Antonella Notte ORIGINE E SVILUPPO DEL MICROCREDITO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Antonella Notte ORIGINE E SVILUPPO DEL MICROCREDITO"

Transcript

1 Antonella Notte ORIGINE E SVILUPPO DEL MICROCREDITO

2 Antonella Notte, Origine e sviluppo del microcredito Copyright 2013 Edizioni del Faro Gruppo Editoriale Tangram Srl Via Verdi, 9/A Trento info@edizionidelfaro.it Prima edizione: ottobre 2013 Printed in Italy ISBN

3 Indice Indice Presentazione 3 Capitolo 1 La nascita 1.1 Premessa Le prime forme di microcredito L intuizione di Muhammad Yunus e il ruolo della Grameen Bank Conclusioni 17 Appendice A I numeri della Grameen Bank 22 Capitolo 2 L affermazione 2.1 Premessa Gli interventi delle istituzioni internazionali Il microcredito nel nuovo contesto di mercato L importanza della base della piramide La riscoperta delle nicchie di mercato Il successo del microcredito a livello internazionale Conclusioni 50 Appendice A I dati sullo sviluppo 53 Capitolo 3 L evoluzione 3.1 Premessa Il microcredito nelle aree deboli dei paesi sviluppati Il microcredito in Europa Manifestazione e crescita Esperienze e prospettive Il microcredito in Italia Manifestazione e crescita Esperienze e prospettive Conclusioni 91 Appendice A Il mercato del microcredito in Europa 94 Appendice B Il mercato del microcredito in Italia 99 Bibliografia 103 Sitografia 107 1

4 Origine e sviluppo del microcredito 2

5 Presentazione Presentazione La rilevante importanza che il microcredito oggi ha assunto, come strumento di inclusione finanziaria dei soggetti non bancabili, invita a fare una riflessione sulle principali esperienze che hanno portato al suo riconoscimento, a livello internazionale. Sin da subito, è emersa la complessità di una definizione univoca di microcredito, poiché esso - in fondo - è stato praticato in diversi periodi storici e in differenti realtà territoriali. Invero, sono sorte alcune forme primordiali di microcredito che hanno contribuito in modo, talora, decisivo alla realizzazione di un processo di sviluppo economico e sociale di determinati contesti territoriali, concorrendo alla nascita di questo strumento. Le esperienze maturate nei decenni passati hanno, in parte, influito sullo sviluppo del microcredito nel mondo, consentendo allo stesso di essere riconosciuto quale strumento finanziario ideale per restituire fiducia al credito. L evoluzione del microcredito, in contesti territoriali molto diversi tra loro, ha permesso di rispondere in maniera sempre più attenta alle complesse esigenze finanziarie di una varietà di soggetti. È indubbio che il microcredito interessi, in particolare, i soggetti poveri a cui offre piccoli prestiti, senza richiedere alcuna forma di garanzia. Ma, mentre nei Paesi in via di sviluppo tali prestiti sono rivolti ai più poveri tra i poveri con gravi problemi di sussistenza, nei Paesi industrializzati, tali crediti consentono di sostenere, non solo la piccola imprenditoria, ma anche i soggetti con bisogni complessi in ambito finanziario e che, a causa dell esclusione finanziaria, non possono partecipare appieno alla vita economica e sociale della propria comunità. Considerando la vastità del tema in esame e il legame con altre discipline che studiano le grandi questioni dello sviluppo, delle responsabilità storiche dell arretratezza, della storia dell intermediazione finanziaria, della finanza etica, l approccio pragmatico sull origine del microcredito, utilizzato in questo saggio, potrebbe apparire limitante. Tuttavia, si tratta di un primo studio sull argomento che merita di essere sicuramente approfondito attraverso il recupero di altre formule finanziarie e il monitoraggio costante del fenomeno. 3

6 Origine e sviluppo del microcredito Il presente lavoro intende riportare le formule finanziare più vicine alla pratica del microcredito per iniziare a tracciare un quadro dello sviluppo del microcredito, dalla sua nascita a oggi. Il volume si struttura in tre capitoli. Nel primo capitolo si ricercano le possibili radici storiche del microcredito che gli hanno consentito, negli anni, di affermarsi a livello internazionale come strumento capace di combattere la povertà nei Paesi in via di sviluppo. Di seguito, nel secondo capitolo, si recuperano alcune esperienze internazionali che, a partire dagli anni Novanta in poi, hanno determinato l affermazione del microcredito come strumento in grado di restituire dignità economica a tutti i soggetti esclusi finanziariamente. Infine, nel terzo capitolo, si offre una panoramica del mercato del microcredito in Europa e in Italia, che mostra come il microcredito, passando da una società all altra, si trasformi di per sé - nella sua applicazione graduale ma costante -, agendo concretamente e significativamente anche nei Paesi industrializzati. 4

7 La nascita Capitolo primo LA NASCITA SOMMARIO: 1.1 Premessa 1.2 Le prime forme di microcredito 1.3 L intuizione di Muhammad Yunus e il ruolo della Grameen Bank 1.4 Conclusioni Appendice A I numeri della Grameen Bank 1.1 Premessa Il microcredito rappresenta uno strumento di sviluppo economico che permette l accesso al credito e ai servizi finanziari a tutti coloro che ne sono esclusi, concorrendo a porre in essere le attività economiche dei più poveri. L originalità del microcredito, probabilmente, è nell aver individuato nuovi destinatari del fabbisogno finanziario (poveri ed e- sclusi) e nell averne riconosciuto i talenti, i bisogni e la capacità di rimborso (Novak, 2005). Le problematiche dell esclusione dal credito le ritroviamo in diversi periodi storici con l individuazione di varie soluzioni finanziarie, che danno origine a diversi fenomeni finanziari riconducibili a delle prime forme di microcredito. In generale, si tratta di tutti quei fenomeni finanziari, che trovano fondamento nelle pieghe del concetto di finanza etica (Adamo, 2013 a, pp ), e sono portatori di un esigenza di cambiamento, che consente a tutti i soggetti di avere pari dignità in ambito e- conomico. Già nel XVIII secolo, nell Africa Francofona si offriva uno strumento (tontine 1 ) capace di rispondere ai bisogni finanziari dei meno abbienti, così come, alla fine del XIX secolo, in Germania, operavano piccole banche di villaggio basate sulla responsabilità solidale e cooperative di credito e risparmio. Il microcredito non è una creazione ex nihilo, ma affonda le sue radici soprattutto nel tessuto denso delle economie popolari e nelle 1 Di cui si parlerà nel paragrafo

