PROTOCOLLO D INTESA PER IL REINSERIMENTO LAVORATIVO DEGLI INVALIDI DEL LAVORO TRA L I.N.A.I.L. SEDE DI ROVIGO E LA PROVINCIA DI ROVIGO
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1 PROTOCOLLO D INTESA PER IL REINSERIMENTO LAVORATIVO DEGLI INVALIDI DEL LAVORO TRA L I.N.A.I.L. SEDE DI ROVIGO E LA PROVINCIA DI ROVIGO L I.N.A.I.L. sede di ROVIGO nella persona della Dottoressa Patrizia Clemente Direttore Provinciale E La PROVINCIA DI ROVIGO nella persona della Dottoressa Monica Zanforlin Dirigente dell Area Personale e Lavoro PREMESSO CHE l INAIL gestisce l Assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali; il D.lgs. 38/2000 e il D.lgs. 81/2008, modificato dal D.lgs. 106/2009, hanno ampliato la sfera delle attribuzioni dell INAIL e consentono all Istituto di porsi quale garante di una forma di tutela globale ed integrata, comprensiva degli interventi prevenzionali, curativi, indennitari, riabilitativi e di reinserimento socio-lavorativo in una logica di stretta integrazione e collaborazione con gli altri attori del Polo salute e sicurezza e con gli altri soggetti operanti nel sistema del Welfare; il nuovo Piano industriale dell INAIL annovera tra le proprie linee guida, oltre alla prevenzione, alla cura ed alla riabilitazione, il reinserimento del lavoratore divenuto disabile a causa di infortunio o malattia professionale, che deve essere considerato uno dei principi che costituiscono la base per un efficace tutela globale del lavoratore; l importanza della focalizzazione dell attenzione sul reinserimento nella vita di relazione è avvalorata dall affermarsi di un nuovo modello culturale di disabilità, che prende in considerazione il contesto ambientale (familiare, sociale, economico e lavorativo) dei soggetti interessati; la Provincia di Rovigo, nell ambito di politiche del lavoro, esercita funzioni e compiti in materia di collocamento al lavoro mirato delle persone disabili ai sensi della Legge 12 marzo 1999 n.68 e successive modifiche. VISTI il D.lgs. 23 Febbraio 2000 n. 38 art 24 comma 1 che affida all INAIL il compito di definire d intesa con le Regioni e secondo quanto previsto dalla Legge 68/99, indirizzi programmatici finalizzati alla promozione e al finanziamento di progetti formativi di riqualificazione professionale degli invalidi del lavoro; la delibera del Consiglio di Amministrazione dell I.N.A.I.L. n. 695 del 30/11/2000 che ha approvato il regolamento di attuazione dell art. 24 comma 1 del D.lgs. n. 38/2000;
2 la delibera della Giunta Provinciale di Rovigo n.107/28188 del 26/05/2011; CONSIDERATO CHE gli interventi attualmente finanziabili (ex art 3 regolamento di attuazione dell art 24 comma 1 D.lgsn.38/2000) sono costituiti da: progetti formativi di riqualificazione professionale degli invalidi del lavoro; progetti di unità di incubazione per nuove attività imprenditoriali gestite, sia pure in forma non esclusiva, da lavoratori disabili, anche sotto forma di cooperative sociali; progetti sperimentali non rientranti nelle categorie di cui alle lettere precedenti; ai sensi dell art 4 del regolamento, gli interventi devono essere finalizzati al raggiungimento degli obiettivi qui elencati: favorire il reinserimento del lavoratore invalido nell azienda di provenienza, preferibilmente nelle mansioni svolte in precedenza, o in altre compatibili con le sue accertate abilità residue; favorirne il reingresso, ove ne sia uscito; agevolare l ingresso in altra azienda nel caso non sia possibile il reingresso; sviluppare nuova occupazione e nuova imprenditorialità; orientare il mondo del lavoro verso l impiego del disabile; l art 11 del regolamento prevede l attivazione di interventi di riqualificazione professionale con una ricognizione, in via pregiudiziale, dei profili professionali nei vari settori (industriale, artigianale, agricolo e di servizi) che sia in grado di fornire le maggiori opportunità di occupazione a livello territoriale e l individuazione delle agenzie di formazione operanti nel territorio e in possesso dei requisiti previsti dal regolamento stesso. CHE rientrano tra i progetti finanziabili (nella attesa di un decreto attuativo per il finanziamento) anche i progetti per l abbattimento delle barriere architettoniche nelle piccole e medie imprese, nelle imprese agricole e artigiane che sono tenute a mantenere in servizio o che assumo invalidi del lavoro; ai sensi dell art 2 comma 1 lettera e) del regolamento si intendono per barriere architettoniche: gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità orizzontale e/o verticale, all interno degli ambienti di lavoro e di ambienti comuni; gli ostacoli che limitano od impediscono la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti da parte di soggetti disabili; la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l orientamento e la conoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo; ogni vincolo di natura culturale e/o conoscitiva che si frapponga al pieno svolgimento della personalità del disabile ed, in particolare, al suo reinserimento lavorativo.
