I COSTI COLLETTIVI DELLA CITTA DISPERSA

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1 POLITECNICO DI MILANO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA GESTIONALE I COSTI COLLETTIVI DELLA ' CITTA DISPERSA di Roberto Camagni, Maria Cristina Gihelli, Paolo Rigamonti

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3 tilt SSf3f3 \ POLITECNICO DI MILANO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA GESTIONALE I COSTI COLLETTIVI DELLA CITTA DISPERSA di Roberto Camagni, Maria Cristina Gibelli, Paolo Rigamonti l;:.iitjto u;~ i:ifisltaam ~qi:rniutllra --- V NEZIA -~--~,.. '. ~ S;..,J ;,,JL,JGRMICI E DOCUMUff AU, l'i r.!ti, /lii83 ~ <' ~ Q ~ ~ " ~... ~~... <r...

4 INDICE 9 Introduzione di Roberto Camagni, M. Cristina Gibelli, Paolo Rigamonti PARTE PRIMA LA DISPERSIONE URBANA: APPROCCI INTERPRETATIVI E NORMATIVI IN AMBITO INTERNAZIONALE di Maria Cristina Gibelli Capitolo primo - La dispersione urbana in Europa ' 15 I. Premessa La dispersione urbana in Europa: caratteristiche e tendenze recenti Capitolo secondo - I costi della dispersione urbana Premessa I costi associati della mobilità -)< Densità insediativa e mobilità I costi pubblici della dispersione urbana Interpretazioni e valutazioni della dispersione urbana: due approcci L'approccio neo-liberista, L'approccio neo-riformista La città compatta Policentrismo in rete e «decentralised concentration» Capitolo terzo - Politiche per il governo della dispersione insediativa nei paesi avanzati Premessa Direttive e innovazioni legislative nelle politiche urbane di livello nazionale in Europa Contro la dispersione urbana: rilegittimare la pianificazione di area vasta Il rilancio della pianificazione metropolitana in Europa «Metropolitics» nel Nordamerica L'integrazione fra pianificazione dei trasporti e degli usi del suolo Flessibilità e regole per il governo della dispersione insediativa

5 PARTE SECONDA FORMA URBANA E COSTI COLLETTIVI: UNA ANALISI QUANTITATIVA SULLA PROVINCIA DI MILANO E LA REGIO NE LOMBARDIA di Roberto Camagni e Paolo Rigamonti Capitolo primo - I costi collettivi di differenti tipologie di espansione insediativa Introduzione: gli ambiti di indagine, Tipologie di espansione insediativa Capitolo secondo - Consumi di suolo e costi pubblici per infrastrutture e trasporti I consumi di suolo Costi pubblici per infrastrutture e trasporti Capitolo terzo - Forma urbana e costi collettivi della mobilità Metodologia L'indice di «impatto della mobilità» Le variabili utilizzate Le determinanti dell'intensità d'impatto: il modello di base Il «paradosso» della densità Le componenti dell'impatto: modo e tempo Il modo: la competitività relativa del trasporto pubblico e privato Il tempo: l'efficienza assoluta dei singoli modi di trasporto 108 Appendice: Considerazioni di statistica spaziale Capitolo quarto - Forma urbana e costi della mobilità: alcuni approfondimenti La densità demografica "' L'indicatore di dispersione insediativa La mixité funzionale L'accessibilità e l'offerta trasportistica Capitolo quinto - Forma urbana e costi della mobilità: alcuni confronti nell'area lombarda Il caso dell'area metropolitana bresciana Identificazione dell'area geografica di studio Indici aggregati di mobilità La struttura logica del modello e le variabili utilizzate Le determinanti dell'impatto della mobilità La scelta modale e la quota del mezzo collettivo L'efficienza assoluta dei singoli modi di trasporto Conclusioni Il caso della regione Lombardia

