Rassegna Stampa. Mercoledì 22 Gennaio 2014

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Rassegna Stampa. Mercoledì 22 Gennaio 2014"

Transcript

1 Rassegna Stampa 22 Gennaio 2014

2 Sommario Testata Data Pag. Titolo p. 1. Fondi pensione Sole 24 Ore (Il) 22 Compensazioni F24 alle casse (Morina) 1 2. Previdenza Sole 24 Ore (Il) 5 Ue - Bruxelles: stipendio insufficiente per il 12% dei lavoratori (Bocciarelli Rossella) Sole 24 Ore (Il) 5 Tutele - Solo briciole alle politiche attive, l'80% va agli ammortizzatori (Colombo Davide) Sole 24 Ore (Il) 5 Il caso - Le donne scelgono l'opzione contributiva (Venanzi Fabio;Prioschi Matteo) Sole 24 Ore (Il) 5 Anticipo della pensione anche nelle Pmi (Colombo Davide) Sole 24 Ore (Il) 22 Sicurezza. Per gli artigiani sconto Inail più alto (Maccarone Giuseppe;Toriello Si) Sole 24 Ore (Il) 37 Sicurezza, fondi raddoppiati (Casadei Cristina) 7 Sole 24 Ore (Il) 41 Unindustria Reggio lancia il welfare interaziendale (Vesentini Ilaria) Sole 24 Ore (Il) 41 Prepensionamento poligrafici. Giovannini convoca Fieg e sindacati Repubblica (la) 13 In pensione anticipata, ma le aziende e i lavoratori pagano assieme allo Stato MF mercati finanziari 9 Via al progetto pensione flessibile (Castellarin Roberta)

3 Estratto da pag. 22 Adempimenti. Lo scambio tra debiti e crediti si estende ai contributi dovuti agli enti di previdenza professionali Compensazioni F24 alle casse Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) Tonino Morina Lo scambio tra debiti e crediti nel modello F24 si estende ai contributi dovuti alle Casse di previdenza. È esattamente l'articolo i del decreto io gennaio 2014, pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 16 del 21 gennaio 2014, a stabilire che le norme in tema di versamenti unitari e compensazione si applicano, fermi restando i servizi già attivati, agli enti di previdenza, qualora dagli stessi richiesto e a se guito di delibera soggetta all'approvazione dei dicasteri vigilanti. La disciplina attua quanto previsto dal decreto legisltativo 9 luglio 1997, n. 241 che prevede «l'effettuazione di versamenti unitari, con eventuale compensazione, delle imposte, dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi di cui all'articolo 17, comma 2, dello stesso decreto legislativo» (premi Inail, ndr). Ma anche del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, che ha previsto la trasformazione in persone giuridiche private degli enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie. Gli enti interessati sono quindi la Cassa forense, la Cassa dei dottori commercialisti, la Cassa geometri, la Cassa degli ingegneri e architetti liberi professionisti. E ancora: la Cassa del notariato, quella dei ragionieri e periti commerciali; l'enasarco; l'ente per i consulenti del lavoro; l'enpam; l'enpaf; l'ente dei veterinari. Investiti dalla disciplina anche PEnpaia. Ma anche il fondo agenti spedizionieri e corrieri, l'inpgi, l'onaosi, l'epap, l'ente dei periti industriali e dei periti industriali laureati. Infine l'enpab, l'ente nazionale di previdenza e assistenza degli psicologi e PEnpapi. Le modalità di riversamento delle somme, di trasmissione dei flussi informativi e il rimborso delle spese relative alle operazioni di riscossione saranno disciplinati con convenzioni stipulate tra gli enti di previdenza e l'agenzia delle Entrate. RIPRODUZIONE RISERVATA Fondi pensione Pag. 1

4 Estratto da pag. 5 Ue. Dal 2008 in Italia il declino più elevato Bruxelles: stipendio insufficiente per il 12% dei lavoratori Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) Rossella Bocciarelli ROMA II declino sociale di un paese si vede dalla quantità di lavoratori poveri: ne è convinta la commissione Ue, che ieri ha diffuso uno studio secondo il quale in Italia oltre il 12 per cento degli occupati non riesce a vivere del suo stipendio e che sottolinea come «il sensibile aumento della povertà tra la popolazione in età lavorativa è una delle conseguenze sociali più tangibili della crisi economica». Solo Romania e Grecia fanno peggio di noi: là ha un salario insufficiente a vivere oltre il 14 per cento dei lavoratori, ma la situazione dei due paesi era già molto difficile nel 2008 mentre in Italia l'emergenza-lavoratori poveri è arrivata con il doppio tuffo in recessione. «Dal 2010 gli stipendi delle famiglie Ue sono diminuiti e i cali sono stati particolamente profondi (oltre cinque punti percentuali in due anni) in Grecia, Spagna, Italia, Irlanda, Cipro e Portogallo» si legge nel rapporto. Intanto, l'ocse segnala che mentre in Europa tra il secondo e il terzo trimestre dello scorso anno l'occupazione è tornata a salire, in Italia nello stesso periodo l'indicatore ha continuato a scendere. Nell'area dell'euro, in particolare, l'occupazione è in rialzo, per la prima volta dal secondo trimestre 2O11, dello 0,1 per cento, e si attesta al 63,5% ma resta inferiore di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In Italia il tasso di occupazione nel terzo trimestre 2013 era al 55,4% contro il 55,6% del secondo trimestre e il 56,7% dello stesso periodo del Tornando al rapporto Ue, in Europa tra il 2008 e il 2012 il numero di persone a rischio di povertà ed esclusione sociale è cresciuto di 7,4 milioni e oggi è circa un quarto della popolazio ne (125 milioni di persone) ad essere a rischio povertà; quanto a noi per il rapporto della Ue nel 2O12 appariva a rischio-povertà il 29,9% degli italiani. Con una precisazione: «L'aumento del rischio-povertà ed esclusione sociale in Italia, Cipro e Ungheria è dovuto principalmente alla crescita del tasso di severe privazioni materiali». Invece in Bulgaria, Irlanda e Spagna esso «riflette la crescita della quota di famiglie senza lavoro». Purtroppo per noi, Bruxelles rileva anche come l'italia sia il paese peggiore d'europa per chi perde il posto di lavoro: le OCSE Nel terzo trimestre 2013 il tasso di occupazione nell'eurozona è salito al 63,5% mentre in Italia è sceso al 55,4% probabilità di trovarne un altro nell'arco di un anno sono tra il 14 e il 15%, le più basse dell'unione europea. In Italia, annota il rapporto «la spesa per la protezione sociale è relativamente bassa per famiglie, disoccupati e sanità» mentre «risulta fortemente orientata verso le pensioni». Inoltre, nel Paese sono migliorati gli incentivi per continuare a lavorare mentre è cresciuto il costo del lavoro. Ma sul terreno della disoccupazione le cose sarebbero potute andare anche peggio. In Italia, si legge nel rapporto «una forte riduzione dell'occupazione è stata infatti evitata attraverso un calo del numero di ore lavorate e da un calo della produttività lavorativa». Aspetto, quest'ultimo, non certo positivo ai fini del recupero di un sentiero di sviluppo stabile. RIPRODUZIONE RISERVATA Previdenza Pag. 2

5 Estratto da pag. 5 Tutele. Sostegno dello Stato pari al 62,5%, da imprese a lavoratori il 37,5% Solo briciole alle politiche attive, l'80% va agli ammortizzatori Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) ROMA II tallone d'achille del Jobs act non sarà il contratto unico ma l'ammortizzatore sociale unico. Non tanto per le risorse da reperire per il finanziamento "a regime" di uno strumento concepito per tutelare tutti i lavoratori in caso di disoccupazione involontaria. Il problema vero sta nel suo avviamento. Che dovrebbe avvenire in un contesto a dir poco complesso. Nel 2O12 la spesa per le politiche del lavoro ha superato i 29 miliardi (1,8% del Pil), facendo segnare una crescita dell'8o% rispetto ai livelli del Un aumento in buona parte automatico, tutto legato alla componente passiva (indennità di disoccupazione, cassa integrazione) cui s'è aggiunto l'incremento "politico" della concessione degli ammortizzatori in deroga. Secondo i dati (prowisori) presentati dal ministro Enrico Giovannini qualche giorno fa in Senato, la spesa in ammortizzatori sociali è arrivata a 23 miliardi nel 2012, mentre nel Bilancio sociale Inps di dicembre l'asticella si fermava a 22,7 miliardi (+19% rispetto abolì). Osserviamo da vicino quest'ultimo dato: 12,6 miliardi dei 22,7 sono stati spesim prestazioni monetarie dirette ai beneficiari mentre 10,1 miliardi sono andati in contributi figurativi. E come è stata finanziata questa spesa? Per il 37,5% con i contributi versati da imprese e lavoratori (pari a 8,5 miliardi) per il resto dallo Stato con il ricorso alla fiscalità generale (62,5%, pari a 14,2 miliardi). Ecco dove la proposta dell'ammortizzatore unico incontra gli ostacoli più seri. Quando nell'estate del 2012 Elsa Fornero presentò l'aspi e la mini-aspi si disse che il sussidio ai lavoratori che perdono il posto sarebbe arrivato a una platea potenziale di 12 milioni di individui, contro i 4 milioni coperti fino ad allora. I dati sull'effetto Aspi, che ha debuttato nel 2013 e andrà a regime nel 2017, non sono ancora disponibili ma all'epoca le risorse trovate per finanziarne l'avviamento si fermarono a 1,8 miliardi. Per estendere EFFETTO CRISI In 5 anni uscite in crescita dell'80% per Cig e deroghe. Mentre peri centri d'impiego spendiamo un decimo di Francia e Germania ulteriormente la copertura ai circa 3,5 milioni di lavoratori dipendenti rimasti esclusi si affidò alle parti sociali il compito di attivare con accordi autonomi i fondi di solidarietà, operazione mai conclusa. La legge di stabilità prevede ora che se entro marzo gli accordi non saranno conclusi scatterà il fondo residuale finanziato in fase di prima applicazione (da gennaio) con un'aliquota pari allo 0,5 per cento. Mentre la spesa per ammortizzatori è esplosa negli anni della crisi quella per le politiche attive (di cui gli incentivi automatici alle assunzioni sono magna pars con una quota dell'85%) è scesa dallo 0,39% del Pil allo 0,33% (da 5,9 a 5,4 miliardi). Nel 2O12 alle politiche passive è andato l'8i% del totale delle uscite. La legge di stabilità ha fatto nascere il fondo per le politiche attive (con una dote iniziale di 55 milioni) e grazie alla riprogrammazione di fondi Ue non spesi, e a rischio perdita, sono stati dirottati altri 350 milioni per cercare di ricollocare disoccupati di lunga durata e cassintegrati con un abbattimento degli oneri sociali e il sostegno a percorsi di formazione. Si tratta di un primo passo. Cui dovrebbero seguirne altri di maggiore impegno come la riqualificazione e il rafforzamento dei centri per l'impiego: sono 556 e nel 2012 sono state 2,2 milioni le persone che hanno cercato di trovare un lavoro tramite questi uffici provinciali. L'Italia spende per far funzionare queste strutture, dove lavorano addetti, poco più di 400 milioni l'anno, meno di un decimo di quanto spendono Francia e Germania. Anche nel Jobs act si propone una riforma dei centri per l'impiego, con l'ipotesi di creare un'agenzia unica federale per coordinare politiche attive. L'obiettivo è lo stesso del governo: portare i servizi per l'impiego al livello medio europeo. Anche in questo caso il nodo risorse si ripresenterà, anche scontando il miliardo e mezzo di dote legata al piano Garanzia giovani D.Col. RIPRODUZIONE RISERVATA Previdenza Pag. 3

