Policy di valutazione e pricing dei prestiti obbligazionari di propria emissione. e Regole Interne per la Negoziazione degli stessi

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1 Policy di valutazione e pricing dei prestiti obbligazionari (PO) di propria emissione e Regole Interne per la Negoziazione degli stessi Friulovest Banca -Credito Cooperativo- Società Cooperativa - Delibera C.d.A. del 27 gennaio 2016 Pag. 1/11

2 DOCUMENTAZIONE Adottato con delibera del C.d.A. del 28 dicembre 2010 Storico revisioni N rev. Data approvazione Rif. Descrizione 1 11/01/ e 1.5 Aggiornamento monitoraggio stress di mercato Intero Documento Aggiornata denominazione Banca Applicazione del Aggiornato con emissioni ante 2011 mark up Aggiornati spread applicati Revisione attuale N rev. Data approvazione appraapapprovazion Rif. 2.1 Metodologie di pricing Periodo transitorio 2.2 Determinazione del Mark Up Descrizione Eliminati riferimenti ad emissioni ante 2011 Eliminato Eliminata parte relativa ad emissioni ante 2011 Aggiornati parametri degli indicatori di stress Decorrenza 15 febbraio 2016 Redazione a cura di Verifica a cura di Approvazione C.d.A. Pubblicazione a cura di Ufficio Finanza e Assicurazioni Direzione Compliance Ufficio Segreteria Generale e del Personale Data Data Data Data Conservazione del documento Modalità di Archiviazione Elettronica Ufficio che provvede all archiviazione Ufficio Segreteria Generale e del Personale Periodo di conservazione 3 anni dalla sostituzione con versione successiva. Friulovest Banca -Credito Cooperativo- Società Cooperativa - Delibera C.d.A. del 27 gennaio 2016 Pag. 2/11

3 PREMESSA 4 CAPITOLO 1 - POLITICA DI VALUTAZIONE E PRICING Ambito di applicazione e contenuto Caratteristiche delle metodologie di pricing e processo valutativo Mark up e spread di negoziazione Monitoraggio Aggiornamento e revisione Controlli interni 6 CAPITOLO 2 PRESTITI OBBLIGAZIONARI DI PROPRIA EMISSIONE Metodologie di pricing Approcci metodologici Merito di credito dell emittente Spread commerciale Periodo transitorio Errore. Il segnalibro non è definito. 2.2 Determinazione del mark up (spread denaro/lettera rispetto alla valorizzazione Fair Value fornita dal provider) eventualmente applicabile sul mercato secondario Regole interne per la negoziazione dei Prestiti Obbligazionari emessi dalla Banca 10 Friulovest Banca -Credito Cooperativo- Società Cooperativa - Delibera C.d.A. del 27 gennaio 2016 Pag. 3/11

4 Premessa La Comunicazione Consob n del 2 marzo 2009 inerente al dovere dell intermediario nella distribuzione di prodotti finanziari illiquidi (di seguito Comunicazione Consob ) e le relative Linee Guida Interassociative ABI, Assosim, Federcasse (di seguito Linee Guida Interassociative ) prevedono che gli intermediari, in ossequio ai doveri di trasparenza e correttezza previsti dalla normativa di riferimento, adottino una Politica di valutazione e pricing (di seguito Politica ) dei prodotti finanziari, fatta eccezione per quelli assicurativi. La presente Politica è redatta in conformità al documento Linee Guida per la redazione della Politica di valutazione e pricing elaborate da Federcasse con la finalità di definire uno schema di riferimento omogeneo a livello di Categoria ed ha per oggetto esclusivamente gli strumenti finanziari emessi dalla Banca. Qualora la Banca dovesse distribuire prodotti finanziari illiquidi emessi da soggetti terzi, la stessa si avvarrebbe dei servizi di pricing forniti dagli istituti centrali di categoria (Iccrea Banca e/o Cassa Centrale Banca). Il presente documento si articola in due parti principali: nella prima parte (Cap. 1) sono descritti i presidi di correttezza in relazione alle modalità di pricing previste dalla Comunicazione Consob e dalle Linee Guida Interassociative; nella seconda parte (Cap. 2), con specifico riferimento ai Prestiti Obbligazionari di propria emissione sono riportate: a) le metodologie di determinazione del fair value adottate dalla Banca; b) i criteri e le metriche utilizzabili per determinare lo spread denaro/lettera e il c.d. spread commerciale c) le regole interne di negoziazione adottate dalla Banca in coerenza con quanto previsto dalle Linee Guida Interassociative Friulovest Banca -Credito Cooperativo- Società Cooperativa - Delibera C.d.A. del 27 gennaio 2016 Pag. 4/11

