L Informatore. Fino al 2010 si sono aggiunte le filiali di: - Cura di Vetralla - Vetralla - Vejano LE FILIALI DELLA B.C.C. DI BARBARANO ROMANO

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1 L Informatore della Barbarano Romano supplemento al n. 7/ del periodico Il Centro Italia - editore S. ED s.r.l. - Viterbo - Via Polidori snc - Tel. 0761/ Fax 0761/ Lettera aperta del presidente Domenico Didoni ai soci della banca CONTINUA LA CRESCITA DELLA NOSTRA BCC I risultati ottenuti sono in controtendenza rispetto allʼeconomia generale Assicuriamo i soci e i clienti sullʼimpegno della banca per il territorio La raccolta diretta: Nel 2002 era di ,00 nel 2010 è stata di ,00 Gli impieghi con la clientela: Nel 2002 erano ,00 nel 2010 sono stati di ,00 Il patrimonio Nel 2002 era di ,00 nel 2010 è di ,00 Nel 2002 le nostre filiali erano: - Barbarano Romano - Blera - Villa S. Giovanni in Tuscia Fino al 2010 si sono aggiunte le filiali di: - Cura di Vetralla - Vetralla - Vejano Il personale dipendente è passato da 15 dipendenti nel 2003 a 22 dipendenti nel l esercizio 2010 della nostra banca che conferma il ruolo crescente che svolge nell ambito del territorio di competenza. Il risultato conseguito fa seguito ad una crescita costante che è diventata più significativa nell ultimo decennio. Riporto i dati essenziali dei risultati operativi della BCC di Barbarano Romano rendendo evidente e fuori da ogni interpretazione di parte, il notevole percorso fatto in questi anni. Una crescita così significativa deve renderci orgogliosi perchè sta a significare che la nostra banca riscuote un crescente consenso fra la popolazione in cui opera grazie alla sua capillare attività di supporto alle imprese ed alle famiglie. Non mi stancherò mai di ricordare che gran parte del merito va ai soci Cari Soci, l approvazione del bilancio d esercizio 2010, avvenuta il 30 aprile 2011 da parte dell Assemblea dei soci, ha certificato un risultato ampiamente positivo del lavoro svolto dalla nostra banca. Grazie ad una oculata gestione che, come per gli anni passati, ha privilegiato l attività imprenditoriale e i bisogni delle famiglie, è stato ottenuto un risultato che va in controtendenza rispetto alle difficoltà economiche che attraversa anche la nostra provincia oltre all Italia e al mondo intero. Per quanto ci riguarda più da vicino le difficoltà economiche, che interessano il nostro territorio provinciale, fanno riferimento al mondo agricolo, non sufficientemente tutelato ed adeguatamente assistito aggravato dalla mancanza di un sufficiente ricambio generazionale e dalla ridotta superficie delle aziende. E quindi ancora più significativo l ottimo risultato conseguito nelche operano costantemente con la loro banca sostenendo così non solo e meglio il loro bisogno del servizio bancario ma anche l intera economia del nostro territorio. Non posso però dimenticare di richiamare anche quei soci, che per la verità rappresentano una piccola minoranza, i quali si servono dei servizi della loro banca in modo marginale. Ricordo che la nostra banca opera secondo i principi della mutualità prevalente e che in questo quadro il ruolo dei soci assume una valenza fondamentale in quanto l attività della banca deve essere principalmente rivolta a soddisfare le loro richieste. Peraltro i soci hanno il potere di eleggere, secondo i principi di democrazia, gli organi amministrativi che vengono rinnovati ogni tre anni, secondo le norme contenute nello statuto della banca. In questo modo vengono assicurate le finalità mutualistiche legate al ter- LE FILIALI DELLA B.C.C. DI BARBARANO ROMANO BARBARANO ROMANO Viale IV Novembre, 5 Tel VILLA SAN GIOVANNI IN TUSCIA Piazza Savoia, 4 Tel BLERA Piazza Giovanni XXIII, 2 Tel CURA DI VETRALLA Via Cassia Tel VEJANO Piazza XX Settembre, 1/2 Tel VETRALLA Piazza G. Marconi Tel messaggio pubblicitario. prospetto informativo semplificato.il modello completo è disponibile presso le nostre filiali

