Caratteri della vegetazione della Campagna Romana
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- Marta Gloria Cortese
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1 Caratteri della vegetazione della Campagna Romana Laura Casella Modulo di Ecologia Laboratorio di Paesaggio Corso di Laurea in Urbanistica e Sistemi Informativi Territoriali Prima Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni A.A
2 Studio di ecosistemi l analisi di un ecosistema è lo studio integrato di: Struttura: struttura fisica (elementi componenti: es. fauna, flora, vegetazione, geologia, topografia, ecc.) Funzionamento: studio di efficienza ecologica, biomassa, produttività (es. bilancio di traspirazione, evaporazione, ecc.) Successione ecologica: trasformazione nel tempo; studio delle comunità di specie (fitocenosi) e delle serie di vegetazione (es. prato, cespuglieto, bosco) La componente ecosistemica più utilizzata per le descrizioni è la vegetazione
3 Analisi della Vegetazione Lettura di carte tematiche: Uso del suolo Topografia Geologia Clima Indagini di campo: rilevamento e descrizione delle forme di vegetazione Produzione di Carte derivate: Paesaggio vegetale Naturalità Connessioni
4 Analisi della Vegetazione Le specie vegetali non si distribuiscono a caso nell ambiente ma tendono a formare raggruppamenti che si trovano in equilibrio con i fattori ecologici e con l azione l esercitata dall uomo La vegetazione rappresenta una risposta alle condizioni fisiche dell ambiente
5 Comunità di ricostituzione del bosco Comunità forestali su sedimenti vulcanici Comunità prative dei terrazzi fluviali pascolati Comunità idrofitiche delle acque correnti Comunità elofitiche delle isole di detrito in acque correnti
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7 Comunità forestali su spalletta di valle di incisione Comunità prative dei tavolati vulcanici (seminativi e pascoli) Comunità di ricostituzione del bosco su spalletta
8 Studio delle comunità vegetali Fitosociologia In natura i vegetali tendono a formare aggruppamenti (comunità o cenosi). La descrizione di questi aggruppamenti è oggetto della fitosociologia, che prevede due metodi di rilevamento: Raunkiaer Braun-Blanquet Blanquet Alla base c èc il rilevamento stazionale: localizzazione del sito, altitudine, esposizione e inclinazione del terreno, grado di copertura della vegetazione, altezza e stratificazione della vegetazione
9 L unità di base è l Associazione Fitosociologia Braun-Blanquet ha definito l'associazione vegetale come: "un aggruppamento, più o meno stabile e in equilibrio con il mezzo ambiente, in cui certi elementi quasi esclusivi (specie caratteristiche) rivelano con la loro presenza un'ecologia particolare ed autonoma". L Associazione è il termine di una gerarchia di Syntaxa che vede diversi livelli di aggregazione (sistematica fitosociologica). Nomenclatura: L associazione viene indicata con il nome della specie caratteristica aggiungendo -etum alla radice del nome generico e mettendo al genitivo il nome specifico: ad es. una lecceta caratterizzata dal leccio (Quercus ilex), verrà chiamata Quercetum ilicis. Più associazioni creano un alleanza (suffisso ion), più alleanze danno l ordine (-etalia), più ordini danno la classe (-etea): Classi Ordini Alleanze Associazioni Querc -etea Querc -etalia Querc -ion Querc -etum
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13 Successioni ecologiche: evoluzione di un ecosistema attraverso gli stadi di una serie di comunità pioniere fino a comunità mature ( climax ). Comunità pioniere resilienza diversità resistenza Comunità mature erbai cespuglieti bosco
14 cespuglieti erbai bosco suolo Successione primaria: Se la morfologia del terreno esposta non è stata influenzata precedentemente da una comunità la sequenza di specie è detta successione primaria (es. dune di sabbia di recente formazione, le colate di lava e il substrato esposto dal ritiro di un ghiacciaio, asfalto, cemento ). Roccia madre suolo suolo Successione secondaria: Nei casi in cui la vegetazione di un area è stata eliminata parzialmente o completamente (sfalcio, taglio, incendio, pascolo, altre pratiche colturali) ma in cui rimane suolo con semi e spore, la successiva sequenza di specie prende il nome di secondaria.