5 Capitolo 1 - Politica di valutazione e pricing 1.1 Ambito di applicazione e contenuto I citati documenti prevedono che la politica individui per ogni prodotto/famiglia di prodotto finanziario: le metodologie di valutazione; i parametri di input e le relative fonti; il mark up massimo applicabile in sede di emissione (primario) lo spread massimo applicabile in sede di negoziazione (secondario) La presente Politica individua i criteri e parametri di valutazione e di pricing adottati dalla banca con riferimento alle fasi del processo di emissione/offerta/collocamento/negoziazione in cui è necessario che l intermediario determini il valore dei prodotti finanziari di propria emissione e ne fornisca opportuna informativa in sede di proposizione al cliente. La banca può dotarsi, anche mediante accordi con soggetti terzi, di sistemi che consentano la fornitura di informazioni periodiche affidabili sul presumibile valore di realizzo e del fair value dei singoli strumenti offerti. In particolare, la Banca delibera di aderire al servizio di pricing offerto da Iccrea Banca Spa. La presente Politica, è soggetta a monitoraggio periodico e a revisione su base almeno annuale. 1.2 Caratteristiche delle metodologie di pricing e processo valutativo I modelli di pricing utilizzati sono coerenti con il grado di complessità dei prodotti offerti/negoziati, affidabili nella stima dei valori, impiegati e conosciuti anche dagli altri operatori di mercato. Le metodologie di pricing, nonché i relativi parametri di input, applicati sul mercato primario sono coerenti con quanto effettuato ai fini della valorizzazione del passivo e dei derivati della proprietà. Tale coerenza è assicurata anche sul mercato secondario. Più specificamente, il processo valutativo si articola nelle seguenti fasi: 1. La prima fase presuppone l individuazione dei parametri e delle relative fonti da utilizzare. Tale fase, comune sia al mercato primario che secondario, richiede di specificare le diverse componenti utilizzate per calcolare il prezzo di ciascuna tipologia di prodotto finanziario quali, ad esempio: la curva dei tassi d interesse utilizzati per l attualizzazione e la stima dei flussi finanziari futuri; eventuali spread creditizi che riflettano la rischiosità dell emittente del prodotto finanziario; volatilità e correlazioni dei parametri di mercato alla base dell indicizzazione dei flussi futuri di ciascun prodotto finanziario. Per ciascuna delle componenti sopra elencate è necessario indicare anche le fonti e le tipologie di dati utilizzati, nonché prevederne la storicizzazione al fine di assicurare la ricostruzione dell attività svolta. 2. La seconda fase del processo valutativo richiede, quindi, che venga specificato per ciascuna tipologia di prodotto la metodologia di pricing. 3. La terza fase infine consente di determinare il pricing del prodotto finanziario assegnando un diverso livello di mark up in fase di emissione, in base alla tipologia di prodotto, di mercato e del costo delle coperture. Friulovest Banca -Credito Cooperativo- Società Cooperativa - Delibera C.d.A. del 27 gennaio 2016 Pag. 5/11

