VALUTAZIONE, AUTO-VALUTAZIONE E PIANO DI MIGLIORAMENTO
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- Mario Fedele
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1 VALUTAZIONE, AUTO-VALUTAZIONE E PIANO DI MIGLIORAMENTO Prevista dalla normativa di riforma degli ordinamenti scolastici e dell intero Sistema Nazionale di Istruzione e Formazione, già a partire dal 2003, nel ottica di una nuova visione delle scuole, non più appendici periferiche di un sistema centralizzato, ma organismi dotati di autonomia e perciò responsabilità, in riferimento ai processi didattici e amministrativi, nonché ai risultati, la valutazione delle scuole prende corpo e forma grazie al DPR 80 del Già dall a.s. 2004/05 l INVALSI ottiene la delega ad operare un monitoraggio sul funzionamento didattico e sui risultati del Sistema Nazionale di Istruzione, sulla falsa riga di quanto già avveniva in quasi tutti i paesi OCSE e con riferimento a programmi internazionali di valutazione dei sistemi scolastici (PISA, PIRLS, TIMMS, ecc.). Sarà però solo alla fine del 2014 che il MIUR, tramite apposite disposizioni (Direttiva Ministeriale n. 11 del e Circolare Ministeriale n. 47 del ), darà sostanza e corpo alla valutazione delle scuole, attraverso l introduzione, per la prima volta nel nostro paese, di un processo di auto-valutazione dei singoli Istituti e successiva predisposizione di un piano di miglioramento, rivolto sia agli esiti, ovvero ai risultati, che ai processi, sia didattici che amministrativi. Il programma è triennale, ha visto il suo debutto con l a.s. 2014/15, ed è tuttora in corso. Vede il coinvolgimento di nuclei di valutazione esterna, direttamente dipendenti dagli uffici scolastici periferici e centrali, dell INDIRE (L'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) e dello stesso INVALSI. Il primo step, ovvero il processo di auto-valutazione dell Istituto, ha visto impegnati diversi insegnanti e un nucleo interno di auto-valutazione, e si è concluso con la pubblicazione del Rapporto di Auto-Valutazione (RAV) il 30 ottobre 2015, direttamente sul portale della Scuola in Chiaro: Il percorso sta procedendo con la stesura del Piano di Miglioramento, che vedrà la luce entro la fine del 2015, per poter diventare poi operativo nel corso degli anni scolastici 2015/16 e 2016/17. VALUTAZIONE ESTERNA - PROVE INVALSI Il Ministero dell'istruzione ha chiesto, già dall anno scolastico 2009, all Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione (INVALSI), di provvedere alla valutazione degli apprendimenti degli alunni. Le classi coinvolte nella rilevazione nazionale sono le seconde e le quinte della scuola Primaria e le terze della scuola Secondaria di primo grado. Dall a.s. 2013/14 non viene più effettuata la prova nazionale nelle classi prime della scuola secondaria di I grado, mentre dal prossimo anno scolastico sarà eliminata anche quella della quinta classe della primaria. Le due prove saranno sostituite da una unica che si terrà nel mese di ottobre dell anno scolastico di riferimento della prima classe della scuola secondaria di I grado. Le Prove Invalsi sono un sistema di rilevamento degli apprendimenti nazionale ed hanno come finalità il fornire ad ogni scuola uno strumento di diagnosi e riflessione per migliorare il proprio lavoro. Le prove, anonime, non sano finalizzate alla valutazione individuale degli alunni, ma puntano a monitorare i livelli di apprendimento conseguiti dal sistema scolastico in generale. Queste prove non si pongono in antitesi con la valutazione individuale degli alunni realizzate all interno delle scuole, ma rappresentano una modalità di confronto a livello nazionale. 52