8 Origine e sviluppo del microcredito pratiche mutualistiche nate in Europa e immigrate in Africa e in America latina. Tuttavia, è dagli anni Settanta del secolo scorso e in un altra parte del globo che si considera essere nato il microcredito nella sua moderna accezione. Esso si configura definitivamente - a livello internazionale - grazie al lavoro pionieristico di Mohammad Yunus, fondatore della Grameen Bank, nel Bangladesh. Dopo una breve disamina delle prime forme di microcredito (v. prg. 1.2), il presente capitolo sofferma l attenzione su alcuni eventi che hanno portato all affermazione del microcredito moderno: dall intuizione di Yunus alla creazione della Grameen Bank (v. prg. 1.3). Per poi esprimere delle note conclusive sulla nascita del microcredito nel mondo (v. prg. 1.4). 1.2 Le prime forme di microcredito La ricerca delle prime forme di microcredito, attraverso la lettura storica della struttura finanziaria dei sistemi economici globali, sebbene faccia emergere una lunga storia del microcredito sia in Europa (dove alla fine dell Ottocento nacquero le prime cooperative di credito), sia in India (dove ci furono i primi esperimenti all inizio del Novecento e dove, successivamente, ne sono stati realizzati numerosi programmi), tuttavia, porta a scoprire che le radici di questo strumento sono ancora più antiche 2 (Notte, 2013, pp ). I primi tentativi di attuazione di forme di credito a favore dell economie più deboli risalgono al Seicento, quando, da più parti del mondo, maturò l idea che l accesso al credito rappresentasse un valido strumento per liberare delle energie produttive e creare un processo di miglioramento delle condizioni di vita di chi si trova al limite inferiore della scala sociale (Mauri, 1966). 2 Nel Quattrocento è possibile rinvenire piccoli gruppi informali di credito e risparmio. In Italia, nel XV secolo vennero istituiti dalla Chiesa Cattolica - come alternativa agli usurai - i Monti di Pietà, che si diffusero rapidamente in diverse zone urbane europee (Fracasso, 2013, pp ). Di essi si discuterà più diffusamente nel capitolo 3 dove si parlerà della nascita del microcredito in Italia. 6

9 La nascita Si trattava, prevalentemente, di forme di finanza informale 3 più inoffensive rispetto a quella antichissima degli usurai e più vicine alle esigenze dei poveri, specialmente in ambito agricolo. In particolare, emergeva lo strumento delle tontine 4, nelle quali diversi soggetti mettevano insieme periodicamente una certa somma e la destinavano a vantaggio di uno di loro a turno 5. In esse contava l idea di aiuto reciproco tra persone legate l una all altra da vincoli di tipo sociale. In questo modo si creava una società reale, con un sistema proprio di regolazione delle controversie che coincide con il valore relazionale dell appartenenza a un gruppo. Il vincolo reputazionale regola il comportamento dei singoli attori all interno del gruppo: il rischio di compromettere i valori sociali in gioco e il timore di intaccare la fiducia riposta dalla comunità rappresentano la spinta al conseguimento dei risultati economici. 3 I sistemi finanziari, specie nei Paesi in via di sviluppo, si caratterizzano per un forte dualismo: accanto al settore formale, sottoposto al controllo dell autorità statale, prospera un variegato settore informale costituito da money lenders locali, associazioni autonome di risparmio e credito e associazioni di mutuo soccorso (Hoff e Stiglitz, 1990, pp ). I due sistemi coesistono nonostante i tassi di interesse del mercato informale siano molto più alti di quelli praticati sul mercato formale. Questa situazione si verifica poiché nel mercato formale si manifestano fenomeni di razionamento del credito attraverso l imposizione di massimali ai tassi di interesse. In questo modo, il tasso di interesse non equilibra necessariamente la domanda e l offerta di risorse finanziarie. Il mercato informale, non dovendo sottostare a tali restrizioni, tende, invece, ad aggiustare il gap esistente tra domanda e offerta. 4 Il termine deriva dal nome del banchiere napoletano Tonti ( ), che propose l adozione del sistema del mutuo credito al cardinale Mazzarino come mezzo per rimpinguare le casse statali. Il sistema fu poi ripreso, sotto Luigi XVI, in altre epoche e altri Paesi. La tontina, più brevemente definita Rotating Saving and Credit Association (ROSCA), supera raramente la cornice del quartiere o del villaggio. In Italia, le tontine private furono disciplinate legalmente nel 1902 e abolite nel Oggi, le tontine sono utilizzate in molte nazioni (Messico, India, Indonesia, Etiopia). Inoltre, esse sono anche largamente diffuse tra le comunità d immigrati nei Paesi ricchi. Per approfondimenti si veda, tra gli altri, Lasagni (2013, pp ), Lelart (1990). 5 Il metodo delle tontine ha luogo attraverso un gruppo di persone che si incontra periodicamente e deposita individualmente, in un fondo comune, una quota prefissata uguale per tutti. Viene ciclicamente estratto un nominativo, una volta alla settimana per trenta settimane, al quale viene affidata l intera somma versata nel fondo. Egli deve provvedere a investire, con coscienza, la somma percepita e tornare ogni settimana a versare la sua quota all interno del fondo. 7