6 1.3 Mark up e spread di negoziazione La banca individua le variabili che compongono il mark up da applicare in sede sia di offerta sul mercato primario che di negoziazione su quello secondario e ne definisce i limiti massimi. Ai fini del presente documento la definizione del mark up potrà risultare differente: in sede di offerta saranno componenti del mark up le eventuali commissioni di collocamento e di strutturazione, in fase di successiva negoziazione invece il mark up sarà formato dalla variabile spread denaro/lettera e dalle eventuali commissioni di intermediazione applicate. Inoltre, attraverso apposite procedure (all interno del Regolamento Finanza), individua le strutture deputate alla definizione del mark up da applicare, nel rispetto dei limiti massimi individuati, alla singola transazione o ad un insieme omogeneo di transazioni e i principi di determinazione dello stesso. Nella Politica devono essere formalizzati il mark up massimo applicabile e le eventuali differenze presenti nella valorizzazione del pricing del prodotto finanziario, sul mercato primario e secondario, imputabili alla composizione delle variabili che determinano il livello dello stesso mark up e alla sua entità. 1.4 Monitoraggio La banca effettua quantomeno annualmente, il monitoraggio della coerenza delle valutazioni delle transazioni concluse con la clientela con le valorizzazioni effettuate nella giornata di riferimento. 1.5 Aggiornamento e revisione La banca, prima di procedere all offerta di un nuovo prodotto finanziario ovvero prima di inserirlo nell elenco dei prodotti finanziari negoziati (in conto proprio), provvede ad individuare la metodologia da utilizzare per la determinazione del fair value dello stesso, eventualmente classificando il prodotto in una delle famiglie già esistenti, e a definire il relativo mark up. 1.6 Controlli interni Il processo di validazione della Politica prevede il coinvolgimento delle seguenti strutture: la funzione Compliance verifica che la Politica sia stata definita ed effettivamente applicata in conformità alle regole organizzative delle Linee Guida Interassociative. la funzione Risk Controlling verifica l effettivo utilizzo delle metodologie approvate e l applicazione dei mark up nei limiti previsti. la funzione Internal Audit verifica l esistenza e l adeguatezza della Politica nonché dei presidi di primo e secondo livello con riferimento all applicazione della stessa. Al fine di assicurare la ricostruzione dell attività svolta, tenuto conto delle attività previste per il monitoraggio, la Banca archivia quotidianamente sul sistema informativo aziendale i prezzi forniti dal provider ICCREA Banca Spa.. Friulovest Banca -Credito Cooperativo- Società Cooperativa - Delibera C.d.A. del 27 gennaio 2016 Pag. 6/11

7 Capitolo 2 Prestiti obbligazionari di propria emissione 2.1 Metodologie di pricing Per la valorizzazione delle proprie emissioni obbligazionarie, la Banca si avvale dei modelli di calcolo finanziario che determinano il fair value dello strumento finanziario adottato dall outsourcer Iccrea Banca. Tale calcolo avrà anche la finalità di determinare il fair value per la loro valorizzazione nella rendicontazione periodica alla clientela. La proposta metodologica di determinazione del fair value dei PO elaborata da Federcasse comporta la formulazione di prezzi di riacquisto sulla base delle medesime condizioni applicate in sede di emissione, fatta eccezione per il tasso risk-free ed eventuali componenti di spread denaro/lettera applicate in sede di negoziazione. La scelta di tale approccio risponde all obiettivo precipuo di definire soluzioni operative quanto più possibili coerenti e vicine alle attuali prassi operative delle BCC-CR nelle relazioni con la loro clientela retail. Inoltre, atteso il vincolo di necessaria coerenza tra modalità di pricing adottate nei confronti della clientela e valutazioni di bilancio (espressamente previsto dalla citata Comunicazione Consob) sono state altresì prese in considerazione le posizioni espresse dai principali organismi tecnici nazionali e comunitari in materia di vigilanza bancaria e finanziaria (CESR, CEBS, Comitato di Basilea) nonché contabile (OIC, EFRAG) nelle lettere di commento al Discussion Paper Credit Risk in Liability Measurement pubblicato dallo IASB nel giugno Le posizioni assunte a riguardo dai citati organismi convergono sui seguenti punti: a) il rischio di credito dovrebbe essere preso in considerazione solo in sede di iscrizione iniziale delle passività finanziarie mentre le valutazioni successive, in linea di principio, non dovrebbero considerare eventuali variazioni dello stesso; b) preferenza per l approccio c.d. del frozen spread, che prevede la valutazione iniziale del titolo al prezzo della transazione e valutazioni successive che riflettono esclusivamente variazioni dei tassi risk-free. Quest ultima, evidentemente, costituisce una metodologia di stima del fair value che si basa sullo spread di emissione ed è in linea con l approccio definito da Federcasse. Peraltro, risulta analoga a quella dell asset swap già applicata dalla Banca Approcci metodologici Alla luce di quanto sopra, la Banca adotta la metodologia di valutazione c.d. frozen spread. Il processo valutativo dei titoli obbligazionari di propria emissione prevede che il fair value sia determinato mediante la curva risk-free a cui viene applicato uno spread di emissione che tiene conto del merito di credito dell emittente. Tale componente viene mantenuta costante per tutta la vita dell obbligazione. Le valutazioni successive rispetto a quella iniziale riflettono, quindi, esclusivamente variazioni della curva risk-free di mercato. Il fair value è, quindi, calcolato attraverso l applicazione della seguente formula: FV dove: Ci: è la cedola i-esima del PO; ti: è la i-esima durata cedolare; n Ci ti DFi 100 i DF n Friulovest Banca -Credito Cooperativo- Società Cooperativa - Delibera C.d.A. del 27 gennaio 2016 Pag. 7/11

