REGIONE UMBRIA PIANO DI SORVEGLIANZA PER INFLUENZA AVIARIA ANNO 2011
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- Mario Carboni
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1 REGIONE UMBRIA DIREZIONE REGIONALE SALUTE, COESIONE SOCIALE E SOCIETA DELLA CONOSCENZA Servizio Prevenzione, Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare PIANO DI SORVEGLIANZA PER INFLUENZA AVIARIA ANNO 2011 OBIETTIVI 1. Individuare l eventuale presenza negli allevamenti intensivi di virus dell influenza aviaria 2. Identificare le aree particolarmente a rischio di introduzione del virus in base all analisi territoriale e alla presenza di allevamenti industriali di specie a rischio 3. Valutare il rischio di introduzione del virus influenzale in aree densamente popolate di avicoli 4. Attivare un sistema di allerta rapido per la diagnosi precoce di introduzione di virus dalle popolazioni selvatiche ai volatili domestici. TEMPI DI ESECUZIONE Il piano deve essere completato entro il 31 DICEMBRE ALLEVAMENTI INTENSIVI E ALLEVAMENTI RURALI POPOLAZIONE BERSAGLIO I prelievi vanno eseguiti negli allevamenti industriali delle specie sensibili: pollo (riproduttori, ovaiole da consumo), tacchino (da carne e da riproduzione), faraona, selvaggina (starne, fagiani, quaglie ecc) ratiti, oche, anatre e gli allevamenti di svezzamento. Sono esclusi dal presente piano i broiler e le quaglie da carne. Devono essere altresì sottoposti a campionamento gli allevamenti di selvaggina, comprese le aziende faunistico-venatorie e agri-faunistiche, con particolare attenzione per quelle strutture che effettuano scambi comunitari o importano da Paesi terzi. Per la scelta degli allevamenti da sottoporre a monitoraggio dovranno essere considerati i seguenti fattori di rischio: animali allevati all aperto; allevamenti multietà; allevamenti multispecie; animali a lunga vita produttiva; utilizzazione di acque di superficie collocazione degli allevamenti in particolari aree a rischio.
2 CAMPIONAMENTO E MODALITA DI PRELIEVO Il campionamento viene attuato a più stadi considerando gli allevamenti appartenenti alle diverse tipologie, come unità di primo stadio ed i singoli volatili in questi allevati, come unità di secondo stadio. Il censimento degli allevamenti industriali delle specie sensibili (esclusi gli allevamenti free range),effettuato dalle ASL, risulta come di seguito specificato: tipologia produttiva ASLn.1 ASLn.2 ASLn.3 ASLn.4 N. Totale allevamenti Tacchini carne Tacchini riproduzione Broiler Polli riproduttori Ovaiole da consumo Faraone Fagiani Quaglie Pernici - - Ratiti Anatre Oche svezzatori Altro * =fagiani/starne/ pernici/ 2= oche/anatre 2 = fagiani/starne/ pernici/quaglie/d a ripopolamento 3 = fagiani/starne/ quaglie Il censimento degli allevamenti free range delle specie sensibili, effettuato dalle ASL, risulta come di seguito specificato: n. allevamenti free-range ASL n.1 ASL n.2 ASL n.3 ASL n.4 1(fagiani/starne/pernici) (ovaiole da consumo) 1(fagiani) 2(ovaiole da consumo biologiche) Sulla base del censimento effettuato a livello regionale sono stati individuati, per ciascuna tipologia produttiva interessata (ad eccezione del tacchino, anatre, oche, quaglie), un numero di allevamenti che garantisca l individuazione di almeno un gruppo positivo se la prevalenza di sieropositività è 5%, con un livello di confidenza del 95%.
