Assemblea Ordinaria degli Azionisti 135 Esercizio

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1 Assemblea Ordinaria degli Azionisti 135 Esercizio

2 BANCA DI VALLE CAMONICA RELAZIONE E BILANCIO Esercizio

3 RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE Lo scenario di riferimento La crisi sui mercati finanziari internazionali Dalla seconda metà di luglio, la crisi nel settore dei mutui subprime statunitensi, in un contesto di forte incertezza circa l entità e la distribuzione delle esposizioni, ha innescato acute turbolenze nei mercati finanziari, monetari e borsistici internazionali. L aumento generalizzato dei premi al rischio che ha coinvolto anche i Paesi emergenti, sebbene in misura più contenuta rispetto a precedenti episodi si è tradotto in una forte caduta dei prezzi delle attività più rischiose. A partire da agosto le banche centrali dei principali Paesi industrializzati hanno ripetutamente immesso liquidità nel sistema contribuendo così ad attenuare la situazione di instabilità e a favorire un parziale recupero dei corsi azionari nelle settimane successive. Dalla metà di ottobre però le turbolenze hanno ripreso vigore, influenzate da una serie di fattori: l ulteriore peggioramento delle condizioni nel settore immobiliare statunitense; le revisioni al ribasso dei rating relativi a strumenti connessi con i mutui ipotecari e ad altri prodotti di finanza strutturata; le ingenti svalutazioni di tali strumenti annunciate o iscritte a bilancio dagli intermediari finanziari 1, con il timore di ripercussioni sulla concessione del credito a famiglie ed imprese. Le borse mondiali hanno registrato nuove consiste nti diminuzioni; i differenziali di rendimento tra le obbligazioni societarie e i titoli pubblici con scadenza analoga hanno ricominciato ad aumentare; la variabilità dei prezzi dei titoli a reddito fisso e delle azioni è nuovamente salita, superando in alcuni casi i livelli raggiunti in 1 In molti casi gli intermediari hanno inoltre dovuto intervenire a sostegno di quelle entità collegate (conduit o Structured Investment Vehicle) che si sono trovate in difficoltà a finanziarsi con l emissione di carta commerciale garantita da attività finanziarie e reali (asset backed commercial paper).

4 agosto; la ricomposizione dei portafogli verso attività più liquide e meno rischiose ( flight to quality ), unitamente al consolidarsi delle attese di un rallentamento dell economia, ha accentuato il calo dei rendimenti delle obbligazioni pubbliche a lungo termine emesse dai Paesi industriali. In novembre i tassi d interesse sui principali mercati interbancari sono risaliti marcatamente, riflettendo l accresciuta percezione del rischio di controparte. Per contrastare queste tensioni a metà dicembre la Federal Reserve, la BCE e la Banca d Inghilterra, assieme alle banche centrali canadese e svizzera, hanno attuato un azione coordinata per soddisfare la domanda di liquidità da parte delle banche. Tali interventi hanno mantenuto condizioni ordinate sui mercati a cavallo della fine dell anno ed attenuato le pressioni sui tassi interbancari, senza peraltro eliminarle. Nelle prime settimane del 2008 l accentuarsi delle possibilità di recessione dell economia americana da un lato e i timori relativi alle ripercussioni della crisi sui risultati di bilancio dall altro hanno penalizzato ulteriormente i corsi azionari, determinando forti perdite sia nei Paesi industrializzati che nei Paesi emergenti. Nel complesso gli eventi descritti, oltre ad aver riflesso l interazione tra rischi di credito, rischi di mercato e di liquidità secondo modalità mai sperimentate in passato, hanno reso evidenti alcune criticità in termini sia di inadeguatezza dei rating attribuiti ai prodotti finanziari più complessi, sia di insufficienza dei profili della regolamentazione e della supervisione a livello internazionale, soprattutto in tema di rischio di liquidità. Il quadro macroeconomico Nel corso del 2007 la turbolenza dei mercati finanziari si è accompagnata ed ha contribuito al rallentamento dell economia mondiale che comunque è riuscita a crescere per il quarto anno consecutivo ad un ritmo superiore al 4%, sostenuta dall elevato sviluppo dei Paesi emergenti, in particolare dell area asiatica.

5 Il conseguente aumento della domanda di materie prime alimentari, unitamente alle tensioni geopolitiche e alle preoccupazioni di una futura scarsità del greggio, hanno concorso a determinare una generalizzata ripresa delle pressioni inflazionistiche. Nonostante l aumento di produzione operato dall Opec dal 1 novembre, le tensioni sui mercati petroliferi non sono venute meno: il petrolio Brent, dopo aver chiuso l anno a 93,9 dollari al barile (+54% nei dodici mesi), nelle settimane successive ha superato quota 100 dollari, così come il prezzo WTI del petrolio americano. I timori di una possibile recessione hanno trovato nuovi riscontri nella brusca frenata dell economia americana nel quarto trimestre. Il Pil è cresciuto solo dello 0,6% annualizzato, dopo il +4,9% del trimestre precedente, sintesi di un complessivo peggioramento congiunturale di tutte le componenti. Gli investimenti hanno avuto un impatto fortemente negativo (-12,5% contro il +5% del periodo luglio-settembre), penalizzati

6 dalla crisi del comparto residenziale (-25,2%); i consumi, pur confermandosi la componente trainante, sono in rallentamento (+1,9% rispetto al +2,8% del terzo trimestre); la bilancia commerciale ha ridimensionato il proprio contributo positivo in ragione di una forte frenata dell export (+4,8% a fronte del +19,1% dei tre mesi precedenti), nonostante la debolezza del dollaro. Complessivamente in media d anno il Pil statunitense è cresciuto del 2,2%, il livello più basso degli ultimi cinque anni. La fragilità dell economia ed il progressivo ampliarsi del differenziale rispetto ai tassi d interesse europei in seguito ai ripetuti interventi di politica monetaria operati dalla Federal Reserve hanno indebolito la moneta americana nei confronti di tutte le principali valute internazionali ed in particolare dell euro; dopo aver stabilito un nuovo minimo storico in novembre a 1,4879 dollari per euro, la valuta USA ha chiuso l anno a 1,4589, rispetto agli 1,3196 di fine 2006, arrivando a superare quota 1,53 dollari per euro nelle settimane successive. La debolezza del dollaro e i rincari dei prodotti alimentari ed energetici hanno alimentato l inflazione che, dopo aver toccato un minimo del 2% in agosto, è rapidamente salita fino al 4,1% di dicembre (2,8% il tasso medio annuo). A fine 2006 la crescita dei prezzi era stata pari al 2,5% con una media annua del 3,2%. L inflazione core (al netto dei prodotti alimentari ed energetici) si è invece ridotta al 2,4%, dal 2,6% del dicembre Segnali negativi giungono anche dal mercato del lavoro con il tasso di disoccupazione che a dicembre è bruscamente salito al 5%, tornando sui livelli del 2005, in ragione di una riduzione dell occupazione nei settori manifatturiero e delle costruzioni (4,6% il tasso medio annuo). I deficit gemelli, pur mantenendosi ancora su livelli elevati, sono andati ridimensionandosi: il deficit pubblico è ulteriormente diminuito a 187,9 miliardi dai 209,2 miliardi del 2006 (-10,2%); invertendo la tendenza degli anni precedenti, anche il disavanzo