6 Estratto da pag. 5 II caso. Per evitare l'aumento dei requisiti anagrafici previsto dalla riforma Le donne scelgono l'opzione contributiva Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) MatteoPrioschi Fabio Venanzi Meglio pochi soldi subito che una pensione "piena" tra un po' di anni. Questo sembrano aver pensato quindicimila donne che, dopo l'entrata in vigore della riforma Monti-Fornero, hanno scelto il pensionamento con l'opzione 57 anni di età (o 58 per le autonome) e 35 di contributi. Una scelta dolorosa, perché comporta l'applicazione del calcolo contributivo e un taglio dell'assegno medio che oscilla tra il 20 e il 30 per cento. In base ai dati Inps aggiornati a due giorni fa, l'opzione introdotta in via sperimentale dall'articolo i, comma 9, della legge 243/2004 è stata scelta complessivamente da donne. I numeri, però, mettono in evidenza una consistente accelerazione nel2oi2,con pensioni liquidate e più ancora nel 2013, quando si è raggiunta quota In questa prima parte del 2014 sono già 1.122, includendo quelle con decorrenza in febbraio. Pur non avendo la possibilità di effettuare un riscontro con la platea delle lavoratrici potenzialmente interessate da questa opzione, emerge che, nonostante la penalizzazione e le polemiche suscitate a suo tempo (l'ex ministro Elsa Fornero aveva invitato la donne penalizzate dalla riforma a prendere in considerazione il passaggio al contributivo), l'opzione ha avuto un certo successo. Potrebbero avervi fatto ricorso, per esempio, le dipendenti del settore pubblico che nel 2O12 avevano 60 anni di età 636 di contributi, che, non potendo più andare in pensione con la quota 96, hanno rinunciato a una fetta dell'assegno pur di smettere subito di lavorare. Tuttavia questa via di fuga, che consente di evitare l'incremento dei requisiti previsti dalla riforma del 2011, rischia di essere già a fondo corsa. Infatti, nonostante l'opzione sia formalmente utilizzabile fino a tutto il 2015, l'inps con la circolare 35/2012 ha precisato che entro il 31 dicembre 2015 deve verificarsi la decorrenza del trattamento pensionistico e non la maturazione dei requisiti. Quindi, tenuto conto che alle donne interessate si applica la finestra di 12 o 18 mesi, rispettivamente per I numeri Pensioni liquidate, sulla base dell'opzione 57 o 58 anni di età più 35 di contributi, suddivise per anno. Il 2014 comprende quelle liquidate a oggi con decorrenza febbraio Fonte: Inps dipendenti o autonome, e che il requisito anagrafico quest'anno è incrementato di 3 mesi, le autonome devono compiere 58 anni entro febbraio per ricorre all'opzione. A questo riguardo il Parlamento ha di recente votato una risoluzione, presentata dall'onorevole Maria Luisa Gnecchi in commissione Lavoro alla Camera, che impegna il governo a sollecitare l'inps a rivedere la circolare, con l'obiettivo di non applicare la finestra mobile, l'aspettativa di vita e ritenere sufficiente la maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre RIPRODUZIONE RISERVATA Previdenza Pag. 4

7 Estratto da pag. 5 Giovannini: su base volontaria, contributi da Stato, lavoratori e imprese - «Non cambia la Fornero» Antìcipo della pensione anche nelle Pmi Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) PRESTITO DA RESTITUIRE Un assegno mensile da rimborsare con gradualità per l'uscita di lavoratori con 35 anni di versamenti e 1 o 2 anni dall'età di pensione Davide Colombo ROMA II "prestito pensionistico" cui sta lavorando il Governo per favorire, su base volontaria, la transizione dal lavoro alla pensione di determinate categorie di dipendenti e imprese non prevede alcuna modifica delle regole Fornero. Si tratta invece di uno strumento aggiuntivo, che punta ad al-largare anche agli addetti di aziende minori la possibilità di raggiungere la pensione con un sostegno economico transitorio che poi, però, verrebbe restituito con gradualità dopo il pensionamento. A contribuire sarebbero lo Stato, i lavoratori e le imprese. Ieri il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha voluto precisare in una nota il senso delle dichiarazioni rilanciate dalle agenzie di stampa a margine della conferenza Inail sul bando incentivi ISI 2013 (307 milioni a fondo perduto per investimenti su salute e Nessun ritocco ai requisiti previdenziali introdotti con il decreto "Salva Italia" del 2O11. Semmai un'aggiunta, come Giovannini aveva anticipato al nostro giornale in un'intervista dello scorso agosto. Uno strumento che s'ispira a quanto previsto per le grandi imprese con addetti in esubero dall'articolo 4 della legge 92/2012 ma che va ben oltre. L'idea cui lavorano i tecnici è garantire un reddito transitorio fino al pensionamento per lavoratori che abbiano 2-3 anni ancora da maturare per raggiungere il requisito anagrafico per vecchiaia o anzianità e almeno 35 o 36 anni di contributi già versati; ovvero un montante contributivo capace di garantire un futuro assegno Inps pari a 1,7-2 volte il minimo. Per questa fascia di addetti, resa particolarmente vulnerabile dalle riforme che hanno innalzato l'età di pensionamento e impostato una riduzione graduale delle coperture degli ammortizzatori sociali (si pensi all'aspi ma anche alla stretta annunciata sul sistema delle deroghe) il "prestito pensionistico" garantirebbe una via di uscita sicura. La presentazione ufficiale del nuovo strumento non sembra tuttavia dietro l'angolo. Tra i vari "dettagli" da mettere a punto il più delicato resta quello delle coperture: anche se l'assegno ponte verrebbe poi rimborsato nei primi anni di pensionamento con una trattenuta Inps, il primo flusso di cassa avrebbe un impatto sui saldi ancora tutto da quantificare: «Siamo lavorando con il Tesoro per una proposta robusta sul piano finanziario e giuridico da presentare alle parti sociali» s'è limitato a dire ieri il ministro. Nelle ultime settimane le analisi si sono concentrate sulle platee potenziali e le dinamiche di spesa aggiuntiva. E la buona notizia è che siamo molto al di sotto delle cifre necessarie per introdurre forme di flessibilità previste in diversi ddl presentati in Parlamento e che, invece, modificherebbero la riforma Fornero. I lavoratori interessati e che rispettino i paletti assicurativi e anagrafici (ancora oggetto di valutazione), potrebbero anche contare su un sostegno, sempre volontario, da parte dei datori di lavoro per finanziare parte del rimborso dovuto, un canale quest'ultimo da utilizzare soprattutto in casi di crisi ed esuberi dichiarati. Ma le convenienze reciproche potrebbero verificarsi anche in settori produttivi particolari, caratterizzati da trasformazioni indotte dall'innovazione tecnologica, dove pure il nuovo meccanismo di uscita potrebbe essere sostenuto in parte anche dai datori di lavoro. Ieri alle dichiarazioni di Giovannini sono seguite reazioni positive da parte dei sindacati maggiori che, pur con valutazioni diverse (la Cgil chiede di cambiare le regole), hanno chiesto di passare al «Strumentoin più per piccole imprese». Il ministro Enrico Giovannini Prestito pensionistico II ministero del Lavoro sta studiando con l'economia, l'inps e ('Istat un prestito pensionistico volontario da riconoscere a lavoratori con almeno 35 anni di contributi e 1 o 2 anni da maturare per ottenere i requisiti anagrafici per la vecchiaia o l'anzianità. Tra i paletti (ancora oggetto di analisi e simulazioni diverse) anche un montante contributivo già cumulato e sufficiente da garantire una pensione Inps pari almeno a 1,7/2 volte il minimo. Afinanziare questo "assegno di transizione" dal lavoro alla pensione contribuirebbero Stato, imprese e lavoratori; questi ultimi con una restituzione graduale del prestito tramite un prelievo automatico Inps sulla pensione finale per un certo periodo di tempo più presto dalle parole ai fatti e aprire il confronto. Diverse le reazioni politiche. Sacconi (Ndc) e Polverini (Fi) chiedono di cambiare l'ultima riforma, Damiano (Pd) aspetta «una proposta che eviti il formarsi di nuovi esodati». Favorevole al "prestito pensionistico" s'è detta anche l'ex ministro Elsa Fornero. 1DUZIONE RISERVATA Previdenza Pag. 5

