CONSIDERAZIONI PER LA STESURA DEI CALENDARI VENATORI

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2 CONSIDERAZIONI PER LA STESURA DEI CALENDARI VENATORI A cura dell'ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica dell'associazione Nazionale Libera Caccia Amore Emiliano Cannas Alessandro Stincardini Luca ufficiotecnicoanlc@gmail.com Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 1

3 PREMESSA Il presente documento costituisce un elemento di informazione e confronto con tutte le parti interessate al fine di redigere Calendari Venatori in linea con le vigenti normative tecnico-scientifiche-legislative. Altresì si prefigge di essere un valido mezzo di contrasto ai documenti che le Associazioni Ambientaliste inoltrano, come di consueto, alle Amministrazioni Regionali e Provinciali. All'interno si può trovare una traduzione del protocollo IUCN, l'organizzazione che si occupa di redigere in maniera oggettiva e scevra da qualsiasi preconcetto, lo stato di conservazione e, di conseguenza, la gestione di ogni singola specie. Ovviamente sono stati scelti i passaggi più importanti e interessanti per le finalità del presente documento. Nella seconda parte del documento troveremo lo stato di conservazione di ogni singola specie attraverso le schede che Birdlife, tiene aggiornate con i dati più recenti possibili. In ultimo sarà riportato specie per specie tutte le informazioni scientifiche e legislative per produrre un calendario venatorio in linea con tutte le normative vigenti. Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 2

4 IUCN Lo stato di conservazione delle specie Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 3

5 INTRODUZIONE Le categorie e i criteri della Lista Rossa IUCN sono destinati ad essere un sistema facilmente ed ampiamente fruito per classificare le specie ad alto rischio di estinzione a livello mondiale. Scopo generale del sistema è di fornire un quadro obiettivo esplicito per la classificazione della più ampia gamma di specie in base al rischio di estinzione. Tuttavia, mentre la Lista Rossa può focalizzare l'attenzione su quei taxa a più alto rischio, non è l'unico mezzo di definizione delle priorità per misure di conservazione per la loro protezione. Un'ampia consultazione e test nello sviluppo del sistema suggeriscono fortemente che è robusto nella maggior parte degli organismi. Tuttavia, va notato che, sebbene il sistema inserisce specie nelle categorie minacciate con un elevato grado di coerenza, i criteri non tengono conto delle storie di vita di ogni specie. Pertanto, in alcuni casi, il rischio di estinzione può essere sovra o sotto-stimata. [omissis] CATEGORIE ESTINTA (EX) Un taxon è estinto quando non vi è alcun dubbio che l'ultimo individuo è morto. Un taxon si presume estinto quando indagini complete in habitat conosciuti, a volte appropriati (diurno, stagionale, annuale), in tutta la sua gamma storica non sono riusciti a registrare un singolo individuo. Le indagini dovrebbero essere per un lasso di tempo adeguato per formare un ciclo di vita e la vita del taxon. ESTINTE ALLO STATO SELVATICO (EW) Un taxon è estinto in natura quando è noto solo a sopravvivere in allevamento, in cattività o come popolazione naturalizzata (o popolazioni) ben al di fuori della gamma passato. Un taxon si presume estinto in natura quando le indagini esaustive in habitat conosciuti in tempi adeguati (diurni, stagionali, annuali), tutta la sua area storica non sono riusciti a Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 4

6 registrare un singolo. Le indagini dovrebbero essere per un lasso di tempo adeguato per in periodo del ciclo di vita e la vita del taxon. IN PERICOLO CRITICO (CR) Un taxon è in pericolo critico quando le migliori prove disponibili indicano che soddisfa uno dei criteri da A a E per pericolo critico (vedere Sezione V), e si ritiene pertanto di essere di fronte un altissimo rischio di estinzione in natura. PERICOLO (EN) Un taxon è in pericolo quando le migliori prove disponibili indicano che soddisfa uno dei criteri da A a E per Endangered (vedere Sezione V), e si ritiene pertanto di essere di fronte a un rischio molto elevato di estinzione in natura. VULNERABILI (VU) Un taxon è vulnerabile quando la migliore evidenza disponibile indica che soddisfa uno dei criteri da A a E per Vulnerable (vedere Sezione V), e si ritiene pertanto di essere di fronte a un alto rischio di estinzione in natura. MINACCIATO NEAR (NT) Un taxon è quasi a rischio quando è stato valutato sulla base dei criteri, ma non qualificarsi per via di estinzione o vulnerabile ora, ma è vicino alla qualificazione per o possa beneficiare di una categoria a rischio nel prossimo futuro. LEAST CONCERN (LC) Un taxon è Least Concern quando è stato valutato sulla base dei criteri tale da non qualificarsi per via di estinzione, vulnerabile o quasi a rischio. Taxa diffusa e abbondante sono inclusi in questa categoria. DATI INSUFFICIENTI (DD) Un taxon è Dati insufficienti quando la carenza di informazioni per fare una diretta o indiretta, valutazione del suo rischio di estinzione in base alla sua distribuzione e / o lo stato della popolazione. Un taxon in questa categoria può essere ben studiato, e la sua biologia ben noto, ma i dati appropriati in abbondanza e / o distribuzione mancano. Dati insufficienti non è quindi una categoria di minaccia. Elenco dei taxa in questa categoria Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 5

7 indica che sono necessarie ulteriori informazioni e riconosce la possibilità che la ricerca futura dimostrerà che la classificazione minacciati è appropriato. È importante fare uso positivo di qualsiasi sono disponibili dati. In molti casi, grande attenzione dovrebbe essere esercitata nella scelta tra DD e uno status minacciato. Se l'intervallo di un taxon è sospettato di essere relativamente circoscritto, e un considerevole periodo di tempo è trascorso da quando l'ultimo record del taxon, lo status minacciato può essere giustificato. [omissis] Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 6

8 CANAPIGLIA Questa specie ha una gamma di estensione estremamente ampia, e quindi non si avvicina alla soglia vulnerabile sotto il criterio di dimensioni gamma (nell'estensione dell'area frequentata < km2 combinati con un declino o fluttuante gamma, habitat misura / qualità, o la dimensione della popolazione e di un piccolo numero di sedi o grave frammentazione). La tendenza della popolazione non è nota, ma la popolazione non si crede di essere in diminuzione con sufficiente rapidità per avvicinarsi alle soglie fissate dal criterio di tendenza della popolazione (> 30% calo in dieci anni o tre generazioni). La dimensione della popolazione è molto grande, e quindi non avvicinarsi alle soglie vulnerabili sotto il criterio di dimensione della popolazione (< individui maturi con un continuo calo stimato essere> 10% in dieci anni o tre generazioni, o con una struttura della popolazione specificata). Per questi motivi la specie viene valutata come poco preoccupante. Popolazione giustificazione La popolazione mondiale è stimata al numero c.3,200,000-3,800,000 individui (Wetlands International 2006), mentre le stime sulla popolazione nazionale includono: coppie nidificanti c ,000 e c.50-1,000 svernamento individui in Cina; c.1,000-10,000 svernamento individui in Corea e <c.100 allevamento coppie e individui svernanti c.50-1,000 in Giappone (Brasile 2009). Trend giustificazione La tendenza generale della popolazione è incerto, in quanto alcune popolazioni stanno diminuendo, mentre altri sono stabili, hanno tendenze sconosciute o sono in aumento (Wetlands International 2006). Questa specie ha subito una grande e aumento statisticamente significativo nel corso degli ultimi 40 anni in Nord America (aumento del 506% in 40 anni, pari a un incremento del 56,9% per decennio; i dati da allevamenti di uccelli Survey e / o uccelli Natale Count: Butcher e Niven 2007). IUCN Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 8

9 CODONE Questa specie ha una gamma di estensione estremamente ampia, e quindi non si avvicina alla soglia vulnerabile sotto il criterio di dimensioni gamma (nell'estensione dell'area frequentata < km2 combinati con un declino o fluttuante gamma, habitat misura / qualità, o la dimensione della popolazione e di un piccolo numero di sedi o grave frammentazione). La tendenza della popolazione non è nota, ma la popolazione non si crede di essere in diminuzione con sufficiente rapidità per avvicinarsi alle soglie fissate dal criterio di tendenza della popolazione (> 30% calo in dieci anni o tre generazioni). La dimensione della popolazione è molto grande, e quindi non avvicinarsi alle soglie vulnerabili sotto il criterio di dimensione della popolazione (< individui maturi con un continuo calo stimato essere> 10% in dieci anni o tre generazioni, o con una struttura della popolazione specificata). Per questi motivi la specie viene valutata come poco preoccupante. Popolazione giustificazione La popolazione è stimata al numero 5,300,000-5,400,000 individui. Trend giustificazione La tendenza generale della popolazione è in diminuzione, anche se alcune popolazioni possano essere stabili e altri hanno tendenze sconosciuti (Wetlands International 2006).Questa specie ha subito una grande e riduzione statisticamente significativa nel corso degli ultimi 40 anni in Nord America (-77,3% declino in 40 anni, pari a un calo del -31% per decennio; i dati da allevamenti di uccelli Survey e / o uccelli Natale Count: Butcher e Niven 2007). IUCN Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 9

10 MARZAIOLA Questa specie ha una gamma di estensione estremamente ampia, e quindi non si avvicina alla soglia vulnerabile sotto il criterio di dimensioni gamma (nell'estensione dell'area frequentata < km2 combinati con un declino o fluttuante gamma, habitat misura / qualità, o la dimensione della popolazione e di un piccolo numero di sedi o grave frammentazione). La tendenza della popolazione non è nota, ma la popolazione non si crede di essere in diminuzione con sufficiente rapidità per avvicinarsi alle soglie fissate dal criterio di tendenza della popolazione (> 30% calo in dieci anni o tre generazioni). La dimensione della popolazione è molto grande, e quindi non avvicinarsi alle soglie vulnerabili sotto il criterio di dimensione della popolazione (< individui maturi con un continuo calo stimato essere> 10% in dieci anni o tre generazioni, o con una struttura della popolazione specificata). Per questi motivi la specie viene valutata come poco preoccupante. Popolazione giustificazione La popolazione mondiale è stimata al numero individui c.2,600,000-2,800,000 (Wetlands International 2006), mentre le stime sulla popolazione nazionale includono: individui c.50-1,000 in materia di migrazione e svernamento c.50-1,000 individui in Cina, individui c.50-1,000 sulla migrazione e <C.50 svernamento individui in Taiwan e individui c.50-1,000 sull'immigrazione in Giappone (Brasile 2009). Trend giustificazione La tendenza generale della popolazione è in diminuzione, anche se alcune popolazioni hanno tendenze sconosciuti (Wetlands International 2006). IUCN Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 10

11 MESTOLONE Questa specie ha una gamma di estensione estremamente ampia, e quindi non si avvicina alla soglia vulnerabile sotto il criterio di dimensioni gamma (nell'estensione dell'area frequentata < km2 combinati con un declino o fluttuante gamma, habitat misura / qualità, o la dimensione della popolazione e di un piccolo numero di sedi o grave frammentazione). La tendenza della popolazione non è nota, ma la popolazione non si crede di essere in diminuzione con sufficiente rapidità per avvicinarsi alle soglie fissate dal criterio di tendenza della popolazione (> 30% calo in dieci anni o tre generazioni). La dimensione della popolazione è molto grande, e quindi non avvicinarsi alle soglie vulnerabili sotto il criterio di dimensione della popolazione (< individui maturi con un continuo calo stimato essere> 10% in dieci anni o tre generazioni, o con una struttura della popolazione specificata). Per questi motivi la specie viene valutata come poco preoccupante. Popolazione giustificazione La popolazione mondiale è stimata al numero c.5,500,000-6,000,000 individui (Wetlands International 2006), mentre le dimensioni nazionali di popolazione sono stati stimati a c.10, ,000 coppie nidificanti e svernanti c.1,000-10,000 individui in Cina, c.1,000-10,000 svernamento individui in Corea e coppie nidificanti c ,000 e c.10,000 svernamento individui in Giappone (Brasile 2009). Trend giustificazione La tendenza generale della popolazione è in diminuzione, anche se alcune popolazioni possano essere stabili e altri hanno tendenze sconosciuti (Wetlands International 2006).Questa specie ha subito una piccola o statisticamente non significativo incremento negli ultimi 40 anni in America del Nord (dati da allevamenti di uccelli Survey e / o Natale Uccello Count: Butcher e Niven 2007). IUCN Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 11

