6 Dicembre 2006 Numero 23 conoscere per tutelare/2 L INSERIMENTO LAVORATIVO DEL DISABILE: LEGGE 68/1999
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1 INCA INFORMA Quindicinale di informazione previdenziale a cura dell INCA- CGIL Bergamo 6 Dicembre 2006 Numero 23 conoscere per tutelare/2 L INSERIMENTO LAVORATIVO DEL DISABILE: LEGGE 68/1999 La legge 12 marzo 1999, n 68 Norme per il diritto al lavoro dei disabili, in vigore dal 18 gennaio 2000, ha superato la filosofia assistenziale della precedente norma sul collocamento obbligatorio, facendo valere il principio di un collocamento nel rispetto delle potenzialità del disabile senza penalizzare le aspettative delle aziende che assumono. COSA PREVEDE LA LEGGE Introduzione del concetto di collocamento mirato (art.2) Agevolazioni e contributi a favore dei datori di lavoro che assumono disabili gravi (art.13) Riduzione della percentuale di riserva per le imprese che occupano oltre 50 dipendenti(art.3) Obbligo d assunzione per le imprese con più di 15 dipendenti Possibilità di collocamento sino all età pensionabile ( 60 donne- 65 uomini) Lista unica del collocamento obbligatorio Inasprimento delle sanzioni ai datori di lavoro che non rispettano la legge GLI AVENTI DIRITTO Sono tre i requisiti richiesti per il collocamento obbligatorio Anagrafici: età minima di 15 anni (con obbligo scolastico assolto) e fino all età pensionabile Soggettivi: persone in età lavorativa con una o più minorazioni fisiche, psichiche, sensoriali e portatori di disabilità intellettiva, con un grado d invalidità superiore ad una certa soglia Stato sociale: essere disoccupati ( salvo che per la partecipazione a concorsi pubblici) Il GRADO D INVALIDITA RICHIESTO (soglia di accesso) Invalidi civili: dal 46% riconosciuto dall ASL Invalidi del lavoro: dal 34% riconosciuto da INAIL Persone non udenti: definizione di Sordo riconosciuta da ASL Ciechi civili: residuo visivo di almeno 1/10 riconosciuto da ASL Invalidi per servizio, di guerra: dall 8 alla 1 a categoria riconosciuta dal Ministero del Tesoro 1
2 Il COLLOCAMENTO MIRATO È il complesso degli strumenti tecnici e di supporto che consentono un adeguata valutazione delle capacità lavorative dei disabili e il loro inserimento nel posto adatto, attraverso processi formativi e percorsi personalizzati tali da valorizzare le attitudini e le capacità residue QUOTE DI RISERVA (aziende pubbliche e private soggette all obbligo) Da 15 a 35 dipendenti: obbligo di assumere 1 disabile (chiamata nominativa) Da 36 a 50 dipendenti: obbligo di assumere 2 disabili ( 1 chiamata nominativa e 1 numerica) Da 51 e oltre : obbligo di assumere il 7% di disabili sul totale dei dipendenti (60% chiamata nominativa e 40% numerica) Dal computo dei dipendenti vanno esclusi i lavoratori a tempo determinato ( con meno di 9 mesi di contratto), gli apprendisti, i lavoratori in formazione lavoro e in contratto di reinserimento. Servizi di collocamento obbligatorio e modalità di assunzione È gestito a Bergamo dal Centro per l Impiego Provinciale (competenza Provincia). I lavoratori disabili disoccupati debbono iscriversi alla lista del collocamento obbligatorio, non solo per cercare una occupazione ma anche perché è uno dei requisiti richiesti per ottenere il pagamento della eventuale prestazione economica nel caso di invalidità riconosciuta da ASL dal 74% al 99%. Per iscriversi è necessario avere la certificazione sulla valutazione del collocamento mirato. E quindi importante, in fase di presentazione della domanda di invalidità all ASL, richiedere anche la valutazione ai sensi della legge 68. In questo modo si evita di perdere mensilità di prestazione economica di invalidità civile. I Centri per l impiego compilano una graduatoria dei disabili iscritti stilata in base ai seguenti criteri: Anzianità di iscrizione