7 della bilancia commerciale nei dodici mesi è sceso a 711,6 miliardi di dollari, dai 758,5 miliardi del 2006 (-6,2%). Preoccupata per l evolversi della crisi economica e finanziaria interna, la Federal Reserve ha mutato il proprio orientamento di politica monetaria riducendo per tre volte nel 2007 (50 punti base in settembre, 25 punti in ottobre e dicembre) e ancor più significativamente per due volte nel gennaio 2008 (rispettivamente 75 e 50 punti base) il tasso sui fed funds, ora al 3%. In parallelo anche il tasso di sconto è stato portato al 3,5%. Per il quinto anno consecutivo la Cina si è sviluppata ad un ritmo superiore al 10% (+11,4%), contribuendo per oltre un quarto alla crescita globale: gli investimenti fissi sono aumentati del 24,8% sostenendo la produzione industriale (+18,5%); i consumi interni sono in accelerazione (+16,8%); il saldo positivo record dell interscambio commerciale (262,2 miliardi di dollari, +48% rispetto al 2006) ha ampliato ulteriormente le riserve di valuta estera che a fine anno avevano superato i miliardi di dollari (+43,3% rispetto a fine 2006); solo le esportazioni, pur incrementatesi del 25,7%, hanno mostrato una leggera moderazione rispetto all anno precedente, influenzate in parte dal rallentamento dell economia americana ed in parte dalla rivalutazione dello yuan rispetto al dollaro (6,4% nel 2007). Proprio dal rafforzamento della moneta cinese potrebbe venire un contributo al contenimento del tasso d inflazione, salito in media d anno dall 1,5% al 4,8% (6,9% il picco raggiunto in novembre) a causa in primis dei prodotti alimentari, ma anche delle materie prime. Per raffreddare la congiuntura economica, stante l elevata liquidità, e contrastare il rialzo dei prezzi, la People s Bank of China ha intensificato le manovre di restringimento delle condizioni finanziarie, alzando sei volte il tasso bancario ad un anno, dal 6,12% al 7,47%, a fronte di undici interventi (di cui uno nel gennaio 2008) sulla riserva obbligatoria, ora pari al 15%.

8 Tra gli altri Paesi emergenti anche l India ha confermato nel 2007 un sostenuto ritmo di sviluppo del Pil (+8,5%), alimentato da investimenti e consumi. Solo negli ultimi mesi dell anno l economia ha moderato il proprio slancio, risentendo in parte del mutato contesto internazionale ed in parte dell azione restrittiva adottata dalla Banca centrale indiana (due aumenti del repurchase rate, ora al 7,75%) per contenere l inflazione al consumo che, seppur in diminuzione al 5,6%, si confronta con un obiettivo di medio termine del 3%. Sul fronte dell interscambio commerciale il deficit si è ulteriormente ampliato. Consuntivi e previsioni (Valori percentuali) PRODOTTO INTERNO LORDO PREZZI AL CONSUMO (tasso medio annuo) DISOCCUPAZIONE (tasso medio annuo) DISAVANZO (+) AVANZO (-) SETT. PUBBL. (% del PIL) (1) (1) (1) (1) OCSE 2,9 2,5 1,8 2,4 2,2 2,7 n.d. n.d. n.d. n.s. n.s. n.s. NON-OCSE 7,3 7,6 6,5 7,4 6,9 7,1 n.d. n.d. n.d. n.s. n.s. n.s. STATI UNITI 2,9 2,2 1,1 3,2 2,8 3,6 4,6 4,6 5,4 2,6 2,8 3,1 GIAPPONE 2,4 2,1 1,5 0,2 0,1 0,7 4,1 3,9 3,9 4,6 4,8 4,7 AREA EURO 2,8 2,6 1,5 2,2 2,1 2,6 8,2 7,4 7,1 1,6 0,8 1,2 ITALIA 1,8 1,5 0,8 2,2 2,0 2,6 6,8 6,0 5,8 3,4 1,9 2,5 GERMANIA 2,9 2,5 1,8 1,8 2,3 2,6 9,8 8,4 7,6 1,6 0,0 0,6 FRANCIA 2,0 1,9 1,6 1,9 1,6 2,4 9,2 8,3 8,1 2,5 2,6 2,8 SPAGNA 3,9 3,8 2,6 3,6 2,8 3,3 8,5 8,2 8,1-1,8-1,6-0,6 REGNO UNITO 2,9 2,9 2,3 2,3 2,3 2,2 5,3 5,4 5,9 2,8 2,6 3,0 (1), Previsioni fonte: Prometeia e Statistiche ufficiali In Russia l espansione è proseguita ad un ritmo superiore al 7% grazie al vigore della domanda interna alla quale si sta accompagnando un inflazione intorno all 11%, sospinta dai prezzi alimentari. Sia la bilancia commerciale, favorita dalla forte crescita dei prezzi delle materie prime esportate (in particolare quelle energetiche), sia il bilancio pubblico, supportato dalle entrate petrolifere, hanno presentato saldi positivi. Pur in un contesto di incertezza circa le future prospettive economiche, il Pil del Giappone è cresciuto in media d anno di circa il 2%, beneficiando di un risultato dell ultimo trimestre superiore alle attese (+0,9% congiunturale). A fronte di una contribuzione positiva, seppur in progressiva diminuzione, dei consumi e di un andamento degli investimenti fattosi più vivace, la componente residenziale ha fornito un apporto costantemente negativo, controbilanciato però da un significativo contributo positivo netto dell interscambio