2 ritorio di competenza della banca in quanto gli organi amministrativi, eletti dai soci, applicheranno le linee di indirizzo approvate annualmente dall Assemblea dei Soci alla presentazione del bilancio consuntivo. RIPORTO QUANTO GIA DETTO NELLE PRECEDENTI INFORMAZIONI Le norme oggi in vigore (D. Legs. 385/1993) precisano che per proseguire lo scopo mutualistico la B.C.C. deve avere una compagine sociale costituita soltanto di soci cooperatori, anche non persone fisiche che operano con carattere di continuità nel territorio di competenza della banca stessa. Lo stesso decreto stabilisce che la B.C.C. deve esercitare il credito prevalentemente a favore dei soci ovvero più del 50% delle attività di rischio è destinato a soci. Infine che la quasi totalità (ossia il 95%) delle loro attività di rischio siano esercitate nelle rispettive zone di competenza territoriale. Questi dettami della legge hanno lo scopo di assicurare concretamente il necessario legame tra lo scopo mutualistico tra la banca e il territorio di competenza. In parole semplici se il 95% dei depositi dei risparmiatori viene reinvestito sul territorio di competenza si realizza l obiettivo della mutualità in quanto a beneficiare del credito saranno tutte quelle attività che si Continua la crescita... sviluppano sul territorio favorendo in questo modo la possibilità di una crescita sociale, economica, culturale, ecc. Tutti noi soci sappiamo che tante attività lavorative o bisogni famigliari del territorio di competenza della nostra banca non verrebbero nemmeno prese in considerazione da altre banche che trovano molto più conveniente investire i risparmi CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Domenico Didoni V. Presidente Bernardino Guadagnini Consiglieri Presidente Membri Presidente Sindaci Effettivi Sindaci Supplenti Direttore Generale Ennio Corzani Giuseppe Antonio Ferri Fiore Gilberto Formica Antonio Giuliani Giuseppe Mantovani Angelo Menghini Nicola Missori COMITATO ESECUTIVO Bernardino Guadagnini Domenico Didoni Giuseppe Antonio Ferri Nicola Missori COLLEGIO SINDACALE Mario Guerrini Fabrizio Bemporad Domenico Santella Paola Paccaroni Fabrizio Ravoni DIREZIONE Giovanni Battista Giulianelli COMPAGINE SOCIALE Al 1 Gennaio 2010 Soci n. 748 Soci Entrati 44 Soci Usciti 9 Al 31 Dicembre 2010 Soci n. 783 in altre parti dell Italia e del mondo perché più lucrative dal punto di vista del risultato. Essere socio attivo e non socio fantasma di una B.C.C. è quindi più impegnativo di quanto si creda dal punto di vista sociale ed economico. E quindi doveroso da parte del socio operare con la B.C.C. alla quale ha liberamente aderito e di cui beneficia direttamente attraverso il credito ottenuto e indirettamente attraverso la crescita che la banca contribuisce a realizzare reinvestendo la ricchezza di quel territorio nella stessa area. Ecco perché l organo di vigilanza rivolga molta attenzione all attività delle B.C.C. con i propri soci. Non operare con la B.C.C. della quale si è soci è in qualche modo venir meno all impegno sottoscritto al momento della domanda d iscrizione. Entro la fine dell anno verrà convocata un assemblea straordinaria per adeguare le norme statutarie della nostra B.C.C. alle normative europee già approvate dalla Banca. Prima di concludere rivolgo a nome del Consiglio di Amministrazione un ringraziamento al direttore generale e a tutto il personale per l impegno con il quale svolgono la loro attività al servizio dei soci e della clientela. Un ringraziamento personale lo rivolgo ai membri del consiglio d Amministrazione che hanno voluto riconfermare la mia persona alla presidenza della banca per il prossimo triennio. Arrivederci a presto e a tutti auguri di buona estate. Il Presidente può essere contattato attraverso l ufficio organizzazione della Banca allo Domenico Didoni Presidente della B.C.C. di Barbarano Romano CARTABCC CLASSIc è l evoluzione della nostra Carta di Credito Cooperativo Base, mantiene inalterate le caratteristiche della carta precedente con in più la maggiore sicurezza fornita dalla tecnologia a Microchip. Il colore blu è la sua caratteristica identificativa. Una grande libertà di scelta. Potete scegliere se pagare gli acquisti in modo tradizionale, cioè a saldo, o rateale. La scelta può essere fatta sia al momento del contratto che successivamente, senza cambiare la vostra CartaBCC Classic. Chiedetelo semplicemente alla vostra banca. 