CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO INDAGINE SUI SERVIZI ALLA PERSONA NEI COMUNI DI MONTAGNA DEL VENETO SINTESI CARTOGRAFICA

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1 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO INDAGINE SUI SERVIZI ALLA PERSONA NEI COMUNI DI MONTAGNA DEL VENETO SINTESI CARTOGRAFICA A cura del Servizio Studi Documentazione e Biblioteca Veneto Tendenze n. 2 - maggio 2006

2 Venezia, maggio 2006 Veneto Tendenze Quaderno di documentazione a cura del Servizio studi, documentazione e biblioteca del CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Sito: ssdb@consiglioveneto.it L INDAGINE SUI SERVIZI ALLA PERSONA NEI COMUNI DI MONTAGNA DEL VENETO è stata realizzata da Giuseppe Sartori dell Ufficio territorio. Hanno collaborato a questo numero: Giuliano Battistel, Serenella Poggi. Coordinamento: Antonio Politi Riproduzione a cura del Centro stampa del Consiglio Regionale: Vilmo Fiorese, Giuseppe Mistrorigo

3 PRESENTAZIONE In questi ultimi anni i problemi della montagna Veneta si sono imposti all'attenzione della politica regionale con incalzante attualità non solo per gli aspetti locali e settoriali, ma anche e sempre più per gli aspetti generali ed istituzionali. Mi riferisco ad esempio alle istanze della popolazione del Comune di Lamon che chiede di essere accorpata amministrativamente alla Regione Trentino Alto Adige. Il Consiglio regionale corrisponderà all'istanza referendaria esprimendo un parere anche se non vincolante - su questo reclamato distacco. Ma, prima di ogni valutazione di opportunità politica su decisioni che possono segnare la "storia" del nostro territorio regionale, ritengo che sia fondamentale per ogni collega Consigliere conoscere lo stato di fatto della realtà economica, sociale, e territoriale di questi comuni che soffrono evidenti disparità che condizionano - talvolta pesantemente - ogni aspetto delle potenzialità vitali delle genti che vi risiedono. A questa necessità di conoscenza, corrisponde in parte l "INDAGINE SUI SERVIZI ALLA PERSONA NEI COMUNI DI MONTAGNA DEL VENETO. SINTESI CARTOGRAFICA" che completa il lavoro svolto dall'ufficio territorio del Servizio studi documentazione e biblioteca, già divulgato con il Dossier n. 26/2005, arricchendola delle elaborazioni statistiche e cartografiche a livello comunale. I Consiglieri potranno così venire a conoscenza di com'è lo stato di alcuni servizi (Uffici postali, Scuole primarie e secondarie, Servizi sanitari, Servizi commerciali e turistici alberghieri) e com'è stata la loro evoluzione nell'arco dell'ultimo decennio. La comunicazione dell'informazione con l'utilizzo della tecnologia GIS (Geographic Information System) ha il pregio di una sintesi visiva che spesso ricerchiamo per meglio avere una visione immediata e significativa della complessità di dati e informazioni utili per il nostro lavoro di politici e di legislatori. Rammento infine che il cospicuo lavoro qui presentato è altresì disponibile in formato digitale sul sito intranet del Consiglio Regionale alla pagina del Servizio studi documentazione e biblioteca nella sezione Veneto Tendenze ; questo consente a ciascun Consigliere di visionare e stampare solo gli argomenti di suo più specifico interesse. L occasione di questa presentazione mi suggerisce infine che per incontrare la crescente domanda di autonomia, forse occorre considerare l opportunità di abbinare ad una revisione della normativa sulle istituzioni montane, una strategia economica quale quella che fu della legge sulla montagna. Anche per questo obiettivo una continuità di attenzione del Consiglio regionale è opportuna, come attesta il segmento di questa ricerca. Carlo Alberto Tesserin Vicepresidente vicario Venezia, 31 maggio 2006

4 INDAGINE SUI SERVIZI ALLA PERSONA NEI COMUNI DI MONTAGNA DEL VENETO. SINTESI CARTOGRAFICA INDICE RELAZIONE INTRODUTTIVA 1 Tab. A0: ELENCO DEI COMUNI MONTANI DEL VENETO SECONDO L ISTAT 2 Fig. A0: COMUNI MONTANI SECONDO LA CLASSIFICAZIONE DELL ISTAT 3 Tab. A1: SPORTELLI POSTALI. ANNI PROVINCIA DI VERONA 4 Tab. A2: SPORTELLI POSTALI. ANNI PROVINCIA DI VICENZA 5 Tab. A3: SPORTELLI POSTALI. ANNI PROVINCIA DI BELLUNO 6 Fig. A1: UFFICI POSTALI IN ATTIVITA NEL Fig. A2: UFFICI POSTALI IN ATTIVITA NEL Tab. B1: RICOGNIZIONE DELLE UNITA FUNZIONALI SCOLASTICHE. PROVINCIA DI VERONA 9 Tab. B2: RICOGNIZIONE DELLE UNITA FUNZIONALI SCOLASTICHE. PROVINCIA DI VICENZA 10 Tab. B3: RICOGNIZIONE DELLE UNITA FUNZIONALI SCOLASTICHE. PROVINCIA DI BELLUNO 11 Fig. B1: TOTALE ALUNNI ISCRITTI NELL A.S Fig. B2: TOTALE ALUNNI ISCRITTI NELL A.S Fig. B3: TOTALE SCUOLE PRIVATE E PUBBLICHE IN ATTIVITA NEL Fig. B4: TOTALE SCUOLE PRIVATE IN ATTIVITA NEL Fig. B5: TOTALE SCUOLE PUBBLICHE IN ATTIVITA NEL Fig. B6: VANI SCOLASTICI IN USO NELL A.S Fig. B7: VANI SCOLASTICI IN USO NELL A.S Fig. B8: UTILIZZO DEGLI SPAZI SCOLASTICI NELL A.S Fig. B9: UTILIZZO DEGLI SPAZI SCOLASTICI NELL A.S Tab. C1.1: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. FARMACIE. PROVINCIA DI VERONA; 21 Tab. C1.2: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. FARMACIE. PROVINCIA DI VICENZA; 22 Indagine sui servizi alla persona nei comuni di montagna del veneto. Sintesi cartografica INDICE pag. 1 /5 24/05/2006 SEZ.

