SCUOLA MATERNA ASILO INFANTILE PROVVIDENZA ASILO INFANTILE PROVVIDENZA S T A T U T O
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- Gloria Rostagno
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1 ASILO INFANTILE PROVVIDENZA S T A T U T O Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 42 del divenuta esecutiva il Approvato dall' Assemblea dei genitori il ). Parere favorevole espresso dall'amministrazione Comunale di Miradolo Terme con deliberazione della Giunta Municipale n. 310 del , esecutiva. pag. 1 di 8
2 C A P I T O L O I ORIGINE - DENOMINAZIONE - SCOPO ART. 1 - Origine - Denominazione e Sede L Asilo Infantile fu istituito in Miradolo Terme per volontà del Parroco M.R. Don Giovanni Mola, coadiuvato da quattro persone che ne formarono l'amministrazione. Iniziò la sua attività nel 1906 con l arrivo delle FIGLIE DI S. MARIA delle DIVINA PROVVIDENZA, inviate dal sacerdote don LUIGI GUANELLA in risposta alle pressanti richieste del benemerito Comitato e dal Parroco. Questi gestirono l Asilo per sette anni dal 1906 al Per la lunga malattia e morte del Parroco si dovette chiudere difettando di mezzi di sussistenza. L anno seguente, 1914, fu riattivato dal Parroco successore M.R. Cav. Don Pietro Provini, coadiuvato da quattro membri Consiglieri. Nell anno seguente, sotto la direzione dell allora Vice Prefetto Faruffini si compilò lo Statuto e si inoltrò domanda per l erezione dell Asilo in ENTE MORALE. Con Regio decreto del Re Vittorio Emanuele III, controfirmato dal ministro Antonio Salandra, datato 4 marzo 1915, si costituiva l Ente morale "Asilo Infantile Provvidenza" e si approvava il suo statuto composto da 35 articoli. Da tale data l Asilo funziona fino al presente nei locali di proprietà della Parrocchia "San Michele Arcangelo" di Miradolo Terme, dati allo scopo in comodato d uso all Ente Asilo Infantile Provvidenza. Attualmente I'Ente ha sede sempre nei succitati locali ubicati in via Garibaldi n. 30. ART. 2 Finalità L'Ente ha lo scopo di gestire primariamente una Scuola Materna che accolga i bambini in età prescolare e di accogliere i fanciulli e i giovani, di provvedere alla loro educazione fisica, morale, intellettuale e religiosa. Si propone fini di educazione, di sviluppo della personalità infantile, di.assistenza e di preparazione alla Scuola Elementare, integrando l'opera della famiglia. La Scuola Materna accoglie i bambini di ambo i sessi, con preferenza per i bambini domiciliati nel Comune in cui la scuola ha sede. Apposito regolamento stabilisce le norme sui requisiti e le modalità di ammissione e di frequenza, quote, orari e servizi. pag. 2 di 8
3 ART. 3 - Organizzazione e programmi Fatti salvi gli specifici fini statutari e l'identità propria dell Ente, la Scuola ispira il proprio operato agli orientamenti dell'attività educativa per la scuola materna di cui al D.P.R n Per quanto riguarda i titoli di studio del personale docente e non docente sono osservate le disposizioni di legge. C A P I T O L O I I O R G A N I I S T I T U Z I O N A L I ART. 4 - Organi dell'associazione Sono organi dell'associazione: - L'Assemblea dei Soci - Il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente - Il Comitato Scuola Famiglia Tutte le cariche sono gratuite. ART. 5 - Soci I soci si distinguono in Sostenitori ed Ordinari. Sono soci Sostenitori coloro che hanno versato all' Ente somme non inferiori a Euro. 100.( cento) L'importo necessario per divenire soci Sostenitori e riveduto dal Consiglio ogni tre anni. Sono soci Ordinari coloro che si impegnano a versare annualmente la quota di Euro 30( trenta). Perdono la qualità di soci coloro che si trovano nelle condizioni previste dall'art.9 del presente statuto Perdono inoltre la qualità di soci coloro che non hanno effettuato il pagamento della quota annuale nei termini del 31 dicembre. pag. 3 di 8
4 ART. 6 - Assemblea dei Soci Le Assemblee sono ordinarie e straordinarie. L'Assemblea ordinaria e convocata almeno una volta all' anno in per l approvazione del Bilancio Consuntivo. Le Assemblee straordinarie sono convocate ogni qualvolta se ne ravvisi la necessita, per iniziativa del Presidente dell'associazione o per richiesta scritta di almeno un terzo dei soci. Alle Assemblee possono intervenire i soci Sostenitori nonchè i soci ordinari in regola col versamento della quota dell'anno in cui e indetta l'assemblea. Per la validità delle Assemblee e richiesto, in prima convocazione, l' intervento di almeno della metà più uno dei soci; in seconda convocazione di un numero di Soci almeno pari al doppio dei