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2 INDICE INDICE PREMESSE E NORMATIVA DI RIFERIMENTO MODALITÀ OPERATIVE CRITERI ADOTTATI PER LA STIMA DELLE INDENNITÀ D ESPROPRIO... 3 pag. 1

3 1 PREMESSE E NORMATIVA DI RIFERIMENTO La presente relazione illustra le modalità di redazione del piano particellare di esproprio relativo alla realizzazione del completamento della variante per il Centro Ospedaliero di Monza 2 lotto lungo la S.P. 6 Monza Carate Brianza, costituito nella fattispecie dalla planimetria catastale e dall elenco ditte. Vengono altresì esposti i criteri adottati per la determinazione delle indennità d esproprio, valutate in base alla normativa in vigore. Il principale riferimento normativo vigente in materia di espropri è rappresentato dal Decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001 n. 327 (G.U. 16/08/2001, n suppl.) Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità e ss.mm.ii.. La viabilità in progetto si configura quale completamento della variante per il Centro Ospedaliero di Monza lungo la S.P. 6 Monza Carate Brianza ; essa consentirà di migliorare in particolare l accessibilità al pronto soccorso, che attualmente avviene attraverso una rete stradale urbana estremamente caotica e di calibro insufficiente. Il nuovo tronco stradale costituirà altresì il naturale prolungamento dell opera connessa TRMI10 dell Autostrada Pedemontana Lombarda, di prossima realizzazione, permettendone il collegamento diretto con la S.S. 36 Del lago di Como e dello Spluga. 2 MODALITÀ OPERATIVE Il piano particellare è stato redatto sulla base cartografica dei fogli catastali dei Comuni interessati, di seguito riportati: Comune di Monza: foglio n. 9 e foglio n. 10; Comune di Lissone: foglio n. 36 e foglio n. 37. Le aree soggette ad esproprio, ad asservimento e ad occupazione temporanea sono state determinate sovrapponendo la sagoma del tracciato stradale di progetto a ciascun foglio catastale; nell effettuare tale operazione si è tenuto conto dell ingombro di tutte le opere in progetto, incluse fondazioni, recinzioni, ecc., cercando di evitare, per quanto possibile, la formazione di reliquati ovvero di terreni non utilizzabili da parte dell espropriato. Si evidenzia che la maggior parte delle aree interessate dalle opere in progetto è già stata acquisita dalla Provincia. A causa delle modifiche conseguenti all aggiornamento e messa a norma del progetto, si rende necessario l asservimento di alcune aree aggiuntive rispetto a quelle già acquisite dalla Provincia; tali aree sono evidenziate su specifica planimetria (elaborato grafico P.02.01). Non si rendono invece necessari ulteriori espropri rispetto a quelli già effettuati. Le zone interessate da occupazione temporanea (aree di cantiere, aree adiacenti alle opere e necessarie durante le fasi costruttive) sono state altresì evidenziate su apposita planimetria (elaborato grafico P.02.02). Note le ditte catastali interessate, è stato redatto l elenco delle stesse (elaborato P.03.00), nel quale sono stati riportati i dati dei proprietari dei fondi interferiti. L elenco ditte riporta anche la stima delle indennità d asservimento aggiuntive (come inteso al paragrafo precedente) ovvero di occupazione pag. 2