3 TENUTO PRESENTE CHE l I.N.A.I.L., come previsto dall art.9 del regolamento, si impegna a svolgere, attraverso un apposita convenzione da stipulare con le Regioni e gli Enti locali, un ruolo di facilitatore nel processo di collocamento del disabile ai sensi della Legge n. 68/99, fermo restando la competenza specifica dei menzionati enti nella materia; l I.N.A.I.L. favorisce l applicazione delle misure di sicurezza ed igiene del lavoro ed il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro nelle aziende anche attraverso attività di informazione e di divulgazione delle normative in materia con il riconoscimento delle forme premiali previste dalla legge, consistenti nella riduzione del tasso di tariffa di premio assicurativo dovuto, ai datori di lavoro in regola con le norme o che presentano un favorevole andamento degli infortuni sul lavoro, e inoltre con la concessione di finanziamenti ai datori di lavoro per la realizzazione di programmi di adeguamento delle strutture, attrezzature e organizzazione alle normative di cui trattasi; la Provincia di Rovigo nell ambito delle attività previste dalla legge regionale n 3/2009 rivolge un attenzione particolare alla realizzazione delle politiche di reinserimento lavorativo e sociale delle persone svantaggiate e in particolare delle persone con disabilità mediante azioni e misure che vanno dalla valorizzazione del loro potenziale culturale, professionale e lavorativo e dal sostegno personalizzato nell inserimento lavorativo agli incentivi economici alle aziende con le risorse dei Fondi per il diritto al lavoro dei disabili attraverso la stipula di apposite convenzioni, sia a fronte dell assunzione effettuata sia a titolo di rimborso forfetario delle spese necessarie alla trasformazione del posto di lavoro per renderlo adeguato alle esigenze operative dei disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 50% per cento o per l apprestamento di tecnologie di telelavoro o per la rimozione delle barriere architettoniche che limitano in qualsiasi modo l integrazione del disabile. RICONOSCIUTA la convergenza degli interessi ad avviare forme di collaborazione finalizzate al reinserimento del lavoratore disabile, ex L. n.68/99, in sinergia con gli interventi previsti dalla delibera n. 695/2000 del Consiglio di Amministrazione I.N.A.I.L. RITENUTO OPPORTUNO adottare un protocollo di intesa per poter dar corso ad azioni da svolgere in sinergia per le finalità sopra richiamate. TUTTO CIÒ PREMESSO, LE PARTI CONCORDANO SUI SEGUENTI OBIETTIVI 1) facilitare il reinserimento lavorativo delle persone divenute disabili a seguito di infortunio sul lavoro o malattia professionale con invalidità superore al 33%, disoccupate e iscritte nell elenco di cui all art.8 della Legge n. 68/1999, anche attraverso l utilizzo di percorsi di riqualificazione professionale; 2) incentivare l eliminazione delle barriere architettoniche anche attraverso il finanziamento di appositi progetti (una volta emanato l apposito decreto attutivo per il finanziamento).
