GIOVANNI GENTILE ( ) Gentile: lo spirito come atto. Vita ed opere

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Fausto Leo
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GIOVANNI GENTILE (1875-1944) Ritratto di Giovanni Gentile http://www.ilprimatonazionale.it/wp-content/uploads/2016/04/giovanni-gentile.

1 GIOVANNI GENTILE ( ) Ritratto di Giovanni Gentile Gentile: lo spirito come atto Vita ed opere Settantacinque in Sicilia egli nacque Quarantaquattro a Firenze egli giacque. Del Dodici è un saggio già maturo: L atto del pensiero come atto puro. La sua posizion chiarisce nel Tredici Riforma della Hegeliana dialettica. L opera sua più viva appar nel Sedici: Atto puro, teoria dello spirito.

2 Ventidue, appar l opera sua principe: Volumi due: Il Sistema della logica (teoria del conoscere). Trentuno Filosofia dell arte che a ciascuno parve con Croce polemica implicita. A tutta prima egli lo Hegel critica Perché al pensato la dialettica applica Cioè al concetto o realtà possibile, mentre dialettica, o divenire e sviluppo, sol si può attribuire al pensante, ch è l attuale soggetto del pensiero, e a concluder sei costretto Pensiero in atto è l unica realtà. Il soggetto a qualcosa penserà, e avrà un oggetto, ma che sia l io proprio o l altrui o la natura o Dio, non ha realtà e non ha alcun valore fuor dell atto pensante e creatore. Questi nulla fuor di sé troverà a limitarlo e infinito sarà. Così ogni realtà, e totalmente È nel soggetto pensante immanente. Natura e Dio, presente e passato Bene e mal, ciò ch è vero e ciò ch è errato Non sussistono insomma a dire il vero Al di fuori dell atto del pensiero. Segue or Gentile la realtà a mostrare Risolta appien nell atto del pensare. O meglio: La teoria generale dello spirito come atto puro.

3 E pensiero in atto il trascendentale Soggetto, l io assoluto e universale. Quanto al soggetto empirico, ch è il singolo Uomo individuale è oggetto pensabile Dall io trascendentale che pensandolo, l pone e l individualità ne supera. Anche gli altri io son oggetti pensati, nell io trascendentale unificati. Spazio e tempo in lor molteplicità si risolvono nell attività con cui crea lo spazio e il tempo l io (questo, che sia devo capirlo anch io). Al pensier presupposta la Natura Non realtà, ma finzione e forzatura, solo come particolarità e del pensato individualità sussiste e presuppone ed è basata sul pensier che l ha individualizzata. E lo spirto assoluta libertà, perché è assoluta creatività, di fronte al qual l oggetto o essere come necessità può sol sussistere, perché Dio, Natura, idea e fatto sono già posti dal pensier nell atto e davanti al pensier son enti immobili: altri da quel che son, esser non possono. Ma il pensiero nell atto in cui li pone Non è soggetto a alcuna condizione E, nella sua assoluta libertà, Solo alla sua interna necessità

4 Deve ubbidir. Esso è creatore libero E mai teoria l attività sua chiamasi: non di fatta realtà contemplazione, ma attività creativa ovvero azione. Ma d onde viene la necessità Con cui gli oggetti il soggetto pone Ed a cui si conforma? è sua creazione: Lo spirto è autoctisi o autocreazione. Teoria viene interpretata (dal greco) come contemplazione. Gentile: Religione, Arte, Storia. Dell atto spiritual nell unità Sono compresi in lor totalità Tutti gli spirti finiti, il che vuol dire, Della storia il passato e l avvenire. Ma ei vuol giustificar almeno in parte Come la religion, la scienza e l arte Sian dello spirto sì diverse forme. In religione il soggetto conforme Si fa all oggetto obliando se stesso, nell oggetto assoluto ch è Dio stesso, di sua libertà con negazione. Può allora concepir la creazione, non come da se stesso, od autoctisi, ma dal di fuori, ed è l eteroctisi. La conoscenza non è posizione Dell oggetto, dal soggetto ma si pone Come rivelazion che oggetto fa di sé; La buona volontà creazion non è

5 Che del bene farà la volontà ma è grazia che il ben (Dio) di sè fa. Così di religione il compimento Di spirto nell oggetto è annullamento, quello che misticismo noi chiamiamo. Simile atteggiamento noi troviamo In scienza in cui Natura è l oggetto Che si ritien presupposto al soggetto. La scienza sol può esser dogmatismo Perché il suo presupposto è il realismo; e naturalismo perché sarà l oggetto meccanismo e immobiltà. Invece momento l arte sarà Di pura spirtuale oggettività. Gentil di sua Filosofia dell Arte A ciò chiarire dedicò gran parte. Per Gentile dell arte nel momento l io trascendental ha il sentimento della sua propria soggettività. Or l io trascendentale ognor farà Poiché è pensier, di oggetto posizione, ché il pensiero è giudizio e riflessione. Ma l arte allor per l io trascendentale Non essendo pensier, saria inattuale. Pur, nel pensiero come attual si pone quando l arte diventa espressione. Pensier l estetica espression sarà, e dell opera d arte l attualità, che ha inattuale e irraggiungibil natura come soggettività ed arte pura.

6 Sta l arte pura alla propria espressione Come l artista alla sua produzione. E pensier l espressione, d arte l opera, ed è pensier egualmente la tecnica che è pensier al sentimento tornato, che vi si incentra e ne è retto e animato. Tal dottrina l identificazione Di storia e di filosofia c impone. La storia è tutta nell atto pensante: Il passato è astrazion irrilevante Che lo per lo spirto sua parte non è E non è viva, e la stacca da sè. La storia temporale non sussiste Sol storia eterna dello spirto esiste. Della filosofia separare non puoi la storia dal filosofare cioè dall atto con il qual lo spirito della filosofia la storia giudica. Ed è filosofia questo giudizio Che di filosofia e di sua storia implica Evidentemente l identità, perché fuor d esso tal storia non sta. Dei suoi scritti di storia è presto detto sono basati su questo concetto ed ei sempre ricerca nel passato quel che può esservi assimilato. La sua storiografia filosofica Certi elementi di pensiero isola Dai complessi individuali e storici

7 Di cui fer parte, e quindi li assimila Dell attualismo ai propri concetti. Da questo metodo furon diretti Nelle lor opere di filosofica Storiografia i molti discepoli Ch egli ha avuto in Italia di recente. Ma bisogna pur dir che finalmente Il patrimonio suo speculativo Non crebbe in modo significativo, poiché tosto da lui si allontanarono orientandosi allo spirto cattolico o al neo tomismo, od allo scetticismo, o anche a un generico razionalismo.

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