12 MORIGLIONE Questa specie ha una gamma di estensione estremamente ampia, e quindi non si avvicina alla soglia vulnerabile sotto il criterio di dimensioni gamma (nell'estensione dell'area frequentata < km2 combinati con un declino o fluttuante gamma, habitat misura / qualità, o la dimensione della popolazione e di un piccolo numero di sedi o grave frammentazione). La tendenza della popolazione non è nota, ma la popolazione non si crede di essere in diminuzione con sufficiente rapidità per avvicinarsi alle soglie fissate dal criterio di tendenza della popolazione (> 30% calo in dieci anni o tre generazioni). La dimensione della popolazione è molto grande, e quindi non avvicinarsi alle soglie vulnerabili sotto il criterio di dimensione della popolazione (< individui maturi con un continuo calo stimato essere> 10% in dieci anni o tre generazioni, o con una struttura della popolazione specificata). Per questi motivi la specie viene valutata come poco preoccupante. Popolazione giustificazione La popolazione mondiale è stimata al numero individui c.2,200,000-2,500,000 (Wetlands International 2006), mentre le dimensioni nazionali di popolazione sono stati stimati a c.10,000 individui in materia di migrazione e <c.10,000 svernamento individui in Corea e <c.100 allevamento coppie e c.1,000 svernanti individui in Giappone (Brasile 2009). Trend giustificazione La tendenza generale della popolazione è in diminuzione, anche se alcune popolazioni possano essere stabili e altri hanno tendenze sconosciuti (Wetlands International 2006). IUCN Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 12

13 MORETTA Questa specie ha una gamma di estensione estremamente ampia, e quindi non si avvicina alla soglia vulnerabile sotto il criterio di dimensioni gamma (nell'estensione dell'area frequentata < km2 combinati con un declino o fluttuante gamma, habitat misura / qualità, o la dimensione della popolazione e di un piccolo numero di sedi o grave frammentazione). La tendenza della popolazione non è nota, ma la popolazione non si crede di essere in diminuzione con sufficiente rapidità per avvicinarsi alle soglie fissate dal criterio di tendenza della popolazione (> 30% calo in dieci anni o tre generazioni). La dimensione della popolazione è molto grande, e quindi non avvicinarsi alle soglie vulnerabili sotto il criterio di dimensione della popolazione (< individui maturi con un continuo calo stimato essere> 10% in dieci anni o tre generazioni, o con una struttura della popolazione specificata). Per questi motivi la specie viene valutata come poco preoccupante. Popolazione giustificazione La popolazione mondiale è stimata al numero c.2,600,000-2,900,000 individui (Wetlands International 2006), mentre le dimensioni nazionali di popolazione sono stati stimati a c.10, ,000 coppie nidificanti e c.1,000-10,000 individui svernanti in Cina e c.1,000-10,000 individui in materia di migrazione e svernamento c.1,000-10,000 individui in Taiwan (Brasile 2009). Trend giustificazione La tendenza generale della popolazione è stabile, anche se alcune popolazioni hanno tendenze sconosciuti (Wetlands International 2006). IUCN Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 13

14 QUAGLIA Questa specie ha una gamma di estensione estremamente ampia, e quindi non si avvicina alla soglia vulnerabile sotto il criterio di dimensioni gamma (nell'estensione dell'area frequentata < km2 combinati con un declino o fluttuante gamma, habitat misura / qualità, o la dimensione della popolazione e di un piccolo numero di sedi o grave frammentazione). La tendenza della popolazione non è nota, ma la popolazione non si crede di essere in diminuzione con sufficiente rapidità per avvicinarsi alle soglie fissate dal criterio di tendenza della popolazione (> 30% calo in dieci anni o tre generazioni). La dimensione della popolazione è molto grande, e quindi non avvicinarsi alle soglie vulnerabili sotto il criterio di dimensione della popolazione (< individui maturi con un continuo calo stimato essere> 10% in dieci anni o tre generazioni, o con una struttura della popolazione specificata). Per questi motivi la specie viene valutata come poco preoccupante. Popolazione giustificazione In Europa, la popolazione nidificante è stimata al numero 2,800,000-4,700,000 coppie nidificanti, pari a 8,400,000-14,100,000 individui (BirdLife International 2004). Europa costituisce 5-24% della gamma globale, quindi una stima molto preliminare della dimensione globale della popolazione è 35,000, ,000,000 individui, anche se è necessaria un'ulteriore conferma di questa stima. Trend giustificazione Questa specie è in diminuzione a causa della compensazione degli uccelli migratori. Declini locali possono essere causati da cambiamento delle pratiche agricole, in particolare un maggiore uso di pesticidi (del Hoyo et al. 1994). IUCN Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 14

15 PAVONCELLA Questa specie ha una gamma di estensione estremamente ampia, e quindi non si avvicina alla soglia vulnerabile sotto il criterio di dimensioni gamma (nell'estensione dell'area frequentata < km2 combinati con un declino o fluttuante gamma, habitat misura / qualità, o la dimensione della popolazione e di un piccolo numero di sedi o grave frammentazione). La tendenza della popolazione non è nota, ma la popolazione non si crede di essere in diminuzione con sufficiente rapidità per avvicinarsi alle soglie fissate dal criterio di tendenza della popolazione (> 30% calo in dieci anni o tre generazioni). La dimensione della popolazione è molto grande, e quindi non avvicinarsi alle soglie vulnerabili sotto il criterio di dimensione della popolazione (< individui maturi con un continuo calo stimato essere> 10% in dieci anni o tre generazioni, o con una struttura della popolazione specificata). Per questi motivi la specie viene valutata come poco preoccupante. Popolazione giustificazione La popolazione mondiale è stimata al numero c.5,200,000-10,000,000 individui (Wetlands International 2006), mentre le stime sulla popolazione nazionale includono: <c.10,000 individui in materia di migrazione e> c.10,000 svernamento individui in Cina; c.50-10,000 svernamento individui in Giappone e coppie nidificanti c.10, ,000 e c.1,000-10,000 individui in materia di migrazione in Russia (Brasile 2009). Trend giustificazione La tendenza generale della popolazione è in diminuzione, anche se alcune popolazioni hanno tendenze sconosciuti (Wetlands International 2006). In Europa, le tendenze dal 1980 mostrano che le popolazioni hanno subito un calo moderato (p <0.01), sulla base di dati provvisori per 21 paesi del sistema di monitoraggio paneuropeo Uccello comune (EBCC / RSPB / BirdLife / Statistiche Bassi; P. Vorisek in litt. 2008). IUCN Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 15

16 COMBATTENTE Questa specie ha una gamma di estensione estremamente ampia, e quindi non si avvicina alla soglia vulnerabile sotto il criterio di dimensioni gamma (nell'estensione dell'area frequentata < km2 combinati con un declino o fluttuante gamma, habitat misura / qualità, o la dimensione della popolazione e di un piccolo numero di sedi o grave frammentazione). La tendenza della popolazione non è nota, ma la popolazione non si crede di essere in diminuzione con sufficiente rapidità per avvicinarsi alle soglie fissate dal criterio di tendenza della popolazione (> 30% calo in dieci anni o tre generazioni). La dimensione della popolazione è molto grande, e quindi non avvicinarsi alle soglie vulnerabili sotto il criterio di dimensione della popolazione (< individui maturi con un continuo calo stimato essere> 10% in dieci anni o tre generazioni, o con una struttura della popolazione specificata). Per questi motivi la specie viene valutata come poco preoccupante. Distribuzione e popolazione Ci sono prove che suggeriscono che la popolazione europea (200, ,000 coppie, che occupano 50-74% del campo di allevamento globale) è diminuita fino al 30% in dieci anni (tre generazioni), Ma questo può riflettere spostamenti popolazioni nidificanti, Le popolazioni in Asia non si pensa di essere in declino e svernamento delle popolazioni in Africa sembrano essere in aumento. Popolazione giustificazione La popolazione mondiale è stimata al numero 2,000,000-2,600,000 individui (Wetlands International 2006), mentre le stime sulla popolazione nazionale sono: individui c.50-1,000 in materia di migrazione e <C.50 svernamento individui in Cina;individui c.50-1,000 sulla migrazione e <C.50 svernamento individui in Taiwan e coppie nidificanti c.10, ,000 e individui c.1,000-10,000 sull'immigrazione in Russia (Brasile 2009). Trend giustificazione La tendenza generale della popolazione è in diminuzione, anche se alcune popolazioni hanno tendenze sconosciuti (Wetlands International 2006). IUCN Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 16

17 FRULLINO Questa specie ha una gamma di estensione estremamente ampia, e quindi non si avvicina alla soglia vulnerabile sotto il criterio di dimensioni gamma (nell'estensione dell'area frequentata < km2 combinati con un declino o fluttuante gamma, habitat misura / qualità, o la dimensione della popolazione e di un piccolo numero di sedi o grave frammentazione). La tendenza della popolazione non è nota, ma la popolazione non si crede di essere in diminuzione con sufficiente rapidità per avvicinarsi alle soglie fissate dal criterio di tendenza della popolazione (> 30% calo in dieci anni o tre generazioni). La dimensione della popolazione è molto grande, e quindi non avvicinarsi alle soglie vulnerabili sotto il criterio di dimensione della popolazione (< individui maturi con un continuo calo stimato essere> 10% in dieci anni o tre generazioni, o con una struttura della popolazione specificata). Per questi motivi la specie viene valutata come poco preoccupante. Popolazione giustificazione La popolazione mondiale è stimata al numero> c.1,000,000 individui (Wetlands International 2006). Misure nazionali di popolazione sono stati stimati a <C.50 individui in materia di migrazione e <C.50 svernamento individui in Cina e coppie nidificanti c ,000 e c.50-1,000 individui in materia di migrazione in Russia (Brasile 2009). Trend giustificazione La tendenza generale della popolazione è stabile, anche se alcune popolazioni hanno tendenze sconosciuti (Wetlands International 2006). IUCN Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 17

18 BECCACCIA Questa specie ha una gamma di estensione estremamente ampia, e quindi non si avvicina alla soglia vulnerabile sotto il criterio di dimensioni gamma (nell'estensione dell'area frequentata < km2 combinati con un declino o fluttuante gamma, habitat misura / qualità, o la dimensione della popolazione e di un piccolo numero di sedi o grave frammentazione). La tendenza della popolazione non è nota, ma la popolazione non si crede di essere in diminuzione con sufficiente rapidità per avvicinarsi alle soglie fissate dal criterio di tendenza della popolazione (> 30% calo in dieci anni o tre generazioni). La dimensione della popolazione è molto grande, e quindi non avvicinarsi alle soglie vulnerabili sotto il criterio di dimensione della popolazione (< individui maturi con un continuo calo stimato essere> 10% in dieci anni o tre generazioni, o con una struttura della popolazione specificata). Per questi motivi la specie viene valutata come poco preoccupante. Popolazione giustificazione La popolazione mondiale è stimata al numero c.10,000,000-26,000,000 individui (Wetlands International 2006). Trend giustificazione La tendenza generale della popolazione è stabile, anche se alcune popolazioni hanno tendenze sconosciuti (Wetlands International 2006). IUCN In relazione allo stato di conservazione della specie si evidenzia che due testi scientifici, pubblicati successivamente al riferimento citato dall ISPRA (Birds in Europe, 2004), stabiliscono che la popolazione paleartica di Beccaccia è stabile (Wetlands International, 2006, Delany et al. 2009). Questa valutazione è inoltre stata ripresa dallo stesso ente BirdLifeInternational, che ha modificato il giudizio del 2004 di declino in un giudizio di popolazione stabile. Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 18

