D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E
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1 D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E del 24/01/2014 n. 50 DIPARTIMENTO III GOVERNO DEL TERRITORIO SETTORE I - TUTELA E VALORIZZA ZIONE DELL AMBIENTE A r e a A m b i e n t e Oggetto: PROVVEDIMENTO N. 73/2014 del 23/01/2014. D.lgs. 3 aprile n. 152, art. 29 decies, comma 9 lettera a). Autorizzazione AIA rilasciata con DD n. 534 del 05/09/2012. Diffida Ditta: EREDI RAIMONDO BUFARINI S.R.L. P. IVA/C.F: Sede legale: Via Canonico 7 Falconara M.ma (AN) Sede impianto: Via Saline 22 Falconara M.ma (AN) DESTINATARI Ragioneria Dipartimento III Settore I Ancona, 23/01/2014 Il Dirigente Dott. Ing Massimo Sbriscia
2 IL DIRIGENTE VISTO il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale entrato in vigore il 29/4/2006 e modificato dal D.lgs 128/2010 che abroga il D.lgs 59/2005; VISTA la L.R. 12 ottobre 2009, n. 24, con la quale la Regione ha delegato alle Province le funzioni di approvazione dei progetti e di autorizzazione integrata ambientale relative ad impianti di recupero e di smaltimento rifiuti di cui al D.Lgs 152/2006 ss.mm.ii. parte seconda; VISTA la Delibera di Giunta di questa Provincia n. 228 del 9/7/2002, che ha definito i criteri dei procedimenti amministrativi relativi alle funzioni delegate dalla Regione Marche in materia di rifiuti; PRESO ATTO che la ditta Eredi Raimondo Bufarini di Falconara M.ma. è stata autorizzata con autorizzazione integrata ambientale rilasciata con DD n. 534 del 05/09/2012 ad esercitare l attività di trattamento chimico fisico (D8), trattamento biologico (D9) e deposito preliminare (D15) di rifiuti speciale pericolosi e non pericolosi nell impianto ubicato presso il comune di Falconara M.ma, Via Saline 22, fino al 28/06/2016; VISTO l art. 8 della Legge 7 agosto 1990 n. 241, riguardante modalità e contenuti della comunicazione di avvio del procedimento; CONSIDERATO che nelle date del 30/10/2013 e del 05/11/2013 si è svolta, presso l impianto della ditta Eredi Raimondo Bufarini di Via Saline 22 a Falconara M.ma. (AN) l attività ispettiva dell ARPAM ai sensi del comma 3 dell art. 29 decies titolo III bis D.Lgs. 152/06 e s.m.i.; VISTO il Rapporto Conclusivo dell attività ispettiva di cui sopra, del 19/12/2013 e pervenuto con nota PEC in data 20/12/2013 e assunto al protocollo provinciale al n del 24/12/2013; DATO ATTO che da suddetto Rapporto Conclusivo dell ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona, risulta che la ditta, in violazione dell art. 29 quattordecies del D.Lgs 152/2006, non ha ottemperato alle seguenti prescrizioni di cui all autorizzazione sopra citata contestando le seguenti non conformità: I rifiuti destinati a smaltimento saranno tenuti separati dai rifiuti destinati a recupero. nella tavola n.1 Rilievo impianto di trattamento e stoccaggio rifiuti agg. Ott acquisita durante il sopralluogo AIA effettuato in dta 30/10/2013, è prevista un unica area destinata alla messa in riserva dei rifiuti destinati al recupero, che al momento del sopralluogo non era ancora realizzata Gli inquinanti ed i parametri, le metodiche di campionamento e di analisi, le frequenze ed i punti di campionamento devono essere coincidenti con quanto riportato nel piano di monitoraggio e controllo Il GI ha preso visione del PMC 2012: in relazione alla tabella C10, dell allegato B alla Determina Dirigenziale n. 534 del 05/09/2012, per i parametri Solidi Sospesi Totali e COD, gli autocontrolli sono previsti con frequenza bimensile, per un totale di n 24 controlli annui, e nei punti di ingresso e di uscita all impianto di trattamento. Dalla relazione tecnica sui monitoraggi e controlli anno 2012, si evince una