Carico familiare Difficoltà di locomozione nel territorio I datori di lavoro soggetti all obbligo di assunzione devono presentare richiesta ai servizi per l impiego provinciale. RAPPORTO DI LAVORO Per i lavoratori disabili assunti in base alla legge 68/1999 sono previste le seguenti tutele: Retribuzione e normativa contrattuale Non può essere chiesto al disabile di essere utilizzato in mansioni non compatibili con il suo stato invalidante In caso di aggravamento delle condizioni di salute o variazione nell organizzazione del lavoro, il disabile (o lo stesso datore di lavoro) può chiedere la verifica della compatibilità delle condizioni di invalidità con la nuova mansione Nel caso di licenziamenti collettivi il datore di lavoro è tenuto a mantenere la percentuale di lavoratori disabili, pena la nullità del licenziamento Il datore di lavoro ha l obbligo di comunicare, entro 10 giorni, l avvenuta risoluzione del rapporto di lavoro del lavoratore disabile assunto obbligatoriamente. 2
3 AGEVOLAZIONI A FAVORE DEI DATORI DI LAVORO CHE ASSUMONO DISABILI CON DIFFICOLTA D INSERIMENTO Invalidi civili > 79% Grandi invalidi del lavoro, di guerra, per servizio Disabili con grado di invalidità tra il 67 e il 79% Fiscalizzazione totale per un max di 8 anni dei contributi assicurativi e previdenziale Fiscalizzazione sino a 5 anni dei contributi assicurativi e previdenziali Disabili > al 50% Rimborso totale o parziale per l adattamento del posto di lavoro, abbattimento barriere architettoniche, per postazioni di telelavoro Disabili psichici Fiscalizzazione totale per un max di 8 anni dei contributi assicurativi e previdenziali MALATTIA ASSENZA GIUSTIFICATA A VISITA FISCALE Visti i continui casi che vengono portati dalle Categorie CGIL all attenzione dell INCA per tentare ricorsi, spesso insostenibili, ritorniamo sull argomento delle visite fiscali per illustrare le ipotesi di assenza giustificata e quelle ingiustificabili. Ricordiamo che in precedenti numeri di INCAINFORMA avevamo affrontato le problematiche delle fasce orarie di reperibilità e le relative sanzioni in caso si assenza (n 14 del 2005) e avevamo riportato una interessante sentenza della Cassazione su un caso di assenza ritenuto giustificato dai giudici della suprema corte (n 14 del 2006). L assenza del lavoratore dal domicilio non determina la perdita dell indennità economica se dovuta ad un giustificato motivo (art.5, c.14 della legge 638/1983). Oltre ai casi di forza maggiore (comunque sotto riportati) sia L INPS che la giurisprudenza hanno elaborato dei criteri sulle cause di giustificazione dell assenza. Ipotesi di assenza giustificata secondo INPS Giustificazione generale Caso specifico Obblighi del lavoratore Concomitanza di visite o La visita deve tenersi presso Deve dimostrare che prestazioni specialistiche una struttura pubblica l assenza non poteva svolgersi Sono comprese anche le in ore diverse da quelle previste prestazioni non strettamente per le fasce di reperibilità specialistiche (es: iniezioni) Deve presentare purchè il trattamento risulti indifferibile e le modalità le sole praticabili documentazione della struttura pubblica indicante il giorno e l ora della visita Rientrano anche le visite dal medico generico solo se gli orari di ricevimento coincidono sempre con le fasce orarie di Deve presentare dichiarazione del medico curante sull urgenza della visita 3
