LA DOTTRINA DELL ELEZIONE

Transcript

1 LA DOTTRINA DELL ELEZIONE Studio biblico di ecclesiologia riguardante un ramo della sana dottrina insegnata e predicata nel Centro Apostolico Bethshalom di San Salvo, a cura di Jonathan Mancini. La sana dottrina è importante in una vera chiesa di Cristo, affinché i santi possano crescere e maturare sulle vere e solide basi bibliche apostoliche. Non sottovalutiamola mai. In questo studio userò la terminologia della Nuova Riveduta 94 e per quanto riguarda il lessico greco un interlineare Koine del Nuovo Testamento. Che lo Spirito del Signore possa aprire le vostre menti come fece con Lidia negli Atti degli apostoli In questo studio lo Spirito Santo vi illuminerà su una dottrina che il Signor Gesù rivelò per primo all apostolo Paolo, ovvero l elezione dei santi (la scelta di Dio delle persone da salvare). -Quando e perché l Eterno ci ha scelti? -Come mai alcuni non vengono scelti per entrare a far parte del regno di Dio? CHE COS E L ELEZIONE? Dal (gr. exelexato), l elezione è un opera divina che avviene prima della fondazione del mondo, con il quale egli sceglie alcune persone da salvare, non per i loro meriti, ma per la sua totale grazia e benevolenza. Molti brani nel N.T. affermano chiaramente che Dio ha stabilito in anticipo coloro che sarebbero stati salvati, Luca scrive: Gli stranieri, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la Parola di Dio (Gesù); e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, cedettero (At13:48). È importante notare che Luca menziona l elezione di passaggio subito dopo la predicazione del Vangelo. Quanti credettero? Tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, dice la Scrittura.

2 Anche quando Dio scelse Giacobbe e non Esaù, la bibbia dice che non fu per u riguardo personale per uno o per l altro, ma semplicemente perché andasse avanti il disegno dell elezione di Dio. Leggiamo in Romani: Poiché, prima che i gemelli fossero nati e che avessero fatto del bene o del male (affinché rimanesse fermo il proponimento di Dio, secondo elezione, che dipende non da opere, ma da colui che ama) le fu detto: Il maggiore servirà il minore (Ro9:11-12). Riguardo al fatto che alcuni del popolo d Israele venissero salvati ma altri no, Paolo scrive: Che dunque? Quello che Israele cerca, non lo ha ottenuto; mentre lo hanno ottenuto gli eletti ; e gli altri sono stati induriti (Ro11:7). Anche qui l apostolo Paolo sta indicando due gruppi ben distinti all interno del popolo d Israele. Coloro che erano gli eletti ottennero la salvezza che stavano cercando, mentre quelli che non erano stati eletti, furono soltanto induriti dallo spirito di torpore spirituale, permesso da Dio, secondo il suo proposito. Paolo parla anche della scelta dei credenti fatta da Dio prima della fondazione del mondo, nella lettera agli Efesini: In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui (Ef1:4). In questi versi l apostolo Paolo sta dicendo che Dio ci ha scelti in Cristo, in virtù della sua volontà e non per qualche riguardo personale. Paolo dice anche che i tessalonicesi credettero al vangelo quando egli lo aveva loro predicato. Appena giunsero alla fede, Paolo comprese che Dio li aveva scelti molto tempo prima, perciò avevano creduto nel momento in cui egli predicò. Conosciamo, fratelli amati da Dio, la vostra elezione. Infatti il nostro vangelo non vi è stato annunziato soltanto con parole, ma anche con potenza, con lo Spirito Santo e con piena convinzione (1Ts1:4-5). Dio ci ha salvati e chiamati a sé non per i nostri meriti, ma per la sua infinita grazia (2Tm1:9); anche l apostolo Pietro si rivolge ai destinatari delle sue lettere chiamandoli stirpe eletta (1P2:9). Nella visione di Giovanni nell Apocalisse, coloro che non si piegheranno davanti alla persecuzione della Grande Tribolazione e

