisi dello scenario finanziario attuale. A manager di tutte le funzioni aziendali che desiderano acquisire conoscenze di base di valutazione aziendale e di valutazione degli investimenti. 18

21 SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI IL BILANCIO SOTTO IL PROFILO CONTABILE, CIVILISTICO E FISCALE Il seminario ha la finalità di fornire ai partecipanti l esame delle varie poste in bilancio sotto il profilo contabile, civilistico e fiscale, con un occhio alla normativa internazionale (Ias/Ifrs), effettuando interessanti analisi sullo scenario finanziario attuale. Attività: aspetti contabili, civilistici e fiscali Passività: aspetti contabili, civilistici e fiscali Conto economico: aspetti contabili, civilistici e fiscali Alcune considerazione in chiave principi contabili internazionali Ias/Ifrs Esempi pratici ed esercitazioni Analisi dello scenario finanziario attuale. A manager di tutte le funzioni aziendali che abbiano conoscenze di base sul bilancio o ad addetti ai lavori che desiderano acquisire conoscenze di tipo avanzato riguardo il bilancio e comprendere lo scenario finanziario attuale. 19

22 SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI ANALISI DELLO SCENARIO FINANZIARIO ATTUALE Il seminario ha la finalità di fornire ai partecipanti l analisi sullo scenario finanziario attuale con l obiettivo di dare risposte concrete alle domande che più frequentemente si pongono risparmiatori, investitori, imprenditori, semplici cittadini. I passaggi che hanno portato alla crisi finanziaria Il fallimento Lehman Il bilancio e il fallimento della vigilanza Flussi di cassa e analisi di bilancio Alcune considerazione in chiave principi contabili internazionali Ias/Ifrs Esercitazioni Analisi dello scenario finanziario attuale. A manager di tutte le funzioni aziendali che desiderano acquisire conoscenze riguardo lo scenario finanziario attuale, effettuando opportuni collegamenti con aspetti economici di finanza aziendale, controllo di gestione, flussi di cassa e analisi di bilancio. 20

23 SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI FONDAMENTI DI FINANZA Conosci la tua banca? Il seminario ha la finalità di fornire ai partecipanti le conoscenze base di strumenti di finanza. Strumenti finanziari di base Conti correnti Sistemi di pagamento Mercati azionari Esempi pratici di utilizzo A manager di tutte le funzioni aziendali che desiderano acquisire conoscenze di base di finanza. 21

24 SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI IL BUSINESS PLAN Come si fa un business plan? Il seminario ha la finalità di fornire ai partecipanti le conoscenze di base per redigere un business plan. Struttura Impostazione Finalità Esempi pratici di realizzazione A manager di tutte le funzioni aziendali che desiderano acquisire conoscenze di base per redigere un business plan. 22

25 SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI ANALISI ORGANIZZATIVA E PROCESS MANAGEMENT Il seminario si propone di sviluppare nei partecipanti le capacità di lettura e analisi del sistema organizzativo e delle diverse variabili di cui tale sistema si compone. Intende inoltre sviluppare la capacità di lettura e analisi dei processi organizzativi e di fornire gli strumenti necessari per la valutazione e l eventuale riprogettazione dei processi. Analisi organizzativa Organizzazione per processi Ciclo del Process Management Gestione dell innovazione e dei cambiamenti dei processi Il seminario si rivolge a chi ricopre ruoli gestionali o manageriali e si occupa della gestione, monitoraggio e valutazione dei processi aziendali. Si rivolge inoltre a tutti coloro che, aspirando a ricoprire ruoli simili, vogliano possedere una visione integrata delle tecniche e delle metodologie di process management. 23

26 SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI PROJECT MANAGEMENT Il seminario si propone di: Illustrare gli aspetti fondamentali di un progetto Discutere gli approcci e i suggerimenti operativi per gestirne i punti chiave, anche in assenza di significative esperienze precedenti Cos è un progetto: tratti caratteristici L ideazione del progetto La costruzione del gruppo Lo start-up del progetto La gestione e la chiusura del progetto A professional e manager a cui l azienda occasionalmente affida la responsabilità di gestione di progetti, che vogliono affrontare le principali tematiche collegate al project management. 24

27 SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI DISTRIBUZIONE FISICA E SERVIZIO AL CLIENTE Evidenziare il ruolo della distribuzione fisica sia all'interno dell'azienda attraverso l'integrazione con le varie funzioni aziendali, sia verso l'esterno nei rapporti con il mercato Approfondire i modelli più efficaci per la progettazione, la gestione ed il controllo delle prestazioni delle reti distributive Definire il piano distributivo aziendale Definire le variabili fondamentali della distribuzione fisica Analisi delle reti distributive: i flussi fisici, i flussi informativi Sistemi di gestione dell'ordine La gestione dei trasporti: approcci intermodali, tecniche di routing Integrazione tra politiche commerciali e logistica distributiva L analisi della catena logistica: profondità, volume, costi I sistemi di programmazione e controllo del sistema logistico I sistemi informatici per la gestione della distribuzione fisica I criteri di progettazione dei magazzini I magazzini orientati al flusso o allo stoccaggio Sistemi di gestione di magazzini ed organizzazione del lavoro I moderni sistemi di magazzinaggio I transit point La gestione dei trasporti: approcci intermodali, tecniche di routing A responsabili logistica, responsabili dei magazzini, customer service manager, responsabili trasporti 25