3 Per ciò che riguarda gli allevamenti di tacchini (carne e riproduzione) anatre, oche e di riproduttori quaglie, sono stati individuati un numero di allevamenti che garantisca l individuazione di almeno un gruppo positivo se la prevalenza di sieropositività è 5%, con un livello di confidenza del 99%. Il censimento delle aziende faunistico-venatorie e agri-turistico venatorie, fornito a suo tempo dalle Amministrazioni Provinciali di Perugia e Terni e aggiornato dalle ASL, risulta come di seguito specificato: N. aziende ASLn.1 N. aziende ASLn.2 N. aziende ASLn.3 N. aziende ASLn.4 N. Totale aziende A.F.V A.A.T.V Sulla base del censimento effettuato a livello regionale sono stati individuati, un numero di aziende che garantisca l individuazione di almeno un gruppo positivo se la prevalenza di sieropositività è 5%, con un livello di confidenza del 95%. Il numero di allevamenti per ciascuna ASL risulta così individuato tenendo conto che per quanto riguarda gli allevamenti free range questi dovranno essere sottoposti tutti a campionamento: ALLEVAMENTI INDUSTRIALI tipologia produttiva da campionare ASLn.1 da campionare ASLn.2 da campionare ASLn.3 da campionare ASLn.4 Tacchini carne Tacchini riproduzione Polli riproduttori Ovaiole da consumo Faraone Fagiani Quaglie Pernici Ratiti Anatre Oche svezzatori Altro* - 4=fagiani/starne/pernici/ 3 = fagiani/starne/ 2= oche/anatre quaglie/ 2 = fagiani/starne/pernici/ quaglie/da ripopolamento
4 ALLEVAMENTI FREE RANGE da campionare ASL n.1 n. allevamenti free-range 1(fagiani/starne/pernici) 1(fagiani) 2(ovaiole da consumo biologiche) da campionare ASL n.2 da campionare ASL n.3 ASL n (ovaiole da consumo) In ogni allevamento (ad esclusione di quelli di oche, anatre e riproduttori quaglie) saranno sottoposti a prelievo di sangue almeno n volatili selezionati casualmente fra gli animali nelle diverse unità produttive. Negli allevamenti di oche, anatre e riproduttori quaglie saranno sottoposti a prelievo di sangue almeno n volatili per allevamento, preferibilmente quelli allevati in spazi aperti. Se l azienda sottoposta a monitoraggio è costituita da più di un capannone, è necessario effettuare almeno 5 campioni per ogni capannone. A condizione che vengano garantiti i controlli previsti dal piano, gli allevamenti di tacchini da carne e di oche ed anatre potranno essere monitorati anche presso i macelli sottoponendo a prelievo di sangue in fase di macellazione: Tacchini da carne : almeno n. 10 volatili; oche ed anatre: almeno n volatili. AZIENDE FAUNISTICO-VENATORIE E AGRI-TURISTICO VENATORIE ASL n.1 ASL n.2 ASL n.3 ASL n.4 N. Totale aziende A.F.V. -A.A.T.V Tra le aziende A.F.V. e A.A.T.V da sottoporre a campionamento non dovranno essere saggiate quelle che acquistano selvaggina da allevamenti sottoposti a controllo per influenza aviaria; pertanto se per tale motivo non dovesse essere raggiunto il numero assegnato delle aziende, le ASL ne dovranno dare comunicazione alla Regione nonché all I.Z.S.U.M. che è deputato alla rendicontazione dei dati di attività del Piano. In ciascuna azienda saranno sottoposti a prelievo di sangue almeno n. 10 volatili per allevamento. Nella scheda di invio dei campioni dovrà chiaramente essere segnalato che si tratta di prelievi effettuati in AFV o AATV. ALLEVAMENTI RURALI Si prevede anche per quest anno il controllo di allevamenti rurali, con particolare attenzione a quelli che detengono oche ed anatre, situati in aree umide (lago Trasimeno).