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3 I risultati del bilancio 2010 confermano la validità della strategia posta in atto in questi anni dalla nostra banca Continuiamo a svolgere il nostro ruolo a sostegno delle imprese e delle famiglie Espressa soddisfazione per la fiducia riposta nei confronti della banca da parte di soci e clienti L Assemblea dei soci della BCC di Barbarano Romano ha approvato il 30 Aprile scorso il Bilancio di Esercizio. Il 2010 è stato un anno difficile per il sistema bancario italiano: nonostante la moderata ripresa economica, la crisi ancora in atto continua a far sentire i propri effetti. In questo sfavorevole contesto, la nostra Banca ha continuato a svolgere il proprio ruolo di Banca locale nel senso di banca di riferimento del territorio e, come già detto in altre occasioni, non ha chiuso i rubinetti del credito, ma, con consapevolezza, ha continuato e continua a sostenere l economia locale e le necessità delle famiglie. E stata prestata inoltre molta attenzione ai giovani, alla cultura, alla scuola e alle attività sportive. I dati di bilancio confermano il trend positivo iniziato da tempo. Nonostante la sfavorevole congiuntura i risultati raggiunti sono stati molto gratificanti. E più che raddoppiato l utile di esercizio, la raccolta è cresciuta del 7,65% e gli impieghi del 16,67%. Il rapporto sofferenze nette / impieghi scende al 0,71%, cresce il patrimonio. La nostra Banca si classifica così ai primissimi posti tra le 26 BCC della Federazione Lazio- Umbria e Sardegna. COMUNICAZIONE AI SOCI LA BCC DI BARBARANO ROMANO AL FINE DI AVERE UN RAPPORTO DIRETTO CON TUTTI I SOCI INVITA GLI STESSI A FORNIRE IL PROPRIO INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA PRESSO LA FILIALE DOVE SVOLGONO LA LORO ATTIVITÀ BANCARIA OPPURE INVIARLO AL SITO DI POSTA ELETTRONICA DELLA SEDE CENTRALE AL SEGUENTE INDIRIZZO: organizzazione@barbarano.bcc.it Giovanni Battista Giulianelli Tutto ciò è stato possibile cercando di cogliere tutte le opportunità e adeguando l operatività alle esigenze del territorio. La conoscenza personale, la fiducia reciproca costituiscono da sempre il punto di forza della nostra Banca. Per l anno in corso ci auguriamo di confermare l andamento positivo e di aumentare le quote di mercato in maniera significativa in modo da continuare ad essere il motore per lo sviluppo sociale, culturale ed economico delle nostre comunità. Giovanni Battista Giulianelli Direttore Generale della BCC di Barbarano Romano Barbarano Romano Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per tutti i prodotti e servizi offerti sono a disposizione della clientela presso tutte le filiali della Banca, i fogli informativi, i documenti di sintesi e le informative precontrattuali 3

4 Barbarano Romano Positivi risultati nel documento LA RACCOLTA DIRETTA Al 31/12/2010 la consistenza della raccolta diretta da clientela evidenzia un ammontare complessivo pari a in crescita rispetto all esercizio precedente di con un incremento percentuale del 7,65%. L aggregato a fine esercizio precedente era pari a Anche per l esercizio in corso abbiamo assistito al trend di crescita positivo della raccolta, in sintonia con il clima di fiducia della clientela nei confronti della Banca e ai sempre più intensi rapporti relazionali con la stessa. Tra l altro il dato in linea con gli obiettivi prefissati per l esercizio 2010 dal Consiglio di Amministrazione in sede di pianificazione. Nel corso del 2010 