8 DF: è il fattore di sconto determinato sulla base del tasso risk-free di mercato alla data di valutazione e dello spread di emissione (a sua volta pari alla differenza tra rendimento del titolo e tasso risk-free alla data di valutazione iniziale). Nel caso di obbligazioni strutturate, la componente obbligazionaria pura sarà valutata come sopra descritto mentre il derivato sarà valutato mediante modelli finanziari che possono variare in base al tipo di opzione implicitamente acquistata o venduta dalla banca emittente Merito di credito dell emittente In attesa dell istituzione del Fondo di Garanzia Istituzionale per il credito cooperativo, la Banca, a titolo esemplificativo, ai fini della valutazione dello spread creditizio utilizza un livello di merito creditizio cautelativo corrispondente alle classi Baa2 di Moody s e BBB di Standard & Poor s Spread commerciale Con riferimento alle emissioni di prestiti obbligazionari della Banca si forniscono le seguenti definizioni: Spread di emissione: TIR (Tasso interno di rendimento) tasso Free Risk di pari durata Spread creditizio: si veda paragrafo precedente Spread commerciale: Spread di emissione Spread creditizio La Banca delibera, con riferimento ai prossimi 12 mesi, di limitare il proprio spread commerciale nella misura massima del 150% dello spread creditizio relativo a ciascuna emissione, così come definito al precedente paragrafo Esempi: (con dati di mercato del ) Emissione PO a 5 anni Tasso variabile Euribor 6 mesi + Spead di emissione: +10 bp Spread creditizio 5 anni per classe BBB (curva 898 Euro Bank BBB BLOOMBERG): Spread commerciale: = -144 (rappresenta il 93,5% dello spread creditizio) Emissione PO a 4 anni Tasso Fisso 2,16% lordo annuo Tasso Swap 5 anni (Risk Free): 2,516% Spead di emissione: - 40 bp (2,16% - 2,516%) Spread creditizio 5 anni per classe BBB (curva 898 Euro Bank BBB BLOOMBERG): +154 Spread commerciale: = (rappresenta il 125,97% dello spread creditizio) 2.2 Determinazione del mark up (spread denaro/lettera rispetto alla valorizzazione Fair Value fornita dal provider) eventualmente applicabile sul mercato secondario La Banca definisce di seguito il livello di mark up massimo eventualmente applicabile sul mercato secondario, in base ai seguenti parametri: 1) Contesto di mercato In base alla situazione rilevata sui mercati mediante i parametri soglia, la Banca opererà nel modo seguente: In condizioni normali di mercato si applicherà: uno spread denaro max pari a Fair Value bps uno spread lettera max pari a Fair Value bps In condizioni di stress o di stress strutturale di mercato si applicherà: uno spread denaro max pari a Fair Value bps uno spread lettera max pari a Fair Value bps In condizioni di allerta si sospenderanno temporaneamente le negoziazioni. Il contesto di mercato verrà determinato monitorando una serie di indicatori di preallarme, di seguito elencati. Friulovest Banca -Credito Cooperativo- Società Cooperativa - Delibera C.d.A. del 27 gennaio 2016 Pag. 8/11