4 Situazioni che rendono imprescindibile e indifferibile la presenza personale del lavoratore per evitare gravi conseguenze per sé o per i membri della famiglia. Allontanamento presso pertinenze dell abitazione reperibilità oppure se lo stesso medico ha invitato a visita urgente l ammalato durante le fasce di reperibilità Recarsi presso gli uffici sanitari per richiedere analisi del sangue I familiari sono sia quelli a carico sia ascendenti e discendenti La gravità della situazione è riferita non solo alla salute dei soggetti, ma anche agli aspetti economici Il lavoratore si deve essere assentato momentaneamente e deve aver intercettato il medico di controllo Acquisizione della documentazione probatoria Inps messaggio n del L assenza dal domicilio nella giurisprudenza Criteri generali Ipotesi di assenza giustificata Ipotesi di assenza ingiustificata Il lavoratore assente dal lavoro per malattia, ove deduca come giustificato motivo della non reperibilità di avere effettuato una visita presso il medico di fiducia, deve provare che tale visita, pur senza necessariamente integrare una causa di forza maggiore, costituisca, al fine della tutela della salute, una necessità determinata da situazioni comportanti adempimenti non effettuabili in ore diverse da quelle di reperibilità (cass.n 4247/2004 Assenza per sottoporsi a visita dal medico curante su invito di quest ultimo, durante le fasce orarie di reperibilità (cass.1593/1998) Assenza dalla propria abitazione per recarsi a farsi praticare un iniezione purchè il trattamento terapeutico sia indifferibile ( cass.12575/1997 Assenza per recarsi a svolgere su indicazione del medico, un ciclo di cure termali (cass.8544/2001 Il giustificato motivo di assenza non si identifica esclusivamente con la stato di necessità o di forza maggiore, potendo essere costituito anche da una seria e valida ragione socialmente apprezzabile la cui dimostrazione spetta ala lavoratore (cass. 8012/2006) Casi di allontanamento autorizzati dal medico curante (cass.1942/1990; 12500/1992) Assenza per consegnare certificato medico in azienda (cass.814/19909 Assenza per recarsi dal medico curante senza che risulti l urgenza e l indifferibilità della visita ( cass.15446/2004) Assenza perché l ammalato non ha sentito il suono del campanello o perché il campanello non funzionava, o perché l ammalato dormiva 4
5 EXTRACOMUNITARI- REQUISITO CARTA DI SOGGIORNO: la Corte conferma la legittimità della norma La sentenza CC n 324 del 6 ottobre 2006, ha risolto negativamente la questione sollevata da INCA Nazionale sul requisito della carta di soggiorno previsto dall art.80, comma 19 della legge 388/2000, per il diritto alle prestazioni economiche dell assistenza sociale. Pertanto, oltre ai normali requisiti sanitari e amministrativi, per l accesso alle provvidenze economiche dell assistenza sociale, è richiesta anche la carta di soggiorno non essendo sufficiente il permesso di soggiorno. Le prestazioni di assistenza sociale,per le quali è richiesta la carta di soggiorno, sono: invalidità civile, accompagnamento, assegno sociale INPS, assegno di maternità di competenza comunale, assegno di maternità di competenza INPS Ferie e malattia bloccano il congedo parentale Messaggio Inps del La lavoratrice o il lavoratore, che a seguito di un periodo di congedo parentale fruisce, immediatamente dopo, di giorni di ferie o malattia, riprendendo quindi l attività lavorativa, i giorni festivi e i sabati (in caso di settimana corta) cadenti tra il citato periodo di congedo parentale e le ferie o la malattia non vanno computati in conto congedo parentale. Esempio: lavoratore con orario contrattuale articolato su cinque giorni dal Lunedì al Venerdì. Se nella prima settimana il lavoratore usufruisce del congedo parentale e nella seconda di ferie o malattia e riprende a lavorare il lunedì della terza settimana,le giornate di sabato e domenica comprese tra prima e la seconda settimana e tra seconda e la terza non devono essere conteggiati come congedo parentale. PATRONATO INCA CGIL BERGAMO Bergamo Via Garibaldi 3 Tel IncaBergamo@cgil.lombardia.it CAMERA del LAVORO di BERGAMO Bergamo Via Garibaldi 3 tel Bergamo@cgil.lombardia.it 5
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