3 frequenza di controllo bimestrale, per un totale di n 6 controlli annui effettuati, e non sono presenti analisi in ingresso all impianto di depurazione. Tutti i recipienti contenenti rifiuti devono essere contrassegnati con etichette o targhe ben visibili per dimensione e collocazione indicanti la classificazione (codice CER), lo stato fisico, la tipologia e la pericolosità dei rifiuti in essi contenuti, il tipo di trattamento cui sono destinati. In corrispondenza delle aree di deposito devono essere posizionati analoghi cartelli indicanti le tipologie di rifiuto e la quantità massima stoccabile. Come rilevato in sede di sopralluogo AIA del 05/11/2013, nell area di stoccaggio individuata nella planimetria Tavola n. 1 Rilievo impianto trattamento e stoccaggio rifiuti agg. Ott. 2013, acquisita durante il sopralluogo AIA in data 30/10/2013, non sono risultati presenti cartelli indicanti le tipologie di rifiuto ivi stoccate e la quantità massima stoccabile. La Ditta deve osservare quanto previsto dalle disposizioni e dai requisiti tecnici previsti dal D.lgs. 151/05 Come rilevato in sede di sopralluogo AIA del 05/11/2013, la ditta risulta sprovvista di rilevatore di radioattività per i rifiuti in ingresso. Al punto 2 dell allegato 3 del D.lgs. 151/05 la gestione dei rifiuti in ingresso deve prevedere un rilevatore di radioattività in ingresso all impianto, anche portatile, al fine di consentire di individuare materiali radioattivi eventualmente presenti tra i rifiuti. I rifiuti derivanti dal trattamento devono essere inviati ad impianti idonei autorizzati ai sensi del D.lgs. 152/06 e dovranno essesere identificati con un codice CER appartenente alla tabella C14 del piano di monitoraggio e controllo. Nel PMC 2012 sono presenti rifiuti derivanti dal trattamento che non sono riportati nella suddetta tabella, in particolare sono presenti: CER Soluzioni acquose di scarto, CER Cavi ; CER Legno ; CER Rifiuti biodegradabili che non rientrano nell elenco dei codici CER di cui alla tabella C14 della Determinazione Dirigenziale n 534 del 05/09/2013. La movimentazione e lo stoccaggio dei rifiuti e delle materie prime deve avvenire in modo che sia evitata ogni contaminazione del suolo e dei corpi idrici ricettori superficiali e/o profondi. Dalla planimetria Tavola n 1 Rilievo impianto di trattamento e stoccaggio rifiuti agg. Ott. 2013, acquisita durante il sopralluogo AIA effettuato il 30/10/2013, si evince la presenza di asfalto in prossimità delle aree di scarico e carico rifiuti. Ad ogni modo gran parte del piazzale, compresa l area denominata BIKE, di deposito preliminare rifiuti, non risultava pavimentata alle date di sopralluogo AIA del 30/10/2013 e 05/11/2013. Il gestore dell impianto deve fornire all autorità ispettiva l assistenza necessaria per lo svolgimento delle ispezioni, il prelievo, la raccolta delle informazioni e qualsiasi altra operazione inerente al controllo del rispetto delle prescrizioni imposte. In sede di sopralluogo AIA sono state rilevate le seguenti criticità in relazione al reperimento di informazioni inerenti il controllo del rispetto delle prescrizioni:
4 Mancanza di coerenza tra le informazioni di cui alla documentazione inviata dalla ditta in data 15/11/2013 (prot. ARPAM n )ed i dati riportati nelle schermate di stampa acquisite durante il sopralluogo AIA del 20/10/2013: - Nella schermata di stampa inviata in data 15/11/2013, relativamente ai rifiuti trattati in data 30/10/2013, risultano trattati 7920 kg del rifiuto CER produttore ELICA FIR PRX /12 (serbatoio S10): dai documenti di stampa acquisiti in data 30/10/2012, allegato 8 al verbale di sopralluogo AIA, non risulta presente nel serbatoio S10 tale rifiuto e relativo numero CER. - Nella vasca CF6, alla data del 30/10/2013 risultavano miscelati circa kg di rifiuti, come da allegato 8 del verbale di sopralluogo AIA, mentre in data 04/11/2013, di questa miscela risultavano trattati (sempre in CF6) solo alcuni rifiuti tra quelli presenti alla data del 30/10/2013 (dei quali si cita: DISTRIBUTORE IP BULAI ANGELA) documentazione acquisita con prot. ARPAM n del 15/11/2013. DATO ATTO che nel medesimo Rapporto Conclusivo dell ARPAM Dipartimento Provinciale di Ancona, veniva contestato alla ditta la presenza, nel serbatoio S19, di miscelazione di rifiuti aventi caratteristiche infiammabili con altri rifiuti pericolosi aventi altre caratteristiche di pericolo; CONSIDERATO che suddetta operazione di miscelazione è vietata ai sensi del comma 1 art. 187 del D.Lgs. 152/06 s.m.i.; PRESO ATTO che con la presente Determinazione si dà notizia, ai sensi dell'art. 8 della legge 7 agosto 1990 n. 241, dell'avvio del procedimento di revoca dell'autorizzazione rilasciata con DD n. 534 del 05/09/2012 in caso d inottemperanza a quanto richiesto; RITENUTO, pertanto, di procedere ai sensi dell'art. 29 decies, comma 9 lettera a), del D.lgs. 152/2006, con la diffida a dare, entro 30 giorni, spiegazioni in merito alle