8 Estratto da pag. 22 Sicurezza. Fissato al 7,08% per il 2013 Per gli artigiani sconto Inail più alto Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) Giuseppe Maccarone Silvana Toriello Al via lo sconto Inail per gli artigiani. Il ministero del Lavoro ha emanato il decreto interministeriale che sdogana la riduzione dei premi pari al 7,08% per il Un aiuto leggermente più consistente rispetto a quello precedente, relativo al 2O12 che si era attestato al 6,05 per cento. L'agevolazione è stata introdotta dalla Finanziaria 2007 (articolo i, commi 780 e 781). Il previsto decreto interministeriale, pubblicato il 20 gennaio nel sito del ministero del Lavoro, sezione pubblicità legale, che porta le firme dei ministri del Lavoro e dell'economia, ha fissato la percentuale recependo, di fatto, la proposta formulata dall'inail con la determina numero 209/2013. A fruire dello sconto sono tutte le aziende iscritte nel settore artigianato in regola con gli obblighi previsti dal decreto legislativo 81/2008 (sicurezza sul lavoro) e dalle specifiche normative di settore. L'accesso alla facilitazione è, inoltre, subordinato al rispetto di un'ulteriore condizione: l'azienda non deve aver denunciato infortuni nell'ultimo biennio. Il periodo di riferimento è quello che precede ogni singola annualità (intesa quale anno solare) cui si riferisce il premio dovuto. Pertanto, poiché la riduzione in commento si riferisce al 2013, il biennio di riferimento è il 2O11-2O12. Sono destinatarie dello sconto le posizioni assicurative che risultano inquadrate nel settore attività artigianato, sempre che vantino un biennio di attività completo al 31 dicembre dell'anno precedente quello in corso alla data di presentazione della domanda. Per essere agevolate, inoltre, le posizioni assicurative devono risultare attive almeno per un periodo nell'anno in corso alla data di presentazione della domanda. La possibilità di accedere alla riduzione è subordinata alla presentazione di un'apposita istanza. Sul punto l'inaii, con riferimento all' autoliquidazione , aveva già previsto (nota del 15 gennaio 2013) che per Pautoliquidazione (attualmente in corso) l'applicazione della riduzione potesse avvenire esclusivamente in fase di regolazione 2013, subordinandola alla presentazione della domanda di ammissione al benefìcio. Quest'ultima poteva essere utilmente effettuata barrando l'apposita casella presente sul modulo per la dichiarazione delle retribuzioni 2012 da presentare entro il 18 febbraio La domanda si considera presentata se l'azienda artigiana certifica di essere in possesso dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento. La riduzione è applicabile sia ai premi della polizza artigiani (premio speciale unitario), sia ai premi della polizza L'agevolazione consiste in un taglio applicato al premio di regolazione 2013, calcolato moltiplicando le retribuzioni effettive per il tasso applicato; pertanto, le retribuzioni sono da considerarsi "al lordo" di altri sconti effettivamente spettanti. La riduzione non si applica ai premi evasi e ai premi calcolati d'ufficio dall'istituto (articolo 28, comma 8, del Dpr 1124/1965), ovvero in assenza di presentazione della dichiarazione annuale delle retribuzioni. IL REQUISITO Per beneficiare dell'agevolazione l'azienda non deve aver registrato infortuni nel Previdenza Pag. 6

9 Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) Estratto da pag. 37 Lavoro SICUREZZA Raddoppiati fondi per la prevenzione pag. 41 Prevenzione. Da Inail e governo 307 milioni alle imprese per i progetti - Dal 2010 stanziati 800 milioni Sicurezza, fondi raddoppiati Le domande dovranno pervenire sul sito dell'istituto entro l'8 aprile ha calcolato De Felice. Cristina Casadei Raddoppio del Proprio pervia della congiuntura sfavorevole è stata alzata la soglia della copertura dei costi ammissibili: passerà dal 50% dell'anno scorso al 65%. L'importo coperto potrà essere compreso tra 5mila e ^ornila euro. Anche m questo caso la soglia massima si alza di 3omila euro, rispetto ai loomila del Il limite minimo non è previsto per LA COPERTURA Alzata la soglia per il finanziamento dei costi ammissibili: passerà dal 50% al 65% - Importo compreso tra 5mila e ISOmila euro 65% - Importo compreso ibili: passerà dal 50% finanziamento dei costi ERTURA Alzata la soglia revisto per LA COPERTURA inimo non è previsto per o ai loomila del Il a si alza di 3omila euro, he m questo caso la soglia tra 5mila e ^ornila euro. mporto coperto potrà essere dell'anno scorso al 65%. L'ammissibili: passerà dal 50% ia della copertura dei costi sfavorevole è stata alzata la ppio del Proprio pervia della Cristina Casadei Raddoppio della dote e semplificazione delle procedure per accedere ai finanziamenti. L'annuncio dell'inaii e del governo sui fondi destinati alla sicurezza nelle imprese coglie il «momento m cui il ciclo economico mostra dei segnali di risveglio e le imprese possono essere più orientate a fare investimenti a favore della sicurezza e della tutela dei lavoratori», ha detto il ministro del Lavoro Enrico Giovannini. Il nuovo bando Isi presentato dal presidente dell'inaii Massimo De Felice, con il ministro del Lavoro, mette infatti a disposizione 307 milioni di euro a fondo perduto per realizzare interventi di prevenzione, adottare modelli organizzativi orientali alla sicurezza e sostituire o adeguare le attrezzature di lavoro. È la somma più alta mai stanziata. De Felice ha fatto notare che l'impegno finanziano dell'inaii è costantemente aumentato passando dai 60 milioni del 2O1O, ai 205 del 2011, ai 155 del 2O12 fino ai 307 attuali (di cui 295 Inail e 12 del ministero del Lavoro). Dal 2O1O ad oggi, dunque, sono stati stanziati oltre 800 milioni di euro. Con il finanziamento messo a disposizione sarà possibile «muovere un investi na Casadei Raddoppio del Proprio pervia della congiuntura sfavorevole è stata alzata la soglia della copertura dei costi ammissibili: passerà dal 50% dell'anno scorso al 65%. L''importo coperto potrà essere compreso tra 5mila e ^ornila euro. Anche m questo caso la soglia massima si alza di 3omila euro, rispetto ai loomila del Il limite minimo non è previsto per LA COPERTURA Alzata la soglia per il finanziamento dei costi ammissibili: passerà dal 50% al 65% - Importo compreso tra 5mila e ISOmila euro le imprese fino a 50 lavoratori che presentano progetti per l'adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Nel dettaglio le domande potranno essere inviate fino all'8 aprile 2014, e per inserire il progetto le imprese dovranno accedere alla sezione "servizi online" del sito I 307 milioni di euro di finanziamenti - ripartiti m budget regionali che tengono conto del numero adeguare le attrezzature di lavoro. È la somma più alta mai stanziata. De Felice ha fatto notare che l'impegno finanziano dell'inaii è costantemente aumentato passando dai 60 milioni del 2O1O, ai 205 del 2011, ai 155 del 2O12 fino ai 307 attuali (di cui 295 Inail e 12 del ministero del Lavoro). Dal 2O1O ad oggi, dunque, sono stati stanziati oltre 800 milioni di euro. Con il finanziamento messo a dispo dei lavoratori e dell'indice di gravita degli infortuni rilevato sul territorio - saranno assegnati fino ad esaurimento sulla base dell'ordine cronologico di arrivo. In caso di ammissione all'incentivo, l'impresa dovrà successivamente trasmettere all'inaii, entro 30 giorni (decorrenti dal settimo giorno successivo alla conclusione delle operazioni di tutta la documentazione prevista, utilizzando la posta elettronica certificata. Per realizzare e rendicontare il progetto l'impresa avrà un termine massimo di 12 mesi, prorogabile su richiesta motivata per un periodo non superiore a 6 mesi. Entro 90 giorni dal ricevimento della documentazione attestante la realizzazione del progetto - m caso di esito positivo delle verifiche - l'inaii predisporrà quanto necessario per la successiva erogazione del contributo. Nel bando Isi 2013 è stato introdotto anche un nuovo asse di finanziamento, con fondi trasferiti dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, per progetti di sostituzione o adeguamento di attrezzature di lavoro messe m servizio anteriormente al 21 settembre izione sarà possibile «muovere un investi na Casadei Raddoppio del Proprio pervia della congiuntura sfavorevole è stata alzata la soglia della copertura dei costi ammissibili: passerà dal 50% dell'anno scorso al 65%. L''importo coperto potrà essere compreso tra 5mila e ^ornila euro. Anche m questo caso la soglia massima si alza di 3omila euro, rispetto ai loomila del Il limite minimo non è previsto per LA COPERTURA Alzata la soglia per il finanziamento dei costi ammissibili: passerà dal 50% al 65% - Importo compreso tra 5mila e ISOmila euro le imprese fino a 50 lavoratori che presentano progetti per l'adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Nel dettaglio le domande potranno essere inviate fino all'8 aprile 2014, e per inserire il progetto le imprese dovranno accedere alla sezione "servizi online" del sito I 307 milioni di euro di finanziamenti - ripartiti m budget regionali che tengono conto del numero adeguare le attrezzature di lavoro. È la somma più alta mai stanziata. De Felice ha fatto notare che l'impegno finanziano RIPRODUZIONE RISERVATA dell'inaii è costanteme Previdenza Pag. 7