5 Il campionamento previsto è di tipo random a due stadi. Il primo stadio riguarda il numero di allevamenti (n=30) con un livello di confidenza del 95% per escludere l esistenza di allevamenti sieropositivi con un livello di prevalenza > 10%. Il secondo stadio riguarda i singoli animali (n=4-7) con un livello di confidenza del 95% e probabilità di individuare almeno un animale sieropositivo se la sieroprevalenza è > 30%. Pertanto la ASL n.2 dovrà sottoporre a campionamento n.30 allevamenti rurali e in ogni allevamento saranno sottoposti a prelievo di sangue n. 10 volatili selezionati casualmente fra gli animali. CADENZE DI ESECUZIONE Le aziende individuate dovranno essere sottoposte ai controlli, in allevamento o presso l impianto di macellazione, una volta nel periodo considerato. ESAMI DI LABORATORIO Le prove sierologiche nei confronti del virus dell influenza aviaria sono effettuate dall Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche. In caso di riscontro di sieropositività, i campioni dovranno essere inviati al Centro di Referenza Nazionale per la conferma. FLUSSI INFORMATIVI I campioni di sangue dovranno essere inviati, per la ricerca di anticorpi nei confronti dei sottotipi H5 e H7 del virus dell influenza aviaria, all Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche accompagnati dalla scheda allegato A. I risultati degli esami sierologici e virologici saranno trasmessi alla ASL competente per territorio ed al Servizio Prevenzione, Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Direzione Regionale Salute, Coesione sociale e Società della Conoscenza. Relativamente al flusso dati: l Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche trasmetterà alla Regione trimestralmente (entro il 10 giorno succes sivo al trimestre di riferimento), in formato elettronico, i dati preventivamente verificati con le ASL, aggregati secondo i prospetti riepilogativi diffusi dallo stesso Ministero e corredati da una specifica relazione riferita all andamento del piano. Nella stessa relazione, dovranno essere riportate in maniera distinta anche le informazioni riferite all andamento del piano di monitoraggio per influenza aviaria negli allevamenti free range, negli allevamenti rurali nonché nelle aziende faunistico-venatorie e agri-faunistiche. entro il 20 gennaio 2012, l Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche trasmetterà inoltre alla Regione, una dettagliata relazione finale sui risultati del piano.
6 AVIFAUNA SELVATICA ( SORVEGLIANZA PASSIVA) POPOLAZIONE BERSAGLIO Avifauna selvatica rinvenuta morta su tutto il territorio regionale. Sulla base dell esperienza maturata risulta indispensabile escludere la presenza di H5N1 in ogni individuo trovato morto, in particolare appartenente ai gruppi tassonomici di seguito specificati: 1. Podicipedidae (Svassi) 2. Rapaci (diurni e notturni) 3. Ardeidi (Aironi) 4. Anatidae (Anatre, Oche, Cigni) 5. Rallidae (Folga, Gallinella d acqua, Pollo sultano) 6. Recurvirostridae (Avocetta e Cavaliere d Italia) 7. Charadridae (Pivieri e Pavoncella) 8. Scolopacidae (Limicoli) 9. Laridae (Gabbiani) 10. Sterninae (Rondini di mare) Per soggetti appartenenti ad altri gruppi tassonomici è necessario escludere la presenza di H5N1 soprattutto laddove siano registrati cluster di mortalità inusuale. FLUSSI INFORMATIVI E SCHEDE RACCOLTA DATI Le schede allegato C, compilate in tutte le