9 commerciale, grazie al buon andamento dell export. In particolare, nel corso dell anno si è assistito ad una ricomposizione dei flussi di esportazioni verso l area euro ed ancor più verso la Cina, divenuta il principale partner commerciale a scapito degli Stati Uniti, anche in relazione al rafforzamento della valuta nipponica rispetto a quella americana (6,5% nel 2007). Segnali più contrastanti giungono invece dalla produzione industriale, cresciuta su base annua a dicembre solo dello 0,8%, in linea con le anticipazioni del rapporto Tankan, che evidenziava un calo di fiducia per le grandi imprese manifatturiere e per tutte le categorie di imprese non manifatturiere. Dopo un accelerazione al 4% in settembre e ottobre che lo ha riportato sui livelli di inizio anno il tasso di disoccupazione è nuovamente sceso al 3,8% nell ultimo bimestre; sul fronte dei prezzi al consumo le variazioni, negative o nulle nei primi nove mesi, sono divenute positive nell ultimo trimestre (+0,7% a dicembre). In considerazione dell incerta congiuntura economica interna, la Bank of Japan ha lasciato invariati allo 0,5% il tasso di riferimento (call rate sui depositi overnight) e allo 0,75% il tasso di sconto, dopo i rialzi rispettivamente di 25 e 35 punti base operati nel febbraio Pur in un contesto di rallentamento, l espansione dell area euro è risultata in media d anno piuttosto sostenuta (+2,6% rispetto al +2,8% del 2006), superando quella statunitense per la prima volta dal Nell ultimo trimestre tuttavia la variazione congiunturale del Pil frenata da un generalizzato indebolimento di tutte le componenti è stata solo dello 0,4% a fronte del +0,7% dei mesi estivi, risentendo in particolare del rallentamento di Germania e Francia. L indice della produzione industriale è cresciuto in dicembre dell 1,3% (+3,4% in media nel 2007 a fronte del +4% del 2006), mostrando però una variazione congiunturale negativa per la terza volta negli ultimi quattro mesi. Non si riscontrano per il momento conseguenze sul tasso di disoccupazione, sceso dal 7,8% di fine 2006 al 7,2% dell ultimo bimestre del 2007.

10 Il quadro congiunturale è reso ancora più incerto dal brusco rialzo dell Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo, salito repentinamente dal minimo dell 1,7% di agosto al 3,1% di dicembre (1,9% a fine 2006); il trend ha trovato ulteriore conferma nelle prime stime relative a gennaio (3,2%). L indice depurato delle componenti alimentari ed energetiche, nonché di alcolici e tabacchi, è invece rimasto sostanzialmente stabile all 1,9% per buona parte dell anno (1,5% a dicembre 2006). La tradizionale attenzione della Banca Centrale Europea verso i rischi di inflazione, in un contesto di crescita sempre sostenuta del credito bancario, è andata accompagnandosi alla preoccupazione per l evoluzione delle tensioni finanziarie e per il conseguente impatto sull economia reale; pertanto, dopo i due aumenti di 25 punti base ciascuno operati in marzo e giugno, nel secondo semestre la BCE ha lasciato invariato al 4% il tasso di rifinanziamento principale, ora superiore di un punto percentuale rispetto al tasso americano sui fed funds. Dal 1 gennaio 2008, con l ingresso di Malta e Cipro, sono saliti a 15 i Paesi aderenti all UNIONE MONETARIA. Entrati a far parte dell Unione Europea il 1 maggio 2004, i due Stati hanno soddisfatto tutti i parametri (debito pubblico, disavanzo di bilancio, tassi di interesse e inflazione) necessari per l ammissione. Così come per l area euro, anche l economia italiana ha visto accentuarsi un rallentamento che era già in atto quando è esplosa la crisi dei mercati finanziari. Nel 2007 la crescita del Pil è stata pari all 1,5% (+1,8% del 2006), sostenuta da una parziale ricomposizione della contribuzione dagli investimenti ai consumi delle famiglie, stante l apporto ancora modesto, ma comunque positivo, della domanda estera, influenzata dall apprezzamento dell euro e dal rallentamento dei principali mercati di sbocco. La dinamica dell attività produttiva, misurata dall indice della produzione industriale (corretto per i giorni lavorativi), è risultata negativa (-0,2% a fronte del +2,6% del 2006) con un marcato peggioramento nell ultimo trimestre (-3,4%) risentendo dell andamento

11 sfavorevole di alcuni settori, in particolare pelli e calzature e apparecchi elettrici di precisione. Per contro risultati positivi sono stati conseguiti da gomma e materie plastiche, raffinerie di petrolio, tessile ed abbigliamento. Segnali incoraggianti continuano invece ad arrivare dalla rilevazione della forza lavoro che nel terzo trimestre ha evidenziato la nona riduzione consecutiva del tasso di disoccupazione (al netto dei fattori stagionali), ora al 5,9%. Sul fronte dell inflazione, l Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo nel quarto trimestre è rapidamente salito attestandosi a dicembre al 2,8%, dal minimo dell 1,7% dei mesi estivi (2% il tasso medio annuo rispetto al 2,2% del 2006), principalmente a causa del rincaro dei trasporti e dei prodotti alimentari; la tendenza è proseguita anche nel gennaio 2008, riportando il dato italiano (3,1%) quasi in linea con quello europeo (3,2%). Il disavanzo della bilancia commerciale è sceso a 9,5 miliardi di euro dai 21,4 miliardi di fine 2006, beneficiando per circa due terzi dell accresciuto surplus del settore dei beni strumentali e dei beni di consumo, e per la restante parte del minor deficit energetico. Per quanto attiene infine alla finanza pubblica, ed in particolare agli impegni assunti nel 2005 in sede comunitaria, il rapporto indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche/pil potrebbe essere sceso nel 2007 all 1,9% dal 3,4% - recentemente rivisto - del 2006, grazie a dinamiche delle spese e delle entrate rispettivamente inferiori e superiori a quella del Prodotto interno lordo. Se confermato in sede di consuntivo ed avvalorato dalle previsioni 2008, tale risultato garantirebbe la chiusura della procedura europea di infrazione per deficit eccessivo ancora aperta nei confronti dell Italia. Dopo due anni di crescita anche l incidenza del debito pubblico sul Pil, dovrebbe ridursi intorno al 105%, a fronte del 106,8% registrato nel I mercati finanziari A fine 2007 le curve dei rendimenti evidenziavano, soprattutto negli Stati Uniti, aspettative di rallentamento dell attività economica, con un inclinazione negativa nel tratto a più breve