3 all adorazione della Bestia, saranno persone i cui nomi sono scritti nel libro della vita prima della fondazione del mondo (Ap13:7-8; 17:8). L ELEZIONE INSEGNATA NEL N.T. Adesso vediamo in che modo gli insegnanti del Nuovo Testamento predicavano l elezione. - Come un conforto spirituale: ricordandoci che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno (Ro8:28). Paolo presenta così il principio di predestinazione divina: Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli; e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati (Ro8:29-30). Paolo sta sottolineando il fatto che Dio ha sempre agito per il bene di quelli che ha chiamato a sé. Se Paolo guarda al passato, prima della creazione del mondo, vede che Dio che preconosciuto e predestinato il suo popolo a essere conforme all immagine di Gesù Cristo. Da sempre Dio ha agito per il nostro bene e lo farà anche nei tempi futuri. In questo senso la predestinazione è vista come un motivo di conforto. - Come lode a Dio: (Ef1:5-6, 12; 1Ts1:2, 4; 2:13). Se compresa così come è riportata in questi versi, l elezione aumenta rivolta a Dio per la nostra salvezza e riduce qualsiasi forma d orgoglio che potremo avere noi, sentendoci come se la nostra salvezza fosse qualcosa che ci spetta di merito. - Incoraggiamento alla testimonianza: (2Tm2:10). Paolo sa che Dio ha scelto alcuni dei suoi figli per essere salvati e vede questo come un incoraggiamento a predicare il vangelo con la testimonianza personale. Potremmo definire l elezione come una garanzia spirituale che ci invoglierà ad andare a pesca per scoprire chi è stato predestinato a salvezza eterna. LA SCRITTURA DICE CHE DIO VUOLE SALVARE TUTTI Anche se la dottrina dell elezione insegna che Dio sceglie solo alcuni da salvare, la parola ci dice chiaramente che Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati: Il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità (1Tm2:4).

4 Il Signore non ritarda l adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento (2P3:9). Questi brani non contraddicono forse l idea che Dio abbia scelto solo alcuni per essere salvati? Questi versi ci dicono semplicemente che Dio invita e comanda a ogni persona di pentirsi e andare a Cristo per la salvezza, ma non ci dicono nulla sui propositi segreti di Dio che riguardano coloro che saranno salvati. Dio lascia ad ogni essere umano il libero arbitrio (concetto strettamente arminiano), di scegliere o no la salvezza, ma allo stesso tempo chi è stato predestinato non potrà rifiutare la salvezza (concetto calvinista). Questi due concetti camminano insieme, sullo stesso binario, anche essendo completamente diversi. Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, affinché tu viva (De30:19). Ecco la prova scritturale che Dio mette l uomo in una condizione di libera scelta, ma possiamo anche vedere come la volontà di Dio spinga verso la salvezza dell uomo, creato a sua immagine e conforme alla sua somiglianza (Ge1:26). L ELEZIONE E PER GRAZIA NON PER OPERE: FALSA DOTTRINA DELLA SALVEZZA PER MERITI La parola di Dio non parla mai del motivo per il quale Dio ci abbia scelti. Scopriamo che la Scrittura non parla mai della nostra fede o del fatto che avremmo creduto in Cristo come motivazione per la quale Dio ci avrebbe scelti. In effetti, Paolo esclude chiaramente la considerazione di qualsiasi cosa le persone abbiano fatto nella vita dalla sua comprensione della scelta di Dio su Giacobbe piuttosto che Esaù (Ro9:11-13). Nulla di ciò che Esaù o Giacobbe avessero fatto nella vita influenzò la scelta di Dio; era semplicemente per far continuare il suo proposito di elezione. Paolo nella sua esposizione dottrinale in Romani enfatizza la totale assenza di meriti umani nella dottrina dell elezione (Ro11:5-6). L elezione non è basata su qualcosa di buono in noi. Attenzione a quello che si predica in alcune chiese, ovvero il principio umano, e non divino, della salvezza per meriti. È abominazione davanti a Dio. L elezione è per la sola grazia di Dio (gr. eleos), che letteralmente significa una benevolenza che Dio manifesta verso l uomo ; (vedi il mio studio della dottrina dell azione della grazia del regno di Dio).

5 APPLICARE QUESTA DOTTRINA La dottrina dell elezione ha una notevole applicazione pratica. Quando pensiamo all insegnamento delle Scritture sull elezione, è giusto applicarlo alle nostre vite individuali. È giusto che ogni credente si chieda: perché sono un credente figlio di Dio? Qual è il motivo finale per cui Dio mi ha scelto di salvarmi? La dottrina dell elezione ci insegna che siamo figli semplicemente perché Dio nell eternità passata ha scelto di porre il suo amore su di noi. Non c è un ulteriore motivo oltre a questo. Pensare così ci umilia davanti a Dio. Ci aiuta a renderci conto che non abbiamo alcuna pretesa alla grazia di Dio. La nostra salvezza è dovuta alla sola benevolenza. Voglio incoraggiarvi ad amare ancora di più la parola di Dio, la sana dottrina è importante. Siate sani, allontanatevi dalle false dottrine e lodare il nostro Salvatore ogni giorno, e come dice l apostolo Giacomo: Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi. Perché, se uno è ascoltatore della parola e non esecutore, è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio; e quando si è guardato se ne va, e subito dimentica com era. Ma chi guarda attentamente nella legge perfetta, cioè nella legge della libertà, e in essa persevera, non sarà un ascoltatore smemorato ma uno che la mette in pratica; egli sarà felice nel suo operare (Gm1:22-25). Che la grazia di Dio sia su tutti voi che ascoltate e mettete in pratica.