5 Tab. C1.3: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. FARMACIE. PROVINCIA DI BELLUNO; 23 Fig. C1.1: FARMACIE IN ATTIVITA NEL 1991; 24 Fig. C1.2: FARMACIE IN ATTIVITA NEL 2001; 25 Fig. C2.1: FARMACIE RURALI IN ATTIVITA NEL 1991; 26 Fig. C2.2: FARMACIE RURALI IN ATTIVITA NEL 2001; 27 Fig. C3.1: FARMACIE URBANE IN ATTIVITA NEL 1991; 28 Fig. C3.2: FARMACIE URBANE IN ATTIVITA NEL 2001; 29 Tab. D1: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. SERVIZI DELLA PREVENZIONE. PROVINCIA DI VERONA; 30 Tab. D2: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. SERVIZI DELLA PREVENZIONE. PROVINCIA DI VICENZA; 31 Tab. D3: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. SERVIZI DELLA PREVENZIONE. PROVINCIA DI BELLUNO; 32 Fig. D1.1: SERVIZI DI IGIENE PUBBLICA NEL 1991; 33 Fig. D1.2: SERVIZI DI IGIENE PUBBLICA NEL 2001; 34 Fig. D2.1: SERVIZI DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLE BEVANDE NEL 1991; 35 Fig. D2.2: SERVIZI DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLE BEVANDE NEL 2001; 36 Fig. D3.1: ALTRI SERVIZI DI PREVENZIONE E MEDICINA LEGALE NEL 1991; 37 Fig. D3.2: ALTRI SERVIZI DI PREVENZIONE E MEDICINA LEGALE NEL 2001; 38 Fig. D4.1: SERVIZI DI SANITA VETERINARIA NEL 1991; 39 Fig. D4.2: SERVIZI DI SANITA VETERINARIA NEL 2001; 40 Fig. D5.1: SERVIZI DI PREVENZIONE INFORTUNI E SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO NEL 1991; 41 Fig. D5.2: SERVIZI DI PREVENZIONE INFORTUNI E SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO NEL 2001; 42 Fig. D6.1: SERVIZI DI SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE NEL 1991; 43 Fig. D6.2: SERVIZI DI SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE NEL 2001; 44 Tab. E: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. SERVIZI SPECIALISTICI DISTRETTUALI. PROVINCIE DI VERONA, VICENZA, BELLUNO; 45 Fig. E1: CENTRI DI SALUTE MENTALE ATTIVI NEL 2001; 46 Fig. E2: CONSULTORI FAMILIARI ATTIVI NEL 2001; 47 Indagine sui servizi alla persona nei comuni di montagna del veneto. Sintesi cartografica INDICE pag. 2 /5 24/05/2006

6 Fig. E3: CONSULTORI PEDIATRICI ATTIVI NEL 2001; 48 Fig. E4: POLIAMBULATORI TERRITORIALI ATTIVI NEL 2001; 49 Fig. E5: SERVIZI DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE ATTIVI NEL 2001; 50 Fig. E6: SERVIZI PSICOSOCIALI PER L ETA EVOLUTIVA ATTIVI NEL 2001; 51 Fig. E7: SERVIZI PER LE TOSSICODIPENDENZE ATTIVI NEL 2001; 52 Fig. E8: UNITA OPERATIVA HANDYCAP ED ETA EVOLUTIVA DAY HOSPITAL TERRITORIALE E PSICHIATRICO; 53 Fig. E9: TOTALE STRUTTURE SPECIALISTICHE DISTRETTUALI IN ATTIVITA NEL 2001; 54 Tab. F: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. STUDI E LABORATORI MEDICO-BIOLOGICI ACCREDITATI. PROVINCIE DI VICENZA E VERONA; Fig. F1: STUDI E LABORATORI MEDICO-BIOLOGICI ACCREDITATI. PROVINCIE DI VERONA E VICENZA NEL 1991; 56 Fig. F2: STUDI E LABORATORI MEDICO-BIOLOGICI ACCREDITATI. PROVINCIE DI VERONA E VICENZA NEL 2001; 57 Tab. G: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. SERVIZI OSPEDALIERI. PROVINCIE DI VERONA, VICENZA, BELLUNO; 58 Fig. G1: POSTI LETTO NEGLI OSPEDALI NEL 1993; 59 Fig. G2: POSTI LETTO NEGLI OSPEDALI NEL 2001; 60 Tab. H1: MEDICI DI BASE E PEDIATRI DI PRIMA SCELTA. PROVINCIA DI VERONA; 61 Tab. H2: MEDICI DI BASE E PEDIATRI DI PRIMA SCELTA. PROVINCIA DI VICENZA; 62 Tab. H3: MEDICI DI BASE E PEDIATRI DI PRIMA SCELTA. PROVINCIA DI BELLUNO; 63 Fig. H1: MEDICI DI BASE E PEDIATRI DI PRIMA SCELTA IN ATTIVITA NEL 1991; 64 Fig. H2: MEDICI DI BASE E PEDIATRI DI PRIMA SCELTA IN ATTIVITA NEL 2001; 65 Tab. I1: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA. ANNO1994. PROVINCIA DI VERONA; 66 Tab. I2: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA. ANNO1994. PROVINCIA DI VICENZA; 67 Tab. I3: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA. ANNO1994. PROVINCIA DI BELLUNO; 68 Tab. I4 NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA. ANNO PROVINCIA DI VERONA; 69 Tab. I5: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA. ANNO PROVINCIA DI VICENZA; 70 Tab. I6: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA. ANNO PROVINCIA DI BELLUNO; Indagine sui servizi alla persona nei comuni di montagna del veneto. Sintesi cartografica INDICE pag. 3 /5 24/05/2006

7 Tab. I7: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA. CONFRONTO Fig. I1: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA NEL Fig. I2: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA NEL Tab. L1: GRANDI MAGAZZINI DI VENDITA. ANNI PROVINCIA DI VERONA; 75 Tab. L2: GRANDI MAGAZZINI DI VENDITA. ANNI PROVINCIA DI VICENZA; 76 Tab. L3: GRANDI MAGAZZINI DI VENDITA. ANNI PROVINCIA DI BELLUNO. 77 Fig. L1: GRANDI MAGAZZINI IN ATTIVITA NEL 1991; 78 Fig. L2: GRANDI MAGAZZINI IN ATTIVITA NEL 2001; 79 Fig. L3: SUPERFICIE DI VENDITA DEI GRANDI MAGAZZINI IN ATTIVITA NEL 1991; 80 Fig. L4: SUPERFICIE DI VENDITA DEI GRANDI MAGAZZINI IN ATTIVITA NEL Tab. M1: SUPERMERCATI ALIMENTARI. ANNI PROVINCIA DI VERONA; 82 Tab. M2: SUPERMERCATI ALIMENTARI. ANNI PROVINCIA DI VICENZA; 83 Tab. M3: SUPERMERCATI ALIMENTARI. ANNI PROVINCIA DI BELLUNO. 84 Fig. M1: SUPERMERCATI ALIMENTARI IN ATTIVITA NEL 1991; 85 Fig. M2: SUPERMERCATI ALIMENTARI IN ATTIVITA NEL Fig. M3: SUPERFICIE DI VENDITA DEI SUPERMERCATI ALIMENTARI NEL 1991; 87 Fig. M4: SUPERFICIE DI VENDITA DEI SUPERMERCATI ALIMENTARI NEL Tab. N1: ESERCIZI PUBBLICI PER LA SOMMINISTRAZIONE DI CIBI E BEVANDE. ANNI PROVINCIA DI VERONA; 89 Tab. N2: ESERCIZI PUBBLICI PER LA SOMMINISTRAZIONE DI CIBI E BEVANDE. ANNI PROVINCIA DI VICENZA; 90 Tab. N3: ESERCIZI PUBBLICI PER LA SOMMINISTRAZIONE DI CIBI E BEVANDE. ANNI PROVINCIA DI BELLUNO. 91 Fig. N1: ESERCIZI PUBBLICI: RISTORANTI IN ATTIVITA NEL 1991; 92 Fig. N2: ESERCIZI PUBBLICI: RISTORANTI IN ATTIVITA NEL 2001; 93 Fig. N3: ESERCIZI PUBBLICI: BAR IN ATTIVITA NEL 1991; 94 Fig. N4: ESERCIZI PUBBLICI: BAR IN ATTIVITA NEL Tab. O1: OSPITALITA ALBERGHIERA. ANNI PROVINCIA DI VERONA; 96 Indagine sui servizi alla persona nei comuni di montagna del veneto. Sintesi cartografica INDICE pag. 4 /5 24/05/2006

