SUL LAVORO. Il sistema legislativo: il percorso normativo di riferimento ed il D.Lgs.. 81/08

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1 SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO COSA DEVO SAPERE? Il sistema legislativo: il percorso normativo di riferimento ed il D.Lgs.. 81/08 Ing Luigi Giai Dipartimento di Prevenzione Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro

2 CHI SIAMO Azienda Unità Sanitaria Locale della Valle d Aosta Direzione Strategica Area Ospedaliera Area Territoriale Area Tecnico-amministrativa Area Prevenzione

3 DOVE SIAMO Sede del Dipartimento di Prevenzione Servizi di Igiene e Sanità Pubblica Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Sanità Animale Igiene degli Alimenti di origine animale Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro

4 COSA FACCIAMO 1) Attività di Prevenzione 2) Attività Autorizzativa 3) Verifiche tecniche 4) Attività di Vigilanza 5) Indagini

5 1942: CODICE CIVILE ART.2050 c.c. Responsabilità per l esercizio l di attività pericolose Chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di una attività pericolosa, per sua natura o per la natura dei mezzi adoperati, è tenuto a risarcimento, se non prova di aver adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno. ART.2087 c.c. Tutela delle condizioni L imprenditore è tenuto ad adottare nell esercizio dell impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro. La violazione della norma contenuta nell art C.C. comporta la responsabilità civile di natura contrattuale del datore di lavoro per violazione dolosa o colposa di obblighi di comportamento imposti dalla legge o da norme di comune esperienza e tecnica

6 COLPA e DOLO OMISSIONE AZIONE COLPA L evento dannoso è NON VOLUTO anche se PREVEDIBILE DOLO L evento dannoso è VOLUTO e PREVISTO IMPRUDENZA-IMPERIZIA INOSSERVANZA-NEGLIGENZA

7 1948: COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA ART.1 L Italia è una Repubblica fondata sul lavoro ART.32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo ed interesse della collettività. ART.35 La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro. ART.41 L iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana

8 LE PAROLE-CHIAVE SALUTE CONDIZIONE DI BENESSERE PSICOFISICO ASSENZA MALAT. PROF. TEMPO DI INCUBAZIONE LUNGO SICUREZZA CONDIZIONE DI ASSENZA DI RISCHIO INFORTUNIO TEMPO DI ACCADIMENTO BREVE

9 GLI ANNI 50 Legislazione generale Prevenzione degli infortuni sul lavoro Igiene del lavoro D.P.R.547/55 D.P.R.303/56 Legislazione specifica Costruzioni D.P.R.164/56 Cinematografia, televisione D.P.R.212/56 Esplosivi e macchine D.P.R.302/56 Lavoro sotterraneo D.P.R.320/56 Cassoni ad aria compressa D.P.R.321/56 Impianti telefonici D.P.R.323/56 Miniere e cave D.P.R.128/59

10 EVOLUZIONE NORMATIVA Costituzione 2087 C.C. DPR 547/55 DPR 303/56 DPR 164/56 Ecc. ANNI PUNTUALE E/O SPECIFICA DPR 175/88 DL 277/91 AMMINE/79 CVM/82 Ecc. ANNI DETTAGLIATA IN SINGOLI CASI D.LGS. 626/94 D.LGS. 81/08 DAL 1994 AD OGGI PREVENZIONE E SICUREZZA INTEGRATE

11 1994: IL DECRETO LEGISLATIVO 626 Ha recepito varie Direttive della Comunità Europea. Riguardava l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro (pubblico e privato). Ha modificato la concezione normativa precedente: PRIMA DEL D.Lgs.626/94.626/94 norme tecniche da rispettare per il raggiungimento di requisiti minimi DOPO IL D.Lgs.626/94.626/94 modello organizzativo per promuovere un miglioramento continuo

12 2008: IL DECRETO LEGISLATIVO 81 D.Lgs.. 81/08 : TESTO UNICO SULLA SICUREZZA DEL LAVORO Si tratta di un primo tentativo di unificare ed accorpare le varie leggi che regolano la sicurezza sul lavoro non modificando la concezione normativa precedente ma semmai espandendo i concetti di e di modello organizzativo percorso virtuoso