15 Il climax è dunque la vegetazione finale stabile al termine di una successione ma rimane più che altro una nozione teorica difficilmente osservabile in natura, si parla allora di vegetazione naturale potenziale Taglio, pascolo, fuoco erbai cespuglieti indisturbato indisturbato bosco
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17 Si rinvengono nella fascia collinare su suoli sciolti e presentano un sottobosco caratterizzato da specie a baricentro balcanico. Costituisce la vegetazione potenziale della Campagna Romana, per le aree più interne, e della Pianura Pontina. Nel Lazio si rinvengono, tra l'altro, nella Tuscia, nel bacino del F.Treja, sul M.te Soratte ed al Circeo. Gli elementi arbustivi più diffusi sono: Crataegus sp.pl. (biancospino), Carpinus orientalis (Carpino orientale), Fraxinus ornus (ornello), Rubus sp. pl. (rovi), Sorbus domestica (Sorbo domestico), S. torminalis (Ciavardello) e Ruscus aculeatus (pungitopo). Nello strato erbaceo sono presenti Festuca heterophylla, Viola reichenbachiana, Lathyrus venetus e Cyclamen repandum. Cerreta - Bosco misto di caducifoglie a Cerro e Farnetto (Echinopo siculi-quercetum frainetti) fitocenosi di caducifoglie a dominanza di Quercus frainetto (farnetto) e Quercus cerris (cerro).
18 Lecceta - Boschi a dominanza di leccio (Viburno-Quercetum ilicis) È la foresta di latifoglie sempreverdi potenziale, diffusa soprattutto in ambiente costiero e nel paesaggio della Campagna Romana su spalletta. Lo strato arboreo è formato quasi esclusivamente da Quercus ilex, quello arbustivo da specie sempreverdi quali Phyllirea latifolia, Pistacia lentiscus (lentisco), Myrtus communis (mirto), Ruscus aculeatus (pungitopo), Erica arborea e Arbutus unedo (corbezzolo). Nello strato erbaceo, a scarsa copertura, si rinvengono Cyclamen repandum, Brachypodium sylvaticum e Asplenium onopteris. Lo strato lianoso è rappresentato da Rubia peregrina, Clematis flammula e Asparagus acutifolius
19 Il bosco di leccio su spalletta Quercus ilex Quercus pubescens L FL FB FBBB B Ulmus minor EEEE Erbaio di orlo
20 Quercus ilex LECCIO Fraxinus ornus ORNIELLO
21 Quercus pubescens ROVERELLA Acer campestre ACERO
22 Acer monspessulanum ACERO TRILOBO Laurus nobilis ALLORO Rosa sempervirens ROSA Cercis siliquastrum ALBERO DI GIUDA
23 Ulmus minor OLMO Prunus spinosa PRUGNOLO Spartium junceum GINESTRA
24 Sughereta - Boschi a dominanza di Sughera (Cytiso-Quercetum suberis) In passato molto probabilmente occupava un areale maggiore dell'attuale. Nel Lazio si distribuisce lungo la fascia costiera ed è presente anche presso Roma. In tale consorzio, che predilige i substrati acidofili in climi subumidi (piovosità più elevata della lecceta), lo strato arboreo è dominato da Quercus suber (sughera). Lo strato arbustivo, a densa copertura, come l erbaceo, è caratterizzato da Cytisus villosus (Citiso trifloro), Crataegus sp.pl. (biancospino), Erica arborea, Rubus ulmifolius (Rovo comune), Cistus monspeliensis, Phyllirea latifolia, e Myrtus communis.
25 Il bosco di sughera su spalletta Asphodelus microcarpus Quercus suber Erica arborea Pistacia lentiscus Rubus ulmifolius K K K BB B BB B
26 Quercus suber SUGHERA O QUERCIA DA SUGHERO
27 Erica arborea ERICA Crataegus oxyacantha BIANCOSPINO
28 Pistacia lentiscus LENTISCO
29 Asphodelus microcarpus ASFODELO
30 Rubus ulmifolius ROVO
31 Boscaglie ripariali a salici e pioppi (Salicion albae) Comunità pioniere delle sponde dei corsi d acqua. Lo strato arboreo è dominato da Salix alba (salice bianco) con Populus nigra (pioppo nero), Populus alba (pioppo bianco) mentre nello strato arbustivo, compaiono Sambucus nigra (sambuco comune), Ulmus minor (olmo comune), Euonymus europaeus (berretta da prete), Ligustrum vulgare (ligustro), Cornus sanguinea (sanguinello). Lo strato erbaceo è caratterizzato da Carex pendula, Vinca minor, Rubus, Lythrum salicaria e dalle cannucce Phragmites australis e Arundo donax
32 Il bosco ripariale Salix alba Arundo donax L F Ulmus minor L Populus nigra
33 Rubus ulmifolius Arundo donax Populus nigra Salix alba Populus nigra
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35 Pioppo bianco Populus alba Pioppo nero Populus nigra Sambuco Sambucus nigra
36 Salice bianco Salix alba
37 Canna delle rive Arundo donax Cannuccia di palude Phragmites australis Salcerella Lythrum salicaria
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VIVAIO. Specie arboree V 001 1,00 5,00 10,00. Piccolo * Medio * Grande * Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE 1,00 5,00 10,00
VIVAIO Specie arboree V 001 Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE * * * V 002 Fam. Aceracee Acero Italiano ACER OPALUS V 003 V 004 V 005 V 006 Fam. Aceracee Acero Minore ACERO MONSPESSULANUM Fam.
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