10 Origine e sviluppo del microcredito Nelle tontine è dunque possibile rinvenire forme embrionali di microcredito in quanto si ritrovano elementi che sono alla base del concetto stesso di microcredito, come l importanza della fiducia nel successo delle iniziative di autosostegno, la modellizzazione della gestione del bilancio delle famiglie in contesti di povertà, il comportamento di risparmio dei poveri, l importanza della leadership e delle élite nella gestione delle risorse collettive. Nel Settecento, Jonathan Swift, avviò l Irish Loan Fund System, che erogava piccoli prestiti a poveri contadini senza garanzie. I finanziamenti prevedevano un tasso d interesse e dovevano essere restituiti in un intervallo di tempo limitato. Nel 1840, dopo un periodo di stallo, l istituto erogava più di 300 prestiti in tutta Irlanda e nel momento di massima espansione raggiunse una copertura pari al 20% della popolazione totale. Nell Ottocento, quando i temi legati alla povertà si manifestarono con sempre maggiore insistenza, a causa degli effetti provocati dall industrializzazione, gli uomini - direttamente in contatto con la realtà della povertà - si iniziarono a preoccupare sempre di più e, con perseveranza, cercarono di affrontare il problema pratico dell accesso al credito. In quel periodo, i tentativi di lotta alla povertà, in regioni scarsamente sviluppate o in via di sviluppo, sia in aree rurali che urbane, portarono alla nascita di forme di credito molto simili al microcredito. Nel 1849, in Francia, Pierre-Joseph Proudhon ( ) tentò di creare una Banca del popolo il cui scopo era quello di erogare microcrediti ai proletari. Proudhon elaborò una propria dottrina economica basata sull idea di raggiungere la giustizia sociale sostituendo al diritto individualistico un diritto sociale che potesse garantire la perfetta equità di tutti i rapporti della vita associata. Organizzò la Banca del popolo attorno ad alcune idee proprie del microcredito (il credito, per Proudhon, era uno strumento che poteva creare un legame sociale e i lavoratori, con l accesso al credito, potevano avviare una loro attività con profitti senza dipendere da un padrone ). La Banca del popolo venne, però, liquidata appena sette settimane dopo la sua creazione, in seguito alla condanna di Proudhon a tre anni di carcere. 8

11 La nascita Nel 1850, in Germania, nacque la Banca del popolo (Vorschussvereine) che si ispirava al pensiero di Franz Hermann Schulze-Delitzsch ( ), mentre in alcune aree rurali si sviluppò il movimento delle Casse rurali e artigiane da un idea di Friedrich Wilhelm Raiffeisen ( ). I primi tentativi di Schulze-Delitzsch erano volti alla costituzione di cooperative tra piccoli imprenditori, per l assicurazione contro le malattie e la morte e per l acquisto di materie prime (Schulze-Delitzsch, 1858). In seguito, Schulze-Delitzsch scelse la strada delle cooperative di credito che avrebbero dovuto essere fortemente radicate nel territorio con un elevato livello di autonomia 6. In questo modo si tentava di privilegiare il principio della mutualità (Aldegheri, 2013, pp ; Trugli, 2013), mediante il quale gruppi di persone, mettendosi insieme, ottenevano ciò che, per le regole del credito vigente, era negato al singolo. Veniva così stimolata e premiata la capacità imprenditoriale, nonché la voglia di crescita economica e sociale. La dottrina economica di Schulze-Delitzsch mostrò, sin da subito, un notevole riscontro nella popolazione urbana. Nel 1859 si contavano 183 banche con 18 mila soci in Pomerania e Sassonia. Nello stesso anno venne istituito un primo ufficio centrale col compito di coordinare, pur nel rispetto dell autonomia funzionale delle singole unità, l attività delle diverse cooperative di credito lontane fra loro. Nel 1864, Raiffeisen fondò la prima Cassa sociale di credito (Darlehnkassenverein) il cui scopo era quello di offrire alle banche aderenti delle cauzioni reciproche per consentire ai suoi membri l accesso al credito (Raiffeisen, 1866). Raiffeisen giunse alla conclusione che la concessione di credito alle popolazioni rurali fosse l unica strada per combattere la povertà e l usura, evitando di cadere in una logica di aiuto assistenzialistica (Fornasari e Zamagni, 1997; Fenoaltea, 2006; Federico, 2003). Le cooperative di Raiffeisen, a differenza di quelle Schulze- Delitzsc, furono create sulla base di ragioni etiche di ispirazione cristiana, piuttosto che di motivazioni economiche. Invero, le coo- 6 Schulze-Delitzsch sancisce che le Banche popolari cooperative devono fondarsi sulla capacità di risparmio e di previdenza dei singoli soci azionisti senza alcun contributo dello Stato o della carità privata. 9