12 scadenza. Sul medio-lungo termine, seppur in presenza di rendimenti contenuti che scontano il processo di flight to quality in atto, l inclinazione della curva era divenuta positiva a conferma della fiducia in una rapida ripresa dell economia. La tende nza descritta è andata accentuandosi nel mese di gennaio: anche a seguito delle ultime due manovre espansive della Fed, la curva americana si è portata su livelli inferiori a quelli europei per tutte le scadenze. Per quanto attiene all area euro, dopo il generalizzato innalzamento seguito alle due manovre restrittive della BCE, l ultima delle quali in giugno, la curva dei rendimenti ha assunto una conformazione simile a quella americana, evidenziando tuttavia, nella parte a più breve termine, le tensioni sui tassi interbancari dovute all accresciuta percezione del rischio di controparte, solo in parte rientrate con l inizio del nuovo anno allorquando sono divenute più evidenti le aspettative di ribasso dei tassi ufficiali. Per i mercati azionari il 2007 è stato un anno particolarmente difficile. I guadagni conseguiti dai listini europei, americani e giapponesi prima della crisi dei mutui subprime si sono fortemente ridimensionati ed in alcuni casi trasformati in perdite.

13 In Europa la performance finale è stata mediamente positiva, con alcune brillanti eccezioni. Nonostante l accresciuta volatilità, gli indici di Wall Street, dopo aver segnato in alcuni casi nuovi massimi storici nel mese di ottobre, hanno chiuso l anno con modesti rialzi in virtù di un andamento dei titoli tecnologici ed energetici che ha bilanciato le perdite del comparto finanziario. In Giappone le perdite sono state superiori al 10%. Per quanto riguarda infine i mercati emergenti, il progresso così come sintetizzato dall indice azionario MSCI Emerging Market ha superato il 35%. Anche quest anno le borse cinesi hanno svolto un ruolo trainante arrivando ad insidiare il secondo posto mondiale, in termini di capitalizzazione, detenuto dal Giappone.

14 Questi gli andamenti nel 2007 dei principali indici, espressi in valuta locale, di alcune tra le più importanti piazze finanziarie: +22,3% per lo Xetra Dax di Francoforte; +9,8% per il Nasdaq Composite e +6,4% per il DJ Industrial di New York; +3,8% per il Ftse 100 di Londra; +3,5% per lo S&P 500 di New York; +1,3% per il Cac 40 di Parigi; -7% per lo S&P Mib di Milano; -11,1% per il Nikkei 225 e -12,2% per il Topix di Tokio. Per quanto attiene alla realtà italiana si deve innanzi tutto segnalare che, in seguito a fusione, dal 1 ottobre 2007 Borsa Italiana e London Stock Exchange hanno dato vita al principale gruppo borsistico a livello europeo. Quest operazione, di portata storica per la finanza italiana, ha permesso di integrare due modelli di business altamente efficienti e complementari, quello del London Stock Exchange negli strumenti azionari del Regno Unito e internazionali e il primato di Borsa Italiana nelle azioni italiane, negli ETF 2 e securitised derivatives 3, nei derivati e nel reddito fisso, nonché nell offerta di servizi di post-trading più efficiente d Europa. Dopo quattro anni consecutivi di rialzi, i mercati gestiti da Borsa Italiana Spa hanno chiuso l anno con performance negative ed un accresciuta volatilità che non hanno però impedito il conseguimento di nuovi traguardi. In dettaglio, sia il numero di contratti (72,5 milioni) sia il controvalore complessivo degli scambi azionari (oltre miliardi di euro) hanno raggiunto nuovi massimi; il controvalore degli scambi medi giornalieri è cresciuto del 37,8% da 4,5 al livello record di 6,2 miliardi; la media giornaliera dei contratti è salita, per il quinto anno consecutivo, del 27,3% a 288 mila. Si è inoltre confermata la leadership europea di Borsa Italiana per la turnover velocity degli scambi di azioni su sistemi telematici (214%) 4, mentre è stato stabilito un nuovo 2 Exchange Traded Fund: fondi che replicano fedelmente l andamento di un indice sottostante, acquistabili come un qualsiasi titolo azionario. 3 Derivati cartolarizzati che si differenziano rispetto alle altre categorie di strumenti derivati, quali ad esempio futures ed opzioni, per il fatto di non essere contratti, bensì titoli. 4 Indicatore che rapportando il controvalore degli scambi telematici alla capitalizzazione segnala il tasso di rotazione delle azioni.

15 massimo storico per il controvalore scambiato al mercato serale ( after hours ), pari a 47 milioni di euro al giorno. A fine anno le società quotate erano 344, nuovo primato per il mercato italiano, 33 in più rispetto a dodici mesi prima. A tale risultato hanno contribuito 49 nuove ammissioni che eguagliano il record del Nonostante l ampliamento del listino, la capitalizzazione complessiva è scesa a 734 miliardi (-5,8% rispetto agli oltre 778 miliardi di fine 2006), equivalenti al 48% del Pil (52,8% a fine 2006). Per il mercato del risparmio gestito si è trattato di un anno di ulteriore ridimensionamento. Accentuando il trend in atto sin dagli inizi del 2006, la raccolta netta è risultata negativa per 53,1 miliardi di euro, peggior risultato assoluto. I comparti maggiormente penalizzati sono stati gli obbligazionari (-46,3 miliardi) e gli azionari (-23,6 miliardi), affiancati dai bilanciati (- 7,2 miliardi). Hanno invece proseguito nel loro andamento favorevole gli hedge (+5,9 miliardi) e soprattutto i flessibili (+10,5 miliardi) mentre sono tornati a crescere i fondi di liquidità (+7,6 miliardi), beneficiando dell incertezza che ha caratterizzato le scelte degli operatori nel secondo semestre. La contrazione della raccolta netta è stata particolarmente accentuata per i fondi di diritto italiano (-52,8 miliardi), a fronte di un calo più contenuto dei fondi roundtrip (-3,2 miliardi) e di un modesto incremento dei fondi esteri (+2,9 miliardi). Il generalizzato ridimensionamento del settore si è riflesso sulla consistenza del patrimonio netto complessivo di fondi e Sicav che a fine dicembre era sceso a 570,2 miliardi dai 609,2 miliardi di fine 2006 (-6,4%); al suo interno merita di essere segnalata la riduzione del peso della componente obbligazionaria (dal 40,4% al 35,8%) a fronte di un aumento dell incidenza della componente liquida (dal 13,7% al 16,5%), di quella flessibile (dall 8,5% all 11,7%) e degli hedge (dal 4,6% al 6,4%). Il sistema bancario

