Simona Riva e Cinzia Ariazzi Educatrici e Rieducatrici della scrittura A.N.G.Ri.S. Associazione Nazionale Grafologi Rieducatori della Scrittura

Transcript

1 Como A.N.G.Ri.S. Associazione Nazionale Grafologi Rieducatori della Scrittura

2 DSA DISGRAFIA SCRITTURA RIEDUCAZIONE DELLA SCRITTURA

3 DSA L alunno con DSA è un «somaro»? Uno svogliato? Un pigro? Un disinteressato? Piano con le sentenze affrettate! Il 20% degli alunni manifestano difficoltà nelle abilità di base lettura, scrittura e calcolo. Il 3-4% presenta un DSA. I DSA condizionano il sistema di rapporti familiari e scolastici. Se non riconosciuti possono essere causa di sofferenza, infelicità, abbandoni scolastici, disturbi alimentari e del comportamento, malessere e bassa autostima.

4 Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) disturbi che interessano di abilità (lettura - DISLESSIA, ortografia - DISORTOGRAFIA, grafia - DISGRAFIA e calcolo - DISCALCULIA) in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Spesso si presentano associati. Il principale criterio necessario a stabilire la diagnosi di DSA è quello della tra abilità nel dominio specifico interessato (deficitaria in rapporto alle attese per età e/o classe frequentata) e l intelligenza generale (adeguata per l età cronologica). (Consensus Conference; 2007)

5 DIFFERENZA TRA DSA E DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO DSA: è innato e resistente al trattamento. DIFFICOLTA : può insorgere in momenti diversi della crescita ed è dovuto a cause varie (disturbo emotivo, ritardo maturazionale, scarsa motivazione, ecc.). Con un intervento adeguato viene superata.

6 È il risultato di un attività psicomotoria molto complessa LA SCRITTURA È un codice da acquisire Segna l ingresso nel mondo dei grandi e la conquista di nuovi spazi

7 Un cattivo apprendimento del gesto grafico Rimproveri, frustrazioni, paure ed insoddisfazioni. Si perde il gusto di raccontare con le parole scritte Scrittura poco comprensibile o eccessivamente lenta, prodotta con sforzo e fatica

8 TAPPE DI CRESCITA DEL GRAFISMO Alla scuola dell infanzia SCRIVERE è un esercizio libero e ludico. Dalla 1^Elementare bisogna rispettare numerose regole: postura scelta del supporto su cui scrivere mezzo scrittorio Tutto ciò richiede ADATTAMENTO, ESERCIZIO, SVILUPPO MOTORIO E DEL LINGUAGGIO impugnatura modello calligrafico da imparare regole ortografiche

9 TAPPE DI CRESCITA DEL GRAFISMO Il celebre psichiatra-grafologo J. De Ajuriaguerra ( ) ha osservato che in condizioni normali le tappe di crescita della grafia passano attraverso tre grandi fasi: FASE FASE FASE PRE-CALLIGRAFICA CALLIGRAFICA POST-CALLIGRAFICA (De Ajuriaguerra; 1971)

10 FASE PRE-CALLIGRAFICA da 5-6 anni a 8-9 anni - 1^e 2^ Elementare Difficoltà di impostazione spaziale Mancanza di fermezza e di flessibilità Collegamenti fra lettere maldestri o errati I bambini che sviluppano disgrafia sono già molto in difficoltà in questa fase. Curve e occhielli ammaccati o angolosi Inclinazione delle lettere e pressione che variano in continuazione Appoggio sul rigo molto forte per la fatica a compiere un gesto a cui non si è abituati

11 Il grafismo acquisisce flessibilità Raggiungimento di un buon corsivo Controllo dello spazio Buoni collegamenti interletterali FASE CALLIGRAFICA da 8-9 anni a anni La scrittura raggiunge il suo LIVELLO DI EQUILIBRIO, che verso i 12 anni si rompe

12 FASE POST-CALLIGRAFICA dall adolescenza all età adulta Si raggiunge questa fase solo se si supera la fase calligrafica Flessibilità Padronanza dello spazio Agevolezza e individualizzazione dei collegamenti Semplificazione delle forma: la velocità nello scrivere ora diventa un esigenza per esprimere un pensiero più articolato.