9 Le rilevazioni degli indicatori, fornite quotidianamente da Cassa Centrale Banca, confrontano i valori di chiusura dei parametri alla data di monitoraggio con i valori di chiusura del giorno lavorativo precedente, o del primo giorno antecedente dove sia disponibile la rilevazione del parametro stesso, determinando quindi variazioni giornaliere per le quali vengono fissati i seguenti valori soglia: Il Gruppo indicatori Parametri Soglia Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4 Euribor 3M Euribor 6M superamento da parte di un singolo indicatore della soglia non viene interpretato come indicazione univoca dell emergere di una situazione anomala. Vengono invece definiti tre scenari in relazione al seguente schema logico di allerta. N gruppi in superamento limite CDS itraxx Crossover CDS itraxx Financials Differenziale Rendimento (Btp3Yr Swap3Yr) Differenziale Rendimento (Btp5Yr Swap5Yr) Differenziale Rendimento (Btp7Yr Swap7Yr) Spread di credito curva BBB Spread di credito curva A Tipo scenario Fino a 2 su 4 Operatività ordinaria Nessuna. 3 su 4 Stato di stress 4 su 4 Stato di allerta Azione intrapresa 5 bps 5 bps 30 bps 20 bps 18 bps 15 bps 15 bps Incremento dei livelli degli spread denaro/lettera come sopra indicato Sospensione temporanea della negoziazione. La rilevazione dello stato di stress comporta l incremento dei livelli di spread denaro/lettera per 3 giorni di mercato aperto consecutivi dalla data di rilevazione. Se in tale intervallo non viene rilevato un altro stato di stress, gli spread rientrano sui livelli normali. In caso gli indicatori rilevino invece una nuova condizione di stress, gli spread denaro/lettera vengono ampliati per altri 3 giorni a decorrere da tale rilevazione. Il monitoraggio rileva anche uno stato di stress strutturale attraverso il confronto della media mobile a 50 giorni dei parametri, relativa alle 50 rilevazioni più recenti della serie storica, e la stessa media mobile definita 90 giorni prima. Per ogni parametro è definito un livello soglia della differenza di medie mobili la cui violazione fa scattare lo stato di alert. L alert per ciascun gruppo di indicatori scatta quando almeno una variabile presenti una variazione positiva superiore alla soglia. Lo stato di stress strutturale si attiva nel caso di almeno due gruppi di indicatori in alert ed ha priorità rispetto al singolo caso di stress. L attivazione di una situazione di stress strutturale comporta l incremento dei livelli di spread denaro/lettera per 10 giorni di mercato aperto consecutivi dalla data di rilevazione. Se in tale intervallo non viene rilevato un altro alert per lo stress strutturale, gli spread rientrano sui livelli normali. In caso gli indicatori rilevino invece una nuova condizione di stress, gli spread denaro/lettera vengono ampliati per altri 10 giorni a decorrere da tale rilevazione. Le condizioni di stress strutturale sono determinate sulla base dei parametri presenti nella seguente griglia: Gruppo indicatori Parametri Soglia Gruppo 1 Euribor 3M Euribor 6M 45 bps 45 bps Friulovest Banca -Credito Cooperativo- Società Cooperativa - Delibera C.d.A. del 27 gennaio 2016 Pag. 9/11

10 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4 CDS itraxx Crossover CDS itraxx Financials Differenziale Rendimento (Btp3Yr Swap3Yr) Differenziale Rendimento (Btp5Yr Swap5Yr) Differenziale Rendimento (Btp7Yr Swap7Yr) Spread di credito curva BBB Spread di credito curva A 300 bps 60 bps 70 bps 65 bps 60 bps 90 bps 45 bps 2) Quantità dell operazione Per quanto concerne le quantità, la determinazione dello spread potrà essere definita anche per singola operazione. Pertanto, sarà possibile aumentare lo spread o sospendere la negoziazione in base alla seguente griglia: Quantita Soglia 1 Soglia 2 Per singola operazione Euro Euro Tra la soglia 1 e la soglia 2 delle quantità definite per operazione, applicazione dello spread denaro/lettera previsto per le condizioni di mercato in stress ; Oltre la soglia 2 sospensione delle negoziazioni. 2.3 Regole interne per la negoziazione dei Prestiti Obbligazionari emessi dalla Banca La Banca, al fine di assicurare la liquidità delle proprie obbligazioni, definisce, adotta e mette in atto regole interne formalizzate che individuano procedure e modalità di negoziazione dei prodotti finanziari in oggetto. Tali regole sono state definite in coerenza con quanto previsto dalle Linee Guida ABI-Assosim-Federcasse validate dalla Consob in data 5 agosto 2009 e sono sintetizzabili nella seguente scheda da mettere a disposizione della clientela in filiale ovvero sul sito internet della banca. INFORMATIVA ALLA CLIENTELA FRIULOVEST BANCA CREDITO COOPERATIVO SOCIETA COOPERATIVA (DI SEGUITO LA BANCA ) ASSICURA ALLA CLIENTELA LA CONDIZIONE DI LIQUIDITÀ DEI PRODOTTI FINANZIARI DI PROPRIA EMISSIONE SULLA BASE DELLE MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE DI SEGUITO ILLUSTRATE, NEL RISPETTO DELLA POLICY DI ESECUZIONE/TRASMISSIONE DEGLI ORDINI. TALI REGOLE DI NEGOZIAZIONE SONO ADOTTATE IN CONFORMITÀ ALLA COMUNICAZIONE CONSOB N DEL 2 MARZO 2009 INERENTE AL DOVERE DELL INTERMEDIARIO DI COMPORTARSI CON CORRETTEZZA E TRASPARENZA IN SEDE DI DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI FINANZIARI ILLIQUIDI E ALLE LINEE GUIDA ELABORATE DALLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA ABI-ASSOSIM-FEDERCASSE VALIDATE IL 5 AGOSTO 2009 Prodotti finanziari oggetto delle regole interne Clientela ammessa alla negoziazione Proposte di negoziazione della clientela Pricing Esecuzione dell ordine Tutti i Prestiti obbligazionari emessi dalla Banca a partire dal 5 gennaio 2011 Clientela al dettaglio (retail) della Banca Raccolta presso tutte le filiali della Banca La Banca esprime le proposte di negoziazione sulla base di predeterminate metodologie di valutazione e politiche di pricing approvate dal Consiglio di Amministrazione Entro tre giorni lavorativi dal momento dell inserimento nella 10/11 Friulovest Banca -Credito Cooperativo- Società Cooperativa - Delibera C.d.A. del 27 gennaio 2016 Pag.

