PARROCCHIA SANT' ANTONIO ABATE VALLECROSIA

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1 PARROCCHIA SANT' ANTONIO ABATE VALLECROSIA Inventario patrimoniale dei beni immobili appartenent alla PARROCCHIA SANT'ANTONIO ABATE Sita in VALLECROSIA Diocesi di Ventmiglia

2 CHIESA DI SANTA CRESCENZA Dat catastali: N.C.E.U. Fg.2 lett. A ente urbano privo di intestazione e consistenza(vedi visura allegata). Ubicazione : Via Dritta snc Notzie storiche: Chiesa settecentesca oggi sconsacrata, immette nella parte bassa della citta. L'oratorio di Santa Crescenza nel '700 e '800 fervava di una intesa attività che andò via via scemando nel '900 col il progressivo abbandono del borgo. Edificio ad aula i soli elementi decorativi sono gli stucchi di fattura modesta decorano la volta del presbiterio rettangolare. Stato di manutenzione: In stato di abbandono completamente da ristrutturare sopratutto la copertura per garantire la conservazione della muratura perimetrale.

3 CHIESA DI SANT'ANTONIO ABATE Dat catastali: N.C.E.U. Fg.2 lett. B ente urbano privo di intestazione e consistenza(vedi visura allegata). Ubicazione : P.zza Sant Antonio. Notzie storiche:la chiesa artisticamente la più importante della vallata è stata consacrata nel 1737 dal Vescovo di Ventimiglia. All'interno sono presenti 3 state attribuite al Maragliano. La navata è in tipico barocco ligure facciata molto interessante per gli stucchi. All'inizio del settecento fu completamente demolita per far posto alla nuova chiesa barocca più importante e più spaziosa della precedente. Nella cripta sottostante il pavimento della nuova chiesa si è conservata un'ampia porzione della vetusta chiesa, adibita per le intumazioni ancora nel corso del XVIII secolo, ed elementi architettonici romanici furono rimpiegati anche all'esterno, come nel caso di una colonna con capitello cubico utilizzata a sostegno della sporgenza di una nicchia d'altare. Questi elementi ci danno un quadro d'insieme dell'austera dimensione del precedente luogo di culto di cui è rimasto pure un prezioso documento pittorico che si può osservare nel dipinto della Madonna del Rosario della prima cappella di sinistra. La chiesa con il tetto a capanna emerge tra le case che la circondano da tutti i lati affiancata dalla torre campanaria. La necessità di un nuovo luogo di culto era dovuto oltre alle conclamate cause di vetustà dell'edificio, alla nuova mentalità e infine alla cresciuta popolazione che accorreva sempre numerosa alle cerimonie. Solo nel 1737, il 23 gennaio si ha notizia della consacrazione della nuova chiesa ad opera del vescovo intemelio Bacigallupi che stabilì la terza domenica di ottobre come giorno anniversario: così

4 si legge in una lapide posta all'interno della chiesa. Consistenza e descrizione: La nuova facciata è stata ultimata nel 1748, ariosa e solenne nella sua linearità. Ha una struttura a capanna su due ordini: nella parte inferiore sopra il portale centrale, nella nicchia incorniciata di stucchi e motivi floreali, è collocata la statua del santo ancorato, ed al fianco,separate da coppie di parati, gli altri due santi titolari: a sinistra S.Bernardo iconograficamente rappresentato con la mitra episcopale ai piedi ed il diavolo tenuto al guinzaglio di una lunga catena, e a destra S.Sebastiano trafitto. L'interno a una navata è una pianta rettangolare munita di due cappelle ricavate nello spessore della muratura, la parte posteriore si amplia in due cappelle semiellittiche a tutta altezza e si restringe nel presbiterio alto e stretto. Ai lati, nelle rientranze gli altari laterali: sul lato destro l'altare di San Sebastiano e nella parte mediana del transetto il grande e sontuoso altare della Madonna del Carmine con una pregevole statua lignea opera del Giovanni Maragliano; sul lato sinistro, la cappella delle anime purganti è adorna di una pregevole tela del Casoni, in cui si nota una rappresentazione del borgo medioevale. Infine nello slargo del transetto l'altare della Madonna del Rosario anch'essa attribuita al nipote del celebre artista genovese, come il crocifisso dell'altar maggiore consacrato del vescovo Giustiniani L'altare maggiore è ricco di marmi policromi intarsiati. L'organo già della precedente chiesa fu acquistato nel 1679 dal M.R.D. Gio Francesco Oliva di Ventimiglia per il prezzo di lire Il dipinto del Casoni fu realizzato a ringraziamento della protezione accordata al paese durante la guerra contro i savoiardi nel Destnazione d'uso:la chiesa di proprietà della parrocchia è soggetta a pubblico godimento in quanto utilizzata normalmente per le celebrazioni religiose. Stato di manutenzione: In discreto stato di conservazione necessita pur sempre di continua manutenzione.