inottemperanze contestate ed ad ottemperare a tutte le prescrizioni dell autorizzazione in oggetto, stabilendo il termine di 60 giorni entro il quale devono essere eliminate le inosservanze; RITENUTO, inoltre, di procedere sempre ai sensi dell'art. 29 decies, comma 9 lettera a), del D.lgs. 152/2006, con la diffida, con effetto immediato, al rispetto di quanto imposto dal comma 1 dell art. 187 del D.lgs. 152/06 s.m.i. e pertanto a non eseguire alcuna miscelazione di rifiuti pericolosi aventi caratteristiche di pericolo diverse tra loro; RITENUTO che ai sensi del citato art. 29 decies, comma 9 lettera c), decorso il suddetto termine senza che la ditta abbia provveduto all'adempimento di quanto prescritto, l'autorizzazione stessa deve intendersi revocata senza la necessità di alcun atto ulteriore; VISTO l art. 107, comma 5, del D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267; DETERMINA I. di diffidare, ai sensi del D.lgs. 3 aprile 2006 n. 152, art. 29 decies comma 9 lettera a), la ditta Eredi Raimondo Bufarini (P.IVA: ) autorizzata con Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con DD n. 534 del 05/09/2012 per l esercizio di un impianto di trattamento chimico fisico (D8), trattamento biologico (D9) e deposito preliminare (D15) di rifiuti speciale pericolosi e non pericolosi nel comune di Falconara
5 M.ma, via Saline 22, a dare, entro 30 giorni, spiegazioni in merito alle inottemperanze contestate ed ad ottemperare a tutte le prescrizioni dell autorizzazione in oggetto entro il termine di 60 giorni dal ricevimento della presente entro il quale devono essere eliminate le inosservanze in narrativa riportate. II. di diffidare, con effetto immediato, sempre, ai sensi del D.lgs. 3 aprile 2006 n. 152, art. 29 decies comma 9 lettera a), la medesima ditta Eredi Raimondo Bufarini (P.IVA: ) autorizzata con Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con DD n. 534 del 05/09/2012 per l esercizio di un impianto di trattamento chimico fisico (D8), trattamento biologico (D9) e deposito preliminare (D15) di rifiuti speciale pericolosi e non pericolosi nel comune di Falconara M.ma, via Saline 22, al rispetto di quanto imposto dal comma 1 dell art. 187 del D.lgs. 152/06 s.m.i. e pertanto a non eseguire alcuna miscelazione di rifiuti pericolosi aventi caratteristiche di pericolo diverse tra loro. III. Di dare atto che, ai sensi dell'art. 29 decies, comma 9 lettera c), del D.lgs. 152/2006, trascorso il termine di cui al precedente paragrafo senza che la ditta abbia provveduto all'adempimento delle prescrizioni contenute nell autorizzazione rilasciata con DD e n. 409 del 28/06/2010, l'autorizzazione stessa dovrà intendersi revocata. IV. Di dare mandato all U.O. Gestione rifiuti, decorsi i termini di cui sopra, di predisporre la richiesta di incameramento della polizza fidejussoria prestata a garanzia dell attività in oggetto. V. Di notificare il presente atto alla ditta Eredi Raimondo Bufarini di Falconara M.ma, via Canonico 7, e di trasmetterne copia al Comune di Falconara M.ma, al Comune di Ancona e al Dipartimento Provinciale dell'arpam di Ancona. VI. Contro il presente provvedimento è ammesso il ricorso al T.A.R. Marche entro 60 giorni o, in alternativa, ricorso al Capo delle Stato entro 120 gg. dalla sua notifica. VII. Di dare atto che il presente provvedimento non comporta per sua natura impegno di spesa. VIII. Di dare esecuzione al procedimento con il presente disposto designandone, a norma dell art. 5 della legge 241/1990, a responsabile il sig. Ing. Massimo Sbriscia DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO CONSERVATA AGLI ATTI DELL UFFICIO: Class completa. Ancona, 23/01/2014 IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Dott. Ing. Massimo Sbriscia IL DIRIGENTE DEL SETTORE Dott. Ing. Massimo Sbriscia AI/ai Il presente provvedimento viene emanato in n. 2 originali dei quali uno viene conservato agli atti presso l Area Ecologia e l altro rilasciato al richiedente.
alla raccolta dei rifiuti stessi concedere la possibilità di ritirare i seguenti codici CER purchè avviati all operazione D1: o miscele
IL DIRIGENTE VISTO il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale, in particolare il Titolo III-bis della parte seconda, che disciplina l autorizzazione integrata ambientale;
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