19 BECCACCINO Questa specie ha una gamma di estensione estremamente ampia, e quindi non si avvicina alla soglia vulnerabile sotto il criterio di dimensioni gamma (nell'estensione dell'area frequentata < km2 combinati con un declino o fluttuante gamma, habitat misura / qualità, o la dimensione della popolazione e di un piccolo numero di sedi o grave frammentazione). La tendenza della popolazione non è nota, ma la popolazione non si crede di essere in diminuzione con sufficiente rapidità per avvicinarsi alle soglie fissate dal criterio di tendenza della popolazione (> 30% calo in dieci anni o tre generazioni). La dimensione della popolazione è molto grande, e quindi non avvicinarsi alle soglie vulnerabili sotto il criterio di dimensione della popolazione (< individui maturi con un continuo calo stimato essere> 10% in dieci anni o tre generazioni, o con una struttura della popolazione specificata). Per questi motivi la specie viene valutata come poco preoccupante. Popolazione giustificazione La popolazione totale è stimata in oltre di individui Wetlands International (2014). Trend giustificazione La tendenza generale della popolazione può essere in diminuzione, anche se alcune popolazioni possano essere stabili e altri hanno tendenze sconosciuti (Wetlands International 2014). In Europa, le tendenze dal 1980 mostrano che le popolazioni hanno subito un calo moderato (p <0.01), sulla base di dati provvisori per 21 paesi del sistema di monitoraggio paneuropeo Uccello comune (EBCC / RSPB / BirdLife / Statistiche Bassi; P. Vorisek in litt. 2008). IUCN Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 19

20 TORTORA Questa specie ha una gamma di estensione estremamente ampia, e quindi non si avvicina alla soglia vulnerabile sotto il criterio di dimensioni gamma (nell'estensione dell'area frequentata < km2 combinati con un declino o fluttuante gamma, habitat misura / qualità, o la dimensione della popolazione e di un piccolo numero di sedi o grave frammentazione). La tendenza della popolazione non è nota, ma la popolazione non si crede di essere in diminuzione con sufficiente rapidità per avvicinarsi alle soglie fissate dal criterio di tendenza della popolazione (> 30% calo in dieci anni o tre generazioni). La dimensione della popolazione è molto grande, e quindi non avvicinarsi alle soglie vulnerabili sotto il criterio di dimensione della popolazione (< individui maturi con un continuo calo stimato essere> 10% in dieci anni o tre generazioni, o con una struttura della popolazione specificata). Per questi motivi la specie viene valutata come poco preoccupante. Popolazione giustificazione In Europa, la popolazione nidificante è stimata al numero 3,500,000-7,200,000 coppie nidificanti, pari a 10,500,000-21,600,000 individui (BirdLife International 2004). Europa costituisce 25-49% del range globale, quindi una stima molto preliminare della dimensione globale della popolazione è 20,000, ,000,000 individui, anche se è necessaria un'ulteriore conferma di questa stima. Trend giustificazione La popolazione è sospettato di essere, a causa della distruzione degli habitat in corso e livelli insostenibili di sfruttamento, in declino. In Europa, le tendenze dal 1980 mostrano che le popolazioni hanno subito un calo moderato (p <0.01), sulla base di dati provvisori per 21 paesi del sistema di monitoraggio paneuropeo Uccello comune (EBCC / RSPB / BirdLife / Statistiche Bassi; P. Vorisek in litt. 2008). IUCN Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 20

21 ALLODOLA Questa specie ha una gamma di estensione estremamente ampia, e quindi non si avvicina alla soglia vulnerabile sotto il criterio di dimensioni gamma (nell'estensione dell'area frequentata < km2 combinati con un declino o fluttuante gamma, habitat misura / qualità, o la dimensione della popolazione e di un piccolo numero di sedi o grave frammentazione). La tendenza della popolazione non è nota, ma la popolazione non si crede di essere in diminuzione con sufficiente rapidità per avvicinarsi alle soglie fissate dal criterio di tendenza della popolazione (> 30% calo in dieci anni o tre generazioni). La dimensione della popolazione è molto grande, e quindi non avvicinarsi alle soglie vulnerabili sotto il criterio di dimensione della popolazione (< individui maturi con un continuo calo stimato essere> 10% in dieci anni o tre generazioni, o con una struttura della popolazione specificata). Per questi motivi la specie viene valutata come poco preoccupante. Popolazione giustificazione In Europa, la popolazione nidificante è stimata al numero 40,000,000-80,000,000 coppie nidificanti, pari a 120,000, ,000,000 individui (BirdLife International 2004). Europa costituisce 25-49% del range globale, quindi una stima molto preliminare della dimensione globale della popolazione è 245,000, ,000,000 individui, anche se è necessaria un'ulteriore conferma di questa stima. Le stime nazionali di popolazione sono: coppie nidificanti c.10, ,000 e individui c.1,000-10,000 sulle migrazioni in Cina; <C.50 individui in materia di migrazione e <C.50 svernamento individui in Taiwan; coppie nidificanti c.10, ,000 e c.1,000-10,000 svernamento individui in Corea; coppie c.10, ,000 riproduzione e svernamento c.1,000-10,000 individui in Giappone e coppie nidificanti c.10, ,000 e individui c.1,000-10,000 sull'immigrazione in Russia (Brasile 2009). Trend giustificazione La popolazione è stimata in calo a seguito marcate flessioni regionali negli ultimi decenni legate alla intensificazione agricola (del Hoyo et al. 2004). In Europa, le tendenze dal 1980 mostrano che le popolazioni hanno subito un calo moderato (p <0.01), sulla base di dati provvisori per 21 paesi del sistema di monitoraggio paneuropeo Uccello comune (EBCC / RSPB / BirdLife / Statistiche Bassi; P. Vorisek in litt. 2008). IUCN Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 21

22 ANALISI DELLE SPECIE Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 7

23 OSSERVAZIONI Per ogni singola specie analizzata è stato riportato lo stato di conservazione e la consistenza delle popolazioni secondo l analisi prodotta da Birdlife, che utilizza tutta la bibliografia mondiale e, in particolare per il Paleartico occidentale, quella di Wetland. E importante tuttavia notare come le specie siano considerate LEAST CONCERN secondo l IUCN, nonostante alcune di esse siano con un trend negativo o incerto. Questa classificazione, abbreviata in LC, ritiene quindi che pur con un indice negativo una specie cacciabile o meno non sia da ritenersi in pericolo. Ricordiamo oltretutto che le classificazioni utilizzano un metodo precauzionale, per cui l IUCN, in presenza di un seppur minimo rischio di aggravamento della consistenza della popolazione di una specie, opterebbe per un rapido spostamento dell ordinamento da LEAST CONCERN a NEAR THREATENED. In merito alla dicitura SPEC, che Birdlife utilizza per catalogare lo stato di conservazione di una specie, è bene ricordare che la Commissione Europea in più occasioni ha ricordato che pur essendo un metodo valido non è quello che la stessa Commissione utilizza la gestione della fauna nel territorio comunitario. Il documento che Lipu, partner italiano di Birdlife, e altre Associazioni Ambientaliste puntualmente ogni anno invia alle Amministrazioni è quindi da ritenersi puramente indicativo e privo di qualsiasi OBBLIGO giuridico e scientifico a cui uniformarsi. La Commissione Europea, è bene ricordare, che per le specie con evidenti e consistenti problemi di popolazione ha da diverso tempo predisposto e, revisionato, piani di gestione ai quali anche l Italia da diversi anni si adegua. Alcuni esempi pratici sono quelli dell Allodola, del Codone, della Quaglia e della Tortora. Ricordiamo che per la Beccaccia fino al 2009 era presente un piano di gestione che è stato poi revocato in quanto lo stato di conservazione dello scolopacide da decremento è stato modificato in stabile. SENTENZA TAR LAZIO N 08640/2011 Per quanto attiene alla violazione dell art. 1, comma 1 bis, e desumono la sussistenza di un divieto di caccia per le specie di uccelli classificate come SPEC (ossia, versanti in uno stato di conservazione non favorevole), a causa della mancanza di un piano di gestione operativo - il Collegio ritiene i rilievi mossi nel ricorso non condivisibili. la medesima considerazione vale in relazione al principio invocato, connesso all adozione o meno di piani di gestione (nel senso che alcuna norma prescrive che la carenza di quest ultimi comporti il divieto alla caccia) [omissis] LA GUIDA ISPRA AI CALENDARI E UN ATTO POLITICO E NON TECNICO SENTENZA TAR LAZIO N /2014 REG.PROV.COLL. N /2013 REG.RIC. Al riguardo occorre ulteriormente precisare che l unico atto dell ISPRA da prendere a riferimento, quale espressione di obbligatoria attività consultiva da parte di detto organo nella predisposizione del calendario venatorio, è il parere dallo stesso espresso con specifico riferimento a quest ultimo. Conseguentemente atti diversi provenienti dal medesimo organo risultano privi di rilevanza e la loro eventuale inosservanza non richiede alcuna motivazione. [omissis] ORDINANZA TAR VENETO N /2012 REG.PROV.CAU. N /2012 REG.RIC. [OMISSIS ] Sotto altro profilo, né la Guida dell ISPRA né la classificazione delle specie stanziali effettuata con il cosiddetto sistema S.P.E.C. (Special of European Conservation Concern) appaiono idonei parametri di legittimità del provvedimento impugnato, dal momento che, allo stato, l ordinamento non riconosce loro alcun valore normativo. [omissis] Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 22

24 STESURA DEI CALENDARI VENATORI Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 23

25 ALZAVOLA (Anas crecca) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): terza decade gennaio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: paragrafo della Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici e parere ISPRA prot. n T-A 11 del 13 settembre 2010 dove si precisa che posticipando il prelievo venatorio di una decade oltre l indicazione del documento Ornis KC non si verifica nessuna sovrapposizione reale di decadi riguardo l inizio della migrazione pre-nuziale; quanto riportato nella Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici al paragrafo per uniformare la data di chiusura a quella delle altre specie cacciabili appartenenti alla famiglia Anatidae. la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 24

26 CANAPIGLIA (Anas strepera) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): terza decade gennaio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: paragrafo della Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici e parere ISPRA prot. n T-A 11 del 13 settembre 2010dove si precisa che posticipando il prelievo venatorio di una decade oltre l indicazione del documento Ornis KC non si verifica nessuna sovrapposizione reale di decadi riguardo l inizio della migrazione pre-nuziale; quanto riportato nella Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici al paragrafo per uniformare la data di chiusura a quella delle altre specie cacciabili appartenenti alla famiglia Anatidae. la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 25