è emerso che la clientela di fatto, ha privilegiato la raccolta a termine, che di norma offre maggiori rendimenti. Un consistente aumento è stato fatto registrare, in valori assoluti, dalle obbligazioni di emissione della Banca che costituiscono il 43% della raccolta da clientela. La componente dei tradizionali depositi disponibili (conti correnti e depositi) e le obbligazioni di emissione della Banca costituiscono il 93% della raccolta totale. Il fatto che la clientela abbia privilegiato rendimenti certi, in un momento di incertezze anche sui tassi di mercato, è testimoniato dalla componente a tasso fisso delle obbligazioni della Banca, che costituiscono il 70,44% del totale delle obbligazioni di propria emissione. LA RACCOLTA INDIRETTA La raccolta indiretta, come gli anni precedenti ha visto un sostanziale mantenimento dei volumi. A fine periodo 2010 la stessa ammonta a contro gli di fine 2009 con un aumento pari a 565. L andamento incerto dei mercati finanziari, di quello dei tassi d interesse e i diversi fattori di crisi in alcuni paesi dell Unione Europea come Grecia, Portogallo e Irlanda, ha di fatto favorito gli investimenti su forme tradizionali di raccolta diretta. Dalla composizione dei singoli aggregati si rileva come la clientela abbia privilegiato il risparmio amministrato e segnatamente i più sicuri titoli di stato italiani che costituiscono il 53% della raccolta amministrativa pari a mila euro. Nel corso del 2010 la Banca ha assistito la clientela con il servizio di consulenza, a testimonianza della sempre maggiore crescita culturale e professionale del personale addetto. GLI IMPIEGHI CON LA CLIENTELA E cresciuto il comparto degli impieghi economici con la clientela. Il 2010 è stato un anno di attenzione e di sostegno alle necessità delle imprese e delle famiglie sul territorio, in un momento di difficoltà sia sociale che economica. 4

5 del bilancio 2010 approvato dall assemblea Gli impieghi a clientela sono aumentati di un +16,68% pari ad un ammontare assoluto di ben L aggregato crediti verso clientela sale a al netto delle previsioni di perdita stimate. Il rapporto impieghi su raccolta si è attestato a fine 2010, a circa l 81% rispetto al 75% di fine anno precedente. Come risulta evidente dalla tabella che precede la componente a medio-lungo termine (mutui), continua ad essere uno dei fattori principali di crescita del comparto impieghi, fenomeno per altro comune a tutto il sistema bancario. Anche nell esercizio 2010 sono stati ampliati e intensificati i rapporti di collaborazione con i Confidi al fine di poter facilitare l accesso al credito in forma agevolata e snella ale realtà produttive di più piccole dimensioni come gli artigiani. Il grado di frazionamento dei rischi sia per soggetti utilizzatori che per settori merceologici risultano in linea con le politiche del credito della Banca. Sono stati inoltre rispettati i limiti stabiliti sal Cda. A fine esercizio gli impieghi per banca di attività economica, erano ripartiti nel seguente modo: Dalla tabella si evince come gli interlocutori privilegiati per la banca rimangono le famiglie e le piccole imprese. Nell erogazione del credito non si è tenuto conto soltanto della componente quantitativa, ma soprattutto di quella qualitativa. L attività della banca, anche se cooperativa, non si deve limitare soltanto al sostegno delle famiglie e delle imprese, ma deve gestire con consapevolezza un efficace controllo del rischio. I nuovi principi contabili internazionali, in virtù dei quali è stato redatto il presente bilancio, prevedono che i crediti in base al grado di deterioramento vengano classificati nella categoria dei crediti in bonis (performing) e nella categoria dei crediti deteriorati (no performing). I crediti non performing, sono quelli classificati nella categoria delle sofferenze, degli incagli e dei crediti scaduti o sconfinati da oltre 180 giorni nonchè nella categoria dei crediti ristrutturati (per i quali non si registra alcuna posizione). I crediti non performing al 31/12/2010 erano pari ad