12 Origine e sviluppo del microcredito perative di credito nacquero da un preciso dettato della volontà divina, ovvero aiutare gli uomini a mettere a frutto i beni materiali e spirituali che Dio aveva donato loro e dei quali un giorno sarebbero stati chiamati a rendere conto. L esperienza tedesca trasmise la pratica di aziende di piccole dimensioni, incentrate su una solida democrazia interna (una testa significava un voto), dotate di mezzi propri ristretti ma impegnate nel continuo accumulo patrimoniale degli utili conseguiti, predisposte al lavoro in rete e caratterizzate da una presenza capillare in ambiti territoriali spesso periferici rispetto alle consuete vie di scambio dei mercati finanziari 7. Si era scoperta una forma di auto-aiuto, inedita in ambito finanziario, una solidarietà che poteva essere declinata con le regole proprie dell efficienza aziendale, dove i due termini trovavano nel loro stretto binomio una forza per certi versi rivoluzionaria, capace soprattutto nei difficili momenti di congiuntura avversa di assumere i tratti dello strumento ottimale per risolvere i problemi e- conomici e sociali laddove il mercato è fallito (Cafaro, 2001, p. 5). Sul finire dell Ottocento nacque l indonesiano People s Credit Bank (BPRs) che divenne il più grande sistema di microfinanza in Indonesia, con quasi filiali. Sulla scia di queste esperienze, all inizio del Novecento, si assistette alla diffusione di forme istituzionali basate su un modello di tipo cooperativo e mutualistico, che assunsero connotazioni diverse in relazione al contesto ambientale di riferimento. Dopo la prima e, ancora di più, dopo la seconda guerra mondiale, nei Paesi coloniali (soprattutto nelle colonie francesi) la Caisse centrale de la France d outremer istituì le Casse mutue rurali che ebbero il merito di sostituire per prime le garanzie morali a quelle reali (terra, costruzioni o bestiame). Si trattò di mettere in gioco la solidarietà dei debitori per il rimborso, una pratica detta anche della cauzione solidale (Gentil e Fournier, 1993). Uno dei principali limiti di tali istituzioni, legato alla questione dei tassi di interessi che sovente raggiungevano anche il 100%, contribuì, con l inizio 7 Per approfondimenti sulle radici storiche del credito cooperativo si veda, tra gli altri, Bonfanti (2009), Carretta (2011). 10

13 La nascita dei processi di decolonizzazione degli anni Sessanta, al loro graduale smantellamento. Altre esperienze tipiche degli inizi del Novecento che meritano si essere citati, sono le Lending Charities in Inghilterra (già attive alla fine del Settecento), i Loan Fund Institutions in Irlanda, le Mutuas Montepio Geral in Portogallo, il modello mutualistico cooperativo delle Casse rurali in Italia, alcune esperienze in Belgio e in Spagna. Un accenno particolare meritano le numerose varianti di organizzazioni creditizie e di risparmio che si svilupparono in America Latina all inizio del Novecento. Lo scopo di queste istituzioni di finanza rurale era quello di modernizzare il settore agricolo grazie alla raccolta di risparmio, all aumento degli investimenti attraverso il credito e alla riduzione delle oppressive relazioni feudali imposte dall indebitamento. Al contrario di quanto avveniva in Europa, nella maggior parte dei casi, queste istituzioni non erano controllate dai beneficiari stessi, bensì da agenzie governative o banche private. Con il passare degli anni questo genere di istituzioni divenne sempre più inefficiente. Durante il ventennio , si diffuse l idea della necessità di focalizzare le energie di Governi e donatori per diffondere il credito agricolo a favore dei piccoli agricoltori indigenti, nella speranza di migliorare la loro attività di produzione e, quindi, il loro reddito. Per espandere l accesso al credito furono utilizzate istituzioni finanziarie di sviluppo governative o in alcuni casi cooperative di agricoltori, che venivano fortemente sussidiate, in modo da operare con tassi di interesse inferiori a quelli di mercato e compensarle, allo stesso tempo, per l entrata in mercati considerati rischiosi e onerosi. Tuttavia, questi schemi si rilevarono un totale insuccesso, in quanto i prestiti sovvenzionati non solo esaurivano il capitale delle istituzioni che li erogava e spesso non venivano restituiti, ma - nel peggiore dei casi - finivano nelle mani di pochi a- gricoltori benestanti che gestivano l intero prestito. La critica principale mossa nei confronti di questa metodologia riguardava il fatto che questi programmi usavano il credito come un input addizionale della produzione agricola, anziché come strumento fungibile di intermediazione finanziaria. 11

14 Origine e sviluppo del microcredito Il microcredito si affermò definitivamente, a livello internazionale, nel 1976 con la sperimentazione di programmi che iniziarono a fornire piccoli crediti a donne povere, in base a meccanismi di solidarietà, attraverso l iniziativa di Muhammad Yunus 8. Con l iniziativa di Muhammad Yunus nacque in Bangladesh la Grameen Bank, la prima istituzione finanziaria di microcredito (Microfinance Institution - MFI). La Grameen Bank offriva sostegno organizzativo e prestiti ai poveri, riuniti in gruppi solidali (Solidarity Group), tradizionalmente esclusi dal sistema finanziario tradizionale. La Grameen Bank rivoluzionò il concetto tradizionale di credito, aggirando il problema delle garanzie reali con l introduzione delle garanzie solidali. Nel 1983, la Grameen Bank diventò una vera e propria banca, assumendo i connotati di prima banca etica nel mondo con uno statuto speciale. La banca prestava denaro ai poveri ed era posseduta dai poveri, che nel tempo ne diventavano gli azionisti. I funzionari della Grameen Bank si spostavano nei villaggi per avvicinare i potenziali clienti, spesso analfabeti e bisognosi di denaro. Alcuni anni prima della Grameen Bank nacquero altre iniziative di rilievo. In particolare, Americans for Comunity Cooperation in Orther Nations (ACCION) International 9 fondata nel 1961, in America Latina, e diffusasi, poi, anche negli Stati Uniti e in Africa, e Self-Employed Women s Association Bank 10 (SEWA) nato nel 1972, in India, e concepito come una banca appartenente a una cooperativa di donne. Specificamente, ACCION International nasce dall operato, di alcuni studenti che, insieme al sua fondatore e grazie all esperienza sul campo (nello specifico, in 22 baraccopoli in Venezuela), avevano iniziato a rendersi conto dell importanza che il 8 Muhammad Yunus nasce nel 1940 a Chittagong, uno dei principali porti mercantili del Bengala. Yunus si laurea in Economia e diventa docente di Scienze E- conomiche nell ateneo locale già all età di ventuno anni, frequenta dei corsi di specializzazione in Colorado e in Tennessee, tra il 1965 e il 1972, per poi tornare in Bangladesh per insegnare all Università di Chittagong fino al ACCION International è stata fondata da uno studente di legge di Berkeley, Joseph Blatchford, per affrontare la povertà nelle città dell'america Latina. 10 La SEWA è nata su iniziativa di Ela Bhatt, la quale nel 1974 raccolse nella sua casa 14 donne analfabete e insegnò loro a scrivere la loro firma. 12