8 Tab. O2: OSPITALITA ALBERGHIERA. ANNI PROVINCIA DI VICENZA; 97 Tab. O3: OSPITALITA ALBERGHIERA. ANNI PROVINCIA DI BELLUNO; 98 Fig. O1: NUMERO DEGLI ALBERGHI IN ATTIVITA NEL 1991; 99 Fig. O2: NUMERO DEGLI ALBERGHI IN ATTIVITA NEL 2001; 100 Fig. O3: NUMERO DEI POSTI LETTO ALBERGHIERI NEL 1991; 101 Fig. O4: NUMERO DEI POSTI LETTO ALBERGHIERI NEL 2001; 102 Indagine sui servizi alla persona nei comuni di montagna del veneto. Sintesi cartografica INDICE pag. 5 /5 24/05/2006

9 INDAGINE SUI SERVIZI ALLA PERSONA NEI COMUNI DI MONTAGNA DEL VENETO. SINTESI CARTOGRAFICA RELAZIONE INTRODUTTIVA Fra il 2004 e il 2005, su richiesta di un gruppo consiliare, il Servizio studi documentazione e biblioteca ha raccolto una serie di informazioni riferite ai Comuni classificati montani (Tab. n. A0) della nostra regione cioè quelli ricompresi nelle province di Belluno, Vicenza e Verona. L'obiettivo della ricerca era quello di rappresentare attraverso alcuni semplici indicatori numerici il mutamento delle condizioni di agibilità e fruibilità dei territori montani con riferimento ai servizi alla persona erogati sia dal settore pubblico (Enti locali, Ministeri, ecc.) che da strutture, aziende e/o istituti privati. La quantificazione numerica dei servizi aperti al pubblico è stata effettuata su base comunale tenendo nota, ove possibile, dell'informazione anche a livello sub-comunale, la quale, però, non è stata elaborata in questa sede. Naturalmente qui non saranno riproposte le tabelle complessive dei dati rilevati (pubblicate nel Dossier n. 26), ma si presenteranno i dati riassuntivi del livello comunale dei vari parametri indagati. Sarà questa però l'occasione di poter illustrare alcuni punti di vista settoriali o sub settoriali con l'utilizzo della cartografia dettagliando alcune situazioni particolari come ad esempio le farmacie o i servizi sanitari della prevenzione. Con questa ripresa dell'indagine si è potuto finalmente integrare il precedente lavoro con il supporto cartografico che ha il pregio di comunicare sinteticamente il dato quantitativo associato a quello geografico - localizzatorio, offrendo al decisore un valore aggiunto considerevole in termini di pianificazione dell'operato delle amministrazioni dei beni collettivi ma anche in funzione della assicurazione dei livelli di servizi ai cittadini. La ricerca, previa un intesa con il committente sui possibili parametri da monitorare, si è articolata in due fasi: 1. Nella prima parte del lavoro sono stati raccolti i dati relativi agli Uffici postali, alle Scuole di ogni ordine e grado con esclusione delle Università e alle strutture del Sistema Sanitario. Le prime tabelle (Tab. A1, A2, A3) riportano i dati degli sportelli postali rispettivamente nell'anno 1996 e nel 2003, in quanto non erano disponibili informazioni sistematiche antecedenti al 1996 presso l'azienda delle Poste Italiane. Le successive tabelle (Tab. B1, B2, B3) riportano la puntuale rilevazione di tutti i Servizi Scolastici inclusi anche quelli privati, come figuravano negli anni scolastici e Sono state rilevate le fondamentali informazioni logistiche relative ai plessi scolastici (denominazione, località ed identificativo ministeriale, proprietà degli edifici e conduzione), il numero degli alunni iscritti negli anni scolastici citati, e la numerosità dei vani adibiti a servizio dell'utenza richiedendo espressamente il conteggio di tutti gli spazi didattici ordinari (aule curriculari) e speciali (laboratori, biblioteche, aula magna, palestre, ecc.) nonché spazi adibiti al servizio della persona (mensa, aule di riposo, servizi igienici). Con l'occasione della rilevazione sono state richieste anche informazioni accessorie quali l'attivazione di un indirizzo di posta elettronica e di un sito Web, ma purtroppo non tutte le scuole hanno corrisposto con la medesima attenzione riducendo considerevolmente il valore aggiunto della ricognizione. Le informazioni sono state assunte direttamente dalle istituzioni scolastiche stesse o dai loro organi amministrativi sovraordinati. Per facilitare una prima consapevolezza sull'efficienza dell'impiego delle risorse logistiche (strutture) è stato elaborato un rapporto fra numero di alunni e numero di vani per comprendere come si è evoluta nell'arco di un decennio la densità scolastica in funzione dell utilizzo delle strutture. Tale indicatore è stato poi riassunto a livello comunale. Indagine sui servizi alla persona nei comuni di montagna del veneto. Sintesi cartografica Sez. 1 pag. 1 /8 26/05/2006

10 Se ne ottiene una mappatura del Servizio scolastico assolutamente inedita e che sarebbe di grande interesse poter completare per tutto il territorio regionale. Un altro settore indagato (Tabelle C, D, E, F, G, H) riguarda la rilevazione delle unità funzionali sanitarie al 1991 e al 2001 presenti nei comuni di montagna. Qui le informazioni sono state suddivise e classificate in: C. Farmacie; D. Servizi della prevenzione sanitaria; E. Servizi specialistici ambulatoriali distrettuali; F. Servizi ambulatoriali specialistici accreditati (ex convenzionati); G. Presidi ospedalieri; H. Anagrafe degli operatori di Medicina Generale (medici di famiglia) e Pediatrica di prima scelta convenzionata. Le fonti informative del settore sanitario sono state gli Uffici facenti capo alle Direzioni Regionali dei Servizi Sanitari e dei Piani e Programmi Socio Sanitari e direttamente dai Servizi di prevenzione delle rispettive Aziende Socio Sanitarie Locali. Non sempre è stato possibile ricostruire la mappa degli sportelli sanitari al 1991 (o alla data più prossima) proprio per le notevoli trasformazioni organizzative e logistiche intervenute nel frattempo. Analogamente per gli studi dei medici di base non è stato possibile ricostruire la continuità temporale delle "condotte" convenzionate per cui ci si è limitati a costruire due basi di dati (rispettivamente al e al ) con le liste dei medici / pediatri, e i riferimenti logistici degli ambulatori dove esercitano la professione in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. E' doveroso sottolineare che nella ricerca rimane esclusa (non censita) la vasta area di servizio medico specialistico esercitato in forma privatistica, cioè non collegata al Servizio Sanitario Nazionale. Questa componente di servizio al cittadino ha infatti il carattere di grande variabilità sia numerica che territoriale legata soprattutto alla stagionalità, e per tale ragione non è stata ricompresa nell'indagine. L ordine seguito per l esposizione dei dati è stato: Tab. C1.1: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. FARMACIE. PROVINCIA DI VERONA; Tab. C1.2: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. FARMACIE. PROVINCIA DI VICENZA; Tab. C1.3: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. FARMACIE. PROVINCIA DI BELLUNO; A questo specifico segmento sono state associate le seguenti cartografie: Fig. C1.1: FARMACIE IN ATTIVITA NEL 1991; Fig. C1.2: FARMACIE IN ATTIVITA NEL 2001; Fig. C2.1: FARMACIE RURALI IN ATTIVITA NEL 1991; Fig. C2.2: FARMACIE RURALI IN ATTIVITA NEL 2001; Fig. C3.1: FARMACIE URBANE IN ATTIVITA NEL 1991; Fig. C3.2: FARMACIE URBANE IN ATTIVITA NEL 2001; A seguire le informazioni sui servizi della prevenzione sanitaria in questo ordine: Tab. D1: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. SERVIZI DELLA PREVENZIONE. PROVINCIA DI VERONA; Tab. D2: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. SERVIZI DELLA PREVENZIONE. PROVINCIA DI VICENZA; Tab. D3: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. SERVIZI DELLA PREVENZIONE. PROVINCIA DI BELLUNO; Per illustrare questo specifico segmento sono state predisposte le seguenti cartografie: Fig. D1.1: SERVIZI DI IGIENE PUBBLICA NEL 1991; Indagine sui servizi alla persona nei comuni di montagna del veneto. Sintesi cartografica Sez. 1 pag. 2 /8 26/05/2006