10 Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) Estratto da pag. 41 Modelli innovativi. Iniziativa pilota offre agli associati servizi in convenzione per conciliare lavoro e famiglia Unindustria Reggio lancia il welfare interaziendale EMILIA ROMAGNA Ilaria Vesentini REGGIO EMILIA Si parte con buoni spesa, doposcuola per i figli e assistenza domiciliare per gli anziani, ma il progetto di welfare interaziendale "Welfa-RE" presentato ieri da Unindustria Reggio Emilia ai LIDO associati (per oltre52mila dipendenti) punta ad allargare via via il pacchetto di servizi convenzionati - a condizioni agevolate e personalizzabili - cui potranno attingere le aziende per offrire ai propri lavoratori benefit che valgono più di euro sonanti in busta paga (tartassati da cuneo fiscale e contributivo) e che in epoca di crisi economica e tagli alla spesa pubblica ripagano in termini di fìdelizzazione e motivazione del dipendente, di abbattimento di turnover e assenteismo e, dunque, di produttività. Il progetto lanciato ieri dall'as sociazione reggiana è «il punto di partenza di un progetto cui stiamo lavorando da tre anni - spiega il presidente Stefano Landi - convinti che sul tema del welfare aziendale si giochi una partita fondamentale per imprese e lavoratori. Mentre però le grandi aziende hanno già colto l'opportunità dei rinnovi contrattuali per inserire forme di prestazioni aggiuntive non monetarie nel secondo livello integrativo, le piccole realtà vanno sensibilizzate e accompagnate in questo percorso, perché non hanno le forze e le competenze per gestire da sole la domanda sociale delle maestranze». Un primo passo che apre anche alle Pmi la strada alla contrattazione di secondo livello all'interno della quale rendere strutturale l'offerta di welfare per i lavoratori. «La sfida è trasformare l'iniziativa aziendale da costo a investimento, perché quella che contabilmente è una spesa generale o del personale che non costituisce reddito, di fatto può diventarebenessere del dipendente che si ripaga con la raggiungibilità più immediata di obiettivi di business», commenta Antonio Manzoni, consulente della De Filippo & Associati che ha curato i piani di welfare aziendale di colossi come Luxottica e McKinsey. Si comincia da oggi dalle prime tre convenzioni con Coopselios (coop locale per la cura delle persone), Italiassistenza (homecare) e Welfare Company (per la gestione del reddito tramite sconti in esercizi del territorio) e un portale online dedicato sul sito Unindustria Reggio Emilia. «Arricchiremo presto il ventaglio con nuove convenzioni nei trasporti, nella sanità, nei nidi aziendali per creare una politica integrata di servizi territoriali - precisa Landi - su cui confrontarsi con imprenditori, Pa e sindacati. Perché il welfare costa meno alle aziende che pagare in denaro l'analoga prestazione e vale di più per il lavoratore. La speranza è arrivare anche a qualche tipo di defiscalizzazione». Previdenza Pag. 8

11 Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) Estratto da pag. 41 Prepensionamento poligrafici Giovannini convoca Fieg e sindacati È partito ieri, su richiesta della Fieg, il tavolo tecnico con aziende e sindacati dei settori grafico e poligrafico interessate dall'applicazione del Dpr 28 ottobre 2013 numero 157 di armonizzazione dei requisiti pensionistici che ha apportato modifiche in materia di prepensionamento del personale poligrafico. A convocarlo il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini. Nel corso dell'incontro Fieg e sindacati hanno spiegato al ministro la necessità di rivedere il regime di retroattività previsto dallo stesso decreto, preservando gli accordi raggiunti sulla base della legislazione vigente sino alla data di entrata in vigore del nuovo regolamento che introduce modifiche alla legge 416/81 Giovannini convoca Fieg e sindacati È partito ieri, su richiesta della Fieg, il tavolo tecnico con aziende e sindacati dei settori grafico e poligrafico interessate dall'applicazione del Dpr 28 ottobre 2013 numero 157 di armonizzazione dei requisiti pensionistici che ha apportato modifiche in materia di prepensionamento del personale poligrafico. A convocarlo il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini. Nel corso dell'incontro Fieg e sindacati hanno spiegato al ministro la necessità di rivedere il regime di retroattività previsto dallo stesso decreto, preservando gli accordi raggiunti sulla base della legislazione vigente sino alla data di entrata in vigore del nuovo regolamento che introduce modifiche alla legge 416/81 Previdenza Pag. 9

12 Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) Estratto da pag. 13 Ezio Mauro In pensione anticipata ma le aziende e i lavoratori pagano assieme allo Stato Ecco ilpìano Gìovaminìperchìvuole uscìreprim *r ^r Polo&i Danimarca LO Unito Olanda Svezia Rep. Ceca Slovacchia L'età pensionabile in Europa aei 2020 donne uomini Belgio RO MA Si riapre il cantiere delle pensioni. Obiettivo: reintrodurre forme di flessibilità di uscita dal lavoro con il contributo finanziario dello Stato, delle aziende e del singolo lavoratore interessato al pensionamento. Il piano l'ha annunciato ieri il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini è allo studio del governo. Lunedì prossimo è in calendario un nuovo incontro tecnico al ministero del Lavoro con l'inps e i rappresentanti del Tesoro. ha detto il ministro è finalizzato alla transizione, su base volontaria, dal lavoro alla pensione, fermi restando i requisiti dell'attuale normativa. Tale strumento andrebbe incontro a persone e a imprese (come quelle di minori dimensioni) che attualmente non possono utilizzare gli strumenti previsti». Le linee direttrici, per unasorta di aggiustamento della riforma Fornero, sembrano, dunque, essere queste: si potrà andare in pensione alcuni anni (dai due ai quattro) prima di aver maturato i relativi requisiti anagrafici (66 anni e tre mesi per il 2014); l'assegno pensionistico anticipato sarà pagato dall'impresa con un eventuale contributo (sotto forma di prestito al lavoratore) dello Stato e il lavoratore dovrà restituire una parte di questo "prestito previdenziale" senza pagare interessi e in un tempo molto lungo. Tutto ruoterà intorno alla volontarietà del lavoratore. Si eviteranno così nuove ondate di cosiddetti esodati e le imprese avranno più tempo per adeguarsi, nella gestionedellapropriaforzalavoro, al repentino innalzamento dell'età pensionabile stabilito dalla legge del Già oggi, d'ai tra parte, la legge (in questo caso lariformafornero sul mercato del lavoro) prevede la possibilità che nelle aziende con più di 15 dipendenti, nei casi di crisi per ristrutturazione e previo accordo con i sindacati, si possa incentivare l'uscita dei lavoratori più anziani (quelli a cui mancano quattro anni per maturare i requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata) con l'impegno del datore di lavoro di corrispondere al lavoratore un Si accontenterebbe chi vuole ritirarsi prima, «lei termini previsti, ma senza cambiare la legge assegno pari alla pensione e contemporaneamente versare alltnps i contributi figurativi. Un sistema assai costoso (finora vi hanno fatto ricorso esclusivamente i grandi gruppi come, per esempio, l'enel) tanto che la legge stessa stabilisce che l'impresa debba presentare all'inps Previdenza Pag. 10

13 Estratto da pag. 13 Ezio Mauro Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) «una fideiussione bancaria» a garanzia della solvibilità dell'obbligo che sottoscrive con il lavoratore. L'idea di Giovannini è quella di trovare il modo per estendere questa possibilità di pensionamenti anticipati anche alle piccole imprese, quelle sotto i quindici dipendenti, che non hanno la forza finanziaria dei gruppi più grandi e all'interno delle quali, non è prevista la presenza delle organizzazioni sindacali con cui la legge stabilisce che si debba trovare l'accordo. C'è però un problema di costi non indifferente con effetti, ovviamente, sull'equilibrio dei conti pubblici. LTnps ha stimato che per l'introduzione di un sistema del tutto flessibile per andare in pensione (come, per esempio, prevede la proposta di legge presentata dall'ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, e dal sottosegretario all'economia, Pier Paolo Baretta) con un'età compresa tra i 62 e i 70 anni, con 35 anni di versamenti contributivi, e penalizzazioni crescenti man mano che ci si allontanadall'etàfissataperlegge, siano necessari dai 6 ai 7 miliardi di euro. Cifra che scenderebbe tra i 2 e i 3 miliardi nel caso del "prestito previdenziale". Che sarebbe previsto anche per tutelare i lavoratori più anziani, i quali una volta perso il lavoro si ritrovino senza alcuna tutela e senza, appunto, l'azienda alle spalle. Il sostegno al reddito, in questo caso, verrebbe erogato dalltnps. Si parla di non più di 700 euro integrato da un possibile "chip" dello Stato. In Parlamento c'è una sostanziale convergenza nel proporre forme di flessibilità per il pensionamento. Sia il Pd che il Nuovo centro destra, nella maggioranza, hanno apprezzato l'annuncio di Giovannini. Bisognerà vedere se saranno poi d'accordo sulla proposta che scaturirà dal confronto tecnico Lavoro-InpsTesoro. Favorevoli anche i sindacati che spingono perché si passi dalle parole ai fatti e si modifichi strutturalmente la riforma Fornero. «È proprio quella leggecheva cambiata», ha detto il segretario confederale della Cgil Vera Lamonica. AMATO-DINI Nel 1992 Amato alza l'età per nel '95 Dini sostituisce il metodo retri butivo con quello contributivo SCALONI E SCALINI Nel 2004 Maroni vara lo "scalone" (dai 57 ai 60 minimi per l'anzianità), nel 2007 Prodi lo elimina e sceglie una via più morbida SCALONI E SCALINI Nel 2004 Maroni vara lo "scalone" (dai 57 ai 60 minimi per l'anzianità), nel 2007 Prodi lo elimina e sceglie una via più morbida FORNERO 2011, nuovo innalzamento dell'età pensionabile: anche le donne del privato a 65 anni (gradualmente); dal 2022 maschi e femmine a 67 anni SCALONI E SCALINI Nel 2004 Maroni vara lo "scalone" (dai 57 ai 60 minimi per l'anzianità), nel 2007 Prodi lo elimina e sceglie una via più morbi Previdenza Pag. 11

