VARIANTE AL PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA SA MINDA NOA VIALE ALDO MORO OLBIA GOLFO ARANCI V.LE. d7 d8 ALDO MORO VIA CAIRO VIA ATENE VIA VIA TUNISI
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1 40 MONACO LE ALDO MORO LIONE ATENE OLBIA GOLFO ARANCI N VARIANTE AL PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA SA MINDA NOA d1 d3 d4 d2 d5 d6 d7 d8 V.LE ALDO MORO CAIRO TUNISI 40 LUBIANA NAIROBI STRADA 3 HELSINKI ALGERI STRADA SOLLEV. STRADA 1 b2 b1 b3 ZAGABRIA STRADA 4 ZAGABRIA BELGRADO DELLA PIAZZA LUBIANA DEL M.E.C 2 TRAV. DI LISBONA 1 TRAV. LISBONA LUXEMBURGO LISBONA BONN BRUXELLES MONTECARLO SKIEN BRUXELLES OSLO STRADA 50 ANDORRA ANDORRA LONDRA LONDRA STATALE FRANCOFORTE MADRID SIVIGLIA RELAZIONE TECNICA RETE ACQUE METEORICHE Soc. M.S.F. S.r.l. con sede in olbia - via D'Annunzio c/o Centro Martini Soc. RUINADAS Srl con sede in Olbia - v. Gran Sasso 1 Soc. ABBAFRITTA Srl con sede in Olbia - v. Toscana 5 COMMITTENTI ALL. 3.3 IL PROGETTISTA Ing. Michele TERRITO Eredi AZZENA - PINTUS c/o Geom. Azzena Giovanni, Olbia p.zza S. Croce Olbia, gennaio 2013
2 40 MONACO LE ALDO MORO LIONE ATENE OLBIA GOLFO ARANCI N VARIANTE AL PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA SA MINDA NOA d1 d3 d4 d2 d5 d6 d7 d8 V.LE ALDO MORO CAIRO TUNISI 40 LUBIANA NAIROBI STRADA 3 HELSINKI ALGERI STRADA SOLLEV. STRADA 1 b2 b1 b3 ZAGABRIA STRADA 4 ZAGABRIA BELGRADO DELLA PIAZZA LUBIANA DEL M.E.C 2 TRAV. DI LISBONA 1 TRAV. LISBONA LUXEMBURGO LISBONA BONN BRUXELLES MONTECARLO SKIEN BRUXELLES OSLO STRADA 50 ANDORRA ANDORRA LONDRA LONDRA STATALE FRANCOFORTE MADRID SIVIGLIA RELAZIONE TECNICA RETE ACQUE METEORICHE Soc. M.S.F. S.r.l. con sede in olbia - via D'Annunzio c/o Centro Martini Soc. RUINADAS Srl con sede in Olbia - v. Gran Sasso 1 Soc. ABBAFRITTA Srl con sede in Olbia - v. Toscana 5 COMMITTENTI ALL. 3.3 IL PROGETTISTA Ing. Michele TERRITO Eredi AZZENA - PINTUS c/o Geom. Azzena Giovanni, Olbia p.zza S. Croce Olbia, gennaio 2013
3 COMUNE DI OLBIA VARIANTE AL PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA SA MINDA NOA OLBIA Opere di urbanizzazione primaria Relazione sul dimensionamento della rete fognaria acque meteoriche 1) Premessa La presente relazione intende illustrare i criteri adottati nel dimensionamento idraulico della rete fognaria in progetto, nonché presentare il risultato dei calcoli di dimensionamento. 2) Dimensionamento della rete La rete di raccolta delle acque meteoriche si sviluppa a gravità lungo la viabilità al servizio dei due sub-comparti edilizi A e B, in due rami indipendenti che intercettano le acque piovane rispettivamente della zona nord-est e della zona sud-est della lottizzazione e, attraverso tubazioni in cemento pressato, le recapita nel vicino compluvio mediante due distinte opere di sbocco. E stata adottata una configurazione della rete tale che le condotte di raccolta seguano come pendenza l andamento orografico del terreno e funzionino esclusivamente a gravità. Il tracciato dei rami della rete corre in gran parte parallelo e all interno della viabilità di piano, con l unica eccezione dei rami di raccolta finale che corrono nelle aree standard sino al punto di sbocco nel punto di compluvio naturale. 3) Studio idrologico Alla base del dimensionamento della rete è stato eseguito uno studio idrologico dell area al fine di determinare il valore delle portate affluenti e conseguentemente il diametro delle tubazioni necessario. Lo studio fa riferimento ad un progetto condotto su scala più ampia che l Amministrazione sta portando avanti con lo scopo di adeguare alle prescrizioni del PAI della Regione Sardegna lo strumento urbanistico comunale.