28 SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI GESTIONE DEGLI ACQUISTI Il seminario si propone di aiutare i partecipanti a gestire, anche dal punto di vista strategico, le fasi del processo d acquisto per sfruttare tutte le opportunità che possano rendere l azienda sempre più competitiva. Comprendere la rilevanza strategica e il contributo della funzione acquisti alla competitività aziendale Conoscere e comprendere le fasi del processo di acquisto Sviluppare la capacità di gestire i problemi operativi relativi al processo d acquisto Comprendere gli strumenti e le logiche di controllo e valutazione della funzione Imparare a utilizzare efficacemente gli strumenti caratteristici della funzione Comprendere le implicazioni dell utilizzo di sistemi di e-procurement A manager che operano nell ambito degli acquisti, degli approvvigionamenti e della gestione dei materiali; tutti coloro che operano in posizione di staff all interno di funzioni con forte integrazione con gli acquisti. 26

29 SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI GESTIONE DEI MAGAZZINI ED OTTIMIZZAZIONE DELLE SCORTE La gestione delle scorte rappresenta una attività che gioca un ruolo fondamentale sia per garantire all azienda la capacità di servire il cliente al livello progettato, sia per ridurre l impegno di risorse e capitali necessari per il funzionamento del sistema operativo. Questo obiettivo è raggiungibile solo se l azienda è in grado di scegliere i modelli di gestione dei materiali più efficienti rispetto alle caratteristiche dei mercati in cui l azienda è presente, coordinando le scelte legate alla ottimizzazione delle scorte ed alla gestione dei magazzini. Modelli di gestione delle scorte: deterministici, stocastici I sistemi misti La previsione e pianificazione della domanda Sistemi di pianificazione ed ottimizzazione delle scorte La scorta di sicurezza ed il livello di servizio Le scorte di rete: DRP I criteri di progettazione dei magazzini I magazzini orientati al flusso o allo stoccaggio Sistemi di gestione di magazzini ed organizzazione del lavoro I moderni sistemi di magazzinaggio I transit point Sistemi di controllo delle prestazioni dei magazzini L outsourcing delle attività di magazzino A manager che operano nell ambito della logistica aziendale o degli acquisti e del customer service, tutti coloro che operano in posizione di staff all interno di funzioni con forte integrazione con la funzione logistica e con i clienti finali. 27

30 SVILUPPO DEI SISTEMI GESTIONALI MODELLI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DELLA PRODUZIONE Il seminario si propone di aiutare i partecipanti a sviluppare una valutazione oggettiva delle variabili economiche connesse con gli aspetti logistici e produttivi utilizzando strumenti e tecniche che permettano di individuare le scelte gestionali più opportune. Modelli di gestione dei dati tecnici di produzione: codifica parti, distinta base, ciclo di lavorazione Gestione delle informazioni su supporto informatico: il sistema informatico di produzione Pianificazione della produzione Modelli di programmazione della produzione, punto di penetrazione dell ordine e il piano principale di produzione Le logiche MRP nella programmazione della produzione Le logiche Just i time nella gestione dei materiali La riprogettazione dei sistemi produttivi nella logica lean production la schedulazione ed il controllo della produzione le implicazioni organizzative sui sistemi di gestione della produzione Analisi del carico sulle risorse I misuratori di produttività e di efficienza della produzione Politiche di gestione del portafoglio prodotti e formulazione di previsioni di vendita Le soluzioni informatiche legate alla gestione della produzione A manager che operano nell ambito della produzione, della gestione dei materiali e della logistica, della funzione acquisti e del customer service, tutti coloro che operano in posizione di staff all interno di funzioni con forte integrazione con la funzione logistica e con i clienti finali. 28

31 INNOVAZIONE NEL RAPPORTO CON IL MERCATO MARKETING INTERNAZIONALE Individuare le opportunità di mercato e commerciali all'estero Comprendere come gestire il proprio portafoglio clienti in una logica internazionale Sviluppare la capacità di definire un piano per le attività commerciali all'estero Imparare a misurare il risultato delle scelte di internazionalizzazione Opportunità e criticità dei mercati esteri: la scelta dei mercati - paesi Strumenti di analisi e gestione del portafoglio internazionale clienti La definizione delle modalità di ingresso nei mercati esteri La pianificazione delle attività commerciali all'estero La misurazione delle performance nei diversi mercati A responsabili commerciali, export manager, area manager e product manager con responsabilità sui mercati esteri. 29