16 A fine dicembre, la raccolta diretta (depositi a risparmio, conti correnti, certificati di deposito e obbligazioni) delle banche italiane presentava una variazione annua del 6,3%, in decelerazione rispetto a fine 2006 (+7,6%). Tale andamento è la risultante di un sempre sostenuto sviluppo delle obbligazioni (+12,1%) a fronte di un rallentamento delle altre forme tecniche (+2,4%). Dal confronto europeo riferito ad un aggregato più ampio che include oltre ai depositi e alle obbligazioni anche i prestiti subordinati emerge un minor dinamismo delle banche italiane, cresciute del 7,2% a fronte del +11,4% registrato dall area euro, che ha interessato tutte le principali forme tecniche, con la sola eccezione delle obbligazioni (+11,8% contro +9,4%). Nonostante i timori circa un possibile inasprimento dei criteri per l erogazione del credito, conseguenza della crisi finanziaria in atto, l espansione degli impieghi in Italia è rimasta sostenuta (+9,9% a dicembre), seppur in rallentamento rispetto a fine 2006 (+11,2%), a fronte di una domanda complessivamente elevata da parte sia delle famiglie che delle imprese. In analogia con il recente passato, l incremento ha interessato principalmente il segmento a medio e lungo termine (+11,8%) nell ambito del quale la domanda per l acquisto di abitazioni ha continuato a segnare una dinamica rilevante ancorché in rallentamento mentre la componente a breve (+6,6%) dal mese di aprile è in decelerazione. Il confronto europeo riferito ad un aggregato più ampio, comprensivo delle sofferenze e dei finanziamenti pronti contro termine evidenzia uno sviluppo annuo dei prestiti italiani (+10,1%) leggermente inferiore alla media dell area euro (+11,4%). Dal punto di vista della rischiosità, in dicembre la consistenza dei prestiti in sofferenza al lordo delle svalutazioni cresceva su base annua dello 0,5% (+4,9% il dato relativo alle famiglie e +0,5% quello inerente alle imprese), mentre lo stock delle sofferenze nette mostrava una diminuzione del 2,4%. Anche in relazione alla persistente espansione dei prestiti, il rapporto sofferenze nette/impieghi si presentava in miglioramento all 1,11%

17 (1,25% a dicembre 2006), mentre il rapporto sofferenze nette/patrimonio di vigilanza si era ridotto al 6,13%, dal 6,71% di fine Il portafoglio titoli, salito del 5%, ha mostrato al suo interno una sostanziale ricomposizione dai titoli a più breve scadenza (BOT e CTZ, -36,5%) agli altri titoli (+8,7%), in particolare obbligazioni bancarie, nonché verso i titoli di Stato a medio-lungo termine (CCT e BTP, +10,3%). In dicembre il rapporto fra titoli e impieghi in euro era in diminuzione al 12,8%, dal 13,4% di fine Per quanto attiene infine ai principali tassi di interesse bancari, coerentemente con l evoluzione del mercato, il tasso medio sulla raccolta da clientela (che include il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine per le famiglie e le società non finanziarie) si era portato a dicembre al 2,93%, in aumento rispetto al 2,24% di fine Parallelamente anche il tasso medio ponderato sui prestiti alle famiglie e alle società non finanziarie è progressivamente aumentato attestandosi al 6,17%, dal 5,39% del dicembre In ragione sia di una contenuta esposizione ai rischi connessi al settore dei subprime, sia di un minor ricorso ad operazioni di cartolarizzazione nel finanziamento dei nuovi volumi di intermediazione, il sistema bancario italiano, pur nella condivisione degli effetti negativi della crisi che sta interessando i mercati finanziari, è risultato finora scarsamente colpito dalle perdite sul mercato dei titoli rivenienti da cartolarizzazioni, con effetti molto limitati sui conti economici. * * * Nel corso del 2007 lo scenario di riferimento per le banche italiane è stato oggetto di una serie di importanti novità. Con l emanazione, in aprile, del decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze e, in maggio, delle Istruzioni di vigilanza, si è completato il quadro normativo che consente anche in Italia la creazione di un mercato delle obbligazioni bancarie garantite ( covered bond ) le

18 caratteristiche principali dei covered bond rispetto alle normali obbligazioni bancarie sono il profilo di rischio molto basso e l elevata liquidità ampliando così la gamma di strumenti finanziari a disposizione delle banche per migliorare la propria raccolta, anche in termini di costo. Al mese di aprile risale anche l introduzione del divieto di penali (o altre prestazioni, comunque denominate) a carico dei clienti nei casi di estinzione anticipata, totale o parziale, quando si tratti di nuovi mutui destinati all acquisto da parte di persona fisica della casa nella quale si intende stabilire la propria residenza o all acquisto/ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione ovvero allo svolgimento della propria attività economica o professionale. Il 2 maggio è stato sottoscritto il protocollo ABI Associazione Consumatori finalizzato all individuazione dei parametri per la determinazione delle penali dovute per l estinzione anticipata, totale o parziale, dei mutui in essere alla data di entrata in vigore della nuova normativa. Dopo una serie di rinvii che hanno cagionato all Italia l avvio di una procedura d infrazione per mancato recepimento di direttiva comunitaria è stata recepita la direttiva MiFID (Markets in Financial Instruments Directive) entrata in vigore a partire dal 1 novembre. La nuova normativa, volta ad integrare ed ammodernare i mercati finanziari a livello europeo, ha introdotto maggiori tutele per i risparmiatori ampliando al tempo stesso le opportunità per gli intermediari, chiamati a ripensare le proprie strategie in termini di servizi da erogare e ad identificare il modello organizzativo più coerente. In novembre è stato pubblicato il D.Lgs. n.195 che recepisce i contenuti della direttiva sull armonizzazione degli obblighi di trasparenza, la cui mancata attuazione nei termini stabiliti aveva determinato l apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell Italia: tra le novità introdotte, merita di essere segnalata l integrazione dell articolo 154 bis del T.U.F. con più specifiche attribuzioni in capo al dirigente preposto nonché l introduzione del