6 Barbarano Romano Il ruolo crescen nel territorio di Tra i crediti in bonis sono stati ricondotti anche i totoli di proprietà classificati nel portafoglio (AFS) e crediti verso Banche. Le sofferenze al netto delle rettifiche di valore ammontano, a fine esercizio, a 425. Il rapporto fra le stesse e gli impieghi a clientela (voce 70) è pari allo 0,71%. Al 31/12/2009 la percentuale era del 0,83%, la più bassa tra tutte le BCC aderenti alla Federazione interregionale (1,39% fonte Federlus). L incidenza delle sofferenze nette sul patrimonio complessivo della Banca, dopo la destinazione dell utile, risulta essere pari al 4,96%, mentre a fine esercizio precedente l incidenza era pari al 5,03%. OPERAZIONI DI INVESTIMENTO La disponibilità netta sull interbancario, voce 60 (Crediti verso banche), presenta un saldo al 31/12/2010 di facendo registrare una diminuzione di rispetto all esercizio precedente. Il decremento, è da attribuire alla forte crescita degli impieghi verso clientela. Il dato, che riflette gli obiettivi delineati dal Consiglio di Amministrazione in sede di pianificazione, non ha creato problemi di liquidità poichè a fine esercizio i titoli di proprietà (A.F.S.) ammontano a con un incremento rispetto l esercizio precedente di Inoltre, in coerenza con le linee strategiche, al fine di diminuire il rischio di tasso al di sotto della soglia di attenzione prevista dall Organo di Vigilanza, nella gestione della Tesoreria, è stata privilegiata la componente dei titoli di stato a tasso variabile (CCT). Fra l altro l operazione di vendita dei titoli di Stato a tasso fisso ha generato significative plusvalenze. La componente a tasso variabile costituisce di fatto l 89% del totale del portafoglio di proprietà. Tutto il portafoglio risulta appunto classificato nel comparto A.F.S. (Available for Sale). Come per il passato, anche nel 2010 è stato mantenuto un profilo di massima tranquillità per scongiurare i rischi finanziari. Per la gestione del portafoglio ci si è avvalsi della consulenza i IC- CREA BANCA. IL PATRIMONIO Il Patrimonio netto della Banca, determinato dalla somma di: capitale sociale, sovrapprezzo di emissione, riserve (comprese quelle per valutazione e rivalutazione), utile d esercizio da destinare a riserve, è, dopo l acquisizione dell utile dell esercizio 2010, pari a Per quanto concerne la composizione e l entità del patrimonio di vigilanza, si fa rinvio a quanto illustrato nell apposita sezione della Nota integrativa (cfr. Parte F - Informazione sul patrimonio ). L ammontare totale del patrimonio di Vigilanza permette di soddisfare i requisiti previsti dalle disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche (Basilea 2 - Circolare di Banca d Italia n. 263/06). Infatti lo stesso copre i perimetri dei rischi di I e II pilastro definiti dalla normativa. 6

7 te che la banca svolge competenza Per quanto riguarda gli adempimenti previsti dalla disciplina del Terzo pilastro, il documento di informativa al pubblico sarà pubblicato sul sito Internet della Banca all indirizzo La prima pubblicazione è avvenuta con riferimento all esercizio chiuso al 31 dicembre Nella tabella che segue vengono rappresentati i componenti di patrimonio e le variazioni assolute e percentuali rispetto all esercizio precedente: Ricordiamo che ai fini del calcolo del Patrimonio di Vigilanza e dei filtri prudenziali la Banca, ha nel corso del 2010, esercitato l opzione prevista dal Provvedimento della Banca d Italia del 18 maggio Tale esercizio ha permesso alla Banca di neutralizzare integralmente gli effetti delle valutazioni dei titoli emessi dalle amministrazioni centrali dei paesi EU, allocati nel portafoglio attività finanziarie disponibili per la vendita. Di fatto le variazioni delle riserve di valutazione sopra specificate pari a -778 sono state sterilizzate ai fini del computo del