14 Ritaglio stampa non riproducibile e utilizzabile solo ad uso esclusivo interno, basato sul sistema di Selpress Media Monitoring Newsbank Srl (agenzia autorizzata dal Repertorio Promopress - FIEG) Estratto da pag. 9 Via al progetto pensione flessibile II principale nodo è la copertura finanziaria. Il ministro del Welfare Giovannini: stiamo mettendo a punto una misura cui darebbero il proprio contributo anche le imprese, lo Stato e i lavoratori DI ROBERTA CASTELLARIN 11 governo lavora a un provvedimento volto a consentire ai lavoratori di andare in pensione in anticipo su base volontaria, con il contributo anche di lavoratori, Stato e aziende. Lo ha dichiarato il ministro del lavoro, Enrico Giovannini, che non ha, però, fornito alcun dettaglio su come il relativo onere sarà suddiviso. E questo non è un tema da poco, visto che la riforma Monti- Fornero ha consentito alle casse pubbliche di risparmiare 80 miliardi di euro soprattutto grazie all'abolizione delle pensioni di anzianità. «Per evitare di ingrossare le fila degli esodati stiamo lavorando sugli aspetti tecnici di un provvedimento per anticipare l'età di pensione con il contributo anche da parte delle aziende», ha dichiarato ieri Giovannini. L'esponente del governo ha sottolineato che l'ipotesi è allo studio «in queste ore» e che il suo dicastero collabora «con il ministero dell'economia» per mettere a punto «una proposta concreta» sui piani tecnicogiuridico e finanziario. In una nota successiva, Giovannini ha precisato che «lo strumento allo studio è finalizzato a favorire la transizione, su base volontaria, dal lavoro alla pensione, fermi restando i requisiti dell'attuale normativa. Tale strumento andrebbe incontro a persone e imprese (come quelle di minori dimensioni) che attualmente non possono utilizzare gli strumenti previsti in materia dalla legislazione vigente». Nella nota «si ribadisce che l'ipotesi alla quale si sta lavorando non modificherebbe le regole pensionistiche attualmente esistenti, ma offrirebbe uno strumento aggiuntivo cui si accederebbe su base volontaria, con il possibile coinvolgimento delle imprese, come già avviene nei casi previsti dalla legge per le azien Continua quindi il dibattito sulle modalità di introduzione di alcuni correttivi agli effetti della riforma Monti-Fornero, che ha blindato i conti pubblici italiani, soprattutto grazie Pierluigi Magnaschi all'abolizione delle pensioni di anzianità. Queste ultime permettevano, a chi non aveva come minimo 40 anni di contributi, di andare in pensione a 60 anni di età e 36 di contributi (la famosa quota 96 che sarebbe diventata quota 97 dal 2013 con 61 anni di età) allungando l'età di addio al lavoro. Oggi invece per accedere alla pensione anticipata sono necessari 42 anni e mezzo di contributi per gli uomini e un anno in meno per le donne, mentre la vecchiaia scatta a 66 anni e 3 mesi per gli uomini, a 63 anni e 9 mesi per le donne dipen denti e 64 anni e 9 mesi per le lavoratrici autonome. Tutti requisiti, peraltro, destinati a inasprirsi nel tempo perché agganciati all'andamento della speranza di vita certificata dali'istat. Come unico correttivo, la riforma Fornero ha dato la pos sibilità alle donne di andare in pensione prima dei 62 anni, ma con una decurtazione dell'assegno dell' 1% per ogni anno di anticipo, quota che diventa il 2% oltre i due anni di anticipo. I risparmi per i conti dello Stato sono arrivati quindi rinviando l'addio al lavoro di numerosi lavoratori. In una fase peraltro in cui le aziende, alla prese con una lunga crisi economica, accetterebbero ben volentieri soluzioni che consentano di mandare in pensione prima i dipendenti con maggiore anzianità. Prima di arrivare alla proposta definitiva, quella di un eventuale prestito previdenziale, Giovannini ha aperto un tavolo di confronto con imprenditori e sindacati per verificare l'accettabilità del progetto. Infatti le stesse aziende potrebbero essere chiamate a partecipare all'anticipo della pensione, insieme ail'inps e ai lavoratori, che dovrebbero accontentarsi di un assegno decurtato. D'altra parte oggi esiste già una formula che, tramite intese con i sindacati, permette di mandare in pensione in anticipo i lavoratori dipendenti grazie al versamento da parte dell'azienda di gran parte dell'assegno. Meccanismo che ha trovato applicazione presso le grandi aziende, ma non è utilizzabile da parte delle realtà più piccole. Che pure lamentano la stessa esigenza di maggiore flessibilità. Certo, per l'italia resta il fatto che il problema della cassa è ancora cruciale, tanto che si sta lavorando a una limatura delle detrazioni fiscali al fine di reperire 500 milioni di euro. Difficile quindi pensare che nella ripartizione dell'onere lo Stato possa dare un contributo generoso. Non stupisce quindi che il ministro Giovannini parli di «strumento flessibile» in ragione delle condizioni conclude, «è di avere un contributo di tre soggetti (Stato, imprese e lavoratori). Stiamo lavorando sul modo di avere a disposizione uno strumento flessibile, che presenteremo poi alle parti sociali», (riproduzione riservata) Quotazioni, altre news e analisi su Previdenza Pag. 12

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla

Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età

Dettagli

LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO

LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO D.L. 201/2011 Il D.L. 201/2011, convertito nella L. 214/2011 (nota come Riforma delle pensioni), ha modificato in modo radicale il sistema previdenziale

Dettagli

Professionisti, pensioni più care Sole 24 ore.it. Matteo Prioschi

Professionisti, pensioni più care Sole 24 ore.it. Matteo Prioschi Professionisti, pensioni più care Sole 24 ore.it Matteo Prioschi Per molti professionisti, tra qualche anno, la pensione di vecchiaia sarà a 70 anni. In parallelo, anche nel settore delle Casse private,

Dettagli

TABELLE DEI REQUISITI (dipendenti pubblici e privati) e TABELLE DI IMMEDIATA LETTURA (dipendenti pubblici)

TABELLE DEI REQUISITI (dipendenti pubblici e privati) e TABELLE DI IMMEDIATA LETTURA (dipendenti pubblici) TABELLE DEI REQUISITI (dipendenti pubblici e privati) e TABELLE DI IMMEDIATA LETTURA (dipendenti pubblici) Febbraio 2012 Pensioni, si cambia!!!!!! Dal 1991, anno di blocco delle pensioni, poco prima della

Dettagli

UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI

UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI Il decreto Salva Italia (Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011) ha terminato il suo percorso con il voto di fiducia al Senato, quindi l art.

Dettagli

Riforma Monti - Legge 22 dicembre 2011 n 214 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici SCHEDA DI ANALISI

Riforma Monti - Legge 22 dicembre 2011 n 214 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici SCHEDA DI ANALISI Riforma Monti - Legge 22 dicembre 2011 n 214 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici SCHEDA DI ANALISI PRO-RATA CONTRIBUTIVO A decorrere dal 1 gennaio 2012,

Dettagli

La struttura del sistema previdenziale

La struttura del sistema previdenziale QUANDO ANDRÒ IN PENSIONE? QUANTI SOLDI PRENDERÒ? E IL MIO TFR? Il sistema previdenziale pubblico e complementare 1 La struttura del sistema previdenziale I pilastro: la previdenza pubblica II pilastro:

Dettagli

Le pensioni nel 2005

Le pensioni nel 2005 marzo 2005 Le pensioni nel 2005 TETTO DI RETRIBUZIONE PENSIONABILE Il tetto di retribuzione pensionabile per il calcolo delle pensioni con il sistema retributivo con decorrenza nell anno 2005 è stato definitivamente

Dettagli

Gli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue:

Gli aumenti provvisori per il costo della vita da applicare alle pensioni dall 1/1/2007 vengono, quindi, determinati come segue: Le pensioni nel 2007 Gli aspetti di maggiore interesse della normativa previdenziale Inps, con particolare riferimento al fondo pensioni lavoratori dipendenti Tetto di retribuzione pensionabile Il tetto

Dettagli

Le pensioni nel 2006

Le pensioni nel 2006 Le pensioni nel 2006 Proponiamo il consueto aggiornamento annuale sugli aspetti di maggiore interesse per i nostri associati concernenti la normativa previdenziale INPS. TETTO DI RETRIBUZIONE PENSIONABILE

Dettagli

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giurislavoristici N. 42 03.03.2014 Montante contributivo: rivalutato il tasso 2014 Dal 1 gennaio 2014, il montante contributivo è pari a 1,001643,

Dettagli

LEGGE DI STABILITA 2014

LEGGE DI STABILITA 2014 LEGGE DI STABILITA 2014 A cura del Sito Web Servizio Coordinamento Centri per l Impiego Provincia di Torino 7 gennaio 2014 Il Parlamento ha pubblicato, sul Supplemento Ordinario n. 87 della Gazzetta Ufficiale

Dettagli

LA NUOVA PENSIONE ANTICIPATA (GIA PENSIONE DI ANZIANITA )

LA NUOVA PENSIONE ANTICIPATA (GIA PENSIONE DI ANZIANITA ) LA NUOVA PENSIONE ANTICIPATA (GIA PENSIONE DI ANZIANITA ) L attuale Governo Monti ha iniziato il suo operato indicando tre parole d ordine: rigore, crescita ed equità. Ad oggi però è stato applicato ampiamente

Dettagli

LE PENSIONI IL SISTEMA PRIVIDENZIALE PRIMA E DOPO LA LEGGE 214/2011. Mologni Enzo

LE PENSIONI IL SISTEMA PRIVIDENZIALE PRIMA E DOPO LA LEGGE 214/2011. Mologni Enzo LE PENSIONI IL SISTEMA PRIVIDENZIALE PRIMA E DOPO LA LEGGE 214/2011 Il presente lavoro mette a confronto i requisiti di accesso alla pensione di Vecchiaia e alla pensione di Anzianità/Anticipata con le

Dettagli

Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga.

Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga. Lavorofisco.it Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori del settore privato potranno chiedere l erogazione del Tfr in busta paga. La legge di Stabilità 2015 prevede, infatti, in via sperimentale

Dettagli

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

I requisiti per la pensione di vecchiaia 41 REQUISITI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA NEL SISTEMA CONTRIBUTIVO EX L. 335/1995

I requisiti per la pensione di vecchiaia 41 REQUISITI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA NEL SISTEMA CONTRIBUTIVO EX L. 335/1995 Sistema di liquidazione Contributivo I requisiti per la pensione di vecchiaia 41 2. I REQUISITI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA CONTRIBU- TIVA DAL 1 GENNAIO 2008: IL REQUISITO ANAGRAFICO GENERALE (CD. SCALONE)

Dettagli

NOVITA PREVIDENZIALI 2011

NOVITA PREVIDENZIALI 2011 Il sistema pensionistico attuale e le novità del 2011 Roberto Perazzoli 1 CALCOLO PENSIONE - DEFINIZIONI SISTEMA RETRIBUTIVO: è applicato a coloro che alla data del 31.12.1995 avevano un anzianità contributiva

Dettagli

PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA.

PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. PENSIONE DI VECCHIAIA, PENSIONE DI ANZIANITÀ, PENSIONE ANTICIPATA. LA PENSIONE DI VECCHIAIA è il trattamento pensionistico corrisposto dall Istituto previdenziale al raggiungimento di una determinata età

Dettagli

AMMORTIZZATORI SOCIALI _ LA MOBILITA

AMMORTIZZATORI SOCIALI _ LA MOBILITA AMMORTIZZATORI SOCIALI _ LA MOBILITA MOBILITÀ COLLETTIVA E' un ammortizzatore sociale per l'accompagnamento dei lavoratori licenziati per: riduzione di attività o lavoro trasformazione di attività cessazione

Dettagli

Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013

Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013 Circolare N.181 del 11 Dicembre 2013 Accordi di prepensionamento. L istituto ed i benefici Gentile cliente, con la presente desideriamo fornirle alcuni chiarimenti circa l istituto del prepensionamento

Dettagli

ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E DI ASSISTENZA PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO DIREZIONE GENERALE

ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA E DI ASSISTENZA PER I LAVORATORI DELLO SPETTACOLO DIREZIONE GENERALE Enpals: le pensioni di anzianità e vecchiaia dal 2008 (Enpals, Circolare 15.2.2008 n. 1) Modifiche alla legge 23.8.2004 n. 243 introdotte dalla legge 24.12.2007 n.247 recante Norme di attuazione del protocollo

Dettagli

LE GUIDE DELLA FABI TFR IN BUSTA PAGA

LE GUIDE DELLA FABI TFR IN BUSTA PAGA LE GUIDE DELLA FABI TFR IN BUSTA PAGA 1 Il Consiglio di Stato, nella seduta del 12 febbraio 2015, ha dato il via libera al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che regola le modalità con

Dettagli

Corso di aggiornamento nuova modulistica dinamica INPDAP e pensioni. Liceo Artistico Mattia Preti Reggio Calabria

Corso di aggiornamento nuova modulistica dinamica INPDAP e pensioni. Liceo Artistico Mattia Preti Reggio Calabria Corso di aggiornamento nuova modulistica dinamica INPDAP e pensioni Liceo Artistico Mattia Preti Reggio Calabria 23/06/2010 1 Indice presentazione 0.1 Le Riforme del Sistema Pensionistico 0.2 Sistema di

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1479 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI SBROLLINI, SCUVERA Disposizioni per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili di

Dettagli

La Riforma Previdenziale introdotta dal Decreto Monti D.L. 6.12.2011, n 201

La Riforma Previdenziale introdotta dal Decreto Monti D.L. 6.12.2011, n 201 Vita e lavoro in Italia La Riforma Previdenziale introdotta dal Decreto Monti D.L. 6.12.2011, n 201 Un periodo ricco di trasformazioni Come spiega il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sul

Dettagli

Per saperne di più. L evoluzione del sistema pensionistico in Italia

Per saperne di più. L evoluzione del sistema pensionistico in Italia Nel corso degli ultimi trent anni il sistema previdenziale italiano è stato interessato da riforme strutturali finalizzate: al progressivo controllo della spesa pubblica per pensioni, che stava assumendo

Dettagli

5 per mille al volontariato 2007

5 per mille al volontariato 2007 Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione

Dettagli

DETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%)

DETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%) DETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%) GUIDA ALL APPLICAZIONE DEL DECRETO 83/2012 ART. 11 CONVERTITO CON LEGGE 7 AGOSTO 2012 N 134 (SETTEMBRE 2012) Indice: 1. INTRODUZIONE...2 2. TESTO DISPOSIZIONE: ARTICOLO

Dettagli

a cura del Rag. Vassilli TIENGO

a cura del Rag. Vassilli TIENGO Carlin Laurenti & associati STUDIO COMMERCIALISTI e REVISORI 45014 PORTO VIRO (RO) Via Mantovana n. 86 tel 0426.321062 fax 0426.323497 per informazioni su questa circolare: evacarlin@studiocla.it Circolare

Dettagli

Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA D.L. 21 maggio 2015, n. 65 (1). Disposizioni urgenti in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie TFR. (1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 21 maggio 2015, n. 116. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Dettagli

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma

Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma Febbraio 2012 Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma PARTE 1: RIFORME DI IERI E PROBLEMI DI OGGI di Stefano Caria e Paolo Lucchino In questi giorni si parla molto di riforma del

Dettagli

Informazioni Sommario

Informazioni Sommario Informazioni Sommario LA VECCHIAIA... 2 L'INVALIDITA'... 2 LA RENDITA Inail E LA REVERSIBILITA'... 3 L'ANZIANITA'... 3 IL PART TIME... 5 AZIENDA O Inps... 5 PENSIONE CONTRIBUTIVA... 5 LA VECCHIAIA Quando

Dettagli

La riforma delle pensioni. Obiettivi e strumenti Nuove regole Misure temporanee

La riforma delle pensioni. Obiettivi e strumenti Nuove regole Misure temporanee La riforma delle pensioni Obiettivi e strumenti Nuove regole Misure temporanee Obiettivi Strumenti 2 Obiettivi e strumenti della riforma sostenibilità I REQUISITI DI PENSIONAMENTO SONO LEGATI ALLA LONGEVITA'

Dettagli

Le pensioni nel 2004

Le pensioni nel 2004 Le pensioni nel 2004 Con la presente si trasmette il consueto aggiornamento annuale sugli aspetti di maggiore interesse per i nostri associati concernenti la normativa previdenziale INPS, ad eccezione

Dettagli

Il sistema di previdenza pubblico tra riassetto e controriforma (dalla legge Dini alla delega del governo Berlusconi) INCA-CGIL MILANO Formazione

Il sistema di previdenza pubblico tra riassetto e controriforma (dalla legge Dini alla delega del governo Berlusconi) INCA-CGIL MILANO Formazione Il sistema di previdenza pubblico tra riassetto e controriforma (dalla legge Dini alla delega del governo Berlusconi) L organizzazione del primo pilastro Interventi legislativi: Decreto legislativo n.

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 DICEMBRE 1999

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 DICEMBRE 1999 DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 20 DICEMBRE 1999 «Trattamento di fine rapporto e istituzione dei fondi pensione dei pubblici dipendenti». (Gazzetta Ufficiale n. 111 del 15 maggio 2000

Dettagli

News Consicur n. 02 febbraio 2016.

News Consicur n. 02 febbraio 2016. Ente accreditato per la formazione dalla Regione Piemonte con il numero 1273/001 del 26/11/2014 Via Valdarello, 8 12010-Cervasca (CN) tel/fax 0171/687588 cell. 3488030000 info@studioconsicur.it www.studioconsicur.it

Dettagli

TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE OPERAZIONI DI SALVAGUARDIA CERTIFICAZIONI INVIATE AI BENEFICIARI E PENSIONI LIQUIDATE AL 31.01.2014

TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE OPERAZIONI DI SALVAGUARDIA CERTIFICAZIONI INVIATE AI BENEFICIARI E PENSIONI LIQUIDATE AL 31.01.2014 TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE OPERAZIONI DI SALVAGUARDIA CERTIFICAZIONI INVIATE AI BENEFICIARI E PENSIONI LIQUIDATE AL 31.01.2014 OPERAZIONI DI SALVAGUARDIA CERTIFICAZIONI ** PENSIONI LIQUIDATE* 1^ SALVAGUARDIA

Dettagli

DL Milleproroghe Principali novità per le aziende

DL Milleproroghe Principali novità per le aziende DL Milleproroghe Principali novità per le aziende 11.2015 Marzo Sommario 1. PREMESSA... 2 2. PROROGA PER IL 2015 DEL REGIME DI VANTAGGIO PER L IMPRENDITORIA GIOVANILE... 2 2.1 Limite temporale della proroga...