19 nuovo articolo 154 ter che ha modificato i termini di pubblicazione e i contenuti minimi dei bilanci e delle altre relazioni finanziarie intermedie. Le nuove disposizioni si applicano ad esercizi, semestri e periodi aventi inizio dalla data successiva a quella di entrata in vigore del decreto, quindi a partire dall informativa relativa al primo trimestre Dal 1 gennaio 2008 inoltre è entrata in vigore l Area Unica dei Pagamenti in Euro ( Sepa ) all interno della quale si potranno gradualmente effettuare e ricevere pagamenti in euro con condizioni di base, diritti e obblighi uniformi. Ad essa hanno aderito 31 Paesi europei (oltre ai 27 Paesi aderenti all Unione Europea anche Svizzera, Norvegia, Islanda e Lichtenstein). Sempre dalla medesima data, infine, l Ufficio Italiano dei Cambi è stato soppresso e le sue funzioni sono ora esercitate dalla Banca d Italia, ereditaria di tutti i diritti e rapporti giuridici di cui l UIC era titolare. L attività della Banca di Valle Camonica nel 2007 Linee strategiche e commerciali della Banca L attività commerciale, in sintonia con le linee strategiche tracciate dalla Capogruppo, è stata caratterizzata dai seguenti andamenti. La Raccolta Diretta, con riferimento al segmento Medio/Lungo Termine, è stata caratterizzata anche per il 2007 dalla tipologia di Prestiti Obbligazionari a Tasso Fisso con rimborso capitale finale garantito e flussi cedolari fissi durante tutta la durata del titolo. Sono stati inoltre emessi, anche se in misura marginale, alcuni Prestiti Obbligazionari Step Up, con cedole fisse e crescenti sino alla scadenza del titolo. Nell ambito di specifiche campagne, con l obiettivo di acquisire nuove masse, sono stati inoltre emessi Prestiti Obbligazionari a tassi competitivi rispetto agli altri competitors presenti sul mercato. Nel corso dell anno sono stati globalmente collocati Prestiti Obbligazionari per un totale di 148,50 milioni di Euro, a fronte di Prestiti in scadenza pari a 122,99 milioni di euro, con un saldo positivo di 25,51 milioni di euro.

20 Nel comparto della Raccolta Indiretta è continuato un certo deflusso di volumi, in particolare dalle Gestioni Patrimoniali in Fondi, confluiti in gran parte nel comparto Raccolta Diretta, sia nel segmento a breve termine ma anche nel segmento a Medio/Lungo Termine, attraverso emissioni dedicate di Prestiti Obbligazionari. Nel settore Bancassicurazione, nel corso del 2007 è continuato costantemente il collocamento del prodotto Index Linked, Polizze a premio unico con protezione del capitale nominale versato e liquidazione annuale di una cedola fissa nei primi anni e successivamente cedole variabili legate ad alcuni indici azionari. Nel corso dell anno sono state effettuate dieci emissioni per un totale di 39,75 milioni di euro. Anche per l anno 2007, nella vasta gamma dei prodotti Bancassicurazione offerti alla clientela, è continuata con discreti volumi la sottoscrizione della Polizza di Capitalizzazione Capital Top che rappresenta una soluzione a favore delle aziende per l investimento della propria liquidità, riscattabile anche solo dopo un anno, con capitale a scadenza e remunerazione minima annua garantiti, oltre alle Polizze Vita a premio unico Risparmio Plus New, caratterizzate per una gestione finanziaria prudente combinata con una garanzia di rendimento minimo garantito. L introduzione anticipata della riforma sulla previdenza complementare al 1 gennaio 2007 ha disposto tra l altro, entro il 30 giugno 2007, l effettuazione della scelta per tutti i lavoratori del settore privato sul trasferimento del Trattamento di Fine Rapporto ad una forma previdenziale complementare o sul mantenimento presso l imprenditore. Per i lavoratori è stato predisposto, tramite Risparmio e Previdenza, il Fondo Pensione Aperto. Sono state inoltre attivate anche forme di finanziamento specifiche per le aziende con esigenze di finanziamento collegate al provvedimento di riforma del TFR. L incertezza sul futuro andamento dei tassi di interesse e le forti oscillazioni dei cambi hanno favorito anche per l anno 2007 una importante richiesta da parte della clientela di prodotti specifici di copertura.

21 Accanto agli sportelli tradizionali è proseguito lo sviluppo dei canali alternativi: le apparecchiature Bancomat sono 86, i clienti privati attivi con servizio Telebancario via internet sono passati da unità a con una crescita del 16,5% mentre le aziende attive con i nostri servizi di Corporate Banking Interbancario sono passate da a con una crescita del 15,1%. I P.O.S. installati da unità al 31 dicembre 2006, sono passati al 31 dicembre 2007 a 2.000, con una crescita del 1,2%, mentre il transato complessivo è passato da 166 milioni di euro a 184 milioni di euro con una crescita del 10,8%. Le carte di credito sono passate da al 31 dicembre 2006 a al 31 dicembre 2007, con una crescita del 5,1%, mentre lo speso delle carte è passato 46,3 milioni di Euro del 2006 a 52 milioni di Euro nel 2007 con una crescita del 12,2%. Telepass A dicembre 2007 risultavano essere distribuiti apparecchi telepass contro i di inizio anno, con una crescita del 17,1%. Sviluppo territoriale e risorse umane A fine esercizio le Filiali della Banca risultano 58. Nel mese di maggio ha iniziato ad operare la nuova Filiale di Costa Volpino (BG). L Istituto è presente in 4 province: Brescia, Bergamo, Sondrio e Como. In attuazione delle linee guida definite nel Piano Industriale di Integrazione , il Consiglio di Amministrazione della Banca di Valle Camonica nella seduta del 6 novembre 2007 ha deliberato l adozione da parte dell Istituto del modello organizzativo previsto per le Banche Rete del Gruppo UBI. Nell ambito del modello societario e organizzativo adottato dal Gruppo UBI, la Capogruppo svolge attività di indirizzo, coordinamento e supporto, mentre la Banca Rete continua a rappresentare un soggetto giuridicamente distinto che esercita la propria autonomia