11 Fig. D1.2: SERVIZI DI IGIENE PUBBLICA NEL 2001; Fig. D2.1: SERVIZI DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLE BEVANDE NEL 1991; Fig. D2.2: SERVIZI DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLE BEVANDE NEL 2001; Fig. D3.1: ALTRI SERVIZI DI PREVENZIONE E MEDICINA LEGALE NEL 1991; Fig. D3.2: ALTRI SERVIZI DI PREVENZIONE E MEDICINA LEGALE NEL 2001; Fig. D4.1: SERVIZI DI SANITA VETERINARIA NEL 1991; Fig. D4.2: SERVIZI DI SANITA VETERINARIA NEL 2001; Fig. D5.1: SERVIZI DI PREVENZIONE INFORTUNI E SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO NEL 1991; Fig. D5.2: SERVIZI DI PREVENZIONE INFORTUNI E SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO NEL 2001; Fig. D6.1: SERVIZI DI SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE NEL 1991; Fig. D6.2: SERVIZI DI SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE INFETTIVE NEL 2001; La sezione successiva riepiloga la dotazione dei servizi sanitari (pubblici) a carattere distrettuale. Tab. E: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. SERVIZI SPECIALISTICI DISTRETTUALI. PROVINCIE DI VERONA, VICENZA, BELLUNO; Per conoscere la copertura territoriale di questo specifico segmento sono state predisposte le seguenti cartografie: Fig. E1: CENTRI DI SALUTE MENTALE NEL 2001; Fig. E2: CONSULTORI FAMILIARI NEL 2001; Fig. E3: CONSULTORI PEDIATRICI NEL 2001; Fig. E4: POLIAMBULATORI TERRITORIALI NEL 2001; Fig. E5: SERVIZI DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE NEL 2001; Fig. E6: SERVIZI PSICOSOCIALI PER L ETA EVOLUTIVA NEL 2001; Fig. E7: SERVIZI PER LE TOSSICODIPENDENZE NEL 2001; Fig. E8: UNITA OPERATIVA HANDYCAP ED ETA EVOLUTIVA DAY HOSPITAL TERRITORIALE E PSICHIATRICO; Fig. E9: TOTALE STRUTTURE SPECIALISTICHE DISTRETTUALI NEL 2001; Quindi si riportano le strutture specialistiche private accreditate, ricordando in questa sede che la Provincia di Belluno non possedeva, alla data del rilevamento, alcuna struttura sanitaria così definita. Tab. F: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. STUDI E LABORATORI MEDICO-BIOLOGICI ACCREDITATI. PROVINCIE DI VERONA E VICENZA; Fig. F1: STUDI E LABORATORI MEDICO-BIOLOGICI ACCREDITATI. PROVINCIE DI VERONA E VICENZA NEL 1991; Fig. F2: STUDI E LABORATORI MEDICO-BIOLOGICI ACCREDITATI. PROVINCIE DI VERONA E VICENZA NEL 2001; Con la Tab. G: RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SANITARIE. SERVIZI OSPEDALIERI. PROVINCIE DI VERONA, VICENZA, BELLUNO; si fa il punto sul servizio ospedaliero nelle zone montane. Si associano a questa voce due cartografie illustranti la situazione dei posti letto ospedalieri. Fig. G1: POSTI LETTO NEGLI OSPEDALI NEL 1991; Fig. G2: POSTI LETTO NEGLI OSPEDALI NEL 2001; Di seguito è stata esaminata la dotazione territoriale dei medici di famiglia. Tab. H1: MEDICI DI BASE E PEDIATRI DI PRIMA SCELTA. PROVINCIA DI VERONA; Tab. H2: MEDICI DI BASE E PEDIATRI DI PRIMA SCELTA. PROVINCIA DI VICENZA; Indagine sui servizi alla persona nei comuni di montagna del veneto. Sintesi cartografica Sez. 1 pag. 3 /8 26/05/2006

12 Tab. H3: MEDICI DI BASE E PEDIATRI DI PRIMA SCELTA. PROVINCIA DI BELLUNO; Le relative cartografie sono: Fig. H 1: MEDICI DI BASE E PEDIATRI DI PRIMA SCELTA NEL 1991; Fig. H 2: MEDICI DI BASE E PEDIATRI DI PRIMA SCELTA NEL 2001; 2. La seconda parte dell'indagine ha mirato alla sintesi informativa sulla componente del settore terziario riferita al commercio al minuto e a quello organizzato individuando i possibili livelli di vendita con un criterio di omogeneità spazio-temporale. Dalla fonte ISTAT sono stati desunti i dati sul commercio al minuto in sede fissa riferiti al 1994 e riportati nelle segg. tabelle: Tab. I1: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA. ANNO1994. PROVINCIA DI VERONA; Tab. I2: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA. ANNO1994. PROVINCIA DI VICENZA; Tab. I3: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA. ANNO1994. PROVINCIA DI BELLUNO; Da una fonte diversa dalla precedente, cioè dall OSSERVATORIO DEL COMMERCIO, sono stati ricavati i dati sul commercio al minuto in sede fissa riferiti all anno 2003, e riportati nelle successive tabelle. Tab. I4 NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA. ANNO PROVINCIA DI VERONA; Tab. I5: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA. ANNO PROVINCIA DI VICENZA; Tab. I6: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA. ANNO PROVINCIA DI BELLUNO; Queste ultime risultano molto più dettagliate nella classificazione merceologica, e non sono confrontabili puntualmente con quelle dell ISTAT. Alcune elaborazioni di massima riportate nella Tab. I7: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA. CONFRONTO , comunque consentono un raffronto speditivo fra i due periodi considerati. La distribuzione territoriale di questi servizi è presentata dalla cartografia : Fig. I1: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA NEL Fig I2: NEGOZI DI COMMERCIO AL MINUTO IN SEDE FISSA NEL Di seguito si esamina il settore dei servizi commerciali nella dotazione di strutture di vendita organizzata : grandi magazzini e supermercati alimentari. Tab. L1: GRANDI MAGAZZINI DI VENDITA. ANNI PROVINCIA DI VERONA; Tab. L2: GRANDI MAGAZZINI DI VENDITA. ANNI PROVINCIA DI VICENZA; Tab. L3: GRANDI MAGAZZINI DI VENDITA. ANNI PROVINCIA DI BELLUNO. Le cartografie correlate sono: Fig. L1: GRANDI MAGAZZINI IN ATTIVITA NEL 1991; Fig. L2: GRANDI MAGAZZINI IN ATTIVITA NEL 2001; Fig. L3: SUPERFICIE DI VENDITA DEI GRANDI MAGAZZINI IN ATTIVITA NEL 1991; Fig. L4: SUPERFICIE DI VENDITA DEI GRANDI MAGAZZINI IN ATTIVITA NEL Altro elemento esaminato nel settore commercio è stato quello dei Supermercati alimentari dei quali si è riportato il confronto sul numero delle Unità Locali e sulle superfici di vendita. Tab. M1: SUPERMERCATI ALIMENTARI. ANNI PROVINCIA DI VERONA; Indagine sui servizi alla persona nei comuni di montagna del veneto. Sintesi cartografica Sez. 1 pag. 4 /8 26/05/2006