32 INNOVAZIONE NEL RAPPORTO CON IL MERCATO PROCESSO DI MARKETING Corso di marketing di base Il seminario ha la finalità di presentare tutti i concetti di base del marketing come punti di partenza indispensabili per qualsiasi azione commerciale. Oltre all analisi delle logiche del marketing strategico, vengono affrontate le tematiche tipiche del marketing operativo. Dallo sviluppo dell orientamento al cliente fino al miglioramento della gestione delle relazioni per riuscire a dare e comunicare valore ai beni o ai servizi dell impresa. Le leve del marketing mix Il marketing come processo alla base delle attività commerciali Il marketing strategico: dalla segmentazione al posizionamento Il marketing operativo: dal pricing al break even point fino alle decisioni distributive L attività pubblicitaria e promozionale La costruzione del piano di marketing A giovani delle direzioni commerciali e marketing; professional e manager di altre direzioni che desiderano acquisire un organica comprensione del linguaggio e dei processi operativi di marketing; imprenditori e direttori di imprese medio/piccole. 30

33 INNOVAZIONE NEL RAPPORTO CON IL MERCATO SALES MANAGEMENT La gestione di una rete di vendita Il seminario propone un rapido esame dei fondamenti di marketing indispensabili per le nuove figure di sales manager che devono confrontarsi con mercati globalizzati e con una forte presenza della grande distribuzione organizzata. Successivamente saranno approfonditi: Il processo di vendita, dalla stesura di un piano di trade marketing fino al miglioramento dell efficacia delle relazioni orientandole ai bisogni dei clienti Le capacità di gestione e sviluppo del portafoglio clienti L utilizzo degli strumenti di pianificazione e controllo del rendimento di una rete commerciale Fondamenti di marketing per sales manager Il trade marketing e la gestione della funzione vendite L analisi del portafoglio clienti ed il key account plan Le strategie di vendita: dalla transazione alla gestione della relazione Le tecniche di vendita: le esperienze nella GDO e l analisi dei punti di forza e di debolezza Gli strumenti per la pianificazione ed il controllo del rendimento della rete Le nuove abilità e competenze dei sales manager A tutti coloro che ricoprono ruoli che si confrontano con la gestione e la motivazione di una rete di vendita: sales manager, key account manager, area manager. 31

34 INNOVAZIONE NEL RAPPORTO CON IL MERCATO GESTIRE LA RELAZIONE DI VENDITA CON EFFICACIA Fornire ai partecipanti gli strumenti concettuali e relazionali per gestire relazioni di vendita efficaci. Gli obiettivi didattici del corso sono: Migliorare l efficacia dell azione di vendita Fornire ai partecipanti le chiavi di lettura del processo di vendita e nel colloquio di vendita Apprendere a monitorare lo svolgimento della relazione col cliente Sviluppare una maggior consapevolezza del proprio stile di relazione con il cliente Le logiche di fondo della vendita e le condizioni di successo: L incontro domanda-offerta e la relazione stabile con il cliente (profittabilità nel tempo) La logica win-win e le leve della persuasione La preparazione della strategia di vendita: dalla logica product-oriented alla logica client-oriented Il colloquio di vendita: Le fasi: l apertura, le domande, la conoscenza del cliente, la chiusura Gli strumenti: la gestione delle obiezioni; il linguaggio efficace; l ascolto attivo e la vendita consulenziale Gestire la relazione di vendita: l analisi del cliente complesso; lo sviluppo del portafoglio clienti Il corso è rivolto a giovani figure commerciali che abbiano già intrapreso l'attività di gestione della clientela e vogliano acquisire strumenti e logiche professionali di gestione del cliente e/o migliorare la gestione della relazione con essi. 32

35 SCHEDA DI ISCRIZIONE AI CORSI INTERAZIENDALI da inviare a Fondazione ISTUD per la cultura d impresa e di gestione Corso Umberto I, Stresa (VB) Telefono Fax Paola Marchionini - pmarchio@istud.it Azienda N Dipendenti Associata ad un Fondo Interprofessionale: Fondimpresa Fondirigenti Altro Referente aziendale (nome e cognome) (tel., fax, ) TITOLO DEL CORSO DATA DI COGNOME E NOME DEL RUOLO/POSIZIONE IN INIZIO PARTECIPANTE AZIENDA E TIPOLOGIA CONTRATTUALE La partecipazione ai Corsi avverrà a titolo gratuito e comporterà l'adesione ai requisiti previsti nell'ambito della partecipazione al Progetto Impresa in formazione La formazione per l innovazione, la professionalità e la sicurezza - ID Progetto Dispositivo L.236/93 - Progetti quadro - Anno 2008 Luogo e data 1

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