27 CODONE (Anas acuta) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): terza decade gennaio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: paragrafo della Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici e parere ISPRA prot. n T-A 11 del 13 settembre 2010 dove si precisa che posticipando il prelievo venatorio di una decade oltre l indicazione del documento Ornis KC non si verifica nessuna sovrapposizione reale di decadi riguardo l inizio della migrazione pre-nuziale; quanto riportato nella Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici al paragrafo per uniformare la data di chiusura a quella delle altre specie cacciabili appartenenti alla famiglia Anatidae. quanto riportato nel Piano di Gestione Internazionale sulla specie redatto dalla Commissione Europea che non impone restrizioni alla caccia alla specie diverse da divieto nella migrazione pre nuziale, già recepito, ed ottemperato dalla normativa nazionale. la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 26

28 FISCHIONE (Anas penelope) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Per questa specie è possibile secondo i KC e la guida interpretativa chiudere il prelievo venatorio al 10 febbraio, previo parere ISPRA a cui le regioni devono uniformarsi (art. 18 comma 2 legge 157/92). E quindi possibile, per le regioni che intendono farlo, richiedere all ISPRA di esprimersi su questa opportunità. Si segnala che solo un confronto su dati e modalità di caccia specifiche per il periodo 1-10 febbraio può consentire un confronto costruttivo con ISPRA. Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): terza decade febbraio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: quanto riportato nella Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici al paragrafo per uniformare la data di chiusura a quella delle altre specie cacciabili appartenenti alla famiglia Anatidae. la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 27

29 GERMANO REALE (Anas platyrhynchos) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: quanto riportato nella Guida Interpretativa al paragrafo dove la specie viene esaminata e stabilito che, avendo un periodo di riproduzione particolarmente lungo e popolazioni residenti in tutti gli stati membri, oltre a una situazione demografica soddisfacente generale, la data di chiusura della caccia debba essere uniformata a quella delle altre specie e non il contrario in quanto ciò determina una riduzione della pressione venatoria sugli altri anatidi, meno abbondanti del germano reale. - la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse. Le conclusioni riportate nel paragrafo dedicato alla specie nelle Linee guida ISPRA per la stesura dei calendari venatori evidenziano come La scelta migliore consiste dunque nell uniformare la data di chiusura della caccia al Germano con quella delle altre anatre, con il vantaggio di ridurre la pressione venatoria su queste ultime, che sono meno abbondanti. senza che la prosecuzione dell attività di prelievo possa verosimilmente incidere in maniera significativa sullo status della specie; * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 28

30 MARZAIOLA (Anas querquedula) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Per questa specie è possibile secondo i KC e la guida interpretativa chiudere il prelievo venatorio al 10 febbraio, previo parere ISPRA a cui le regioni devono uniformarsi (art. 18 comma 2 legge 157/92). E quindi possibile, per le regioni che intendono farlo, richiedere all ISPRA di esprimersi su questa opportunità. Si segnala che solo un confronto su dati e modalità di caccia specifiche per il periodo 1-10 febbraio può consentire un confronto costruttivo con ISPRA. Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): prima decade febbraio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: quanto riportato nella Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici al paragrafo per uniformare la data di chiusura a quella delle altre specie cacciabili appartenenti alla famiglia Anatidae. la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse. La specie dimostra una fluttuazione senza decremento stabilità secondo i censimenti invernali condotti in Africa equatoriale dall Office National de la Chasse et de la Faune Sauvage - ONCFS (Trolliet e al. 2009), luogo di svernamento delle popolazioni in transito migratorio attraverso l Italia * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 29

31 MESTOLONE (Anas clypeata) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Per questa specie è possibile secondo i KC e la guida interpretativa chiudere il prelievo venatorio al 10 febbraio, previo parere ISPRA a cui le regioni devono uniformarsi (art. 18 comma 2 legge 157/92). E quindi possibile, per le regioni che intendono farlo, richiedere all ISPRA di esprimersi su questa opportunità. Si segnala che solo un confronto su dati e modalità di caccia specifiche per il periodo 1-10 febbraio può consentire un confronto costruttivo con ISPRA. Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): prima decade febbraio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: quanto riportato nella Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici per uniformare la data di chiusura a quella delle altre specie cacciabili appartenenti alla famiglia Anatidae. la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 30

32 MORETTA (Aythya fuligula) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Per questa specie è possibile secondo i KC e la guida interpretativa chiudere il prelievo venatorio al 10 febbraio, previo parere ISPRA a cui le regioni devono uniformarsi (art. 18 comma 2 legge 157/92). E quindi possibile, per le regioni che intendono farlo, richiedere all ISPRA di esprimersi su questa opportunità. Si segnala che solo un confronto su dati e modalità di caccia specifiche per il periodo 1-10 febbraio può consentire un confronto costruttivo con ISPRA. Nelle regioni interessate dalla nidificazione della Moretta tabaccata (Emilia Romagna, Sicilia, Puglia, Sardegna, Campania) si può adottare l apertura posticipata al 1 novembre quando gran parte delle morette tabaccate è migrata. Possono essere altresì stabiliti regolamenti particolari per la caccia alla specie volti a ridurre al massimo la possibilità di confusione con la Moretta tabaccata. Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): prima decade febbraio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: quanto riportato nella Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici al paragrafo per uniformare la data di chiusura a quella delle altre specie cacciabili appartenenti alla famiglia Anatidae. In relazione al problema della confusione fra la Moretta e la Moretta tabaccata si evidenzia che la specie Moretta tabaccata è giudicata in incremento in Italia sia come popolazione svernante che nidificante (Melega,2003), e ciò è avvenuto in un periodo pluriennale in cui la specie Moretta è sempre stata cacciabile la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 31

33 MORIGLIONE (Aythya ferina) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Per questa specie è possibile secondo i KC e la guida interpretativa chiudere il prelievo venatorio al 10 febbraio, previo parere ISPRA a cui le regioni devono uniformarsi (art. 18 comma 2 legge 157/92). E quindi possibile, per le regioni che intendono farlo, richiedere all ISPRA di esprimersi su questa opportunità. Si segnala che solo un confronto su dati e modalità di caccia specifiche per il periodo 1-10 febbraio può consentire un confronto costruttivo con ISPRA. Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): prima decade febbraio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: quanto riportato nella Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici al paragrafo per uniformare la data di chiusura a quella delle altre specie cacciabili appartenenti alla famiglia Anatidae. la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 32

34 BECCACCINO (Gallinago gallinago) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Per questa specie è possibile secondo i KC e la guida interpretativa chiudere il prelievo venatorio al 10 febbraio, previo parere ISPRA a cui le regioni devono uniformarsi (art. 18 comma 2 legge 157/92). E quindi possibile, per le regioni che intendono farlo, richiedere all ISPRA di esprimersi su questa opportunità. Si segnala che solo un confronto su dati e modalità di caccia specifiche per il periodo 1-10 febbraio può consentire un confronto costruttivo con ISPRA. la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): prima decade febbraio * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 33

35 COMBATTENTE (Philomachus pugnax) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 ottobre Per questa specie possono essere stabilite regole di caccia particolari come la limitazione al solo prelievo da appostamento con limiti specifici di carniere. Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): terza decade gennaio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: dati sui censimenti invernali in Africa equatoriale eseguiti dall ONCFS che dimostrano fino al 2008 una generale stabilità della popolazione svernante, ovvero quella che interessa l Italia nel corso della migrazione post-nuziale; dati dei censimenti invernali Wetlands International in Europa aggiornati al 2005 che dimostrano un incremento delle presenze in tutte e tre le regioni biogeografiche (West Mediterranean, Northwest Europe, East mediterranean) la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse La specie è oggetto di un regime limitativo dei prelievi venatori in relazione al divieto imposto dal Decreto Ministeriale 17 ottobre 2007 e successive modificazioni avuto riguardo alle Zone speciali di conservazione (ZSC) e alle Zone di protezione speciale (ZPS) facenti parte di Rete Natura Detto divieto, operando sulla quasi totalità delle zone umide Italiane, di fatto rende il prelievo venatorio di soggetti appartenenti alla specie del tutto trascurabile;- in riferimento alla valutazione della situazione demografica della specie si evidenzia che una pubblicazione recente (Rakhimberdiev et al., 2011) stabilisce in modo definitivo che la popolazione euroasiatica del Combattente, che transita in Italia nella migrazione post-nuziale, è stabile a causa di una redistribuzione dei contingenti nidificanti su aree della Siberia; * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 34

36 FOLAGA (Fulica atra) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): terza decade gennaio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: paragrafo della Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici e parere ISPRA prot. n T-A 11 del 13 settembre 2010 dove si precisa che posticipando il prelievo venatorio di una decade oltre l indicazione del documento Ornis KC non si verifica nessuna sovrapposizione reale di decadi riguardo l inizio della migrazione pre-nuziale. la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 35

37 GALLINELLA D ACQUA (Gallinula chloropus) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Per questa specie è possibile secondo i KC e la guida interpretativa chiudere il prelievo venatorio al 10 febbraio, previo parere ISPRA a cui le regioni devono uniformarsi (art. 18 comma 2 legge 157/92). E quindi possibile, per le regioni che intendono farlo, richiedere all ISPRA di esprimersi su questa opportunità. Si segnala che solo un confronto su dati e modalità di caccia specifiche per il periodo 1-10 febbraio può consentire un confronto costruttivo con ISPRA. la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): prima decade marzo * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 36

38 FRULLINO (Lymnocryptes minimus) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Per questa specie è possibile secondo i KC e la guida interpretativa chiudere il prelievo venatorio al 10 febbraio, previo parere ISPRA a cui le regioni devono uniformarsi (art. 18 comma 2 legge 157/92). E quindi possibile, per le regioni che intendono farlo, richiedere all ISPRA di esprimersi su questa opportunità. Si segnala che solo un confronto su dati e modalità di caccia specifiche per il periodo 1-10 febbraio può consentire un confronto costruttivo con ISPRA. Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): prima decade febbraio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: quanto riportato nel paragrafo della Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici. la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 37

39 PAVONCELLA (Vanellus vanellus) Periodo di prelievo suggerito: dal 1 ottobre al 31 gennaio Per questa specie è possibile secondo i KC e la guida interpretativa chiudere il prelievo venatorio al 10 febbraio, previo parere ISPRA a cui le regioni devono uniformarsi (art. 18 comma 2 legge 157/92). E quindi possibile, per le regioni che intendono farlo, richiedere all ISPRA di esprimersi su questa opportunità. Si segnala che solo un confronto su dati e modalità di caccia specifiche per il periodo 1-10 febbraio può consentire un confronto costruttivo con ISPRA. Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): prima decade febbraio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: quanto riportato nel paragrafo della Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici ; quanto riportato nel Piano di Gestione Internazionale sulla specie redatto dall Unione Europea che non impone limitazioni alla caccia negli Stati Membri ma la raccolta di dati sulla demografia della specie inclusi i dati sui prelievi; dati derivanti dai censimenti invernali degli uccelli acquatici coordinati dall ISPRA che dimostrano un incremento consistente della popolazione svernante in Italia (Baccetti et al. 2002) e dei dati più aggiornati provenienti dalle regioni Emilia Romagna, Toscana e Lazio che dimostrano rispettivamente fino al 2009, 2006 e 2008 un incremento della popolazione svernante. la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 38

40 PORCIGLIONE (Rallus aquaticus) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza settimana di settembre al 31 gennaio Per questa specie è possibile secondo i KC e la guida interpretativa chiudere il prelievo venatorio al 10 febbraio, previo parere ISPRA a cui le regioni devono uniformarsi (art. 18 comma 2 legge 157/92). E quindi possibile, per le regioni che intendono farlo, richiedere all ISPRA di esprimersi su questa opportunità. Si segnala che solo un confronto su dati e modalità di caccia specifiche per il periodo 1-10 febbraio può consentire un confronto costruttivo con ISPRA. Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): terza decade febbraio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: quanto riportato nel paragrafo della Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici ; la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 39