15 La nascita settore informale e la microimpresa stavano acquistando nel sud America. La SEWA, inizialmente registrata come un sindacato in Gujarat (India) e, poi, come prima banca di microcredito, si proponeva di rafforzare il potere contrattuale dei suoi membri per migliorare il reddito, l occupazione e la sicurezza sociale. Si tratta di istituzioni che hanno ispirato, in seguito, moltissime altre esperienze nel mondo. 1.3 L intuizione di Muhammad Yunus e il ruolo della Grameen Bank Il passo decisivo, per la nascita del microcredito, si ebbe grazie all iniziativa di Muhammad Yunus che iniziò a sperimentare programmi di concessione di piccoli crediti per poi riuscire a porre in essere la Grameen Bank. Il tutto ebbe così inizio. Yunus rimase colpito dalla estrema povertà che osservava nei villaggi bengalesi e pensò che una delle cause fosse l impossibilità per i più poveri di accedere al credito e di avviare attività economiche redditizie. La situazione di estrema povertà in cui vivevano le famiglie nei villaggi del Bangladesh11 e di molti altri Paesi meno sviluppati, portò Yunus a maturare l idea che avrebbe permesso ai poveri di trovare dei metodi alternativi per finanziarsi. Iniziò a informarsi sulla vita della gente che gli viveva intorno12 e dalle sue riflessioni emerse il Progetto Grameen Il Bangladesh, infatti, nonostante i continui sforzi nazionali e internazionali volti a migliorare l economia del Paese e le prospettive demografiche, è rimasto una nazione in via si sviluppo. Nonostante gli aiuti internazionali in denaro ricevuti al momento dell indipendenza dal Pakistan nel 1971, il Paese non è riuscito a portare avanti elementi di novità e progresso. Oggi, in Bangladesh, il 90% della popolazione è analfabeta e il 40% arriva a soddisfare i bisogni alimentari minimi giornalieri. La malnutrizione e la povertà sono fenomeni strutturali. 12 Yunus, insieme ai suoi assistenti, soleva recarsi nei villaggi bengalesi e durante una delle sue visite conobbe una donna, Sufia Begum, che fabbricava uno sgabello di bambù accovacciata a terra sulla veranda; era evidente che la sua famiglia aveva seri problemi economici. La donna, ventunenne, vedova, con due figlie, era una dei 55 mila contadini bengalesi nullatenenti; per poter costruire gli sgabelli prendeva in prestito 22 centesimi di dollaro necessari per acquistare la materia 13

EMERGENZA LAVORO E MICROCREDITO

EMERGENZA LAVORO E MICROCREDITO EMERGENZA LAVORO E MICROCREDITO il LAVORO: la più grande emergenza del nostro tempo!!! Parte 2, Allegati PROGETTO DISTRETTUALE 2060 A.R. 2014-2015, 2015-2016, 2016-2017 Allegati 1. Il microcredito nel

Dettagli

Finanza Etica e microcredito

Finanza Etica e microcredito Finanza Etica e microcredito! Il movimento della finanza etica in Italia nasce alla fine degli anni settanta con la costituzione delle MAG (mutue di autogestione) e si sviluppa fino ai giorni nostri con

Dettagli

Microcredito Etico - Sociale ravennate e imolese. Scheda di presentazione dell Accordo di collaborazione

Microcredito Etico - Sociale ravennate e imolese. Scheda di presentazione dell Accordo di collaborazione Microcredito Etico - Sociale ravennate e imolese Scheda di presentazione dell Accordo di collaborazione La Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche, il Credito Cooperativo ravennate e imolese e le Associazioni

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

per micro PERCORSI DI MICROCREDITO

per micro PERCORSI DI MICROCREDITO per micro PERCORSI DI MICROCREDITO Siamo nati per accompagnare, fianco a fianco, con competenza ed entusiasmo, chi ha deciso di investire su se stesso, di intraprendere un attività di impresa un percorso

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

Scheda sintetica del progetto. "Start-up della fondazione Senegal Italia per il Co-Sviluppo"

Scheda sintetica del progetto. Start-up della fondazione Senegal Italia per il Co-Sviluppo Scheda sintetica del progetto "Start-up della fondazione Senegal Italia per il Co-Sviluppo" Informazioni generali Nome del proponente IPSIA Milano Progetto congiunto presentato da: Associazione partner

Dettagli

C ambieresti il modo di investire i tuoi L INVESTIMENTO ETICO

C ambieresti il modo di investire i tuoi L INVESTIMENTO ETICO FINANZA L INVESTIMENTO ETICO C ambieresti il modo di investire i tuoi soldi? Tra i vari aspetti su cui bisogna cominciare a riflettere troviamo la, che ha un ruolo preponderante nei destini del mondo,

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.

La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. Cooperativa è... COOPERATIVA è... Art. 45 della Costituzione Italiana La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge

Dettagli

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008 Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008 L Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro in collaborazione con il Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile e l Ufficio Nazionale per l Educazione,

Dettagli

Le Aziende Non Profit:

Le Aziende Non Profit: Le Aziende Non Profit: Aspetti istituzionali, accountability strumenti di gestione Maria Teresa Nardo mt.nardo@unical.it 1 6 novembre 2008 Le ANP: caratteri generali La crisi del welfare state ha comportato

Dettagli

La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa»

La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa» La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa» Cosa fa il WFP Chi sono i beneficiari interviene nelle emergenze umanitarie le vittime di guerre e di disastri naturali promuove lo sviluppo

Dettagli

Benvenuti in BPER Banca.