4 temporanea; per la valutazione delle indennità è stato effettuato un sopralluogo nelle zone interessate, al fine di verificare lo stato dei luoghi e le colture effettivamente praticate, attuando un analisi più dettagliata possibile del contesto, dei soggetti proprietari e delle indennità unitarie. 3 CRITERI ADOTTATI PER LA STIMA DELLE INDENNITÀ D ESPROPRIO Per la determinazione delle indennità si è fatto riferimento a quanto previsto dal Testo Unico sulle espropriazioni ed in particolare dagli articoli di seguito elencati: Art. 37: indennità per l esproprio di un area edificabile; Art. 40: indennità per l esproprio di un area non edificabile; Art. 44: indennità per l imposizione di servitù; Art. 45: cessione volontaria - disposizioni generali; Art. 50: indennità per occupazione. Per quanto riguarda le aree edificabili, l art. 37 del T.U. stabilisce che: l'indennità di espropriazione di un'area edificabile è determinata nella misura pari al valore venale del bene. In sintesi quindi un area edificabile viene valutata in base al valore di mercato che, prescindendo del vincolo pubblicistico, avrebbe potuto assumere in regime di libera contrattazione, da accertarsi mediante stima eseguita da tecnico incaricato dall ente espropriante; lo stesso metodo si adotta per la valutazione dei fabbricati. Al valore così determinato si applicano poi le maggiorazioni o le riduzioni di legge precisate in precedenza. Per quanto riguarda invece le aree non edificabili, è prevista l applicazione dei valori agricoli medi (V.A.M.) dei terreni; nel caso in esame sono valevoli i dati riferiti al 2013, determinati dalla Commissione Provinciale Espropri della Provincia di Monza Brianza, riportati nella tabella seguente. Il Comune di Lissone ricade nella Regione Agraria (R.A.) 2 Pianura del Seveso, mentre quello di Monza in R.A. 3 Pianura di Monza. pag. 3

5 Nel caso in esame, al fine di poter considerare valori attendibili, le indennità di asservimento (riferite agli asservimenti aggiuntivi di cui al capitolo 2), sono state ricavate attualizzando quelle riferite al vecchio progetto esecutivo elaborato dalla Provincia di Milano. In allegato alla presente relazione (allegato 1), si riporta una tabella riassuntiva dove è visibile il dettaglio del calcolo delle rivalutazioni degli asservimenti originariamente attuati dalla provincia di Milano. Per le aree di proprietà delle Amministrazioni locali o provinciali le indennità sono state poste pari a zero. Per quanto riguarda invece le occupazioni temporanee, le indennità sono state calcolate prevedendo per ciascuna particella catastale un periodo complessivo di occupazione pari a 12 mesi. Per le aree oggetto di occupazione temporanea che, a suo tempo, erano già state oggetto di asservimento da parte della Provincia di Milano, le indennità sono state desunte partendo da quelle di asservimento, considerando il valore di mercato, una durata presunta d occupazione pari a 12 mesi ed applicando la formula prevista dalla vigente normativa nell ambito della disciplina degli espropri. Per le aree oggetto di occupazione temporanea che invece NON erano state oggetto di asservimento da parte della Provincia di Milano, le indennità sono state valutate tenendo in considerazione la destinazione urbanistica che consiste in: Agricola /mq Produttiva già edificata /mq Residenziale di completamento /mq Le aree agricole, sono inglobate in un tessuto variamente edificato o edificabile e conseguentemente con esigua vocazione esclusivamente agricola. Le tabelle di valorizzazione IMU per l'anno 2013, pubblicata dal Comune di Monza, per le Aree fabbricabili e per la zona in oggetto (Numero 3) stabiliscono un valore pari a /mq Gli importi unitari sono stati considerati per la corretta applicazione dell'art. 50 del D.P.R. 327/01 e della Sentenza di Corte Costituzionale N. 181/2011. Non sono valutati gli eventuali soprassuoli, i ripristini dei luoghi a fine occupazione, le spese di registrazione. Nella tabella relativa al Comune di Lissone, a pagina 3, sono stati presi in esame i valori unitari dell'asservimento attualizzati a Luglio 2013 ed ipotizzando un'incidenza dell'asservimento pari al 20% del valore di mercato; sono stati quindi ricavati i valori unitari di espropriazione. Nella pagina successiva viene riportato un quadro complessivo di sintesi relativo ad asservimenti ed occupazioni temporanee. pag. 4

6 INDENNITÀ PER ASSERVIMENTI AGGIUNTIVI C.C. di Lissone Totale indennità per asservimenti aggiuntivi INDENNITÀ PER OCCUPAZIONI TEMPORANEE C.C. di Lissone C.C. di Monza Totale indennità per occupazioni temporanee INDENNITÀ AGGIUNTIVE Per espropriazioni parziali, sconfiguramenti aziendali ed eventuali altre voci di danno Circa 10% degli indennizzi TOTALE COMPLESSIVO pag. 5

7 pag. 6

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