4 Sono stati analizzati i bacini indicati nella Tavola 1 allegata al suddetto studio e, per ciascuno di essi, attraverso le metodologie di calcolo indirette richiamate dal P.A.I., è stata determinata la portata al colmo. Successivamente, noti i tempi di corrivazione e i valori delle portate sono stati costruiti gli idrogrammi di piena dei singoli sottobacini. I bacini idrografici oggetto dello studio, localizzati nel territorio del Comune di Olbia, si individuano nella cartografia redatta dall I.G.M. in scala 1: nel Foglio 444, sezioni I- IV. La delimitazione dei bacini è stata effettuata utilizzando il rilievo aerofotogrammetrico del territorio comunale di Olbia, nelle scale 1:1.000, 1:2.000 e 1:5.000, che ha permesso di definire con dettaglio sia i contorni dei bacini che l'andamento plano-altimetrico delle aste fluviali. Di ogni bacino sono state calcolate le portate al colmo corrispondenti ai tempi di ritorno di 50, 100, 200 e 500 anni seguendo le metodologie riportate nelle Linee guida per l'individuazione e la perimetrazione delle aree a rischio idraulico e geomorfologico e delle relative misure di salvaguardia del Piano Stralcio per l'assetto Idrogeologico (in seguito denominato P.A.I.) della Regione Autonoma della Sardegna e quelle contenute nelle Linee guida per la redazione del progetto di Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (nel seguito denominato P.S.F.F.). La determinazione delle portate di massima piena in Sardegna, data la limitata consistenza dei dati disponibili e la necessità di stimarne i valori in sezioni non osservate, è basata sul confronto critico dei risultati ottenuti dalle diverse metodologie di calcolo (metodi diretti, indiretti e empirici) e dal confronto con i dati osservati, qualora disponibili. I metodi di stima regionali sono quelli riportati nella pubblicazione Valutazione delle piene in Sardegna (Cao, Piga, Salis, Sechi, novembre 1991). I tempi di ritorno considerati nello studio per la determinazione delle portate di massima piena sono quelli indicati nel P.A.I. (50, 100, 200 e 500 anni) e associati ai diversi livelli di esondazione dei corsi d acqua. In relazione a tali tempi di ritorno possono infatti essere individuate le eventuali aree di pericolosità idraulica originate dai corsi d acqua in studio.
5 Il coefficiente di deflusso da attribuire a ciascun sottobacino è stato determinato attraverso l'applicazione del metodo del Curve Number. In relazione a quanto previsto dalla L.R. 12/ Norme in materia di costruzione, esercizio e vigilanza degli sbarramenti di competenza regionale a tutti i bacini la cui sezione di chiusura ricade a monte degli invasi di laminazione (e il cui regime, pertanto, ha influenza sul funzionamento degli stessi) è stato attribuito anche un valore del coefficiente di deflusso unitario e, in funzione di tale valore, sono state determinate le relative portate. In base a tale studio complessivo è stata estrapolata l area che contribuisce all apporto di acque meteoriche nei due sub-comparti interessati e per interpolazione è stata determinata la portata di massima piena relativa. 4) Descrizione della rete La rete sarà composta da 13 rami a gravità di cui i rami 1, 2 e 3 relativi al sub-comparto A ed i restanti al sub-comaprto B, che si svilupperanno lungo il tracciato della viabilità di comparto e, come già accennato, in parte su terreno naturale in standard comunali : lo schema adottato è allegato alla presente relazione. Saranno posati circa 1650 m di tubazione in cemento pressato di diametro DN 300, DN 400 e DN800, nonché realizzate 104 caditoie di raccolta con griglia in ghisa. 5) Calcoli idraulici Sulla base degli studi idrologici eseguiti, la portata di piena stimata per il bacino principale, che fa capo al compluvio nel quale confluiscono le portate raccolte dalla rete in progetto dei due sub-comparti, è pari a 17,40 mc/s. Tali valore di portata sono riferiti ad un tempo di ritorno di 50 anni. Adottando un criterio di semplice proporzionalità tra i bacini, in considerazione del fatto che il bacino tributante nel comparto in progetto rappresenta un sottobacino di quello suddetto e che tale sottobacino è suddiviso a sua volta in due sub-comparti, si stima, in base alla percentuale di superficie interessata, un valore di portata totale pari a:
6 q= mc/s p= % 3 SBOCCO ACQUE METEORICHE SUB-COMPARTO A q= mc/s p= % 1 q= mc/s p= % 2 SBOCCO ACQUE METEORICHE SUB-COMPARTO B q= mc/s p= % 4 q= mc/s p= % 9 7 q= mc/s p= % q= mc/s p= % 5 q= mc/s p= % 8 10 q= mc/s p= % 6 q= mc/s p= % q= mc/s p= % q= mc/s p= % 12 q= mc/s p= %
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