Benvenuti in BPER Banca. Benvenuti in BPER Banca. Passato Presente e Futuro si intrecciano a formare una storia unica che parla di evoluzione, conquiste e risultati tangibili. Il Presente si arricchisce del Passato, ascolta il

Dettagli

Le imprese artigiane e la crisi d impresa

Le imprese artigiane e la crisi d impresa Corso di Laurea in Economia Aziendale Prova finale di Laurea Le imprese artigiane e la crisi d impresa Relatrice Ch.ma Prof.ssa Maria Silvia Avi Laureanda Lara Citon Matricola 826904 Indice Pag. Introduzione..

Dettagli

Forma giuridica dell impresa

Forma giuridica dell impresa Forma giuridica dell impresa Quando una impresa si costituisce deve affrontare il problema di quale forma giuridica scegliere: Impresa individuale Società di persone (S.s., S.n.c., S.a.s.) Società di capitali

Dettagli

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E DELL IMPIEGO Analisi comparata Dicembre 2014 SINTETICA LETTURA INTERPRETATIVA Nel 2013 l Italia ha un sistema di tutela e di protezione dei licenziamenti collettivi e

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Il quinto e ultimo capitolo quinto è dedicato al caso italiano. Nel nostro paese, la domanda di

Il quinto e ultimo capitolo quinto è dedicato al caso italiano. Nel nostro paese, la domanda di I SINTESI Questo numero di Osservatorio monetario viene interamente dedicato all analisi delle implicazioni derivanti dallo sviluppo della microfinanza. Il primo capitolo descrive le ragioni del successo

Dettagli

Aiutare le. popolazioni povere delle aree rurali. a sconfiggere la povertà. Aiutare le popolazioni povere delle aree rurali

Aiutare le. popolazioni povere delle aree rurali. a sconfiggere la povertà. Aiutare le popolazioni povere delle aree rurali Aiutare le popolazioni povere delle aree rurali a sconfiggere la povertà Per maggiori informazioni sulla lotta per sconfiggere la povertà, visitate i siti: www.ifad.org www.ruralpovertyportal.org Fondo

Dettagli

IL FONDO OGGI E DOMANI

IL FONDO OGGI E DOMANI IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi

Dettagli

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

ECONOMIA DEL FAIR TRADE DEFINIZIONI DI RIFERIMENTO

ECONOMIA DEL FAIR TRADE DEFINIZIONI DI RIFERIMENTO ECONOMIA DEL FAIR TRADE DEFINIZIONI DI RIFERIMENTO 1 COSA S INTENDE CON FAIR TRADE Cos è FT per la gente della strada 20 Un movimento di cooperative, associazioni, organizzazioni non profit che commercializza

Dettagli

Microfinanza e Sviluppo Economico

Microfinanza e Sviluppo Economico Microfinanza e Sviluppo Economico Laura Viganò University of Bergamo Italy Research Center on International Cooperation Agenda Aspetti economici dello sviluppo Finanza e sviluppo - microfinanza Approcci

Dettagli

IL NUOVO TFR, GUIDA ALL USO A cura di Tommaso Roberto De Maria

IL NUOVO TFR, GUIDA ALL USO A cura di Tommaso Roberto De Maria LIBERA Confederazione Sindacale Li.Co.S. Sede nazionale Via Garibaldi, 45-20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel.: 02 / 39.43.76.31. Fax: 02 / 39.43.75.26. e-mail: sindacatolicos@libero.it IL NUOVO TFR, GUIDA

Dettagli

Sistema previdenziale. Generalità sul sistema italiano. Corso di Scienza delle Finanze

Sistema previdenziale. Generalità sul sistema italiano. Corso di Scienza delle Finanze Corso di Scienza delle Finanze Sistema previdenziale 1 Generalità sul sistema italiano Il sistema pensionistico è un meccanismo redistributivo che trasferisce risorse correntemente prodotte dalla popolazione

Dettagli

Le ragazze e le carriere scientifiche

Le ragazze e le carriere scientifiche Le ragazze e le carriere scientifiche La cittadinanza subalterna delle donne nelle carriere scientifiche Perché le donne sono tanto poco rappresentate ai vertici delle carriere scientifiche, sia nel settore

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

Microcredito nel territorio: BCC Castenaso

Microcredito nel territorio: BCC Castenaso Convegno Microcredito in Emilia-Romagna: le esperienze a confronto 21 maggio 2010, Bologna Microcredito nel territorio: BCC Castenaso Nadia Bosi Responsabile Ufficio Sviluppo BCC Castenaso I poveri sono

Dettagli

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono alle imprese per trasformarsi in investimenti.

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga Sommario! alcune definizioni! perché servono politiche di welfare! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare!

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA

MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA 1 OPERATORI FINANZIARI ATTIVI E PASSIVI Gli operatori finanziari possono essere divisi in quattro gruppi: Le famiglie; Le imprese; La pubblica amministrazione; il resto

Dettagli

Politiche Sanitarie Comparate Lezione 4

Politiche Sanitarie Comparate Lezione 4 Politiche Sanitarie Comparate Lezione 4 Stefano Neri Corso di Laurea in Servizio Sociale 2009/10 Università degli Studi di Milano Bicocca Le relazioni tra finanziamento e produzione in un sistema sanitario

Dettagli

Risparmio e Investimento

Risparmio e Investimento Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide

Dettagli

Da gruppo informale ad associazione

Da gruppo informale ad associazione DA GRUPPO INFORMALE AD ASSOCIAZIONE Da gruppo informale ad associazione Gruppo informale...9 Gruppo organizzato...9 Associazione:...10 L atto costitutivo e lo statuto...10 Come si organizza internamente

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti

Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti 1-1 Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 1 Introduzione Hill, capitolo 1 molto integrato C.W.L. Hill, International

Dettagli

DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI. La nostra risposta alle esigenze della tua attività.

DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI. La nostra risposta alle esigenze della tua attività. DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI La nostra risposta alle esigenze della tua attività. LA BANCA COME TU LA VUOI DALLA PARTE DEGLI ALTRI OPERATORI ECONOMICI La nostra risposta alle esigenze della

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Un lascito alla Fondazione Salesi

Un lascito alla Fondazione Salesi Un lascito alla Fondazione Salesi Lascia che un bambino possa ereditare il tuo sorriso UN LASCITO ALLA FONDAZIONE SALESI Attraverso i bambini la vita continua. GRAZIE A TE. 2 Fare testamento vuol dire

Dettagli

LA GESTIONE DEL RISCHIO

LA GESTIONE DEL RISCHIO LA GESTIONE DEL RISCHIO NELLA NUOVA PAC: LO STRUMENTO PER LA STABILIZZAZIONE DEL REDDITO ROBERTO D AURIA www.ismea.it www.ismeaservizi.it TRENTO, 28/03/2014 REGOLAMENTO (UE) N.1305/2013 - SR 2014-2020

Dettagli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio 1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa

Dettagli

Rapporto sul debito 2000-2005

Rapporto sul debito 2000-2005 L Iniziativa italiana Impegni di Giustizia. Rapporto sul debito 2000-2005 Maggio 2005 L Italia paese Creditore L ITALIA E UNO DEI MAGGIORI CREDITORI MONDIALI, COME GLI ALTRI MEMBRI DEL G7 I CREDITI DELL

Dettagli

Gestione del rischio

Gestione del rischio FORUM INTERNAZIONALE DELL AGRICOLTURA E DELL ALIMENTAZIONE POLITICHE EUROPEE SVILUPPO TERRITORIALE MERCATI Gestione del rischio Roberto D Auria Workshop su La nuova Pac - Un analisi dell accordo del 26

Dettagli

LE AREE DELLA GESTIONE DELL AZIENDA DI EROGAZIONE

LE AREE DELLA GESTIONE DELL AZIENDA DI EROGAZIONE LE AREE DELLA GESTIONE DELL AZIENDA DI EROGAZIONE NELLA CLASSIFICAZIONE DELLE AZIENDE SECONDO IL FINE SI SONO DEFINITE LE AZIENDE DI EROGAZIONE COME QUELLE AZIENDE CHE SVILUPPANO UN PREVALENTE PROCESSO

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

Capitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale

Capitolo sette. Investimenti diretti esteri. Investimenti diretti esteri nell economia mondiale EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo sette Investimenti diretti esteri Investimenti diretti esteri nell economia mondiale 7-3 Il flusso di IDE è l ammontare di investimenti esteri realizzati in un dato

Dettagli

La gestione finanziaria nelle Aziende Non Profit. La gestione finanziaria nelle ANP (tra cui rientrano le ASD) riguarda il.

La gestione finanziaria nelle Aziende Non Profit. La gestione finanziaria nelle ANP (tra cui rientrano le ASD) riguarda il. La gestione finanziaria nelle Aziende Non Profit La gestione finanziaria nelle ANP (tra cui rientrano le ASD) riguarda il. REPERIMENTO UTILIZZO dei mezzi monetari necessari al perseguimento dei fini istituzionali

Dettagli

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO:

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: SERVIZI I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: OPPORTUNITÀ ED ESPERIENZA Maurizio Bottaini Federesco (Federazione Nazionale delle Esco) Federesco BEST PRACTICE ENERGY SERVICE COMPANY, quali operatori di

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

I Finanziamenti nel Settore del Fotovoltaico Dr. Francesco Colafemmina S.a.f.e. s.r.l.

I Finanziamenti nel Settore del Fotovoltaico Dr. Francesco Colafemmina S.a.f.e. s.r.l. I Finanziamenti nel Settore del Fotovoltaico Dr. Francesco Colafemmina S.a.f.e. s.r.l. 1 Finanziare il Fotovoltaico In Italia certamente non manca la disponibilità di strumenti finanziari in grado di garantire

Dettagli

Democratica del Congo

Democratica del Congo Progetti scuole Proposta di gemellaggio Italia - Repubblica Democratica del Congo a cura di AMKA Onlus Chi siamo? Amka è un Organizzazione no profit nata nel 2001 dall incontro di due culture differenti

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

Costituire un associazione di volontariato

Costituire un associazione di volontariato Costituire un associazione di volontariato Per il Forum Giovani Trieste, 6 maggio 2011 Intervento di Pierpaolo Gregori Francesca Macuz 1 Il Csv Fvg L attività del Csv Fvg Gestire il CSV La Mission del

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020

STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020 STRUMENTI FINANZIARI NEI PROGRAMMI 2014-2020 Verso un utilizzo più strategico imparando dall esperienza maturata Roberto D Auria Mario Guido Gruppo di lavoro Competitività Roma, 28 ottobre 2013 L esperienza

Dettagli

CHI SIAMO Lega Regionale Toscana Cooperative e Mutue Lega Nazionale Cooperative e Mutue Legacoop Toscana OBIETTIVI sistema economico democratico

CHI SIAMO Lega Regionale Toscana Cooperative e Mutue Lega Nazionale Cooperative e Mutue Legacoop Toscana OBIETTIVI sistema economico democratico Vademecum CHI SIAMO La Lega Regionale Toscana Cooperative e Mutue è un associazione di rappresentanza che cura gli interessi delle cooperative toscane da più di quarant anni. Costituita nel 1974, quale

Dettagli

Microcredito. La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale

Microcredito. La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale Microcredito La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale Gennaio 2016 Normativa relativa al Microcredito in Italia. Il Microcredito è stato oggetto negli anni di continue evoluzioni