parti, accompagneranno i campioni all IZSUM. L Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche trasmetterà i singoli risultati degli esami di laboratorio alle AASSLL competenti per territorio. l Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche trasmetterà alla Regione e al Centro di Referenza Nazionale trimestralmente (entro il 10 giorno successivo al trimestre di riferimento), in formato elettronico, i dati aggregati secondo i prospetti riepilogativi diffusi dal Ministero. entro il 20 gennaio 2012, l Istituto trasmetterà inoltre alla Regione, una dettagliata relazione finale sui risultati del piano. Gli esiti di laboratorio positivi, altresì, saranno comunicati immediatamente alla ASL competente per territorio, alla Regione ed al Centro di Referenza Nazionale dall istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche. La Regione ne darà, ovviamente, subito comunicazione al Ministero della Salute. DISPOSIZIONE FINALE Per quanto non espressamente previsto, si rimanda al Piano di sorveglianza nazionale per l Influenza Aviaria 2011 diffuso dal Ministero della Salute con del
7 REGIONE DELL UMBRIA DIREZIONE REGIONALE SALUTE, COESIONE SOCIALE E SOCIETA DELLA CONOSCENZA Servizio Prevenzione, Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare Azienda: SCHEDA DI ACCOMPAGNAMENTO CAMPIONI Allegato A PIANO NAZIONALE MONITORAGGIO SIEROLOGICO INFLUENZA AVIARE anno 2011 REGIONE.... PROVINCIA..... ASL N.... Veterinario prelevatore... Recapito telefonico..fax Data prelievo././. N.Prot. ASL Sez. Diagnostica IZS competente per territorio:. N registro IZS.. Fax n. Tel. n... Comune.. Prov.. Codice Aziendale... Proprietario/ragione sociale Via/Località... Specie e indirizzo produttivo: N. capi Tacchini Riproduttori. Tacchini carne Polli riproduttori Ovaiole da consumo Fagiani Quaglie Pernici Ratiti Anatre Oche Allevamento rurale. Altro (specificare). CAUSALE PRELIEVO Piano Nazionale monitoraggio sierologico Altro. IDENTIFICAZIONE CAMPIONI SPECIE ANIMALE N. campioni di N. tamponi cloacali (N. capannone, ecc.) sangue NOTE..... Firma veterinario prelevatore.
8 REGIONE DELL UMBRIA DIREZIONE REGIONALE SALUTE, COESIONE SOCIALE E SOCIETA DELLA CONOSCENZA Servizio Prevenzione, Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare Allegato C PIANO NAZIONALE MONITORAGGIO INFLUENZA AVIARE 2011 SCHEDA RACCOLTA CAMPIONI DA UCCELLI SELVATICI N. IDENTIFICATIVO ASSEGNATO AL CAMPIONE: DATA PRELIEVO:.. LUOGO PRELIEVO: COMUNE:.. LOCALITA. CAMPIONE: TAMPONE CLOACALE FECI SANGUE ORGANI SPECIE PRELEVATA: GERMANO ALZAVOLA FISCIONE CODONE MESTOLONE CANAPIGLIA MARZAIOLA FOLAGA ALTRO ANIMALE: MASCHIO GIOVANE VIVO FEMMINA ADULTO MORTO /ABBATTUTO N. IDENTIFICATIVO ASSEGNATO AL CAMPIONE: DATA PRELIEVO:.. LUOGO PRELIEVO: COMUNE:.. LOCALITA. CAMPIONE: TAMPONE CLOACALE FECI SANGUE ORGANI SPECIE PRELEVATA: GERMANO ALZAVOLA FISCIONE CODONE MESTOLONE CANAPIGLIA MARZAIOLA FOLAGA ALTRO ANIMALE: MASCHIO GIOVANE VIVO FEMMINA ADULTO MORTO/ ABBATTUTO N. IDENTIFICATIVO ASSEGNATO AL CAMPIONE: DATA PRELIEVO:.. LUOGO PRELIEVO: COMUNE:.. LOCALITA. CAMPIONE: TAMPONE CLOACALE FECI SANGUE ORGANI SPECIE PRELEVATA: GERMANO ALZAVOLA FISCIONE CODONE MESTOLONE CANAPIGLIA MARZAIOLA FOLAGA ALTRO ANIMALE: MASCHIO GIOVANE VIVO FEMMINA ADULTO MORTO ABBATTUTO NOME E COGNOME DEL PRELEVATORE:.. ENTE DI APPARTENENZA:.. RECAPITO TELEFONICO: FIRMA
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