13 Tab. M2: SUPERMERCATI ALIMENTARI. ANNI PROVINCIA DI VICENZA; Tab. M3: SUPERMERCATI ALIMENTARI. ANNI PROVINCIA DI BELLUNO. Le cartografie abbinate sono: Fig. M1: SUPERMERCATI ALIMENTARI IN ATTIVITA NEL 1991; Fig. M2: SUPERMERCATI ALIMENTARI IN ATTIVITA NEL Fig. M3: SUPERFICIE DI VENDITA DEI SUPERMERCATI ALIMENTARI NEL 1991; Fig. M4: SUPERFICIE DI VENDITA DEI SUPERMERCATI ALIMENTARI NEL Un ulteriore segmento di indagine riguardava i dati sulle strutture dell'ospitalità turistica (alberghi, ristoranti, bar). In dettaglio sono stati esaminati : Tab. N1: ESERCIZI PUBBLICI PER LA SOMMINISTRAZIONE DI CIBI E BEVANDE. ANNI PROVINCIA DI VERONA; Tab. N2: ESERCIZI PUBBLICI PER LA SOMMINISTRAZIONE DI CIBI E BEVANDE. ANNI PROVINCIA DI VICENZA; Tab. N3: ESERCIZI PUBBLICI PER LA SOMMINISTRAZIONE DI CIBI E BEVANDE. ANNI PROVINCIA DI BELLUNO. Le cartografie relative sono: Fig. N1: ESERCIZI PUBBLICI: RISTORANTI IN ATTIVITA NEL 1991; Fig. N2: ESERCIZI PUBBLICI: RISTORANTI IN ATTIVITA NEL 2001; Fig. N3: ESERCIZI PUBBLICI: BAR IN ATTIVITA NEL 1991; Fig. N4: ESERCIZI PUBBLICI: BAR IN ATTIVITA NEL Ultimo segmento preso in considerazione in questa indagine è stato quello relativo all ospitalità alberghiera, nel quale gli indicatori utilizzati sono stati : il numero degli alberghi e il numero dei posti letto e il rapporto percentuale della differenza con il 1991 per evidenziarne incrementi o decrementi nelle dotazioni. Tab. O1: OSPITALITA ALBERGHIERA. ANNI PROVINCIA DI VERONA; Tab. O2: OSPITALITA ALBERGHIERA. ANNI PROVINCIA DI VICENZA; Tab. O3: OSPITALITA ALBERGHIERA. ANNI PROVINCIA DI BELLUNO; Con questi indicatori sono state predisposte le seguenti cartografie: Fig. O1: NUMERO DEGLI ALBERGHI IN ATTIVITA NEL 1991; Fig. O2: NUMERO DEGLI ALBERGHI IN ATTIVITA NEL 2001; Fig. O3: NUMERO DEI POSTI LETTO ALBERGHIERI NEL 1991; Fig. O4: NUMERO DEI POSTI LETTO ALBERGHIERI NEL Indagine sui servizi alla persona nei comuni di montagna del veneto. Sintesi cartografica Sez. 1 pag. 5 /8 26/05/2006

14 I DATI Per quanto riguarda la dotazione del servizio postale si può argomentare che è rimasta pressocchè invariata, salvo una piccola flessione registrata nei comuni della montagna vicentina (-1,9%) e bellunese (-4%). Nell esame delle dotazioni per la scuola più che una valutazione sugli incrementi o decrementi si è preferito evidenziare un indicatore desunto dal rapporto alunni/vani che descrive una sorta di utilizzo delle risorse a disposizione per ogni comune dipendente da entrambi i fattori in gioco. Si osserva un evidente difformità fra le situazioni veronese e vicentina da una parte (da 6,4 a 7,2 alunni/vano) e quella bellunese dall altra (11,4 alunni/vano) che denota una diversa matrice demografica. La ricognizione sulle farmacie descrive per i comuni veronesi di montagna la scomparsa di un dispensario che corrisponde al -5,9% della intera dotazione. Per l area vicentina le farmacie crescono di 7 unità corrispondenti ad un + 17,5 % dell intero comparto farmaceutico di montagna. Per il bellunese sostanzialmente si conferma un buon servizio che comunque cresce di una struttura, pari al + 1,4% della dotazione che vede solo 20 comuni su 79 privi di sportello farmaceutico. Per quanto attiene ai Servizi sanitari dell area della prevenzione si annota nessuna variazione per i comuni montani dell area veronese che però di fatto sono privi di servizi residenziali garantiti da un servizio mobile per l Ulss veronese. In questo settore i comuni vicentini accusano la peggiore regressione registrando la scomparsa di 45 sportelli pari al 63,4 % della dotazione al Così pure i comuni bellunesi registrano la perdita di 10 sportelli della prevenzione pari al 27,8% della struttura del Alcuna valutazione quantitativa può essere espressa in riferimento alle strutture specialistiche distrettuali in quanto nessuna ULSS competente nei teritori in questione è riuscita a ricostruire la dotazione di servizi al Si può solo commentare che i servizi distrettuali specialistici sono razionalmente situati nei territori a coprire bacini di utenza non coincidenti con le strutture ospedaliere maggiori che ovviamente fungono da fulcro funzionale per molti settori della sanità pubblica. Un commento a parte per quanto riguarda gli studi e laboratori medico-biologici privati accreditati. Sono strutture numericamente marginali rispetto la rete sanitaria pubblica, anche perché le procedure di accreditamento erano da poco iniziate al momento di effettuazione della ricognizione. Nel segmento della sanità ospedaliera contrazioni vistose dei servizi, espressi in termini di posti letto, si registrano in tutte e tre le provincie coinvolte: Verona -35.2%; Vicenza -31,3%, Belluno 37,6%. Si nota comunque che l unica struttura privata (Casa di cura Villabruna Bellati - Feltre) presente nell ambito di tale ricognizione registra la più bassa percentuale di ridimensionamento del servizio gestito rispetto a quello del settore pubblico. L ultima valutazione sul settore sanitario riguarda la presenza dei presidi medici a servizio dei bisogni familiari. Nei comuni montani della provincia di Verona si riscontra al 2001 una flessione del servizio pari al 10,3 % dell offerta del 1991; per l area vicentina invece si assiste ad un incremento del servizio pari al 22,5 % della dotazione al Analogo e positivo incremento (+18,7 %) si verifica anche per l intera provincia montana di Belluno che aumenta la propria rete di medici di famiglia e/o pediatri di prima scelta di 28 unità rispetto il Passando al settore terziario del commercio al minuto, è stato detto già che le fonti non sono direttamente confrontabili; certo che per le macro aggregazioni (alimentari, non alimentari, tabacchi e valori di monopolio, totali) emergono evidenti cambiamenti nelle dotazioni della rete commerciale fra i due anni considerati (1994 e 2003). Indagine sui servizi alla persona nei comuni di montagna del veneto. Sintesi cartografica Sez. 1 pag. 6 /8 26/05/2006