5 ORATORIO DELLA ASSUNTA Dat catastali: N.C.E.U. Fg.2 lett. C ente urbano privo di intestazione e consistenza(vedi visura allegata). Ubicazione : P.zza Notzie storiche:l'oratorio dell'assunta risale al XVII secolo, come l'arredo interno con gli stucchi settecenteschi attribuiti a Pietro Lucchesi. Molto particolare l'esile campanile di forma triangolare. Guidato dalla confraternita dei disciplinanti, negli obblighi dello statuto prevedeva l'accompagnamento all'eterna dimora dei confratelli e consorelle e gratuito dei nullatenenti. Si radunavano settimanalmente indossando la divisa bianca con la mantellina rossa o nera secondo la necessità e solo nei riti della settimana santa ponevano sul capo il lungo cappuccio a punta. I defunti venivano portati nel camposanto per mezzo di una portantina ancora conservata nei locali della sacrestia, a braccia non chiusi in casse ma solo avvolti in un semplice sudario. All'interno del edificio sacro i confratelli si riunivano per cantare gli uffici seguendo norme dettate dal Santo Borromeo. Legata all'oratorio dell'assunta era la venerabile Compagnia degli agonizzanti istituita nel 1791 dal Rev. Bernardino Aprosio. Stato di manutenzione: Grossi problemi di umidità di risalita ed infiltrazioni lo rendono quasi inagibile, deteriorando gli stucchi, in particolar modo la statua dell'assunta, anche la copertura necessità di interventi, attualmente montati ponteggi a tutela del pubblico transito.

6 CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE Dat catastali: N.C.E.U. Fg.2 lett. D ente urbano privo di intestazione e consistenza(vedi visura allegata). Ubicazione : La chiesetta sorge in posizione isolata fra gli ulivi, fuori dell'abitato lungo il sentiero che conduceva a Borghetto e Vallebona. Notzie storiche:era l'antica parrocchia eretta nel XII secolo. L'edificio reca un impianto tardo medioevale forse quattrocentesco,invaso della navata coperta da tetto ligneo, ed una fase secentesca, il presbiterio e le due cappelle laterali simmetriche. Sui lati esterni due lapidi ritenute copie testimoniano la predicazione di di S. Bernardo di Chiaravalle. Sopra l'altare maggiore si conserva un pregevole tela secentesca dipinto della vergine del pittore Giobatta Gastaldi, altre 2 importanti tele databili 1610 quella raffigurante San Carlo Borromeo e alcuni devoti, malridotta di pittore ligure e quella del raffigurante i Santi Bernardo, Giorgio e Sebastiano da attribuire a Gio Batta Gastaldi da Triora. Secondo padre Penco storico della Chiesa, qui predicò il santo cisterciense e due epigrafi poste ai lati ci rammentano i fatti. Consistenza e descrizione:struttura ad una sola navata con il tetto ligneo sorretto da un grosso tronco di pino appena squadrato. L'interno è ampio ma disadorno; ai lati si aprono due cappelle con volta intonacata, l'una dedicata a S. Bernardo e l'altra S. Ignazio. La facciata a capanna è sormontata da due campanili a vela, ma solo uno è adorno di una piccola campana. Stato di manutenzione: Grossi problemi di umidità di risalita ed infiltrazioni interessano in particolar modo le due cappelle latereali, causando lo vuotamento della volta e il consecutivo cedimento della stessa.

7 CIMITERO Dat catastali: N.C.E.U. Fg.2 lett. E ente urbano privo di intestazione e consistenza(vedi visura allegata). Ubicazione : Accanto alla chiesetta della santa Maria delle Grazie sorge il cimitero storico del borgo(attualmente in stato di abbandono), solo nel '900 con la formazione del nuovo agglomerato urbano di Piani di Vallecrosia, fu creato un nuovo campo cimiteriale lungo la via Provinciale.

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