2 I docenti di classe faranno in modo che le prove siano vissute dagli alunni in maniera serena, evitando di creare in loro uno stato di ansietà. Per il raggiungimento di tale scopo viene chiesta anche la collaborazione della famiglia. Di seguito vengono presentati i risultati delle prove INVALSI dell a.s. 2014/15, in formato grafico per tutte le classi coinvolte; il primo grafico riguarda le prove di italiano, il secondo quelle di matematica. La linea rossa corrisponde alla media di riferimento, che ricordiamo, è una media a posteriori, ovvero non è una media standard. 53
3 Come si può facilmente notare, la nostra scuola (identificata dal codice ministeriale FIIC818002) si pone ben al di sopra della media nazionale e della media Toscana e del Centro Italia, fatta eccezione per le classi V della scuola primaria. Per le classi V della scuola primaria i risultati sono, in media, molto bassi rispetto a tutte le medie, compresa quella regionale. I migliori risultati, sia in italiano che in matematica, si registrano nelle classi III della secondaria, mentre sempre per matematica si distinguono anche le classi II della primaria, proprio come nei precedenti anni scolastici. Da un analisi più dettagliata, condotta dai docenti referenti per la valutazione, e secondo quanto restituito dall INVALSI stesso, risulta che il dato relativo al confronto con classi caratterizzate da un medesimo background familiare, socio-culturale, dà ragione al contributo della scuola, perché i risultati sono mediamente più alti che in altre scuole. Lo stesso dicasi per l effetto degli stranieri, segno che il valore aggiunto della scuola nelle situazioni di svantaggio è decisamente positivo e costruttivo. Risultati invece negativi si riscontrano per gli stranieri di II generazione, fatto sorprendente se si considera la loro maggiore permanenza nel nostro paese. Per quanto concerne le classi V si segnala che, sia la numerosità degli alunni, che il continuo avvicendamento dei docenti, hanno penalizzato i risultati al pari di altri fattori intrinseci, quali i livelli di apprendimento piuttosto bassi manifestati in generale dagli alunni. AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO e PIANO DI MIGLIORAMENTO Dallo scorso anno scolastico tutte le scuole italiane sono obbligate a iniziare un percorso di auto-valutazione, comprensivo dell elaborazione di un piano di miglioramento e successiva sua attuazione. La nostra scuola non è completamente a digiuno di auto-valutazione, dal momento che negli ultimi due anni Ha partecipato alla rilevazione ValES, che è a tutti gli effetti un processo di autovalutazione, riempiendo l apposito formulario ed elaborando una bozza di piano di miglioramento. La rilevazione ValES era sperimentale, per cui poche scuole vi hanno partecipato. Il Dirigente Scolastico, un membro della segreteria e un docente hanno partecipato ad un corso di formazione per la valutazione delle organizzazioni, sul modello CAF (Common Assesment frame work). Sono stati inoltre somministrati questionari di auto-valutazione (mutuati dal modello CAF, ma personalizzati da un apposita commissione interna di docenti) sia per il personale ATA e docenti, sia per i genitori e gli studenti, questi ultimi a partire dalla V primaria. È stato compilato e pubblicato il primo Rapporto di Auto-Valutazione (RAV), completato alla fine dello scorso anno scolastico, rivisitato nel mese di settembre 2015, definitivamente pubblicato il 30 ottobre 2015 sul portale Scuola in chiaro Da quest anno parte invece il primo Piano di Miglioramento (PdM), percorso obbligatorio per Legge, finalizzato all individuazione di alcune criticità didattico-organizzative e alla relativa attuazione di processi di miglioramento. Di seguito alcune indicazioni utili per comprendere e partecipare al processo: Normativa di riferimento Legge del 13 luglio 2015, n. 107 La Buona Scuola Prot del 2 marzo 2015 Orientamenti per l elaborazione del Rapporto di Autovalutazione Nota DPR 28 marzo 2013, n. 80 Regolamento sul sistema nazionale di valutazione 54