Membri del Consiglio di Amministrazione. Ogni Socio ha diritto ad un voto e può delegare, con atto scritto, un altro Socio;. Ogni Socio non può avere più di tre deleghe. Le deliberazioni sono assunte con la maggioranza assoluta dei votanti. I verbali sono sottoscritti dal Presidente e dal Segretario. ART. 7 - Competenza dell'assemblea Sono di competenza dell'assemblea dei Soci: a) L' approvazione del Conto Consuntivo; b) L' approvazione della relazione morale annuale; c) La nomina dei Rappresentanti dei Soci in seno al Consiglio di Amministrazione ; d) Le dichiarazioni di decadenza o di radiazione dei Soci; e) La formulazione di proposte per la determinazione delle quote annuali. f) La formulazione di proposte per le modifiche statutarie o per l estinzione dell'ente. g) Ogni altra questione che il Consiglio intenda sottoporre all'assemblea. Le delibere di cui al punto f) debbono essere assunte col voto favorevole della maggioranza assoluta dei Soci. Qualora il numero dei Soci sia ridotto a meno del doppio dei componenti del Consiglio di Amministrazione, e finche questo limite non sia nuovamente raggiunto, le attribuzioni dell'assemblea sono devolute al Consiglio di Amministrazione, ad eccezione della nomina dei Componenti del Consiglio che e disposta dalla Giunta Regionale. ART. 8 - Consiglio d Amministrazione II Consiglio di Amministrazione e costituito come segue: - N. 2 Membri nominati dall'assemblea dei Soci; - Parroco pro-tempore; - N. 2 Membri designati dal Consiglio Comunale di Miradolo Terme di cui uno della Minoranza. I Membri elettivi durano in carica cinque anni e possono essere riconfermati. pag. 4 di 8
5 ART. 9 - Ineleggibilità, incompatibilità, decadenza Non possono far parte del Consiglio di Amministrazione coloro che si trovano in condizioni di incompatibilità secondo la vigente legislazione ed ancora: a) gli amministratori ed il personale dell'istituto di Credito che svolge le funzioni del tesoriere; b) il personale dipendente dell' Ente; c) chiunque si trovi nelle condizioni previste dall art del Codice Civile. Decadono dalla carica i consiglieri che senza giustificato motivo non intervengono per tre volte consecutive alle riunioni. La decadenza e pronunciata dal Consiglio stesso. Nella sua prima adunanza, prima di deliberare qualsiasi altro oggetto, il Consiglio verifica l assenza di cause di ineleggibilità ed incompatibilità dei suoi componenti. ART 10 - Funzioni del Consiglio di Amministrazione II Consiglio di Amministrazione e l organo direttivo dell' Ente. Esso in particolare : a) delibera i regolamenti del personale o relativi alla vita comunitaria e quelli inerenti il funzionamento della scuola; b) assume, sospende, licenzia il personale; c) approva il bilancio preventivo e le sue variazione e predispone il Conto Consuntivo da sottoporre all'assemblea dei Soci; d) delibera le convenzioni con enti pubblici e privati; e) delibera sui contratti di locazione, fornitura e somministrazione; f) delibera sull'acquisto e l 'alienazione di titoli ed immobili, sulla accettazione di g) donazioni, eredita e legati; h) predispone la relazione morale annuale; i) delibera sui provvedimenti di carattere generale proposti dal Comitato Scuola Famiglia, riguardanti i bambini; j) delibera la misura delle rette di frequenza, nonchè quella da versarsi dai soci perpetui e ordinari (previa proposta dell'assemblea dei Soci per quanto riguarda la quota dei Soci ordinari) k) nomina il Tesoriere. Adempie inoltre a tutte le funzioni ad esso attribuite dalle leggi e dai regolamenti vigenti. pag. 5 di 8
6 ART 11 - Adunanze del Consiglio di Amministrazione II Consiglio di amministrazione si riunisce in via ordinaria due volte all'anno per l'approvazione del bilancio preventivo e le sue variazioni, nonchè del bilancio consuntivo e in via straordinaria ogniqual-volta ve ne sia motivo, sia per iniziativa del Presidente, sia su richiesta scritta e motivata di un terzo dei componenti il Consiglio stesso. La convocazione ha luogo mediante avviso scritto contenente l 'ordine del giorno dei lavori da recapitarsi ai singoli componenti almeno cinque giorni prima della riunione. L'adunanza e valida quando e presente la metà più uno dei membri del Consiglio di Amministrazione; le deliberazioni sono validamente assunte con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei presenti. Le votazioni sono palesi, salvo quelle relative a questioni concernenti persone che debbono avvenire con voto segreto. In caso di parità di voti prevale quello del Presidente. ART Verbale delle adunanze Salvo che