15 In tutti i comuni montani delle tre province (cfr. Tab. I7) la rete commerciale subisce flessioni rimarchevoli: a partire dal -21,2 % di Belluno, al -35,4% di quella Veronese, al -30,4 % di Vicenza. Le regressioni più macroscopiche sono riscontrate nel settore dei generi di monopolio e tabacchi (da 73,9 % a 84,1 % ). Nei negozi di generi alimentari la flessione è più contenuta ma sempre vistosa: Belluno: -49,8 %, a -53,3 % di Verona). Nei negozi di generi non alimentari la perdita di punti vendita è meno significativa; nella provincia di Belluno è sostanzialmente irrilevante (-0,4 %), mentre nei comuni vicentini e veronesi si attesta intorno all 11, 6 %. Naturalmente queste diversità di riscontri fra generi di vendita meriterebbero approfondimenti specialistici di indagine per capire se sono dovuti a fattori di condizionamento extra mercato (come il caso delle rivendite di tabacco) o ad altre concause come il dimensionamento delle strutture di vendita. L analisi dei dati sulle grandi strutture di vendita tralascia i Comuni veronesi dove non ci sono grandi magazzini (cfr. Tab. L1), e riscontra uno smantellamento dell esperienza dei due punti vendita di Valdagno per l area vicentina. Il calo è evidente anche per il bellunese che perde in numero il 50 % dei punti vendita, ma contiene la flessione in termini di superficie di vendita, entro il -15,8 %. Per le grandi strutture di vendita di generi alimentari (Tabb. M1, M2, M3) l area veronese registra il raddoppio delle proprie strutture che in termini di superfici di vendita arrivano al 263,7 % della dotazione al 1991; l area vicentina incrementa le proprie strutture del 33,3 % in numero, e del 34,1 % in superficie. Il bellunese vede la propria rete di supermercati alimentari raddoppiare nel decennio esaminato, che in termini di superfici di vendita totalizza un incremento del 188,5 %. La rete dei servizi dell ospitalità alberghiera e del ristoro registra una contrazione per l area veronese del -41,4 % per il settore della ristorazione, e contiene le perdite entro un valore del -2,4 % dei punti di ristoro. Anche nell area montana vicentina si assiste ad analoga tendenza che vede il calo della rete di ristorazione del 47,2 % rispetto il Per le strutture di mescita di bevande il ridimensionamento è contenuto entro il -12,6 % della dotazione al Nell area montana bellunese la frammentazione della rete della ristorazione registra perdite in termini percentuali del 38,6 %; nel sistema dei bar si assiste ad un ridimensionamento dell ordine del 25,8 %. Ultimo commento per il settore dell ospitalità alberghiera (Tabb. O1, O2, O3) che nell area montana veronese registra perdite del -15,4 % in termini di unità locali, ma in termini di posti letto la diminuzione è contenuta entro il -1,3 %, segno evidente di una ristrutturazione dei servizi piuttosto che di un reale ridimensionamento strutturale. Abbastanza simile andamento si legge nei dati percentuali rilevati per l area montana vicentina: -14,2 % in termini di unità locali alberghiere, corrispondente ad un valore di -2,8 % dei posti letto. Segni della ristrutturazione della rete alberghiera di registrano anche per il bellunese che di fronte al calo (-9,7 %) delle strutture, vede l aumento della recettività (+12,2 %) in termini di posti letto. Un segnale evidentemente positivo. Indagine sui servizi alla persona nei comuni di montagna del veneto. Sintesi cartografica Sez. 1 pag. 7 /8 26/05/2006

16 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Contesto e problematiche La progressiva marginalità sociale ed economica delle aree montane è legata all offerta decrescente di beni e servizi a disposizione degli abitanti (specialmente per le categorie più deboli). Ciò causa una diminuzione della qualità della vita e dell'identità locale: molte indagini riferiscono che il progressivo spopolamento delle aree montane è dovuto al desiderio di cercare servizi con qualità di livello urbano. Questa condizione causa una diminuzione delle attività commerciali così come dei servizi sociali offerti, mentre la crescente età degli abitanti provoca un incremento nella domanda di servizi sociali e sanitari. Questa tendenza contrasta con l obiettivo della sostenibilità economica necessaria a garantire la fornitura sia del servizio sociale come di quello commerciale. Ormai è assodato che nelle zone rurali delle alpi ci sono alcuni problemi da affrontare senza indugi. Queste zone soffrono una perdita enorme di competitività dovuta a fenomeni demografici ed economici che mettono in pericolo l urbanizzazione storica, il controllo sull ambiente, ed il livello di qualità di vita nelle zone rurali della montagna. Ad esempio il calo del commercio locale, che costituisce un sistema efficiente per ridurre il rischio di marginalizzazione delle popolazioni rurali avrebbe degli esiti senza dubbio più incisivi e gravi nei territori montani. In queste aree, i servizi pubblici, sociali e sanitari, le attività commerciali stanno sparendo progressivamente, o sono in pesante ristrutturazione come attestano anche i dati di questa ricognizione. Questi servizi rappresentano generalmente l'ultimo presidio per mantenere un livello qualitativo soddisfacente dei livelli della vita e, per mezzo di questa, di conservazione del territorio. Strategie Aumentare il grado di conoscenza delle relazioni fra le risorse umane e le potenzialità territoriali costituisce la premessa progettuale di sistemi coordinati di zone e servizi in grado di favorire la permanenza del capitale umano nei comuni di montagna. Individuare tramite il GIS (Geographic Information System) i centri diffusori e i nodi delle reti strutturali ed infrastrutturali attorno ai quali gravitano le popolazioni montane consente di programmare la realizzazione di centri multifunzionali o dei servizi mobili gestiti con le moderne tecnologie informatiche e attivare modalità di trasporto dedicato che consentano risparmi economici e gestionali fino ad ora impensabili. Nel contrastare il processo di marginalizzazione e spopolamento delle aree rurali delle Alpi, le strategie, condivise anche da esperienze internazionali ( sono: A) Facilitare la popolazione nell utilizzo di servizi pubblici e sociali; B) Garantire l offerta dei beni di prima necessità; C) Ridurre le necessità di spostamento dei residenti dalle zone rurali al fondo valle o alla città; D) Promuovere nuove possibilità di impiego; E) Favorire un uso facilitato dell informazione e della comunicazione tecnologica. Questi obiettivi dovrebbero conseguire un miglioramento del livello di qualità di vita e, di conseguenza, contrastare gli spostamenti della popolazione e sostenere la conservazione del territorio. Naturalmente questa strategia non può oggi prescindere da una conoscenza quali-quantitativa delle risorse e delle disponibilità dislocate nel territorio. Da qui l'indispensabile necessità di comunicare al decisore una informazione sintetica e precisa quale quella offerta dal GIS (Geographic Information System). Indagine sui servizi alla persona nei comuni di montagna del veneto. Sintesi cartografica Sez. 1 pag. 8 /8 26/05/2006