41 BECCACCIA (Scolopax rusticola) OPZIONE 1: Periodo di prelievo suggerito: dal 1 ottobre al 31 gennaio Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): seconda decade gennaio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: paragrafo della Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici dove si precisa che posticipando il prelievo venatorio di una decade oltre l indicazione del documento Ornis KC non si verifica nessuna sovrapposizione reale di decadi riguardo l inizio della migrazione pre-nuziale; variato stato di conservazione (da spec-3 a stabile, dati di Wetlands International 2006 ripresi da Bird-life International ): OPZIONE 2 * * * Solo per la Regione Lombardia e per le Regioni che hanno dati propri di inizio migrazione prenuziale posteriore al 20 gennaio (da inserire nelle motivazioni) è possibile una chiusura del prelievo venatorio al 31 gennaio motivando come sotto riportato. Periodo di prelievo suggerito: dal 1 ottobre al 31 gennaio Le Regioni possono prevedere ulteriori limitazioni al numero di capi prelevabili nel mese di gennaio per limitare la mortalità invernale. Le Regioni devono instaurare i protocolli di emergenza freddo come previsto dal piano di gestione internazionale UE. Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): seconda decade gennaio Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 40

42 Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: variato stato di conservazione (da spec-3 a stabile, dati di Wetlands International 2006 ripresi da Bird-life International ): nella pubblicazione Spagnesi M., L. Serra (a cura di), 2003 uccelli d italia Quad. Cons. Natura, 16, Min. Ambiente Ist. Naz. Fauna selvatica dove Andreotti a pag 66 afferma: I movimenti preriproduttivi divengono consistenti in febbraio e si protraggono fino ai primi di aprile ; nella bibliografia citata nella Relazione tecnico-scientifica sull individuazione delle decadi riferite all Italia nel documento Key concepts of article 7(4) of directive 79/409/EEC a cura di Andreotti A., Serra L., Spina F. INFS 2004 ; dove in tutti gli otto lavori, citati alle pag , tratti dalla letteratura venatoria italiana, viene riportato che la migrazione pre-nuziale ha inizio a partire dal mese di febbraio. Solo per la Regione Lombardia inserire anche: dati riportati nella pubblicazione La fauna selvatica in Lombardia Rapporto 2008 su distribuzione, abbondanza e stato di conservazione di uccelli e mammiferi dove nella scheda riguardante la beccaccia, a pag 79, viene riportato l inizio della migrazione prenuziale nella prima decade di marzo (MAR 1). * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 41

43 QUAGLIA (Coturnix coturnix): Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 dicembre E possibile prevedere dalla seconda decade di settembre alla terza decade di settembre alcune giornate in pre-apertura individuabili nel numero di 2-3 con chiusura però anticipata al 15 dicembre 201*, per il rispetto dell arco temporale massimo previsto nella legge statale 157/92. In base al Piano di Gestione Internazionale sulla specie redatto dalla Commissione Europea si può autorizzare il prelievo della specie nel numero di 10 capi giornalieri e 50 capi annui. la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse - la specie è valutata in incremento come popolazione nidificante in Italia secondo il documento Rete Rurale Nazionale e LIPU (2011). Gli andamenti di popolazione degli uccelli comuni in Italia MiPAAF, recentemente realizzato dal Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali nell ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale; Fine periodo nidificazione (documento Ornis KC ): terza decade agosto * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 42

44 ALLODOLA (Alauda arvensis) Periodo di prelievo suggerito: dal 1 ottobre al 31 gennaio In base al Piano di Gestione Internazionale sulla specie redatto dalla Commissione Europea si può autorizzare il prelievo della specie nel numero di 20 capi giornalieri e 100 capi annui. Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): terza decade febbraio * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 43

45 COLOMBACCIO (Columba palumbus): Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Per questa specie è possibile secondo i KC e la guida interpretativa chiudere il prelievo venatorio al 10 febbraio, previo parere ISPRA a cui le regioni devono uniformarsi (art. 18 comma 2 legge 157/92). E quindi possibile, per le regioni che intendono farlo, richiedere all ISPRA di esprimersi su questa opportunità. Per le regioni e province che ospitano popolazioni nidificanti importanti ed hanno tradizione per la pre-apertura è possibile prevedere dal 1 settembre al 15 settembre 2-3 giornate in pre-apertura, da uniformare a quelle eventualmente previste per la tortora, il merlo e i corvidi. Successivamente chiusura e riapertura al 1 ottobre con chiusura al 10 febbraio, per il rispetto dell arco temporale massimo previsto dalla legge 157/92. Per le regioni e province che non hanno tradizioni di pre-apertura il prelievo venatorio può essere autorizzato come nella nota sopra riportata. Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): terza decade febbraio * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 44

46 TORTORA (Streptopelia turtur): Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 30 novembre Dal 1 settembre alla terza domenica di settembre è possibile stabilire un numero di giornate in pre-apertura quantificabili in 4-5, da uniformare a quelle eventualmente previste per il colombaccio, il merlo e/o i corvidi. Fine periodo nidificazione (documento Ornis KC ): terza decade agosto Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: quanto riportato nel documento: Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni relativamente alla specie nel paragrafo: Problemi di conservazione connessi all attività venatoria, ove si afferma che: Il periodo di caccia attualmente previsto dalla normativa nazionale (terza domenica di settembre-31 dicembre) è coincidente con le indicazioni contenute nel documento ORNIS della Commissione Europea e risulta accettabile sotto il profilo biologico e tecnico. Anche il prelievo anticipato al primo di settembre, nella modalità da appostamento fisso o temporaneo, ai sensi dell art.18, comma 2 della Legge n. 157/92, può essere ritenuto accettabile. quanto riportato nel Piano di Gestione Internazionale sulla specie redatto dalla Commissione Europea che non impone limitazioni alla caccia negli Stati Membri ma la raccolta di dati sulla demografia della specie inclusi i dati sui prelievi. la specie è classificata Least concern dall International Union for Conservation of Nature,ovvero la categoria di specie animali a più basso rischio,a cui appartengono le specie abbondanti e diffuse - la specie è valutata in incremento come popolazione nidificante in Italia secondo il documento Rete Rurale Nazionale e LIPU (2011). Gli andamenti di popolazione degli uccelli comuni in Italia MiPAAF, recentemente realizzato dal Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali nell ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale. * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 45

47 MERLO (Turdus merula): Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 dicembre Per le regioni che hanno tradizione di pre-apertura è possibile prevedere il prelievo venatorio dal 1 settembre al 15 dicembre. Dal 1 settembre alla terza domenica di settembre uniformare le giornate di caccia in pre-apertura, nel numero di 4-5, a quelle eventualmente concesse per il colombaccio, la tortora o i corvidi. Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): seconda decade gennaio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: la data di inizio della migrazione prenuziale indicata nel documento Key Concepts è posteriore rispetto alla data di chiusura della caccia a tale specie. * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 46

48 CESENA (Turdus pilaris) OPZIONE 1 REGIONI CHE NON DISPONGONO DI DATI PROPRI A SOSTEGNO DELL INIZIO DELLA MIGRAZIONE PRE NUZIALE DOPO LA SECONDA DECADE DI GENNAIO Periodo di prelievo suggerito: dal 1 ottobre al 31 gennaio Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): seconda decade gennaio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: paragrafo della Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici dove si precisa che posticipando il prelievo venatorio di una decade oltre l indicazione del documento Ornis KC non si verifica nessuna sovrapposizione reale di decadi riguardo l inizio della migrazione pre-nuziale; OPZIONE 2 (EMILIA ROMAGNA, VENETO, LOMBARDIA, PIEMONTE, MARCHE). Periodo di prelievo suggerito: dal 1 ottobre al 31 gennaio Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): seconda decade gennaio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: quanto riportato nel paragrafo della Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici ; (SOLO REGIONE EMILIA ROMAGNA) nella pubblicazione Andreotti A., Pirrello S., Tomasini S., Merli F., I Tordi in Italia, Biologia e Conservazione delle specie del genere Turdus. ISPRA Arcicaccia, alla figura 62 in base ai dati di ricattura di soggetti inanellati all estero e nel commento relativo, è stabilito che il periodo di svernamento in questa regione è più prolungato rispetto a quello di altre regioni; Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 47

49 (SOLO REGIONE VENETO) nella pubblicazione Andreotti A., Pirrello S., Tomasini S., Merli F., I Tordi in Italia, Biologia e Conservazione delle specie del genere Turdus. ISPRA Arcicaccia, alla figura 62 in base ai dati di ricattura di soggetti inanellati all estero e nel commento relativo è stabilito che il periodo di svernamento in questa regione è più prolungato rispetto a quello di altre regioni, (SOLO REGIONE LOMBARDIA) nella pubblicazione La fauna selvatica in Lombardia Rapporto 2008 su distribuzione, abbondanza e stato di conservazione di uccelli e mammiferi in base ad analisi di catture e ricatture degli osservatori ornitologici, nella scheda riguardante la cesena, viene riportato l inizio della migrazione prenuziale a partire dalla prima decade di febbraio; (SOLO REGIONE MARCHE) i dati riportati nella scheda descrittiva della cesena fatta dall Osservatorio faunistico Marche, dove si indica l inizio della migrazione pre-nuziale a partire dalla prima decade di febbraio: crittive%20fauna/uccelli/cesena.pdf; (SOLO REGIONE PIEMONTE) i dati contenuti nello studio La migrazione degli uccelli in Piemonte: stato attuale delle conoscenze ed individuazione delle principali direttrici di volo, a cura dell osservatorio faunistico piemontese, dove nell analisi delle catture e delle ricatture elaborate da Fasano e Al. 2005, si indica che un movimento migratorio pre-nuziale si veridica a partire da metà febbraio (FEB 2), come evidenziato nella fase fenologica. rog_ricerca/rotte_parte3.pdf. DATI NAZIONALI DA INSERIRE PER TUTTE LE REGIONI CHE HANNO ANCHE DATI REGIONALI: i dati riportati nella pubblicazione ISPRA Spina F. & Volponi S., 2008 Atalante della Migrazione degli Uccelli in Italia. 2. Passeriformi. Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Istituto Superiore per la Protezione e la Rcerca Ambientale (ISPRA). Tipografia SCR-Roma. 632 pp, dove a pag. 222 nella tabella delle ricatture estere in Italia si evidenzia che fra la prima e la seconda decade di gennaio non ci sono differenze nella percentuale di ricatture, mentre una leggera diminuzione si verifica nella terza decade e una ripresa si ha nella prima decade di febbraio coincidente verosimilmente con l inizio della migrazione pre-nuziale; Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 48

50 i dati contenuti nella pubblicazione Scebba S., 1987 I tordi in Italia, Editoriale Olimpia dove in base ad un accurata analisi delle ricatture a livello nazionale suddivise per un numero mensile e aree euring, si indica come il mese di febbraio sia il mese, di quelli interessati dalla migrazione pre-nuziale, con il più alto numero di ricatture coincidente presumibilmente con il picco massimo della migrazione che ha il suo inizio (come descritto dall Autore) per i suoi contingenti provenienti dalle aree nordiche in anticipo rispetto a quelli dell Europa centrale, che si mantengono nei luoghi di svernamento più a lungo (tutto febbraio); da ciò si può evincere che movimenti migratori iniziali possono essere ricondotti alla prima decade di febbraio (FEB 1), dato che per i due gruppi le presenze si mantengono costanti per tutto gennaio e da febbraio si registra un calo marcato a carico delle popolazioni nordiche; la bibliografia citata nella Relazione tecnico-scientifica sull individuazione delle decadi riferite all Italia nel documento Key concpts of article 7(4) of directive 79/409/EEC a cura di Andreotti A., Serra L., Spina F. INFS 2004, dove in tutti gli otto lavori, citati alle pagine 49-50, tratti dalla letteratura venatoria italiana, viene riportato che la migrazione pre-nuziale ha inizio a partire dal mese di febbraio. * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 49

