AFFRONTIAMO LA DEMENZA (IIIa parte)

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1 1 CORSO FORMATIVO/INFORMATIVO MESORACA (KR)24/ 28 MAGGIO AFFRONTIAMO LA DEMENZA (IIIa parte) DOTT.SSA ANASTASIA WANDA CARCELLO

2 ASPETTI ORGANIZZATIVI NELLE 24 ORE ASPETTI PRATICI ASPETTI SOCIALI ASPETTI ESISTENZIALI ASPETTIAFFETTIVI

3 ASPETTI ORGANIZZATIVI NELLE 24 ORE ASPETTI PRATICI Sorveglianza controllo 24 ore al dì Tempi di gestione del malato e del resto della famiglia Tempo libero e di riposo recupero energie Approvvigionamento viveri e farmaci

4 DIFFICOLTÀ DELL ASSISTENZA QUOTIDIANA Sistemi di sicurezza per impedire al malato di uscire di casa da solo Rendere inaccessibili farmaci e liquidi nocivi Semplificare l ambiente in cui vive il paziente, eliminando ingombri ostruenti, tappeti e scale per prevenire le cadute Chiudere sempre il gas per impedirne l incauta accensione ASPETTI PRATICI

5 DIFFICOLTÀ DELL ASSISTENZA QUOTIDIANA VICINI DI CASA Informare per giustificare i comportamenti inadeguati del paziente e per essere vigili in caso di fuga NON VERGOGNARSI DI AVERE UN PAZIENTE DEMENTE IN FAMIGLIA USCIRE INSIEME ASPETTI SOCIALI Posso portarlo con me al supermercato o in altri luoghi pubblici?

6 DIFFICOLTÀ DELL ASSISTENZA QUOTIDIANA ASPETTI ESISTENZIALI RIGUARDANO CHI ASSISTE IL PAZIENTE Proteggere l equilibrio psico-fisico del caregiver con adeguato riposo giornaliero

7 DIFFICOLTÀ DELL ASSISTENZA QUOTIDIANA A seconda del grado di parentela può insorgere Ansia Difficoltà emotiva ed affettiva ad accettare questa modificazione della vita Sentirsi non all'altezza al compito Limitare la propria libertà ASPETTI AFFETTIVI

8 AFFRONTIAMO LE DIFFICOLTÀ QUOTIDIANE Il nostro congiunto è stato visitato da un centro esperto (UVA) ed è stata formulata la triste diagnosi: DEMENZA!!! Cosa fare????

9 FATTORI DELLA VALUTAZIONE MULTIDIMENZIONALE DELL ANZIANO SALUTE FISICA Anamnesi Patologie già presenti Indicatori di severità della malattia Condizioni cliniche attuali Controllo esami già eseguiti o da programmare (es.tc/rm) SALUTE PSICO-COGNITIVA Test psicometrici di capacità cognitive e dello stato affettivo

10 FATTORI DELLA VALUTAZIONE MULTIDIMENZIONALE DELL ANZIANO CAPACITÀ FUNZIONALE GENERALE Attività quotidiane Valutazione cammino ed equilibrio Performance fisica INDICATORI SOCIALI E AMBIENTALI Risorse e necessità sociali e familiari Situazione familiare

11 COME COMUNICARE COL NOSTRO CONGIUNTO AFFETTO DA DEMENZA? NON PARLARE IN SUA PRESENZA COME SE NON CAPISSE LINGUAGGIO DEL CORPO ADOTTARE UN ATTEGGIAMENTO RASSICURANTE E RISPETTOSO COMUNICAZIONE NON VERBALE NON INTERROMPERE BRUSCAMENTE IL DIALOGO PARLARE LENTAMENTE USARE FRASI BREVI

12 NORME PER UNA CORRETTA CONVERSAZIONE COL PAZIENTE RIASSUMERE SPESSO GLI ELEMENTI PRINCIPALI DEL DISCORSO NON FARE CONVERSAZIONE IN AMBIENTI RUMOROSI E CON ALTRI STIMOLI NON SPAZIENTIRSI SE NON RISPONDE

13 NORME PER UNA CORRETTA CONVERSAZIONE COL PAZIENTE FACILITARE IL PAZIENTE NELL ELOQUIO SUGGERENDO SEMPRE LA PAROLA CHE NON TROVA NON FARE DOMANDE APERTE EVITARE CITAZIONI ASTRATTE E METAFORE

14 PIANIFICARE IL TEMPO DIURNO E NOTTURNO ORGANIZZARE IL TEMPO NELLE 24 ORE Programmare la giornata con un ordine costante delle attività CREARE UNA ROUTINE Orario della sveglia mattutina, dei pasti, della passeggiata, del riposo, del bagno e dell andare a dormire

15 PIANIFICARE IL TEMPO DIURNO E NOTTURNO ORGANIZZARE IL TEMPO NELLE 24 ORE CREARE UNA ROUTINE SIGNIFICA MIGLIORARE IL RAPPORTO CON LO SPAZIO E CON IL TEMPO Ridurre al massimo variazioni delle abitudini per evitare il disagio del nuovo adattamento

16 PIANIFICARE AIUTA A MIGLIORARE I DISTURBI DEL SONNO DIFFICOLTÀ AD ADDORMENTARSI INSONNIA AGITAZIONE NOTTURNA WONDERING ANCHE DI NOTTE Presenti in oltre il 50% degli ultrasessantenni e ne soffrono 2/3 degli anziani nelle strutture protette

17 DISTURBI DEL SONNO Aumentano l istituzionalizzazione e la mortalità dell anziano I disturbi del sonno rappresentano un aspetto essenziale nella valutazione dell anziano

18 DISTURBI DEL SONNO Influenzano la qualità della vita del paziente con riduzione ulteriore della sua autonomia Influenzano negativamente anche la qualità della vita del familiare o dell assistente privato (badante) se il paziente resta a casa

19 CONCLUSIONI ESSERE INFORMATI SULLA PROGRESSIONE DELA MALATTIA, SULLE MODALITÀ COMUNICATIVE COL PROPRIO CONGIUNTO, MALATO E PIANIFICARE LA ROUTINE QUOTIDIANA CONSENTE DI OTTENERE UN EQUILIBRIO ACCETTABILE SIA NEL PAZIENTE CHE NEL CAREGIVER

20 GRAZIE DELL ATTENZIONE

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