Patrimonio di Vigilanza. IL CONTO ECONOMICO L utile d esercizio della bana ammonta a fine 2010 a 779 con un incremento del 118% rispetto all esercizio 2009 che ammontava a 357. Si tratta di numeri importanti specialmente in un contesto economico difficile come quello attuale che attestano la crescita della Banca con evidenti ricadute in termini di ricchezza per i soci e per il territorio di riferimento. In un momento in cui il sistema bancario e in particolare il sistema credito cooperativo ha avuto performance negative rispetto all esercizio precedente a causa della crisi in atto, la Banca di Barbarano Romano risulta essere in controtendenza. L ottimo risultato è prevalentemente da scriversi ai contributi da servizi e ai margini raggiunti sul comparto della gestione della Tesoreria. Il margine di interesse, indicatore della redditività dell intermediazione diretta, si è attestato a

8 Barbarano Romano I figli dei soci al percorso Hanno partecipato oltre 50 ragazzi al percorso formativo organizzato a favore dei giovani figli dei soci. La BCC di barbarano Romano ha organizzato un percorso formativo a favore dei giovani del territorio figli dei soci della Banca. L'obiettivo della BCC è quello di favorire nei giovani partecipanti al progetto: - l'acquisizione di esperienze e abilità professionali; - lo sviluppo di competenze trasversali; - la disposizione all'aggiornamento continuo delle conoscenze e delle abilità; - - l'uso delle moderne tecnologie (computer e strumenti multimediali, ecc.). Tale attività permetterà inoltre di avvicinare i giovani alla realtà del mondo aziendale,consentendo anche di farsi un'idea precisa sul mestiere al quale si aspira, aiutando ad elaborare ed a precisare meglio il futuro percorso professionale. Contenuti del progetto e piano di attività Il piano di attività è stato articolato in 14 giornate d'aula a partire dal mese di novembre. Le tematiche trattate sono state: - conoscere le specificità del Credito Cooperativo (profili valoriali, storici, normativi, economici, organizzativi); - conoscere il contesto di riferimento dell' Azienda e le nozioni di base sulla struttura organizzati va; - conoscere le normative da applicare nelle attività di riferimento; conoscere e utilizzare gli strumenti informatici. Al progetto hanno partecipato oltre 50 ragazzi e il 14 Aprile u.s. al termine dell'ultima lezione, è stata organizzata una tavola rotonda alla quale, oltre ai ragazzi, hanno partecipato i docenti, (Proff. Longo, Nicolai, Conti, Polesel,Suriano); il Presidente della banca Domenico Didoni, il Direttore Generale Giovanni Battista Giulianelli, il Preso del collegio sindacale Mario Guerini e alcuni consiglieri; i Sindaci dei comuni di Barbarano Romano Angelo Guerrini, di Vejano Rino Donati, di Blera Francesco Ciarlanti e di Villa S. Giovanni in Tuscia Mario Giulianelli. I giovani hanno accolto con favore l'iniziativa della banca e sono stati stimolati dai dirigenti della banca ad avanzare proposte e suggerimenti per iniziative analoghe. Gli stessi dirigenti hanno ringraziato i sindaci che, avendo messo a disposizione dei locali nei rispettivi comuni, hanno consentito lo svolgimento delle lezioni. I sindaci a loro volta hanno sottolineato l'importanza di avere una banca come quella di Barbarano Romano che oltre a svolgere il servizio di tesoreria, interviene a sostegno dell'economia locale finanziando le attività e le famiglie, interviene a sostegno delle iniziative a carattere culturale come la presente, sportive ecc. I docenti sono rimasti favorevolmente impressionati dai ragazzi che hanno seguito le lezioni con interesse. 8