51 TORDO BOTTACCIO (Turdus philomelos) OPZIONE 1 REGIONI CHE NON DISPONGONO DI DATI A SOSTEGNO DELL INIZIO DELLA MIGRAZIONE PRE NUZIALE DOPO LA SECONDA DECADE DI GENNAIO Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): seconda decade gennaio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: paragrafo della Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici dove si precisa che posticipando il prelievo venatorio di una decade oltre l indicazione del documento Ornis KC non si verifica nessuna sovrapposizione reale di decadi riguardo l inizio della migrazione pre-nuziale; OPZIONE 2 REGIONI PER CUI SONO DISPONIBILI DATI A SOSTEGNO DELL INIZIO DELLA MIGRAZIONE PRE NUZIALE DOPO LA SECONDA DECADE DI GENNAIO E QUINDI POSSONO CHIUDERE LA CACCIA AL 31 GENNAIO (PIEMONTE, LAZIO, TOSCANA, SARDEGNA, MARCHE, LOMBARDIA, LIGURIA, SICILIA, PUGLIA) Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): seconda decade gennaio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: quanto riportato nel paragrafo della Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici ; (SOLO REGIONE TOSCANA) i dati riportati nello studio Casanova P., Memoli A., Pini L., Osservazioni sul flusso migratorio del tordo bottaccio e del fringuello. L'Italia forestale e Montana, 63 (1): 49-63, dove gli autori nella scheda descrittiva del Tordo bottaccio scrivono: In Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 50

52 Italia le popolazioni migratrici sono di passo da metà settembre a metà novembre e da febbraio ad aprile; nelle regioni centro-meridionali è svernante e nell analisi dei movimenti migratori gli stessi autori affermano con più precisione (pag 56) Il passo ha inizio nei primi giorni di ottobre e aumenta progressivamente fino ad un massimo nella terza decade del mese. Nella prima decade di novembre, pur subendo un calo, appare ancora notevole e si mantiene su livelli discreti anche nella seconda metà del mese (SCEBBA, 1987); in genere si esaurisce alla fine di novembre. Il ripasso inizia verso la fine di febbraio e il maggior afflusso si verifica nella prima metà del mese di marzo.. (SOLO REGIONE LOMBARDIA) i dati riportati nella pubblicazione La fauna selvatica in Lombardia Rapporto 2008 su distribuzione, abbondanza e stato di conservazione di uccelli e mammiferi, dove in base ad analisi di catture e ricatture degli osservatori ornitologici, nella scheda riguardante il tordo bottaccio, a pag. 146, si riporta che l inizio della migrazione prenuziale si verifica a partire dalla 1 decade di marzo; (SOLO REGIONE MARCHE) i dati forniti dall Osservatorio faunistico delle Marche dove nella scheda descrittiva del tordo bottaccio si riporta l inizio della migrazione prenuziale a partire dalla 1 decade di marzo. auna/uccelli/tordo%20bottaccio.pdf; (SOLO REGIONE PIEMONTE) i dati riportati nello studio La migrazione degli uccelli in Piemonte: stato attuale delle conoscenze ed individuazione delle principali direttrici di volo, a cura dell osservatorio faunistico piemontese, con analisi delle ricatture elaborate da Fasano e Al. 2005, dove si evince che un movimento migratorio prenuziale si abbia a partire dalla 1 decade di marzo come riportato nel numero di ricatture esterne per mese e nella fase fenologica, e nell andamento per decade delle catture nel corso dell anno; (SOLO REGIONE LAZIO) i dati riportati nella ricerca UFFICIO AVIFAUNA MIGRATORIA FIDC E GRUPPO INANELLAMENTO LIMICOLI a cura di Sergio Scebba e Michele Soprano (in preparazione) che dimostra un evidente incremento delle presenze di Tordo bottaccio a partire dalla seconda decade di febbraio con un aumento ancora più marcato nella prima decade di marzo, verificato con una stazione di inanellamento attiva dalla seconda decade di gennaio alla prima decade di marzo con procedure standardizzate; (SOLO REGIONE LAZIO) i dati del Programma di Studio Degli Uccelli di Interesse Venatorio Nel Lazio - Relazione Conclusiva a Cura Di Dott. M. Sacchi, Dott. S. Volponi, Dott. F. Spina INFS 2006, dove in base all analisi delle catture in quattro punti della regione Lazio tra cui uno Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 51

53 ubicato nell isola di Ventotene (quindi frequentata quasi esclusivamente da esemplari in migrazione) si conferma che, pur non essendo attivo l inanellamento nelle prime 4 pentadi di gennaio, e dato lo scarso numero di soggetti inanellati nella pentade 5 (2 esemplari) e 0 nella pentade 6, un movimento di migrazione prenuziale seppur minimo si verifica a partire dalla pentade 7 (FEB 1) per poi scemare e iniziare a crescere nuovamente in modo rilevante dalla pentade 10 ( probabile reale inizio della migrazione prenuziale ), come confermato dalle affermazioni che gli stessi autori riportano nella scheda descrittiva del tordo bottaccio presente nello studio: " Le popolazioni migratrici sono di passo da fine settembre a novembre e in febbraio-marzo"; (SOLO REGIONE LAZIO) i dati riportati nella pubblicazione "Il Tordo bottaccio Turdus philomelos a CastelFusano RNSLR (Roma) status e fenologia. (S. De Vita & M. Biondi). 15 Convegno Italiano di Ornitologi. Cervia settembre 2011, in stampa." dove in base ad un monitoraggio di un area campione (Castel Fusano) sul litorale laziale durata 11 anni, riporta: "Localmente la fase di migrazione prenuziale avviene a partire dalla III decade di febbraio con numeri ancora modesti per arrivare ad un picco tra la I e la II decade di marzo (68.7 ind. medi DS = 12) con buone presenze fino alla I decade di aprile per affievolirsi fino alla II decade ed esaurirsi poi entro la fine di aprile (nessun individuo è stato avvistato durante la III decade di aprile). Rispetto all andamento stagionale delle riprese italiane di soggetti inanellati all estero (n 1.272) (Volponi e Spina, 2008) l area, pur manifestando un andamento migratorio post-riproduttivo sostanzialmente sovrapponibile, sembrerebbe divergere dai dati nazionali specialmente durante la stagione invernale che evidenzia invece picchi invernali a partire dalla III decade di gennaio da noi localmente non riscontrati. I dati presentati nella ricerca dell Ufficio Avifauna Migratoria e Gruppo Inanellamento Limicoli a cura di Sergio Scebba e Michele Soprano, in cui un monitoraggio costante con stazione di inanellamento in provincia di Latina dimostra che la migrazione pre nuziale nella stagione 2012 si è svolta a partire dalla seconda decade di febbraio con un picco nella prima decade di marzo. (SOLO REGIONE SARDEGNA) i dati riportati nello studio Analisi dello stato faunistico delle popolazioni di alcune specie di interesse venatorio, a cura dell ufficio regionale fauna (regione Sardegna)- indagine faunistica , dove a pag. 31 dove riguardo la migrazione pre-nuziale si afferma Viene comunque segnalato un passo complessivamente scarso a fronte di un ripasso consistente nei mesi di febbraio e marzo ; analisi confermata dai dati riportati nei grafici di pag ; Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 52

54 (SOLO REGIONE SARDEGNA) i dati riportati nella pubblicazione scientifica ANDREOTTI, A., L. BENDINI, D. PIACENTINI & F. SPINA, (1999). The role of Italy within the Song Thrush Turdus philomelos migratory system analysed on the basis of ringing-recovery data. Vogelwarte, dove nella tabella delle ricatture di esemplari inanellati all estero in Sardegna, a pag. 39, si evince che un movimento iniziale di migrazione prenuziale si verifica a partire dalla 3 decade di gennaio dato l inizio dell aumento delle stesse; (SOLO REGIONE SARDEGNA) i dati riportati nel documento ISPRA Toso, S., B. Franzetti (2009). Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di perlievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n.157 e successive modificazioni, dove nella tabella delle ricatture di esemplari inanellati all estero in Sardegna, a pag. 154, si evince che un movimento iniziale di migrazione prenuziale si verifica a partire dalla 3 decade di gennaio dato l inizio dell aumento delle stesse; (SOLO REGIONE LIGURIA) i dati riportati nella pubblicazione scientifica ANDREOTTI, A., L. BENDINI, D. PIACENTINI & F. SPINA, (1999). The role of Italy within the Song Thrush Turdus philomelos migratory system analysed on the basis of ringing-recovery data. Vogelwarte, dove dalla tabella delle ricatture di esemplari inanellati all estero, a pag.39, si evince che un movimento iniziale di migrazione prenuziale si verifica a partire dalla 1 decade di febbraio dato l inizio del marcato aumento delle stesse; (SOLO REGIONE SICILIA) i dati riportati nella pubblicazione scientifica ANDREOTTI, A., L. BENDINI, D. PIACENTINI & F. SPINA, (1999). The role of Italy within the Song Thrush Turdus philomelos migratory system analysed on the basis of ringing-recovery data. Vogelwarte, dove dalla tabella delle ricatture di esemplari inanellati all estero, a pag.39, si evince che un movimento iniziale di migrazione prenuziale si verifica a partire dalla 1 decade di febbraio dato l inizio del marcato aumento delle stesse; (SOLO REGIONE PUGLIA) ricerca biennale UFFICIO AVIFAUNA MIGRATORIA FIDC E GRUPPO INANELLAMENTO LIMICOLI stazione di inanellamento per la rilevazione della migrazione pre nuziale del tordo bottaccio in Puglia (in preparazione); (SOLO REGIONE PUGLIA) ricerca 2006 Studio sui turdidi di interesse venatorio in Puglia Provincia di Lecce Osservatorio Faunistico Provinciale a cura di Giuseppe La Gioia. Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 53

55 DATI NAZIONALI DA INSERIRE PER TUTTE LE REGIONI CHE HANNO ANCHE DATI REGIONALI: i dati contenuti nella pubblicazione Scebba S., 1987 I tordi in Italia, Editoriale Olimpia dove in base ad un accurata analisi delle ricatture a livello nazionale suddivise per un numero mensile e aree euring, si rileva come mese massimo delle stesse il mese di febbraio, il cui inizio coincide con l avvio della migrazione pre-nuziale, come per altro ribadito dallo stesso Autore a pag. 20: In tutto il mese di febbraio è presente una notevole attività migratoria che continua in marzo seppur in tono minore ; i dati contenuti nella pubblicazione Brichetti P. & Fracasso G., 2008 Ornitologia italiana, vol. 5 turdidae-cisticolidae Oasi Alberto Perdisa Editore, Bologna, dove un analisi delle catture e delle ricatture a livello nazionale (Macchio e al. 1999, Licheri e Spina 2002, 2005) porta gli Autori ad affermare che: Movimenti tra metà settembre-novembre (max. fine settembre-inizio novembre picchi prima-seconda decade di ottobre), con anticipi da metà agosto e ritardi fino a metà dicembre e tra metà febbraio-aprile (max. marzo-metà aprile), con anticipi da inizio febbraio e ritardi fino a inizio maggio ; i dati riportati nella pubblicazione ISPRA Spina F. & Volponi S., 2008 Atalante della Migrazione degli Uccelli in Italia. 2. Passeriformi. Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Istituto Superiore per la Protezione e la Rcerca Ambientale (ISPRA). Tipografia SCR-Roma. 632 pp, dove a pag. 228 gli Autori affermano: La massima parte delle catture si riferisce alla migrazione autunnale, che ha luogo tra fine settembre e fine novembre, mentre il passo di ritorno, numericamente ben più modesto per quanto concerne i dati di inanellamento, ha luogo a partire da febbraio, come suggerito anche dall andamento dell indice di abbondanza ; i dati forniti dall INFS (ora ISPRA) nella pubblicazione Atlante della distribuzione geografica stagionale degli uccelli inanellati in Italia negli anni Biologia e conservazione della fauna, volume 103, 1999, evidenziano, come riportato nel testo a pag. 183 che: il passo di ritorno ha luogo a partire dal mese di febbraio. la bibliografia citata nella Relazione tecnico-scientifica sull individuazione delle decadi riferite all Italia nel documento Key concpts of article 7(4) of directive 79/409/EEC a cura di Andreotti A., Serra L., Spina F. INFS 2004, dove nei sedici lavori citati alle pagg , tratti dalla letteratura venatoria italiana, in tre viene individuato l inizio della migrazione pre-nuziale nella fine del mese di gennaio Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 54