13 CHI? LE FIGURE ATTIVE INTERNE RESPONSABILITA OPERATIVE DATORE di di LAVORO decide e sovrintende DIRIGENTE organizza PREPOSTO vigila e sorveglia LAVORATORI attuano ADD. ANTINCENDIO ADD. PRONTO SOCC. RESPONSABILITA CONSULTIVE R.S.P.P. Responsabile Servizio Prevenzione Protezione e A.S.P.P. M.C. Medico Competente (ausilio medico) R.L.S. Rappresentante dei dei Lavoratori per per la la Sicurezza (ausilio operativo)

14 CHI? LE FIGURE ATTIVE ESTERNE RESPONSABILITA DI SISTEMA PROGETTISTI ideano FABBRICANTI realizzano FORNITORI distribuiscono INSTALLATORI mettono in in opera

15 LE PAROLE-CHIAVE PERICOLO ASPETTO OGGETTIVO DI UN LUOGO, UNA MACCHINA, UNA SITUAZIONE ESPOSIZIONE RISCHIO CONCETTO COMPLESSO ATTEGGIAMENTO E/O VICINANZA CON IL PERICOLO

16 LE PAROLE-CHIAVE Cosa può accadere? Quanto è probabile? Comprensione del rischio

17 LE PAROLE-CHIAVE DANNO CONSEGUENZA DI UN EVENTO NON VOLUTO RISCHIO PROBABILITA PRODOTTO DI DANNO PER PROBABILITA FREQUENZA DI ACCADIMENTO DELL EVENTO

18 Livello del DANNO Gravissimo LE PAROLE-CHIAVE Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale (elettrocuzioni, cadute dall alto, investimenti da veicoli) Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti (esposizione ad agenti cancerogeni) Grave Medio Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità parziale (fratture multiple, perdite anatomiche) Esposizione cronica con effetti irreversibili parzialmente invalidanti (sensibile abbassamento dell udito o della vista, sensibilizzazioni, intossicazioni) Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti inabilità reversibile (schiacciamenti, tagli che richiedono suture, fratture, infortuni di natura elettrica senza conseguenze gravi., ustioni di 1 e 2 grado) Esposizione cronica con effetti reversibili (intossicazioni, irritazioni) Lieve Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti inabilità rapidamente reversibile (escoriazioni, contusioni, tagli curabili con medicazione, scottature con dolore senza bruciature) Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili (irritazioni cutanee, arrossamenti oculari)

19 Livello della PROBABILITÀ Altamente probabile Probabile Poco probabile Improbabile LE PAROLE-CHIAVE Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa azienda o in aziende simili o in situazioni operative simili Il verificarsi del danno conseguente alla mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore in azienda La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto È noto qualche episodio in cui alla mancanza rilevata ha fatto seguito il danno Il verificarsi del danno conseguente alla mancanza rilevata susciterebbe una moderata sorpresa in azienda La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate Sono noti solo rarissimi episodi in cui alla mancanza rilevata ha fatto seguito il danno Il verificarsi del danno conseguente alla mancanza rilevata susciterebbe grande sorpresa in azienda La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti Non sono noti episodi già verificatisi Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità in azienda

20

21 LE PAROLE-CHIAVE RISCHIO PRODOTTO DI DANNO PER PROBABILITA PREVENZIONE PROTEZIONE SI RIDUCE LA PROBABILITA SI RIDUCE IL DANNO

22 COME? LA FILOSOFIA DELLA SICUREZZA Adozione di misure di prevenzione Per quanto consentito dal progresso tecnico, i rischi presenti sul luogo di lavoro dovrebbero essere eliminati. ELIMINAZIONE DELLE FONTI DI DI RISCHIO Dove ciò non è possibile, i rischi dovrebbero essere almeno ridotti alla fonte ad esempio con segregazione dei pericoli o sostituzione dei prodotti pericolosi con altri che lo siano meno. SEGREGAZIONE DEL DEL PERICOLO O SOSTITUZIONE DEL DEL PERICOLO CON UNO DI DI MINORE ENTITA

23 COME? LA FILOSOFIA DELLA SICUREZZA Adozione di misure di prevenzione/protezione Qualora, come spesso accade, il rischio non fosse eliminabile, i lavoratori vanno protetti ed i rischi non eliminabili devono essere segnalati adeguatamente. IMPIEGO DI DI DISPOSITIVI DI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E DELLA SEGNALETICA DI DI SICUREZZA

24 Grazie per Azienda USL VdA l attenzione

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