22 operativo-imprenditoriale focalizzandosi sulla gestione dell attività commerciale, del credito e della relazione con la clientela e le Istituzioni. Allo scopo di garantire il coordinamento delle politiche commerciali lungo tutta la filiera distributiva e una forte focalizzazione sui segmenti di clientela di riferimento, il modello di Banca Rete è caratterizzato da un Assetto Distributivo Divisionalizzato. Le filiere distributive sono dedicate e specializzate per segmento, con separazione delle funzioni commerciali da quelle creditizie. Ciò ha portato, a partire dal 26 novembre 2007, alla creazione di una unica Corporate Banking Unit responsabile della gestione dei clienti Corporate e alla creazione della Private Banking Unit responsabile della gestione dei clienti Private. La Banca è stata intere ssata nel corso del 2007 da progetti riguardanti ristrutturazioni, trasferimenti e progetti speciali che si possono così sintetizzare. Nel mese di maggio c è stata l apertura della Filiale di Costa Volpino (BG), in Via Cesare Battisti, 34. Sempre nello ste sso immobile, ma in locali separati, si è trasferita l Unità Imprese della Bassa Valle Camonica/Sebino (prima insediata presso i locali dell Area di Lovere), successivamente assorbita dalla Corporate Banking Unit. Presso la Sede Centrale hanno avuto inizio i lavori di ristrutturazione che riguardano nella sua complessità la Sede di Breno al fine di ottimizzarne gli spazi, gli immobili di Via San Francesco e di Piazza Repubblica, oltre al rifacimento della Filiale di Breno. Tali lavori sono stati portati a termine per quanto riguarda la completa ristrutturazione dell immobile sito in Via San Francesco. Ciò ha portato ad una razionalizzazione e concentrazione degli spazi presso la Sede storica. Sono inoltre iniziati i lavori inerenti al rifacimento della Filiale insediata nei locali del piano terra della Sede Centrale. Nell ambito del Progetto Microcircuito, in linea con le direttive Cogeban, si è completata la migrazione di tutti i POS, mentre per quanto riguarda il parco ATM si è proseguito nel piano

23 di adeguamento al Microcircuito mediante la sostituzione di 18 ATM. Il completamento del piano è previsto entro giugno Il personale dipendente al 31 dicembre 2007 risultava composto da 357 unità (- 8 rispetto al 2006) di cui: presso la Rete (- 14 rispe tto al 2006); - 42 collocate presso la Sede Centrale di Breno (+ 4 rispetto al 2006); - 10 distaccate presso altre Società del Gruppo (+ 2 rispetto al 2006). Il personale effettivo al 31 dicembre 2007 ammontava a 348 unità (- 11 rispetto al 2006). Nel corso del mese di novembre 2007 è stata attivata la nuova struttura commerciale sulla Rete che ha comportato, tra l altro, una diversa segmentazione della clientela in base al fatturato/patrimonio prevedendo la revisione del Corporate Banking, l istituzione de l Private Banking e la canalizzazione presso il Servizio Crediti delle pratiche di fido eccedenti l autonomia delle Filiali e della Corporate Banking Unit. Il costo del personale (comprensivo anche dei relativi oneri di integrazione) è rimasto sostanzialmente invariato rispetto all anno Nel mese di maggio è stato promosso a Cremona l annuale incontro con tutto il personale, evento che da alcuni anni consente di trasmettere a tutte le risorse dati relativi all andamento gestionale dell Istituto, nonché del Gruppo Bancario di nostra appartenenza e che costituisce un valido strumento per la condivisione della mission aziendale. Nel corso del 2007 è proseguita la pianificazione dell attività formativa con i seguenti obiettivi: - dar inizio al corposo programma di formazione assicurativa, relativo ai nuovi adempimenti previsti dal codice delle Assicurazioni Private (ISVAP) che disciplina l accesso all attività di intermediazione assicurativa ed il suo esercizio; - realizzare gli interventi di addestramento in correlazione al rilascio delle nuove procedure (es.: Nuovo Assetto Distributivo);

24 - dar seguito a Progetti Speciali, quali: Patti Chiari, Basilea II, Responsabilità Amministrativa delle Persone Giuridiche (D.Lgs. 231), Percorso Formativo Neo Assunti, che emergono da esigenze contingenti del sistema bancario, internamente al Gruppo od alla singola Banca. Gli approfondimenti per le figure professional sono avvenuti tramite l iscrizione ai corsi proposti da società di formazione esterne, mentre al Financial Banking Diploma ABI, di durata biennale, risultano iscritte 4 risorse ed altre 2 hanno conseguito il diploma nel corso dell anno. Complessivamente nell anno 2007 sono state effettuate ore di formazione (+ 42% rispetto al 2006), di cui ore in autoformazione (+ 134%). Nel 2007 la Banca di Valle Camonica ha ritenuto di sostenere numerose iniziative promosse da Istituzioni ed Associazioni con finalità di assistenza e solidarietà sociale, religiose, educative, di ricerca scientifica, artistico-culturali e sportive. In tal senso la Banca di Valle Camonica ha confermato il suo ruolo attivo all interno dei territori ove opera e di vicinanza alle iniziative volte al miglioramento dei rapporti sociali e della fruizione del patrimonio ambientale, storico ed architettonico. Seguendo tale orientamento è stato possibile incrementare la visibilità dell Istituto e contestualmente contribuire altresì alla valorizzazione ed alla diffusione della conoscenza delle realtà che operano con scopi di utilità sociale e che promuovono la valorizzazione del fattore umano. Per la cultura sono stati effettuati interventi volti al sostegno di incontri di studio con l obiettivo di approfondire taluni aspetti storico-artistici, di mostre d artisti locali, di rassegne musicali e di mani festazioni teatrali. Particolare attenzione è stata rivolta al restauro conservativo di monumenti e di opere d arte che rappresentano le radici storiche e la sensibilità artistica delle antiche genti, favorendo in tal senso nuove opportunità per la creazione di percorsi turistici. Seguendo questa