13 TAPPE DI CRESCITA DEL GRAFISMO La normale evoluzione del grafismo prevede: APPRENDIMENTO DEL MODELLO CALLIGRAFICO (1^ Elem.) CONSOLIDAMENTO (2^ Elem.) INIZIO DELL AUTOMATIZZAZIONE (dalla 3^ Elem.) esprime la stabilizzazione di un processo automatico caratterizzato da un adeguato livello di velocità e accuratezza tale processo è realizzato in modo inconsapevole richiede un minimo impegno attentivo, è difficile da ignorare, sopprimere, influenzare

14 Possiamo parlare di DISGRAFIA dalla 3^ elementare, quando il bambino, invece di automatizzare il gesto grafico, mostra difficoltà ad organizzare la scrittura. Alcuni consigli: Dare ampio spazio allo stampatello Evitare di presentare il corsivo da subito Adottare per ogni tipo di carattere insegnato il quaderno più adatto

15 ATTENZIONE! Si può fare un ipotesi diagnostica già alla fine del 1 anno: - evidenti difficoltà scolastiche - pregressi disturbi del linguaggio - disturbi di coordinazione motoria - familiarità accertata per DSA PREVEDERE DEI MOMENTI DI VERIFICA SUCCESSIVI.

16 È fondamentale una diagnosi precoce! L alunno con DSA può provare: ANSIA (sintomo più frequente) RABBIA (generata dalla frustrazione) CONFLITTO INTERIORE SENSO DI COLPA («sono un incapace, un incompetente»).

17 DISGRAFIA I Disturbi Specifici di Scrittura (DISORTOGRAFIA E DISGRAFIA) sono difficoltà nell acquisizione del controllo della scrittura in PRESENZA di Normodotazione intellettiva (QI > 85) Adeguate opportunità di apprendimento in ASSENZA di disturbi neuromotori o sensoriali disturbi cognitivi disturbi psicopatologici (preesistenti) (Consensus Conference; 2007)

18 DISORTOGRAFIA Disturbo di natura linguistica: c è un problema nella fase della transcodifica del linguaggio orale nel linguaggio scritto. Non avviene l automatizzazione delle regole ortografiche di trasformazione dei suoni i segni. Parametro della correttezza numero di errori. DISGRAFIA Disturbo di natura motoria: sono compromessi gli aspetti grafo-motori ed esecutivi. Sono deficitari i processi di esecuzione grafica. Parametri della fluenza e analisi qualitativa del segno grafico o. (Consensus Conference; 2007)

19 DISGRAFIA - CAUSE : per esempio possono avere difficoltà nel saltare la corda, andare in bicicletta, stare in equilibrio, : possono per es. avere difficoltà nei dettati topologici ( Metti il cerchio rosso in alto, il blu in basso, la gomma in mezzo, ) problematiche : per es. pochi contatti con i coetanei difficoltà di

20 Alterazione del ritmo Come scrive un bambino disgrafico? Pressione alterata Qualità del tratto grafico inadeguata Leggibilità compromessa Dimensione dei grafemi irregolare Difficoltà nel copiare dalla lavagna Inadeguata unione delle lettere Difficoltà nell orientamento sul foglio

21 Come scrive un bambino disgrafico? Impugnatura scorretta dello strumento grafico Crampi, sudorazione della mano, fenomeni dolorosi e stancabilità eccessiva

22 Come scrive un bambino disgrafico? Alterazione della postura del corpo, contrazione della spalla

23 Figura professionale con una formazione specifica che permette di acquisire competenze teoriche e metodologiche in merito alla scrittura e ai disturbi ad essa associati. Può esercitare la sua professione privatamente o presso strutture scolastiche. Può intervenire sul singolo bambino, ma anche sul gruppo classe (attività di prevenzione della disgrafia e di segnalazione di casi sospetti).

24 SEGNALI DI RISCHIO GIÀ DALLA SCUOLA DELL INFANZIA Goffaggine, scarsa manualità fine, non riconosce la destra dalla sinistra Pregrafismo: lentezze, pressione debole o eccessiva, discontinuità del gesto, ritocchi, impugnatura scorretta. LA SCUOLA DELL INFANZIA E FONDAMENTALE PER SVILUPPARE E POTENZIARE I PRE-REQUISITI PER GLI APPRENDIMENTI SUCCESSIVI

25 ALLA FINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA Sviluppo motorio: stare su di un piede per più di 10 secondi, saltare, fare capriole, andare in altalena, arrampicarsi, saltare la corda. Cognizione e linguaggio: conta 10 o più oggetti, sa comparare piccole quantità, nomina correttamente almeno 4 colori, comprende il concetto del tempo, ricorda parti di una storia, dice il suo nome e indirizzo. Capacità manuali: copia semplici forme geometriche, disegna la figura umana completa, si veste e si sveste senza aiuto, usa le posate correttamente, si allaccia le scarpe.

