da 0 a 2 anni la prima infanzia
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- Artemisia Cara
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1 da 0 a 2 anni la prima infanzia questo è il periodo in cui un bambino acquista la capacità motoria, prima si evolve la grande motricità: stare seduti da soli gattonare tra i 7/8 mesi camminare tra i 13/15 mesi correre poi si evolve la piccola motricità che è la capacità di afferrare e manipolare oggetti utilizzando il pollice opponibile grazie a queste prime conquiste il bambino d ora in poi avrà la possibilità di sperimentare i giochi percettivi-motori (afferrare e lanciare oggetti, metterli uno sopra l altro o uno dentro l altro ) anche i giochi imitativi sviluppano nel bambino l associazione motoria e vocale es.: imitare una canzoncina battendo contemporaneamente le mani l imitazione può essere speculare quando il bambino imita quello che sta facendo l adulto o differita quando imita azioni o suoni di momenti precedenti in questo periodo il bambino struttura anche il proprio pensiero e il proprio linguaggio gli psicologi comportamentisti dicono che saranno gli stimoli a cui il bambino è sottoposto a determinare il suo comportamento, comunque ad oggi il punto di riferimento per quanto riguarda lo sviluppo cognitivo del bambino è la teoria dell età evolutiva dello psicologo svizzero Piaget
2 Piaget nasce nel 1896 in Svizzera, studia la psicanalisi di Freud senza condividerla impara invece la tecnica per la misurazione dell intelligenza di Binet e nel 1932 diventa codirettore dell Istituto Jean-Jacques Rousseau a Ginevra per le scienze dell educazione, nella sua vita ricopre numerosi incarichi universitari e diventa anche presidente della Commissione Svizzera dell UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la Scienza e la Cultura) nel 1955 fondò a Ginevra il Centro internazionale di epistemologia genetica da lui diretto fino alla sua morte nel 1980 è lo studio delle origini della conoscenza L'epistemologia genetica spiega il processo tramite il quale un essere umano sviluppa le sue abilità cognitive nel corso della sua vita, a partire dalla nascita ed attraversando stadi precisi di sviluppo, con particolare attenzione ai primi anni dello sviluppo cognitivo egli disse: «La conoscenza è un processo di costruzione continua» Piaget non usava il metodo sperimentale ma prediligeva l osservazione diretta dei bambini tra cui anche i suoi tre, scrisse più di 500 libri, il primo fu giudizio e ragionamento del fanciullo scritto nel 1924 ma giunto nel nostro paese solo nel 1958 concetti di base della teoria di Piaget per Piaget l intelligenza è il risultato dell unione tra la maturazione del nostro sistema nervoso e le sollecitazioni dell ambiente l intelligenza si adatta all ambiente questi i 4 concetti portanti della sua teoria: - l assimilazione, grazie agli schemi che abbiamo innati, il bambino può immagazzinare i nuovi dati con cui entra in contatto es.: prendendo un oggetto egli lo batterà a terra modalità di conoscenza diretta - l accomodamento, gli schemi in possesso del bambino si modificano in base a nuove esperienze, gli schemi mentali quindi possono adattarsi sempre meglio ai nuovi dati es.: se l oggetto da battere a terra è difficile da maneggiare cercherà di coordinare meglio la presa modalità di conoscenza non diretta
3 - l operazione mentale, è il ragionamento che compare tra i 6/7 anni, momento in cui hanno acquisito padronanza del linguaggio - lo schema, raggruppa le esperienze sia motorie che intellettuali quali il concetto di numero e le operazioni a mente stadi dello sviluppo cognitivo il bambino fa ragionamenti e pensieri che si sviluppano in 4 stadi: stadio senso motorio stadio pre-operatorio stadio operatorio concreto stadio operatorio formale 0/2 anni 3/6 anni 7/10 anni 11/14 anni lo stadio senso motorio (0-2 anni) precede il linguaggio e sono informazioni acquisite attraverso i sensi e i movimenti del corpo: - riflessi primari, suzione, prensione.. - reazioni circolari primarie, succhiarsi il pollice secondarie, agitare un sonaglio e terziarie, far cadere oggetti diversi - coordinazione mezzi fini, sposto un cuscino per prendere un oggetto sotto - rappresentazioni mentali è il gioco simbolico cioè il gioco del far finta di es.: cavalcare un manico di scopa facendo finta che sia un cavallo o l imitazione differita imitare qualcosa o qualcuno senza avere un modello davanti ma solo ricordandosi come fare la soluzione di problemi, aprire una scatola ricordandosi come si è aperto un contenitore precedentemente
4 le prime parole il bambino prima di esprimersi con parole comunica utilizzando gesti e vocalizzi definiti linguaggio non verbale la tabella indica le fasi dello sviluppo del linguaggio i primi due anni 0-3 mesi esprime i suoi bisogni attraverso il pianto o la propria soddisfazione attraverso suoni e vocalizzi 3-6 mesi utilizza vocalizzi e suoni non articolati 6-9 mesi 9-12 mesi mesi suoni consonantici e lallazione (la-la-la ma-ma-ma) vocalizzazione volontaria, fa ciao o no, indica o offre compaiono le prime parole legate alle sue abitudini (pappa, palla ) mesi le parole aumentano, canta le filastrocche Costruzione del mondo affettivo e sociale La famiglia è il primo ambiente in cui il bambino sviluppa le capacità emotive e relazionali le emozioni compaiono molto prima del linguaggio, abbiamo affermato che egli è in grado di esprimere i suoi bisogni attraverso il pianto o i vocalizzi, ma anche di comprendere e condividere le emozioni di tutti quelli che gli stanno vicino (disposizione innata all empatia) di conseguenza ha bisogno di un ambiente attento ai suoi bisogni (ambiente empatico) e cerca nella figura materna l attenzione desiderata gli scienziati hanno spiegato che l empatia fa parte della biologia del cervello umano, esistono infatti dei neuroni chiamati neuroni specchio che sono in grado di simulare nel nostro cervello quello che gli altri fanno e di conseguenza ci permettono di percepire e immagazzinare nella nostra memoria le emozioni delle persone che abbiamo vicine
5 il legame con la madre o comunque con l adulto che lo accudisce (legame di attaccamento) costituisce l inizio per costruire il suo comportamento sociale se il legame di attaccamento è positivo inciderà positivamente anche sulla crescita del bimbo il bambino a 18 mesi riconoscendosi allo specchio diventa consapevole di essere una persona che interagisce con oggetti e persone reali una volta conquistata la propria identità inizia una fase di identità di genere ossia inizia a notare somiglianze e differenze fra gli altri bambini capendo che esistono maschi e femmine e di conseguenza comportandosi come quelli dello stesso sesso l identità di genere si sviluppa nei primi tre anni di vita ha una base biologica, ma è anche una costruzione sociale ossia il bambino capisce di essere maschio o femmina perché lo apprende nei rapporti con i genitori e con gli adulti in genere dai 3 ai 5 anni il bambino sviluppa un forte attaccamento nei confronti del genitore del sesso opposto (le femmine manifestano attaccamento verso il papà e i maschi manifestano attaccamento verso la mamma) Freud ha chiamato questo attaccamento Complesso di Edipo
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