25 impostazione si è ritenuto di sostenere altresì la ricerca scientifica con interventi specifici finalizzati alle discipline umanistiche. Beneficiari di contributi sono state altresì le strutture sanitarie che operano in Valle Camonica finalizzando gli interventi alla diffusione di una cultura che abbia come obiettivo la prevenzione delle malattie e all erogazione di borse di studio per giovani medici. Particolare attenzione è stata focalizzata sulla divulgazione dei grandi temi della medicina e della medicina d urgenza, tramite la promozione di uno specifico convegno sul tema e il contributo erogato a favore di un corso intensivo riservato ad infermieri. Nel settore dello sport sono stati sostenuti numerosi progetti diretti a promuovere, tra i più giovani, una migliore sensibilità verso la pratica sportiva e a diffondere i valori dell amicizia e della sana competizione. Per quanto riguarda la specifica operatività bancaria, in collaborazione con l Associazione Dottori Commercialisti di Valle Camonica ed il patrocinio dell Associazione Dottori Commercialisti di Brescia e del Collegio Ragionieri Commercialisti di Brescia, è stato promosso il convegno Normativa antiriciclaggio per gli studi professionali. Nel 2007 si è concluso il progetto triennale di ricerca, promosso dalla Banca di Valle Camonica, che prevedeva lo studio dell edilizia religiosa e privata d epoca medievale/rinascimentale nel contesto delle Alpi Lombarde. I risultati di tale approfondimento sono stati riuniti in tre volumi strenna pubblicati a partire dal 2005; il terzo volume, edito nel 2007, è stato dedicato ai castelli ed alle dimore signorili. Il controllo dei rischi A seguito dell emanazione della circolare n.262 del 22 dicembre 2005 da parte di Banca d Italia (il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione) la parte relativa ai rischi e alla politica di controllo e copertura sui medesimi adottata dalla Banca è stata inserita in nota integrativa, Parte E, alla quale si rimanda. Attività di Auditing

26 L attività di auditing viene svolta, per conto della Banca di Valle Camonica, dalla Capogruppo. Tale attività si è articolata in visite ispettive in loco e controlli a distanza mirati ad accertare il rispetto della normativa di legge e regolamentare, a monitorare il regolare svolgimento dell operatività con la clientela e ad accertare che i rischi siano sempre compiutamente esplicitati e correttamente inquadrati. Sono stati oggetto di verifica continua la conoscenza della normativa, anche in relazi one all introduzione della Direttiva MiFID, ed il grado di coinvolgimento del personale sulle specifiche tematiche ai vari livelli di responsabilità. Costante è stata l attenzione prestata al rispetto della normativa Antiriciclaggio e delle altre principali norme di Legge (Trasparenza, Privacy) da parte di tutto il personale. Le analisi in loco hanno interessato l operatività di 25 Filiali e di un Ufficio di Direzione. Nell ambito delle ispezioni, oltre all esecuzione delle consuete verifiche riguardanti tutti i comparti operativi, sono stati svolti accertamenti ai sensi del D.Lgs. 231/2001 per verificare, sulla base delle rilevazioni contenute nella mappatura dei rischi, il rispetto del modello organizzativo ed i presidi di controllo previsti. Sono state effettuate attività di monitoraggio e controllo a distanza sulla base di appositi elaborati ed estrazioni, finalizzate ad accertare la regolarità operativa posta in essere dalle Unità di Rete. Il presidio ha interessato tutti i principali comparti e l atti vità è stata oggetto di continuo aggiornamento, in linea con le innovazioni normative introdotte. E, inoltre, sistematicamente effettuata un attività di follow-up, quando necessario anche con verifiche in loco, volta ad accertare l efficacia degli interventi correttivi adottati dalla struttura per la sistemazione di eventuali problematiche evidenziate nel corso dei controlli effettuati sia presso le unità operative che in via accentrata. Sull attività di audit viene fornita adeguata informativa agli Organi della Banca e vengono tenuti frequenti incontri con il Collegio Sindacale.

27 Prospetti di bilancio riclassificati Informazioni sullo stato patrimoniale e sul conto economico Nei prospetti che seguono sono rappresentati gli schemi riclassificati di Stato Patrimoniale e di Conto Economico. Stato patrimoniale riclassificato (in migliaia di euro) 31/12/ /12/2006 Variazione annua Variazione % annua ATTIVITA' Cassa e disponibilità liquide ,5 Attività finanziarie detenute per la negoziazione (1.542) (19,3) Crediti verso banche ,6 Crediti verso clientela ,1 Derivati di copertura (8.336) (51,4) Attività materiali ,5 Attività immateriali di cui: avviamento Attività fiscali ,0 Altre attività (1.988) (9,4) Totale dell'attivo ,0 PASSIVO Debiti verso banche n.s. Debiti verso clientela ,1 Titoli in circolazione (16.022) (3,5) Passività finanziarie di negoziazione e valutate al fair value (490) (11,1) Derivati di copertura ,2 Passività fiscali ,6 Altre passività ,0 Trattamento di fine rapporto del personale (577) (7,0) Fondi per rischi e oneri: (839) (28,3) b) altri fondi (839) (28,3) Riserve da valutazione (175) (1,4) Capitale, sovrapprezzi di emissione e riserve ,2 Utili d'esercizio ,7 Totale del passivo e del patrimonio netto ,0

28 Conto economico riclassificato (in migliaia di euro) Voci del conto economico 31/12/ /12/2006 Variazione annua Variazione % annua Margine di interesse ,0 Commissioni nette (535) (2,7) Risultato netto dell'attivita'di negoziazione e di copertura (1.002) (68,2) Altri proventi/oneri di gestione ,7 Proventi operativi ,0 Spese per il personale (21.676) (23.276) (6,9) Altre spese amministrative (19.834) (19.577) (257) 1,3 Rettifiche di valore nette su attivita' materiali e immateriali (1.440) (1.638) 198 (12,1) Oneri operativi (42.950) (44.491) (3,5) Risultato della gestione operativa ,3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti 175 (895) n.s. Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attivita'/passivita' (371) 45 (416) n.s. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (220) (1.271) (82,7) Utile/perdita della operativita' corrente al lordo imposte ,4 Imposte sul reddito d'esercizio dell'operativita' corrente (14.932) (12.770) (2.162) 16,9 Oneri di integrazione (1.278) - (1.278) - di cui: spese per il personale (1.891) - (1.891) - altre spese amministrative (18) - (18) - imposte Utile d'esercizio ,7 Metodologia di costruzione del conto economico riclassificato Principali regole di classificazione: - i recuperi di imposta iscritti alla voce 190 Altri oneri/proventi di gestione (euro mila al 31/12/2007 e euro mila al 31/12/2006) sono riclassificati a riduzione delle imposte indirette incluse tra le altre spese amministrative; - la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 170 e 180 dello schema contabile e le quote di ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi (euro 100 mila al 31/12/2007 e 177 mila al 31/12/2006 classificate alla voce 190 dello schema obbligatorio; - la voce altri proventi/oneri di gestione include la voce 190, al netto delle riclassifiche sopramenzionate.

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