l ' Ente disponga di un Segretario, il verbale delle adunanze viene redatto, di norma, a cure del consigliere incaricato dal Consiglio a fungere da Segretario e deve essere firmato dal Presidente e dal Segretario. II verbale deve essere presentato nella seduta successiva al Consiglio d'amministrazione per l' approvazione; ogni consigliere ha diritto di far inserire nel verbale una sintesi delle dichiarazioni o riserve espresse nella discussione a giustificazione del voto da lui dato. ART Rinnovo del Consiglio d Amministrazione Novanta giorni prima della scadenza del mandato del Consiglio di Amministrazione, il Presidente deve richiedere alle amministrazioni ed organi interessati le designazioni dei propri rappresentanti perchè si possa procedere al rinnovo del Consiglio. II Consiglio scaduto resta comunque in carica fino all'insediamento di quello nuovo. ART Presidente del Consiglio d Amministrazione II Presidente del Consiglio di Amministrazione e nominato dai Membri del Consiglio stesso nel proprio seno nella prima adunanza presieduta dal Consigliere più anziano di età ed a maggioranza assoluta di voti. In caso di assenza od impedimento del Presidente ne fa le veci il Consigliere più anziano di nomina e a parità di nomina, il più anziano di età. II Presidente dura in carico quanto il Consiglio d'amministrazione e può essere rieletto. pag. 6 di 8
7 ART Attribuzioni del Presidente del Consiglio d Amministrazione II Presidente del Consiglio di Amministrazione esercita tutte le funzioni che gli sono conferite dalle leggi e dal presente Statuto e che gli siano state delegate dal Consiglio di Amministrazione. II Presidente ha la rappresentanza legale dell'ente, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione e cura l'esecuzione delle delibere da esso assunte. In caso di urgenza assume provvedimenti di competenza del Consiglio d'amministrazione, sottoponendoli a ratifica nella prima adunanza di questo. ART Dimissione del Consiglieri e del Presidente Le dimissione di un membro del consiglio d'amministrazione devono essere iscritte dal Presidente fra gli argomenti all'ordine del giorno della prima adunanza successiva alla data di comunicazione di queste. Nel caso in cui il Consiglio ne deliberi l'accettazione, il Presidente ne da immediata avviso all'amministrazione o Ente cui compete la designazione. In egual modo si procede in caso di morte o di impedimento permanente all esercizio delle funzioni o di pronunciata decadenza di un consigliere. II Consigliere nominato in sostituzione dura in carico sino alla scadenza del quinquennio di attività del Consiglio. ART Comitato Scuola Famiglia II Comitato Scuola Famiglia e composto: a) dal Presidente del Consiglio di Amministrazione; b) da un genitore per sezione, eletto dalle famiglie dei bambini frequentanti la scuola materna; c) dalla direttrice o coordinatrice della scuola materna; d) da una docente per sezione; e) da un rappresentante del personale ausiliario; II Comitato, che si riunisce di regola una volta ogni quattro mesi, formula proposte sui regolamenti inerenti la vita comunitaria, le attività. educative e ludiche; formula proposte sui regolamenti inerenti la vita comunitaria della scuola. II Presidente dell'ente riferisce al Consiglio di Amministrazione sulle proposte dibattute in seno al Comitato. II Comitato è tenuto a riunirsi in caso di necessita ed urgenza, su convocazione del Presidente o su richiesta motivata di almeno la metà più uno dei componenti. Tra i Genitori eletti dal Comitato viene scelto il Presidente del Comitato Scuola Famiglia dal Comitato stesso per la durata di un biennio. pag. 7 di 8
8 C A P I T O L O III ART Amministrazione e Patrimonio L'Ente persegue le proprie finalità con i seguenti mezzi: a) proventi del patrimonio; b) rette di frequenza; c) oblazioni e donazioni; d) contributi di enti pubblici e privati; e) ogni altra entità comunque reperibile. ART Servizio di Tesoreria II Servizio di Tesoreria e Cassa e affidata al Tesoriere Comunale protempore (attualmente: Banca Centropadana Credito cooperativo ) ART Reversali e mandati La riscossione delle entrate e l ' erogazione delle spese sono effettuate dal Tesoriere sulla base, rispettivamente, di reversali di incasso e di mandati di pagamento. Reversali e mandati devono essere sottoscritti dal Presidente o da un consigliere all'uopo delegato e dal Segretario- ART Disposizione finale Per quanto non previsto dal presente Statuto, si applicano le disposizioni delle leggi vigenti. pag. 8 di 8
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