Dettagli

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia

Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte

Dettagli

Previdenza professionale sicura e a misura

Previdenza professionale sicura e a misura Previdenza professionale sicura e a misura Nella previdenza professionale la sicurezza delle prestazioni che garantiamo nel futuro è il bene più prezioso per Lei e per noi. Di conseguenza agiamo coscienti

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

Risparmio Investimenti Sistema Finanziario

Risparmio Investimenti Sistema Finanziario 26 Risparmio Investimenti Sistema Finanziario Il Sistema Finanziario Il sistema finanziario è costituito dalle istituzioni che operano per far incontrare l offerta di denaro (risparmio) con la domanda

Dettagli

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

Convegno Rapporti dall Europa

Convegno Rapporti dall Europa Spunti per l intervento dell On. Sandro Gozi Premio Grinzane Cavour Convegno Rapporti dall Europa Saluto augurale dell On. Sandro Gozi Giovedì 27 settembre 2007 Torino 1 Nel marzo scorso, l Europa ha festeggiato

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR Strategie di Marketing e Segreti per Negoziare con Successo le Sponsorizzazioni per i Tuoi Eventi 2 Titolo SOLDI DAGLI SPONSOR Autore Filippo Maria Cailotto Editore

Dettagli

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro.

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro. ABSTRACT La presenti tesi affronterà i problemi legati ai diritti umani, focalizzandosi specificatamente sul trattamento e lo sviluppo di questi diritti in Cina e nelle sue due Regioni Amministrative Speciali,

Dettagli

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising ENGAGEDin propone corsi di formazione per le organizzazioni che vogliono avviare o sviluppare la propria attività di raccolta fondi attraverso la crescita delle proprie competenze, la discussione di casi

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO 1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

Bongini,Di Battista, Nieri, Patarnello, Il sistema finanziario, Il Mulino 2004 Capitolo 2. I contratti finanziari. Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI

Bongini,Di Battista, Nieri, Patarnello, Il sistema finanziario, Il Mulino 2004 Capitolo 2. I contratti finanziari. Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI 1 Indice Definizione di contratto finanziario Contratti finanziari bilaterali e multilaterali Contratto di debito Contratto di partecipazione Contratto assicurativo Contratto

Dettagli

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ

STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare

Dettagli

PROPOSTA DI LEGGE D iniziativa dei Deputati PEZZOTTA, BARETTA, BERNINI. Misure per favorire la promozione e la diffusione del microcredito

PROPOSTA DI LEGGE D iniziativa dei Deputati PEZZOTTA, BARETTA, BERNINI. Misure per favorire la promozione e la diffusione del microcredito PROPOSTA DI LEGGE D iniziativa dei Deputati PEZZOTTA, BARETTA, BERNINI Misure per favorire la promozione e la diffusione del microcredito Onorevoli Colleghi! - Negli ultimi anni il settore della microfinanza

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano 9 aprile 2014 Premessa Mi è stato chiesto di mettere

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info

La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info La crisi del sistema Dicembre 2008 www.quattrogatti.info Credevo avessimo solo comprato una casa! Stiamo vivendo la più grande crisi finanziaria dopo quella degli anni 30 La crisi finanziaria si sta trasformando

Dettagli

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE

AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE AGENDA DIGITALE: COSA I COMUNI SI ATTENDONO DALLA SUA ATTUAZIONE E COME I COMUNI POSSONO CONTRIBUIRE ALLA SUA ATTUAZIONE Milano, 19 dicembre 2012 1 Premessa L agenda digitale italiana, con le prime misure

Dettagli

Il micro credito etico sociale nella prospettiva del credito cooperativo EVERARDO MINARDI

Il micro credito etico sociale nella prospettiva del credito cooperativo EVERARDO MINARDI Il micro credito etico sociale nella prospettiva del credito cooperativo EVERARDO MINARDI Il nostro percorso Le parole chiave per decifrare la nostra storia La persona e i suoi bisogni relazionali Il dono,

Dettagli

ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA

ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA IL CAPITALE LORDO IN SEDE DI ISTITUZIONE FASI DELL ISTITUZIONE: PROGETTO: PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ, LOCALIZZAZIONE, CAPITALI

Dettagli

VADEMECUM. Le Organizzazioni di Produttori Biologici ----------------

VADEMECUM. Le Organizzazioni di Produttori Biologici ---------------- VADEMECUM Le Organizzazioni di Produttori Biologici ---------------- L attuale normativa sulle Organizzazioni di Produttori (O.P.) è disciplinata su base europea, per quanto riguarda il settore ortofrutta,

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA. Direzione Commerciale Dicembre 2006

IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA. Direzione Commerciale Dicembre 2006 IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA Direzione Commerciale Dicembre 2006 Factoring Tour: Firenze, 6 febbraio 2007 Il Factoring: è complementare, non alternativo al credito bancario; rafforza il rapporto

Dettagli

Carlo Bartolomeo Novaro - Studio di Coaching. Executive Team & Business Coaching NPL Training

Carlo Bartolomeo Novaro - Studio di Coaching. Executive Team & Business Coaching NPL Training Carlo Bartolomeo Novaro - Studio di Coaching Executive Team & Business Coaching NPL Training Il Coaching: allenarsi a vivere meglio Chi è un Coach? Il "coach" un professionista che aiuta le persone a prendere

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

Microfinanza e sviluppo Presentazione nell ambito del seminario FAO del 10-10-2012

Microfinanza e sviluppo Presentazione nell ambito del seminario FAO del 10-10-2012 Microfinanza e sviluppo Presentazione nell ambito del seminario FAO del 10-10-2012 Laura Viganò University of Bergamo Italy Research Center on International Cooperation Lo sviluppo economico Livello macro:

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli