GUIDA AL TESTO UNICO PER LA TUTELA DELLA MATERNITA E PATERNITA
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- Ladislao Vacca
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1 GUIDA AL TESTO UNICO PER LA TUTELA DELLA MATERNITA E PATERNITA DIVENTARE GENITORI: UNA GUIDA AI DIRITTI E DOVERI PER MADRI E PADRI a cura della U.O.C. RISORSE UMANE MODULO PROCEDURE TEMPO DI LAVORO E NON LAVORO
2 COMUNICAZIONE STATO DI GRAVIDANZA La gravidanza è un evento del tutto normale nella vita di una donna e non comporta, se non in alcuni casi, l interruzione della normale attività quotidiana. Nonostante questo, è bene che la donna venga tutelata soprattutto nell ambiente lavorativo per evitare rischi per se stessa e per il bambino; è importante, inoltre, che possa usufruire di tutti i diritti che la normativa prevede in caso di maternità. E importante presentare al più presto alla U.O.C. Risorse Umane e alla U.O.C. Direzione per le Professioni Sanitarie, per quanto di competenza, la certificazione medica dello stato di gravidanza con la data presunta del parto. Ciò permette un immediata valutazione degli eventuali rischi legati alla propria collocazione lavorativa e la rapida mobilitazione nel caso sia necessario uno spostamento in un altro servizio o per altre attività come di seguito illustrato.
3 SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO Una gravidanza priva di complicazioni è del tutto compatibile con il normale svolgimento del lavoro. In alcuni casi, però, l attività lavorativa o l ambiente in cui questa si svolge, possono comportare un rischio per la salute della lavoratrice e/o del nascituro. Per tale motivo la legge stabilisce che i pericoli dell ambiente di lavoro siano identificati, controllati e prevenuti con una protezione maggiore rappresentata da: a) l esclusione obbligatoria dal turno notturno a decorrere dall accertamento della gravidanza e fino ad un anno di vita del bambino; b) il divieto di far svolgere alle gestanti ed alle madri che allattano attività in zone che comportano esposizione a radiazioni ionizzanti; c) il divieto di adibire la donna durante la gravidanza e per sette mesi dopo il parto a lavori pericolosi, faticosi ed insalubri, provvedendo allo spostamento ad altre mansioni o concedendo l astensione anticipata qualora ciò non fosse possibile; d) un anticipazione del congedo obbligatorio ai tre mesi prima del parto per le lavoratrici occupate in lavori pregiudizievoli e gravosi in relazione allo stato avanzato di gravidanza.
4 SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO L assegnazione alla lavoratrice gestante di attività diverse da quelle abitualmente svolte non produce alcun effetto sul rapporto di lavoro e non incide in alcun modo sulla retribuzione Per usufruire delle particolari forme di tutela previste dalla norma, le lavoratrici addette ad attività considerate pericolose devono: presentare il certificato medico di gravidanza con l indicazione della data presunta del parto al Servizio di riferimento, nello specifico: alla U.O.C. Direzione per le Professioni Sanitarie se personale del comparto sanitario; alla U.O.C. Direzione Medica Ospedaliera per il personale appartenente alla dirigenza sanitaria (medica e non medica), allegando una relazione del responsabile attestante l impossibilità di spostamento della dipendente ad altre mansioni; alla U.O.C. Risorse Umane Modulo Procedure Tempo di Lavoro e non Lavoro per la parte rimanente del personale. notificare il proprio stato di gestazione, non appena accertato, in caso di lavori che comportino l esposizione alle radiazioni ionizzanti.
5 ESAMI PRENATALI La legge ha riconosciuto l importanza che gli accertamenti diagnostici hanno per la tutela della salute della donna lavoratrice e del nascituro ed ha quindi disposto che le lavoratrici gestanti abbiano la possibilità di assentarsi durante l orario di lavoro per sottoporsi ad esami prenatali, ove non ci sia l opportunità di effettuarli in orario diverso. Per fruire del diritto ad assentarsi dal lavoro per esami prenatali, la lavoratrice deve presentare al Responsabile dell Unita operativa di appartenenza: specifica domanda, nella quale devono essere indicati data ed ora degli esami (con dichiarazione che gli stessi non sono effettuabili al di fuori dell orario di lavoro); documentazione giustificativa, rilasciata dalla struttura cui la lavoratrice si è rivolta, dalla quale risulti la data e l orario di effettuazione degli esami (dalle ore. alle ore.). La documentazione completa deve essere inviata alla U.O.C. Risorse Umane Modulo Procedure Tempo di Lavoro e non Lavoro.
6 MALATTIA IN GRAVIDANZA Può accadere che durante il periodo della gestazione la lavoratrice debba assentarsi dal lavoro per eventi patologici direttamente conseguenti allo stato di gravidanza; si parla in questo caso di malattia in gravidanza. Tale tipologia di assenza non viene computata ai fini del raggiungimento del periodo massimo previsto dalla normativa contrattuale per la conservazione del posto di lavoro in caso di semplice malattia. E necessario presentare alla U.O.C. Risorse Umane Modulo Procedure Tempo Lavoro e non Lavoro una copia del certificato del medico curante o del medico specialista che contenga esplicito riferimento alla patologia e ne specifichi la relazione con lo stato di gravidanza. ASTENSIONE ANTICIPATA In caso di gravi complicazioni della gestazione o preesistenti condizioni di salute a rischio, con certificazione dello specialista che indica le condizioni di gravidanza a rischio, è necessario recarsi presso l ULSS di appartenenza, presso la struttura competente in materia. Tale struttura comunicherà al dipendente ed all Ente di appartenenza l autorizzazione ad assentarsi per gravidanza a rischio.
7 INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA prima del 180 giorno In caso di interruzione di gravidanza spontanea o terapeutica che si verifichi prima del 180 giorno dall inizio della gestazione, l evento viene considerato aborto, pertanto l assenza viene considerata malattia in gravidanza fino al giorno dell aborto ed anche successivamente. Le assenze per interruzione di gravidanza avvenuta entro il 180 giorno dall inizio della gestazione non si cumulano con precedenti o successivi periodi di malattia. Non sono quindi computate nel periodo massimo previsto in caso di semplice malattia dalla normativa contrattuale per la conservazione del posto. dopo il 180 giorno In caso di interruzione di gravidanza spontanea o terapeutica che si verifichi dopo il 180 giorno dall inizio della gestazione, l evento viene considerato come un parto. La lavoratrice, pertanto, ha diritto alla fruizione del congedo di maternità per i tre mesi successivi all evento. La lavoratrice ha comunque la facoltà di riprendere in qualunque momento l attività lavorativa, con un preavviso di dieci giorni al datore di lavoro, a condizione che il medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale o con esso convenzionato ed il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro attestino che tale opzione non arrechi pregiudizio alla sua salute.
8 INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA In entrambe le situazioni è necessario presentare alla U.O.C. Risorse Umane Modulo Procedure Tempo di Lavoro e non Lavoro un certificato medico attestante il giorno nel quale è avvenuta l interruzione di gravidanza. In caso la dipendente fosse collocata in astensione anticipata è necessario inviare la certificazione anche alla Struttura che ha autorizzato la stessa. DECESSO DEL BAMBINO In caso di decesso del bambino alla nascita o durante il congedo di maternità, si applicano le stesse disposizioni previste per la situazione di interruzione di gravidanza spontanea o terapeutica successiva al 180 giorno dall inizio della gestazione.
9 CONGEDO DI MATERNITA Le lavoratrici devono astenersi obbligatoriamente dal lavoro per 5 mesi (due mesi precedenti al parto e nei tre mesi successivi lo stesso) oppure si può ricorrere alla flessibilità (da un giorno a un mese prima del parto e quattro mesi successivi al parto) ove le condizioni di salute della donna lo permettano e il luogo di lavoro non la esponga a nessun tipo di rischio. FLESSIBILITA Per poter usufruire di tale diritto, è necessario effettuare durante il 7^ mese di gestazione una visita presso un medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale che attesti la buona salute della dipendente e la capacità di sostenere i ritmi lavorativi, da presentare al servizio di Medicina Preventiva, che rilascerà il certificato attestante l assenza di pregiudizio nel luogo di lavoro da allegare alla documentazione. Il tutto va presentato in allegato alla domanda di congedo di maternità alla U.O.C. Risorse Umane Modulo Procedure Tempo di Lavoro e non Lavoro.
10 CONGEDO DI MATERNITA Il congedo di maternità è calcolato a tutti gli effetti ai fini dell anzianit anzianità di servizio e delle ferie ed è considerato attività lavorativa ai fini della progressione di carriera. Per usufruire del congedo di maternità è necessario effettuare la domanda tramite l apposita modulistica disponibile nell Intranet aziendale ed inviarla alla U.O.C. Risorse Umane Modulo Procedure Tempo di Lavoro e non Lavoro; ove siano subentrate modifiche nella data presunta del parto, rispetto a quella indicata nel certificato già presentato, è necessario produrre un certificato aggiornato.
11 NASCITA E necessario presentare, entro 30 giorni dall evento, l autocertificazione che attesti la nascita del figlio alla U.O.C. Risorse Umane Modulo Procedure Tempo di Lavoro e non Lavoro. Il modulo di autocertificazione prestampato, denominato Modulo autocertificazione permessi retribuiti, è disponibile nell Intranet aziendale e, ai sensi dell art. 38 del D.P.R. 445/2000, deve essere sottoscritta dall interessato in presenza del funzionario addetto ovvero sottoscritta e inviata unitamente a copia di un documento d identità del sottoscrittore all ufficio competente via fax, a mezzo posta oppure all indirizzo e- mail dell ufficio tempo.lavoro@sanita.padova.it
12 PARTO PREMATURO In caso di parto prematuro, la lavoratrice ha comunque diritto al congedo fino alla data presunta del parto. Potrà recuperare i giorni di congedo non goduti a causa dell anticipazione dell evento aggiungendoli al periodo di congedo dopo il parto. Ricovero del bambino Se il figlio nato prematuro ha necessità di un periodo di degenza presso una struttura ospedaliera, pubblica o privata, la madre ha diritto, su sua richiesta, alla sospensione temporanea del congedo di maternità, presentando certificazione medica che può riprendere il lavoro. In questo caso, durante il periodo lavorativo, la lavoratrice può fruire dei riposi giornalieri per allattamento. A decorrere dalla data di effettivo rientro a casa del figlio, la lavoratrice può chiedere di fruire del rimanente periodo di congedo obbligatorio post partum ed eventuale ante partum non goduto. Per richiedere la sospensione temporanea del congedo obbligatorio in caso di parto prematuro e ricovero del bambino è necessario presentare specifica domanda alla U.O.C. Risorse Umane Modulo Procedure Tempo di Lavoro e non Lavoro, allegando certificazione medica dalla quale risulti che le condizioni di salute della madre consentono il rientro al lavoro e che il bambino è ricoverato.
13 CONGEDO DI PATERNITA Quando la madre non può prendersi cura del neonato, il diritto al congedo obbligatorio per i primi tre mesi dopo il parto deve essere fruito dal padre lavoratore. Questo non solo per assicurare comunque al bambino l assistenza necessaria al suo sviluppo fisico, ma anche e soprattutto per consentire l instaurarsi di rapporti affettivi indispensabili alla formazione della sua personalità. Il diritto al congedo obbligatorio post partum spetta al padre lavoratore, nei casi di: morte della madre grave infermità della madre affidamento del bambino al solo padre abbandono del bambino da parte della madre Per fruire dell astensione obbligatoria, il padre lavoratore deve presentare specifica domanda alla U.O.C. Risorse Umane Modulo Procedure Tempo di Lavoro e non Lavoro, allegando: in caso di grave malattia della madre, certificato rilasciato da un medico appartenente ad una A.S.L. attestante lo stato di infermità e la conseguente impossibilità per la stessa di accudire il bambino; in caso di morte della madre, il certificato di decesso; in caso di affidamento al solo padre, copia del provvedimento dell autorità giudiziaria che ne ha disposto l affidamento; in caso di abbandono della madre, dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
14 CONGEDO PARENTALE La normativa prevede la possibilità di fruire di un ulteriore periodo di astensione dal lavoro che, in questo caso, è facoltativo. La Legge consente sia alla lavoratrice madre sia al lavoratore padre di usufruire, anche contemporaneamente, di tale tipo di assenza in modo continuativo o frazionato; il congedo parentale è utilizzabile fino al compimento del 12 anno di vita del bambino. Il periodo di congedo parentale viene computato da calendario (comprende riposi e festività); ove venga utilizzato in modo frazionato deve esserci la ripresa effettiva del servizio, se viene intervallato con assenze ad altro titolo (ad esempio ferie, malattia ecc..) i periodi di riposo subito prima e subito dopo l eventuale altra assenza vengono computati come congedo parentale. E possibile per ogni genitore usufruire di un massimo di 6 mesi per un totale, tra i due, di 10 mesi (es. se la madre utilizza 6 mesi il padre avrà a disposizione 4 mesi); se il padre si astiene dal lavoro per più di 3 mesi, anche frazionati, il limite di astensione complessivo passa a 11 mesi e il limite del padre passa a 7 mesi. Il padre può usufruire di tale permesso sin dalla nascita del figlio. Se vi è un unico genitore, il diritto di astenersi dal lavoro compete per un periodo non superiore ai 10 mesi, continuativo o frazionato. MADRE + PADRE (o unico genitore) 10 mesi MAX PER OGNI GENITORE 6 mesi MADRE + PADRE (se padre utilizza almeno 3 mesi) 11 mesi In questo caso padre al max 7 mesi
15 TRATTAMENTO ECONOMICO CONGEDO PARENTALE Fino al 6 anno di vita del bambino: retribuzione intera, per i primi trenta giorni, indifferentemente utilizzati da uno dei genitori; 30% della retribuzione per il successivo periodo di cinque mesi, riferito ad entrambi i genitori; oltre i sei mesi non c è retribuzione; solo nel caso in cui il reddito individuale del genitore in astensione sia inferiore a due volte e mezzo l importo del trattamento minimo di pensione Inps, spetta il 30% della retribuzione. Dal 6 all 8 anno di vita del bambino: assenza di retribuzione; 30% della retribuzione per qualunque periodo residuo solo se il reddito individuale del genitore in astensione è inferiore a due volte e mezzo l importo del trattamento minimo di pensione Inps. Dall 8 al 12 anno di vita del bambino: assenza di retribuzione Per fruire del congedo parentale è necessario presentare al Responsabile dell Unità di appartenenza: specifica domanda con l indicazione del periodo di astensione richiesto; autodichiarazione dell eventuale utilizzo da parte dell altro genitore. La domanda deve essere presentata con preavviso non inferiore a 5 giorni, salvi i casi di oggettiva difficoltà, debitamente comprovati, e comunque almeno 48 ore prima dell assenza; in ogni caso si consiglia di far pervenire la documentazione alla U.O.C. Risorse Umane Modulo Procedure Tempo di Lavoro e non Lavoro un mese prima dell assenza.
16 RIPOSI GIORNALIERI Durante il primo anno di vita del bambino, la lavoratrice madre può fruire di due periodi di riposo di un ora, anche cumulabili nella giornata, con diritto di uscire dal luogo di lavoro, per provvedere alle esigenze del bambino. L articolazione dei riposi giornalieri deve essere concordata tra la lavoratrice ed il suo responsabile. I riposi giornalieri sono un diritto legato alla giornata, per cui se non vengono usufruiti non possono essere cumulati in giornate diverse. Non è possibile che si crei eccedenza oraria con questo tipo di assenza. La determinazione delle ore spettanti alla lavoratrice madre viene fatta comunque in relazione al normale orario giornaliero teorico. Spetta un solo periodo di riposo di un ora se l orario di lavoro giornaliero contrattualmente stabilito è inferiore a sei ore. L alternatività nella fruizione di questo diritto comporta che uno dei genitori non possa assentarsi quando l altro fruisca di permessi per far fronte alle stesse necessità. Il padre lavoratore non potrà chiedere i riposi giornalieri quando la madre lavoratrice fruisca nello stesso periodo del congedo. In caso di parto plurimo i periodi di riposo sono raddoppiati: 2 ore + 2 ore aggiuntive (fino ad un massimo di quattro ore); le ore aggiuntive possono essere utilizzate dal padre anche se la madre sta fruendo del congedo di maternità o di quello parentale.
17 RIPOSI GIORNALIERI Il padre ha comunque diritto ai riposi nei seguenti casi: morte della madre; affidamento del bambino al solo padre; rinuncia alla fruizione da parte della madre; condizione di lavoro autonomo della madre; grave infermità della madre; madre casalinga. MADRI Per fruire dei riposi giornalieri, le lavoratrici devono presentare specifica domanda, con l indicazione dell orario di riduzione, al Responsabile dell Unità di appartenenza e inviarlo alla U.O.C. Risorse Umane Modulo Procedure Tempo di Lavoro e non Lavoro. PADRI Per fruire dei riposi giornalieri in alternativa alla madre, il padre lavoratore deve presentare al Responsabile dell Unità di appartenenza specifica domanda, con l indicazione dell orario di riduzione e una dichiarazione della madre che rinuncia ad esercitare il medesimo diritto per il periodo richiesto, convalidata dal datore di lavoro, e inviarlo alla U.O.C. Risorse Umane Modulo Procedure Tempo di Lavoro e non Lavoro.
18 MALATTIA DEL FIGLIO Se il bambino si ammala, i genitori possono alternativamente usufruire di permessi per malattia: fino ai 3 anni di età: i primi 30 giorni per anno d età retribuiti interamente; i successivi sono senza retribuzione e senza limite. dai 3 anni agli 8 anni di età: limite di cinque giorni lavorativi all anno per ciascun genitore, senza retribuzione. La malattia del bambino che comporta ricovero in ospedale interrompe eventuali ferie in corso. Ciascun genitore ha diritto di astenersi dal lavoro a prescindere dal fatto che l altro genitore ne abbia o meno diritto. Il genitore interessato deve presentare al Responsabile dell Unità di appartenenza specifica domanda (Modulo autocertificazione malattia figlio) dalla quale risulti che l altro genitore non fruisce dello stesso congedo nel medesimo periodo e gli eventuali periodi usufruiti, sempre dell altro genitore, all interno dell anno di nascita di riferimento; ad essa va allegato il certificato medico rilasciato da un medico appartenente al Servizio Sanitario Nazionale o con esso convenzionato. La documentazione va poi trasmessa alla U.O.C. Risorse Umane Modulo Procedure Tempo di Lavoro e non Lavoro.
19 ADOZIONI - AFFIDAMENTO TEMPORANEO In caso di adozione o di affidamento temporaneo, la normativa offre ampia tutela. I genitori adottivi o affidatari hanno gli stessi diritti dei genitori naturali in materia di congedo di maternità e congedo di paternità, e la data di entrata in famiglia viene parificata alla data di nascita. Vi sono, però, alcune precisazioni, di seguito riportate. CONGEDO DI MATERNITA si ha diritto ad un astensione del lavoro di durata massima di cinque mesi utilizzabile anche in modo frazionato e alternativo tra genitori; in caso di adozione internazionale può rientrare nei cinque mesi anche il periodo di permanenza all estero; nel caso di affidamento non preadottivo il congedo di maternità è di tre mesi. La lavoratrice deve presentare alla U.O.C. Risorse Umane Modulo Procedure Tempo di Lavoro e non Lavoro: certificato di nascita del bambino; idonea documentazione attestante l ingresso del bambino in famiglia (dichiarazione dell Istituto pubblico o privato da cui proviene il bambino o dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà ai sensi del D.P.R. 445/2000. MALATTIA FIGLIO (adozione) Per tale istituto viene considerata l età anagrafica 0 3 anni: 30 giorni per anno di età retribuiti interamente e nessun limite per i giorni non retribuiti; 3 6 anni: nessun limite di giorni non retribuiti; 6 8 anni: 5 giorni per anno di età non retribuiti.
20 MODULISTICA Nel sito Intranet aziendale seguendo il percorso: L azienda informa > Risorse umane > 6 Modulistica e Manuali > Modulistica presenze-assenze è possibile scaricare la modulistica necessaria, in particolare: Modulo (ferie) per - richiesta congedo di maternità - richiesta visite per gravidanza - richiesta per riduzione oraria (riposi giornalieri) Modulo richiesta congedo parentale Modulo richiesta malattia figlio Modulo autocertificazione nascita figlio Per informazioni: tempo.lavoro@sanita.padova.it Fax: 049/ Orario di apertura al pubblico: Lunedì e Mercoledì: dalle ore 8.30 alle ore Giovedì: dalle ore alle ore U.O.C. RISORSE UMANE MODULO PROCEDURE TEMPO DI LAVORO E NON LAVORO
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