56 mentre in tredici lavori la migrazione pre-nuziale viene collocata a partire dal mese di febbraio. * * * TORDO SASSELLO (Turdus iliacus) Periodo di prelievo suggerito: dal 1 ottobre al 31 gennaio Per le regioni in cui si verifica la coesistenza invernale con il Tordo bottaccio (laddove non vi siano dati per chiudere il prelievo venatorio oltre il 20 gennaio) valutare opzioni tecniche alternative riferite al possibile rischio di confusione con il Tordo bottaccio. Inizio della migrazione pre-nuziale (documento Ornis KC ): terza decade gennaio Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: paragrafo della Guida alla disciplina della caccia nell ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici - Direttiva Uccelli selvatici dove si precisa che posticipando il prelievo venatorio di una decade oltre l indicazione del documento Ornis KC non si verifica nessuna sovrapposizione reale di decadi riguardo l inizio della migrazione pre-nuziale; * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 55

57 CORNACCHIA GRIGIA (Corvus corone cornix): Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Per questa specie è possibile secondo i KC e la guida interpretativa chiudere il prelievo venatorio al 10 febbraio, previo parere ISPRA a cui le regioni devono uniformarsi (art. 18 comma 2 legge 157/92). E quindi possibile, per le regioni che intendono farlo, richiedere all ISPRA di esprimersi su questa opportunità. Per le regioni e province che intendano autorizzare il prelievo venatorio in pre-apertura per la specie Cornacchia grigia: 1 settembre-15 settembre per 4-5 giornate, da uniformare eventualmente a quelle previste per il colombaccio, la tortora o il merlo; successivamente chiusura e riapertura al 1 ottobre con chiusura al 10 febbraio, per il rispetto dell arco temporale massimo previsto dalla legge 157/92; per le regioni e province che non intendono avvalersi della pre-apertura il prelievo venatorio può essere autorizzato come nelle note sopra riportate. Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: l ISPRA nel documento: Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni relativamente alla specie nel paragrafo: Problemi di conservazione connessi all attività venatoria, riporta che: Il prelievo venatorio risulta complessivamente modesto ed in generale non sembra in grado di incidere sulla dinamica delle popolazioni. Il periodo di caccia attualmente previsto dalla normativa nazionale risulta accettabile sotto il profilo biologico e tecnico; il prelievo anticipato al primo di settembre, nella modalità da appostamento fisso o temporaneo, ai sensi art.18, comma 2 della Legge n. 157/92 può essere ritenuto accettabile. * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 56

58 GAZZA (Pica pica): Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Per questa specie è possibile secondo i KC e la guida interpretativa chiudere il prelievo venatorio al 10 febbraio, previo parere ISPRA a cui le regioni devono uniformarsi (art. 18 comma 2 legge 157/92). E quindi possibile, per le regioni che intendono farlo, richiedere all ISPRA di esprimersi su questa opportunità. Per le regioni e province che intendano autorizzare il prelievo venatorio in pre-apertura per la specie Gazza: 1 settembre-15 settembre per 4-5 giornate, da uniformare eventualmente a quelle previste per il colombaccio, la tortora o il merlo; successivamente chiusura e riapertura al 1 ottobre con chiusura al 10 febbraio, per il rispetto dell arco temporale massimo previsto dalla legge 157/92; per le regioni e province che non intendono avvalersi della preapertura il prelievo venatorio può essere autorizzato come nelle note sopra riportate. Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: l ISPRA nel documento: Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni relativamente alla specie nel paragrafo: Problemi di conservazione connessi all attività venatoria, riporta che: Il prelievo venatorio risulta complessivamente modesto ed in generale non sembra in grado di incidere sulla dinamica delle popolazioni. Il periodo di caccia attualmente previsto dalla normativa nazionale risulta accettabile sotto il profilo biologico e tecnico; il prelievo anticipato al primo di settembre, nella modalità da appostamento fisso o temporaneo, ai sensi art.18, comma 2 della Legge n. 157/92 può essere ritenuto accettabile. * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 57

59 GHIANDAIA (Garrulus glandarius): Periodo di prelievo suggerito: dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio Per questa specie è possibile secondo i KC e la guida interpretativa chiudere il prelievo venatorio al 10 febbraio, previo parere ISPRA a cui le regioni devono uniformarsi (art. 18 comma 2 legge 157/92). E quindi possibile, per le regioni che intendono farlo, richiedere all ISPRA di esprimersi su questa opportunità. Per le regioni e province che intendano autorizzare il prelievo venatorio in pre-apertura per la specie Ghiandaia: 1 settembre-15 settembre per 4-5 giornate, da uniformare eventualmente a quelle previste per il colombaccio, la tortora o il merlo; successivamente chiusura e riapertura al 1 ottobre con chiusura al 10 febbraio, per il rispetto dell arco temporale massimo previsto dalla legge 157/92; per le regioni e province che non intendono avvalersi della pre-apertura il prelievo venatorio può essere autorizzato come nelle note sopra riportate. Principali riferimenti tecnico-giuridici a supporto: l ISPRA nel documento: Sintesi dello stato di conservazione delle specie oggetto di prelievo venatorio ai sensi della legge 11 febbraio 1992 n. 157 e successive modificazioni relativamente alla specie nel paragrafo: Problemi di conservazione connessi all attività venatoria, riporta che: Il prelievo venatorio risulta complessivamente modesto ed in generale non sembra in grado di incidere sulla dinamica delle popolazioni. Il periodo di caccia attualmente previsto dalla normativa nazionale risulta accettabile sotto il profilo biologico e tecnico; il prelievo anticipato al primo di settembre, nella modalità da appostamento fisso o temporaneo, ai sensi art.18, comma 2 della Legge n. 157/92 può essere ritenuto accettabile. * * * Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 58

60 INTEGRAZIONE TORDO BOTTACCIO Con la presente nota, a seguito di ulteriori approfondimenti, si intende portare a conoscenza delle Regioni Basilicata, Calabria e Puglia la possibilità, anche per queste Regioni, di estendere il prelievo del Tordo Bottaccio al 31 Gennaio. In particolare si fa riferimento, per motivare tale possibilità, alla specifica tabella di ricattura di esemplari inanellati all estero per il Sud Italia presente nello studio ANDREOTTI, A., L. BENDINI, D. PIACENTINI & F. SPINA, (1999). The role of Italy within the Song Thrush Turdus philomelos migratory system analysed on the basis of ringing-recovery data. Vogelwarte. a pag. 39 fig. 8d.. INTEGRAZIONE BECCACCIA Il campione di Beccacce inanellate all estero e ricatturati in Italia si compone di 136 soggetti, in base a questi ISPRA fà un analisi statistica dei soggetti ricatturati suddivisi per decadi che portano la stessa ad affermare che l inizio della migrazione prenuziale si ha a partire dal 10 gennaio come indicato nel documento ORNIS ma che occorrerebbe tuttavia limitare al 31 dicembre il prelievo venatorio per non incidere troppo su popolazioni svernanti e localizzate; a tal proposito l istituto indica le varie condizioni che hanno portato alla ricattura dei soggetti riconoscendo l attività venatoria come principale fonte di ricattura e ammettendo che quando questa è chiusa diminuiscono le possibilità di ricattura Atlante delle migrazioni (2008). Si può notare nei grafici sotto riportati il differente andamento presente nei dati di ricattura pre-1992 (chiusura attività posteriore al 31 gennaio) e post-1992 (chiusura attività venatoria al 31 gennaio): Dati di Ricattura EST-ITA pre 1992 (84) Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 59

61 Dati di Ricattura EST-ITA post 1992 (52) Risulta quindi evidente che perseguendo con questo metodo di analisi, una chiusura dell attività venatoria al 10 gennaio o, addirittura al 31 dicembre, porterebbe in pochi anni ad un ulteriore analisi falsata della reale fenologia della specie. L inanellamento della specie Beccaccia richiede tecniche del tutto particolari e soprattutto di tipo intensivo che in Italia viene effettuato esclusivamente nella tenuta di Castelporziano a Roma (Aradis et. al. 2006). E interessante altresì rilevare che per ottenere un analisi statistica corretta, la stessa dovrebbe essere condotta utilizzando un metodo di analisi standardizzato; a tal proposito si rileva che ISPRA nelle sue pubblicazioni indica sì l attività venatoria come principale fonte di ricattura, ma non fà uno studio dettagliato dello svolgimento della stessa durante i vari periodi dell anno, e dato che la concentrazione dei cacciatori che si dedicano alla caccia della Beccaccia varia, anche in base alle date di chiusura di altre forme di caccia, si può desumere che il metodo utilizzato non sia propriamente ortodosso per un analisi statistica attendibile. Es: Il cacciatore specialista si dedica all attività venatoria della Beccaccia dai primi giorni di Ottobre fino alla cessazione della stessa. Nel mese di Gennaio dove nella quasi totalità delle Regioni Italiane la caccia in forma vagante viene bloccata, ma viene ammessa solo quella effettuata in prossimità di zone lacuali e fluviali o all interno delle superfici boschive, l interesse venatorio per la Scolopax Rusticola subisce un aumento anche da cacciatori occasionali. Analizzando i dati di ricattura forniti da ISPRA per definire i reali spostamenti effettuati dai vari soggetti si può far riferimento alle cosiddette ricatture dirette (soggetti inanellati all estero e ricatturati in Italia nello stesso anno biologico (EST-ITA), soggetti inanellati in Italia e ricatturati all estero nello stesso anno biologico (ITA- EST) e soggetti inanellati in Italia e ricatturati sempre in Italia nello stesso anno biologico ITA-ITA ), da queste è possibile capire le direttrici di spostamento, i luoghi frequentati dai vari soggetti e i relativi periodi di movimento in modo abbastanza corretto. Analizzando le conclusioni cui giunge l ISPRA sulla migrazione postnuziale riguardo direttrici, luoghi e periodi l analisi che l Istituto effettua appare corretta: A parte un solo dato in settembre, le ricatture divengono regolari ed iniziano ad aumentare significativamente a partire dalla decade centrale di ottobre. L incremento prosegue fino ad un massimo annuale raggiunto nella decade centrale di novembre. A questo segue ancora una diminuzione, con un secondo incremento che coincide con la decade centrale di dicembre. Atlante delle migrazioni Per quanto riguarda la migrazione prenuziale invece vi sono indicazioni discordanti tra i dati di ricattura e quelli di inanellamento; tralasciando l analisi statistica sulle ricatture, già sopra discussa, e concentrandosi sulle ricatture dirette, dato che ISPRA indica movimenti di migrazione pre-nuziale a partire dalla prima decade di Gennaio, sarebbe logico attendersi esemplari di ricattura diretta ITA-EST nei luoghi di nidificazione Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 60

