Si ringrazia il Dipartimento di Metodi e Modelli per l Economia, il Territorio e la Finanza dell Università La Sapienza di Roma ed in particolare la

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3 DIRITTO DI STAMPA Il diritto di stampa era quello che, nell università di un tempo, veniva a meritare l elaborato scritto di uno studente, anzitutto la tesi di laurea, di cui fosse stata dichiarata la dignità di stampa. Le spese di edizione erano, budget permettendo, a carico dell istituzione accademica coinvolta. Conseguenze immediate: a parte la soddisfazione personale dello studente, del relatore e del correlatore, un vantaggio per il curricolo professionale dell autore, eventuali opportunità di carriera accademica e possibili ricadute positive d immagine per tutti gli interessati. Università compresa. La dignità di stampa e, se possibile, il diritto di stampa erano quindi determinati dalla cura formale della trattazione, dalla relativa novità del tema di studio, dall originalità del punto di vista e magari dai risultati scientifici della tesi: e cioè quel vuoto che, in via di ipotesi, si veniva a riempire in un determinato stato dell arte, e dunque dal valore metodologico, anche in termini applicativi, della materia di studio e dei suoi risultati tra didattica e ricerca. Caratteristica del diritto di stampa, in tale logica, la discrezionalità e l eccezionalità. La prospettiva di contribuire, così facendo, alla formazione di élites intellettuali. Sulla scia di questa tradizione, e sul presupposto che anche l università di oggi, per quanto variamente riformata e aperta ad un utenza di massa, sia pur sempre un luogo di ricerca, nasce questa collana Diritto di stampa. Sul presupposto, cioè, che la pubblicità dei risultati migliori della didattica universitaria sia essa stessa parte organica e momento procedurale dello studio, dell indagine: e che pertanto, ferme restando la responsabilità della scelta e la garanzia della qualità del prodotto editoriale, il diritto di stampa debba essere esteso piuttosto che ridotto. Esteso, nel segno di un elevamento del potenziale euristico e della capacità critica del maggior numero possibile di studenti. Un diritto di stampa, che però comporta precisi doveri per la stampa: il dovere di una selezione mirata del materiale didattico e scientifico a disposizione; il dovere di una cura redazionale e di un aggiornamento bibliografico ulteriori; il dovere della collegialità ed insieme dell individuazione dei limiti e delle possibilità dell indagine: limiti e possibilità di contenuto, di ipotesi, di strumenti, di obiettivi scientifici e didattici, di interdisciplinarità. Un diritto di stampa, che cioè collabori francamente, in qualche modo, ad una riflessione sulle peculiarità istituzionali odierne del lavoro accademico e dei suoi esiti. Questa Collana, dunque, prova a restituire l immagine in movimento di un laboratorio universitario di studenti e docenti. E l idea che alcuni dei risultati più apprezzabili, come le tesi di laurea prescelte, possano mettersi nuovamente in discussione mediante i giudizi e gli stimoli di studiosi competenti.

4 Si ringrazia il Dipartimento di Metodi e Modelli per l Economia, il Territorio e la Finanza dell Università La Sapienza di Roma ed in particolare la Prof.ssa A. De Rose per il sostegno dato alla pubblicazione del volume.

5 Sara Pisano Il triangolo d oro Ricostruzione socio demografica delle famiglie poderali stanziate nel Sud dell Agro Pontino Prefazione di Alessandra De Rose Manuela Francesconi

6 Copyright MMXIV ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133/A B Roma (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: aprile 2014

7 5 INDICE Prefazione della Prof.ssa De Rose..pag.9 Prefazione del Direttore del Museo...pag. 11 Introduzione..pag.13 CAPITOLO 1 DALLA BONIFICA ALL APPODERAMENTO...pag Il podere e le unità lavorative...pag L obiettivo politico: lo sviluppo demografico....pag La migrazione pag.25 CAPITOLO 2 LE FAMIGLIE COLONICHE DEI BORGHI: VODICE, HER- MADA, MONTENERO: IL TRIANGOLO D ORO DEL TER- RITORIO PONTINO...pag Borgo Vodice.. pag Borgo Hermada...pag Borgo Montenero pag.78 CONCLUSIONI.pag.97 APPENDICE A....pag.103 APPENDICE B...pag.105 BIBLIOGRAFIA..pag.107 7