9 hanno partecipato formativo BCC L obiettivo della BCC di Barbarano Romano è quello di favorirne l inserimento nella realtà aziendale. LA BCC DI BARBARANO ROMANO, NELL AMBITO DELLE INIZIATIVE RIVOLTE A FAVORE DEI SOCI, CON LA COLLABORAZIONE DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI DELLE COMUNITA IN CUI OPERA, HA ORGANIZZATO UN PROGETTO FORMATIVO PER FACILITARE L INGRESSO DEI GIOVANI NEL MONDO DEL LAVORO. L OBIETTIVO DELLA BANCA È QUELLO DI FAVORIRE NEI GIOVANI PARTECIPANTI AL PROGETTO: L'ACQUISIZIONE DI ESPERIENZE E ABILITÀ PROFESSIONALI; LO SVILUPPO DI COMPETENZE L USO DELLE MODERNE TECNOLOGIE (COMPUTER E STRUMENTI MULTIMEDIALI, ECC.). IL PIANO DI ATTIVITÀ SI ARTICOLA IN 14 GIORNATE DA REALIZZARSI SECONDO IL SEGUENTE CALENDARIO: Luogo svolgimento Argomento Data Barbarano (Sala conferenze S.Angelo) Pacchetto office 13 e 20 gennaio Blera (Biblioteca Comunale) Il ruolo della banca nel sistema economico e Credito Cooperativo: gruppo bancario e società del movimento 27 gennaio Blera (Biblioteca Comunale) Organizzazione aziendale e conoscere la struttura di una Banca 3 febbraio Blera (Biblioteca Comunale) L'operatività bancaria di base e Prodotti e 10 e 17 febbraio servizi bancari Villa S.Giovanni in Tuscia (Sala Polivalente) Linee di business: Finanza base 24 febbraio/3 marzo Villa S.Giovanni in Tuscia (Sala Polivalente) Linee di business: Credito base 10-mar Vejano (Teatro Comunale) Linee di business: Credito base 17-mar Vejano (Teatro Comunale) Normativa di riferimento 24 e 31 Marzo Barbarano (Sala conferenze S.Angelo) Il Bilancio bancario: segnalazioni e odv, icaap e patrimonio 7 aprile Barbarano (Sala conferenze S.Angelo) Sistema dei controlli interni 14 aprile 9

10 CONSEGNATE LE BORSE DI STUDIO AI GIOVANI DIPLOMATI E LAUREATI FIGLI DEI SOCI Durante l Assemblea Ordinaria dei Soci che si è svolta il 30 aprile u.s. sono stati premiati con una borsa di studio i giovani, figli dei soci, che si sono diplomati e laureati nel Il Presidente, Domenico Didoni, a nome del Consiglio d Amministrazione della BCC ha rivolto parole di elogio e incoraggiamento per un futuro luminoso e ricco di soddisfazioni per tutti i premiati. Alcuni momenti della premiazione 10

11 Intervista al nostro direttore generale Lacrisieconomicaefinanziaria eleregoleper lastabilitàbancaria Giovanni Battista Giulianelli Direttore Generale della BCC di Barbarano Romano Siamo ormai tutti consapevoli della crisi finanziaria ed economica che ha investito il mondo. Può brevemente riassumerci le cause che sono alla sua origine? La crisi finanziaria, iniziata negli Stati uniti per effetto dei mutui subprime, si è allargata, con effetti devastanti, ai diversi paesi Europei a causa dell'interconnessione dei mercati finanziari. Infatti, mediante una procedura di cartolarizzazione, il rischio di credito associato ai mutui subprime è stato trasferito ai mercati finanziari globali e di conseguenza anche agli investitori europei. Quindi la crisi dei mutui subprime, per la perdita di valore dei titoli ad essi collegati, si è trasformata in una crisi finanziaria ed economica di portata mondiale. Va detto che in Italia, come è stato più volte dichiarato dall ex Governatore della Banca d Italia e ora Presidente BCE Mario Draghi, quello che è accaduto nei sistemi bancari degli altri Paesi europei e d oltreoceano non potrebbe mai succedere, grazie alla nostra rigida normativa interna. Proprio per evitare il ripetersi di queste grandi crisi sistemiche, i governatori delle banche centrali si riuniscono periodicamente e stabiliscono delle regole che tutte le banche devono rispettare. L opinione pubblica, quindi anche i soci e i clienti della B.C.C. di Barbarano Romano, leggono sulla carta stampata o sentono parlare, alla televisione o alla radio, di accordi bancari sottoscritti meglio noti con il nome di Basilea. Per la verità poche persone, oltre agli esperti economisti e al mondo bancario, sa di che cosa si tratta. Sinteticamente può descrivere gli elementi essenziali degli accordi di Basilea? Gli accordi di Basilea sui requisiti patrimoniali delle banche sono il frutto del lavoro del Comitato di Basilea, istituito dai governatori delle Banche centrali dei dieci paesi più industrializzati (G10) alla fine del Basilea (città Svizzera dove è