62 o presenza negli stessi, accertata da studi, tra l ultima decade di gennaio e tutto il mese di febbraio; a tal riguardo si fa presente che tra tutti i casi di ricatture dirette analizzate (ITA-EST) vi è un solo esemplare, inanellato in Italia dal 1930 ad oggi, che è stato ricatturato nel periodo gennaio-marzo nell areale di nidificazione: IAB H BECCACCIA C.Le Contumaci Italia IAB H BECCACCIA Pellerd Hungary Si precisa al riguardo che lo stesso comitato ORNIS, con riferimento alla stesura dei Key Concepts indica l esclusione dei dati estremi e che gli stessi dati vanno riferiti a popolazioni e non a singoli uccelli. Si precisa anche la definizione che il comitato Ornis dà riguardo la migrazione prenuziale Return to the breeding areas is an annual displacement, in one of more stages, of birds from their wintering areas back to nesting grounds. The wintering period ends with departure from the wintering areas where migrant birds have been more or less stationary since the end of the post-nuptial (autumn) migration. The return to the breeding areas is commonly called pre-nuptial migration or 'spring migration', da ciò si evince che spostamenti che ricadono nell areale di svernamento, non seguiti da abbandono dello stesso in tempi ragionevoli, stante anche la maggior velocità della migrazione prenuziale rispetto alla postnuziale, non possono essere definiti come movimenti migratori, ma spostamenti dettati da cause ambientali o di alimentazione; premesso ciò quindi, dai dati di ricattura in possesso di ISPRA, non è possibile dimostrare con ragionevole certezza l ipotesi di inizio migrazione prenuziale, della Beccaccia svernante in Italia, al 10 gennaio, anche in virtù dei dati e delle pubblicazioni che dimostrano che l arrivo nei siti di nidificazione, anche quelli più a sud dell areale di nidificazione (i primi ad essere rioccupati), si hanno a partire perlomeno dal 10 Marzo in poi ( Spring migration of birds in relation to North Atlantic Oscillation Zdenuk HUBALEK 2003; Phenology of birds arrival of eastern Europe Zalakevicius e al e per le popolazioni del nord europa Alestarm 1976 ); anche i dati di ricattura diretta ITA-EST forniti da ISPRA confermano tale indicazione: H Beccaccia 12-gen-90 Italy Caserta & Napoli 20-apr-90 Belarus H Beccaccia 2 20-gen-93 Italy Roma 15-mag-93 Belarus H Beccaccia 2 11-feb-94 Italy Roma 21-mar-94 Hungary Hungary H Beccaccia 2 25-feb-97 Italy Roma 20-mar-97 Hungary Hungary H Beccaccia 2 10-gen-95 Italy Roma 12-apr-95 Belarus Emblematico è poi il caso delle ricatture ITA ITA dove la presenza della Beccaccia nei mesi di Febbraio e Marzo in Italia è costante come si può evincere dai dati sotto riportati: H Beccaccia 2 09-gen-02 Italy Roma 20-gen-02 Italy South Tyrrhenian H Beccaccia 2 21-gen-93 Italy Roma 18-feb-93 Italy South Tyrrhenian H Beccaccia 2 22-gen-93 Italy Roma 08-feb-93 Italy South Tyrrhenian H Beccaccia 2 04-feb-97 Italy Roma 11-feb-97 Italy H Beccaccia 2 16-gen-96 Italy Roma 20-feb-96 Italy H Beccaccia 2 04-gen-00 Italy Roma 15-feb-00 Italy H Beccaccia 2 18-gen-00 Italy Roma 08-feb-00 Italy H Beccaccia 2 10-gen-95 Italy Roma 31-gen-95 Italy H Beccaccia Acilia RM H Beccaccia Acilia RM Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 61

63 Interessante vedere poi come una ricattura ITA EST sia addirittura avvenuta nella seconda decade di Dicembre e ripresa all inizio della seconda decade di Dicembre addirittura in Grecia: H Beccaccia 2 16-dic-97 Italy Roma 11-gen-99 Greece Come possiamo vedere dai dati estrapolati e sopra riportati, l affermazione onde per cui per la Beccaccia sia stato indicato come periodo di fine dell attività venatoria in Italia la data del 10 Gennaio o, il 31 dicembre come l ISPRA afferma nella Guida alla stesura dei Calendari Venatori è criticabile anche in funzione di una posizione estremamente cautelativa per la specie e il suo status di conservazione. Quindi si può concludere che in base ai dati di ricattura risulta accertato, come sostiene ISPRA, che l afflusso di Beccaccia nel nostro Paese proviene da latitudini differenti e che possono avere dinamiche migratorie differenti, ma alla luce degli stessi dati di ricattura Italiani sopra analizzati, non vi sono conferme certe di popolazioni che iniziano la migrazione prenuziale in Italia a partire dal 10 gennaio, dato che anche i dati di inanellamento non confermano tale ipotesi. Per stabile quindi con accettabile precisione l inizio della migrazione prenuziale l analisi dei dati ci porterebbe ad affermare, che per la Beccaccia si possa individuare l inizio di migrazione con la III decade di febbraio. A sostegno di tale ipotesi ricordiamo anche alcune pubblicazioni a riguardo: a) Da Rotondi M., 1962-Migratori alati. La rotografica, Roma, pp Pg 90:.discretamente abbondante nelle epoche del doppio passo (metà ottobre-novembre; febbraiometà aprile). Pg. 120: La beccaccia, già verso la metà di marzo, si accinge alla riproduzione nei luoghi dove è stazionaria e in quelli dove ha fatto ritorno dopo essersene allontanata sin dall autunno o soltanato nel periodo più crudo dell inverno. b) Da Rastelli G. (a cura di), 1946-L almanacco del cacciatore e del pescatore. Anno Casa Editrice il Cigno, Milano. Febbraio.. In quasto mese si apre il ripasso: il primo uccello di transito è il colombaccio Se la stagione non è troppo rigida partono gli zigoli della neve, merli e tordi, cince e fioraccino, marzaiole.codone, moriglione, morette, smergi, pescaiola, beccaccia, beccaccino, frullino.prendendo le vie del nord. c) Da Ghidini L., 1934-Nuovo manuale del cacciator. Hoepli, Milano. Pg. 303: Febbraio: partenza. Marzaiola, moriglione, beccaccia, beccaccino, frullino. Transito: Colombaccio. Alcuni ulteriori riscontri di carattere fenologico tratti dal Progetto Sky-Way (Convenzione Federcaccia, ANUU, Italcaccia) d) Da: Medani E. (coord.) Ricerca nazionale sulla migrazione dell avifauna. Sky-Way project. Convenzione Federcaccia, ANUU, Italcaccia, Vol. V, analisi statistica per il quinquennio La prima spinta verso i quartieri riproduttivi coincide con l inizio della seconda decade di febbraio, e l ondata migratoria và via via intensificandosi fino a raggiungere l apice tra la seconda e la terza decade di marzo. e) Da: Medani E. (coord), Ricerca nazionale sulla migrazione dell avifauna. Sky-Way project, Convenzione Federcaccia, ANUU, Italcaccia, analisi statistica per l anno Pg. 16. Febbraio è il mese della stasi, scarsi movimenti si verificano nella seconda decade in perfetta coincidenza con l inizio canonico della risalita: il 15. f) Da: Medani E. (coord), Ricerca nazionale sulla migrazione dell avifauna. Sky-Way project, Convenzione Federcaccia, ANUU, Italcaccia, analisi statistica per l anno Pg. 13: La prima decade di febbraio è caratterizzata dall assenza di spostamenti per quasi tutto il periodo, e solamente nell ultimo giorno gli uccelli iniziano a muoversi dando il via alla risalita primaverile, con qualche giorno di anticipo sulle date tradizionali. g) Da: Medani E. (coord), Ricerca nazionale sulla migrazione dell avifauna. Sky-Way project, Convenzione Federcaccia, ANUU, Italcaccia, analisi statistica per l anno 1999, Vol. VII Pg. 17: Nuovamente constatiamo che il massimo degli spostamenti si verifica nella seconda decade (febbraio).in corrispondenza del giorno 13 data, questa, che può essere considerata come l inizio ufficiale del ripasso h) Da: Medani E. (coord), Ricerca nazionale sulla migrazione dell avifauna. Sky-Way project, Convenzione Federcaccia, ANUU, Italcaccia, analisi statistica per l anno 2002, Vol. X. Pg. 20: La risalita debutta regolarmente nella seconda decade, con un picco di segnalazioni per il giorno 12 (febbraio). Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 62

64 Al fine di riuscire ad individuare il periodo corretto per l inizio della migrazione prenuziale per la Beccaccia riteniamo utile riportare alcune informazioni che il club Beccacciai d Italia, associazione di tipo specialistico al cui interno operano numerosi appassionati che da anni partecipano a workshop internazionali sulla gestione dello scolopacide: Non sono mai state effettuate analisi scientifiche sull apparato sessuale (dosaggio ormonale sulle gonadi) delle beccacce nel periodo di svernamento sul territorio italiano. Tali studi sono altresì stati effettuati in Francia su tipiche aree di svernamento che presentano caratteristiche climatiche analoghe a quelle italiane. I dati francesi dimostrano che l apparato sessuale delle beccacce non è attivo fino alla terza decade di febbraio. Questo studio ha permesso il prolungamento della data di chiusura della caccia alla beccaccia in Francia al 21 Febbraio, chiaramente con tetti di prelievo ridotti e misure di protezione in caso di ondate di gelo. - Le analisi sul fenomeno della migrazione pre nuziale, altrimenti detta ripasso primaverile, effettuate sui territori appenninici del Centro Italia negli ultimi 5 anni (appennino tosco-umbro) ci dimostrano che il movimento in risalita avviene dalla fine di febbraio, ha il suo picco a metà di Marzo, con una piccola coda fino alla prima decade di Aprile. Sempre condizionato da fattori climatici. - Le catture e l inanellamento delle beccacce svolto da Novembre 2010 ad Aprile 2011 presso la Tenuta di San Rossore, effettuato dagli inanellatori autorizzati ISPRA, all interno del Centro Studi Beccaccia di San Rossore-Pisa, ci mostrano il picco di presenze di beccacce (grazie all arrivo da sud di quelle in migrazione pre nuziale) al 19 di Marzo. I contatti e le catture di Gennaio sono sul contingente presente e invariato come numero (CSB San Rossore, 2011) - I dati comunicati dal 7 Workshop Woodcock dell UICN, dello scorso Maggio a San Pietroburgo, sul monitoraggio della nidificazione nelle classiche aree di riproduzione russe (riguardanti la migrazione italiana) ci dicono di migrazione pre nuziale ritardata (Y.Ferrand, ONCFS France). Risulta ormai un trend consolidato, così come è sempre più ritardata la migrazione post nuziale (autunno) a causa dell innalzamento delle temperature minime. In poche parole gli inverni iniziano più tardi e tendono a prolungarsi. Concludiamo questa analisi con la consapevolezza nell indicare la II decade di Febbraio, come i dati analizzati ci consentono di fare, un periodo congruo che tiene conto di possibili fluttuazioni dovute al clima e all abbondanza di cibo, ma soprattutto di dati oramai consolidati che dimostrano come la Beccaccia almeno fino alla metà del mese di Febbraio sia ancora svernante nel nostro Paese e non un migratore di ritorno verso i luoghi di nidificazione. Ufficio Tecnico Legislativo Fauna Selvatica - ANLC Pagina 63

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