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9 7 PREFAZIONE A CURA DELLA PROF.SSA A. DE ROSE Questa tesi affronta lo studio di un territorio la provincia pontina che è di grande interesse per la ricerca storica e demografica. Come è noto, la città di Latina e molte altre cittadine della provincia nascono negli anni 30 del secolo scorso a seguito della bonifica delle paludi pontine e di un programma di colonizzazione attuato con un massiccio ricorso alle migrazioni da tante altre regioni d'italia. La Demografia insegna che le popolazioni nascono per migrazioni e per colonizzazioni di nuovi territori, ma è davvero raro trovare esempi specie recenti in cui ciò avvenga per decisioni prese pressoché a tavolino. Ecco perché questo territorio rappresenta un laboratorio di studio straordinario e la sua storia, benché ampiamente nota nelle sue linee evolutive, non finisce mai di stupirci e di riservarci sempre nuovi spunti di approfondimento. Il materiale presentato in questo volume rappresenta una fonte inedita per lo studio della popolazione pontina e della sua storia. Si tratta delle Schede poderali, provenienti dall archivio dell ex O.N.C. (Opera Nazionale Combattenti), l Ente che realizzò la maggior parte della bonifica integrale dell Agro Pontino, e ora patrimonio del Museo della Terra Pontina di Latina, presso il quale l Autrice ha condotto un periodo di stage sotto la mirabile guida del suo Direttore. Sara Pisano, con la meticolosità e la sensibilità che sono proprie di chi ama andare all origine del proprio passato, ha decifrato e classificato centinaia di schede risalenti agli anni 30, scritte a mano, a volte incomplete, spesso illeggibili e logorate dal tempo. Ha così riportato alla luce la documentazione del processo insediativo del territorio e le caratteristiche socio-demografiche delle famiglie, dal momento dell assegnazione del podere sino al riscatto dello stesso, avvenuto nei primi anni 50, che le ha rese proprietarie a tutti gli effetti. Utilizzando le competenze statistiche e demografiche acquisite nel corso del suo brillante percorso di studio universitario incluso il ricorso a testimoni privilegiati del tempo - l Autrice ha quindi rielaborato le informazioni acquisite per fornire un analisi accurata della struttura anagrafica di quella popolazione, della composizione delle famiglie e delle loro dinamiche, dei loro legami con la terra e le risorse disponibili. 9

10 10 Prefazione 8 I Borghi esaminati sono quelli di Hermada, Vodice e Montenero, che fanno parte di un territorio particolarmente fertile e rigoglioso dell Agro Pontino denominato il triangolo d oro, e che comprende gli attuali territori di Sabaudia, Terracina e San Felice. Il quadro che emerge è di grande interesse e aiuta a rispondere ad interrogativi ancora aperti sulla storia dell epoca per esempio, chi erano i coloni? A quali tipologie di famiglie appartenevano? Quali differenze rispetto alle regioni di origine? Peccato che, come sottolinea anche Sara alla fine del suo lavoro di tesi, molto materiale analogo relativo ad altri Borghi, in particolare quelli del comprensorio di Latina, non sia ancora accessibile. Con lo scioglimento dell Opera Nazionale Combattenti, infatti, molti documenti e registri analoghi a quelli qui analizzati sono andati dispersi, perdita forse anche causata dalla volontà di insabbiare un passato scomodo e una memoria da rimuovere. Eppure, la ricostruzione oggettiva dei fatti storici e delle genti che ne sono state protagoniste aiuta a mantenere viva l identità di un territorio ed a comprendere le peculiarità sociali e culturali della sua popolazione, ciò che è stato il fine ultimo di questo lavoro. La Relatrice della Tesi Alessandra De Rose Professore di Demografia Sapienza Università di Roma

11 9 PREFAZIONE A CURA DEL DIRETTORE DEL MUSEO Il lavoro di seguito presentato è il frutto di uno Stage Formativo che la Dott.ssa Pisano ha condotto per circa un anno presso il Museo della Terra Pontina, Museo Storico Demo-etno-antropologico di Latina, collaborando strettamente con la Direzione del Museo, per la realizzazione di un Progetto di Ricerca finalizzato a rendere fruibili documenti storici inediti conservati negli Archivi Museali. Tale progetto è stato brillantemente realizzato con rigore scientifico confrontando i documenti con gli Archivi di Stato di Latina e di Roma, gli Archivi Comunali, l Archivio del Ministero della Salute e Ministero dell Agricoltura e Foreste. Il lavoro svolto, di grande interesse per il Museo, è stato oggetto di Tesi di Laurea Magistrale in Scienze Statistiche Demografiche e Sociali presso l Università di Roma La Sapienza. L originalità del progetto deriva da una visione inedita a carattere demografico-sociale di una realtà, altrimenti solo approssimativamente considerata e mai scientificamente riscontrata. L emigrazione interna dalle regioni del Nord Italia, nel periodo tra le due guerre, e successivamente dal Sud Italia; quella delle popolazioni dell arco Lepino negli Anni 50 e il ritorno dei Libici negli Anni 70 ha creato nella popolazione un rapporto di comunicazione e di scambio, un sincretismo sociale e culturale che ha dato vita ad una trasformazione divenuta nel tempo armonica ed originale, una nuova identità e un senso di appartenenza che, alla quarta generazione, diviene ormai imperativo. Il Museo della Terra Pontina che raccoglie, conserva e documenta il patrimonio culturale e la memoria storica del territorio e delle sue genti, contribuisce a costruire quel senso di appartenenza e di civitas, di identità collettiva, sociale e culturale. Rappresenta il primo riferimento istituzionale per la salvaguardia della memoria storica del territorio pontino ed è inoltre un centro promotore di documentazione a scopo scientifico, didattico e divulgativo. L eccellenza della ricerca è dovuta alla solida preparazione di base che la Dott.ssa Pisano ha acquisito dall esperienza accademica, allo spiccato interesse per i temi trattati con impegno e passione, alla cono- 11