4 Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 C.M. n. 47 del 21 ottobre 2014 Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 La Valutazione delle scuole diventa obbligatoria per tutti Sono previste quattro fasi su tre anni 1. Auto-analisi ed ipotesi di piano di miglioramento. 2. Validazione esterna della prima fase. 3. Attuazione del piano di miglioramento. 4. Rendicontazione sociale. FASE 1: Si articola in due passaggi (art. 6, comma 1, lettera a): A. AUTO-ANALISI DI ISTITUTO Analisi e verifica del proprio servizio sulla base dei dati resi disponibili dal sistema informativo del Ministero, delle rilevazioni sugli apprendimenti e delle elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'invalsi, oltre a ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola. B. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE E PIANO DI MIGLIORAMENTO Elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di riferimento predisposto dall'invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento. PARTE A: AUTO-ANALISI DI ISTITUTO Utilizza tre tipologie di informazioni: 1. Dati resi disponibili dal Ministero ; in pratica, i dati di Scuola in Chiaro, già esistenti ma che saranno ulteriormente arricchiti dal sistema. 2. Rilevazioni sugli apprendimenti ed elaborazioni sul valore aggiunto, restituite dall INVALSI. 3. Ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola (Da VaLeS, sono questionari di contesto e di input la cui traccia è fornita sempre dall INVALSI). PARTE B1: RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Il rapporto di autovalutazione è suddiviso in tre sezioni: 1. Esiti successo scolastico competenze di base equità degli esiti risultati a distanza 2. Contesto Contesto (socio-economico-culturale) Risorse 3. Processi Pratiche educative e didattiche Ambiente organizzativo per l apprendimento Consiste in una serie di domande strutturate che a gruppi si aggregano in alcuni macroindicatori. L elaborazione sarà svolta da INVALSI, che li restituirà alle scuole. PARTE B2: IL PIANO DI MIGLIORAMENTO Il piano si articola in diversi punti: 1. Situazione attuale, descritta tramite indicatori (quantitativi). 55
5 2. Valori / dati di riferimento (quelli rispetto ai quali ci si confronta ed a cui si tende). 3. Risultato atteso al termine del periodo triennale (può essere inferiore rispetto al valore di riferimento e, di regola, lo è). Questi tre elementi devono essere resi espliciti. Per tutti gli obiettivi indicati nel piano vanno individuati un numero limitato di obiettivi, orientativamente: uno o due nell area degli esiti uno o due in quella dei processi Il piano deve essere aggiornato in itinere, la prima volta, a luglio COSA DEVE FARE LA SCUOLA A.S. 2015/16 (in corsivo ciò che è stato già fatto) 1) Prendere atto della normativa, sia in Collegio Docenti che Consiglio di Istituto. 2) Deliberare in merito al Nucleo interno di Autovalutazione (FS, commissione, DS). 3) Analizzare i materiali forniti dall INDIRE per l avvio del processo di realizzazione del Piano di Miglioramento. 4) Iscriversi alla piattaforma INDIRE per la stesura del Piano di Miglioramento. 5) Condividere il Piano di Miglioramento (Collegio Docenti e Consiglio di Istituto). 6) Pubblicazione del PdM sul sito della scuola e nel POF 2016/19. CRONOPROGRAMMA QUANDO CHI COSA settembre 2015 Scuole Riapertura e reanalisi del rapporto di autovalutazione ottobre 2015 MIUR Pubblicazione rapporto di autovalutazione sul sito Scuola in Chiaro ottobre 2015 Scuole Avvio delle procedure per il Piano di Miglioramento novembre / dicembre 2015 INDIRE INVALSI Definizione dei processi da mettere in atto per la stesura del Piano di Miglioramento dicembre 2015 INDIRE Apertura della piattaforma unica con il format del Piano di Miglioramento dicembre 2015 / Elaborazione del Piano di Miglioramento e suo inserimento nel Scuole gennaio 2016 PTOF 2016/19 gennaio / giugno 2016 Scuole Condivisione e attuazione progressiva del Piano di Miglioramento 56
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