17 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Servizio studi documentazione biblioteca INDAGINE SUI SERVIZI NEI COMUNI DI MONTAGNA Tab. A0 ELENCO DEI COMUNI MONTANI DEL VENETO SECONDO L' ISTAT BL AGORDO BL PONTE NELLE ALPI VI CRESPADORO BL ALANO DI PIAVE BL PUOS D'ALPAGO VI ENEGO BL ALLEGHE BL QUERO VI FOZA BL ARSIE' BL RIVAMONTE AGORDINO VI GALLIO BL AURONZO DI CADORE BL ROCCA PIETORE VI LAGHI BL BELLUNO BL SAN GREGORIO NELLE ALPI VI LASTEBASSE BL BORCA DI CADORE BL SAN NICOLO' DI COMELICO VI LUGO DI VICENZA BL CALALZO DI CADORE BL SAN PIETRO DI CADORE VI LUSIANA BL CASTELLAVAZZO BL SANTA GIUSTINA VI PEDEMONTE BL CENCENIGHE AGORDINO BL SAN TOMASO AGORDINO VI POSINA BL CESIOMAGGIORE BL SANTO STEFANO DI CADORE VI POVE DEL GRAPPA BL CHIES D'ALPAGO BL SAN VITO DI CADORE VI RECOARO TERME BL CIBIANA DI CADORE BL SAPPADA VI ROANA BL COLLE SANTA LUCIA BL SEDICO VI ROTZO BL COMELICO SUPERIORE BL SELVA DI CADORE VI SAN NAZARIO BL CORTINA D'AMPEZZO BL SEREN DEL GRAPPA VI SOLAGNA BL DANTA DI CADORE BL SOSPIROLO VI TONEZZA DEL CIMONE BL DOMEGGE DI CADORE BL SOVERZENE VI TORREBELVICINO BL FALCADE BL SOVRAMONTE VI VALDAGNO BL FARRA D'ALPAGO BL TAIBON AGORDINO VI VALDASTICO BL FELTRE BL TAMBRE VI VALLI DEL PASUBIO BL FONZASO BL TRICHIANA VI VALSTAGNA BL CANALE D'AGORDO BL VALLADA AGORDINA VI VELO D'ASTICO BL FORNO DI ZOLDO BL VALLE DI CADORE VR BADIA CALAVENA BL GOSALDO BL VAS VR BOSCO CHIESANUOVA BL LAMON BL VIGO DI CADORE VR BRENTINO BELLUNO BL LA VALLE AGORDINA BL VODO CADORE VR BRENZONE BL LENTIAI BL VOLTAGO AGORDINO VR CAPRINO VERONESE BL LIMANA BL ZOLDO ALTO VR DOLCE' BL LIVINALLONGO DEL COL DI LANA BL ZOPPE' DI CADORE VR ERBEZZO BL LONGARONE VI ALTISSIMO VR FERRARA DI MONTE BALDO BL LORENZAGO DI CADORE VI ARSIERO VR MALCESINE BL LOZZO DI CADORE VI ASIAGO VR ROVERE' VERONESE BL MEL VI CALTRANO VR SAN MAURO DI SALINE BL OSPITALE DI CADORE VI CALVENE VR SANT'ANNA D'ALFAEDO BL PEDAVENA VI CAMPOLONGO SUL BRENTA VR SAN ZENO DI MONTAGNA BL PERAROLO DI CADORE VI CISMON DEL GRAPPA VR SELVA DI PROGNO BL PIEVE D'ALPAGO VI COGOLLO DEL CENGIO VR VELO VERONESE BL PIEVE DI CADORE VI CONCO VR VESTENANOVA 24/05/2006 Sez. 2 pag. 1/1

18 Fig. A0 SERVIZI AI CITTADINI NEI COMUNI MONTANI Legenda Comuni montani secondo la classificazione dell'istat Fonte: ISTAT- Elaborazioni Ufficio Territorio Sez. 3

19 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Servizio studi documentazione e biblioteca INDAGINE SUI SERVIZI NEI COMUNI DI MONTAGNA Tab. A1 SPORTELLI POSTALI ANNI PROVINCIA DI VERONA Numero degli Numero degli ISTAT Comuni montani Uffici Postali al 1996 Uffici Postali al % BADIA CALAVENA BOSCO CHIESANUOVA BRENTINO BELLUNO BRENZONE CAPRINO VERONESE DOLCE' ERBEZZO FERRARA DI MONTE BALDO MALCESINE ROVERE' VERONESE SAN MAURO DI SALINE SANT'ANNA D'ALFAEDO SAN ZENO DI MONTAGNA SELVA DI PROGNO VELO VERONESE VESTENANOVA Totale Comuni montani della Prov. VR Fonte: Poste italiane. Elaborazione Ufficio territorio marzo 2004 Sez. 4 pag. 1/1

20 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Servizio studi documentazione e biblioteca INDAGINE SUI SERVIZI NEI COMUNI DI MONTAGNA Tab. A2 SPORTELLI POSTALI ANNI PROVINCIA DI VICENZA Numero degli Numero degli ISTAT Comuni montani Uffici Postali al 1996 Uffici Postali al % ALTISSIMO ARSIERO ASIAGO CALTRANO CALVENE CAMPOLONGO SUL BRENTA CISMON DEL GRAPPA COGOLLO DEL CENGIO CONCO CRESPADORO ENEGO FOZA GALLIO LAGHI LASTEBASSE LUGO DI VICENZA LUSIANA PEDEMONTE POSINA POVE DEL GRAPPA RECOARO TERME ROANA , ROTZO SAN NAZARIO SOLAGNA TONEZZA DEL CIMONE TORREBELVICINO Fonte: Poste italiane. Elaborazione Ufficio territorio marzo 2004 Sez. 5 pag. 1/2

21 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Servizio studi documentazione e biblioteca INDAGINE SUI SERVIZI NEI COMUNI DI MONTAGNA Tab. A2 SPORTELLI POSTALI ANNI PROVINCIA DI VICENZA Numero degli Numero degli ISTAT Comuni montani Uffici Postali al 1996 Uffici Postali al % VALDAGNO VALDASTICO VALLI DEL PASUBIO VALSTAGNA VELO D'ASTICO Totale Comuni montani della Prov. VI ,9 Fonte: Poste italiane. Elaborazione Ufficio territorio marzo 2004 Sez. 5 pag. 2/2