4 1) Per la realizzazione dei progetti di riqualificazione professionale la Provincia collaborerà con l I.N.A.I.L. di Rovigo per la programmazione e progettazione degli stessi. In particolare la Provincia provvederà a fornire, periodicamente, all I.N.A.I.L.: l elenco nominativo dei disabili invalidi del lavoro iscritti nell elenco provinciale, ex L. 68/1999, che si trovano in stato di disoccupazione, con l obiettivo di individuare, in modo congiunto, le caratteristiche personali e professionali, al fine della progettazione degli eventuali percorsi di riqualificazione professionale; l elenco nominativo dei datori di lavoro presso cui risultano disponibili posti di lavoro e mansioni che appaiono compatibili con le caratteristiche degli invalidi del lavoro iscritti nell elenco sopra citato; l elenco degli enti di formazione professionale accreditati e operanti nel territorio provinciale. La sede INAIL di Rovigo, sulla base delle informazioni fornite dalla Provincia in merito alle opportunità di assunzione presso i datori di lavoro del territorio provinciale, provvederà a stilare apposito progetto di riqualificazione del lavoratore che terrà conto delle esigenze di riqualificazione professionale e fisica connesse alla tipologia lavorativa proposta. Tale progetto trova il coinvolgimento della EQUIPE MULTIDISCIPLINARE operativa presso la sede INAIL di Rovigo, composta da funzionari con professionalità tecniche specifiche. L I.N.A.I.L. di Rovigo comunicherà alla Provincia i progetti di riqualificazione professionale programmati. La Provincia, sentito il Comitato Tecnico, di cui all art. 6, comma 2, lett. b) della legge 68/1999, potrà fornire suggerimenti in merito. La Provincia, ricevuta comunicazione dell avvio dei progetti di riqualificazione, attiverà per ciascun lavoratore inserito nel percorso di riqualificazione gli strumenti del collocamento mirato. In particolare provvederà alla stipula delle convenzioni ex art.11 della legge 68/1999 con i datori di lavoro che intendono collaborare alla realizzazione degli interventi formativi e alla successiva assunzione del lavoratore. In ogni caso la Provincia provvederà a promuovere l inserimento lavorativo del lavoratore riqualificato presso altri datori di lavoro, individuati in base alle caratteristiche dell intervento formativo realizzato. Concluso l intervento formativo, sarà cura dell I.N.A.I.L. comunicare alla Provincia l esito della formazione con la specificazione delle competenze acquisite ed attestata dall Ente di Formazione accreditato. La Provincia procederà al collocamento mirato, dell invalido del lavoro riqualificato, presso il datore di lavoro con il quale è stata stipulata la convenzione di inserimento lavorativo, nel caso in cui l assunzione non sia già stata effettuata contestualmente all avvio del progetto. Sarà cura della Sede I.N.A.I.L. di Rovigo supportare, all occorrenza, l invalido del lavoro nell incontro diretto tra datore di lavoro e lavoratore. 2) Per quanto riguarda l eliminazione delle barriere architettoniche, la Provincia segnalerà all I.N.A.I.L. di Rovigo i casi in cui l eliminazione delle suddette barriere architettoniche sono determinanti per il mantenimento in servizio o per l assunzione dell invalido del lavoro nell azienda individuata; inoltre la Provincia sarà parte attiva nell informazione ai datori di lavoro delle
5 opportunità di accesso ad incentivi economici per l abbattimento delle barriere, offerte dalla Legge 68/1999. Alla fine di ogni anno solare, la sede I.N.A.I.L. relazionerà, dandone copia alla Provincia di Rovigo, circa i progetti di reinserimento e riqualificazione realizzati nel corso dell anno, di quelli in corso d opera. L attuazione del presente Protocollo, anche a richiesta di una delle parti, sarà oggetto di periodiche valutazioni e verifiche in ordine all efficacia dello stesso rispetto agli obiettivi concordati. Il presente protocollo ha validità di un anno dalla data della sua sottoscrizione e potrà essere, d intesa tra le parti, modificato in ogni momento e rinnovato alla scadenza. Letto, sottoscritto e approvato Rovigo, I.N.A.I.L. Il Direttore Sede I.N.A.I.L. di Rovigo Dott.ssa Patrizia Clemente PROVINCIA DI ROVIGO Il Dirigente Area Personale e Lavoro Dott.ssa Monica Zanforlin
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