11 Quantitativo massimo di riacquisti di prestiti di propria emissione Giornate e orario di funzionamento del sistema Trasparenza pre negoziazione Trasparenza post negoziazione Liquidazione e regolamento dei contratti procedura. La Banca assicura la negoziazione nei limiti dimensionali di per ciascun ordine riferibile ad una operatività standard della clientela al dettaglio e per ciascuna giornata lavorativa. L Emittente potrà altresì sospendere la negoziazione delle proprie obbligazioni in caso di gravi crisi di mercato tali da compromettere la stabilità dell Emittente stesso in particolare e del sistema in generale. Lo stato di grave crisi di mercato si determinerà nel caso di variazione giornaliera dei parametri seguenti (considerati nel loro complesso) oltre i livelli soglia indicati: Gruppo indicatori Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4 Parametri Euribor 3M Euribor 6M CDS itraxx Crossover CDS itraxx Financials Differenziale Rendimento (Btp3Yr Swap3Yr) Differenziale Rendimento (Btp5Yr Swap5Yr) Differenziale Rendimento (Btp7Yr Swap7Yr) Spread di credito curva corporate con rating BBB Spread di credito curva corporate Soglia 5 pbs 5 pbs 30 pbs 15 bps con rating A In caso di sospensione totale delle negoziazioni, la Banca provvederà a darne comunicazione tramite avviso cartaceo a disposizione del pubblico presso tutte le sue filiali. La Banca riprenderà le negoziazione appena i parametri rientreranno nei limiti previsti. L ammissione alla negoziazione è consentita nelle giornate, e con gli orari, di apertura di sportello della Banca. Durante l orario di negoziazione, per ogni prodotto finanziario: - codice ISIN e descrizione titolo; - divisa; - migliori condizioni di prezzo in vendita e in acquisto e le rispettive quantità; - prezzo, quantità e ora dell ultimo contratto concluso Entro l inizio della giornata successiva di negoziazione, per ogni prodotto finanziario: - codice ISIN e la descrizione dello strumento finanziario; - divisa; - numero dei contratti conclusi; - quantità complessivamente scambiate e il relativo controvalore; - prezzo minimo e massimo Le operazioni effettuate vengono liquidate mediante accredito in conto, con valuta massima il terzo giorno lavorativo dalla data di negoziazione Note Tali procedure sono finalizzate ad assicurare la liquidità dei prodotti finanziarti in normali condizioni di mercato e in nessun caso costituiscono un impegno al riacquisto da parte della Banca. Inoltre, le stesse procedure operano nei limiti di quanto previsto di volta in volta dalla documentazione di offerta dei prodotti finanziari emessi e distribuiti dalla Banca, alla quale gli investitori sono invitati a fare riferimento. In caso di disinvestimento dei titoli prima della scadenza, il sottoscrittore potrebbe subire delle perdite in conto capitale, in quanto l eventuale vendita potrebbe avvenire ad un prezzo inferiore a quello di emissione dei titoli. 11/11 Friulovest Banca -Credito Cooperativo- Società Cooperativa - Delibera C.d.A. del 27 gennaio 2016 Pag.

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