stato siglato l accordo) non è altro che un insieme di regole che impongono alle banche dei principali paesi dei limiti alla loro operatività, soprattutto con riguardo alla quantità di patrimonio di cui esse devono necessariamente dotarsi. Sostanzialmente è una normativa finalizzata alla patrimonializzazione delle banche, a garanzia delle operazioni di raccolta, finanziamento ed investimento poste in essere con la clientela. BASILEA 1 Il primo accordo di Basilea del 1988 obbligava ogni banca a detenere una certa quantità di capitale a fronte della propria attività di rischio, dove per attività di rischio si intendono gli impieghi (prestiti) effettuati. Le banche dovevano avere un patrimonio fissato nella sua composizione dalla normativa di vigilanza e per questo chiamato di vigilanza almeno pari all 8% delle loro attività di rischio nell ambito del credito. BASILEA 2 Nell accordo successivo (Basilea 2), entrato in vigore nel 2008, che ha sostituito il primo e che vige tuttora, le attività di rischio sono state meglio definite. Il contenuto del nuovo accordo si articola su tre pilastri. Quali sono questi pilastri? I PILASTRO E', in sostanza, un affinamento della misura prevista dall'accordo del E rimasto il requisito patrimoniale dell 8%. Le attività di rischio sono ora ponderate per tenere conto della loro minore (quando sono presenti valide garanzie) o maggiore (quando invece il rimborso del credito è dubbio)rischiosità. E stato inoltre ampliato il concetto di attività di rischio, estendendolo anche ad altre attività di rischio. E stato stabilito che qualsiasi attività svolta dalla Banca comporta dei rischi, per ciascuno dei quali si deve mettere da parte un certo importo di capitale interno. Oltre il rischio di credito sono stati definiti nell ambito del I pilastro i seguenti ulteriori rischi: di controparte di mercato operativo II PILASTRO Tenendo conto delle strategie aziendali in materia di patrimonializzazione e di assunzione di rischi, le Banche Centrali avranno una maggiore discrezionalità nel valutare l'adeguatezza patrimoniale delle banche, potendo imporre una copertura superiore al requisito minimo dell 8%. Tra l altro sono definiti nell ambito di questo pilastro ulteriori calcoli di capitale interno a fronte di ulteriori rischi quali: Rischio di tasso d interesse Rischio di concentrazione Inoltre le banche hanno dovuto adottare sugli stessi metodologie di stress testing e definire dei sistemi e delle procedure di misurazione e controllo su alcuni altri rischi quali: Rischio di liquidità Rischio residuo Rischio strategico Rischio reputazionale Rischio compliance (non conformità alle norme) III PILASTRO Basilea 2 stabilisce una ferrea trasparenza di queste informazioni, prevedendo l obbligo per le banche di rendere pubblici i loro requisiti patrimoniali con riferimento ad ogni rischio che corrono. A partire dal gennaio 2013 entreranno in vigore i primi provvedimenti del Basilea 3. Di quali provvedimenti si tratta? Con la nuova convenzione, anche e soprattutto alla luce della crisi economica contingente, si sta cercando di rafforzare per il futuro, ancora una volta, la struttura patrimoniale delle banche. Questo obiettivo sarà realizzato sia attraverso una decisa ricomposizione dei requisiti patrimoniali delle banche potenziando il capitale sociale più le riserve, sia mediante la previsione di un cuscinetto (buffer) del 2,5%, aggiuntivo rispetto ai minimi di capitale, da utilizzarsi in caso di necessità (per es. in caso di recessione generale). Resta all 8% il vincolo sul patrimonio complessivo ma anch'esso di fatto aumenta a causa del buffer aggiuntivo. L'entrata in vigore delle norme è prevista dal 1 gennaio 2013 e avverrà con una forte gradualità nell introduzione delle novità, così da permettere ai sistemi bancari internazionali di continuare ad assicurare i necessari flussi di credito all economia. L.C. 11

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