Dettagli

STUDIO DPM COMMERCIALISTI ASSOCIATI

STUDIO DPM COMMERCIALISTI ASSOCIATI STUDIO DPM COMMERCIALISTI ASSOCIATI Gentili Clienti Loro sedi Oggetto: nuovo regolamento ENASARCO 2013 1. Premesse, riferimenti normativi ed entrata in vigore Dal 1 Gennaio 2013 è entrato in vigore il

Dettagli

SACHSALBER GIRARDI HUBER Arbeitsrechtsberater Consulenti del lavoro

SACHSALBER GIRARDI HUBER Arbeitsrechtsberater Consulenti del lavoro ASPI (assicurazione sociale per l impiego) la nuova di disoccupazione In sintesi: La legge n.92/2012 (c.d. Riforma Fornero ) ha previsto l istituzione, a decorrere dal 1 gennaio 2013, della nuova assicurazione

Dettagli

Assicurazione sociale per l impiego

Assicurazione sociale per l impiego Aspi Assicurazione sociale per l impiego La riforma del lavoro voluta dal Governo Monti Fornero ha introdotto una nuova prestazione Inps a sostegno dei disoccupati. Si tratta dell Assicurazione sociale

Dettagli

reddito di attivazione e riforma degli ammortizzatori sociali Dott.ssa Antonella Chiusole

reddito di attivazione e riforma degli ammortizzatori sociali Dott.ssa Antonella Chiusole reddito di attivazione e riforma degli ammortizzatori sociali Dott.ssa Antonella Chiusole 1) gli ammortizzatori sociali in trentino: il reddito di attivazione (oggi) 2) reddito di attivazione e Nuova ASpI

Dettagli

aderente a ICEM ITGLWF EMCEF ETUF TCL

aderente a ICEM ITGLWF EMCEF ETUF TCL aderente a ICEM ITGLWF EMCEF ETUF TCL LA PREVIDENZA dopo la RIFORMA MONTI in pillole I SISTEMI PENSIONISTICI VIGENTI Il sistema contributivo Soggetti assicurati dall 1.1.96. Il sistema misto Soggetti con

Dettagli

La previdenza per le donne. Donne in pensione Donne pensionande Donne giovani. Problemi comuni. Cristina Bolzani dipartimento previdenza SPI-CGIL

La previdenza per le donne. Donne in pensione Donne pensionande Donne giovani. Problemi comuni. Cristina Bolzani dipartimento previdenza SPI-CGIL La previdenza per le donne Donne in pensione Donne pensionande Donne giovani Problemi comuni Cristina Bolzani dipartimento previdenza SPI-CGIL 1 Un po di numeri PER RIFLETTEERE 2 Le donne in pensione 3

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica

COMUNICATO STAMPA. Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell Amministrazione Pubblica COMUNICATO STAMPA Nel 2006: 2,9 miliardi di euro in prestazioni creditizie a tassi tra il 3,2 e il 4% oltre a 1,2 miliardi di euro attraverso istituto convenzionati Anche i pensionati pubblici potranno

Dettagli

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014 Regole per la gestione dello stato di disoccupazione In vigore dal 1 gennaio 2014 Stato di disoccupazione Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole per la gestione dello stato di disoccupazione,

Dettagli

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI SEGRETERIA NAZIONALE 00198 ROMA VIA TEVERE, 46 TEL. 06.84.15.751/2/3/4 FAX 06.85.59.220 06.85.52.275 SITO INTERNET: www.fabi.it E-MAIL: federazione@fabi.it FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI Ai Sindacati

Dettagli

Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act

Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act CENTRO STUDI Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act Nota CNA N. 10/DICEMBRE 2014 CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL ARTIGIANATO E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA

Dettagli

Cumulo contributivo. ( Totalizzazione retributiva)

Cumulo contributivo. ( Totalizzazione retributiva) Cumulo contributivo ( Totalizzazione retributiva) Cumulo contributivo o Totalizzazione retributiva La legge di stabilità 2013 -Legge 24/12/ 2012 n. 228- introduce una nuova istituzione : il cumulo contributivo,

Dettagli

RISOLUZIONE N.100/E QUESITO

RISOLUZIONE N.100/E QUESITO RISOLUZIONE N.100/E Roma, 19 ottobre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Articolo 1, commi 280-283, della legge 27 dicembre 2006,

Dettagli

Risoluzione n. 17/E ESPOSIZIONE DEL QUESITO

Risoluzione n. 17/E ESPOSIZIONE DEL QUESITO Risoluzione n. 17/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 29 gennaio 2003 Oggetto: Istanza di interpello Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Disciplina applicabile, ai fini dell Irpef,

Dettagli

INPS a porte aperte. Il Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) si caratterizza per alcune peculiarità:

INPS a porte aperte. Il Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) si caratterizza per alcune peculiarità: INPS a porte aperte Questa scheda fa parte di una operazione di trasparenza dell Inps, annunciata dal Presidente Boeri nel suo discorso di insediamento. Nel corso delle prossime settimane e mesi pubblicheremo

Dettagli

DOTE LAVORO 2012 CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA

DOTE LAVORO 2012 CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA DOTE LAVORO 2012 CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA " " CONTINUIAMO A DOTARCI CONTRO LA CRISI Per il quarto anno consecutivo La Regione del Veneto ha promosso attraverso lo strumento della Dote Lavoro, percorsi

Dettagli

La riforma delle pensioni

La riforma delle pensioni La riforma delle pensioni A partire dal 1 gennaio 2012, le anzianità contributive maturate dopo il 31 dicembre 2011 verranno calcolate per tutti i lavoratori con il sistema di calcolo contributivo. Il

Dettagli

Riforma delle pensioni (13/5/2004 - A.S. 2058)

Riforma delle pensioni (13/5/2004 - A.S. 2058) Fino al 3//007 Riforma delle pensioni (3/5/004 - A.S. 058) Rimangono fermi i requisiti contributivi e di età per la pensione d anzianità L attuale norma prevede 35 anni di contributi e 57 di età oppure

Dettagli

NEWS INCA LODI speciale Manovra Monti

NEWS INCA LODI speciale Manovra Monti DISPOSIZIONI URGENTI PER LA CRESCITA, L EQUITA E IL CONSOLIDAMENTO DEI CONTI PUBBLICI Questo dovrebbe essere il testo che va in discussione alle camere diverso in alcuni punti dal testo riportato sul precedente

Dettagli

Pensioni: gli aumenti per il 2014

Pensioni: gli aumenti per il 2014 Pensioni: gli aumenti per il 2014 Per il 2014 i pensionati debbono accontentarsi di un aumento di appena l 1,3%. Da tempo l adeguamento delle pensioni al costo della vita (la cosiddetta perequazione automatica)

Dettagli

Cenni sulle pensioni.

Cenni sulle pensioni. Cenni sulle pensioni. Di seguito una sintesi della normativa in vigore dal 1 gennaio 2012 e dei requisiti dal 1 gennaio 2014. assistenza.previdenza@fisac.it 1 Pensioni dal 1 gennaio 2012 A partire dal

Dettagli

QUANTO VALE LA MIA PENSIONE? QUALCHE STIMA PER ORIENTARE LE NOSTRE SCELTE. Ente di previdenza periti industriali e periti industriali laureati

QUANTO VALE LA MIA PENSIONE? QUALCHE STIMA PER ORIENTARE LE NOSTRE SCELTE. Ente di previdenza periti industriali e periti industriali laureati . Ente di previdenza periti industriali e periti industriali laureati 4 CASI DI PROFESSIONISTI TIPO 2 1 2 3 4 STANDARD (18%) A REGIME (24%) SPRINT (18%+1) FLASH (24%+1) 1 CASO PROFESSIONISTA STANDARD 1

Dettagli

Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE LORO SEDI. e, p.c.

Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE LORO SEDI. e, p.c. Viale Regina Margherita n. 206 - C.A.P. 00198 Tel. n. 06854461 Codice Fiscale n. 02796270581 DIREZIONE GENERALE Area Prestazioni e Contributi Direzione Prestazioni Previdenziali MESSAGGIO N. 1 DEL 15/02/2008

Dettagli

Roma, 29 gennaio 2015

Roma, 29 gennaio 2015 DIREZIONE GENERALE CIRCOLARE n. 2500 Roma, 29 gennaio 2015 ALLE ASSOCIAZIONI E AI SINDACATI TERRITORIALI ALLE UNIONI REGIONALI AI COMPONENTI DELLA GIUNTA ESECUTIVA AI COMPONENTI DEL CONSIGLIO NAZIONALE

Dettagli

Le novità del Jobs Act La riforma degli ammortizzatori sociali. Carlo Benedetti Consulente del Lavoro in Trento

Le novità del Jobs Act La riforma degli ammortizzatori sociali. Carlo Benedetti Consulente del Lavoro in Trento Le novità del Jobs Act La riforma degli ammortizzatori sociali Carlo Benedetti Consulente del Lavoro in Trento Legge 183/2014 La legge delega La legge è in vigore dal 16 dicembre 2014. Contiene deleghe

Dettagli

Scritto da Perziani Venerdì 09 Dicembre 2011 19:01 - Ultimo aggiornamento Sabato 10 Dicembre 2011 23:26

Scritto da Perziani Venerdì 09 Dicembre 2011 19:01 - Ultimo aggiornamento Sabato 10 Dicembre 2011 23:26 LE NOVITA SULLE PENSIONI NELLA MANOVRA MONTI di PIETRO PERZIANI (DICEMBRE 2011) Facciamo una prima analisi delle principali novità introdotte dalla Manovra Monti in materia di pensioni, più esattamente

Dettagli

Nuovi requisiti sulla pensione di anzianità per lavoratori dipendenti nel sistema retributivo

Nuovi requisiti sulla pensione di anzianità per lavoratori dipendenti nel sistema retributivo 19-5-2008 Le nuove regole per la pensione di anzianità e vecchiaia Circolare INPS n. 60 del 15 maggio 2008 a cura di METELLO CAVALLO L INPS ha diramato la circolare che illustra in modo definitivo le nuove

Dettagli

A tutti i Fondi Pensioni. Loro sedi. Milano, 11 gennaio 2015

A tutti i Fondi Pensioni. Loro sedi. Milano, 11 gennaio 2015 A tutti i Fondi Pensioni Loro sedi Milano, 11 gennaio 2015 Oggetto: nuova comunicazione all Anagrafe Tributaria dei dati relativi ai contributi previdenziali. Prime osservazioni Come noto, con provvedimento

Dettagli

PENSIONI 2009: REQUISITI PREVISTI DALL ULTIMA RIFORMA

PENSIONI 2009: REQUISITI PREVISTI DALL ULTIMA RIFORMA PENSIONI 2009: REQUISITI PREVISTI DALL ULTIMA RIFORMA La sottostante tabella riporta i requisiti, introdotti dalla nuova riforma previdenziale, necessari per ottenere la pensione di anzianità e quella