26 : trasformare la grafia del bambino in una bella scrittura. : aiutare il bambino a sviluppare la scrittura più funzionale per lui, ad esercitare un controllo sul suo modo di scrivere (padronanza del gesto) e a ritrovare il PIACERE di scrivere. Spesso il bambino arriva in rieducazione molto demotivato e scoraggiato perché vive la difficoltà nello scrivere come una sconfitta personale ed una delusione per gli altri.

27 migliorare la del bambino disgrafico o con un ritardo grafo-motorio; permettere l apprendimento e l utilizzo di una dello strumento scrittorio e grafico (dinamica gestuale); del gesto legato ai disordini della scrittura.

28 raccolta dei e della storia scolastica, clinica, psicologica. Indagine di alcune aree come quella relativa al sonno: soprattutto durante la fase REM si verifica la sedimentazione dei programmi motori appresi; analisi dei suoi (anche degli anni precedenti), indagine e valutazione della (test di accuratezza e di velocità); stesura del (si individuano le PRIORITA );

29 : richiedono 15 al giorno e sono indispensabili per permettere lo sviluppo di un nuovo automatismo grafico; all inizio di ogni incontro si guardano i compiti svolti. Si fa sempre un confronto con gli scritti precedenti per e rinforzare la motivazione. Ogni nuova conquista deve essere festeggiata e consolidata; ad eccezione della prima, alle sedute è presente solo il bambino, ma la è fondamentale.

30 La rieducazione si basa su 2 momenti fondamentali: RIEDUCAZIONE FISICO-MUSCOLARE Esercizi di rilassamento, respirazione, tonificazione, coordinazione, ritmo. RIEDUCAZIONE DEL GESTO GRAFICO Esercizi di pre-scrittura per l acquisizione delle basi grafiche.

31 Il reticolato Le girandole

32 Coppe e ganci Esercizi di Pressione alternata

33 PRECOCITA DELL INTERVENTO

34 AID Associazione Italiana Dislessia Comitato promotore Consensus Conference (a cura di), Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento, Erikson, Gardolo (TN) American Psychiatric Association, DSM-IV. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Masson, Milano Cristofanelli P. e Lena S., Grafologia ed età evolutiva, La scuola Editrice, Brescia Cristofanelli P., Segni del vissuto. Meccanismi di difesa e richieste di aiuto nelle grafie di adolescenti, Libreria G. Moretti, Urbino De Ajuriaguerra J., Auzias M., Denner A., L écriture de l enfant (2 vol.), Delachaux et Niestlé, Neuchâtel 1971.

35 Guaitoli A. e Orlandi A., Ascoltare il segno Per un dialogo silenzioso con la scrittura dell adolescente, Edizioni Borla, Roma Lallemant U.A., Segnali d allarme Grafologia e diagnosi psichica della personalità, Armando Editore, Roma Malegori P., La disgrafia, Editrice La Scuola, Brescia Organizzazione Mondiale della Sanità, ICD-10. Decima revisione della classificazione internazionale delle sindromi e dei disturbi psichici e comportamentali. Descrizioni cliniche e direttive diagnostiche, Masson, Milano Peugeot J., La conoscenza del bambino attraverso la scrittura, La Scuola, Brescia Vigliotti A., Grafologia pediatrica, Sulla rotta del sole - Giordano Editore, Brindisi 2008.

36 Associazione Nazionale Grafologi Rieducatori della Scrittura: Associazione Graficamente: Consensus Conference (2007): Associazione Italiana per la Ricerca e l Intervento nella Psicopatologia dell Apprendimento Legge 170 dell 8 ottobre 2010: Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA, allegate al Decreto Ministeriale del 12 luglio 2011:

37 L'Associazione A.N.G.Ri.S. è inserita nel sito del Ministero dell'istruzione Università e Ricerca nell'elenco delle Associazioni che costituiscono un punto di riferimento per i DSA Disturbi Specifici di Apprendimento - Siti di interesse

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