6 149 CONCLUSIONI di Roberto Camagni, Maria Cristina Gibelli e Paolo Rigamonti 161 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

7 J A partire dagli anni '80 la «città dispersa» si è affermata anche in Europa, per effetto dell'emergere di stili abitativi e di tendenze localizzative delle attività economiche che hanno privilegiato gli spazi suburbani, ma anche per effetto delle politiche di deregolamentazione che, in molti paesi, hanno indebolito la pianificazione di inquadramento di area vasta consentendo l'affermarsi di politiche locali svincolate da un quadro di coerenze complessive. Se la diffusione insediativa costituisce una tendenza di fondo di sistemi economico-territoriali di successo, ad alto reddito, in presenza di tecnologie che riducono il costo della distanza e di ridotte necessità di spazi per l'agricoltura, la dispersione appare invece come un fenomeno ad alto costo collettivo: essa si collega alla casualità delle nuove localizzazioni, alla frammentazione della forma urbana", al «bricolage» della pianificazione urbanistica avulso da ogni principio di economia delle risorse territoriali; alla «tarmatura» del territorio e in ultima analisi alla scomparsa della città. Questo lavoro propone una attenta disamina della letteratura internazionale sul tema e una analisi delle più interessanti innovazioni legislative:: e di politica territoriale; realizza poi una analisi quantitativa sui costi collettivi associati alle diverse modalità di espansione insediativa, assumendo come caso di studio l'area metropolitana milanese e la Lombardia. Vengono analizzati in particolare i consumi di suolo, i costi pubblici infra.strutturali indotti da queste modalità e, soprattutto, i loro effetti sul «consumo» di mobilità. Le analisi econometriche hanno permesso di verificare la correttezza di alcune relazioni ipotizzate dalla letteratura fra forma urbana e costo collettivo della mobilità e di mostrare nel contempo la complessità di tali relazioni, che va ben al cli là di quanto comunemente assunto nel dibattito teorico. In termini di policy, i risultati confermano la lungimiranza delle direttive strategiche, delle azioni e dei progetti che in ambito internazionale si propongono di realizzare un modello «giudiziosamente compatto» e policentrico di sviluppo metropolitano, basato sulla integrazione fra nuove urbanizzazioni e rete dei trasporti pubblici, sul rilancio dell'idea di confine urbano e sulla promozione di tma maggiore diversificazione funzionale alla scala locale per creare anche nelle localizzazioni più lontane dal centro un vero e proprio «effetto città». ROBERTO CA.MAGNI è docente di economia urbana al Politecnico di Milano.; è stato Presidente dell'associazione Italiana di Scienze Regionali e vice presidente del Croup on Urban Affairs del Territoria/ IJeve/opment Service dell'ocse; durante il Governo P1 odi è stato Capo dd Dipartimento Aree Urbane alla Presidem:a tld Consiglio dei Ministri. E' autore di un manuale di economia urbana per l'editore Carocci, tradotto in francese e prossimamente in spagnolo. MARIA CRISTINA GlBELLl è docente di politiche urbane e territoriali al Politecnico di Milano e svolge un corso integrato PolitecnicofUniversità Bocconi sulla pianificazione strategica urbana; si occltpa cli politiche urbane comparate e di sostenibilità urbana; nél 1996 ha co-direlto uno studio sui problemi urbani:in Europa per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, durante il semestre di presidenza italiana dell' Unione Europea. PAOLO RIGAMONTI è architetto libero professionista; ha curato la redazione di piani territoriali e paesistici per le Regioni Liguria e Lomhl!rclia e realizzato studi di fattibilità e di impallo ambientale, e sui rapporti Ira assettp tcrritoriale e mobilità. E stato consulente del Dipartimento Aree Urbane della Presidenza del Consiglio dei Ministri.in materia di mobilità sostenibile durante il Governo Prodi e Vicepresidente lnu Liguria. Collabora stabilmente con Caire Urbanistica., ISBN ,