Dettagli

Sintesi del Rapporto annuale 2013

Sintesi del Rapporto annuale 2013 Ufficio Stampa Comunicato stampa Roma, 8 luglio 2014 Sintesi del Rapporto annuale 2013 L Inps al servizio del Paese L Inps esercita da sempre un ruolo di riferimento e di guida nell ambito della sicurezza

Dettagli

U.I.C.I. DELEGAZIONE DI SAN MARCO ARGENTANO

U.I.C.I. DELEGAZIONE DI SAN MARCO ARGENTANO News del : 04/05/2015 U.I.C.I. DELEGAZIONE DI SAN MARCO ARGENTANO OGGETTO: Pensionistica trattamento anticipato di anzianita sospensione delle penalizzazioni fino al 2017 Si fa seguito ai comunicati UICI

Dettagli

IL FONDO DI SOLIDARIETÀ PER IL PERSONALE DEL CREDITO

IL FONDO DI SOLIDARIETÀ PER IL PERSONALE DEL CREDITO Federazione Italiana Sindacale Lavoratori Assicurazioni e Credito Comprensorio di Alessandria Via Cavour, 27-15121 Alessandria - Tel. 0131 308254 e-mail: fisacal@libero.it - Sito Internet www.fisacalessandria.it

Dettagli

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012

Le Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia

Dettagli

Nel 2015 minori vantaggi fiscali IRAP per le imprese del Sud, 1.192 euro contro 1.245

Nel 2015 minori vantaggi fiscali IRAP per le imprese del Sud, 1.192 euro contro 1.245 Roma, 12 maggio 2015 LAVORO, SVIMEZ: NEGLI ANNI 2011-2015 RISPARMI IMPRESE PER NEOASSUNTO 10.954 EURO AL NORD, 10.407 AL SUD Sgravi contributivi per le aziende italiane finanziati con 3,5 miliardi di fondi

Dettagli

LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE E DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Sono interessati alla riforma della previdenza complementare attuata con il decreto legislativo n. 252/2005 che, secondo quanto previsto dalla legge finanziaria per l anno 2007, entrerà in vigore dal 1

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

SCHEDA SU RIFORMA DELLE PENSIONI MONTI-FORNERO Nodi critici sintetici

SCHEDA SU RIFORMA DELLE PENSIONI MONTI-FORNERO Nodi critici sintetici SCHEDA SU RIFORMA DELLE PENSIONI MONTI-FORNERO Nodi critici sintetici Articolo 24 Dl 6.12.2011 1. Si tratta di una riforma non concertata, ma imposta, cosa che peraltro accade dal 2007, quando fu firmato

Dettagli

13 lezione il sistema della previdenza

13 lezione il sistema della previdenza 13 lezione il sistema della previdenza Legislazione sociale del lavoro Legislazione sociale preventiva PREVIDENZA assistenza Statuto dei lavoratori Privacy Sicurezza 1 La previdenza sociale è una branca

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio N. 83 del 13 Giugno 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Indennità ASPI anche per i soci lavoratori delle cooperative Gentile cliente con la presente intendiamo informarla

Dettagli

In ordine ai contenuti del decreto legislativo in oggetto, si fa rinvio al messaggio n. 12693 del 10 giugno 2011.

In ordine ai contenuti del decreto legislativo in oggetto, si fa rinvio al messaggio n. 12693 del 10 giugno 2011. Direzione Centrale Pensioni Roma, 25-08-2011 Messaggio n. 16762 Allegati n.3 OGGETTO: Decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67. Domanda intesa ad ottenere il riconoscimento dello svolgimento di lavori

Dettagli

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento

COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione

Dettagli

Regolamento Sanimpresa

Regolamento Sanimpresa Regolamento Sanimpresa Art.1 Ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina il funzionamento della Cassa di Assistenza Sanitaria Integrativa (SANIMPRESA) costituita in favore dei dipendenti

Dettagli

Assicurazione Sociale Per l'impiego A.S.P.I.

Assicurazione Sociale Per l'impiego A.S.P.I. Assicurazione Sociale Per l'impiego A.S.P.I. A.S.P.I. tutela la disoccupazione, ma prevede anche misure di tutela in costanza del rapporto di lavoro in ipotesi di sospensione dell'attività Tutela della

Dettagli

Comunicato stampa. Roma, 29 maggio 2012. Ufficio stampa tel. 0659055085

Comunicato stampa. Roma, 29 maggio 2012. Ufficio stampa tel. 0659055085 Ufficio Stampa Comunicato stampa Roma, 29 maggio 2012 Il Rapporto annuale dell Inps viene presentato, nella Sala della Lupa della Camera dei Deputati, per la quarta volta. Questa edizione restituisce l

Dettagli

Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo.

Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo. Docenti universitari: Ricalcolo delle pensioni determinate con il solo metodo contributivo. 1) Generalità I professori universitari, in quanto dipendenti civili dello Stato, sono iscritti alla Cassa per

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto l articolo 3 della legge 29 maggio 1982, n. 297; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252; Visto l articolo 1, comma 755, della legge 27 dicembre

Dettagli

Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013. Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti?

Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013. Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Circolare N.29 del 14 Febbraio 2013 Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Ticket sui licenziamenti anche per colf e badanti? Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che le

Dettagli

Trattamento di Fine Rapporto oppure Fondo Pensione Complementare? Per una scelta libera e consapevole

Trattamento di Fine Rapporto oppure Fondo Pensione Complementare? Per una scelta libera e consapevole N speciale genn. 07 SPECIALE FONDO PENSIONE O TFR? Trattamento di Fine Rapporto oppure Fondo Pensione Complementare? Per una scelta libera e consapevole Cresce in questi giorni la richiesta di maggiori

Dettagli

Pensione di vecchiaia: dal 2016 nuovi requisiti anagrafici

Pensione di vecchiaia: dal 2016 nuovi requisiti anagrafici Pensione di vecchiaia: dal nuovi requisiti anagrafici Con il aumentano i requisiti per l accesso alla pensione. Infatti, tenendo conto degli adeguamenti alle speranze di vita, i requisiti dovranno essere

Dettagli

AGENS Agenzia confederale dei Trasporti e Servizi

AGENS Agenzia confederale dei Trasporti e Servizi Roma, 11 marzo 2015 Prot. n. 019/15/D.11. Alle Aziende associate L o r o S e d i OGGETTO: D.Lgs. 4 marzo 2015 n. 22 Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in

Dettagli

La nuova Previdenza: riforma e offerta. Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni

La nuova Previdenza: riforma e offerta. Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni La nuova Previdenza: riforma e offerta Direzione commerciale - Sviluppo previdenza e convenzioni Previdenza: situazione attuale 140 Alcuni fattori rilevanti: 120 100 80 22 2015 pensionamento persone nate

Dettagli

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE 1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 2- INTRODUZIONE... 1 3- ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 4- COMPILAZIONE ON-LINE... 4 5- SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 5 6- DATI ANAGRAFICI... 6 7- DATI ANAGRAFICI

Dettagli

REPORT SALVAGUARDIE SITUAZIONE AL 6 MAGGIO 2014

REPORT SALVAGUARDIE SITUAZIONE AL 6 MAGGIO 2014 REPORT SALVAGUARDIE SITUAZIONE AL 6 MAGGIO 2014 TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE OPERAZIONI DI SALVAGUARDIA CERTIFICAZIONI INVIATE AI BENEFICIARI E PENSIONI LIQUIDATE AL 6.5.2014 OPERAZIONI DI SALVAGUARDIA

Dettagli

RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE

RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE DESTINAZIONE DEL TFR MATURANDO A PARTIRE DALL 01.01.2007 IN APPLICAZIONE DELL ART. 8 COMMA 8 DEL DECRETO LEGISLATIVO 5 DICEMBRE 2005 N. 252 Ogni lavoratore del settore

Dettagli

B) Legge n. 243 del 2004 come integrata e modificata dall articolo 1, commi 1 e 2, della legge n. 247 del 2007

B) Legge n. 243 del 2004 come integrata e modificata dall articolo 1, commi 1 e 2, della legge n. 247 del 2007 Allegato 4 Riepilogo disposizioni vigenti in materia di requisiti e di acceso ai trattamenti pensionistici anteriormente alla data di entrata in vigore del decreto legge n. 201 del 2011, convertito dalla

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio Ai gentili clienti Loro sedi INAIL: sconto sui premi 2013/2014 al 14,17% Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che l INAIL, con la determina del 11.03.2014

Dettagli

Le Gestioni degli Artigiani e dei Commercianti, la Gestione Separata

Le Gestioni degli Artigiani e dei Commercianti, la Gestione Separata Le Gestioni degli Artigiani e dei Commercianti, la Gestione Separata Quadro giuridico di riferimento Livello di contribuzione Calcolo della prestazione (retributivo, misto e contributivo) Esempi di calcolo

Dettagli

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013 1 La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. A luglio 2013 gli occupati sono il 55,9% ossia 22 milioni 509 mila, mentre i disoccupati sono 3 milioni

Dettagli

Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici. Roma, 17/06/2015

Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici. Roma, 17/06/2015 Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 17/06/2015 Circolare n. 122 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie

Dettagli

Roma, 03/09/2014. e, per conoscenza, Circolare n. 101

Roma, 03/09/2014. e, per conoscenza, Circolare n. 101 Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Entrate Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Direzione Centrale Bilanci e Servizi Fiscali Roma, 03/09/2014 Circolare

Dettagli

L.R. 18/2005, art. 36, c. 3 bis, lett. g) B.U.R. 30/3/2016, n. 13 L.R. 68/1999, art. 13

L.R. 18/2005, art. 36, c. 3 bis, lett. g) B.U.R. 30/3/2016, n. 13 L.R. 68/1999, art. 13 L.R. 18/2005, art. 36, c. 3 bis, lett. g) B.U.R. 30/3/2016, n. 13 L.R. 68/1999, art. 13 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 23 marzo 2016, n. 053/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione

Dettagli