22 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Servizio studi documentazione e biblioteca INDAGINE SUI SERVIZI NEI COMUNI DI MONTAGNA Tab. A3 SPORTELLI POSTALI ANNI PROVINCIA DI BELLUNO Numero degli Numero degli ISTAT Comuni montani Uffici Postali al 1996 Uffici Postali al % AGORDO ALANO DI PIAVE ALLEGHE ARSIE' AURONZO DI CADORE BELLUNO BORCA DI CADORE CALALZO DI CADORE CASTELLAVAZZO CENCENIGHE AGORDINO CESIOMAGGIORE CHIES D'ALPAGO CIBIANA DI CADORE COLLE SANTA LUCIA COMELICO SUPERIORE CORTINA D'AMPEZZO DANTA DI CADORE DOMEGGE DI CADORE FALCADE FARRA D'ALPAGO FELTRE FONZASO CANALE D'AGORDO FORNO DI ZOLDO , GOSALDO LAMON LA VALLE AGORDINA Fonte: Poste italiane. Elaborazione Ufficio territorio marzo 2004 Sez. 6 pag. 1/3

23 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Servizio studi documentazione e biblioteca INDAGINE SUI SERVIZI NEI COMUNI DI MONTAGNA Tab. A3 SPORTELLI POSTALI ANNI PROVINCIA DI BELLUNO Numero degli Numero degli ISTAT Comuni montani Uffici Postali al 1996 Uffici Postali al % LENTIAI LIMANA LIVINALLONGO DEL COL DI LANA LONGARONE LORENZAGO DI CADORE LOZZO DI CADORE MEL OSPITALE DI CADORE PEDAVENA PERAROLO DI CADORE PIEVE D'ALPAGO PIEVE DI CADORE PONTE NELLE ALPI PUOS D'ALPAGO QUERO RIVAMONTE AGORDINO ROCCA PIETORE SAN GREGORIO NELLE ALPI SAN NICOLO' DI COMELICO SAN PIETRO DI CADORE SANTA GIUSTINA SAN TOMASO AGORDINO SANTO STEFANO DI CADORE , SAN VITO DI CADORE SAPPADA SEDICO SELVA DI CADORE SEREN DEL GRAPPA Fonte: Poste italiane. Elaborazione Ufficio territorio marzo 2004 Sez. 6 pag. 2/3

24 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Servizio studi documentazione e biblioteca INDAGINE SUI SERVIZI NEI COMUNI DI MONTAGNA Tab. A3 SPORTELLI POSTALI ANNI PROVINCIA DI BELLUNO Numero degli Numero degli ISTAT Comuni montani Uffici Postali al 1996 Uffici Postali al % SOSPIROLO SOVERZENE SOVRAMONTE TAIBON AGORDINO TAMBRE TRICHIANA VALLADA AGORDINA VALLE DI CADORE VAS VIGO DI CADORE VODO CADORE VOLTAGO AGORDINO ZOLDO ALTO ZOPPE' DI CADORE Totale Comuni della Prov. BL ,0 Fonte: Poste italiane. Elaborazione Ufficio territorio marzo 2004 Sez. 6 pag. 3/3

25 Fig. A1 SERVIZI AI CITTADINI NEI COMUNI MONTANI Legenda Uffici Postali in attività nel 1996 da 3 a Fonte: Poste Italiane - Elaborazioni Ufficio Territorio Sez. 7

26 Fig. A2 SERVIZI AI CITTADINI NEI COMUNI MONTANI Legenda Uffici Postali in attività nel 2003 da 3 a Fonte: Poste Italiane. Elaborazioni Ufficio Territorio Sez. 8

27 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Servizio studi documentazione e biblioteca INDAGINE SUI SERVIZI NEI COMUNI DI MONTAGNA Tab. B1 RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SCOLASTICHE. PROVINCIA DI VERONA. ANNO SCOLASTICO ANNO SCOLASTICO PROV. ISTAT COMUNE N VANI N ALUNNI N VANI N ALUNNI ALUNNI/VANI ALUNNI/VANI VR BADIA CALAVENA ,4 7,1 VR BOSCO CHIESANUOVA ,4 7,2 VR BRENTINO BELLUNO ,6 5,0 VR BRENZONE ,2 5,7 VR CAPRINO VERONESE ,0 12,6 VR DOLCE' ,2 6,5 VR ERBEZZO ,6 4,1 VR FERRARA DI MONTE BALDO VR MALCESINE ,8 5,9 VR ROVERE' VERONESE ,2 5,3 VR SAN MAURO DI SALINE ,5 2,5 VR SANT'ANNA D'ALFAEDO ,8 3,5 VR SAN ZENO DI MONTAGNA ,5 8,8 VR SELVA DI PROGNO ,0 3,9 VR VELO VERONESE ,1 4,2 VR VESTENANOVA ,8 7,3 TOTALE COMUNI MONTANI ,7 6,4 Fonte: Istituzioni scolastiche. Elaborazioni : Ufficio territorio Marzo 2004 Sez. 9 pag. 1/1

28 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Servizio studi, documentazione biblioteca INDAGINE SUI SERVIZI NEI COMUNI DI MONTAGNA Tab. B2 RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SCOLASTICHE. PROVINCIA DI VICENZA. ANNO SCOLASTICO ANNO SCOLASTICO PROV. ISTAT COMUNE N VANI N ALUNNI N VANI N ALUNNI ALUNNI/VANI ALUNNI/VANI VI ALTISSIMO ,4 6,6 VI ARSIERO ,5 7,3 VI ASIAGO ,3 8,2 VI CALTRANO ,6 7,2 VI CALVENE ,6 7,3 VI CAMPOLONGO SUL BRENTA ,6 2,1 VI CISMON DEL GRAPPA ,0 5,2 VI COGOLLO DEL CENGIO ,5 9,7 VI CONCO ,2 6,6 VI CRESPADORO ,1 11,5 VI ENEGO ,8 3,5 VI FOZA ,5 1,9 VI GALLIO ,9 5,8 VI LAGHI VI LASTEBASSE VI LUGO DI VICENZA ,2 7,2 VI LUSIANA ,5 7,3 VI PEDEMONTE ,6 4,4 VI POSINA ,3 4,5 VI POVE DEL GRAPPA ,7 8,7 VI RECOARO TERME ,4 8,5 VI ROANA ,1 4,9 VI ROTZO ,7 2,4 VI SAN NAZARIO ,0 5,4 VI SOLAGNA ,9 6,0 VI TONEZZA DEL CIMONE ,0 2,5 VI TORREBELVICINO ,4 8,6 VI VALDAGNO ,1 8,2 Fonte: Istituzioni scolastiche. Elaborazioni : Ufficio territorio Marzo 2004 Sez. 10 pag.1/2

29 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO Servizio studi, documentazione biblioteca INDAGINE SUI SERVIZI NEI COMUNI DI MONTAGNA Tab. B2 RICOGNIZIONE DELLE UNITA' FUNZIONALI SCOLASTICHE. PROVINCIA DI VICENZA. ANNO SCOLASTICO ANNO SCOLASTICO PROV. ISTAT COMUNE N VANI N ALUNNI N VANI N ALUNNI ALUNNI/VANI ALUNNI/VANI VI VALDASTICO ,6 3,8 VI VALLI DEL PASUBIO ,4 9,1 VI VALSTAGNA ,9 8,6 VI VELO D'ASTICO ,3 5,8 TOTALE COMUNI MONTANI ,0 7,2 Fonte: Istituzioni scolastiche. Elaborazioni : Ufficio territorio Marzo 2004 Sez. 10 pag.2/2

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