12 12 Prefazione 10 scenza delle tecniche di ricerca affiancandovi un perfetto uso pratico degli strumenti di software applicati all elaborazione dei dati. Questo lavoro rappresenta un esperienza estremamente positiva e di arricchimento per il Museo, grazie alla quale è stato possibile ridar vita ad una memoria e ad un passato che, seppur recente, lascia un segno profondo nella memoria collettiva. Il Direttore del Museo della Terra Pontina Dott.ssa Manuela Francesconi

13 11 INTRODUZIONE Il seguente elaborato è frutto di un lavoro di Stage, della durata di circa un anno, presso il Museo della Terra Pontina di Latina, museo demo-etno-antropologico che conserva la memoria storica delle nostre genti, vera ricchezza del territorio pontino. Il Museo, ubicato in Piazza del Quadrato a Latina, nello storico edificio dell ex O.N.C. (Opera Nazionale Combattenti), l Ente che realizzò la maggior parte della bonifica integrale dell Agro Pontino, rappresenta il primo riferimento istituzionale per la salvaguardia della memoria storica del territorio. La dimensione museologica ha il compito di non farci dimenticare la presenza di quegli attori sociali, quei pionieri che sono stati gli artefici reali della grande trasformazione del territorio Pontino, e della spinta emotiva che è stata la base e la forza per sopportare ed affrontare innumerevoli sacrifici: la speranza di una vita migliore per se stessi, ma soprattutto per i loro figli. Chi erano i coloni? Perché vennero in Agro Pontino? Che tipo di famiglie erano? Da dove provenivano? Queste sono alcune delle domande alle quali questo lavoro vuol dare una risposta. Le storie dei singoli e delle famiglie sono state analizzate e confrontate per verificare se tra esse vi fosse un denominatore comune, sociale, culturale e demografico. E dunque, quale la qualità, il carattere, la condizione reale del colono: il suo essere, il suo agire da contadino, da emigrante, da bonificatore. E ancora, le difficoltà incontrate, la capacità di ambientamento, il grado di partecipazione alla bonifica agraria ed umana, le ragioni della migrazione, la volontà di restare e, in seguito, l orgoglio di appartenere a questa terra. I protagonisti, i fatti e le situazioni sono stati desunti dagli atti dell Ispettorato e dell Ufficio centrale dell O.N.C. per l Agro Pontino e dell Amministrazione centrale. È stata condotta una ricostruzione socio-demografica delle famiglie coloniche del tempo grazie al recupero di Schede Poderali dell Opera Nazionale Combattenti, completamente inedite e rigorosamente conservate all interno del Museo della Terra Pontina. 13

14 14 Introduzione 12 Lo studio è stato condotto su circa 500 famiglie, per un totale di individui, abitanti del cosiddetto triangolo d oro dell Agro Pontino, ossia i borghi: Vodice, Montenero, Hermada, che fanno parte dei Comuni di Pontinia, Sabaudia, Terracina e San Felice. Per un riguardo alla loro memoria, lo studio è stato condotto nell anonimato. Il rispetto dovuto alla loro vita privata, obbligandoci alla riservatezza, non riduce, però, il valore della loro esperienza vissuta, spesso, in condizioni di sofferenza e di solitudine. Non si dimentichi che i coloni sono i progenitori della società pontina, figli di quel tempo e di quella cultura, attori e comparse nei rituali politici che il regime fascista ambientò nell Agro Pontino e nelle piazze di Littoria. È soltanto grazie all interessamento di privati, musei ed associazioni che è divenuto possibile ricostruire gli eventi passati, grazie alla conservazione di preziosi documenti. Le schede poderali, utilizzate in questo lavoro di ricerca, sono completamente inedite poiché acquisite solo recentemente al patrimonio del Museo della Terra Pontina. È stato possibile, dunque, compiere una ricostruzione demografica di tali famiglie ma tuttora rimangono disperse le schede dell O.N.C. relative agli altri Borghi, quelli del comprensorio di Latina. Limitandoci allo studio dei territori sud-pontini, il seguente lavoro illustra la storia demografica e sociale di queste zone, presentando il lavoro di ricerca condotto sulle famiglie coloniche dei territori di Borgo Vodice, Borgo Hermada e Borgo Montenero.